Un'intensa, commovente biografia disegnata che illumina le due vite di Emilio Salgari. Inventore di "Sandokan" e del "Corsaro nero", ma anche travet della penna, eternamente sfruttato e perseguitato dai conti da pagare. Sullo sfondo dell'ltalietta piccolo borghese tra '800 e '900, il ritratto dolce e amaro di un sognatore dal cuore irriducibile.
Paolo Bacilieri è nato a Verona nel 1965. Diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, lavora nel mondo dei comics dal1982. Tra i suoi lavori Barokko, Durasagra-Venezia uber alles e The Supermaso Attitude. Ha creato le avventure di Zeno Porno, sceneggiatore di fumetti Disney ex-agente della Cia, le cui vicende oniriche ambientate nell’Italia del nord-est sono state raccolte nei due volumi Zeno Porno (2005) e La magnifica desolazione (2007). Ha lavorato per le testate Napoleone e Jan Dix dell’editore Sergio Bonelli. Il work in progress del graphic novel Sweet Salgari si può seguire sul blog di Paolo Bacilieri
Il veronese Paolo Bacilieri scrive e disegna una biografia del veronese Emilio Salgari, papà di Sandokan e del Corsaro Nero, un uomo che con la mente raggiunse mete lontanissime, si imbarcò su navi dirette verso luoghi dove in pochi erano già stati, prese parte a spedizioni per scoprirne di nuovi, ma nella realtà girò solo l'Italia, da Verona a Torino, poi a Genova e infine di nuovo a Torino, senza mai riuscire a mettere da parte dei risparmi, nonostante scrivesse in continuazione e pubblicasse un romanzo dietro l'altro, e per di più passò gli ultimi anni oppresso da una situazione familiare delicata (quattro figli da mantenere e una moglie con dei gravi disturbi mentali). La fine è nota: il 25 aprile 1911 Salgari si diresse in un boschetto a ridosso della città sabauda e si tolse la vita squarciandosi l'addome e la gola con un rasoio. In tasca aveva tre lettere, una delle quali indirizzata ai suoi editori, che accusava di essersi arricchiti grazie a lui e di averlo lasciato quasi in miseria. La graphic novel non risparmia la tragica scena del suicidio, a cui si arriva gradualmente, in una bella alternanza tra la narrazione degli eventi di quell'ultima giornata e quella di altri episodi della vita dello scrittore, il tutto intessuto, agli inizi dei capitoli, con citazioni da alcune opere di Salgari. Mi è piaciuto tanto, mi ha commosso anche di più, e vedere la mia città "a fumetti" è stato davvero emozionante.
Disegni eccezionali e idea preziosa quella di far parlare perlopiù l'opera di Salgari mostrandone graficamente la vita. Malesia nelle parole, Italia nel disegno. Bellissimo.
È il secondo libro di Bacilieri che leggo in pochi giorni e inizia a piacermi un po' di più il suo stile. Con questa graphic novel biografica Bacilieri vuole omaggiare un suo celebre conterraneo, Emilio Salgari, della cui tragica fine, ammetto con un po' di vergogna, non sapevo nulla. Nonostante la celebrità a livello nazionale ed europeo, infatti, Salgari morì povero e suicida, la moglie rinchiusa in un manicomio, e solo in seguito arrivò un riconoscimento economico di quanto egli aveva creato in vita. Molto belle le tavole con gli scorci di Verona, Genova e Torino (le città in cui Salgari nacque, visse e morì) e altrettanto calzanti le citazioni tratte dai suoi vari romanzi, che danno all'ambientazione quel tocco esotico che fece appassionare migliaia di giovani lettori alle avventure di Sandokan e compagni. Dovrò farmi perdonare la mancanza, leggendo almeno uno dei suoi libri. Voto: ★★★½
Con tratti netti e puliti viene raccontata l’ultima giornata di Salgari, frammista a echi del suo passato e a stralci dei suoi romanzi. Avrei preferito qualcosina in più in termini biografici. La chiusa con il finale del Corsaro Nero è stata una pugnalata.
Le tavole bellissime, la struttura della graphic novel pure, il modo di narrare dell'autore anche. Le tavole su Verona mi hanno spezzato il cuore perchè manco da troppo tempo. Mi ha fatto venir voglia di leggere i romanzi di questo autore. Recensione: https://lamenteaffilata.blogspot.com/...
Un'opera di una dolcezza che fa male. Non si può non avere empatia per Salgari e la sua travagliata vita, soprattutto dopo averla riletta tra le pagine di Bacilieri. Da torinese (acquisito), splendide e malinconiche le immagini della Torino dell'epoca.
Bella scoperta fumettistica, Salgari è uno scrittore mitico che in pochi consocono veramente. Solo pensare che tutto quello che ha scritto è scaturito dalla sua fervida immaginazione nonostante in quei posti non ci fosse mai stato, mi riempie di ammirazione nei suoi confronti. Nel particolare Bacilieri scrive un bel testo, dove riassume la vita di Emilio Salgari per momenti chiave. Triste vedere come sono andate le cose, tanto amaro in bocca. Di contro è stato bello leggere questo romanzo e soprattutto gustarsi i disegni limpidi e dal tratto deciso di Bacilieri.
Molto belli i disegni ma mi sento una tristezza tremenda nel cuore, povero Emilio Salgari, che vitaccia 😪 però voglio assolutamente leggere qualcosa di suo, ora più che mai Vado a leggere una commedia romantica per rallegrarmi un po'
Gran libro; il suicidio e la scrittura come trait d'union narrativo, le atmosfere torinesi a sottolineare il percorso da romanziere di Salgari. E poi, è Bacilieri.
Sweet Salgari è un vero e proprio viaggio nell'animo di Emilio Salgari, autore che ha fatto viaggiare i lettori di tutte le età, ma non tutti sanno che il suo viaggio non è stato di certo tra i più semplici, anzi la sua vita è stata così piena di insidie che ha deciso di togliersi la vita.
Emilio Salgari si è suicidato a colpi di rasoio, tra le siepi e gli alberi delle colline attorno a Torino, dove viveva. Eppure sembra tutto così strano. Quando ci capita di leggere o guardare una trasposizione delle opere di Salgari in tv non ti verrebbe mai da pensare che il creatore di così tanta meraviglia, di storie avventurose così piene di fantasie possa aver provato così tanto dolore dentro di sé. I mostri dell'anima sono bestie insidiose che si nascondono alla luce del sole per riemergere quando rimaniamo da soli con noi stessi.
Tuttavia, anche se ho apprezzato l'intento nobile di far conoscere l'aspetto intimo di una vita e di una storia che merita di essere conosciuta da tutti, devo dire che non sono rimasto pienamente soddisfatto. Ho trovato la prima parte della storia raccontata in maniera confusionaria, con continui salti temporali che non si incastrano benissimo tra di loro, anche se nella parte finale sebbene la storia sia angosciante diventa anche appassionante e commovente.
Lo stesso vale per le tavole, ma questo credo sia solo da attribuire al mio gusto personale. Non è la tipologia di disegno che in un fumetto mi incanta anzi tutto al contrario, anche se ho apprezzato l'aggiunta di alcune foto e testimonianze reali che danno un tocco di veridicità a tutto quello che si sta raccontando.
In definitiva penso che sia una storia da conoscere. È una graphic che si lascia leggere ma che non è da annoverare di certo tra i capolavori assoluti del fumetto.
I meravigliosi, davvero meravigliosi, disegni di Bacilieri, sempre più sintetico, estroso ed espressivo, al servizio di una biografia in punto di morte. Salgari decide di suicidarsi, dopo una vita che l'ha portato a scrivere tantissimo e ad essere sempre sull'orlo della miseria. Accompagna i figli a scuola, gli dà loro qualche soldo, contrariamente alle sue possibilità, ride per l'ennesimo ultimatum da parte di uno dei creditori e si avvia per una collina, armato di rasoio. Assistiamo a sprazzi della sua esistenza, piccoli episodi, un'umiliazione quando era ancora giovane, per mano di truffatori, la conoscenza con la moglie, un duello, la nomina a cavaliere di gran croce. Sono brevi momenti che ci si stampano in testa con la potenza affettuosa di cui solo Bacilieri riesce ad essere capace. Davvero molto bello.
Un po' strano, con tutti i salti temporali, però l'ho letto volentieri.
Il fumetto vuole raccontare la storia di Emilio Salgari, lo scrittore. Dall'infanzia veronese al tentativo di imbarcarsi su una nave a Venezia, dalla vita genovese a quella a Torino. Il tutto inframezzato dalla vita del Salgari quarantottenne che lentamente si avvia verso la morte.
Come detto, i salti temporali sono un po' confusi, però le illustrazioni sono molto belle. Sembra che, oltre alla vita di Salgari, all'autore premesse anche mostrare schizzi della vita italiana del secolo passato. Ci sono alcune vignette mute che sono dei ritratti veri e propri.
Potrei provare a leggere altre opere dell'autore anche se, vedendo le copertine, non assicuro...
Intenso, commovente.. le tavole di Bacilieri sono ricche di dettagli e accompagnano brevi squarci della vita del noto scrittore con alcune frasi riprese dai romanzi originali. L’atmosfera che si “respira” da queste pagine a fumetti è nostalgica.. forse a causa della sfortunata vicenda della famiglia Salgari.
Paolo Bacilieri credo abbia letto e amato molto i libri di Salgari: non è una semplice biografia a fumetti, è un tenero omaggio alla vita di uno scrittore e creatore di avventure che si percepisce essere stato un importante riferimento per l’autore.
Solo se siete super fan di Salgari e ne conoscete già la vita, sennó qui dentro troverete molto poco. Serata al tramonto di Milano, il caldo peggiore del mondo, l’atmosfera perfetta per il mondo di Emilio Salgari, sprecata in modo sbrigativo. Peccato
Ein mir völlig unbekannter italienischer Autor sehr liebenswert aber auch sehr grafisch dargestellt. Einen Stern Abzug gibt es, weil die Schrift mitunter sehr klein ist.
Più che coi libri di Salgari, sono cresciuta con l’adattamento tv dei suoi romanzi: ho perso il conto delle volte che ho visto “Sandokan” con Kabir Bedi! Ho letto “Il corsaro nero” solo qualche anno fa e, devo confessarlo, ho fatto un’immane fatica a portarlo a termine perché, nonostante la trama avvincente, ho trovato lo stile narrativo molto ostico. Eppure Emilio Salgari resta, per me, un grande autore della letteratura italiana. “Sweet Salgari” racconta la sua vita, che è stata costellata di fallimenti, di rimpianti e di mancati riconoscimenti. La sofferenza di Salgari è radicata e profonda, nasce dall’impossibilità di realizzare i viaggi dei suoi sogni, ma in parte è anche causata dal contratto capestro che lo ha obbligato a pubblicare un numero esorbitante di romanzi e racconti ogni anno; tutto questo non gli ha, però, impedito di scrivere romanzi che hanno fatto sognare intere generazioni di bambini e ragazzi e che hanno dato origine ad un mito che non sembra perdere smalto nemmeno dopo un secolo!
PB con un tratto grafico che predilige la caratterizzazione piuttosto che la ritrattistica, con un b/n pieno e marcato, riesce a rendere a pieno la drammaticità di una vita spettacolare. Emilio Salgari come pochi riuscì a raccontare il mondo senza muoversi da casa; amato dai lettori, invidiato dai colleghi, spremuto come un limone dagli editori. La sua penna fu una spada, un cannone, un tralcio di vite, una bacchetta magica pronta a catapultare grandi e bambini in mondi esotici e sconosciuti. 🐯 PB riesce nell'impresa, non lascia nulla al caso, racconta anche nel silenzio, alterna aneddoti alle parole dei libri. Vi è una cura particolare alla sceneggiatura della graphic novel: la narrazione non lineare, la morte al centro, l'andirivieni della biografia dello scrittore, la conclusione col funerale e un lungo corteo silenzioso.
I disegni un po' mi fanno invidia perché mi piacerebbe saper disegnare così. Chiariscuri tratteggiati e figure con i contorni più spessi. Le vignette si susseguono come inquadrature di una macchina da presa, sembra di leggere un film. Il ritmo della narrazione che alterna passato e presente, dialoghi e citazioni dei libri dello scrittore è magistrale.
L'ho letto d'un fiato, ma lo rileggerò, per soffermarmi sui particolari.
L'ho preso in prestito in biblioteca, ma credo che lo comprerò, ne vale la pena, davvero.
Le tavole di Torino, Venezia, Verona e Genova a cavallo tra otto e novecento sono meravigliose. Del resto lo stile di Bacilieri è perfetto per raccontare una storia come la biografia di Salgari. Me lo sarei goduta di più con molte più pagine, molto è lasciato all'inferenza del lettore. In particolare avrei voluto leggerci qualcosa di più sul destino dei figli non letterari del padre del Corsaro Nero - a quanto ne so non solo il padre, ma anche uno dei figli di Salgari si suicidò.
Amara biografia di Salgari, viaggiatore solo con la fantasia. Le numerose tavole mute non sono all'altezza di sostenere la tensione, anche se alcuni panorami urbani di inizio secolo sono apprezzabili.