Jump to ratings and reviews
Rate this book

Altri libertini

Rate this book
Altri libertini ha avuto fin dagli inizi una vita avventurosa: pubblicato nel 1980, sequestrato per oscenità e poi assolto dal tribunale ('con formula ampia'), è stato contemporaneamente giudicato dalla critica una delle opere migliori degli ultimi anni e ha imposto Tondelli tra i nuovi autori italiani più letti anche all'estero.
I sei episodi, storie di gruppi più che di individui, legittimano l'adozione di una vera e propria soggettività plurale, di un Noi narrativo che fa del romanzo un ritratto generazionale: sullo sfondo della fauna scatenata che si muove nelle pagine di Tondelli c'è l'irrequietezza dell'ambiente studentesco bolognese, che al "realismo" della borghesia e alla rassegnazione del sottoproletariato oppone un vitalismo non eroico, ma disinibito e contagioso. Sia la disinvoltura con la quale Altri libertini, aggressiva opera prima, affronta vecchi tabù sia l'ironica diffidenza con la quale tratta mitologie culturali e politiche testimoniano dell'intima appartenenza dell'autore a una letteratura nuova e combattiva.

200 pages, Paperback

First published January 1, 1980

109 people are currently reading
1946 people want to read

About the author

Pier Vittorio Tondelli

39 books167 followers
Pier Vittorio Tondelli was born in Correggio in 1955. After graduating from high school he enrolled at the University of Bologna, where he attended courses with Umberto Eco and Gianni Celati.
In 1980 he made his debut with the collection of generational-themed stories Other Libertines, which achieved good success with critics and the public. The explicit content also earned him the attention of the judicial authorities, followed by a trial at the end of which the author and publisher were exonerated.
After his military experience he published other novels, including Pao Pao and Rimini. He curated the three anthological volumes of the Under 25 series to give voice to a new generation of writers. His latest novel was Separate Rooms, a mournful story of homosexual love. He then published the collection of essays A Postmodern Weekend. He died of AIDS in 1991, at the age of 36.
The collection of short stories The Abandonment and the theatrical drama Dinner Party were published posthumously.

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
862 (31%)
4 stars
1,084 (39%)
3 stars
591 (21%)
2 stars
140 (5%)
1 star
40 (1%)
Displaying 1 - 30 of 218 reviews
Profile Image for Orsodimondo.
2,458 reviews2,430 followers
January 6, 2023
BELLI E DANNATI


David Salle: Zeitgeist Painting #4. Un dettaglio di quest’opera è sulla copertina dell’edizione originale Feltrinelli, quella rimasta integrale.

Il più bravo e il più caro di tutti.
Questa è la dedica che gli fece Nanda Pivano regalandogli un suo libro (Cos’è più la virtù. Romanzo quasi d’amore).
Io non posso che condividerla e farla mia nel modo più assoluto.
Perché, anche per me, Pier Vittorio è stato il più bravo e il più caro di tutti.


David Salle: Rips in the Mirror.

Questo è il suo esordio letterario. 1980. Sei racconti che lui preferiva fossero considerati un “romanzo a scene”. Ruotano tutti attorno al bar della stazione di Reggio Emilia.
Gran successo subito, che in molti considerarono passeggero, solo un fenomeno transitorio.
E quasi subito arrivò il sequestro: un anno fuori dalla circolazione. Troppo scandaloso, “osceno”, troppo “volgare”, troppo sesso e troppe bestemmie. Al rogo, al rogo.


David Salle: Pastoral.

Ma poi al processo Pier Vittorio è assolto con formula piena e il libro tornò sugli scaffali, in vendita.
E da allora non ha mai finito di dire quello che ha da dire.
Quindi, un autentico classico.
Per dirla con Calvino.


David Salle: Lake Zurich.

È la storia, o le storie, della sua gioventù, e di quella dei suoi coetanei: l’iniziazione alla vita, al sesso, alla droga, al viaggio (protagonista di quella generazione). I dolori della crescita, la confusione e lo spaesamento, lo smarrimento e l’inquietudine che a quei dolori s’accompagnano, il desiderio e l’utopia dell’altrove…
È l’educazione sentimentale di uno, cento, mille…
Lingua del parlato, quella dei giovani di allora, dialettismi della sua Emilia, e poi, nelle pagine irrompe la musica, il fumetto, il cinema.
Eroinomani, piccoli delinquenti, spacciatori, checche e travestiti, giovani abbandonati da tutti e da tutto.
Una rivoluzione letteraria?


David Salle: Ship’s Rail.

Oltre che un fratello di vita, un compagno di strada dell’esistenza.
Tondelli è stato uno scrittore che ha capito il suo tempo, lo ha saputo raccontare nel mentre.
Come succede solo ai grandi.
PierVittorio, non ti abbiamo rimpianto abbastanza.

A seguire l’excipit del libro:
Col naso in aria fiutate il vento, strapazzate le nubi all’orizzonte, forza, è ora di partire, forza tutti insieme incontro all’avventuraaaaa!


David Salle: Pressed-in Sturgess.

description
Pier Vittorio
Profile Image for metempsicoso.
437 reviews487 followers
February 9, 2024
Caro Pier, fatti scrivere un biglietto, quasi fossimo amici. Fatti dire che manchi, che di te si sente ancora il bisogno, che quella "broncopolmonite bilaterale", ultima bugia che ti è stata versata addosso, ti ha messo un punto troppo presto. Non c'è giustizia, davvero, in una frase chiusa così. Ti sarebbe dovuta capitare in sorte più vita, anche solo come risarcimento di quella che hai sprecato a scusarti e a nasconderti, e poi a fingerti spavaldo e a buttarti per strada, sotto gli occhi di tutti. Ho sofferto, a leggerti così: volgare, sfacciato, lanciato contro il muro dell'estremo, contro la lapide di chi ha bisogno di spingersi oltre. Non per reale sfrontatezza, ma solo per spostarti più in là, lontano dal dolore. Tu, così fragile, e brillante, e profondo, e poetico. Tu così talentuoso, al di là del tuo essere diverso, ma così esposto (al mondo, agli uomini, alla sofferenza), proprio per via di questo. Vorrei poterti dire che si sta meglio, oggi - e probabilmente è così -, ma penso mi manchi il coraggio di sottrarmi a questa scusa, come chi si lamenta per tutta una vita, anche se il cambiamento è dietro una porta. Avrei voluto che il mondo ti desse modo di correre alla tua velocità, che non ti spremesse del tutto. Che non ti mettesse tra le mani il tuo stesso cuore, anche a costo di rinunciare a "Camere Separate". Perché, davvero, non mi spiego altrimenti come tu possa essere stato in grado di descriverlo così bene, il cuore, senza neppure averlo potuto studiare da vicino. Pulsante tra le dita fino a rallentare del tutto. Avrei voluto ti fosse dato più tempo, per poter imbucare questo biglietto. Avrei voluto poterti dire grazie.

[sto recuperando vecchi appunti, per averli qua. Anche se non suonano come commenti, andranno bene lo stesso]
Profile Image for Rosanna .
486 reviews30 followers
April 6, 2018
Ho incrociato il nome e la storia di Tondelli molti anni fa in giro per il web grazie ad altri lettori più lettori di me. Mi rimase in testa. 'Maledetta', l'idea che mi feci di lui, perché morto, perché rifiutato, perché sofferente, perché sono maledetti quelli che soffrono anche per noi e ce lo sbattono addosso con il talento che hanno, no?
Finalmente Tondelli, dunque, in un 'giralibro' da cui lo rapisco, ché mi sembra ancora un bel piccolo peccato. Finalmente questo libro, dedicato ad una persona che ha il mio stesso nome e se è vero che chi scrive scrive per chi legge, allora questo è dedicato a me.
E lo leggo, lo divoro, non me ne faccio avanzare: della sua vita e di questi 6 piccoli quadretti di vite, di città, di periferie, di sogni, di vomiti, di grandi bevute e di grandi inculate.
Ho preso fiato ed ho letto in apnea: così dovreste fare voi.
Leggerete di cose considerate sconce in quei suoi anni, di canne, di sbronze, di culo dato via per un altro buco. Fu censurato credo, questo scrittore che con una facilità estrema inanella movimenti e pensieri di vite al margine ma al centro della propria generazione, belle come sono belli i ragazzi, piene di idee profonde in quegli anni '70, quelle che non cambiarono il mondo ma qualcosa cambiarono. Perché si sa che la vera 'rivoluzione' avviene solo nell'Individuo, no? E si sa che ci sono i sognatori, anche, con corpi, teste, gambe, stomaci, sessi, braccia che stringono e che si fanno stringere in vortici e viaggi, in un inno alla gioia, alla propria insieme alla tua. Alla tua vita rifiutata, dileggiata, ubriaca e drogata, sempre sull'orlo di uno stupro di gruppo da parte di una società che non tollera, non solidarizza, come tra loro fanno coloro che consideriamo ultimi dall'alto delle nostre ipocrisie. E' ancora così.
E allora leggete tutto d'un fiato tutto ciò, incontrerete una forma di poesia in questa prosa, probabilmente quella che esiste nell'eloquio di ciascuno di noi quando si racconta, quando è il cuore che dice.
Profile Image for Fede La Lettrice.
834 reviews86 followers
April 9, 2024
Amo Tondelli, il suo modo di raccontare dolcissimo e trasparente. Niente nasconde, nulla indora eppure tutto fa morbidezza.
Profile Image for Hank1972.
209 reviews56 followers
November 23, 2025
Prendere l’Autobahn, tutti insieme incontro all’avventura

“…il trip della poetica del “sale sulla ferita”, dell’andare dentro alle storie e alla realtà senza reticenze piccolo-borghesi; l’ossessione per un linguaggio reale e una comunicazione affettiva e cioè “inventare sulla pagina il SOUND del linguaggio parlato” che riporta naturalmente al grande blocco della *Letteratura Emotiva* di Céline o della *Literature of Power* di De Quincey; l’amore per le trame e l’intreccio e il “tutto raccontabile” (tu prova a sottoporre un qualsiasi racconto del genere alla prova del fuoco, provati a riassumerlo…) il rispetto per l’autonomia dei personaggi fatti di sangue e vibrazioni e intensità intime (“personaggi che si ricordano”) personaggi come scatto di linguaggio emotivo, come cortocircuito di sound, personaggi come produzione immediata e costante di linguaggio emotivo, personaggi come rapsodie di un linguaggio che si muove, personaggi come derive discorsive nella corrente fluxus del linguaggio, personaggi e azioni ritmiche, personaggi in sostanza come condensazione mobile della scrittura emotiva.”
Da una lettera di PVT ad Alberto Arbasino, febbraio 1980.

Sì Pier, la scrittura c’è, il sound gira bene. Sì Pier, quei personaggi non ce li dimentichiamo. Quei giovani siamo stati noi con i nostri sogni, desideri, amicizie, amori, sesso, scazzi, "scoramenti”, debolezze, fallimenti.
Profile Image for Danilo Scardamaglio.
115 reviews12 followers
October 18, 2022
Sulla scia della lettura di Camere separate ho voluto rileggere Altri libertini, che avevo già letto qualche anno fa. Un romanzo iconico. Un meraviglioso affresco dell'Italia giovanile di fine anni '70, in cui Tondelli riesce nell'intento impossibile di raccontare quei ragazzi con la loro stessa voce: Tondelli, infatti, adopera una lingua incredibilmente viva, un misto di stile basso, varianti dialettali ed espressioni forestiere, una lingua spinta, ferocemente erotica e spregiudicata. Contenutisticamente l'opera, divisa in 6 racconti di differente lunghezza e tematiche, narra la vita di questa generazione sgangherata, fatta, come ci si aspetterebbe, di sesso, eroina, prostituzione, ma anche di una malinconia tremenda, di aspirazioni insperate e di un'incontentabile irrequietezza. Tondelli varca e sviscera il mistero di un'epoca intera.
Profile Image for Amy Appiani.
103 reviews11 followers
April 26, 2023
"Bando a isterismi, depressioni scoglionature e smaronamenti. Cercatevi il vostro odore eppoi ci saran fortune e buoni fulmini sulla strada."

Penso che "Altri libertini" sia molto più un testamento spirituale e generazionale della poetica dell'autore emiliano rispetto a "Camere separate". In questo esordio ci sono tutti i semi di ciò di cui poi Tondelli si occuperà anche in altri romanzi e scritti vari: gioventù, sessualità, malinconia, solitudine, il tentativo di strappare la propria vita e il proprio sentire a queste ultime. Se "Camere separate" elabora il lutto in maniera splendida e sofferta e annuncia, metaforicamente o meno, la morte che coglierà Tondelli di lì a poco, "Altri libertini" è un urlo liberatorio, una condanna ma anche una sigaretta fumata in faccia alle autorità, dalla provincia emiliana più sperduta fino alle vie di Bologna e di Amsterdam e le grandi autobahn fino al Nord Europa. Penso che "Viaggio", che occupa il cuore del libro con le sue oltre settenta pagine, sia il racconto più bello e triste che abbia mai letto – e spero di conservare questa impressione per i prossimi dieci anni, come ho conservato quella del racconto che nella mia classifica personale lo precedeva. Particolarmente apprezzate anche le bestemmie scritte per intero, che sono una parte integrante del nostro linguaggio, giovani o meno.
Profile Image for M. (they).
55 reviews18 followers
June 17, 2016
Altri libertini si classifica come critica sociale dell'Italia degli anni '70 attraverso il ritratto di alcuni giovani italiani accuratamente selezionati. Palese che l'autore ne avesse sicuramente preso parte, attingendo all'esperienza personale per scioccare e far conoscere la realtà del quotidiano che molti tentavano e tentano ancora di negare. Il disarmante realismo nasce da ogni frase grazie alla lingua colloquiale volutamente volgare: il linguaggio diventa la forma evocativa di scandalo impiegata in modo magistrale. La capacità di riesumare immagini vivide con profumi e suoni reali tramite pochissime parole mirate è stupenda; del Tondelli non se ne ha mai abbastanza.
[...] prende a nevicare e mentre nottambuliamo pieni pieni di alcool, la neve ci fa i capelli bianchi come vecchi ma basta che li scrolliamo e siamo ancora ventenni e siamo belli...
Profile Image for Pavel Nedelcu.
484 reviews117 followers
August 9, 2025
LA LINGUA E GLI ECCESSI DI UN'EPOCA

Con Altri libertini, Tondelli si addentra negli angoli meno illuminati della società italiana di fine anni Settanta, raccontando senza filtri drogati, omosessuali, giovani universitari spaesati, sex worker e tutte quelle esistenze che allora vivevano ai margini. È un libro che ha il coraggio di dare voce a chi voce non aveva, senza pietismo, ma con una vitalità ruvida e irresistibile.

La lingua è, semplicemente, un capolavoro. Colpisce ancor di più se si pensa che Tondelli non era il bohémien da strada che molti immaginavano, ma un intellettuale appartato, capace però di penetrare con naturalezza e precisione chirurgica il linguaggio della sua epoca. Le espressioni legate alla droga, al sesso, all’ambiente notturno, sono rese con una padronanza disarmante, come se appartenessero al suo respiro quotidiano.

Il risultato è un’opera che diverte e sorprende, pur nella cornice di miseria e marginalità che descrive. I suoi personaggi non sono mai caricature: vivono di eccessi e fragilità, eppure brillano di un’energia che sfida il conformismo dell’Italia di allora.

Il processo per oscenità e oltraggio alla pubblica morale che colpì Altri libertini nel 1980 non fece che accrescere la sua fama, trasformando un’opera “scandalosa” in un caso letterario.

Ma in fondo, era inevitabile: Tondelli aveva infranto regole non solo linguistiche, ma anche sociali, e l’eco di quel gesto continua ancora oggi a divertire, provocare e affascinare.

Tondelli con una copia del suo romanzo Altri libertini, negli anni ottanta. (Adriano Alecchi, Mondadori Portfolio)
Profile Image for Elena Monti.
95 reviews111 followers
May 26, 2022
Altri libertini è il libro mancato alla mia formazione giovanile, che avrei dovuto leggere una ventina di anni fa, oggi consapevole, che si sarebbe accomodato nelle pieghe di quella rabbia che accompagnava le mie giornate annoiate e confuse.

Al di là del ritardo, ai personaggi di Tondelli non ho faticato a volergli bene.
Ragazzi sbandati della provincia italiana anni 80, spaccati di vita più o meno realistici, più o meno spinti.
Tondelli ha narrato la malinconia e il bisogno di amore di una generazione senza prospettiva, a cui sono venuti meno gli ideali degli anni 60 e contemporaneamente non trovano rifugio nella sicurezza apparente e glamour delle grandi metropoli.

“Solo questo vi voglio dire credete a me lettori cari. Bando a isterismi, depressioni scoglionature e smaronamenti. Cercatevi il vostro odore eppoi ci saran fortune e buoni fulmini sulla strada. Non ha importanza alcuna se sarà di sabbia del deserto o di montagne rocciose, fossanche quello dell’incenso giù nell’India, o quello un po’ più forte tibetano o nepalese. No, sarà pure l’odore dell’arcobaleno e del pentolino pieno d’ori, degli aquiloni bimbi miei, degli uccelletti, dei boschi verdi con in mezzo ruscelletti gai e cinguettanti, delle giungle, sarà l’odore delle paludi, dei canneti, dei venti sui ghiacciai, saranno gli odori delle bettole di Marrakesh o delle fumerie di Istanbul, ah buoni davvero buoni odori in verità, ma saran pur sempre i vostri odori e allora via, alla faccia di tutti avanti! Col naso in aria fiutate il vento, strapazzate le nubi all’orizzonte, forza, è ora di partire, forza tutti insieme incontro all’avventuraaaa!”

Altri libertini è un romanzo fresco e ruggente, dalla trama secondaria e marginale rispetto alle atmosfere. L’avrei vissuto bene come intermezzo tra un Meno di zero e un Trainspotting. Oggi la trovo una lettura piacevole, ma sparata a vuoto verso un bersaglio ormai lontano.
Profile Image for Roberto.
627 reviews1 follower
Read
August 8, 2017

Anni settanta...
Sei sono i racconti interconnessi del libro “Altri libertini”, che parlano di disagi e inquietudini dei giovani emiliani degli anni settanta.

Le vicende raccontate colpiscono per le immagini forti, per il nichilismo, per l’ingenuità, per la violenza, per la perdita di sé nella droga e nell’alcool di questi ragazzi, molto spesso in viaggio verso qualche luogo. Viaggio che, in effetti, può essere inteso come viaggio interiore, come metodo per conoscere sé stessi, per conoscere il sesso, per conoscere gli altri.

Le immagini sono spesso violente nelle descrizioni e il linguaggio è un misto di slang e dialetto che vuole imitare fedelmente il parlato. Ne risulta un insieme di parole spesso sgrammaticato, esagerato, estremamente volgare e anche, a volte, blasfemo, tanto che il libro fu sequestrato per oscenità e oltraggio della pubblica morale.

Il risultato è qualcosa di estremamente lontano dal lirismo di “Camere separate” dove Tondelli mi aveva colpito molto positivamente. 

Diceva Tondelli:

“Vorrei commemorare qui gli anni settanta, anni molto cari e molto amati per quello che hanno effettivamente rappresentato per un ragazzo che li ha attraversati dai quindici ai venti anni… essere giovani in quel decennio significò una cosa importantissima: essere presi in considerazione, avere la consapevolezza che il destino della società si giocava (ed era giocato) sulle proprie spalle. I ragazzi erano «la piazza»”.

Purtroppo il tema trattato è distantissimo dal mio modo di vedere e dalla mia esperienza (non ho vissuto quel periodo). E il libro l’ho trovato poco interessante, poco seducente, poco leggibile, poco meritevole (e a tratti proprio disgustoso). 

Non ho capito Bukowski, purtroppo non riesco a capire nemmeno questo Tondelli.
Profile Image for Davide Bianchera.
70 reviews9 followers
January 28, 2020
“... Ma il problema è trovare il grano, magari un portafoglio pien di deca, ah questa si che sarebbe fortuna rottincula, mica prendere un treno in orario.”

L’Emilia di fine anni ‘70, ragazzi, buchi,alcool, omosessuali,trans,Dams, pochi soldi e tanta voglia di divertirsi o di far passare il tempo.
Profile Image for Bobparr.
1,149 reviews88 followers
January 29, 2023
Preso a mano a più di quarant'anni dalla sua uscita, questo piccolo e sconcio testo non delude.

La scrittura di Tondelli è torrenziale, semplice e colloquiale: dietro questa apparente naturalezza c’è un lavoro di fino e di riscritture, da giovane talentuoso.

I racconti sono divertenti e sgradevoli, casalinghi negli spazi ma lontani nelle esperienze.

L’interesse tuttavia decresce nel procedere: mentre il primo racconto è uno shock di squallore epico, il secondo ed il terzo intriganti e vivi, andando avanti il continuo sottolineare il sessuale, le depravazioni e la sciatteria del quotidiano di questi “altri libertini” diventa stucchevole e quasi di maniera. Un settimo racconto l’avrei probabilmente saltato.
Profile Image for Gabriele Bitossi.
Author 4 books13 followers
June 22, 2021
Altri Libertini è un capolavoro. Mi piace definirlo tale perché, una volta letta l'ultima pagina, con quel meraviglioso explicit "Col naso in aria fiutate il vento, strapazzate le nubi all'orizzonte, forza, è ora di partire, forza tutti insieme incontro aall'avventuraaaaa!", ho avuto voglia di prendere un foglio bianco e scrivere.
Mi congedo da queste poche righe, e da questa riflessione bislacca, citando ancora Tondelli:

"Sulla mia terra, semplicemente ciò che sono mi aiuterà a vivere.".

Tondelli, non ho dubbi, era un Detective Selvaggio.
Profile Image for vic.
46 reviews2 followers
August 1, 2024
un flusso inarrestabile, crudo, a tratti melodrammatico e straboccante di quella stravaganza e scioltezza tipicamente giovanile, da cui tuttavia emerge il malessere sotteso a una disperata ricerca di significato. ho percepito tanto l'accostamento alla beat generation.
"viaggio" è in assoluto il mio racconto preferito, un vero gioiello.
Profile Image for Lorenzo.
92 reviews6 followers
August 10, 2023
SESSO E DROGA, CIOÈ LA VITA CHE VORREI.

(In Viaggio e in Autobahn il mio cuore ha raggiunto vette inarrivabili, wow)
Profile Image for Silvia.
303 reviews20 followers
August 29, 2023
Rilettura che mi lascia travolta dalla forma libera, irregolare, caotica dell'immenso Tondelli, la sintassi irregolare rende autentico questo viaggio sublime e disperato, un quadro composito di sei racconti che hanno segnato anche chi non è stata proprio sua coetanea, ma scialba adolescente emiliana sul finire degli anni '80.
Profile Image for Andrea Iginio Cirillo.
123 reviews43 followers
October 28, 2020
Questo "romanzo a episodi", come lo ha definito Tondelli stesso, è uno di quei libri che continua a dire la sua. A parlare, parlare, parlare come in un flusso di coscienza, e noi in silenzio a leggerlo, ma più che altro ad ascoltarlo. Perché la voce di Tondelli si presta dell'oralità, infarcita com'è di dialettismi e neologismi, ma anche dotata di una sconfinata cultura letteraria, che emerge dal citazionismo sfrenato e postmoderno. Altri libertini è un libro che non ha ancora finito di dire quel che ha da dire, nonostante sia stato un cult per i giovani degli anni '80 e siano quelli gli anni che ritrae (basti pensare all'idea di una Europa in cui i legami tra le persone "sono nati tra la gente che lavora mica trattati da diplomatici o ministri del cazzo..."; e tale idea ancora oggi è ben lungi dal realizzarsi a livello generale). Tondelli è anche canto lirico e popolare (pluralità di registri) della provincia, da cui i suoi personaggi si staccano con moto centrifugo ma a cui poi ritornano con moto uroborico, e si trovano sempre lì, nella sua Correggio o ai posti ristoro, o ai localini di periferia e lungo le sue strade. E quelli che troviamo sono tutti personaggi estremi (prima di Bukowski e con un altro livello di scrittura), in limine tra eccessi e malinconie, amori e autodistruzione, bisogno di libertà e inerzia. "Viaggio" è senza dubbio l'episodio più denso di emozioni, struggente a tratti, e in cui Tondelli ti fa un riassunto di anni di vita e te li carica di un significato, di persone, di luoghi che ti colpiscono come un pugno allo stomaco, anche più del racconto eponimo che è comunque di altissimo livello. Una menzione a parte merita "Autobahn", racconto sospeso tra la sete di libertà e il dubbio sul fermarsi o meno con la paura di rimanere "infognato", tra cosmopolitismo nascente nei giovani d'allora e desiderio e amore per l'idillica provincia, dicotomia che ancora adesso esiste. Insomma, Tondelli è attuale, attualissimo, e magari fosse studiato come si deve a scuola (e all'Università, soprattutto lì! Togliamolo un po' di spazio al canone...), passato sottobanco e letto fuori dalle aule istituzionali.
Piccola perla.
Profile Image for Lorenzo Berardi.
Author 3 books266 followers
January 4, 2008
Although Tondelli was a genius, definitely this is not my favourite kind of literature. I'm too strictly connected to the boring places of Northern Italy in which the author moves his depraved young characters.

The crowded bus full of sweated teenagers with their big sized phosphorescently coloured backpacks I took to came back home on thousands of unglorious high school days. The trivial jokes we made. The vulgar interests we have. The same commercial advertising fueled dreams we share. The vacuous light blue eyed girls we all pretended to love. The low profile of everything. The Simpsons watched on Tv biting a cheese, mayonnaise and ham sandwich.

I need to put more physical and mental distance between me and those things to appreciate and being emotionally hit by this collection of short stories. Albeit sex and drugs role in "Altri Libertini" is a lot of times bigger than in my quiet youth, I can feel the same sensations I felt through these pages and this is a task too hard for me right now.

Profile Image for roberto.
70 reviews24 followers
March 30, 2021
Notte raminga e fuggitiva lanciata veloce lungo le strade d'Emilia a spolmonare quel che ho dentro

raccolta rocambolesca, stralunata, scomoda, straripante di vita ed energia, spostamenti ossessivi, rincorse anti-scoramenti, trasgressioni violente. e una lingua che è un petardo. Viaggio in particolare contiene alcune pagine incredibili.

Dopo arriva lui che me ne sto sdraiato sul letto a pancia in giù e al buio e tutto sbavato e dico "Scusami Dilo non volevo proprio farti male che ti amo che di più non potrei e ho scazzato a prendermela così, lo so" e lui si siede accanto, poi si mette sopra e mi copre e appoggia la testa sulla mia e dice sottovoce hai fatto bene, perché queste cose uno se le deve scegliere da solo e farsele da solo e io t'ho lasciato solo un poco, perché non è giusto che tu viva sempre addosso a me e lo so che non abbiamo un modello per il nostro amore, ma questo va anche bene perché ci obbliga a trovarcelo insieme tutti e due e crescere insieme e accettare quel che capita con tutte le conseguenze, mica bere o rimuovere o far finta che non accade niente anche dentro a noi solo perché ci vogliamo bene, cioè anch'io ti amo, ma per questo vorrei che tu comprendessi che prima o poi sarai solo e questa storia la ricorderai se t'ha fatto crescere sul serio e io l'interrompo e dico che non le voglio sentire queste cose, che ci soffro, ma lui continua "Anch'io vorrei che non ci si lasciasse mai, davvero, io ti amo" e allora alzo su la testa e lo guardo e lui s'avvicina con la mano e mi dà un buffetto sotto al naso tutto smocciolante e mi prende fra le braccia e continua a sussurrare io ti amo e allora ci stringiamo ancora più forte eppoi facciamo all'amore tutto dissestato e ammaccato con la faccia gonfia e gli occhi neri e le ossa rotte, senza luce e senza musica, ma va bene così è meglio così è stupendo così.

Profile Image for Federica.
183 reviews4 followers
July 11, 2023
molto, molto forte. tematiche fortissime, droga e dipendenza e prostituzione, amori omosessuali, disagio interiore. "viaggio" è il racconto che rappresenta la punta di diamante della raccolta, meraviglioso, varrebbe anche dieci stelline. il primo, "postoristoro" anche a posteriori non so come io sia riuscita a terminarlo.
ne ricavo uno spaccato estremamente crudo (e probabilmente estremamente realistico) della vita degli anni settanta.
Profile Image for Gianni Dellea.
57 reviews1 follower
January 29, 2022
A spiegarvi questo libro non gliela faccio, gli incontri notturni, i buchi, il fumo, il fernet, le relazioni difficili, non sapere cosa fare, le granaglie macrobiotiche, le checche, le busone, quell'autobahn più bella del mondo. Questi racconti isolati e collegati sono un piccolo universo una ricerca di se stessi e di tutto quanto. Un libro che va assolutamente letto.
Profile Image for Artù.
225 reviews7 followers
July 19, 2024
Libro bello, magnifico, stupendo.
Nonostante usi un linguaggio da strada crudo e violento, non manca di poesia.
Profile Image for Giuliana Matarrese.
142 reviews199 followers
August 6, 2025
5 stelle ad uno degli scrittori più rilevanti del nostro tempo e ingiustamente dimenticato. That’s it. That’s your review. Thanks for coming to my Ted Talk
Profile Image for Sara (Sbarbine_che_leggono).
562 reviews166 followers
October 25, 2018
Dento "Altri libertini" c'è un mondo, c'è una generazione e c'è un odore da inseguire. Profuma di ottimismo e di anni Ottanta questo libretto, di autostrade deserte e di auto scalcagnate, di amore fatto in piedi nei cessi luridi e nelle università occupate. Mi è sembrato di leggere un Andrea Pazienza un po' più gaio del dovuto, se capite cosa intendo.
Mentre cerco di inseguire le generazioni - immagino poi per capire di più di me stessa - vedo le differenze o almeno ci provo. I giovani di Ellis e di McInerney, così yuppies e così belli nelle loro Lacoste e coi loro Ray-Ban, sono lontano anni luce da questi italiani pasticcioni e sfattoni e tossiconi e tutti quegli aggettivi che terminano in -oni. Gli italiani malinconici mi sembrano più consapevoli e meno ingrati, mi sembrano così anche quando si ammazzano - ma poi magari mi sbaglio. In Tondelli infine si respira speranza e umanità, proprio quella che in Ellis sembrava definitivamente perduta. In Tondelli ci si ammazza prima di impazzire e nessuno diventa Patrick Bateman. In Tondelli in fondo i figli di papà volevano solo un po' di avventura - come biasimarli?
Il vuoto certo lo ha descritto meglio Ellis e la mancanza di senso la conosceva bene Hemingway. Nel vuoto la tristezza diventa depressione e poi psicosi, mentre si dorme all'aperto coperti da un telo da spiaggia per cercare di restare attaccati a qualcosa - ma a un certo punto ci si è dimenticati anche a cosa bisognava attaccarsi per non crollare. E non si crolla neanche. Quella è la parte peggiore. Si resta in piedi, si fa finta di niente, ci si aggrappa alla droga - una droga che deve farci andare, camminare, lavorare (buon vecchio poeta mio) - mentre si perde l'umanità nell'ingranaggio.
I giovani di Tondelli invece erano ancora almeno in parte fuori dall'ingranaggio. Erano diversi, per un motivo o per un altro. Volevano essere diversi, anche se per certi aspetti distinguersi sul serio resta da una vita così difficile. Le sue parole, quelle che chiudono l'ultimo racconto del libro, sono piene di speranza e fanno gli occhi dolci al futuro:
"Solo questo vi voglio dire credete a me lettori cari. Bando a isterismi, depressioni scoglionature e smaronamenti. Cercatevi il vostro odore eppoi ci saran fortune e buoni fulmini sulla strada. Non ha importanza alcuna se sarà di sabbia del deserto o di montagne rocciose, fossanche quello dell'incenso giù nell'India, o quello un po' più forte tibetano o nepalese. No, sarà pure l'odore dell'arcobaleno e del pentolino pieno d'ori, degli aquiloni bimbi miei, degli uccelletti, dei boschi verdi con in mezzo ruscelletti gai e cinguettanti, delle giungle, sarà l'odore delle paludi, dei canneti, dei venti sui ghiacciai, saranno gli odori delle bettole di Marrakesh o delle fumerie di Istanbul, ah buoni davvero buoni odori in verità, ma saran pur sempre i vostri odori e allora via, alla faccia di tutti avanti! Col naso in aria fiutate il vento, strapazzate le nubi all'orizzonte, forza, è ora di partire, forza tutti insieme incontro all'avventuraaaa!"
Ai giovani di Tondelli restava insomma una frontiera, che fossero le strade blu americane o gli incensi dell'India, questi ragazzi potevano ancora sognare di fuggire. Forse non avevano capito ancora - a differenza dei buoni vecchi americani della mtv generation - che non si sfugge mai a se stessi.
708 reviews186 followers
February 3, 2012
"Io mi salvo solo vicino a te."

Ogni generazione, ogni decennio ha il suo libro scandalo e pare che Altri libertini sia davvero quello degli anni Ottanta. Dei primi anni Ottanta, almeno: un romanzo in bilico, in punta di piedi sull'uscio di un nuovo decennio, l'ombra proiettata negli anni di piombo e gli occhi rivolti al futuro, ignari di tutto quel che avverrà, come l'esplosione dell'AIDS.
Sei episodi, sei viaggi, sei storie di altri libertini, corpi che si agitano come dannati danteschi. Una vita ai margini, ai margini dello spazio-tempo: episodi vissuti all'alba, al tramonto, in piena notte, in viaggio, su un'autostrada, in una dissociazione estremizzata dalla tossicodipendenza. Eppure, sono storie che si inchiodano al cuore pulsante dell'Italia di quegli anni. Senza voler esser un romanzo sociale, i sei racconti di Tondelli trasudano l'essenza di quegli anni, lo scenario urbano di Reggio, il formicolio della ribellione giovanile che si accalca attorno il DAMS di Bologna, il sapore duro dell'asfalto che uniforma l'intera Italia.
Quella di Tondelli è una vita breve e vissuta intensamente, così come per i protagonisti di questi racconti, ventenni che sembrano aver vissuto un'intera vita.
Sboccato, sfacciato, osceno, indecente e indicibile: Altri libertini è un libro il cui ricordo si associa sempre al processo per oscenità, il cui linguaggio sporco di espressioni gergali fa venire in mente Pasolini. Ma oltre al disastro, alla disperazione delle vite di questi giovani sbandati, oltre alla denuncia (mica tanto, a ben vedere) della droga, del malessere sociale, il vero pregio di questo libro, il suo indubbio punto di forza sta nell'operazione dissacrante compiuta sul linguaggio e sulla narrazione. Tondelli elimina brutalmente il narratore, annulla la focalizzazione, sovrapponendo in un unico, incasinato livello di narrazione le immagini, i pensieri, le descrizioni di questi racconti. La scrittura di Tondelli è un fiume in piena, inarrestabile, imprevedibile, che sporca la pagina senza alcun controllo. Alla pressione di questa scrittura emotiva Tondelli cede più volte, scivolando nel flusso di coscienza alla Joyce, oppure capovolgendo, ironicamente, una tecnica classica come quella degli "elenchi", come la lista di citazioni letterarie (a partire dall'Holden di Salinger, affiancato al più turbolento e deviato Toerless di Musil). Nell'irruenza metamorfica del suo linguaggio prende vita davvero la condizione dell'essere umano, esaltata ed estremizzata nel tossico, dell'omosessuale, nel transessuale.
Alla narrazione in prima persona inchiodata al presente nulla sfugge: distorce il tempo e lo spazio, persino la natura ne esce sfigurata, "pervertita": i mattoni di Bologna che prendono fuoco al tramonto, le montagne una a ridosso dell'altra come s'ingroppassero.
Condivido infine il giudizio più diffuso: Viaggio, il racconto più lungo, il più intenso e irruente nella forma, da solo vale l'intera raccolta.
Displaying 1 - 30 of 218 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.