All'indomani dell'attacco russo all'Ucraina le grandi potenze del mondo occidentale si sono svegliate in stato confusionale, con l'amara consapevolezza di non essere state in grado di leggere la svolta epocale che si stava approntando, i cui segnali – con il senno di poi – erano manifesti. Tutti sbigottiti tranne una piccola regione d'Europa, ininfluente e trascurata, ma che, come i fratelli minori nelle fiabe, aveva saputo ascoltare i discorsi dei grandi. I tre cosiddetti «paesi baltici» hanno da poco festeggiato tre decenni di ritrovata indipendenza, assaporandola senza mai dimenticare da chi si sono emancipati, non solo a causa delle frontiere esterne ma per un confine interno che in maniera diversa mina tutti e quello tra le popolazioni autoctone e i russofoni, minoranza in larga parte emarginata e tagliata fuori dalla vita civile, e per questo imprevedibile. Con accenti diversi Estonia, Lettonia e Lituania sono accomunate da uno sforzo per essere considerate europee, cosmopolite, occidentali, perché le si associ a tutto meno che alla Russia. Ognuna cerca di sottolineare la propria specificità attraverso politiche e pratiche culturali volte a rafforzarne l'identità peculiare (lotta comprensibile se si tiene conto che – come nel presente volume – è diffusissima la tendenza ad accorparle): dallo zelo dei lituani nello studio della loro lingua e nella stesura di un vocabolario durata un secolo, alla vivacità dei cori lettoni che tra le altre cose attingono a un repertorio di un milione di dainas, agli estoni un po' troppo affezionati a una visione romantica che li vorrebbe come un popolo ugrofinnico dei boschi. Viste dalla vecchia Europa, alcune di queste manifestazioni possono sembrare folcloristiche e in non pochi casi anche eccessivamente nazionalistiche, ma bisogna tenere conto che qui la storia è sempre recente, il passato vivo. Basta togliere gli occhiali novecenteschi per riscoprire il Baltico come collegamento tra mondi e non come muro tra blocchi, per coglierne il secolare ruolo di porta tra cultura germanica, Svezia, Finlandia e i vasti territori dell'Est. È in questo connubio tra una riscoperta continua delle proprie radici e una forte spinta verso il futuro che i paesi baltici possono essere un esempio per un continente in equilibrio precario tra grandi ideali, paure e crisi d'identità.
Emilia Lodigiani fonda Iperborea nel 1987 con il preciso obiettivo di far conoscere la letteratura dell'area nord-europea in Italia. Una produzione di altissima qualità, che spazia da classici e premi Nobel, inediti o riproposti in nuove traduzioni; a voci di punta della narrativa contemporanea. Oltre ai paesi scandinavi (Svezia, Danimarca, Norvegia e Finlandia), Iperborea pubblica la narrativa dell'area nederlandese, estone, islandese (incluse le antiche saghe medioevali) e dal 1998 una collana di saggi letterari per offrire al lettore spunti di approfondimento. Nel 2010 lancia una nuova collana di gialli, "Ombre", alla base della quale rimangono le scelte che caratterizzano da sempre l'editore: l'attenzione alla scrittura, ai temi etici, sociali e politici del nostro tempo.
Leggere mi ha aiutato a ritornare indietro nel tempo, all'atmosfera del mio erasmus a Vilnius, in Lituania. Quanto mi manca il mio appartamento di Svyturio Gatve e la finestra di camera mia che dava su di uno sconfinato bosco di betulle! Consiglio a tutti di leggere Anime Baltiche di Jan Brokken
Pregevole anche questo volume dell' ottima collana The passenger: offre una panoramica originale, approfondita e accattivante in questo caso dei tre paesi baltici con articoli di esperti, autoctoni e appassionati delle nazioni analizzate. Fa venire voglia di visitare e conoscere meglio queste perle europee sempre minacciate dall' ombra russa. Sorprendente e da scoprire la connessione con la Lituania, che ha legami stretti con la cultura italiana. Popoli canterini, tecnologicamente avanzati e aperti al mondo... secondo Hemingway c'è un estone in ogni porto...
Una bella selezione dei articoli diversi, fatti vissuti personalmente e nuovi, raccontati. Letto con molta curiosità, interesse e comprensione dei fatti storici. Ho felicemente riscoperto la mia Lettonia, dall' altro punto di vista 👍
Interessante panoramica sulla storia ed identità dei Paesi Baltici. Lavoro di ricerca e descrizione delle culture di Estonia, Lettonia e Lituania, particolarmente ben fatto.
Articoli migliori sono quelli con la descrizione della lingua Lituana e delle Dainas, poesie popolari Lettoni.
Ho vissuto 6 anni a Vilnius, in Lituania e spesso la gente mi chiedeva come sono i lituani? come si sta là? ho sempre faticato a rispondere perché non è semplice descriverli, ci vorrebbe un libro e questo è probabilmente quel libro!