Jump to ratings and reviews
Rate this book

Ignazio da Toledo #1

Ο έμπορος των καταραμένων βιβλίων

Rate this book
Ο Ιγνάθιο του Τολέδου, έμπορος απόκρυφων βιβλίων και ιερών λειψάνων, αναλαμβάνει για λογαριασμό ενός Βενετσιάνου αριστοκράτη να ανακαλύψει τα ίχνη του Uter Ventorum (Ο ασκός των ανέμων), ενός εξαιρετικά σπάνιου βιβλίου που κρύβει το υπέρτατο μυστικό των αρχαίων μάγων. Κι ενώ τριγύρω του τα τελετουργικά εγκλήματα διαδέχονται το ένα τ' άλλο, ο Ιγνάθιο θα περιπλανηθεί στη μεσαιωνική Ιταλία, Γαλλία και Ισπανία, προσπαθώντας να λύσει τους περίπλοκους γρίφους που προστατεύουν το μυθικό χειρόγραφο. Για να καταφέρει όμως να βρει τη λύση του αινίγματος πριν τον προφτάσουν οι εκτελεστές της Σάντα Βέμε, ενός μυστικού δικαστηρίου που έχει απλώσει τα δίχτυα του παντού, θα πρέπει πρώτα να έρθει αντιμέτωπος με το δικό του, καλά κρυμμένο μυστικό. Αλλιώς κινδυνεύει να χάσει ό,τι αγαπάει περισσότερο στον κόσμο...

431 pages, Paperback

First published September 8, 2010

85 people are currently reading
1142 people want to read

About the author

Marcello Simoni

55 books201 followers
Ex archeologo, laureato in Lettere, svolge attualmente il lavoro di bibliotecario. Ha pubblicato diversi saggi storici, soprattutto per la rivista specialistica Analecta Pomposiana. Molte delle sue ricerche riguardano l'abbazia di Pomposa, con speciale attenzione agli affreschi medievali che raffigurano scene del Vecchio e del Nuovo Testamento e dell'Apocalisse.

Sul fronte della narrativa ha partecipato all’antologia 365 racconti horror per un anno, a cura di Franco Forte. Altri suoi racconti sono usciti per la rivista letteraria Writers Magazine Italia[3].

Il suo primo romanzo, Il mercante di libri maledetti, è un thriller medievale che ruota intorno alla figura di Ignazio da Toledo, mercante di reliquie mozarabo, e a uno sfuggente manoscritto intitolato Uter Ventorum, in grado secondo leggenda di evocare gli angeli. In realtà questo volume è uno pseudobiblion come il Necronomicon citato da H.P. Lovecraft[4]. Per il successo conseguito da questo romanzo l'autore ha ricevuto il 24 novembre 2011 il premio What's up Giovani Talenti per la cultura[5].

Nell'ottobre del 2012 pubblica La biblioteca perduta dell'alchimista con protagonista ancora il mercante Ignazio da Toledo e a partire dall'agosto dello stesso anno Rex Deus. L'armata del diavolo, ebook a puntate poi pubblicato in cartaceo con il titolo L'isola dei monaci senza nome.

Nel tempo libero Simoni organizza eventi culturali di taglio letterario.

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
333 (13%)
4 stars
739 (30%)
3 stars
904 (36%)
2 stars
351 (14%)
1 star
120 (4%)
Displaying 1 - 30 of 245 reviews
Profile Image for Lénia.
Author 6 books760 followers
January 14, 2013
Lê-se bem, mas não é nada de especial. Mediano. Contudo, a pesquisa histórica está bem feita e a tradução também. O facto de os capítulos serem curtos dá ritmo ao livro e é uma boa forma de evitar que se desista de ler. A história em si, apesar de algo inverosímil, está bem orquestrada, não há falhas de "argumento" e tudo encaixa como é suposto.

A forma como o livro é descrito na contracapa é um exemplo vivo de publicidade enganosa. Isto não é "enigmático como o Nome da Rosa"... e não é, nem de longe, "empolgante como os Pilares da Terra". Dizer isto é o mesmo que dizer que um dia a Margarida Rebelo Pinto chega ao Nobel...!
Profile Image for MartaMP.
92 reviews28 followers
August 4, 2021
Premetto che questo genere di storie "medievali" non sono le mie preferite; romanzo senza infamia e senza lode.
Comprato durante un weekend al mare perché avevo dimenticato a casa il mio libro in lettura, si è rivelata una storia non impegnativa che si fa leggere proprio in riva al mare o durante viaggi in treno.
Il finale mi ha lasciata un pochino confusa e forse me lo aspettavo diverso.
La copertina lo definisce: "un grande thriller" e "un successo internazionale con oltre un milione di copie vendute nel mondo"... direi proprio di no...
Se proprio vogliamo dirla tutta anche il titolo non mi sembra che rispecchi appieno la storia...
Profile Image for The Frahorus.
993 reviews99 followers
August 24, 2018
Devo dire la verità: i primi capitoletti (sì, perché in questo romanzo i capitoli sono molto brevi), mi hanno ricordato Il nome della rosa di Umberto Eco, poi [ahimé] la storia ha preso la piega de Il codice Da Vinci di Dan Brown, la qual cosa mi ha lasciato molto amaro in bocca. Davvero un peccato, perché mi era anche simpatico il mercante dalle origini misteriose, una sorta di Indiana Jones alla ricerca del libro maledetto perduto (o sezionato). Forse avevo io delle aspettative alte, ma mi ha deluso l'autore sia per lo stile adottato, molto scolastico e semplicistico, sia per i brutti escamotage (praticamente tutto il tempo egli deve cercare una cosa, trovarla in un enigma, risolverlo, e passare alla prossima, e tale meccanismo letterario, devo ammetterlo, già a metà romanzo fa annoiare. Per non parlare della bruttissima caratterizzazione dei personaggi, soprattutto il colpo di scena sul suo amico (orribile trovata, anzi penosa).
Mi ha deluso, il Simoni, e non credo leggerò altro di suo.
Non ho dato una sola stellina ma due perché la storia è abbastanza avventurosa, tutto il resto però non va.
Profile Image for Lu.
296 reviews71 followers
March 13, 2018
Marcello Simoni conosce l’argomento usato come materiale per costruire il titolo in questione, premio Bancarella 2012; pagina dopo pagina, enigma dopo enigma, Ignazio da Toledo ed i suoi compagni di viaggio, Willalme de Béziers e Uberto, si muovono in un tempo ed in luoghi lontani, dove l’animo umano si mostra tuttavia sempre il medesimo, immutato nonostante l’evoluzione di tutto ciò che lo circonda. La competenza dell’argomento si unisce ad una buona facilità di scrittura; le pagine scorrono veloci e, soprattutto all’inizio, piacevoli. Ma dimestichezza e agevolezza sono ahimè gli unici due pregi di Il mercante di libri maledetti, primo capitolo della trilogia omonima. I personaggi, a partire dai tre principali, sono simili; tanti piccoli omini Lego, uguali al 99% con eccezione di pochissimi particolari giusto per non confonderli. La trama si dipana noiosa, scontata, fin troppo lenta; un susseguirsi di ovvietà e cose/situazioni già vista e riviste. Nulla di nuovo sotto il sole. Sinceramente, non riesco a comprendere l’assegnazione del premio della mia città natale. Forse anch’esso un mistero da svelare tramite (non così tanto) complicati enigmi.
Profile Image for Vasilis Manias.
382 reviews103 followers
September 5, 2016
Μεσαίωνας, Σταυροφόροι, μαγικά φίλτρα, Ιερά Εξέταση και το μυστήριο ενός χαμένου βιβλίου που περιέχει το υπέρτατο μυστικό των Αρχαίων Μάγων. Διασκεδαστικό, γρήγορο, διαβάζεται ξεκούραστα, ότι πρέπει για καλοκαίρι στην παραλία.
Profile Image for Michael Kotsarinis.
555 reviews149 followers
August 15, 2013
Ευχάριστο στην ανάγνωση, μια γραμμική αναζήτηση, λίγο από περιπέτεια, όχι ιδιαίτερες ανατροπές. Για να περάσει η ώρα καλό είναι απλά είναι ένα ακόμη ανάμεσα στα πολλά του είδους. Ως βιβλιόφιλο ο τίτλος με παρέσυρε καθώς περίμενα κάτι πιο στενά συνδεδεμένο με αυτά. Πολύ γενικό για το γούστο μου.
Profile Image for Ardesia.
181 reviews57 followers
November 3, 2011
La Noia, la Desolazione, il Nulla.
Un buon rimedio contro l'insonnia.
Profile Image for La Talpa.
96 reviews22 followers
August 26, 2017
Abgebrochen nach 240 Seiten... Nachdem ich nach gut 100 Seiten dachte, dass es nun endlich spannend werden würde, ging es dann doch wieder steil bergab und dafür ist mir meine Lesezeit einfach zu schade.

Die eigentliche Idee fand ich ja ganz gut. Ein spanischer Händler begibt sich auf Geheiß eines venezianischen Grafen auf die Suche nach einem geheimnisvollen Buch und der Leser soll ihm auf seinem gefährlichen Weg durch das mittelalterliche Europa begleiten.

Wie gesagt gab es einfach kaum Spannung und das obwohl das Buch als historischer Thriller betitelt wird. Aber auch die Charaktere könnten mich einfach nicht überzeugen und blieben auch recht unnahbar und uninteressant. Dann waren immer mal ein paar Rätsel im Buch verteilt, aber wenn es der Protagonist schafft diese direkt im nachfolgenden Satz zu lösen finde ich auch diese eigentlich tolle Idee reichlich witzlos.

Nun ja, alles in allem gar nicht mein Fall und wenn ich mir dann auch noch überlege, dass ich noch zwei andere Bände lesen müsste, habe ich das Buch dann nach gut der Hälfte des Buches abgebrochen.
Profile Image for NonnaBaigia.
95 reviews7 followers
May 27, 2019
Marcello Simoni l'avevo già letto, se non ricordo male, molti anni fa. Uno scrittore molto bravo e molto coinvolgente, oltre che molto puntiglioso nelle indicazioni storiche. Sicuramente ha fatto centro scegliendo di parlare di un periodo storico molto preciso e pregno di leggende, storie di sensi e controsensi.
Per caso mi è capitato di leggere questo romanzo (ma direi che ultimamente va sempre cosi...per caso...) e, come spesso mi accade, sono stata baciata dalla fortuna. Mi ha rapito completamente, non subito subito, ma quando poi è scattata la scintilla non mi sono fermata fino all'ultima pagina della trilogia. Dando per scontato, oramai, che il contesto e questo tipo di narrativa rientrano nella mia top five super gold, aggiungo anche che finalmente c'è uno scrittore italiano che scrive cosi.
La storia, ambientata nel Medioevo, tratta le vicende del Magister di Toledo, Ignazio Alvarez, che si trova a risolvere un caso intricato, con sette occulte, alchimie e tranelli. Una buonissima insalata ricca di ingredienti, ma perfettamente dosati.
Profile Image for Don Mario.
339 reviews50 followers
July 14, 2017
La storia non è male, poteva anche meritare tre stelle, ma... come scrive quest'uomo? Maltratta il vocabolario (e il lettore) con scelte molto approssimative sia delle parole, sia delle descrizioni.
Ho pensato che di lui si potrebbe dire "Scrive ciò che immagina, ma non ha provato a immaginare ciò che scrive" perché a volte è contraddittorio, altre volte iperbolico, in generale sciatto.

Avrei voluto offrire qualche esempio, ma non ho perso tempo a raccoglierne. Posso solo ricordare (non letteralmente) il personaggio che si lancia al galoppo procedendo con cautela. Il quaderno "spalancato". Il tumulto di sentimenti "che gli rodeva il petto".

Insomma, una sofferenza, alleviata dalla piacevolezza della storia ... e aggravata dall'incapacità del lettore nell'edizione audio!
Profile Image for Gianluca.
1 review2 followers
October 25, 2011
Ci può stare che vincano i buoni... Ma perchè i cattivi, che fino all'inizio del romanzo hanno dominato il mondo, improvvisamente diventano degli idioti presuntuosi e inefficienti?
In un romanzo di ambientazione storica mi aspetto una descrizione del mondo un po' più completa ed evocativa... mentre qui la storia si svolge in medioevo stilizzato e quasi "fantasy", salvo qualche rapida digressione (mai più ampia di un paragrafo - ad esempio la "rivelazione" dell'origine mozarabica di Ignazio - quasi l'autore si vergognasse della sua cultura e volesse distaccarsi dal modello del "Nome della Rosa")
Nell'insieme leggibile, ma, almeno per chi ha frequentato la fantasy fine anni '80, con un senso di deja-vu quasi fastidioso...
Profile Image for Marco.
3 reviews1 follower
February 20, 2013
O livro lê-se bem, tem bom ritmo e o facto de os capítulos serem curtos ajuda a obter esse bom ritmo, evitando que se desista de ler.

Porém, o que mais me irrita relativamente a romances históricos são as falhas factuais relativamente a informação histórica, geográfica e factual concreta.

Este livro tem alguns exemplos dessas falhas, que são facilmente confirmáveis, p.e., na Wikipédia, e que quase me fizeram fechá-lo.

Exemplos, sempre tendo presente que a acção se desenrola em 1218:
- Referência a Espanha: Espanha não existia à época. Quanto muito Hispânia para referenciar geograficamente a península. Assim, as referência deveriam ser feitas eventualmente aos Reinos de Navarra ou Aragão, para a travessia dos Pirenéus; Reino de Castela, para atravessar a península e de onde Ignazio era originário (Toledo); e por fim, Reino de Leão, onde se situa Sahagún e também Santiago (até 1126 pertencia ao Reino de Galiza).
- Tomar: deveria ser feita referência ao Reino de Portugal, uma vez que D. Gualdim Pais, que foi um cruzado, Templário (Grão-Mestre da Ordem em Portugal) e Cavaleiro de D. Afonso Henriques, fundou, na capacidade de Grão-Mestre da Ordem o Castelo de Tomar e o Convento de Cristo (1160), que se tornou o Quartel-General dos Templários, tendo sido dado foral em 1162. O relato faz crer que os templários se dirigiam para Tomar, apenas, ou, para Tomar em Espanha...
- "Acqua/Aqua Regina", conforme aparece escrito, é coisa que não existe. Quanto muito "Aqua Regia"...
- Cota de metal: mais comum, cota de malha, "na Europa não existia nada de igual (...) porque provinha do equipamento dos sarracenos"... ora vejamos:
«The earliest finds of European pattern mail are from the 3rd century BCE from Horný Jatov, Slovakia, and a Celtic chieftain's burial located in Ciumeşti, Romania. Its invention is commonly credited to the Celts, but there are also examples of Etruscan pattern mail dating from at least the 4th century BCE. (...) The use of mail as battlefield armour was common during the Iron Age and the Middle Ages, becoming less common over the course of the 16th and 17th centuries. It is believed that the Roman Republic first came into contact with mail fighting the Gauls in Cisalpine Gaul, now Northern Italy. The Roman army adopted the technology for their troops in the form of the lorica hamata which was used as a primary form of armour through the Imperial period. (...) Mail Armour was introduced to the Middle East and Asia through the Romans and was adopted by the Sassanid Persians starting in the 3rd century CE (...) Mail was introduced to China when its allies in Central Asia paid tribute to the Tang Emperor in 718...» Mail (armour)

Como disse, falhas facilmente confirmáveis na Wikipédia.

Fora isso, uma leitura simpática. Se não leva mais estrelas é por falhas que para mim são imperdoáveis.
Profile Image for Michele (Mikecas).
272 reviews8 followers
October 12, 2012
Non una sola stellina, che riservo ai libri illeggibili. Perch� questo non � illeggibile, � solo molto brutto, scritto in modo scialbo, senza alcuna capacit� di suscitare emozioni nel lettore, pieno di buchi logici e di soluzioni semplicistiche. Non voglio fare una recensione, perch� mi prenderebbe tempo, dovrei andare a rileggere qualche passo, ed onestamente il libro non lo merita. Mi limito quindi ad elencare alcune delle osservazioni che ho fatto durante la lettura, o perlomeno quelle che mi ricordo. Premetto che quando sono venuto a conoscenza dell'esistenza di una versione precedente, autopubblicata e ben pi� corposa, che l'autore cerca di far scomparire anche dal ricordo, ero ben avanti nella lettura e non condiziona affatto il mio giudizio sul contenuto del libro che ho letto, ma ha solo effetto sul mio giudizio sull'autore in quanto persona e sull'ambiente dell'editoria italiana, che pi� lo conosci e pi� cerchi di starci lontano. Tornando a questa storia, ed avendo gi� detto che � scritta con uno stile piatto ed anonimo, tanto che anche i dialoghi sembrano raccontati, posso aggiungere che i personaggi sembrano burattini obbligati a certi comportamenti, senza mai una esigenza logica a giustificarli, e quando una specie di giustificazione si cerca di darla, il risultato � anche peggiore, perch� � quasi sempre una ragione scontata, banale, e non si vede perch� il personaggio debba seguirla. Specialmente il personaggio principale, Ignazio da Toledo, � caratterizzato in modo molto zoppicante, specialmente perch� quando il Punto di Vista � su di lui, e segue i suoi pensieri, c'� una specie di cappa che impedisce di sapere veramente e completamente quello che pensa, per salvaguardare la "sorpresa" finale, almeno per quei pochissimi che non l'hanno capita da ben prima. Gli enigmi che caratterizzano tutta la vicenda e la guidano attraverso l'Europa occidentale sono sostanzialmente ridicoli, come � ridicola la facilit� con cui Ignazio, e praticamente solo lui, riesce a risolverli. Il medioevo in cui la vicenda si dovrebbe svolgere in pratica non si vede, se non per alcune banalit� ambientali. La vicenda trova la sua soluzione attraverso troppi eventi casuali e non logici,che vanno dalla pura fortuna a cambiamenti di campo non giustificati, se non in modo elementare. Ma � l'intera storia che � sostanzialmente elementare, fino al finale veramente e totalmente stupido. Credo che Simoni farebbe molto bene a non insistere nella scrittura, ma temo che, essendo ormai entrato a pieno titolo e con grandi grancasse, nella corporazione degli intellettuali italiani, ci toccher� sorbircelo ancora, almeno fino al prossimo fallimento. Da me per� non ricever� un centesimo, questo � sicuro.
Profile Image for Alice.
23 reviews4 followers
August 12, 2017
Che libro! Sono profondamente sorpresa da questo romanzo🤗. La storia è veramente intrigante, i personaggi principali quali Ignazio, Willalme e Uberto sono molto coraggiosi e ,nonostante tutti gli avvenimenti spiacevoli che accadono, si difendono a vicenda e si sostengono. Mi è piaciuta molto la rivelazione finale che dà un tocco ancora più originale al libro. Posso dire che leggendo questo romanzo mi sembrava di essermi immersa in una storia del grande Dan Brown e questo mi ha fatto capire che l'autore de "Il mercante di libri maledetti" sia abile e molto capace☺️. Non vedo l'ora di proseguire con questa trilogia!😎
Profile Image for Petar.
41 reviews
April 11, 2016
Excellent book that force you to read in fast pace.
Profile Image for Ana Rodrigues.
211 reviews7 followers
May 3, 2017
Livro ao estilo do "O Código Da Vinci", com mistério e necessidade de decifrar pistas na demanda por um livro raro.
Profile Image for Dijana Čop Nešić.
483 reviews11 followers
February 11, 2024
Marčelo Simoni-Trgovac ukletim knjigama (prva knjiga od četiri)

Postoji nešto sa Italijom i srednjim vekom što prosto uvek vuče ka tajnama koje su neispričane, a i nekako naglašava avanturistički deo svake knjige, i njen duboki zanos, kakav nosi Ime ruže (Umberto Eko) ili Skrnavitelj zabranjenih biblioteka (David Moska) , Galilejev prijatelj (Isaija Janakone) i njima slične.

Pisac nas uvodi u srednjovekovni triler, medju monahe -oca Vivijena i oca Ignjacia iz Toleda koji nose tajnu skrivenu vekovima i bave se poslom krijumčarenja zabranjenih knjiga. Ali, oni nisu zli protogonisti ove priče, i u ovom prvom delu raskrinkavaju samo površinski deo misterije šta sve može biti tema knjiga koje su zabranjene, čak i opasne.
''...Trebalo je da udje u trag jednoj knjizi koja može da razreši nezamislive tajne, tajne koje prevazilaze spoznaje bilo kog filozofa ili alhemičara.''

Kao i svako zabranjeno znanje, ka njemu uvek juri više strana. Neke od tih strana su potpuno sumanute, zagrižene u okultno i ne prezaju ni od čega da dodju do knjige.
Medjutim,dešava se jedno od značajnih ubistava. Poput fenomenalnog uvoda u Tajnu krvavog mosta, Gričke vještice, dobijamo sablastan scenario bodeža u obliku krsta zarivenog u vrata -odabranog-sa smotuljkom koji nosi kratak tekst što najavljuje njegovu smrt. Smrt vreba dolazeći od Svetog Vema, tajnog okultnog društva, koje se tako predstavlja.
Nedugo zatim, 'Krvavo crveno lice konjanika što jaše konja crnog kao noć''uz dašak prve oluje na litici kod manastira, stiže po svoj plen.
Monah pokušava da pobegne ali susreće samu Smrt.
To ubistvo biva zataškavano dok na drugoj strani u sasvim drugom manastiru Italije, njegov dobri prijatelj dospeva na konak i traži način da sakrije svoj kovčeg. Kovčeg po svemu sadrži nešto što ne bi trebalo naći a taj manastir je samo usputna stanica.
Medjutim,nije svaki manastir utočište niti je svaki otac u nameri da drži jezik za zubima. Mračne se radnje dešavaju po hodnicima i još mračnija vremena spremaju. Konjanik je u potrazi za drugim ocem koji je zadužen da sačuva knjigu.
Misterija se razvija u više pravaca gde upoznajemo pojmove nekromantije, vidovnjaka i razne moćnike koji se bore za dolazak do knjige. Još nije jasno kome ona i zašto treba, a zato je put do otkrovenja i popločan tolikim tragovima i nejasnom slikom ko je kome u toj priči saveznik a ko je neprijatelj.
Na kraju ''prizvana natprirodna bića spremna su da otkiju tajne nebeskih sila'', a to je iskušenje kome ne može svako odoleti u ovom mračnom veku.
Uživala sam u ovoj avanturističkoj potrazi sa magijskim primesima. Dijalozi su izuzetno korisni, neki sa puno mudrih poruka, radnja je u ritmu, bez preteranog odugovlačenja. Ne da vam oduška. Taman mislite da su naši protogonisti stigli na bezbedno, pojavljuje se nevolja i to ne samo nevolja koja ih fizički može povrediti već i ona za koju je potrebno mnogo mozga da bi se iz iste izbavio.
Omiljen mi je otac Ignjacio koji se, ipak, čini, malo prepametan za doba u kome je i za poziv kome se predao. Ali ima još toliko toga što tek ostaje da se otkrije tako da se radujem jer mi stižu ostala tri dela knjige i planiram da se što pre nadovežem na ovu, da nešto bitno ne propustim.

''Kao da se neka sena odvojima od noći i pritisnula mu grudi''

Za one kojima nikad nije dosta tajni, srednjovekovnih spisa, mirisa sveća, starinskih biblioteka, alhemičarskih izazova, intriga izmedju moćnika i onih koji to naizgled nisu, za one kojima avantura ne prestaje i Italija uvek vuče ka novim saznanjima i ponudama okultnog, ovo je prava i pitka knjiga.

''-Za to su kriva ova mračna vremena. Doba varvarstva.
-Kriv je čovek-dodade Ignjacio , on donosi svetlost i tamu.''
Profile Image for Emanuela.
762 reviews39 followers
February 13, 2020
Ignazio da Toledo è famoso come mercante di reliquie. Rimasto solo diversi anni prima quando ha dovuto dividersi dal compagno e amico Vivien de Narbonne a causa di una segnalazione dello spietato e sanguinario tribunale della Saint Vehme da cui erano stati condannati a morte come eretici. Pur non capendone il motivo, ha iniziato la sua fuga per salvarsi, costantemente braccato dagli sgherri del Dominus, di cui non si conosce l’identità.
Questo libro inizia con il suo ritorno al monastero di Santa Maria del Mare, dove aveva lasciato al carissimo amico abate Maynulfo da Silvacandida un suo preziosissimo segreto, dopo aver saputo che questo sia perito.
Già dal suo arrivo cominceranno strani avvenimenti, come il fatto che qualcuno si introduca nella sua stanza e che il nuovo abate Rainerio cerchi di carpirgli informazioni sui suoi viaggi.
Lì gli arriverà la comunicazione dal conte Scaló di Venezia che vuole assegnargli una nuova missione, probabilmente la richiesta di recuperare una nuova reliquia. Ignazio partirà subito, accompagnato dal fido Willalme, soldato francese cresciuto su una nave di mori, e dal giovane ragazzo Uberto, ospitato nel monastero, a cui chiederà di accompagnarlo per fargli vedere il mondo.
Ben presto le cose si riveleranno diverse dal previsto e molto più pericolose.

Mi ero avvicinata a questo libro diversi anni fa alla sua pubblicazione, ma scoperto che faceva parte di una trilogia ne avevo rimandato la lettura a quando fossero stati disponibili anche i seguiti.
In effetti la sensazione che ho avuto leggendolo ora è di qualcosa di superato, non saprei onestamente spiegare bene perché.
Di solito amo le ambientazioni medievali e in particolar modo le trame a sfondo religioso ed ecclesiastico.
Questo però non è riuscito a convincermi. Un po’ probabilmente perché la ricerca di un oggetto o un libro magico è vecchia e strasentita, un po’ probabilmente perché non ho avuto la sensazione che si creasse in me la tensione e la creazione di fascino e di interesse per il magico che di solito suscitano.
Anche le parti di riferimento storico e di approfondimento sono risultate noiose e quasi giustapposte qua e là come a completare una trama di per sè scarna. Le vicende e gli avvenimenti erano di per sè prevedibili per lo più, tranne quello della deviazione improvvisa e il lato più umano del mercante che ho apprezzato, e basate sul ripetersi di scoperta, inseguimento, scoperta, inseguimento, fino a quasi la fine.
La cosa più interessante è stata la parte relativa ai misteri e crittogrammi e indovinelli da risolvere, anche se di breve durata e comunque riguardanti argomenti alchemici di cui possiedo per forza di cose scarsa conoscenza, e come me credo la maggior parte dei lettori.
Nonostante tutto non ho trovato negative le figure di Willalme e di Ignazio, ma non è scattato quel pathos che mi sarei aspettata.
Slawnik mi ha suscitato grande compassione e pena e non mi è piaciuta la sorte che gli è toccata, anche se facilmente prevedibile, come alquanto prevedibili erano le identità di Scipio e del Dominus.
L’ho letto senza difficoltà ma quando lo ho chiuso alla fine ho tirato un sospiro di sollievo.
Profile Image for Michele Zoppardo.
Author 7 books
September 17, 2020
So già che qualcuno dirà che recensire un romanzo che ha venduto 500.000 copie e ha vinto il premio “Bancarella” è come camminare su un tappeto di velluto rosso. Questo è vero se non si tiene in debito conto la difficoltà di dire qualcosa di nuovo su un romanzo su cui è stato detto molto e autorevolmente; tuttavia, ci provo perché più ardua è l’impresa, maggiore sarà il merito in caso di riuscita.
“Il Mercante di libri maledetti” è un thriller di Marcello Simoni, pubblicato dalla casa editrice Newton Compton nel 2011 e vincitore, nel 2012, del premio “Bancarella”.
Lo scrittore è nato a Comacchio nel 1975. Laureato in Lettere, ex archeologo e bibliotecario, ha pubblicato diversi saggi storici e racconti. “Il mercante di libri maledetti” è il suo primo romanzo, cui faranno seguito “La biblioteca perduta dell’alchimista” e “Il labirinto ai confini del mondo” che chiude la trilogia che vede come protagonista Ignazio da Toledo. Altri suoi romanzi sono “L’armata del diavolo” e “L’isola dei monaci senza nome”.
L’azione si svolge tra il 1205 e il 1218.
Un manoscritto, l’Uter Ventorum, in possesso di un misterioso monaco, conteso da un potente nobile veneziano e dalla Saint - Vheme, il terribile tribunale segreto nato in Germania. Due gli uomini al servizio dei contendenti; rispettivamente, Ignazio da Toledo, un mercante di reliquie, Mozarabo, che custodisce un segreto personale e Slawnik, un armigero possente e implacabile.
La caccia all’Uter Ventorum porterà entrambi attraverso il nord Italia, la Francia e la Spagna, in un susseguirsi di inseguimenti, complessi enigmi da risolvere, cruente battaglie e incontri con strani personaggi.
Ma quale segreto prezioso cela l’Uter Ventorum per far sì che chi cerca di entrarne in possesso sia disposto a rischiare tutto, anche la vita? Il mistero è presto svelato: il potere di evocare gli angeli per ottenere da loro la rivelazione dei segreti celesti.
Esisterà davvero un tal manoscritto? Avrà realmente il potere ipotizzato? Chi riuscirà a venirne in possesso? Questi gli interrogativi che un sorprendente finale svelerà.

Ciò che affascina nel romanzo di Simoni, al di là della trama, pur coinvolgente, ricca di tensione, incertezza ed aspettative, è l’atmosfera che si respira in questo romanzo; quell’atmosfera cupa eppure fascinosa del basso medioevo, fatta di tetri monasteri, che custodiscono preziosi tesori ma anche intrighi e misteri; di fervori religiosi benedetti e approvati da Santa Madre Chiesa, perché ossequiosi dei suoi dettami, e di altri considerati eretici perché quei precetti contestano e, per questo, combattuti e perseguitati; di potenti e iniqui tribunali segreti; di Santa Inquisizione; di roghi; di nebbie; di paludi; di ricerche alchemiche; di Crociati che compiono stragi in nome di Dio. Tutto questo Simoni, più che raccontarlo ce lo fa vivere attraverso gli occhi e le parole dei suoi personaggi, dimostrando una conoscenza profonda di quel periodo storico e degli eventi ad esso connessi. Il lettore viene coinvolto al punto da sembrargli di penetrare nel romanzo, diventando anch’egli compagno di Ignazio nelle sue peregrinazioni, imbarcandosi con lui, camminando con lui, cavalcando con lui, visitando con lui abbazie e basiliche, e per lui parteggiando e ricavandone l’impressione che l’autore abbia realmente vissuto o comunque visitato i luoghi della narrazione in quel terzo secolo dopo l’anno mille, così da poterceli descrivere com’erano allora.
Efficace la caratterizzazione dei personaggi principali e secondari, anche dal punto di vista psicologico:
1. Ignazio da Toledo (Il capo completamente rasato e la barba plumbea gli conferivano un’aria dottorale, ma erano gli occhi a catturare l’attenzione: smeraldi verdi e penetranti incastonati fra rughe geometriche. La sua tunica grigia, coperta da un mantello con cappuccio, emnava la flagranza delle stoffe orientali intrise di aromi per il tanto viaggiare. Alto, magro, camminava appoggiandosi a un bordone), colto, intelligente e scaltro, animato da un’inestinguibile sete di conoscenza, costretto da un destino avverso a peregrinare per il mondo, lontano dalla propria casa e dall’amata moglie. Come non ravvisare in lui similitudini con l’omerico Ulisse e in Sibilla, sua moglie, che lo attende paziente, innamorata e fedele, con Penelope?
2. Slawnik, il boemo rampollo di una casata nobiliare decaduta, disposto a tutto pur di riguadagnare il prestigio perduto, roso da un furore cieco a causa di una condizione di sudditanza cui non è avvezzo, con i suoi conflitti interiori, il pentimento e la redenzione finale, così simile all’Innominato di manzoniana memoria.
3. Willalme, il guerriero taciturno e riconoscente che si porta dentro un dolore incolmabile e un odio senza fine per chi glielo ha causato.
4. Henricus Teutonicus: Era un uomo grasso, avvolto in una vestaglia ricamata con motivi orientali, la testa suidata coperta da ciuffi di capelli rossicci. Gli occhi grigi, strettissimi, sovvrastyavano guance paffute e un gozzo carnoso.
Poetiche le descrizioni:
“Folate di vento gelido sferzavano l’abbazia di San Michele della Chiusa, insinuando fra le sue mura un odore di resina e di foglie secche e annunciando l’arrivo di una bufera.”
“La notte diluiva in un mattino grigio e senza luce.Un vento fiacco sfiorava i ciuffi dei canneti.
“La luce delle candele scavava a fatica fra i blocchi di pietra umida, creando guizzi sfuggenti nell’ombra delle nicchie.”
“L’alba si stava affacciando sulle terre d’Occidente.Coronava i Pirenei con la sua luce dorata, metallo incandescente in procinto di liquefarsi e di colare sui pendii in budelli di fuoco.”

L’accurata rappresentazione dell’abbigliamento dei vari personaggi testimonia un’approfondita ricerca storica sugli usi e costumi dell’epoca:
“Portava un elmo conico munito di nasale, un’uniforme bianca smanicata, lunga fino ai piedi e una lancia con cuspide a foglia di salice.”
“Stava avanzando verso di loro un uomo dalla fronte alta e i capelli del colore della cenere, con indosso una tunica gialla orlata con ricami, brache nere e calzari di pelle. Sopra le spalle portava un mantello di velluto rosso.”
“Aveva lunghi capelli neri e un viso regolare, ben rasato, il taglio degli occhi deciso. Sopra l’usbergo indossava un gonel verde decorato con brocche metalliche.”

Geniale l’ideazione dei complicati enigmi, che presuppone conoscenze che spaziano dall’andamento bustrofedico del testo, al provenzale, all’alfabeto ebraico, alla ghimatriah, alla cabala, al quadrato magico, al sistema cosmologico dei Caldei, eccetera; sicuramente in grado di competere, se non superare, con quelli architettati da Dan Brown nel suo “Codice Da Vinci”.

Lo stile dello scrittore è semplice ed efficace, sia nelle descrizioni sia nei dialoghi e il lettore non fatica a seguire il discorso neanche quando si fa didattico, spiegando, ad esempio, l’etimologia della parola “angeli”, con riferimento all’ebraismo, ai Sabei di Harran, e ai magi persiani.
Il finale, di difficile soluzione perché avrebbe potuto travalicare i confini del genere per sconfinare nel “Fantasy”, è, invece, ben gestito dall’autore e, ricco di colpi di scena, si risolve in maniera credibile e concreta.
In definitiva, un romanzo che tutti dovrebbero leggere e, in particolare, chi ama il thriller storico e le tenebrose atmosfere medievali e chi… crede negli angeli e nella possibilità che siano evocati dagli uomini.
Il romanzo fa parte di una trilogia che comprende anche “La biblioteca perduta dell’alchimista” e “Il labirinto ai confini del mondo”, altrettanto appassionanti.
Michele Zoppardo
Profile Image for Book2chance.
422 reviews15 followers
August 26, 2021
Μέσα στην ραστώνη των διακοπών ήρθε στα χέρια μου το πρώτο βιβλίο του Marcello Simoni με τίτλο "ο έμπορος των καταραμένων βιβλίων "(έκδοση 2012 από Αιώρα) πες μου τώρα με τέτοιον τίτλο ποιος θ αντιστεκόταν...
Ένα θρησκευτικό θρίλερ που η δράση του εκτυλίσσεται στον μεσαίωνα.

Ωραία γραφή ,λιτός λόγος, με σύντομες αλλά περιεκτικές περιγραφές εικόνων. Βασικό στοιχείο η ιστορική τεκμηρίωση των γεγονότων που ζουν οι ήρωες του. Κεντρικός ήρωας ένας έμπορος σπάνιων βιβλίων και λειψάνων όπου περιβαλλόμενος από τα δικά του μυστικά προσπαθεί να ανακαλύψει ένα βιβλίο που υποτίθεται περιέχει την γνώση των αγγέλων.

Διαδρομές στην Ισπανία, Ιταλία, Γαλλία μας δίνουν τη δυνατότητα μέσα από την έντονη δράση να γνωρίσουμε αφενός τους προσκυνητές στο δρόμο του Αγίου Ιακώβου αφετέρου παραεκκλησιαστικές οργανώσεις, βίαιες και σκοτεινές, Ναΐτες ιππότες, επίορκους μοναχούς, μάγους και αλχημιστές. Μυστήριο, συνεχής δράση ,απρόσμενες εξελίξεις ,σασπένς κάνουν το βιβλίο ένα από τα καλύτερα του είδους του. Διαβάστηκε μονορούφι αποδίδοντας μεγάλη αναγνωστική απόλαυση 😉
Profile Image for Asia.
518 reviews5 followers
Read
August 1, 2023
Wzięłam tę książkę ze sobą na urlop i chociaż została mi do przeczytania tylko jej mniejsza połowa, to schodziła mi ona AŻ 3 dni. I żeby nie było - nie mam do tej książki kompletnie żadnych zarzutów. To powieść, która przyciąga zarówno tytułem, tajemniczą, nieco mroczną okładką, jak i ciekawą, lekko napisaną fabułą. Problem z tą książką miałam z całkiem innych powodów - ciężko było o skupienie mając pod nosem i w zasięgu wzroku całe pasmo Tatr Wysokich stąd brak oceny przy tym tytule. Nie nadaję się na góry z książką pod pachą....
Profile Image for Anna Maria.
206 reviews
April 12, 2025
Un romanzo avvincente, ricco di atmosfera e intriso di mistero, che incanterà gli amanti dei thriller storici e i bibliofili di ogni genere. Marcello Simoni si conferma un maestro nel tessere trame complesse e suggestive, regalando ai lettori un'esperienza di lettura indimenticabile. È assolutamente un romanzo che cattura il lettore fin dalla prima pagina, pertanto lo consiglio a tutti coloro che come me amano immergersi tra le pagine di un buon libro: è questo sicuramente rientra tra questi.
Profile Image for Davide Perego.
35 reviews
September 16, 2023
Viste le recensioni degli addetti ai lavori al momento dell'uscita del libro mi sarei aspettato qualcosa di più. Comunque, considerando che era il primo libro dell'autore penso possa meritarsi 3 stelle. Ritmo un po' lento ma trama interessante. Sicuramente in futuro penso di leggere altri libri di Simoni.
Profile Image for Nicola Pandolfi.
79 reviews4 followers
December 11, 2017
Primo volume della trilogia. Si legge con facilità, scrittura semplice e scorrevole. I colpi di scena ci sono ma un po' troppo "scontati". Non so se leggerò anche gli altri della trilogia.
Profile Image for Taru Luojola.
Author 18 books23 followers
January 31, 2018
Sangen keskinkertaista rymyämistä, salaseuroja, juonitteluja ja esoteerisia mysteereitä. Mutta jotenkin sellainen oikea henki jäi puuttumaan.
Profile Image for Concetta Maddaluno.
203 reviews2 followers
December 4, 2021
Amo molto i romanzi con ambientazione storica e adoro i gialli; quindi quando le due cose si incontrano sono ancora più entusiasta della cosa. Sicuramente l’inizio di questa saga (a cui arrivo in ritardo) si associa al desiderio di una lettura non impegnativa, ma è stata comunque stimolante, visto il collegamento a tanti riferimenti linguistici e filologici, che per chi esce come me da studi umanistici non può fare a meno di apprezzare.
La lettura è comunque semplice e il ritmo veloce.
Profile Image for Valeria P..
8 reviews1 follower
April 18, 2022
Thriller molto semplice nel suo sviluppo, di piacevole lettura. Presenta capitoli molto brevi e un narratore onnisciente che ti svela tutto ciò che pensano e sentono i personaggi. È il tipico thriller storico-medievale consigliato a chi cerca una lettura semplice poco impegnativa ma dalla storia interessante.
Profile Image for Rowizyx.
384 reviews153 followers
October 23, 2014
Questo libro a me sembra solo una dimostrazione di come stia lavorando bene l'ufficio marketing della Newton Compton, perché è a mio parere terribile, eppure ha venduto un pacco, vincendo anche il premio Bancarella. Non so, a me è sembrato quasi la sintesi di un libro vero, con tutti questi capitoletti così brevi e... inutili. Non ci si affeziona a un personaggio neanche a pagare, perché il protagonista è un dannato saccente e i comprimari sono troppo poco caratterizzati per fare breccia, e la struttura narrativa è troppo evidente: succede prima A perché così si arriva a B... Ma in un libro questo non si dovrebbe notare, ci si dovrebbe poter immergere in una storia dimenticandosi che dietro c'è un autore che sceglie una scena piuttosto che un'altra per uno scopo che si vedrà nel finale. Anche lo stile per i miei gusti è risultato troppo scarno, io preferisco descrizioni un po' più ricche e una narrazione meno frammentaria. Che delusione.
Profile Image for Andrea.
Author 4 books4 followers
January 12, 2020
"Era una notte buia e tempestosa". Me lo vedo bene Simoni, appollaiato sul tetto della cuccia con la macchina da scrivere in grembo. La prosa l'ha imparata da Snoopy, la trama da Dan Brown, dal quale affitta per tre quarti di romanzo la nuovissima idea della caccia al tesoro, con il cattivone che insegue i buoni passo passo. Con che faccia chi gli scrive la copertina lo accosti a Il nome della Rosa, francamente va oltre la mia comprensione. Perchè ben due stelle, allora? Perchè l'autore non ha tutte le colpe. Scrive un libro mediocre, anche qualcosa di meno, ma lo fa in modo onesto. Il livello si dichiara dalle primissime pagine, e gli va riconosciuto che si mantiene coerente fino in fondo, con carrambata finale e vissero tutti felici e contenti. Il crimine è dell'editore, che ha il solo merito di avere scritto 9.90 nell'angolo della copertina.
Displaying 1 - 30 of 245 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.