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Yo soy Giorgia: Mis raíces, mis ideas

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Giorgia Meloni aborda los grandes temas de la contemporaneidad, desde los servicios sociales a la inmigración o la geopolítica. Explica su postura sin términos grandilocuentes, llevando al lector por las calles de su barrio, por el pasillo de su hogar, por los recuerdos de su activismo o por las emociones de su maternidad. Sus principios inquebrantables, su entrega y su sentido del deber son un seguro para los italianos y un ejemplo para los españoles. Giorgia Meloni (1977, Roma) es, desde octubre de 2022, Presidente del Consejo de Ministros de Italia, tras haber alcanzado la victoria electoral en septiembre. Diputada nacional desde 2006, desde 2014 preside Fratelli d’Italia (Hermanos de Italia), partido que cofundó en 2012, y, desde 2020, el Partido de los Conservadores y Reformistas Europeos. Desde muy joven, Meloni se interesó por la política, y participó activamente en movimientos juveniles, de los que llegó a ser líder nacional. A los 29 años fue elegida Diputada nacional y Vicepresidente de la Cámara. Entre 2008 y 2011 fue Ministra de la Juventud, la más joven de la historia. Tras las elecciones de 2018, Meloni fue la mayor opositora al gobierno de Mario Draghi y Fratelli d'Italia , el único movimiento nacional que no participó en el gabinete, compuesto por 12 partidos. Su defensa del sentido común, la vida, la familia, la identidad cristiana europea y la soberanía durante los peores momentos de la pandemia de COVID-19 la encumbró a lo más alto de la política italiana.

330 pages, Kindle Edition

First published January 1, 2021

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About the author

Giorgia Meloni

8 books9 followers
Giorgia Meloni è una politica italiana. Dal 2006 al 2008 è stata vicepresidente della Camera dei deputati e dal 2008 al 2011 Ministro per la gioventù nel quarto governo Berlusconi. È stata presidente della Giovane Italia, dopo aver ricoperto la medesima carica in Azione Giovani e Azione Studentesca.
Fonda, insieme a Ignazio La Russa e Guido Crosetto, il partito Fratelli d'Italia, di cui è presidente dall'8 marzo 2014.
Dal 29 settembre 2020, è presidente del Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei.

Giorgia Meloni (born 15 January 1977) is an Italian journalist and politician. She has been the leader of the national-conservative political party Brothers of Italy since 2014 and the president of the European Conservatives and Reformists Party since 2020. She has been a member of Italy's Chamber of Deputies since 2006.

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Displaying 1 - 30 of 63 reviews
Profile Image for Oddone Marco.
15 reviews2 followers
May 19, 2021
Mi interessa di più il travagliato passato del mostro di Milwaukee. Questo memoir è una scatarrata in faccia a Dio.
Profile Image for Mariagcri.
312 reviews26 followers
May 24, 2021
Su alcune cose ha decisamente ragione,su altre decisamente no ma di sicuro è la figura più preparata e intelligente dell'attuale destra italiana.
Profile Image for gufo_bufo.
379 reviews36 followers
August 25, 2021
E’ stato insinuato che non sia tutta farina del suo sacco, che si sia fatta aiutare a scriverlo. Onestamente non lo credo, perché nella stesura compaiono ogni tanto tratti di ingenuità che uno scrittore professionista non avrebbe, e par di sentire lo stile di chi è abituato a comunicare parlando in pubblico, più che scrivendo. in ogni caso, sono portata a far credito di sincerità a questa donna di cui apprezzo l’ostinazione, la grinta, la capacità di studiare e di imparare, il rigore logico, la chiarezza, l’ironia, e di cui condivido simpateticamente (proprio nel senso etimologico di “comune sentire”) molti argomenti.
Certo, ciascuno ha il suo karma: però mi dispiace un po’ rendermi conto che non tutti siamo nati per fare il capo, e che assai più che con lei mi identifico con la sua inesorabile assistente/solutrice di problemi. Ma io sono una donna, sono una madre, sono cristiana, sono italiana, sono di destra, però non sono Giorgia.
Profile Image for Emilia Romano.
9 reviews1 follower
November 4, 2022
Per persone che come me, dagli anni 80 in poi, hanno vissuto facendo attivismo con molto impegno, seppur non legato ad alcun partito politico, è interessante e coinvolgente leggere la prima parte del libro. Dopo alcune note familiari, Giorgia Meloni presenta il suo percorso che inevitabilmente, in termini di sentimenti di appartenenza, di condivisione, di aspirazioni ed anche di creazione di relazioni che durano una vita, ha acceso in me un sentimento di vicinanza.
La parte che segue è un riassunto delle vicissitudini del centro destra italiano, visto dal suo punto di vista. Un po’ noiosa e non particolarmente interessante, ma sicuramente utile a fare da raccordo con la parte finale.
L’ultima parte, quella che in qualche modo rappresenta il suo manifesto politico, mi ha invece raggelato.
Ho idee politiche lontanissime da quelle di Giorgia Meloni, ma considero la diversità un grande valore, ed è esattamente questo il motivo per cui ho deciso di ascoltare il volume.
Ma ho colto una totale chiusura alla diversità di opinioni, la concezione di una società basata su una netta opposizione fra "noi" e "loro": cristiani e non cristiani, non-antifascisti e antifascisti, persone di destra e persone di sinistra, italiani e non italiani, per non parlare delle questioni di genere o dell'eutanasia...come se la convivenza pacifica fra "noi" e "loro" non fosse possibile, come se esistesse solo il bianco e il nero, come se qualsiasi cosa fosse sempre completamente giusta o completamente sbagliata. La certezza di avere in tasca una verità inconfutabile. Un dogmatismo preoccupante, che non concede spazio all'analisi delle opinioni degli altri senza pregiudizi.
Non ho preso nota di quante volte ripeta come nessuno abbia mai risposto ad alcune sue domande, sicuramente troppe per essere credibile. E se non ha mai ricevuto risposte a quelle domande è perché non le ha mai cercate o comunque non le ha mai volute ascoltare veramente. Non sono una psicologa, e faccio cenno a concetti espressi da esperti utilizzando le loro parole: leggendo il libro mi rendo conto che Giorgia Meloni dimostri di avere un fortissimo confirmation bias (pregiudizio di conferma), sembra infatti che abbia la necessità di confermare le sue credenze perché voglia affermare sé stessa con la scrittura di questo libro, facendo propaganda politica. Per difendere la sua identità personale: le idee, i principi e i modi di vedere che sono, magari da molti anni, alla base della sua identità. Idee che sono quelle del gruppo sociale nel quale si è formata e che, se rigettate, danneggerebbero il suo senso di appartenenza.
Ecco, diciamo che questo suo manifesto politico, mostra purtroppo la mancanza di pensiero critico e di analisi non pregiudiziale delle ragioni degli altri, metodo che sembra utilizzare costantemente nel suo attivismo politico. Un libro non è un comizio, o almeno non dovrebbe esserlo e trovo tutto ciò preoccupante, visto che Giorgia Meloni è attualmente la nostra Presidente del Consiglio.
Profile Image for Giulz.
167 reviews14 followers
November 1, 2022
Nell'ultima settimana ho passato del tempo a pensare che cosa avrei voluto leggere per Halloween. Poi ho pensato che i libri "horror" fondamentalmente servono per superare le proprie paure; ho trovato il libro disponibile su mlol e ho deciso che sarebbe stato perfetto allo scopo.
Per onestà devo ammettere di non condividere niente delle idee politiche, soprattutto quelle riguardanti la sfera sociale, di Meloni.
Nonostante ciò la curiosità mi ha dato la spinta di superare i miei pregiudizi e buttarmi nell'impresa della lettura. A tratti é stato difficile, doloroso soprattutto perché a un certo punto non si contano neanche più i riferimenti alla grassofobia, ma al tempo stesso illuminante. Quanto meno per capire cosa ci aspetta nei prossimi anni e mantenere alta l'attenzione. Meloni é stata sottovalutata per troppo tempo, lei stessa lo ammette in questa biografia, e questo le ha permesso di far crescere il suo partito dal 2,6 al 26% nel giro di 10 anni. Forse bisognerebbe smettere di guardare dall'altra parte e iniziare a studiare con attenzione certi fenomeni.
Almeno per arrivare preparati. E credo che partire da questa netta dichiarazione d'intenti sia un passo, che se certa sinistra si decidesse a fare, forse non si troverebbe così,come dire, d'autunno sugli alberi le foglie.
Profile Image for Ylenia.
187 reviews14 followers
August 14, 2022
Premetto che ho iniziato questa lettura per curiosità, visto il fenomeno mediatico che aveva seguito la pubblicazione, e per cercare di capire e carpire qualcosa in più della donna dietro il politico, e devo dire che è stata una lettura piacevole. Al di là del pensiero politico con cui si può essere d'accordo o meno riferito a molteplici temi, mi sono ritrovata a riflettere su molti punti e su molti argomenti, la narrazione di Giorgia Meloni pone sicuramente un sacco di interrogativi su cui è impossibile non trarre degli spunti di riflessione personali. Questo aspetto mi è piaciuto molto, insieme a uno stile di scrittura più scorrevole di quello che pensavo, nonostante la mole innumerevole di tematiche affrontate. Ho appreso molte cose di cui ero totalmente all'oscuro, specialmente la disserzione sulla situazione del continente africano e la criminalità organizzata africana presente nel nostro paese, ma di cui in effetti si sente parlare poco. L'ultimo capitolo dedicato alla figlia Ginevra l'ho trovato davvero emozionante, si percepisce tantissimo il senso di dovere, ma anche le paure e un grande senso di colpa di una donna e di una madre dietro la figura di un importante personaggio nella politica dei nostri giorni. È una lettura che consiglio da leggere senza pregiudizi politici, né ideologie per partito preso, io personalmente ho fatto così e l'ho trovata interessante.
Profile Image for Knicols.
5 reviews
December 10, 2022
Fa proprio cagare sassi. I primi capitoli dove parla della sua vita e di come si è avvicinata alla politica di destra e al percorso da militante possono anche risultare interessanti, nonostante la scrittura molto evocativa che l'evidente ghost writer prova a inserire, ma verso la metà del libro gli attacchi alla sinistra e in generale a chiunque non la supporti diventano fin troppo evidenti. Dovevo capirlo dall'inizio del libro, dove cerca di prendere le redini della situazione per quella storia del remix "io sono Giorgia" cercando di svicolarsi dall'essere un meme di bassa lega che questo libro era una perdita di tempo totale; allo stesso tempo solo i fasci non lasciano parlare tutti e quindi toccava leggerlo per avere una visione completa delle cose.
Questo libro è un manifesto di propaganda fascista.
Soldi buttati.

Profile Image for Daniele Giampaoli.
77 reviews3 followers
March 29, 2024
Un romanzo sorprendente. L'autrice traccia la biografia di un personaggio femminile, molto carismatico, che porta avanti le grandi battaglie della destra, non senza talune reticenze e contraddizioni. Il racconto restituisce un'Italia di inizio millennio che cerca di liberarsi del suo passato burrascoso per spiccare finalmente il volo, nell'eterno scontro tra Bene (i Nostri) e Male (la sinistra). La retorica è impeccabile, il linguaggio è ricco: le battute e gli aneddoti si alternano a calzanti riflessioni in cui il lettore attento scorgerà la (perdonabile) parzialità della nostra protagonista, un espediente narrativo ben riuscito. Impressionante l'accuratezza dell'ambientazione: lo scenario sociale e politico italiano è credibile, verosimile e a tratti agghiacciante se ci dimentichiamo anche solo per un attimo che, per fortuna, è pur solo finzione narrativa!
Profile Image for Antonio Gallo.
Author 6 books55 followers
June 24, 2025
Questa è l'edizione Kindle in lingua inglese appena pubblicata negli USA. Quella che segue è la recensione che scrissi all'edizione italiana.
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Mai come in questo caso, la “chiosa” di un titolo famoso mi è utile per parlare di questo libro che ho appena finito di leggere. Per varie ragioni, temo sia diventato, se non ancora “famoso”, almeno tanto discusso per contrastanti motivi.

Lo faccio, nascondendomi dietro Dante, quando scrive: “E serbolo a chiosar con altro testo”, come correttamente riferisce la Treccani, spiegandone il significato. Vengono coinvolti tutti e cinque i canonici interrogativi riguardanti la scrittura di questo libro: chi-cosa-quando-dove-perchè.

Le risposte il lettore le trova nell’indice. Una veloce introduzione, l’identità di chi scrive, da dove proviene e dove vive, perchè scrive, il tutto in 328 pagine, per una edizione che è al momento in vetta alle classifiche di vendita e continua ad essere oggetto di discussa cronaca.

Giorgia Meloni, classe 1977, romana della Garbatella, un quartiere popolare di Roma, fa politica dall’età di 15 anni e non ha bisogno di presentazioni per parlarci delle sue radici e delle sue idee.
Questa che scrivo non è soltanto la recensione del libro, anche se apparirà come tale su Goodreads e Librarything, gli spazi virtuali nei quali parlo dei miei libri e della mie letture. Una ghiotta occasione di lettura, come figlio di un tipografo post-gutemberghiano, nato e cresciuto in una piccola tipografia di famiglia provincia meridionale, nel secolo e nel millennio trascorsi, diventato poi dinosauro bibliomane digitale.

Con gli anni e l’esperienza che mi ritrovo posso permettermi di parlare anche dei contenuti del libro di questa giovane politica di nome “Giorgia”, senza inganni o interessi personali, pregiudizi politici o prevenzioni culturali.

Il libro che la Meloni ha scritto e che Rizzoli (Mondadori) pubblicato, parla da sè. L’ho letto in versione cartacea. Per la realizzazione il libro porta la firma di uno studio editoriale milanese, per tutto il resto appare soltanto il nome dell’Autrice. Quindi l’ha scritto solo lei. Nessun aiuto, co-autore o “ghost-writer”, solo ed esclusivamente Giorgia: “Io sono Giorgia e questa è la mia storia, fin qui”.
Questa è la frase con la quale, alla fine della breve introduzione, inizia il suo racconto.

Il libro si conclude con “… io sono un soldato”, il “canto finale” rivolto a sua figlia Ginevra, con queste parole: “Continua a ridere come hai fatto stamattina, topolino mio, e per tutto il resto troveremo un rimedio”.

Devo dire innanzitutto che, da un punto di vista editoriale, il libro è perfetto. Sei capitoli costruiti su parole chiave come Giorgia, donna, madre, destra, cristiana, italiana. I primi tre capitoli vanno dalla sua condizione di “piccola donna”, al battesimo di fuoco della politica, dal pensiero sul sesso forte in pieno mare aperto fino al momento quando nasce una madre e si confronta con le cose della vita che contano.

Il secondo gruppo di capitoli ha una cadenza diversa e molto pregnante da un punto di vista sia culturale che politico. Un inizio che poteva essere una fine ma che, invece, segnala una svolta per il futuro, guidata dalla forza di un credo personale e sociale, diretto anche contro il razzismo del progresso. Il capitolo conclusivo si lega alla quotidianità che ancora oggi continua a scorrere sotto i nostri occhi e non sappiamo come si trasformerà in storia.

Nel titolo di questo post ho fatto uso del termine “leggerezza” riferendomi al modo in cui Giorgia ha affrontato i suoi temi. Milan Kundera coniò quella frase, dando vita al titolo suo famoso romanzo “L’insotenibile leggerezza dell’essere”, quanto mai enigmatico, una frase “che si imprime nella memoria come una frase musicale”.

Così ebbe modo di scrivere Roberto Calasso nella presentazione di quel libro. Aggiungeva che “questo romanzo obbedisce fedelmente al precetto di Hermann Broch: “Scoprire ciò che solo un romanzo permette di scoprire”.

La “insostenibile leggerezza” di quel romanzo si trasforma in una altrettanto “leggerezza”, intesa in maniera positiva e convincente con la quale Giorgia Meloni parla di sè e scrive le sue memorie.
Il suo libro non è affatto un romanzo e, a mio modesto parere, nemmeno un’autobiografia. Non è “romanzo” perchè leggendo il libro ho avuto modo di rivivere gran parte degli eventi che lei descrive nella mia personale memoria di semplice cittadino, non politicizzato, nè tanto meno iscritto ai partiti o alle idee di Giorgia.

Non è neanche una “autobiografia” perchè il suo tempo, il tempo di Giorgia, è ancora “in progress”, tutto rivolto verso un futuro che deve ancora avvenire. Ciò detto, mi pare che nel libro si possa dire ci sia abbastanza materiale per far nascere contrastanti e forti emozioni, sensazioni e reazioni specialmente se diciamo che l’autrice del libro, nonostante il suo essere “piccola donna”, dimostra grande carattere e chiare intenzioni, scritte nero su bianco.

Evita di fatto, volutamente, quella liquidità social quotidiana nella quale navigano tanti politici del terzo millennio. Giorgia Meloni sa quello che pensa e lo scrive in maniera diretta, scorrevole e senza infingimenti, richiamandosi a modelli, schemi e riferimenti di grande livello sia culturale che sociale e politico.

Numerose e mirate le sue letture, un percorso culturale che nasce dal mito e dalla fantasia di autori quali J. R. R. Tolkien, si concretizza nel pragmatismo filosofico conservatore di Roger Scruton, non senza aver prima studiato, letto e richiamato Giuseppe Mazzini accusato di “fascismo” per il suo “Dio, Patria e Famiglia”.

Ma la Meloni sta con i piedi radicati fermamente per terra, legata come dimostra di essere tanto all’antica cultura classica, quanto a quella moderna, espressa nelle sue varie citazioni che corredano il libro, sia in forma poetica che musicale.

Ogni suo capitolo porta una un richiamo, sia in italiano che in inglese. Da Ed Sheeran a Luciano Ligabue, dai Beatles a Mia Martini, da De Gregori a Jovanotti, da Zero a Maroon 5, da Lucio Battisti alla Compagna dell’Anello.

Indimenticabili i versi di Franco Battiato “Povera Patria, schiacciata dagli abusi del potere, di gente infame, che non sa cos’è i pudore, si credono potenti e gli va bene quello che fanno e tutto gli appartiene”. Introducono un capitolo fondamentale in cui Giorgia decide di “aggredire il declino” dopo di aver verificato che “Non andò tutto bene”.

“Come nel Medioevo faceva chi combatteva in prima fila sapendo che poteva essere il primo acadere, colpito da un dardo, o come faceva chi durante la Grande Guerra avanzava pregando Dio che il cannone lo schivasse. Oggi dardi e cannoni non si usano più, i metodi per colpirti sono molto più subdoli e sofisticati. Ho messo in conto anche questo, ma non diserterò. E’ la guerra dei nostri tempi, e io sono un soldato”.

Volete che una piccola donna, così “tosta”, venga accolta ed accettata senza riserve, con “leggerezza”, senza invidia, gelosie, ignoranza ed incomprensioni. Sopratutto una popolana, una “elfo” della “Terra di Mezzo”, capitata per caso nella “serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello”?

Cara Giorgia, tra i tanti scrittori, poeti e artisti che citi nel tuo libro, nel capitolo in cui ti occupi del “Razzismo del progresso”, sul tema dell’accoglienza, per risolvere il problema della sofferenza, affermi di detestare fortemente l’idea che la politica possa essere scissa dalla morale e scrivi: “Il pensiero dello storico fiorentino, semplificato con il celebre “il fine giustifica i mezzi”, dovrebbe essere guardato con un certo sospetto.”

E poi aggiungi: “Io credo che non fosse questo il vero insegnamento di Machiavelli, quanto piuttosto quello, molto meno cinico, secondo cui il compito della politica è agire sempre per il bene del tutto, anche quando le scelte possono sembrare dolorose”.

Auguri Giorgia!
Profile Image for Giampaolo Squarcina.
Author 4 books
July 10, 2021
Sono appassionato di biografie politiche. Per questo motivo ho voluto cimentarmi anche nella lettura di "Io sono Giorgia". Una lettura che mi sento di consigliare a tutti, indipendentemente dalle convinzioni politiche. Emerge il profilo di una persona che, a differenza degli improvvisati pentastellati, fa politica da una vita e ha imparato a gestire la cosa pubblica. Un po' come nella prima Repubblica, si poteva non apprezzare politicamente gente come Almirante, Zanone, Saragat o Andreotti, però esisteva un indubbio spessore. Andreotti un giorno rispose a un suo detrattore con una lettera in latino. Oggi abbiamo Di Maio, Casalino e la Taverna. Detto questo le parti più interessanti del libro sono proprio quelle di vita vissuta: le difficoltà familiari vissute in gioventù, il rapporto con un padre assente, le ristrettezze economiche, i primi passi nei movimenti giovanili. Di sicuro la Meloni è una che argomenta bene le proprie idee: io resto delle mie, naturalmente, ma questo libro è una grande furbata, costruito benissimo anche editorialmente e quindi a tutti gli effetti un riuscito tassello della campagna elettorale. Anzi proprio le parti che a me risultano irritanti, per esempio la letterina finale da madre modello alla figlia, oppure i passaggi in cui si rivendica l'italianità quasi come fosse un dono divino, sono quelle che maggiormente faranno presa a livello popolare. Sempre ammesso che il popolo lo legga.
In definitiva ne esco con la convinzione: meglio Giorgia che Giggino Er Bibitaro. Almeno lei è una politica. Anche se non è la Thatcher.
Profile Image for Silvia Cherchi.
281 reviews1 follower
August 11, 2021
È una lettura scorrevole e interessante, che ha la sua forza nel non essere né una biografia né un programma di partito. È un insieme di aneddoti, anche molto personali, che mostrano il lato umano del personaggio.
Personalmente ho apprezzato molto l’impegno, lo studio e il coraggio che ha riversato sulle sue idee.

Maggior merito: viene proposta una visione alternativa della destra. Questi giovani di destra che, non solo non passano il tempo a organizzare il ritorno del nazismo, ma studiano, lavorano, amano viaggiare e leggere, ascoltano musica, la stessa che ascoltano i coetanei di sinistra magari. Ragazzi che si lasciano ispirare dalle imprese di un omino basso e peloso: Mussolini?…macché, Frodo Baggins!
6 reviews
October 22, 2021
Dopo la prima parte interessante sulla storia personale, il resto è una raccolta di banalità autocelebrative
Profile Image for Andrea Corinti.
Author 3 books4 followers
November 9, 2022
Politicamente ai miei antipodi, umanamente con molti tratti in comune (l'aspetto "nerd" e una situazione familiare non proprio idilliaca).

Giorgia scrive bene, bisogna concederglielo, e secondo me una lettura può tornare utile per comprendere i suoi movimenti e rinfacciarle molte cose (per esempio, alcuni personaggi che si è scelta nella squadra di governo per evidente convenienza politica).

A tratti pesante la retorica vittimista tipica di una certa destra e l'esasperato fervore religioso, ma ovviamente non era lecito aspettarsi niente di diverso.

In cuor mio, sarei molto curioso di leggere un nuovo libro più umano e intimo, scevro dalla (inevitabile) propaganda politica che condisce questo, ma direi che bisognerà aspettare un po'.

Secondo me, la lettura è potenzialmente molto più interessante per i suoi detrattori (come il sottoscritto) che per i suoi estimatori.
Profile Image for Franti.
26 reviews
November 1, 2022
pensi che un muro delimita la casa e protegge la città e fonda la civiltà o che i muri bisogna abbatterli? provi odio o ti piace Imagine di John Lennon? quando sei all’estero ti senti senzatetto o cittadino del mondo? grazie Giorgia, so per chi non volevo votare
Profile Image for MissPesca.
17 reviews2 followers
January 26, 2023
Ben strutturato, ottima propaganda e autocelebrazione. Segue una mia considerazione personale che riferirò alla persona che mi ha costretta a leggere questo libro, sentitevi liberi di non considerarmi.


“Io sono Giorgia “ è scritto bene, ottimi editor, ottime citazioni, ottime storie autocelebrative, come è giusto che sia per un libro autobiografico di propaganda. Certo fallisce totalmente sulla sua premessa iniziale, che è quella di raccontare se stessa in maniera genuina. Magari lei ci crede davvero. C’è un perbenismo nauseabondo, è proprio fastidioso come cerchi di giustificare questioni varie. Si prende un po’ la colpa in tutto, anche a nove anni quando dà fuoco alla casa.

Ci sono un sacco di insert con Ed Sheeran, Plutarco, Stephen King e altra gente, che fanno un po’ “sono una mamma fescion”. E' stato bello leggere la sua storia, ma allo stesso tempo non mi capacito di come un persona che abbia avuto accesso a tanta cultura possa aver continuato a nutrire gli stessi ideali chiusi, ottocenteschi. Non capisco una mazza io di politica, o di quello che andrebbe fatto, ma mettersi a inveire contro un qualsiasi "loro" semplicemente per screditare e per mettere in mostra i tuoi di ideali, non so, mi sa tanto di ragazzo che al primo appuntamento mi dice "io certe cose non le farei mai e poi mai". Facile parlare di purezza d'animo e giustizia, militanza per certi ideali quando non sei mai stata presa in considerazione fino ad ora. Sicuramente non è l'ultima arrivata, anzi è stata la prima per molti versi, e riguardo a ciò posso solo che ammirarla e prendere spunto. Ma per il resto, anche meno...
Profile Image for Domenica Puglisi.
738 reviews9 followers
August 31, 2022
Recensione complicata da scrivere. Quindi sarà anche breve e spero di esprimere al meglio le mie impressioni.
Quante polemiche all'uscita di questo libro! Arrivo sempre dopo nonostante avessi avuto voglia di leggerlo subito ma, ormai lo so, per me il tempo passa così velocemente che rimando e rimando.
Lo dico subito e mi tolgo il pensiero: la signora mi sta simpatica quindi condivido ciò che dice e pensa. Mi spiace ma va così!
Ho letto questo libro piano piano, scoprendo alcune cose che comunque conoscevo solo a grandi linee e quindi, approfondendole un po' di più, come alcune situazioni che hanno riguardato il nostro paese negli ultimi anni ole situazioni africane. Allo stesso tempo ho appreso alcuni eventi della sua vita privata, molti fatti curiosi che, scritti così come a volte si pone quando parla, fanno anche sorridere.
Qualcosa in comune l'abbiamo, direi il segno zodiacale, che ci porta ad avere tratti simili, anche se molto alla lontana; a me manca proprio quel coraggio che ha lei nel fare tutto ciò che fa e nel parlare. Poi le somiglianze terminano qui.
Comunque, anche se fosse stata aiutata, è una scrittura scorrevole, chiara e concisa, nell'analisi dei diversi periodi della sua vita, di quella passata a quella attuale, privata e pubblica.
Profile Image for Alessandra Farabegoli.
Author 9 books31 followers
October 30, 2022
Non posso dire di avere iniziato questo libro partendo prevenuta, anzi ero curiosa, di quella curiosità che si riserva agli avversari che hanno vinto.
I primi capitoli del libro, quelli più autobiografici, sono interessanti e danno molti spunti per capire l'appeal che Meloni ha su elettori ed elettrici, quel suo presentarsi come un "underdog" capace di emergere come politica, non perché rappresentante dell'antipolitica, ma perché lei la politica la mastica e la pratica da sempre.
Poi Meloni inizia a raccontare la propria visione del mondo, e qui io, fra echi di teorie del complotto e spiegazioni e soluzioni semplici(stiche) di temi e problemi complessi, ho sentito tutta la distanza che c'è fra me e il suo mondo.
Lettura utile, non per copiare ma per capire.
Profile Image for Pedro Girardi.
35 reviews
March 19, 2024
The book is quite shallow. Giorgia probably relied heavily on a ghostwriter. I would like to believe that she actually doesn't see the world with the us-versus-them lens that permeates her autobiography.

That said, some parts are genuinely interesting and helped me understand her strong character and beliefs. While I generally disagree with her world view, I do admire the courage and determination she's shown throughout her life.
38 reviews
December 28, 2024
I think that if there is a woman that young girls should admire and should consider her a role model in there lives is Giorgia Meloni. She is the example of not being a victim of your situation, she instead decided to fight for what she stands for and to change what she doesn't like. She kept fighting even though it was not easy. A role model to young people that wants to change the world.
Profile Image for Manuela.
94 reviews
July 2, 2023
A good reading, written in forst person, with an easy langage.
The last chapter, dedicated to her daughter, read to me a bit moving.

It was the third biography of a polician I read ever, the second one this year.
Profile Image for Fabio.
51 reviews1 follower
June 2, 2021
La politica piu’ preparata e coerente di Italia! Forza Giorgia
Profile Image for Silvia.
5 reviews
October 9, 2022
Illuminante. Ammiro la trasparenza, la coerenza, l'impegno la tenacia e il coraggio.
Profile Image for Sameer Gudhate.
1,349 reviews46 followers
November 3, 2025

There are books that whisper. Books that reason. And then there are books that roar. Giorgia Meloni’s I Am Giorgia: My Roots, My Principles belongs to the last kind — the kind that slaps you awake before you’ve finished your espresso. Reading it felt like sitting across a table from a woman who doesn’t just speak — she commands the air around her. Whether you agree with her politics or not, it’s impossible to look away.

Meloni, Italy’s first female Prime Minister, has been called many things — nationalist, populist, conservative, revolutionary — but few have seen her as a storyteller. In this memoir, she finally tells her story in her own voice, and it’s nothing short of combustible. She doesn’t tiptoe through her past; she storms through it. From a difficult Roman childhood in Garbatella to the pinnacle of Italian power, she recounts her journey with the intensity of a woman who has fought every inch of the way. “I am Giorgia, I am a woman, I am a mother, I am Italian, I am Christian” — the viral speech that once became a nightclub remix now becomes the scaffolding of her identity.

The book begins with something unexpected — not politics, but pain. A struggling mother walking toward an abortion clinic. The twist? That woman is Meloni’s own mother, who ultimately turns back, giving the world a daughter who would one day lead a nation. From that moment, the memoir pulses with gratitude and defiance — the sense that Giorgia Meloni’s very existence was a rebellion against fate. Her father leaves early, her mother raises two girls alone, and her grandparents, warm and Sicilian, become her world. There’s love here, but also a quiet rage at absence. “The ghost of a person who isn’t there,” she writes of her father — a line that lingers long after the page turns.

Her political rise reads less like strategy and more like destiny. She joins the youth wing of a post-fascist movement at just fifteen — not out of ideology, but out of rebellion against chaos. She craves order. Discipline. Belonging. It’s a complex origin story — one that makes you squirm and sympathize in equal measure. By the time she becomes leader of Fratelli d’Italia (Brothers of Italy), she has transformed from a firebrand outsider into a symbol of national pride for some, and a warning sign for others.

Her prose — direct, unadorned, yet pulsing with conviction — mirrors her speeches. You can almost hear her voice: sharp consonants, unwavering tone, a rhythm that rises like applause. The memoir’s pacing mirrors her energy — breathless, relentless, sometimes exhausting. There are moments where ideology overshadows intimacy; when she rails against modern liberal values, it can feel less like conversation and more like confrontation. Yet even then, there’s something brutally honest about her — she says the unsayable, stands by the unpopular, and refuses to be politically pretty.

The most striking parts of I Am Giorgia aren’t her political stances — though they are plenty provocative — but her flashes of vulnerability. She admits that her devotion to her career cost her the chance of having another child. She confesses to feeling judged by a priest she loved like family when she bore a child out of wedlock. She speaks of faith not as a sermon, but as an inheritance rediscovered. Through these moments, the iron-willed leader becomes a woman with doubts, contradictions, and tenderness. And it’s here that the memoir stops being propaganda and becomes something human.

Reading it in 2025, in a world still shouting across ideological fences, I found myself strangely reflective. What does it mean to know who you are — so fiercely that you never bend? Is that strength… or solitude? Meloni’s unyielding faith in her own identity feels both admirable and alien in an age obsessed with fluidity. Yet maybe that’s the book’s power — it forces you to question where you stand, and why.

If you’re looking for a gentle political memoir, this isn’t it. It’s a tempest — loud, unapologetic, unsettling. But if you’re curious about what shapes conviction, or what kind of fire it takes to turn personal pain into public purpose, I Am Giorgia is worth every conflicted sigh and thoughtful pause.

By the last page, I wasn’t sure if I liked her. But I respected her. And maybe that’s the real mark of a compelling memoir — it doesn’t ask for your agreement, only your attention.

So find a quiet corner, pour yourself a strong coffee, and meet Giorgia Meloni — not the headline, but the heartbeat. She may challenge everything you believe, but she’ll remind you of the rare power of believing something.




Profile Image for Domenico Francesco.
304 reviews31 followers
May 12, 2024
Voglio essere sincero, e premettere che chi mi conosce bene sa bene che mi piace molto leggere opere di autori dal pensiero molto lontano dal mio per comprenderli meglio, capire le loro scelte e avere opportunità di sviluppare e migliorare il mio pensiero a riguardo, ma qui ho avuto non pochi problemi, al contrario di come mi sarei aspettato.

Non fraintendetemi, non voglio dare un voto e un giudizio tanto alle idee politiche, forse non sarebbe questa la sede idonea, né criticare o meno il discorso delle critiche relative alla ipotetica mano invadente di un ghostwriter (anche perché ci sono libri usciti dalla mano di un ghostwriter che sono comunque soddisfacenti in quanto mano che ha saputo accompagnare, trascrivere e editare al meglio i pensieri e le vite di molti autori non-scrittori di mestiere come è il caso di Giorgia Meloni, ma non è questo il punto. Il libro vuole porsi ad un pubblico più ampio possibile e non solo agli "addetti ai lavori" della politica, e lo fa attraverso un grande uso di riferimenti alla cultura popolare tra cinema, musica e libri, e non solo tra quelli che sono le sue opere del cuore e divenuti per strani e tortuosi vie socioculturali dei capisaldi dell'estrema destra italiana del passato, Il Signore degli anelli in primis.

Ci sono parti molto toccanti e molto "sentite" in questa autobiografia, soprattutto quelle riguardo la difficile situazione col padre e quelle riguardanti la figlia e i problemi di essersi fatta strada in un mondo tendenzialmente maschilista e patriarcale che le ha dato non poche rogne nella sua ascesa politica. Se la prima parte è più autobiografica, umana e scorrevole la seconda parte del libro è più legnosa, ripetitiva, eccessivamente politica e autocelebrativa - ma si potrebbe anche chiudere un occhio in merito, dato che vuole porsi come un esposizione del suo programma politico. Il primo problema riguarda una dimensione fortemente naif, la quale inoltre non si capisce se sia voluta e ricercata per semplificare estremamente tematiche complesse o se sia proprio lei così nel suo modo di presentarsi (ma dubito di questa seconda occasione, poiché, nonostante un'ottima squadra organizzativamente parlando nel suo partito Meloni sembra tutt'altro che ingenua o non preparata, lasciando così immaginare che molto sia stato detto volutamente in malafede e/o tramite grandi libertà date ad un grostwriter). Un secondo grande problema riguarda l'enorme, pervasivo e fastidioso senso di vittimismo che aleggia per tutto il libro (e presente sin dal titolo del libro e dalla sua suddivisione in capitoli, in risposta al tormentone techno creato sul suo discorso tenuto nel 2019) su qualunque argomento si stia parlando, ledendo non solo il messaggio, ma anche la credibilità e di conseguenza la buonafede dell'esposizione dell'idea anche quando si parla di cose giuste e universalmente condivisibili con scadute nell'ipocrita e nello squallido. Un esempio su tutti: nei primi capitoli del libro Meloni riporta un ignobile episodio di bullismo subito da ragazzina per il suo aspetto fisico mentre stava giocando con dei ragazzi a beach volley e utilizza quello stesso episodio per criticare il DDL Zan affermando che quest'ultimo sarebbe inutile poiché anche lei, da etero, ha subito bullismo, affermazione ingenua e assolutamente inadeguata al motivo per cui il suddetto decreto legge è stato ideato relativamente ad un problema reale e gravissimo purtroppo ancora non adeguatamente trattato come il DDL potrebbe fare, e non per, come riporta, per rafforzare un presunto privilegio o diffondere una presunta "dottrina gender". Queste come diverse altre uscite nel corso del libro - e sono davvero tante - hanno purtroppo distrutto, a mio avviso, ogni elemento serio e davvero interessante che si sarebbe potuto trovare nell'autobiografia della premier al momento che sto scrivendo.
Rimane comunque un libro da leggere per farsi un'idea insieme ad altre letture, del personaggio e in parte del suo partito.
Profile Image for Flavio.
10 reviews
September 19, 2025
È complesso valutare libri scritti da politici, e lo è ancora di più quando l’autrice è l’attuale Presidente del Consiglio. Per provare a essere il più equilibrato possibile, il mio giudizio complessivo è la media (non ponderata) di tre aspetti:

1) Idee e contenuti: 3/5
Il libro contiene spunti interessanti e umani: la lotta alla mafia, l’innegabile valore della vita umana (commovente il pianto dell’autrice alla morte di una bambina migrante nel Mediterraneo), la condanna esplicita del razzismo, l’apprezzamento per le diverse culture europee e l’attenzione per gli ultimi della società e per i lavoratori più fragili.
Sono idee in larga parte condivisibili – talvolta persino “buoniste” – ma resta il dubbio su quanto queste dichiarazioni trovino reale riscontro nell’azione politica del suo partito e nella mentalità di una parte del suo elettorato.
Meno convincenti sono le note agiografiche che emergono qua e là: ‘Mi costringevo a essere la più brava della classe perché i professori mi penalizzavano per essere di estrema destra’, ‘sono portata per l’apprendimento delle lingue, guardo sempre i film in lingua originale’, ‘Non vado mai in vacanza perché l’Italia è troppo importante’, o il passaggio da ragazza brutta e bullizzata a leader carismatica fidanzata con un personaggio della TV “bello come il sole”.

2) Stile: 2/5
La scrittura è semplice e scorrevole, ma lo stile – in uno spettro ideale che va da Moccia a Victor Hugo (che l’autrice dice di amare molto) – si avvicina di più al primo. Frasi brevi, molto dirette e piene di citazioni musicali - da Jovanotti a Ligabue, passando per Maroon 5 e Cat Stevens - che rischiano di stridere con i temi impegnativi trattati dal libro.
Alcuni capitoli si perdono in ringraziamenti, come quello alla collaboratrice Patrizia che le ordina i pasti dietetici in aereo, o agli amici con soprannomi che ricordano il mondo di Max Pezzali – come «il Fazzo» – con cui l’autrice tappezzava Roma di manifesti abusivi di estrema destra. Rendono il racconto più intimo ma spesso risultano inutili per il lettore.
Non mancano i riferimenti a scrittori e filosofi, ma a volte paiono inseriti più per mostrare cultura che per arricchire le riflessioni.

3) Ragionamenti: 2/5
Ci sono argomentazioni interessanti, condivisibili e originali, ma molte restano in superficie.
Troppi temi vengono affrontati uno dopo l’altro: dalla difesa della lingua italiana al franco CFA, dal Risorgimento alle infrastrutture del Sud, dall’imperialismo francese e cinese all’Africa, dagli oriundi alla svendita con le privatizzazioni. Ne esce, a tratti, più che altro una serie di slogan.
Ad esempio: si propone di introdurre un incentivo fiscale per cui più un’azienda assume in Italia, meno tasse dovrebbe pagare – senza chiarire come questo sia realizzabile o come evitare distorsioni tra grandi e piccole aziende.
Il libro sembra voler fornire un’introduzione rapida alle idee dell’autrice più che una vera riflessione politica. Alla fine l’autrice rimanda ad approfondire sul sito del partito, ma non è per cliccare un link che si compra un libro.
Infine, mi sarei aspettato una riflessione seria sul rapporto del partito con le proprie radici storiche controverse; tuttavia questo aspetto manca quasi completamente.
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