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La Playa

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L'ineluttabile destino dell'uomo in un'intensa storia di amore e di amicizia.

Tra le amare baldorie paesane in Piemonte e l’oziosa vita di spiaggia in Liguria, prendono corpo, in questo romanzo pubblicato nel 1942, i temi della narrativa pavesiana: l’amicizia, le radici, le descrizioni di paesaggi indimenticabili. Doro si è sposato, ha lasciato Torino per Genova e da troppo tempo non vede un suo vecchio amico, un professore piú che trentenne. Ma in un giorno d’estate, Doro ritorna. A quanto dice, gli è semplicemente venuta voglia di rivedere il suo paese, eppure l’amico di un tempo non gli crede: lo accompagna per i luoghi della loro giovinezza e intanto prova a scavare sotto quella scorza taciturna ed evasiva, alla ricerca di un dramma intimo. Il professore continuerà a cercare quel dramma anche quando seguirà Doro al mare, e soprattutto quando incontrerà la moglie del suo amico, Clelia: una donna volubile e affascinante. Troppo forse, perché il suo matrimonio funzioni.

Un romanzo intenso e malinconico sui misteriosi e ambigui sentimenti che lasciano gli individui soli dinanzi al loro ineluttabile destino.

188 pages, Paperback

First published January 1, 1942

64 people are currently reading
1081 people want to read

About the author

Cesare Pavese

319 books1,279 followers
Cesare Pavese was born in a small town in which his father, an official, owned property. He attended school and later, university, in Turin. Denied an outlet for his creative powers by Fascist control of literature, Pavese translated many 20th-century American writers in the 1930s and '40s: Sherwood Anderson, Gertrude Stein, John Steinbeck, John Dos Passos, Ernest Hemingway, and William Faulkner; a 19th-century writer who influenced him profoundly, Herman Melville (one of his first translations was of Moby Dick); and the Irish novelist James Joyce. He also published criticism, posthumously collected in La letteratura americana e altri saggi (1951; American Literature, Essays and Opinions, 1970).
A founder and, until his death, an editor of the publishing house of Einaudi, Pavese also edited the anti-Fascist review La Cultura. His work led to his arrest and imprisonment by the government in 1935, an experience later recalled in “Il carcere” (published in Prima che il gallo canti, 1949; in The Political Prisoner, 1955) and the novella Il compagno (1947; The Comrade, 1959). His first volume of lyric poetry, Lavorare stanca (1936; Hard Labour, 1976), followed his release from prison. An initial novella, Paesi tuoi (1941; The Harvesters, 1961), recalled, as many of his works do, the sacred places of childhood. Between 1943 and 1945 he lived with partisans of the anti-Fascist Resistance in the hills of Piedmont.
The bulk of Pavese's work, mostly short stories and novellas, appeared between the end of the war and his death. Partly through the influence of Melville, Pavese became preoccupied with myth, symbol, and archetype. One of his most striking books is Dialoghi con Leucò (1947; Dialogues with Leucò, 1965), poetically written conversations about the human condition. The novel considered his best, La luna e i falò (1950; The Moon and the Bonfires, 1950), is a bleak, yet compassionate story of a hero who tries to find himself by visiting the place in which he grew up. Several other works are notable, especially La bella estate (1949; in The Political Prisoner, 1955).
Shortly after receiving the Strega Prize for it, Pavese took his own life in his hotel room by taking an overdose of pills.

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Community Reviews

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201 (10%)
4 stars
546 (29%)
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793 (43%)
2 stars
252 (13%)
1 star
46 (2%)
Displaying 1 - 30 of 192 reviews
Profile Image for Steven Godin.
2,782 reviews3,378 followers
July 10, 2025

The narrator—an unmarried pipe smoking intellectual from the city of Turin—could well have been Pavese himself. Not the first time I've had this feeling either—I'm thinking The House on the Hill. Here, he swaps the countryside of Piedmont from other novels, for a sun-baked beach resort which I believe was somewhere along the Liguria coast. A novel with no real plot—a group of people just sunbathe, swim, talk—it is one of small gestures and occurrences, yet strong through feelings and thought, as the narrator probes into the relationship of his married friends, Doro & Clelia, as well as striking up a friendship with Berti, a student from Turin, who just happens to be taking a vacation there too. Interestingly, in the character of Berti, Pavese installs a contempt for women. This got got me thinking of Pavese's Diaries, in which he could be pretty hostile towards the opposite sex. He Just never could get over the heartbreak of being rejected by American actress Constance Dowling; whom he had great affection for. And which, most likely, played a part; along with a lifelong depression, in him taking his own life. The sort of book I wish I could have read with a nice glass of chilled wine in the garden of a villa over looking a shimmering blue sea. Despite this not being one of his best, I still regard Pavese ever so highly as a writer—one of the 20th century greats I'd say.
Profile Image for Carlo Mascellani.
Author 15 books291 followers
January 17, 2021
Fuga, ritorno. Nuova fuga, nuovo ritorno e nuova fuga. Sembra esser questo il leitmotiv dei personaggi di Pavese, divisi tra il bisogno di lasciar i propri luoghi natii in cerca di avventure e l'altrettanto impellente bisogno di farvi ritorno per riabbracciar le proprie rassicuranti radici. Sembra quasi di coglier un bruciante desiderio di crescita costantemente frustrato dal contemporaneo bisogno di restar legati all'adolescenza e rifiutare l'età adulta che, nel contempo, affascina e spaventa.
Profile Image for wutheringhheights_.
581 reviews200 followers
January 19, 2022
"Nulla è volgare di per se, ma siamo noi che facciamo la volgarità secondo che parliamo o pensiamo."

I personaggi di Pavese sembrano tutti presi da una inquietudine profonda, che li spinge a muoversi, a vagare. C’è sempre chi torna al paese natale, chi ha bisogno di ripetere i gesti dell’infanzia e della giovinezza. Ci sono serenate e bevute, viaggi in macchina, malinconie. In questo libro c’è anche la spiaggia, che è metafora di libertà e di amata solitudine. Come spiega il personaggio di Clelia, quando dice che sta sempre in mezzo agli altri, ma al mare, in acqua, vuole stare da sola. Lei e il mare, non ha bisogno di altra compagnia.
Leggendo Pavese si ha l’impressione di farsi lentamente strada dentro una campagna tiepida, a volte anche amara, ma che tuttavia richiama sempre chi ci si avventura dentro con una dolcezza tutta sua. O almeno io la vedo così. La scrittura dell’autore sbircia nel personale, nel privato dei personaggi, ma lasciando a loro un certo mistero. Il professore che entra ed esce dalla vita della coppia di sposi, la coppia stessa, e tutti gli altri personaggi, è come se giocassero a mostrarsi e a nascondersi agli occhi del lettore. Una sensazione affascinante. E tra una fuga e l’altra poi si trovano pensieri bellissimi, che rimangono in testa.

Tutti gli anni sono stupidi. È una volta passati, che diventano interessanti.

E poi finire il libro così, come a voler sottolineare che la stagione del mare — e della spiaggia — è conclusa, che probabilmente non si ritornerà più tra amici a scherzare, a partire, tornare:

Cominciavo a capire che nulla è più inabitabile di un luogo dove si è stati felici.

Pavese è garanzia di bellissime fughe letterarie.
Profile Image for arcobaleno.
649 reviews163 followers
April 8, 2019
Il coraggio di svegliarsi e trovare stessi
Poche pagine, ma fitte. Fitte non solo di caratteri tipografici, ma fitte di impressioni, di sensazioni, di suggestioni... Una breve vacanza nella riviera ligure, la speranza di recuperare un vecchio amico nel ricordo di una intimità trascorsa. Intorno, un nugolo di giovani chiassosi e sfaticati, nelle loro banali giornate vacanziere. In tutto questo lui, il professore, col suo solito piacere scontroso a starsene in disparte, sapendo che a pochi passi fuori dell'ombra il prossimo si agitava, rideva e ballava, perché il suo unico sfogo nella vita, l'unica compagnia di cui aveva bisogno, era la solitudine; lui, alla ricerca di vecchi luoghi e in ascolto di voci del passato. Fino alla conclusione: Capivo perché Doro un bel giorno aveva preso il treno per tornare fra le colline.
Sembra che non succeda niente, in quelle giornate calde e pigre che si inseguono, ma tutto il breve romanzo è pervaso dall'animo di Pavese; per apprezzarlo occorre entrare in sintonia con lui, e accorgersi in sottofondo della canzone malinconica, con lunghi indugi sulle note più basse. E forse è vero, come si legge a pag.49, che chi si lagna di un romanzo noioso deve ricercare in se stesso la colpa.
Profile Image for Katya.
485 reviews
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September 10, 2021
É curioso que, tendo lido Natalia Ginzburg há uns dias, em pesquisas sobre a vida da autora, me deparei com aquela que foi a frase chave que determinou a sua iniciação na escrita. E ela partiu de Pavese que lhe terá dito qualquer coisa como: tu deixa mas é de ter filhos e escreve um livro melhor que o meu.
Pois bem, a julgar por esta amostra (e eu queria tanto, mas tanto gostar deste livro - corri meio mundo à procura do exemplar que agora abandono), dizia eu, por esta amostra, Ginzburg escreveu mesmo um livro melhor que o de Pavese.
Embora me falte percorrer toda a sua restante obra (de ambos, na realidade), maior fosse este livro e mais confusa me deixaria.
Não lhe encontrei um enredo sustentável, cenários ou personagens memoráveis. A escrita é quase cinematográfica, os planos sucedem-se em saltos sem nos permitir fixar verdadeiramente o ambiente, sem dar seguimento a um pensamento, uma conversa, uma cena...
Mas isto sou eu, é uma primeira leitura, quiçá noutra altura me saiba melhor.
Profile Image for Emilio Berra.
305 reviews284 followers
January 31, 2023
Romanzo breve scritto da Pavese ad inizio carriera letteraria.
Davvero bello, "La spiaggia" presenta molti caratteri che ritroveremo nella produzione successiva dell'autore.
Sono protagonisti un giovane professore, Io-narrante dal sapore autobiografico, e una coppia di amici.

S'inizia con un'escursione in terra natia. Emergono i temi cari allo scrittore piemontese nel suo legame 'mitico' con la terra d'origine, dov'è bello tornare per poi ripartire, perché "nulla è più inabitabile di un luogo dove si è stati felici".

Gran parte del testo è però dedicato al successivo periodo di vacanza presso una località di villeggiatura ligure dove Doro e Clelia, la coppia di amici, hanno una villa.
Il professore nota che tra i due ci sono incrinature celate.
Formano un terzetto in cui ognuno nasconde "dietro la fronte pensieri inquieti".

"Tutta la spiaggia brulicava e vociava -per questo Clelia alla sabbia di tutti preferiva gli scogli", mentre "Doro (...) aveva la malinconia di distrarsi coi pennelli", col pensiero che "bisognerebbe avere il coraggio di svegliarsi e trovare se stessi".
Intanto la vita continua : qui la vita reclama sempre la propria priorità.
701 reviews78 followers
July 24, 2019
Hay un enigma en ‘La playa’. El enigma del tiempo suspendido en el que convertimos el verano. Donde y cuando parece que no ocurre nada pero donde y cuando se decide todo. Un grupo de amigos pasan las semanas estivales en la costa de Liguria y se suceden los encuentros, las pequeñas intrigas, los sobreentendidos y las pequeñas contradicciones que acabarán desvelando que la existencia es justamente eso, un juego sin sentido en el que los papeles parecen repartidos antes de empezar la partida.
Profile Image for Gabril.
1,042 reviews255 followers
July 9, 2025
«Cominciavo a capire che nulla è più inabitabile di un luogo dove si è stati felici.»

Il passaggio definitivo dalla giovinezza all’età adulta assomiglia a un cambio repentino di paesaggio: dalle colline al mare.

La perfezione narrativa di Pavese in un racconto breve intriso di malinconia.
Un bagno di felicità per chi legge.
Profile Image for dammydoc.
346 reviews
February 11, 2025
Il confine labile tra i sentimenti. Amicizia, attrazione, e un oceano di emozioni, desideri inespressi, forse inesprimibili. Oltre, c’è il mistero del femminile, incarnato da Clelia, moglie di Doro, amico del narratore, enigmatica, affascinante.
Lo stesso Pavese, pur ritenendolo coerente con la propria poetica, ne scriveva come una sorta di esercizio stilistico.
Profile Image for Avery Liz Holland.
287 reviews47 followers
August 26, 2025
«Un luogo dove si è stati felici»

Cesare Pavese definisce questo romanzo «il mio romanzetto non brutale […]. Rappresenta una mia distrazione, anche umana, e insomma, se valesse la pena, me ne vergognerei. È quella che si chiama una franca ricerca di stile». Un giudizio severo, probabilmente un po’ troppo. La spiaggia non ha la forza espressiva di altre opere pavesiane, ma possiede un’intensità tutta sua. È un romanzo delicato, leggero, ma niente affatto superficiale. L’unico vero difetto che mi sentirei di rimproverargli è di essere, a tratti, un po’ opaco: manca la cristallina chiarezza tipica di Pavese, non si capisce benissimo dove si voglia andare a parare. I temi fondanti della narrativa pavesiana sono abbozzati, poco approfonditi, come se l’autore dovesse ancora decidere che cosa farne con esattezza, però sono lì: il ritorno al passato, la difficoltà comunicativa tra gli esseri umani (soprattutto tra uomo e donna, due pianeti lontani tra loro), il tentativo di comprendere sé stessi, il richiamo delle colline, a cui qui si contrappone non il caos della città, ma il dolce suono della risacca del mare.
In diversi commenti si scrive che il nucleo del romanzo sarebbe la crisi matrimoniale tra Doro e Clelia osservata attraverso lo sguardo dell’io narrante e del gruppo di amici che ruota intorno a questa coppia durante una vacanza al mare. Questo aspetto è presente, certo, ma forse il vero cuore di questo libro è un altro: il resoconto di uno sprazzo di vita estiva sulla riva del mare, una vacanza di altri tempi, con ritmi e abitudini completamente diversi dai nostri, le chiacchiere in spiaggia, le passeggiate, le serate trascorse ballando in piazza e giocando a carte, ogni tanto una gita. Le esistenze dei personaggi che gravitano intorno a Clelia e a Doro, simili a un piccolo sistema solare, sono immerse nella quiete sonnolenta delle giornate in spiaggia, ma il gioco dei rapporti umani non si interrompe e anzi sembra intensificarsi proprio quando il tran-tran della vita quotidiana si spegne.

«Per fortuna ero al mare, dove i giorni non contano.»

È una parentesi solo in apparenza serena, percorsa da tensioni sottili, sotterranee, e quando infine Doro e Clelia lasciano il mare il gruppetto si scioglie, privo del collante che lo teneva insieme: una coppia catalizzatrice di rapporti umani, all’interno della quale è soprattutto la componente femminile, Clelia, a costruire tutto intorno un alveare.

«[…] concludemmo che una spiaggia è fatta di donne, e tutt’al più di bambini. Manca un uomo e nessuno ci bada; manca una Mara qualunque, e un crocchio si sfascia. – Guarda – diceva Doro, - questi ombrelli sono tante case: ci fanno la calza, mangiano, si cambiano, vanno in visita: quei pochi mariti stanno al sole dove li ha messi la moglie. È una repubblica di donne.
- Si potrebbe dedurre che la società l’hanno inventata loro.»

Se la spiaggia è uno specchio della società, allora la donna sembra esserne il cuore pulsante, la colla che la tiene insieme. Senza Clelia, senza la presenza femminile, così poco comprensibile, a volte, per l’uomo, e così essenziale, le luci si spengono e non resta che andare via.

«Cominciavo a capire che nulla è più inabitabile di un luogo dove si è stati felici».
Profile Image for Lù.
100 reviews29 followers
April 20, 2018
Ad un certo punto ho girato la pagina per leggere quella successiva e ho scoperto che la pagina successiva non c'era. E beh, forse sono io che non ho capito il libro, ma ho provato chiaramente un senso di incompletezza. Allo stesso tempo però ho tirato anche un sospiro di sollievo all'idea che il libro fosse finalmente finito e mi potessi quindi dedicare ad altro... e tutto questo non è un buon segno.

È un'opera malinconica (ovviamente ben scritta) che narra dell'incontro tra due amici d'infanzia che si erano persi di vista e del loro tentativo di riavvicinamento... ci sono alcune parti molto belle, ma per il resto quello che mi è arrivato è stata piuttosto la noia di certe vacanze estive dove nulla accade e tu ti trascini dall'ombrellone all'acqua e dall'acqua al bar. E basta.

Lettura quindi non soddisfacente per me.
Profile Image for D.
526 reviews84 followers
August 31, 2021
Nice melancholic story about a typical Italian beach holiday. The style is very good but Natalia Ginzburg's is better.
Profile Image for Guido.
130 reviews63 followers
August 23, 2012
Tentato da un sentimento che sembra simile a quello che più tardi, con un impressionante sforzo emotivo, esprimerà con tanta efficacia ne La luna e i falò, Pavese affronta qui lo stesso tema - quello del ritorno - ma evitando di ambientarlo nelle terre a lui più care: forse per evitare dettagli che sarebbero apparsi autobiografici; oppure perché non ancora pronto a riversare sulla carta quei sentimenti così sinceri e intensi. L'autore appare estraneo, però, all'ambiente della spiaggia, e la voce narrante di questo libro ne soffre; le sue sensazioni sembrano limitate e prigioniere di una visione parziale, come quella di un turista in vacanza. L'intuizione alla base dei movimenti psicologici che animano questo racconto è notevole; sembra appartenere all'esperienza di tutti, così semplice ma tutt'altro che ovvia: "per sopportare i ricordi d'infanzia di un altro, bisogna esserne innamorato." Il tentativo di costruire un racconto basato unicamente sul "non detto", sull'interazione tra gli amici in vacanza e i loro reciproci sentimenti di attrazione o diffidenza, senza eventi o sconvolgimenti significativi, non sembra del tutto riuscito: lontano dalle sue colline Pavese non riesce a trovare la forza espressiva necessaria per rendere interessante un intreccio così strettamente legato all'intimità dei personaggi; vicino a tanta letteratura del novecento, ma povero d'ispirazione. L'unica autentica svolta nella trama, inserita proprio alla fine del racconto per poterlo concludere (stratagemma che mi ha ricordato proprio La luna e i falò), è debole - non perché lascia irrisolte le questioni personali dei protagonisti, cosa perfettamente ragionevole, ma perché non aiuta a evidenziarne l'importanza: si ha la sensazione di aver seguito la breve vacanza di un gruppo di persone potenzialmente molto interessanti, ma senza mai essere dentro ai loro problemi, senza conoscerle direttamente; come spiandole con binocoli e microfoni nascosti.
Profile Image for Suni.
546 reviews47 followers
August 27, 2022
Potrei parlare di questo romanzo – uno dei primi di Cesare Pavese, scritto agli inizi della guerra, tra il '40 e il '41 (e pubblicato nel '42), quindi di poco successivo a La bella estate (che però verrà pubblicato quasi dieci anni dopo) – dicendo che è una storia sull'amicizia, in cui il protagonista (un professore di cui non viene mai detto il nome, ma facilmente identificabile con lo stesso autore) dopo anni di lontananza riallaccia i rapporti col suo vecchio e più caro amico Doro, un ingegnere trasferitosi a Genova.
Potrei rispondere alla domanda «ma si riesce a riprendere un'amicizia dal punto esatto in cui la si era lasciata? Si può far tornare tutto come prima, se lo si vuole davvero?» e la risposta sarebbe evidentemente «no». Gli esseri umani cambiano, accumulano esperienze e rivedono le loro priorità. Si sposano, fanno nuove conoscenze e adottano precisi stili di vita. Certo, in genere conservano un dolce ricordo degli amici di un tempo e dei luoghi in cui sono cresciuti, e possono anche decidere di concedersi un tuffo nel passato, ma in breve diventa chiara l'irripetibilità delle antiche sensazioni, e questa scoperta fa male.
Potrei continuare a cercare di spiegare, banalmente e con argomenti già usati da tanti prima di me, la bellezza di questo libro e la forza ma anche la delicatezza della prosa di Pavese.
Oppure posso lasciare che sia lei, quella prosa, a parlare.

Cominciavo a capire che nulla è più inabitabile di un luogo dove si è stati felici.
Profile Image for Eliana Rivero.
862 reviews82 followers
June 9, 2016
Reading Challenge 2016
25. Un libro que se desarrolle durante el verano

—Si huyes —decían—, el miedo te atrapa (p.166).

La playa es un libro hermoso, pero tengo un problema con Pavese: la belleza de sus historias y palabras no logran calar del todo en mi corazón. Su escritura me parece hermosa, pero fría. Sin embargo, disfruté la lectura y me dio para pensar en la vida (y en la mía).

Las mujeres y la vida es lo que impera en estos relatos deliciosos y cargados de felicidad, duda y dolor. Me gustó mucho el delicado arte de la insinuación, esa forma de querer contar algo con palabras faltantes; solo con una frase que no es dejada al azar te das cuenta que siempre hay algo más de lo que se cuenta. Sentí que leía dos historias de cada relato: la que me narraba Pavese y la que yo iba leyendo según lo que él (no) me decía. Eso realmente es genial.

La descripción de los paisajes es, por supuesto, veraniego, pero tan nostálgico, como si solo el pasado y los recuerdos fueran lo bueno de la vida. El mar, el sol, la alegría vivida es algo que parece suceder una sola vez en la vida, algo que sucede realmente y que queda en tu alma. Entendí que recordar, a veces, es volverse un desdichado.
Profile Image for Ilaria.
116 reviews
December 6, 2022
Mah, io di che parla questo romanzo breve non l'ho mica capito. Anche i dialoghi, ma di che trattano? Perchè sembra sempre che non si concluda niente? Tutti dicono e non dicono. Mah. Almeno è breve.
Profile Image for S©aP.
407 reviews72 followers
October 9, 2012
Romanzo breve. La descrizione di un "ritorno". Uno di quei ritorni che non si dovrebbero mai fare, perché "...nulla è più inabitabile di un luogo dove si è stati felici."
Profile Image for Federica Rampi.
701 reviews229 followers
September 22, 2019
'Cominciavo a capire che nulla è più inabitabile di un luogo dove si è stati felici.'

La Spiaggia è un breve racconto scritto da Pavese nel 1942, nel quale descrive, in prima persona, l'estate trascorsa sulla spiaggia ligure, in compagnia di un caro amico della moglie e d'altri conoscenti.
Chi racconta è un uomo di 30 anni, un professore di Torino, legato da profonda amicizia a Doro, col quale ha trascorso gli anni della giovinezza nel capoluogo piemontese; Doro sposa Clelia e si trasferiscono a Genova.
Il protagonista mantiene i contatti con l'amico, fino a quando questi gli manda un telegramma per annunciargli il suo arrivo: Doro è stranamente triste, forse sta vivendo una crisi coniugale, ma nonostante tutto, propone all'amico di fare una gita insieme sulle colline piemontesi.
Qui i due ricordano e rivivono le abitudini ed i luoghi di un tempo: tutto ciò che vedono sembra essersi fermato al periodo della loro giovinezza e riscoprono il piacere di sedersi e di cantare al chiaro di luna.

Durante la sua vacanza ligure, il professore incontra anche Berti, uno suo vecchio studente: inserito nella compagnia, il giovane mostra subito un timido interesse nei riguardi di Clelia, con la quale riesce persino a ballare , perchè Clelia ha la capacità di essere estroversa solo quando è sola....

Il protagonista, intanto, studia sia Clelia che il marito, ne osserva i comportamenti, ma non riesce a capire i loro problemi.
Un giorno la donna comunica di aspettare un bambino ed insieme al marito, ripartono per Genova.

E' in quel momento che Berti chiede al professore i soldi per raggiungerla, ma viene convinto a lasciar stare. Era meglio tornare a Torino al termine dell'estate.

Il breve racconto ha un carattere dominante, che è quello della giovinezza, con i suoi ricordi e gli stati d'animo. E' questo costante sentimento a rendere inquieto Pavese, a farlo cercare risposte che non troverà (come i problemi tra Doro e Clelia), a fargli sentire sempre più la sua condizione d'uomo solo

Malinconico e struggente, La Spiaggia è un'intensa riflessione sull'amore come sconfitta
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Profile Image for Enrico Zambon.
5 reviews
March 11, 2024
Romanzo breve letto tutto di un fiato, ma grande consapevolezza: bisogna andare a comprare altre opere di Pavese.

Nostalgia, passato (o forse futuro), amicizia (o forse amore): i detti-non detti sono sicuro i protagonisti.

«Tutti gli anni sono stupidi. È una volta passati che diventano interessanti»
Profile Image for Sub_zero.
752 reviews325 followers
October 22, 2018
La playa, del escritor italiano Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo, 1908 - Turín, 1950), es quizá uno de los mejores ejemplos de lo que puede llegar a lograr la narrativa breve en las manos adecuadas. Con excepcional artesanía, Pavese extrae todo el jugo a una historia que es, en realidad, ausencia de ella. En lugar de presentarnos una trama convencional, Pavese construye su obra a partir de trazos impresionistas, momentos aparentemente banales y deshilvanados que, no obstante, irradian una profunda sensación de movimiento.

El planteamiento, sencillo, es el que sigue: un narrador anónimo lamenta el declive de su relación con Doro, un inseparable amigo de juventud al que le pierde la pista cuando se traslada a Génova para casarse con una chica llamada Clelia. Aunque se siguen viendo de manera esporádica, ya nada vuelve a ser lo mismo entre ambos. La confianza y la complicidad de antaño dan paso al resentimiento, la desazón, la nostalgia por ese vínculo interrumpido. Tras lo que a todas luces parece una disputa conyugal, Doro regresa al pueblo donde trascurrió su infancia y se reencuentra con el protagonista, al que finalmente invita a pasar con él una temporada en su casa de la playa. Allí, acompañados por un fascinante y variopinto elenco de personajes, Doro y el narrador contemplan el monótono transcurrir de los días, envueltos en una refrescante brisa veraniega y el incesante rumor del oleaje.

La playa es, en gran medida, una obra impregnada de añoranza y desaliento. De un modo que resulta sumamente trágico, los personajes de Pavese viven el presente con la mente puesta en el pasado. A pesar del bullicio que late entre sus páginas y los ajetreados incidentes que salpican las vacaciones de Doro y compañía, se respira entre las páginas de La playa una atmósfera sombría, incluso fatídica. Todo ello insinuado de una forma sugerente, subrepticia, tal y como parece ser característico en la literatura del escritor italiano. Aquí, como en la vida, el nudo narrativo se desarrolla en los márgenes del relato. Es el lector quien debe hacer un esfuerzo por intuir lo que subyace tras los gestos, las palabras y los silencios de los personajes, inmersos siempre en sus propias cavilaciones. Es un ejercicio exigente y sí, en ocasiones poco agradecido, pero en el caso de La playa, donde pesan tanto los esbozos y las sensaciones —mucho más que las certezas—, el esfuerzo se ve gratamente recompensado.
193 reviews51 followers
March 1, 2016
«Cominciavo a capire che nulla è più inabitabile di un luogo dove si è stati felici.»

A scuola io ho trascorsi anni felici, ma non ci tornerei per ristudiare Cesate Pavese. Non lo avevo amato molto.
D'altronde leggere e "leggere a scuola" sono per me due esperienze molto diverse.
Dopo questo libricino l'ho riconsiderato. Voto 4+

Nonostante sia il classico "romanzo breve", molto semplice e scorrevole, contiene tematiche interessanti e la descrizione psicologica dei protagonisti e' ottima.

Molti temi riguardano l'amicizia. Cosa significa essere davvero amici? L'amicizia può resistere alla lontananza? L'amicizia può resistere nel tempo?
Se vi interessano queste tematiche vi suggerisco "L'amica geniale", dove il tema viene trattato molto più in profondità.

I due libri hanno in comune anche la scrittura in prima persona.

Non conosciamo il nome del protagonista che racconta "La spiaggia", però conosciamo la sua personalità. Le tematiche psicologiche (ricerca della felicità, ritorno alle origini, malinconia) sono importanti come quelle sociali (l'amicizia ed il matrimonio).

Se vi è piaciuto questo libro ed amate i romanzi brevi non posso certamente consigliarvi "L'amica geniale" (circa 1500 pagine).
Vi suggerisco invece "Il cappotto di Astrakan". Altro romanzo breve, di un nostro conterraneo (Piero Chiara), caratterizzato da una forte descrizione psicologica del protagonista e da malinconiche descrizioni dei paesaggi. Anche in questo caso vengono infatti descritti i panorami piemontesi.
"Il cappotto di Astrakan" e "L'amica geniale" sono, secondo me, superiori a questo romanzo, ma non comprendo come Pavese lo abbia potuto definire
«Una mia distrazione, anche umana, e insomma, se valesse la pena, me ne vergognerei. È quella che si chiama una franca ricerca di stile. »

A scuola io ero severo con me stesso, ma Cesare Pavese lo era sicuramente in misura maggiore.
Non mi sembra proprio soltanto una ricerca di stile e non mi vergogno minimamente per averlo apprezzato.
Profile Image for Antonio Di Fonso.
116 reviews1 follower
August 30, 2021
La spiaggia un romanzo breve. Il professore la voce narrante. Il suo amico Doro che si è sposato con Clelia ed è andato a vivere a Genova. L estate gli sposi vanno in riviera. L' amico professore dopo tanti inviti ricevuti finalmente accetta di andare a trovarli al mare. " ma starò in pensione. Quando avrò voglia di vedervi verrò io"
Manda il telegramma per avvisarli. Invece Doro gli risponde a sorpresa " verrò io a prenderti. Ho voglia di rivedere i miei paesi".
E poi si torna in riviera, con Clelia e Guido e il giovane Berti. Un mondo, una stagione ancora di giovinezza prima della fine dell'estate e dell' arrivo della vita adulta.
Profile Image for Tretratti.
55 reviews1 follower
Read
January 27, 2018
"L'amico Guido diceva sempre che quello sciaguattio era il vizio di Clelia, il suo segreto, la sua infedeltà a tutti noi."
Profile Image for bea.
31 reviews
August 26, 2025
"cominciavo a capire che nulla è più inabitabile di un luogo in cui si è stati felici"
e anche oggi abbiamo pianto
Profile Image for Ebru Çökmez.
264 reviews60 followers
February 20, 2017
beğenmediğim kitaplara review yazmak istemiyorum ama daha sonra dönüp hatırlamak için bir kaç satır karalamak istedim.

orta yaşlı, kadınlı erkekli bir grubun sahilde geçirdiği bir kaç hafta romanın konusu olmuş. diyaloglar kötü. karakterlerin derdi anlaşılmıyor. Birbiri ardına, "o şunu dedi, ben bunu dedim. Doro geldi denize girdik, sonra dansa gittik. kayanın üstüne uzandık. Berti gelecekti. Göremedim" (çeviriden kaynaklanıyor olabilir, sıkıntılar). En son Cleila hamileymiş, evli çift çekip gidiyor şehre.. ee ne anlattı Pavese?

Profile Image for Tseboim.
44 reviews
Read
June 26, 2024
Per il momento il peggiore di Pavese
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