Supernova Mars Goldsmith ha ventitré anni, un nome esplosivo, un cognome ingombrante ed è figlia di due scienziati miliardari, ma il suo lavoro non ha niente a che fare con formule e teoremi. Crede nelle favole, è innamorata dell’amore e la sua passione è realizzare i sogni, sì… degli altri! Appena arrivata a San Diego, è pronta per iniziare la carriera di wedding planner in una delle agenzie più famose della città. Cosa potrà mai andare storto? Julian Wasserman ha trentasette anni e ha fatto del suo infallibile intuito una professione. È un detective privato senza scrupoli, arrogante, affascinante e sfrontato… ma ha anche dei difetti! Soprattutto, sa che dietro ogni coppia sposata si celano sempre grosse bugie, ed è pronto a smascherarle una dopo l’altra. E c’è di più. Ha saputo che in città c’è una nuova wedding planner con un cognome inconfondibile. Quale occasione migliore per togliersi un paio di sassolini dalla scarpa? Julian ha parecchi conti in sospeso con i Goldsmith e questa è l’occasione giusta per pareggiarli. E poi, quanto può essere divertente sabotare tutti gli eventi organizzati dalla sua rivale? Da uno a infinito. Peccato che Supernova non abbia nessuna intenzione di farsi rovinare la carriera da quel detective borioso ed egocentrico, e che importa se è sexy da morire? Non cadrà mai nella sua trappola. Mai! Lei organizza matrimoni, lui li distrugge. Lei adora il lieto fine, lui odia il romanticismo. Lei crede nell’amore vero, lui nelle sveltine in piedi. Cosa può succedere quando la passione ribalta ogni teoria e dimostra che l’odio e la rivalità sono solo i preliminari dell’amore?
«L’amore vuole tutto, pretende che tu gli appartenga e non puoi fare altro che assecondarlo.»
4.5 ⭐ Se tardi a trovarmi, insisti. Se non ci sono in un posto, cerca in un altro, perché io sono seduto da qualche parte ad aspettare te. Walt Whitman Si conclude la serie Goldsmith e si chiude in bellezza .
Sono combattuta. 3 stelline con riserva a questo libro perché purtroppo ho trovato la protagonista quasi insopportabile. Ha 23 anni ma si comporta come se ne avesse 15 e finito il libro rimane così, secondo me non c'è stata una vera e propria crescita del suo personaggio. Ho apprezzato molto il suo lato romantico ma ci viene anche descritta come una ragazza indipendente e "forte" poi però si fa mille pare per come la pensa suo padre e ci tartassa con un sacco di "non ho avuto una vita facile" che 1. detto da una nepobaby fa molto ridere e 2. non penso possa essere paragonata all'esistenza di julian e sua sorella, al di là del brutto episodio che ha vissuto a 20 anni. Proprio parlando di questo episodio ho odiato la reazione iniziale di Chase e mi è dispiaciuto molto per Nova, sembrava quasi fosse colpa sua. Inoltre ho sentito molto la mancanza di Rebecca come figura materna, avrei tanto voluto che Nova somigliasse un pochino di più a lei invece l'ho trovata molto più simile ad Audrey. Ha avuto molti confronti con il padre ma solamente uno, durato 3 secondi, con la madre cioè chi se ne frega di Chase quando hai LA REBECCA PENNINGTON come madre, praticamente il miglior personaggio di tutta la famiglia (becky hai tutto il mio corazon💘) Il fatto che Nova abbia interagito di più con Audrey e Rachel rispetto a lei proprio non mi va giù😂 Concludo con Julian, l'evoluzione del suo personaggio è stata eccellente e la parte che mi è piaciuta di più, proprio ben fatta come tutta la sua storia e il rapporto con Efrem.
«Hai il nome di un'esplosione di stelle e ti comporti come un buco nero.»
Devo dire che Nova me l’aspettavo completamente diversa, tipo un peperino combina guai. E per fortuna che avevo letto altre recensioni ed ero preparata al fatto che invece non lo fosse, perché quell’anima lì, sebbene in sottofondo sia presente, salta fuori poco. L’avrei preferita probabilmente, però così completa Julian e quindi va bene lo stesso! La Chiozza scrive come sempre molto bene e ti trascina nella storia fino alla fine! Vorrei mille altri libri di questa serie, li leggerei tutti molto volentieri!
Esiste davvero qualcuno a cui non piacciono i libri di Paola Chiozza? No sul serio, esiste ? Perché se è così, abbiamo un problema. Ragazzi che posso dire: anche questa volta ha fatto centro. Mi è piaciuto tutto tranne forse la protagonista…a volte si sarebbe merita un cartone in faccia. Detto questo mi eclisso, perché dire altro sarebbe superfluo e ripetitivo.
Ps. Paola aspetto solo una tua copia a casa. L’ho preso sul Kindle perché la mia libreria sta per esplodere ma …;). Pss. Scherzo o forse no, ma sappi, se mai leggerai questa recensione, che ti adoro.
Ho sempre un po’ paura quando devo parlare dei libri di Paola Chiozza, e questo perché mi sembra di essere ripetitiva con le mie parole… ma ancora una volta la penna di questa autrice mi ha stupita, coinvolta e anche sorpresa. Con La teoria della rivalità non è stato amore a prima pagina, avevo il sospetto che il tutto non stesse partendo ma soprattutto non ero convinta di aver compreso bene l’inizio del romanzo, ma più andavo avanti e più Nova e Julian mi hanno conquistata. Non mi aspettavo nulla di questa storia, non credevo nemmeno di riuscire a entrare così tanto in empatia con la protagonista o di sciogliermi come neve al sole durante i dialoghi tra padre e figlia, ma è inutile girarci attorno… Julian è il personaggio più accattivante, enigmatico e con una storia personale non indifferente che l’autrice abbia mai creato. Il rapporto tra i due parte decisamente dal basso, sono state tante le cose che si sono scoperte man mano ed è incredibile i collegamenti che sono stati fatti o come sono state svelate le cose. Credo che la Chiozza con questa serie abbia dimostrato di non essere solo una penna scorrevole che sa strappare sorrisi, lei è cresciuta con i suoi personaggi e ha fatto fare ai suoi lettori un viaggio da Marte e ritorno, regalandoci un sacco di emozioni e sensazioni incredibili. Questo volume conclude la serie e abbiamo avuto modo di rivedere tutti, ma è stata anche in grado di parlare di una ragazza fragile ma non debole, con un carattere che vuole fortificar, che vuole essere indipendente e che vuole essere conosciuta per sé stessa, non per il suo cognome. E vedere la sua crescita o il mondo attraverso le sue scoperte è stato non solo emozionante, ma anche bello nella sua semplicità. Come dicevo prima, Julian è un personaggio particolare, sicuramente enigmatico e che non si capisce al volo ma le sue emozioni traspaiono con i suoi dubbi, con le frasi non dette e le scelte che compie inconsapevolmente. Si chiude un cerchio attorno a questa famiglia, ma ognuno di loro mi ha personalmente lasciato qualcosa e a Nova non posso che dire grazie per essere rimasta sempre lei: semplice, genuina, piena di sogni, che alla fine capisce di non essere sbagliata solo perché è diversa dalle persone che la circondano; e non posso che dire grazie a Julian perché ha saputo abbassare la testa di fronte ai sentimenti, e mi ha dimostrato ancora una volta che l’età è solo un numero. Faccio i complimenti a Paola Chiozza, sì, ancora una volta, perché si migliora di volta in volta e riesce sempre a portarmi in mondi nuovi, lontani dalla realtà ma che sembrano sempre qui, a un solo passo da noi. Invece non la ringrazio perché è riuscita a farmi versare qualche lacrima, ma lì è la parte ormonale di me che ha preso il sopravvento… ma questa è un’altra storia!
E così ho finito la Goldsmith, leggendo anche il libro su Nova e Julian. Dolce e in aspettatamente coinvolgente sono le parole giuste per descriverlo. Più leggevo e più non riuscivo a staccarmi per quanto fosse bello.
Come c'era da aspettarsi lo stile di scrittura è scorrevole, ma Paola Chiozza ormai è una garanzia. Anche qui, i personaggi sono molto ben caratterizzati ed è stato incredibile vedere come la notevole differenza d'età la sfrontatezza di Julian si sposasse alla perfezione con la dolcezza di Nova. Li ho amati e come coppia quasi quasi non rubavano la prima posizione a Chase e Rebecca nella mia classifica.
Vorrei poter leggere all'infinito di questa famiglia, lasciarle andare sarà difficilissimo.🥲💕
«Volevo odiarti, invece sei diventata indispensabile. Volevo darti tutte le mie prime volte, ma tu le hai date a me.» ♡
Supernova Mars Goldsmith ha ventitré anni, è la figlia di due scienzati miliardari che io ho amato con tutta me stessa. Chase e Rebecca. Per nova però il suo lavoro non ha niente a che fare con formule e teoremi. La sua passione è realizzare i sogni degli altri. È per questo che una volta arrivata a San Diego, è pronta per iniziare la carriera di wedding planner in una delle agenzie più famose della città. Ma Nova non aveva messo in conto Julian Wasserman.
Julian ha trentasette anni ed è un detective privato senza scrupoli, arrogante, affascinante e sfrontato. Lui sa che dietro ogni coppia sposata si celano sempre grosse bugie, ed è pronto a smascherarle una dopo l’altra. E c’è di più. Ha saputo che in città c’è una nuova wedding planner con un cognome inconfondibile. Quale occasione migliore per togliersi un paio di sassolini dalla scarpa? Julian ha parecchi conti in sospeso con i Goldsmith e questa è l’occasione giusta per pareggiarli.
Lei organizza matrimoni, lui li distrugge. Lei adora il lieto fine, lui odia il romanticismo. Lei crede nell’amore vero, lui nelle sveltine in piedi.
Quanto li ho amati. Mi hanno fatto perdere la testa perché Nova e Julian si odiano a vicenda…Ma la passione ardente che li lega potrebbe rivelarsi un problema. O forse no?
Ho adorato Nova e le sue insicurezze, le sue paure e la sua innocenza. Ho amato Julian e il suo essere sempre pronto a tutto. Tranne nello scontrarsi con occhi e con il cuore di Nova. Per quello non era assolutamente pronto.
Insieme mi hanno fatto ammattire, innamorare, sognare ad occhii aperti. E ho amato anche la presenza costante degli altri personaggi, ogni volta mi scappava un sorriso al ricordo delle emozioni che ho provato leggendo gli altri volumi della serie.
E infatti non è stato facile doverli salutare definitivamente, avrei voluto passare ancora qualche momento in compagnia della bellissima. e indimenticabile Famiglia Goldsmith.
Paola Chiozza regala il giusto finale una storia molto bella, ben scritta, che si legge in un soffio 🤩
Nova è dolcissima, schiacciata sotto il peso del suo cognome e con un sogno: avere un amore come quello di Chase e Rebecca, i suoi genitori.
Julian vuole solo vendicarsi, ha una cicatrice profondissima che non si è mai chiusa. Ma l'amore fa quello che vuole e la sua vita cambierà per sempre davanti a quegli occhi così particolari eppure così belli 😍
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L'ho trovato carino. Mi è piaciuta molto la storia di Julian, mi è anche scesa una lacrima, ma forse sono stata tratta in inganno dalla tematica dell'age-gap, che invece è stata trattata solo in modo marginale. In generale, non riesco a ritrovare in questa saga quella Paola Chiozza di cui mi ero innamorata leggendo "Nessuno mi può giudicare".
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Paola Chiozza è riuscita a stupire ancora con questo libro, Julian e Supernova sono dei personaggi indimenticabili con le loro paure e i loro dubbi e con quel senso della famiglia che è riuscito a mettere tutto a posto dando vita ad un amore bello e intenso. Bellissimo
recensione a cura del blog "Libri Magnetici" by El
Se tardi a trovarmi, insisti. Se non ci sono in un posto, cerca in un altro, perché io sono seduto da qualche parte ad aspettare te. Walt Whitman
Ed eccoci qua, amici Magnetici, a salutare una serie che ci ha tenuto imprigionati negli ultimi due anni, che ci ha incantato per la maestria con cui è stata scritta e fatto persino un po’ innamorare di formule matematiche e problemi di fisica. Con “La Teoria della Rivalità” si chiude il cerchio della famiglia Goldsmith: con Nova, la figlia di Chase e Rebecca, diamo l’addio a un insieme compatto di emozioni e personaggi perfettamente delineati e incastrati tra loro, con cui abbiamo viaggiato persino in Italia, per approdare infine in una hacienda messicana, circondata da campi infiniti di papaveri. Non è un caso aver iniziato questa recensione con la citazione del famoso poeta Walt Whitman, posta alla fine del libro. Essa racchiude, per me, il senso dell’opera stessa, l’attesa che pervade tutto il romanzo e determina le esistenze di Nova e Julian. Supernova Goldsmith ha tutto. È la figlia dell’uomo più ricco del mondo, il magnate geniale che ha sempre puntato a Giove e oltre, famoso per la sua intraprendenza e per la storia d’amore quasi cinematografica con Rebecca Pennignton, sua magistrale controparte ne “Le regole dell’attrazione”, primo libro della serie. Nova ha tutto, dicevamo, ma forse basta uno sguardo poco più che superficiale per riscrivere ogni certezza. Timida, riservata, distante anni luce dalla vita social che ci si aspetterebbe da un’ereditiera, non si definisce né particolarmente bella né interessante. Non c’è niente di geniale in lei, nulla che la accomuni agli straordinari personaggi che la circondano. Il senso d’inadeguatezza è il filo conduttore della sua esistenza, a malapena nascosto dai cerotti che le coprono le unghie tormentate. Sono di Chase le parole che troviamo all’inizio di questa storia, quando, durante una riunione di famiglia a Paradise Cay, per l’ennesima volta intravede in quella figlia così diversa da lui un disagio dal sapore silenzioso e triste. «Nova, non me ne frega niente se non conosci la tavola periodica a memoria. Non ti voglio geniale, ti voglio felice.» Pur essendo cresciuta a pane e stelle alla Event Orizon, Nova ha deciso di trasferirsi a San Diego per perseguire il sogno di organizzare eventi e creare abiti da sposa, in netto contrasto con quello che il mondo si sarebbe aspettato da lei, lontano anni luce dall’azienda spaziale e dai progetti familiari. I sentimenti di Nova nei confronti di Chase, e della famiglia in generale, sono un punto nevralgico dell’opera per la loro complessità: è una giovane donna che non ha niente di eccezionale, se non il talento di rendere meraviglioso quello che la circonda allo scopo di vedere le persone felici. È un aspetto bellissimo del suo carattere e lei è l’unica a non vederlo. Ferita da un’esperienza passata che ha lasciato il segno, aspira a una vita tranquilla accanto al fidanzato Ethan, oltreoceano per perseguire gli studi di Medicina in Inghilterra. La loro storia, per citare uno straordinario Anthony Hopkins in un film altrettanto straordinario, non ha “un’ombra di trasalimento, non un bisbiglio di eccitazione; questo rapporto ha la stessa passione di un rapporto di nibbi reali”, eppure le va bene perché, non conoscendo niente di diverso, non aspira ad avere di più. Il vestito che Nova indossa lo cuce il suo migliore amico Dax quando, con poche parole, le riassume quello che vede: «Hai il nome di un’esplosione di stelle e ti comporti come un buco nero.», fino a quando tutte le regole vengono scombinate da un’eccezione che si chiama Julian Wasserman, investigatore privato che la giovane incontra a un evento di pittura. Julian è la sua nemesi, dentro e fuori. Tanto lei è delicata e pallida, quanto lui è scuro e prestante. Tanto la sua pelle è candida, quasi trasparente, quanto quella di Julian è dorata e implacabile come il sole del Messico dove è nato.
Sono un albero cresciuto negli Stati Uniti, ma le mie radici affondano in un terreno diverso. Papaveri rossi e colline verdi. Di lui scopriamo un passato di adozione e un amore sconfinato per la terra d’origine e per ciò che vi ha lasciato. La perdita che ha subìto, una delle tante, l’ha segnato nel profondo. Non è un caso che adesso orbiti sempre intorno a Nova, tantomeno il fatto che con le sue azioni boicotti gli eventi da lei organizzati: nello schema generale delle cose, ogni mossa di Julian è premeditata.
Mi concedo giusto qualche istante per incassare il colpo. È la regola dei tre secondi. Uno per arrabbiarmi, uno per sfogarmi, uno per pensare alla vendetta. Se voglio sopravvivere alle punture di veleno del passato, questo è l’unico antidoto: non più di tre secondi.
Il dolore segna la sua intera esistenza, ma c’è un elemento che lo surclassa e ne determina ogni azione, spietato come una lama in attesa di affondare finalmente nell’agognato bersaglio. Perché se è vero che sono due le cose importanti per i messicani. Una è la morte. L’altra è la vendetta, è anche vero che niente lo prepara all’incontro con Nova. Lei rappresenta tutto quello che ha imparato a odiare, racchiuso in un guscio perfetto come quegli occhi diversi, che lo guardano prima con rabbia e poi con la consapevolezza che dietro quell’animo così irriverente si nasconda qualcosa di più profondo: qualcosa per cui è pronta a mettere a repentaglio quel cuore che non ha mai sentito battere. Ma come può Julian dimenticare la promessa fatta a se stesso e alla memoria di chi ha deciso di vendicare? Non può, nonostante la certezza di sacrificare l’unica possibilità di aver trovato la sua parte complementare in lei.
Sono un uomo che ha imparato ad aspettare. Che ha onorato ogni singola promessa fatta, al tempo e alla vita. Ho atteso ventitré anni concedendomi solo tre secondi al giorno per pensare alla mia vendetta. Per non finire inghiottito dai ricordi, ma senza dimenticarli mai. Tre secondi sono il tempo in cui ho realizzato di voler sporcare tutto quel candore. Uno per guardarla, uno per inquadrarla, uno per odiarla.
Ventitré sono gli anni di Nova e gli stessi che Julian ha passato a meditare sul modo in cui poter correggere un torto. Entrambi si muovono come ballerini in uno splendido campo di papaveri, ma i profumi e il caldo del Messico sono lontani dal sole artificioso della California. Manca l’aria rispetto a casa, dove Julian non è più riuscito a tornare. E non importa che le persone a lui più care tentino di distoglierlo dall’insano progetto di portare a fondo la famiglia più importante del mondo, perché se è vero che il lavoro si mescola con il piacere, è altrettanto inevitabile che ad ogni azione corrisponda una reazione. Non c’è bisogno di esplodere tra le stelle e trovare nuovi sentieri nello spazio quando la ragione dei numeri non lascia alcuno scampo: ogni lacrima non versata deve trovare il suo sfogo, pena la distruzione dell’ultima parvenza di speranza, che sa di un’unica parola ed è perdono.
Ho promesso a Efrem che avrei fatto il mio lavoro, è vero. Ma io sono figlio di promesse non mantenute e doveri non rispettati. Mi chiedo che storia racconti la sua pelle, così pallida da sembrare trasparente. Non ha cicatrici né imperfezioni, non porta i segni del tempo e dei rimorsi come la mia. Chissà se si è mai sbucciata le ginocchia, da bambina. Se abbia provato l’emozione di correre tra la sabbia e la polvere, se sappia cosa significa sporcarsi con le tempere, intingere le mani nel colore e inseguire le abuelas minacciandole di rovinare i loro abiti tradizionali.
Per quanto possa sembrare strano, le parti più liriche appartengono proprio a Julian, le cui mani invece sono sporche di menzogne e lividi, che osserva Nova come se fosse un ritratto ancora da dipingere. Lui per primo ne svela la vera essenza, vedendo ciò che lei non riesce a vedere: lenti a contatto e improbabili pigiami della Disney non tolgono nulla al fascino di quella giovane donna che sta provando nuovamente a fidarsi di se stessa e delle proprie possibilità. Entrambi sono simili a quei fiori che nascono ovunque, anche nei crepacci, e che muoiono appena li sradichi dal terreno. Supernova ha una famiglia, un intero clan che la ama, ma si sente fuori posto. Julian è solo, nonostante Efrem e il migliore amico Zane. È lontano dalle sue origini perché talmente imbrigliato nelle trame della vendetta da essersi dimenticato di ricordare che proprio quel passato lo vorrebbe adesso vedere felice. Hanno trascorso le loro esistenze inconsapevoli di cercarsi, ma quando s’incontrano, e si scontrano soprattutto, è un’esplosione: solo quando saranno in grado di accettarsi entrambi per quello che sono potranno finalmente sentirsi a casa, e a quel punto il luogo non avrà più alcuna importanza. Questo libro è delicato, forte, deciso come il vermiglio sterminato dei campi di papaveri: gli opposti sono apparenti e s’incastrano in quella chiusura del cerchio, o rottura come direbbe Julian, in modo perfetto. Perché quando si è creati per qualcuno non importa quanto distanti si possa essere nello spazio e nel tempo: ci sarà sempre quella strada invisibile tra le stelle, disseminata di luci brillanti come diamanti sullo strascico di un abito da sposa, che ci guiderà esattamente dove siamo destinati ad andare: fino a Giove e molto, molto oltre l’infinito.
Paola Chiozza non delude mai! Ho amato quest’ultimo capitolo della serie dei Goldsmith, molto bella la storia di Nova e Julian. Non riuscivo più a staccarmi, è stato come una droga! Non sono mancate sorprese e colpi di scena e posso ufficialmente eleggere Julian come mio preferito della serie di libri sui Goldsmith 😏 in alcuni momenti mi sono dovuta sventolare per il calorrrrrrrr 🔥🔥🔥 te quiero Julian 😉 (anche se il mio preferito in assoluto di tutti i libri della Chiozza resterà per sempre Hunter, sorry not sorry 😜) Che dire, non vedo l’ora di leggere il prossimo libro della Chiozza! Ho adorato tutto! Si può leggere anche senza aver letto gli altri libri della serie, ma se li leggete è meglio😂
"La teoria della rivalità" di Paola Chiozza è un romanzo coinvolgente che ti tiene incollato alle pagine fino all'ultima parola. La trama ruota attorno a due personaggi molto diversi tra loro: Supernova Mars Goldsmith, una giovane e idealista wedding planner, e Julian Wasserman, un detective privato cinico e affascinante. La storia si svolge a San Diego, dove Supernova è pronta ad iniziare la sua carriera nella rinomata agenzia di wedding planning. Tuttavia, Julian ha una vecchia rivalità con la famiglia di Supernova e vede questa come l'opportunità perfetta per vendicarsi. Deciso a sabotare tutti gli eventi organizzati dalla giovane wedding planner, Julian si imbatte in una serie di situazioni imprevedibili che metteranno alla prova le sue convinzioni e i suoi sentimenti. Ciò che rende "La teoria della rivalità" così avvincente è la chimica scintillante tra i due protagonisti. Nova è un personaggio così genuino e vero con cui è facile empatizzare. Julian, invece, è un personaggio con un fascino irresistibile che ti cattura l'attenzione sin dal primo incontro con la sua personalità affascinante che nasconde una storia dolorosa alle spalle che si rivela gradualmente nel corso della storia. Il suo passato oscuro e i segreti che lo circondano tengono incollati alle pagine, creando una tensione emotiva e un senso di curiosità nell'esplorare i suoi motivi e le sue azioni. I segreti che avvolgono il passato di Nova e Julian ti tengono incollato alle pagine, desideroso di scoprire come influenzeranno la loro storia d'amore. Nova e Julian sono: oscurità e luce, odio e amore. Sono lo yin e lo yang: due metà che si completano. Paola è riuscita a trasmettere tutte le emozioni che vivono i protagonisti, a far vivere la sofferenza di Julian, le insicurezze di Nova, la scoperta dell’amore e della passione, la sofferenza della perdita, il coraggio di perdonare e fidarsi nuovamente, e la gioia di ritrovarsi. Attraverso i personaggi di Nova e Julian, Paola Chiozza offre spunti di riflessione profondi che vanno dalla vendetta all'amore, dalle aspettative alle insicurezze che il mondo esterno può radicare in noi. La storia ci invita a esaminare le nostre motivazioni, a superare il desiderio di vendetta e a trovare il coraggio di abbracciare l'amore e l'autenticità. Con la Teoria della rivalità si chiude la serie della famiglia Goldsmith, può essere letto come romanzo indipendente ma il mio consiglio è di recuperare i precedenti romanzi qualora non li aveste letti in modo tale che possiate apprezzare meglio la storia e capire meglio i personaggi. Definisco questo romanzo un’esplosione di emozioni!!!!
Supernova Mars Goldsmith è la figlia di Chase Reeve Goldsmith, l'uomo più ricco del mondo, e della sua amatissima moglie Rebecca Julia Pennington in Goldsmith. La sua famiglia è perfetta e lei sembra essere la figlia perfetta. Ventritré anni, un fidanzato che studia per diventare medico e una carriera avviata come organizzatrice di eventi, anche se non ha ereditato un briciolo delle abilità matematiche della famiglia Supernova sembra avere una vita perfetta, ed è esattamente per questo che il detective privato Julian Wesserman vuole distruggerla.
Rispetto al resto dei romanzi della saga dei Goldsmith questo quarto capitolo è decisamente il più serio e meno scanzonato, soprattutto per le tematiche che vengono affrontate, ma anche per il carattere dei personaggi e per il tono della narrazione. Per quanto, come ben sapete, io sia un'amante di romanzi più chick-lit o comunque di commedie romantiche, ho apprezzato la scelta di Chiozza un altro enemies-to-lovers nella saga dei Goldsmith con lo stesso tono della "Formula dell'attrazione" sarebbe sicuramente apparso ridonante.
Lo stile, come sempre, è impeccabile. Scritto benissimo, il romanzo riesce a coinvolgere il lettore già dalla prime pagine, portandolo ad empatizzare con i personaggi. Nel mio caso mi sono trovata a preferire nettamente Julian e Nove. Penso che, tra tutte le coppie di questa saga, questa sia quella dove ho preferito così nettamente un personaggio rispetto all'altro. Ho trovato la protagonista femminile davvero troppo insicura e troppo condizionata dal giudizio degli altri, sicuramente una caratteristica attribuitale per la sua giovane età, non così distante dalla mia però, tutto sommato. In ogni caso man mano che il personaggio cresce all'interno della storia sono riuscita sempre più ad empatizzare con lei, fino ad arrivare ad apprezzarla.
Ancora una volta non mi resta che dire "Tutto bellissimo!" a Paola Chiozza e mettermi a recuperare vecchi romanzi in attesa del prossimo.
«L’amore vuole tutto, pretende che tu gli appartenga e non puoi fare altro che assecondarlo.»
Mi ero innamorata della storia già leggendo la trama perché da lì emerge subito che è una storia frizzante, piena di hate to love e super intrigante. Si capisce subito che i due protagonisti sono come il giorno e la notte e che si daranno battaglia fino alla fine dei giochi.
Nova sente su di sè il peso del suo cognome e dell’eredità della sua famiglia, si sente sbagliata perché non ama le stelle, non le piace la scienza, lei ama altro, i matrimoni e le storie d’amore. Questo le pesa molto perché non si sente capita e sente la pressione del giudizio degli altri. Ella però è un'eccellente wedding planner e ama il suo lavoro, per lei non c’è niente di meglio che vedere trionfare l’amore. Quando si parla di lei però la situazione cambia perché non ha ancora trovato la persona giusta.
Julian è un super detective privato, ma in fatto di relazioni è un disastro, non ha relazioni stabili e non conosce nulla dell’amore. Egli entra subito in conflitto con Nova perché ha dei conti in sospeso con la sua famiglia e dato che non può colpire i suoi genitori colpisce lei. Egli incolpa la famiglia Goldsmith per tutto il dolore subito e ora cerca solo vendetta per pareggiare i conti. Nova e Julian si ritroveranno in una spirale di segreti, litigi, sabotaggi lavorativi, ma anche passione e affinità. Entrambi vivranno la loro storia a metà tra l’odio e una passione inarrestabile, ma dovranno fare attenzione a non far prevalere l’orgoglio se non vogliono perdere tutto.
Quando ho letto i libri precedenti non vedevo l’ora di conoscere la storia della piccola di casa, Nova e la storia ha saputo davvero regalarmi tante emozioni.
Iniziata la lettura non sapevo bene cosa aspettarmi e ho capito che non era possibile prevedere nulla perchè è una di quelle storie che sa sorprenderti dall'inizio alla fine. La storia è dolce, sofferta, passionale e molto emozionante. L’autrice ha saputo davvero farmi amare Nova e Julian.
Questo è l'ultimo libro della serie "The Goldsmiths" e racconta la storia di Supernova, figlia di Chase e Rebecca. Supernova, per gli amici Nova è diversa dalla sua famiglia, non ha nessuna passione per le materie scientifiche ne per intraprendere la carriera di avvocato. Nova ama solamente una cosa, l'amore e l'unica cosa che vuole fare è celebrarlo diventa così un'organizzatrice di eventi e si trasferisce a San Diego, lontano dalla famiglia decisa a procedere con le sue gambe. Supernova è una ragazza molto insicura, il suo non avere nessuna attinenza scientifica, il suo nom essere un genio la fa sentire inferiore alla sua famiglia e vive con la paura costante di deluderli. È però una ragazza dolce e tenera. L'incontro con Julian la destabilizza, lui l'affascina in una maniera strana, diversa, come non ha mai provato, fin dal primo incontro rimane turbata da lui. Julian è un uomo che cerca solamente vendetta, da ventitré anni aspetta questo momento, ossia, distruggere la vita di Supernova Mars Goldsmith, ma non ha fatto i conti con quello che prova nell'incontrarla. Tra i due le scintille sono presenti già al primo sguardo e durante la storia è un crescendo di tensione e passione che l'autrice è stata bravissima a descrivere facendoci vivere la storia insieme ai protagonisti in maniera totale. Mi è piaciuta la storia tra i due che sono totalmente l'opposto l'uno dell'altro ma nello stesso tempo si completano. Julian ha un grosso dolore che si porta dietro, da anni ed estirparlo non è semplice, ma Nova riuscirà ad abbattere il suo muro con la dolcezza che la contraddistingue. Consiglio la lettura di tutta la serie perché ogni personaggio descritto dall'autrice ci insegna qualcosa e tutti insieme ci dimostrano che nel mondo non c'è niente di più potente dell'amore.
«Sento come se ti avessi aspettato per ventitré anni». «Io ti ho aspettata per trentasette. Ogni giorno di questi anni l’ho vissuto per arrivare a te».
Supernova Mars Goldsmith ha ventitré anni ed è figlia di due scienziati, ma il suo lavoro non ha niente a che fare con formule e teoremi. Infatti arrivata a San Diego, è pronta per iniziare la carriera di wedding planner. Julian Wasserman ha trentasette anni ed è un detective privato senza scrupoli, arrogante e affascinante… Sa che dietro ogni coppia si celano sempre grosse bugie, ed è pronto a smascherarle tutte. Ha saputo che in città c’è una nuova wedding planner con un cognome inconfondibile. Julian ha dei conti in sospeso con i Goldsmith e questa è l’occasione giusta per pareggiarli. “La teoria della rivalità” è una storia di passione e di vendetta. Da un lato c’è Nova, ragazza ambiziosa, intelligente e sognatrice che cerca il vero amore e vive organizzando matrimoni, dall’altro abbiamo Julian che non crede più nel lieto fine, odia il romanticismo e lui, i matrimoni, beh… li distrugge. Ma cosa succede quando la passione ribalta ogni teoria?
Leggere questo libro è stato come essere sulle montagne russe: dolore, sofferenza, coraggio, forza, amore ma soprattutto emozioni e una passione travolgente. È un age gap - hate to love con i fiocchi: Julian è un uomo pieno di ferite e cicatrici, si reputa da sempre nemico dei Goldsmith ma finirà per scoprirsi terribilmente attratto, irrefrenabilmente innamorato proprio della piccola di casa.
Il loro amore si evolve in un crescendo che attraversa tutto il libro: gelosia, tensione, battibecchi, provocazioni, passione. È una storia da batticuore a cui non manca nulla: c’è romanticismo, spensieratezza, ma anche profondità, dolore e tantissima maturità, sia dei temi che della scrittura (che io reputo straordinaria). Punto in più: Chase versione papà è irresistibile🫠 “La teoria della rivalità” è una bellissima storia di odio e di amore, di dolore e di rinascita.🩷
«Le mie lacrime scavano solchi così profondi che niente potrà mai risanarli. A parte Nova. La mia cura, l’unica speranza di essere ancora felice».
Ho sempre un certo timore quando si tratta di leggere i libri di una saga, perché temo sempre che il successivo non sia all'altezza del precedente. Paola Chiozza però mi ha fatto superare questo timore. Mi sono innamorata di Nova e Julian come di tutte le altre coppie della famiglia Goldsmith. Avranno sempre un pezzo del mio cuore. Nova, in particolare, con la sua dolcezza e la sua fiducia nell'amore mi ha conquistata dalle prime pagine. Julian, invece, con il suo animo tormentato, ho faticato a comorenderlo, però quando ho scoperto il suo passato mi si è spezzato il cuore. 💔💔 Mi dispiace che con loro si chiuda un cerchio, però sono felice di aver incontrato nuovamente tutta la famiglia Goldsmith.
Paola Chiozza decidere di chiudere questa saga familiare in maniera perfetta. Una perfetta chiusura di un cerchio cominciato nel 2022 e che in poco più di un anno ha circondato, abbracciato e fatto affezionare tantissimi lettori.
Nova e Julian sono due personaggi agli antipodi. Due tipi di vita molto diversi, quattordici anni di differenza, sofferenze e gioie che appartengono solo a loro. Niente e nessuno avrebbe mai potuto scommettere su di loro. Nessuno tranne Paola Chiozza.
Ormai il suo stile, per chi la segue da un po’, è molto riconoscibile, una sorta di marchio di fabbrica: coinvolgente, fresco, divertente e assolutamente appropriato. Nessuna pretesa di linguaggio aureo ma un linguaggio alla portata di tutti e che, soprattutto, non trascende mai nel volgare.
Esattamente come le scene di sesso: nessuna volgarità solo un pizzico di sano pepe in un racconto che rende tutto molto più veritiero.
Eppure questo romanzo è molto di più: è una storia di riscatto, di crescita, di scoperta. Per Nova la scoperta di sé, la consapevolezza di poter essere semplicemente Nova e non Supernova Mars Goldsmith e tutto il peso che questo nome si porta dietro, una crescita interiore che la porta ad essere quella donna fiera e determinata che tutti vedono. Anche se con il cuore già spezzato e pieno di cicatrici.
Per Julian conoscere Nova sarà il suo riscatto: dopo ventitré anni passati ad odiare i Goldsmith e a costruire la sua vendetta chiudendo il cuore a tutti e a tutto trovarsi davanti una ragazza che racchiude in sé tante sfaccettature e che sarà in grado, con la sua innocenza, di scalfire e distruggere quella corazza di sofferenza così ben piantata sarà semplicemente una vittoria sul suo passato.
Tornando per un attimo al lato tecnico del romanzo: come sempre abbiamo i POV lui/lei alternati che permettono al lettore di godere appieno della storia e di capirla maggiormente.
La teoria della rivalità di Paola Chiozza è la testimonianza di come, dosando gli ingredienti in maniera magistrale, si crea una ricetta vincente che può solo migliorare libro dopo libro.
Ero veramente impaziente di leggere questo libro. Ho amato immensamente tutti i libri sui Goldsmith e questo non è stato da meno. Con questa serie ho scoperto la penna della Chiozza così irriverente, ironica e romantica. Nova e Julian mi sono piaciuti tantissimo. Determinati e spezzati uno per un motivo e l'altra per un altro, insieme troveranno la felicità e l'amore. Lo consiglio di cuore 💓
Chi poteva farmi amare un age gap se non Paola Chiozza?
La storia di Nova e Julian è stata la degna conclusione della saga dei Goldsmith ❤️ Cosa dire, leggere Paola è sempre una garanzia! Le sue storie sono così belle, ben scritte, fanno sognare dall’inizio alla fine!
Questa storia è stata veramente bellissima, ti entra dentro e si accoccola al calduccio non lasciandoti più 🥹
tra i quattro romanzi dei Goldsmith forse quello più profondo, con personaggi in conflitto su tematiche serie. i protagonisti sono originali e unici, un plot divertente ma anche commovente quando è il momento. Sempre bella penna la Chiozza che non sconfessa il suo animo leggero ma dimostra che, se vuole, potrebbe scrivere anche trame più drammatiche
Mi si è incastrato nel cuore e non penso ne uscirà. Ho amato i due protagonisti, mi sono rivista in Nova, ho pianto con Julian, ho riso con tutti i Goldsmith. Vedere Chase papà mi ha stretto il cuore. Mi mancano le parole per dire cosa è stato questo libro per me. Fa bene al cuore ❤️🩹✨
"Non immaginavo di rivederti" dice sottovoce. "Mi hai cacciata via, l'ultima volta." "L'ho fatto per salvare la tua relazione con Ethan" sogghigno beffardo. Il "ti amo piccola" che è risuonato nel vuoto è stato peggio di uno schiaffo, il suo "anche io" sussurrato tra le labbra una coltellata. Ha baciato me, ma continua a stare con lui. "Sono stato magnanimo." "Dovrei ringraziarti?" "Per aver salvato la tua noiosa storia con un ragazzo che non vedi da secoli? Certo." "L'amore è pazienza, è sostegno ed è anche attesa." "L'amore è un incendio che non puoi controllare nè spegnere. È non riuscire a stare lontano da una persona nemmeno per pochi fottuti secondi, e se devi bruciare, ardere e diventare cenere, vuoi che sia la sua fiamma ad accenderti. L'amore è essere un deserto arido, ma chi ami cade su di te come pioggia e ti disseta. L'amore non è paziente, Nova. L'amore vuole tutto, pretende che tu gli appartenga e non puoi fare altro che assecondarlo" sfiato.