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Non ora, non qui

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Italian

96 pages, Paperback

First published January 1, 1989

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About the author

Erri De Luca

149 books699 followers
Upon completing high school in 1968 Erri De Luca joined the radical left-wing movement Lotta Continua. After the organization's disbandment he worked as a blue collar at the Fiat factory in Turin and at the Catania airport. He also was as a truck driver and a mason, working in job sites in Italy, France and Africa. He rode relief convoys in Yugoslavia during the war between 1993 and 1999.

He is self-taught in several languages including Ancient Hebrew and Yiddish.

De Luca is a passionate mountain climber. A reclusive character, he currently lives in a remote cottage in the countryside of Rome.

Although he never stopped writing since he was 20, his first book is published in 1989, Non ora, non qui (Not now, not here). Many more books followed, best sellers in Italy, France and Israel, his work being translated and published in Spain, Portugal, Germany, Holland, USA, Brazil, Poland, Norway, Danmark, Romania, Greece and Lithuania. He has himself translated several books of the Bible into Italian like Exodus, Jonah, Ecclesiastes, Ruth, and explored various aspects of Judaism, as a non-believer.

In France, he received the France Culture Prize in 1994 for Aceto, arcobaleno, the Laure Bataillon Award in 2002 for Tre cavalli and, also in 2002, the Fémina Étranger for Montedidio, translated in English as God's Mountain. He was a member of the jury at the Cannes Festival in 2003.

Erri De Luca writes regularly for various newspapers (La Repubblica, Il Manifesto, Corriere della Sera, Avvenire), and magazines.

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1 star
35 (2%)
Displaying 1 - 30 of 87 reviews
Profile Image for Orsodimondo.
2,440 reviews2,408 followers
November 1, 2023
IL POSTO DELLE FRAGOLE



L’unico libro di Erri De Luca che ho letto è questo, che è anche il suo debutto, la sua opera prima. A cui mi pare sia seguita una produzione sterminata: in poco più di quarant’anni, De Luca sembrerebbe aver pubblicato circa ottanta titoli. Sarà sempre in tour a fare presentazioni…

È una lettera alla madre, una specie di corrispondenza che apre una forma di dialogo tra il figlio e la donna, partendo a ritroso da una fotografia (ce ne sono altre nel testo) e recuperando la giovinezza della donna che viene a paragonarsi all’età raggiunta dal figlio, a questo punto trentottenne, e quindi più adulto della madre nel suo racconto.



Le corrispondenze s’intensificano: e se prima è la mamma che guarda lui neonato attraverso il vetro della nursery, più avanti è lui adulto che dietro il vetro di un autobus la guarda in piedi sul ciglio della strada.

I piani temporali si alternano, invertono, incrociano.
Occasione per ripercorrere anche la crescita del figlio, infanzia e adolescenza, Napoli com’era a qualche anno di distanza dalla fine della seconda guerra mondiale:
Mi torna alla mente il passato con parvenza di intero, per un bisogno di appartenenza a qualcosa, che stasera mi spinge verso di esso, verso una provenienza.



Ma, voltarsi indietro verso la propria infanzia non riesce a rendere quel periodo della vita isola di felicità, posto delle fragole (De Luca cita il magnifico film di Bergman): quanto piuttosto inizio di un cammino che per De Luca si traduce in senso di estraneità, solitudine, silenzio:
Si cresce sentendo d’improvviso molta distanza da tutte le persone.

Lingua e umori tra il vecchio e l’antico che non mi hanno portato a nessun altro incontro con Erri De Luca.


Le immagini sono tutte prese da “Il posto delle fragole” di Ingmar Bergman (1957).
Profile Image for Lu.
99 reviews24 followers
October 22, 2017
Essere al mondo, per quello che ho potuto capire, è quando ti è affidata una persona e tu ne sei responsabile e allo stesso tempo tu sei affidato a quella persona ed essa è responsabile per te. Sette anni non furono pochi. Anche se fossero stati la metà o la metà ancora, non sarebbe stato poco. Non ci si può lamentare della brevità, non è giusto, ma della lunghezza sì. Ho avuto imbarazzo a vivere ancora. Non provo dolore nel vedere il cielo qualche volta uguale a quello di un agosto passato insieme in vacanza, però arrossisco di poterlo guardare, di essere rimasto. Di questo per me si tratta, di essere il resto di alcune persone, delle loro sottrazioni. Porto il vuoto che mi hanno lasciato e mentre mi tengo le mani mi sento spuntare impazienza e impulso di smettere il tempo della foto e dell’autobus.

Spesso capita che una frase ci colpisca talmente tanto da farci avvicinare al libro che la contiene.

Le cose hanno un momento in cui sono improvvisamente diverse. Un legno appena spaccato, una pietra staccata da un suo posto forse millenario: per un momento solo hanno un volto segreto conosciuto solo da chi è testimone dell’improvviso cambiamento.

Un flusso di parole e frasi mai dette alla propria madre, dove passato e presente si fondono per poi incontrarsi di nuovo. A chi non è mai capitato di avere qualcosa da dire a qualcuno che non può più ascoltare?

Ci siamo fraintesi ostinatamente, come per proteggerci da qualcosa. Custodimmo il non capirsi per una discrezione e un pudore: ora so che questo conserva gli affetti. Fu una rinuncia e una preclusione ottemperata come una norma, sconosciuta alla volontà come un istinto. Fraintendersi fu giusta condizione, capirsi non poteva servirci.

L’autore scrive cose estremamente specifiche e personali, eppure riesce a coinvolgere, a far rievocare qualcosa nel lettore. La brevità del romanzo permette al lettore di immergersi senza stancarsi o annoiarsi.
Per quale miracolo dello spirito alcune creature non si addolorano delle risate versate sui loro sforzi, sui loro inciampi?


L’affetto che traspare, sicuramente arricchito e addolcito dagli anni ma non per questo meno vero, è di una tenerezza disarmante.
Tu eri il sempre, nascevi la mattina, morivi la sera, comparendo e disparendo dalla stessa porta, conducendo la luce del mattino e riportandola via dietro di te la sera, lasciando una piccola striscia di lume sotto la porta che chiudeva male.
[…]
Dev’essere stato impossibile da indovinare il cruccio del bambino che non vuole dormire: non io morivo nel buio ogni sera, ma tu. Allora sul bilico del sonno ti tenevo per nome stretta nei denti e nelle mani chiuse e tuffavo gli occhi all’indietro. Stavamo sott’acqua un attimo e poi rispuntavamo insieme nel sogno. Così ti salvavo ogni sera.


La madre è la destinataria principale, ma l’autore spazia anche parlando del padre e di tutti i momenti che più hanno segnato la sua vita.
— Perché esiste l’attesa?
— L’attesa di che cosa? Feci una pausa. Riprese con tono più gentile: L’attesa di cosa?
— Se mamma non viene, tu l’aspetti?
— Certo
— Se manca la luce aspettiamo che torni?
— Non riesco a seguirti, ma non fa niente. Sì aspettiamo che torni.
— Per ogni cosa che fa tardi e bisogna aspettare, noi siamo sempre in attesa? A questo punto la mia dizione si fece più incespicata. — Papà, se io non voglio stare in attesa e voglio stare senza attesa, posso?
Allora interruppe di radersi, aprì del tutto la porta e, come se avesse capito una cosa, non so quale, disse solo così: “Se tu sarai capace di stare senza attesa, vedrai cose che gli altri non vedono.” Poi aggiunse ancora: “Quello a cui tieni, quello che ti capiterà, non verrà con un’attesa.”


A me piace spaziare, è raro che un libro una volta finito mi spinga a leggere subito qualcos’altro dell’autore. Questo è uno dei rari casi.

“Si cresce tacendo, chiudendo gli occhi ogni tanto, si cresce sentendo d’improvviso molta distanza da tutte le persone.”

“Ognuno ha un cancello in qualche memoria, ognuno è rimasto fuori di un giardino.”

“È possibile, perché il possibile è il limite mobile di ciò che uno è disposto ad ammettere.”

“Vivemmo con persone amate senza saperlo, maltrattate senza accorgercene: un giorno qualunque spariscono e non ne parliamo più.”

“Ancora scendo a bagnarmi nel Tirreno. Nuoto lungo la costa, regolo il fiato, sorveglio il mio stile che non si scomponga. Cerco di essere ancora in una scia, di non lasciarmi andare. Il mare non può levarmi niente, non può lavarmi più. Siamo sporchi ambedue, vecchi, feriti. Ci tocchiamo in silenzio le stanchezze. Molte ceneri sono state sparse in questo mare, molti sudori: fosse terra ne fiorirebbe, ma il mare si ammala dei resti dell’uomo.”

“Una gran forza ci procura al momento giusto la miopia utile per vivere.”

“Per me i giorni amati furono quelli dove l’impossibile rimase conservato nel cuore e non quelli che lo realizzarono.”

“Se Iddio fosse una circonferenza la chiesa ne sarebbe il centro, che è il punto più distante possibile.”

“Molti particolari non formano un ricordo, molti ricordi non costituiscono un passato.”

Profile Image for Elis.
68 reviews60 followers
November 18, 2018
Erri de Luca sviscera a parole i ricordi, i sentimenti e le malinconie di un bambino. Lo fa a cuore aperto parlando con una madre che non c’è più ma che rivive in una fotografia.
Farò difficoltà a dimenticare alcune frasi che spiazzano perché sono vere, così vere che mi ci ritrovo e dico “è così, è proprio così che mi sono sentita quella volta, solo che non sapevo come dirlo”
Profile Image for Old Man Aries.
575 reviews33 followers
February 6, 2014
Ci sono libri che si affrontano non sapendo bene cosa ci aspetta.
Un autore sconosciuto, una copertina che ha attirato l’attenzione, uno degli autori preferiti della tua compagna, ad esempio.
Poi, complice una sfida di lettura, ci si decide ad affrontarne uno.
Piccolino, modesto, dà l’idea di essere innocuo.
Finché non si inizia a leggerlo.
E le parole, pregne, cariche, arrivano a segno una dopo l’altra.
Un libro di 100 pagine carico come ne avesse mille.
Immagini racchiuse tra una sillaba e l’altra, odori, emozioni, solitudini, rimpianti, ricordi.

Colpi di un pennello fatto di sostantivi, aggettivi e verbi, a formare un quadro di immagini ferme che prendono vita, di ricordi sopiti che tornano alla luce, di un passato che torna ad essere presente, mischiando gli occhi di un bambino alla lucidità di un adulto.

Capire ora ciò che succedeva allora e non poter più tornare indietro per spiegare. Eppure, forse, anche lì sta la salvezza. Nel non detto.

Tutto questo da una foto.

Ma non sono forse le foto una finestra nel nostro passato e quindi in noi stessi, quei noi stessi che eravamo una volta e che ancora è parte di noi, anche solo come fondamenta?

Da leggere. Con calma. Con attenzione.
Profile Image for Irene.
144 reviews36 followers
January 21, 2013
Ogni libro, ogni sottile racconto di questo autore mi porta sempre più ad amare le parole, perché le sa dosare, né comprende la giusta misura da elargire sul foglio, nessuno spreco, nessun avanzo.

Credo che una delle cose più difficili in assoluto sia scrivere di sé stessi, spiegarsi pubblicamente; questa difficoltà è seconda solo ad avere un dialogo giusto con i propri genitori. In questo breve romanzo come protagonista compare la memoria dello scrittore, la sua infanza, il suo rapporto con le parole.
Una vita banale forse, una vita come tante altre, ma è la poesia spezzata da spazi bianchi a conferire valore alle parole dosate con cura.
Forse piuttosto che dare un parere sul libro, mi rendo conto di parlare solo dell'autore, e di questo mi scuso, ma non posso evitare di dire che quest'uomo ogni volta che scrive mi riempie di vita e colore, e questi racconti che durano troppo e mai abbastanza, sono chiari e sono scuri, perché sanno di mare, di sole, di vita. E come sempre accade, ora che ho chiuso il volume, mi viene voglia di rileggerlo da capo, e tornare alla fine, e cadere di nuovo nella foto di un autobus e dell'uomo che vi muore sopra, mentre un altro sì racconta negli occhi di sua madre.
Profile Image for Gabriella P.
266 reviews11 followers
October 19, 2024
" << Non ora, non qui. >>. Avevi ragione, molte delle cose che mi sono accadute furono errori di tempo e di luogo, cose da dire: non ora, non qui."


‘Non ora, non qui’ è il rimprovero ripetuto della madre al figlio, ma è anche una denuncia dell’anomalia di quel figlio rispetto agli altri, più svelti, socievoli, loquaci.

Un romanzo breve e intenso, ambientato nella Napoli del dopoguerra. La storia è un flusso di coscienza che rievoca l’infanzia dell’autore, un viaggio nella memoria che comincia da una fotografia.

La trama è quasi totalmente priva di azione, perché ciò che conta non è quello che avviene, ma il senso di incertezza dell’esistenza. La nostalgia è la costante di questo piccolo romanzo: non di un posto, di una persona o di un avvenimento, ma del ricordo stesso. Il ricordo di una madre e di un rapporto difficile nella sua quotidiana normalità.

De Luca affronta temi come la ricerca di identità e il senso di appartenenza, oltre alla memoria che mette in luce come i ricordi siano fatti di ferite non rimarginate.

Essenziale, commovente, delicato: non ci sono temi complicati in questo romanzo, la struttura è semplice ma il racconto è profondo e coinvolgente, perché narrato con il cuore.
Profile Image for Bobparr.
1,142 reviews87 followers
August 8, 2017
Dopo quasi sette anni dal primo, mi torna in mano un libro di De Luca, arrivato in regalo. Alla vista dell'autore mi sono istintivamente allontanato: De L. non mi è piaciuto la prima volta, non credo che questa faccia la differenza.
Complice il minimo formato, mi sono fatto accompagnare da queste pagine agli appuntamenti in anticipo e alle attese previste. E questa volta invece sono rimasto ammaliato.
Penso di aver letto il testo, contemporaneamente, almeno due volte: la prima volta per capire le parole delle frasi, la seconda per far depositare il senso, che a volte arrivava cosi' ampio da far rallentare una lettura già partita lenta, ed ero costretto a non continuare, ma a rileggere una terza, una quarta volta, e poi attendere. Rimango colpito dalla accuratezza della poesia, dal taglio netto della persona, dal coraggioso testo che ho appena terminato. Bello.
Profile Image for Chiara of Green Gables &#x1f318;&#x1fad0;.
197 reviews25 followers
March 16, 2017
Mi prese la mano, le pestai un piede.
"Non l'ho fatto apposta." Le dissi
"Non è niente."
"Posso pestarti anche l'altro."
"Non ci provare."

La delicatezza di una vita, di un amore, di un'indagine su sé stesso.
Con Erri de Luca difficilmente si sbaglia. E difficilmente si rimane delusi.
Leggere i suoi libri è come mangiare una macedonia di sole fragole e limone, senza zucchero.
Profile Image for Martina Conforti.
30 reviews
November 26, 2022
Non il migliore di Erri de Luca, in quanto manca di una vera e propria storia. È più un insieme di ricordi sparsi, scritti si bene e con belle parole, ma in una forma poco efficace. Abbastanza insulso. Si salvano alcuni passaggi.
Profile Image for arcobaleno.
648 reviews163 followers
June 6, 2012
Erri De Luca è un grande della Scrittura!
Ho ritrovato il De Luca che tocca le corde dei sentimenti, le afferra e le scuote, come pochi.
Con quella sua scrittura precisa, densa, concentrati di parole, con quelle immagini che abbagliano.
E' il suo primo romanzo e anticipa le sue produzioni migliori.
E' un viaggio nella memoria, un colloquio con la madre, attraverso una foto che lo apre al suo passato. E, come attraverso un vetro, Erri rivede la sua infanzia, rivive le emozioni di bambino, la sua sensibilità innaturale, la sua solitudine incompresa in un mondo di adulti lontani; e la forza della calma fraintesa, con cui reagisce e impara a sopravvivere.
Dalla foto escono i ricordi, si percepiscono i colori, le luci, i rumori e i silenzi, le voci e gli 'odori rimescolati' dei vicoli...

Mi torna alla mente il passato con parvenza di intero, per un bisogno di appartenenza a qualcosa, che stasera mi spinge verso di esso, verso una provenienza

Profile Image for Simona♡ .
25 reviews
June 10, 2022
"Essere al mondo, per quello che ho potuto capire, è quando ti è affidata una persona e tu ne sei responsabile e allo stesso tempo tu sei affidato a quella persona ed essa è responsabile per te. Sette anni non furono pochi. Anche se fossero stati la metà o la metà ancora, non sarebbe stato poco. Non ci si può lamentare della brevità, non è giusto, ma della lunghezza sì. Ho avuto imbarazzo a vivere ancora. Non provo dolore nel vedere il cielo qualche volta uguale a quello di un agosto passato insieme in vacanza, però arrossisco di poterlo guardare, di essere rimasto. Di questo per me si tratta, di essere il resto di alcune persone, delle loro sottrazioni."
Profile Image for ondedilibri.
112 reviews11 followers
February 20, 2021
Una lettera molto intima, mi ha rapita fin da subito. Ho sottolineato quasi tutto il libro, certe cose mi sono entrate dentro come mai nessun libro di De Luca è riuscito a fare prima. Mi ha appassionata molto, e poi l’atmosfera della mia Napoli è sempre bellissima.
Profile Image for Elisa - La medusa .
275 reviews2 followers
February 4, 2025
Per me i giorni amati furono quelli dove l'impossibile rimase conservato nel cuore e non quelli che lo realizzarono.
Profile Image for Victor Létourneau.
50 reviews5 followers
July 8, 2025
Finalmente! Questo libro è stato davvero una sfida!
Non penso che il mio italiano sia abbastanza buono per capire tutte le sfumature.
Per fortuna, non era una storia con un inizio e una fine, ma piuttosto una raccolta di piccoli racconti, quindi è stato un po’ più facile per me da capire.
Dovrei riprovare a leggere questo autore più avanti, quando il mio italiano mi permetterà di apprezzare meglio la letteratura italiana.
435 reviews18 followers
March 28, 2020
Un po' confuso a tratti, e un po' inflazionato nei temi (la solita Napoli) ma nel complesso una lettura molto piacevole. La scrittura rende bene l'interiorita' e le emozioni del narratore, con buoni spunti sparsi qua e la'.
Profile Image for Paolo.
64 reviews11 followers
January 26, 2014
Il giorno in cui un lettore dovesse trovarsi tra le mani "Non ora, non qui", è molto probabile che di Erri De Luca abbia già sentito parlare e, non meno probabile, letto almeno uno dei suoi numerosi scritti degli anni successivi.

Sì, perché "Non ora, non qui" è il primo romanzo di De Luca, pubblicato nel 1989. E se lo stesso lettore sarà consapevole di aver davanti l'esordio dell''autore, un pensiero lo sfiorerà: cosa c'era allora dell'autore che conosco io, oggi? Magari piccole ingenuità limate nel tempo, uno scritto un po' "acerbo", insomma. Sarebbe normale.

No. Niente di tutto questo. La verità è che l'Erri De Luca di oggi, è l'Erri De Luca di allora. Dalle prime righe, fino ad arrivare in fondo, niente manca: ogni frase è esatta, la padronanza della parola è chirurgica.

Da una vecchia foto della madre, ci si addentra in una rievocazione della sua infanzia a Napoli, si scava in percorsi mai tracciati, o forse solo dimenticati, senza mai cadere in sentimentalismi. Imperdibile.
26 reviews
December 9, 2017
Altro che la tribù dei selfi

Solo una foto, solo una vecchia foto della madre ricavata da un vecchio negativo del padre fotografo: da qui, attraverso un lungo dialogo (monologo) con la madre, si snodano i ricordi d'infanzia e prime acerbe riflessioni sulla vita preadolescenziale dell'autore, donandoci aspetti caratteristici dell'epoca, (socio-culturali), nel cuore della sua Napoli più verace; mettendosi a nudo, mostrando i suoi lati più deboli (fisici e psicologici), diventando per contrapposizione anche i suoi punti di forza.
La sua scrittura è vera prosa: concisa, asciutta ma densa di emozioni.
Profile Image for Giulia.
75 reviews4 followers
August 11, 2021
Carino, niente di eccezionale. Non mi ha lasciato niente.
Il lungo racconto è una lettera alla madre nella quale Erri de Luca rievoca la sua infanzia, adolescenza, il matrimonio e la morte della moglie.
L'ho trovato un po' confusionario e poco attraente. Punta su frasi brevi ad effetto, ma dopo un po' viene a noia questo stile.

Alcuni passaggi sono stati molto belli, ma nel complesso niente di eccezionale.
Profile Image for Silvia B..
88 reviews4 followers
November 24, 2022
La scrittura scorre asciutta e semplice, ma lo stile di De Luca è bellissimo, un'alternanza di analisi e riflessioni che accompagnano il lettore fino all'epilogo finale.
Il tempo che scorre inesorabile, la vita che "spacca" ognuno di noi, che diventiamo diversi da quello che eravamo eppure siamo sempre noi. Il rapporto con la madre, i segni che l'infanzia lascia nella nostra mente...Questi sono solo alcuni dei temi che questo breve, intenso romanzo affronta.
Profile Image for Rocco.
44 reviews1 follower
March 28, 2024
Una lettera di scuse a una madre che ha provato ma non è riuscita. Una richiesta di permesso per la propria esperienza.

“Tu eri lì sempre, nascevi la mattina, morivi la sera, comparendo e disparendo dalla stessa porta, conducendo la luce del mattino e riportandola via dietro di te la sera, lasciando una piccola striscia di lume sotto la porta che chiudeva male.”

“Vivemmo con persone amate senza saperlo, maltrattate senza accorgercene: un giorno qualunque spariscono e non ne parliamo più.”
Profile Image for Claudia.
15 reviews6 followers
August 13, 2012
My 1st book (and most loved of his ever since) of De Luca, delicate and insightful at the same time. Toi be read in Italian, if possible, for capturing the Naples' dialect nuances of his dry, incisive and poetic style.
Profile Image for Katia Cappellino.
9 reviews1 follower
September 20, 2018
È un libro molto scorrevole da leggere. Il primo libro che ha scritto Erri De Luca. Parla del rapporto con la madre. Ne parla con leggerezza e dolcezza. Non è il mio genere, ma l'ho letto con piacere.
Profile Image for Marina Di Clemente.
236 reviews17 followers
January 1, 2023
Come prima lettura dell'anno ho iniziato da un libro di De Luca per andare a colpo sicuro. Questa storia breve scorre e balbetta come il protagonista ma lascia il segno con la sua intensità.
Un autore che consiglio tanto!!
Profile Image for Stefania.
544 reviews9 followers
August 29, 2024
“Vivemmo con persone amate senza saperlo, maltrattate senza accorgercene.”

Questo libro è un discorso amorevole che cerca di accorciare le distanze che la vita impone. Ritengo sia il miglior libro di De Luca tra quelli che io ho letto. Sincero, tormentato, accorato.
Profile Image for Cariatide ✨.
110 reviews31 followers
August 10, 2013
grazie. ma di cuore.

papà, ma se io non voglio stare in attesa e voglio stare senza attesa, posso?
Profile Image for Noelia B..
131 reviews9 followers
December 30, 2022
🌾Esta historia llegó a mí por casualidad, como suelen llegar las cosas buenas, bonitas e importantes de la vida.

En este primer, breve e intenso libro de Erri de Luca escrito en 1989, el autor abre la puerta de su memoria y recuerdos a los lectores y, a modo de autobiografía, repasa los acontecimientos más importantes de su vida a través de las fotografías que realizaba su padre, y a través de los ojos de su madre, que aparecía en ellas.

Su infancia, que transcurrió en un pequeño pueblo del Nápoles de la posguerra; las amistades que iban y venía; las pérdidas, los amores, la dureza de los tiempos, el cáracter fuerte y duro de su madre, el dolor de una vida que nos convierte en los que somos, en lo que perdemos, en lo que ganamos, en lo que aprendemos, y en lo que queda para siempre con nosotros. En el tiempo. En lo que ocurre. En lo que ocurrirá. En lo que nunca pasará.

“Si llegas a lograr quedarte sin esperar, verás cosas que los otros no ven. Aquello que te importa, aquello que te vaya a pasar, no llegará con una espera”.

Una vida de principio a fin. Del tiempo y su pasar. De la libertad e inocencia del niño, que se creía invencible, al mundo del adulto, al nudo que te aprieta y te atrapa en el tiempo, que te aferra a una vida que pasa; que te hace recordar momentos que ya no existen.

“¿Quién te protege, quién te salva de reconocer a tu niño mudo en el anciano que ves tras un crital del autobús? ¿Qué fuerza te impide conocer lo que estás viendo? Me miras con el gesto severo en el que permanece el eterno reproche que nos hacías de niños: aquí no, ahora no. No puedo obedecerte, ya no me da tiempo. 'Aquí no, ahora no'. Tenías razón, muchas de las cosas que me han ocurrido fueron errores de tiempo y de lugar, cosas como para decir “aquí no, ahora no”.
(...) Quienes se detienen, se encuentran. El tiempo actúa como las nubes y los posos del café: cambia las figuras, mezcla las formas.
Se crece callando, cerrando los ojos de vez en cuando, sintiendo de pronto mucha distancia de todas las personas”.
Profile Image for Edoardo S..
4 reviews
July 7, 2025
L’infanzia è un luogo che si attraversa al contrario. Ci sono libri che non si leggono, si ascoltano in silenzio. Come quando qualcuno che non parla mai ti chiama per nome. "Non ora, non qui" è questo: un sussurro da un angolo della memoria che non sapevi fosse ancora acceso.

Erri De Luca comincia la sua storia da una fotografia. Sua madre, un autobus, uno sguardo che non guarda. È tutto lì: l’assenza, la distanza, le parole che non sono mai arrivate. E quel titolo che sembra un rimprovero, o una scusa: non ora, non qui. Come se ci fosse un luogo migliore per dire la verità. Ma non c’è. Napoli è sullo sfondo, ma anche addosso. Non pittoresca, non oleografica: è una città che punge, sporca, ammonisce. Un luogo che ti forma per opposizione. E l’infanzia, in queste pagine, è un corpo a corpo con i doveri, la scuola, le madri silenziose e i padri distratti. Non c’è nostalgia, ma una forma di tenerezza ruvida, che assomiglia a certe carezze fatte con i pugni in tasca. De Luca scrive con la precisione di chi ha lavorato con le mani. Frasi brevi, affilate, che sembrano appena uscite da un’officina. Nessuna retorica, nessun abbellimento: solo la necessità di dire. Come se ogni parola avesse il peso specifico di qualcosa non detto da troppo tempo.

Non è un romanzo. È un gesto. Un ritorno. Un tentativo di parlare con una madre che non può più rispondere, se non con il silenzio che si portano dietro certe educazioni. E proprio quel silenzio, pagina dopo pagina, diventa lingua, ritmo, battito.

Non si consiglia a tutti. Solo a chi ha una fotografia che non riesce a guardare senza abbassare gli occhi.
Profile Image for Juan Carlos.
506 reviews18 followers
March 17, 2025
Mi primer libro del italiano Erri di Luca. Nada suyo había leído hasta ahora. Es la primera novela que publicó, cuando ya tenía casi 40 años. Cuenta en ella sus años de infancia en Nápoles. Usa como disculpa el hallazgo de unas fotografías antiguas en las que el niño Erri di Luca está con su madre. En este tiempo congelado el adulto de casi cuarenta años dialoga con ella que ya es intemporal. Cuenta el proceso de adaptación de la familia, pero suyo particularmente, desde la pobreza en que quedó sumida Nápoles tras la Segunda Guerra Mundial, a una vida mejor y más confortable según pasaban los años. Sin embargo el pequeño Erri no se adapta bien a esos nuevos edificios en los que familias acomodadas como la suya comienzan a convivir con otras del mismo porte y con los nuevos habitantes venidos desde muy lejos, que son los norteamericanos.
Tras los diez años que tanto le marcaron velozmente vemos pasar la adolescencia y primera juventud hasta que a los 31 años se casa y permanece en ese estado hasta los 38. Según dice en la obra fue persona durante los primeros diez años y también durante los siete de su matrimonio.
Estilo muy cuidado, con imágenes literarias logradas; podría decirse que en muchas páginas de esta breve obra (a veces más un ensayo que una novela) la prosa poética es la tónica de su escritura.
Profile Image for Alejandro Fernández  Bruña.
105 reviews
September 30, 2024
Otra nouvelle maravillosa de Erri de Luca. En este caso, un texto dirigido a su madre en el que rememora su infancia, antes de la primera línea de sombra. De Luca trata a su madre de "tú", directamente, casi como si fuera una carta en la que escribe todo lo que no dijo nunca él y todo lo que ella siempre dijo. Preciosa.

"Me miras con el gesto severo en el que permanece el eterno reproche que nos hacías de niños: aquí no, ahora no.

No puedo obedecerte, ya no me da tiempo. Va a llegar justo ahora y en este extraño lugar. Aquí no, ahora no. Tenías razón, muchas de las cosas que me han ocurrido fueron errores de tiempo y de lugar, cosas como para decir: aquí no, ahora no. Pero en este cristal de autobús me doy cuenta de que estoy en una hora y un lugar para mí hace tiempo reservados.

Alrededor bulle el movimiento. Las puertas se han abierto, la gente sube y baja por todas partes, tropezándose. Me quedo cerca del cristal, hay al boroto, pero tú y yo seguimos quietos. Llegan el momento y la ocasión, cuando dos personas se detienen: entonces se encuentran".
Profile Image for Eleonora Dusi.
133 reviews2 followers
September 13, 2024
Un gioiello di intensità altissima, dove il ricordo è lo strumento per esprimere delle sensazioni radicate nel profondo che, con coraggio e maturità, l’autore decide di tirare fuori, facendoci dono della sua intimità, che qua si sentiamo di violare se non fosse che è lui ad autorizzarci a entrare.
Non c’è una trama, non c’è una storia, non c’è mai una storia con Erri De Luca, c’è solo la vita raccontata con la sua letteratura sublime. Scrivo solo ora la recensione su questo lavoro perché ho approfondito la sua scrittura, l’ho anche conosciuto e ora mi rendo ancora più conto di quanto sia grande. Questo libro è stato quello che mi ha folgorato e mi ha indotto ad andare avanti con la sua opera.
Displaying 1 - 30 of 87 reviews

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