Ricciotti Chiusoli ha fatto la guerra e ne è uscito vivo. Suo fratello Candido è morto mentre collaborava con la Resistenza, i suoi zii hanno dovuto espatriare perché ebrei, il suo migliore amico, il padre che non ha avuto, era il podestà fascista di Bologna, Leandro Arpinati, ed è stato giustiziato. Ma la vita si sconta vivendo e Ricciotti, per il quale la gioia è il sentimento della realtà, venduta l’azienda agricola di famiglia allo zio ebreo rientrato in patria, decide di seguire una vecchia passione per i motori e apre la prima rivendita di Alfa Romeo in Emilia-Romagna. L’uomo è capace, allegro, ha i contatti, e a casa è ha una moglie, tre figli, e il cibo non manca. Così, nei primi anni Cinquanta, la commissionaria Chiusoli diventa il centro di un mondo – il nostro – in piena espansione economica. La modernità e la velocità portano a case comode e palazzi, portano a ferrovie e strade. E dopo aver fatto le strade, ci vogliono le macchine per percorrerle. È allora naturale che, una volta cresciuti, i suoi figli lo affianchino nell’attività di famiglia, mentre l’Italia si appresta a addentrarsi in un nuovo periodo cupo, fatto di attentati e è proprio il terzogenito di Ricciotti, che porta lo stesso nome dello zio partigiano, a venire travolto dai nuovi conflitti che scuotono l’Italia degli anni di piombo, quando il terrorismo fa sentire la propria voce alzando in maniera inesorabile la posta in gioco. Dopo Di guerra e di noi, Marcello Dòmini rievoca altri vent’anni di storia italiana narrando le vicende della famiglia Chiusoli attraverso il Boom che dà il titolo al romanzo, dagli anni Cinquanta agli anni Settanta, mettendo in risalto l’avventura e le contraddizioni che risiedono in ciascun uomo e in ciascuna il fascismo mai processato, l’industria mai diventata davvero cultura, la volontà di costruire un mondo nuovo accompagnata alla nostalgia di quello vecchio. Raccontando la storia, Dòmini ci racconta il presente. Il nostro.
"Boom!" è il secondo romanzo di Marcello Dòmini, edito da Marsilio editori, che ha come protagonista Ricciotti Chiusoli, personaggio che i lettori hanno imparato a conoscere e ad apprezzare in "Di guerra e di noi". La vicenda continua proprio da dove si era interrotta e racconta altri trent'anni circa di vita familiare, inseriti in un contesto storico e sociale egregiamente rappresentato. La guerra è ormai un ricordo, seppur ancora vivido e doloroso, e Ricciotti deve reinventarsi. Grazie ai buoni contatti nell'azienda dell'Alfa Romeo e al sostegno economico del sempre presente Enzo, l'uomo riesce ad aprire la prima concessionaria a Bologna. L'impresa si rivela fin da subito un successo strepitoso: il mercato delle auto è in piena espansione, siamo in pieno boom economico e a Ricciotti non mancano di certo le doti comunicative e persuasive. Il tenore di vita cresce, ma il nostro protagonista non cambia, rimane l'uomo di sempre: estroverso, intraprendente, a tratti severo e intransigente, ma decisamente ironico e profondamente legato alla famiglia. "Boom!" è al contempo un romanzo storico e una saga familiare, che sa appassionare i lettori con il suo stile accurato, impeccabile e ironico. È un romanzo coinvolgente e commovente, che permette di rivivere i fatti salienti della storia italiana e fa riflettere sull'importanza dei legami familiari e affettivi. Indimenticabili, infine, i personaggi principali, tratteggiati a trecentosessanta gradi e una menzione speciale per le bizzarre figure che fanno da contorno e donano momenti di ilarità, che, spesso, smorzano i toni altamente drammatici di alcuni passaggi.
"Insieme. Quella parola bellissima era appena stata sbriciolata in sette lettere senza più un senso. Prese un foglio, lo strappò in sette frammenti e scrisse quelle lettere, una per ogni pezzetto di carta, provando poi, come un gioco sciocco che si fa senza sapere perché, a ricostruirle in una parola che potesse dar loro un nuovo significato. INSIEME NEMESII"
Sicuramente l'ho apprezzato meno del primo, rispetto al quale viene meno la forza del romanzo storico ed anche la prospettiva di Bologna nel passato che tanto mi aveva affascinata (incomprensibile poi come sia rimasta fuori sul fine anni 70 che invece ne ha da raccontare). In più, altro tasto dolente quella velata tendenza democristiana segnalata già nel primo libro, anche se a tratti trattenuta, che purtroppo ha in ultimo la meglio con un finale zuppo di "arma dei carabinieri" e "servitori dello stato" (bleh). Ad ogni modo sicuramente una penna che si fa leggere a prescindere dalle mie critiche e fa affezionare facilmente alle vicende della famiglia Chiusoli (sbirri e non).
Marcello Dòmini si conferma un ottimo narratore capace di tenerti attaccato alla storia fino all’ultima pagina. Ho preferito il libro precedente “Di guerra e di noi” per il ritmo incalzante che in “Boom!” lascia il posto allo sviluppo delle emozioni dei protagonisti, Ricciotti nella prima parte del libro e Candido nella seconda.
Per me i libri di Marcello Dòmini sono preziosi. Io, da Bolognese, adoro tutti gli aneddoti che racconta sulla nostra città e sulle personalità anche di spicco! Amo come racconta i periodi storici che hanno vissuto l’Italia e Bologna e come sempre la scrittura è scorrevole e divertente!
Scorevvole ed emozionate come il primo, Marcello Dòmini è riuscito ad emozionarmi anche con il sequel della storia che ho trovato coinvolgere dalla prima all'ultima pagina. ❤️
Torniamo a Bologna, dove ritroviamo Ricciotti Chiusoli, conosciuto nel primo volume di questa dilogia. Sono trascorsi nove anni tra un romanzo e l’altro e l’Italia sta per affrontare il boom economico.
Un grande dispiacere. Questo è quello che ho provato a lettura terminata… assieme a tanta tanta fatica per terminare questo libro che, più che un romanzo, è uno sfoggio di sapere (basico) da parte dell’autore. Troppe divagazioni, troppe descrizioni, troppi argomenti trattati, a discapito della storia di Ciotti e della sua famiglia.
📗 Te lo consiglio se:
- Hai letto “Di guerra e di noi” e sei curioso di sapere cosa ne è stato di Ciotti (ma abbassa le aspettative!) - Ti piace sfogliare le pagine di Wikipedia a caso - Conosci il dialetto bolognese