Emma è una ragazza come tante. Lavora come citologa nell’ospedale di Siena e vive due vite, quella di oggi e quella di ieri, tra le quali non è mai riuscita a stabilire un ponte. Un giorno in laboratorio arriva Dennis, un medico affascinante e taciturno che scongelerà il suo cuore, facendole ricordare le ragioni del silenzio e cosa si nasconde dietro la tagliafuoco con cui lei ha chiuso tutto il suo vecchio mondo fuori. Così inizia il racconto del suo passato, e si apre una storia nella storia, su cui scivoleranno i loro segreti più inconfessabili. Una comunità riabilitativa e un istituto psichiatrico, amori del passato mai dimenticati e tanto silenzio. Dennis ed due frutti diversi con la stessa buccia, quella che li ha fatti sopravvivere al freddo. Cloto è la parca tessitrice della vita, ed è il soprannome che lui ha trovato per lei, senza sapere che la tela di Emma alla fine intrappolerà entrambi costringendoli a scegliere. Una storia forte, dove la cruda realtà si scontra coi sogni. Un romanzo in cui il tema della giustizia regna sovrano, bussando alle coscienze dei protagonisti e guidandone le reazioni. Tra dolore e speranza, il loro amore rimarrà sospeso su un ponte tibetano fino alla fine, quando la forza della verità supererà gli argini, sullo sfondo di due città meravigliose, Firenze e Siena, e delle loro opere d’arte. La storia di Emma è la storia della liberazione di un’anima da sé stessa. Il racconto di una caduta, di un’espiazione e di un’assoluzione dai mali del mondo. È la storia di ognuno di noi, anime fragili ma potenti creature mitologiche, libere di decidere cosa diventare, libere di scegliere se essere i nani delle proprie paure o i giganti dei propri sogni.
Quando la vita ci pone di fronte a delle situazioni difficili e il cuore continua incessantemente nonostante tutto a battere e a perseverare, credo personalmente che possiamo affermare di essere impavidi e degli eroi e ogni storia che si rispetti ha la sua triste condanna, sì, ma al contempo anche la sua rinascita e forte dose di coraggio, nonché placida resilienza.
Il modo in cui questo romanzo si applica alla vita di tutti i giorni e la maniera più lampante e vera con cui l'autrice parla al cuore del lettore, ci fa capire già dalle prime pagine che la storia di Emma, protagonista indiscussa del romanzo intitolato "La tela di Cloto", è quella di tante altre persone e ragazze che ogni giorno affrontano la quotidianità mordendo la mano beffarda del dolore e traendone il giusto beneficio, riuscendo a trasmettere valori non solo importanti ma contenenti tanta saggezza e vera intelligenza.
L'intreccio della storia è costruito a regola d'arte infatti è meraviglioso il modo in cui Monica Vanni, l'autrice, sia riuscita con una semplicità estrema e una urgenza unica nel comunicare il malcontento di Lorenzo, altro protagonista del romanzo assieme a Lara e Dennis, ma anche nello spiegare specificamente le reazioni di questi ultimi in base alle azioni degli altri personaggi secondari o che comunque rimangono decisamente più sullo sfondo.
E poi è da sottolineare assolutamente l'associazione dei termini libertà d'espressione con libertà evocativa, in quanto il romanzo presenta chiarissimi intenti poetici e artistici non indifferenti, si pone il concreto obiettivo schietto e spesso quasi aulico, regale e sempiterno, oserei dire angelico, di parlare con estrema limpidezza come se la voce di Emma fosse una sorgente da cui scorre solo acqua pura e cristallina, un'acqua miracolosa che proviene dal sapere e dalla voglia di conoscenza.
Ovviamente in questa storia dall'aria malinconica e struggente ma anche ilare e spontanea, è proprio il dolore che, stranamente ma anche giustamente, rassicura e consola, solidifica e, calcificando, riesce a comporre giuste tessere di un puzzle immenso in cui collocherei senza dubbio in primis Lara ed Emma, unite da un'amicizia che quasi celebra e osanna instancabilmente la stessa amicizia in sé, e poi di seguito quasi di corsa, Marusca, colei che è quasi l'anti - eroina per eccellenza ma che proprio grazie al suo punto di vista e alla sua sconcertante schiettezza e sofferenza in contrapposizione con la sua indole da bulla e quasi da bisbetica viziata, darà vigore ed estrema originalità all'opera.
Si tratta di un romanzo principalmente con base sentimentale in cui la poetica prosaica va di pari passo con una loquacità e una quasi bulimia ansiosa e nervosa a livello semantico, contenutistico e verbale, che però proprio per questa particolarità, permette di comprendere al meglio le emozioni dei protagonisti e la sfera psicologico - filosofica, forse anche filantropica aggiungerei, in una storia che vede i personaggi uniti da un fil rouge di immensa empatia e versatilità incredibile, in un flusso di coscienza lodevole che raggruppa tutto l'insieme della storia.
Storia che si presenta incredibilmente audace, ribelle e che rivela tutta la bravura di un'autrice capace di emozioni vere e sincere.
Un romanzo incantevole sulle seconde possibilità, sul dolore non fine a sé stesso ma perlopiù come nastro nascente e brillante paragonabile ad una fiamma, una fiamma da cui poter osservare tutte le sfumature bellissime della vita, della gioia che la letteratura imprime su cuori giovanili e non, perché l'arte come l'amore e come tutto ciò che ci fa splendere ancora, non ha età e non ha tempo.
Possiamo leggere una storia nella storia, le due vite di Emma quella di oggi e quella di ieri. Così inizia il racconto del suo passato,un incidente, una comunità, una cicatrice troppo grande che per parecchi anni è ancora aperta, molte cose nella vita di Emma si sono fermate lì in quegli anni di dolore e perdita. Ma un giorno nel laboratorio dove lavora incontra Dennis anche lui con un passato tormentato che lo trascina ancora in un vortice di emozioni molto forti ma secondo voi l'amore sarà più forte del dolore? O tornerà qualcosa dal passato o magari qualcuno? La storia di Emma è una storia particolarmente forte e emozionante,a volte il destino ci mette nella strada parecchie situazioni particolarmente difficili che non comprendiamo,e si dice che ci vengano messe davanti perchè siamo in grado di superarle ed è anche questo che spinge la protagonista in una lotta continua alla ricerca di sé stessa e della strada da percorrere. Per quanto non ami particolarmente saltare da passato a futuro lo apprezzato perché arricchisce la storia e ci fa comprendere perché la Emma del futuro e come è,e questo ci fa comprendere le sue vicende rendendoci partecipi del suo sconforto e dolore. Questo libro ci fa capire che certe situazioni o accadimenti che ci succedono purtroppo entrano nel profondo dell'anima e ci insegnano più di quello che vogliamo comprendere. Quando il passato ci bussa alla porta non si sa mai come comportarsi ma in questa storia è stato necessario per andare avanti e chiudere definitivamente il ponte con una vicenda che ormai fa parte della sua vecchia vita,anche se comunque Emma fa fatica a rapportarsi con Dennis, l'amore è più forte di qualsiasi cosa,ma dovrenno mettercela tutta perchè li metterà a dura prova e lui ha apparecchi scheletri che purtroppo sono ancora nell'armadio e se non riuscirà a toglierseli ed affrontarli non potranno di certo andare avanti e vivere tranquilli la loro vita insieme. Questo libro è particolarmente toccante e ti tiene con il fiato sospeso perché emoziona il lettore tanto da entrare nella testa non riuscendone più a uscire,una storia con un senso di giustizia e una capacità di farti riflettere come l'animo umano sia fragile ma al tempo stesso temerario e pieno di speranza. Quindi se amate le storie con una rinascita dell'anima, un amore tra passato e presente e se credete ancora nei sogni questo il libro che fa per voi.
Ringrazio caldamente Veronica di @le_letture_di_adso per avermi dato l’opportunità di leggere il libro di Monica partecipando al Review Party e ringrazio anche la casa editrice Golem per la copia del libro.
Emma è una ragazza sospesa tra passato e presente, un passato tremendo che influenza ogni sua scelta. Lavora come citologa nell’Ospedale di Siena e proprio qui incontra Dennis, un ragazzo che conoscerà a piccoli e cauti passi. Entrambi hanno un passato oscuro alle spalle, segnato da eventi traumatici, tra cui la permanenza in un istituto psichiatrico e in una comunità riabilitativa. Riusciranno ad affrontare insieme i demoni del passato sconfiggendoli una volta per tutte?
Solitamente prima di leggere un libro cerco di non soffermarmi sulle recensioni, preferisco non farmi influenzare. In questo caso è stato impossibile poiché la recensione di Veronica che trovate sul blog leletturediadso.it mi ha lasciato solo un pensiero: “Io questo libro lo devo leggere”. Ed è il consiglio che sto per dare anche a voi.
“La tela di Cloto” è una storia emozionante, intensa, ricca. Le emozioni che ho provato durante la lettura non sono assolutamente spiegabili a parole. Ho pianto, riso, gioito, mi sono arrabbiata.
Ma è anche una storia di rinascita e di coraggio. Ho letto il libro in pochi giorni, grazie ai capitoli brevi che alternano passato e presente in maniera molto netta, non ho risentito negativamente di questo costante cambiamento temporale, anzi è una componente fondamentale della storia. La scrittura di Monica è risultata fin da subito magnetica, fluida e precisa.
Emma è una protagonista complicata ma allo stesso tempo semplice, a cui ci si affeziona fin da subito.
I miei complimenti a Monica per questo piccolo capolavoro.
Una storia senza veli, senza filtri nella sua totale purezza,in un'attenta e accurata analisi introspettiva di ogni personaggio.Emozioni contrastanti forti e vive si respirano dall'inizio alla
fine. Ci si pone il quesito: "Quanto il dolore può stravolgere e condizionare la vita di una persona !?"
Il dolore è una barriera che ti catapulta nell'inferno, è un nemico pronto a colpirti nei punti deboli, sempre pronto a riaffiorare.
Partiamo da Emma, una ragazza che vive una vita tra
presente e passato. passato inizierà a riaffiorare nel momento in cui Emma conoscerà un nuovo collega, presso l'ospedale in cui lavora, Dennis. ။
Le loro storie, i loro traumi infantili e giovanili si intrecceranno fino a tessere una tela della loro vita, nella quale si ritroveranno intrappolati, dando sfogo alle loro recondite paure e ai loro sentimenti puri, alla ricerca di un abbraccio confortante e protettivo.
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Provare a vivere una nuova vita, partendo dal presupposto che non ha nulla da perdere perché già tutto le è stato portato via.
Una storia forte, che parla di resilienza, dove il coraggio è l'essenza della vita. Una vita fatta di cadute viste come nuove opportunità
Libro letto tutto d'un fiato. Come Monica mi ha scritto in dedica alla presentazione, mi ha davvero regalato un viaggio fuori e dentro di me. Avrei voluto non finisse mai.
Diciamo che un libro con un titolo e copertina con chiaro richiamo alla mitologia greca non me lo aspettavo così. La storia l'ho trovata anche abbastanza carina, in particolare interessanti i capitoli di flashback sul passato. Alcune scene sono state un po' troppo forti per me, descritte in maniera quasi "brutale", mentre ad altre non è stata data la giusta importanza. Non ho capito quella scena finale con la protagonista, non credo abbia molto senso con la trama e soprattutto non era molto realistica (in un romanzo che invece descrive spesso con cruda realtà). La storia però mi ha appassionato dopotutto, e in particolare personaggi come Lorenzo e Antea mi sono piaciuti molto.