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Un polpo alla gola

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Tre amici, un comprensorio scolastico, un segreto. E quindici anni dopo, scoprire che ciascuno di loro credeva che il segreto fosse uno solo, ma che ognuno aveva il suo. E che ce n'era uno, più grande, che nessuno di loro sapeva. Il secondo, attesissimo libro di Zerocalcare lo conferma come un narratore intelligente, delicato, spietato nei confronti delle proprie debolezze, che forse sono quelle di tutti noi. Una storia lunga spezzata in tre momenti della crescita del giovane Calcare, accomunati dalla persistente sensazione di avere un polpo alla gola.

190 pages, Paperback

First published October 19, 2012

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About the author

Zerocalcare

64 books2,840 followers
Zerocalcare sul finire del 2011 ha quasi 28 anni e per un sacco di tempo ha fatto soprattutto fumettacci sulle fanzine fotocopiate e locandine per concerti punk hardcore. Oltre ad un numero sterminato di autoproduzioni nel circuito dei centri sociali, ha collaborato anche con il quotidiano "Liberazione" (pagina delle illustrazioni, ormai chiusa), il settimanale "Carta" (chiuso), i mensili "XL" di Repubblica (spazio Italian underground, chiuso) e "Canemucco" (chiuso) e la divisione online della DC comics, Zuda.com (chiusa). Tra le collaborazioni che non è riuscito a far chiudere c’è il settimanale "Internazionale", l’annuale antologia del fumetto indipendente "Sherwood Comix", la "Smemoranda" e frescafresca pure la rivista "Mamma!".

Alla fine del 2011 ha dato alle stampe il suo primo libro, “La profezia dell’armadillo”, autoprodotto sì, ma da Makkox.

A ottobre 2012 è uscito il secondo, “Un polpo alla gola“, edito da Bao Publishing.

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1,013 (11%)
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102 (1%)
1 star
10 (<1%)
Displaying 1 - 30 of 449 reviews
Profile Image for Pietrino.
160 reviews185 followers
July 20, 2022
Mi vergogno a dire ai miei amici che non sto bene. Anche se ai loro occhi non do l'immagine di quello tosto, e non ho la minima intenzione di darla, sono uno a cui non piace chiedere aiuto. Sono fatto così, che ci vuoi fare. Ho paura di venir giudicato, che magari poi quando vedono altre persone che conosco dicano "Ieri abbiamo visto Pietrino..." - mi chiamano anche loro così - "..sta ancora sotto un treno" e magari fanno quella faccia che vuole dire "vabbè..."

No, non pensate che non siano buoni amici, affatto. E' che sono io che sono sempre un presomale del cazzo. Infatti le critiche di cui ho più paura non sono mica quelle dei miei amici. Oh no, quelle più spaventose sono le mie. Che ci vuoi fare.

Ma stiamo divagando

In questi momenti le cose che puoi fare sono sostanzialmente due: o ti distrai in qualche modo, oppure trovi qualcosa che ti butti ancora di più giu. Tipo arrivare in fondo al barile per poi iniziare a scavare. Per chi fosse interessato ho un paio di playlist per entrambi i momenti. Le potete trovare rispettivamente qui oppure qui.

Purtroppo nella maggior parte dei casi io non sono il tipo di persona che riuscirebbe a ignorare un problema. Far finta di niente. Sai tipo mia madre che, esausta mi dice per l'ennesima volta "Eddai Pietrino, non ci pensare!"

Sì, mi chiama anche lei così.

Siccome quindi sto sotto un treno e volevo stare peggio il momento è ottimo per leggere Zerocalcare. Lui sa come si fa. Ti fa vedere qualcosa che ti ricorda un momento felice e spensierato. Di malinconia quando pensi che tutto faccia schifo ma che poi 10 anni dopo ti rendi conto che erano gli anni più belli della vita tua.

Che storia.

Zerocalcare ci racconta una storia nella storia. Un mistero dentro una verità che conosce solo lui, che colpevole si porta dietro un macigno simboleggiato come un polpo alla gola che stringe e non si ferma. Questo libro mi ha fatto male per un motivo che molti di voi non possono capire.

Ma tranquilli, non è importante.

Zerocalcare ti fa conoscere dei bambini, che poi diventano ragazzi, che poi diventano uomini, e a furia di darti speranze poi ti prende a pugni nello stomaco. Tra un disegno e l'altro, una riflessione oscura e un accento che mi ricorda casa anche se è a 600 kilometri da me, questo è un fumetto di quelli belli belli. Che ti fanno male ma che lo porti nel cuore. Ti fa capire che non sei l'unico che si porta dietro un polpo che quando vai a dormire stringe sempre di più. Anche se magari il tuo polpo te lo porti dietro per motivi diversi. Ti fa capire che forse se sei un preso male il mondo qualche motivo per farlo te l'ha dato. Forse eh.

Adesso sono le 4 di mattina in Canada quindi vado a dormire. Vediamo se il polpo stanotte stringerà un pochino di meno.

Credetemi, io ci spero tutte le sere.
Profile Image for ☆LaurA☆.
503 reviews148 followers
August 1, 2025
https://youtu.be/tTh_gKSATuQ

Perché quando vai a letto e provi a dormire, ma quella cosa è lì, avvinghiata al tuo collo e stringe, stringe perché vuole farti capire che hai o stai ancora sbagliando, che il rancore e il risentimento non ti faranno più chiudere occhio.
E allora diglielo, cosa cazzo aspetti?
Che sia bene o male, che l'altra persona capisca o meno quello che provi PARLA!!!
Non puoi vivere con quel polpo che si nutre di sentimenti e crocchette, quel dannato, subdolo cefalopode che quando pensi di stare bene....eccolo che fa spuntare un tentacolo sulla tua spalla e piano piano stringe, sempre di più finché non hai più le forze, finché cadi sempre più in basso, in quel baratro che ormai conosci come le tue tasche.
E allora è arrivato quel dannato momento, quello che rimandi da giorni, mesi...arrivano anche le feste e fatti sto minchia di regalo su. Libera la tua anima da quello stronzo di polipo e fallo con le patate come antipasto per Natale....

Zerocalcare ha svegliato il mio polpo, che sarà pure color Arcobaleno e con un corno stile unicorno, ma sempre polpo resta e stritola, stringe, mi soffoca quasi tutte le notti (eh si son fortunata perché non sono tutte).
Ma dichiaro aperta la caccia al polpo e quel che ci sarà da dire verrà detto!!!!
Profile Image for Carmine R..
629 reviews93 followers
February 8, 2019
Nessuno guarisce dalla propria infanzia

"Quell'urgenza che un giorno è tutta la vita, e il giorno dopo scorre via per fare spazio a un'altra, di pari intensità. O addirittura maggiore."

"Chissà perché da piccoli ingigantiamo così i nostri segreti, tanto da farceli apparire inconfessabili...poi anni dopo ci ripensi e ti fai una risata."

L'infanzia è tanto meravigliosa quanto terribile.
Così ingenua e ridimensionata nel momento in cui la viviamo; quasi un fardello tremendo di cui liberarsi quando farà da metro di giudizio per quello che ci aspetterà in futuro.
Zerocalcare restituisce al lettore un ritratto della gioventù anni '90, quella senza punti di riferimento né identificazione culturale (al di fuori del mondo nerd); una gioventù, in fin dei conti, non dissimile da quelle che si sono avvicendate nelle precedenti decadi.
Le prove di coraggio per far parte del gruppetto di fighi, la ribellione - velleitaria - contro la società capitalista e lo scontro generazionale tra genitori stanchi e figli annoiati sono tutti elementi di un ricco mosaico capace di dischiudere una percezione del tempo parimenti minacciosa e confortante: forse non si cambia mai del tutto, ma c'è sempre la possibilità di guardarsi indietro e fare ammenda.
Tutto questo raccontato con dissacrante ironia e un senso del ritmo che evita la frammentarietà a capitoli della precedente opera, la quale rispecchiava maggiormente l'attività del blog.
Profile Image for Francesco.
1,686 reviews7 followers
June 24, 2018
Ancora più bello del precedente Armadillo, qua c'è una storia unica molto interessante.
Si ride forse un po' meno ma la tensione narrativa è molto più alta.
Profile Image for S©aP.
407 reviews72 followers
January 10, 2014
Quattro stelle, al pari di libri quasi-capolavoro, che magari hanno fatto epoca? Per una graphic-novel? (un libro di fumetti, per parlar latino). Fortunatamente, il criterio di giudizio di ciò che leggiamo è, e resta, soggettivo (... non per tutti, purtroppo)! La meravigliosa libertà di non gradire qualcosa che tutti osannano, o di amare visceralmente ciò che altri detestano, o snobbano... almeno quella, non te la leva nessuno! (... qualcuno vorrebbe).
Il fatto è che l'arguzia, l'istintiva destrezza intellettuale, la capacità fulminea di sintesi e la profondità sottesa da frasi situazioni e allusioni solo apparentemente banali, derivate dalla "superficialità" comune, mi divertono. Mi affascinano. Questo ragazzo è bravo, svelto, intelligente e colto; ma le qualità (e la cultura) sono un impercettibile condimento, di cui fa uso sapiente. I suoi tratti sono espressivi e moderni, ma non incomprensibili; le situazioni che illustra, divertenti; le gags, fondate su sentimenti e paure comuni; il taglio è rapido, intuitivo; il linguaggio, contemporaneo ma non fastidioso. Il tutto mi fa serenamente divertire, come - con i fumetti - non mi accadeva più da... qualche tempo.
Profile Image for Laura V. لاورا.
543 reviews80 followers
February 13, 2019
Cicatrici d'infanzia

Bello, molto bello, questo lavoro datato 2012 di Zerocalcare, al secolo Michele Rech, che ancora mi mancava all'appello! A parte una sola eccezione tra le opere finora lette, sono rimasta sempre particolarmente stupita dalla profondità dei temi affrontati che l'autore riveste con la patina, soltanto in apparenza leggera e disimpegnata, del fumetto.
Sotto i riflettori, tra le tavole di queste pagine, c'è l'infanzia, fase cruciale, e non sempre di spensieratezza, nella vita di ognuno, e tutto ciò che essa si porta inevitabilmente dietro: amicizie e inimicizie, miti e disillusioni, sensi di colpa, gioie e ferite che talvolta si rimarginano, talaltra no. In verità, “nessuno guarisce dalla propria infanzia”, tutti ne portiamo addosso le cicatrici per sempre, impietosamente.
Una storia molto ben costruita che, da un certo punto in poi, cattura tantissimo il lettore, il quale non può fare altro che “divorare” il libro per giungere al colpo di scena finale, anzi più di uno, mentre i tentacoli dell'originale polpo (chi non ne ha mai avuto uno addosso?!?) finiscono per allentarsi intorno alla gola di qualcuno, ma si stringono ancor più attorno a quella di qualcun altro. E intanto s'impara a conoscere il mondo di Zero, con i suoi personaggi principali, tra cui gli insostituibili Secco e Sarah, e i flussi di coscienza che assumono fattezze varie che vanno da David Gnomo ad altri personaggi che i ragazzini di oggi nemmeno conoscono più.
Lettura consigliatissima, tra le migliori, insieme a “Kobane Calling” (capolavoro assoluto!), “Dimentica il mio nome” e la prima e la seconda parte di “Macerie prime”! Quattro stelle ½ !
Profile Image for Eleonora.
325 reviews62 followers
November 16, 2016
Ho letto definire questo libro più cupo rispetto al primo, sono d'accordo, e a me è piaciuto anche di più. Sto scoprendo Zero poco alla volta e non capisco come ho fatto a trascurarlo fino ad ora.
Ho riso, ho riflettuto, mi sono immedesima tanto... a me piace proprio, come disegna, cosa dice. Tutto. Davvero tutto. Darei 7 stelle se fosse possibile. In un paio d'ore scarse ieri sera, ha risollevato il tono della mia giornata, così, senza sforzo. Niente spoiler, però leggetelo.
L'Armadillo un po' mi è mancato ma i sostituti sono stati all'altezza.
Profile Image for erigibbi.
1,128 reviews739 followers
November 20, 2018
Un polpo alla gola è il secondo fumetto pubblicato da Zerocalcare.

Si tratta di un racconto suddiviso in tre maxi capitoli, tre periodi della vita di Zerocalcare tra scuola, amicizie, Gameboy e incomprensioni con le femmine.

Un polpo alla gola è una sorta di giallo dove si scoprirà il colpevole di un omicidio a distanza di una quindicina d’anni. Zerocalcare per la seconda volta narra e disegna fatti oscuri (ne La profezia dell’armadillo si parlava del suicidio di un’amica).

Sicuramente mi sono chiesta: “Ma è veramente accaduto?” però non mi interessa conoscere la verità perché mi basta la capacità che Zerocalcare ha nel parlare di sentimenti ed emozioni oscure, portarle alla luce, sviscerarle e in qualche modo ironizzarle con il suo umorismo.

La narrazione è fluida e mi affascina il passare dall’umorismo alla tragicità in poche tavole, lasciandomi sempre spiazzata, nonché il fatto che per il lettore è facile immedesimarsi in uno di quei bimbi diventati poi ragazzi e adulti.

L’infanzia, con piccole e grandi tragedie, piccole e grandi menzogne, piccoli e grandi segreti, è il terreno principale su cui si muovono Zerocalcare, Secco e una loro amica, Sarah. Il senso di colpa è l’altro protagonista di questa storia, nato per una soffiata fatta all’insegnante peggiore, e ritratto da Zerocalcare come un polpo con lunghi tentacoli che ti serra la gola, opprimendoti. Una metafora che esprime perfettamente quello che provoca in noi questo sentimento.

Come ne La profezia dell’armadillo anche in questo caso mi ha provocato soddisfazione e ilarità generale vedere sui fumetti di Zerocalcare personaggi e citazioni di fumetti, cartoni animati, film, serie tv di chi è cresciuto negli anni ’80-’90, personaggi che rappresentano la coscienza del fumettista in diverse forme.

Essendo nata negli anni ’90 non le colgo sempre tutte, per esempio ho una vaga idea di David Gnomo e navigo nell’ignoranza per quanto riguarda Joe-Strummer, ma ho sicuramente ben presente Kurt Cobain, He-Man, Che Guevara e soprattutto Dart Vader (o Fener).

Come non citare poi la già conosciuta mamma Lady Cocca, protagonista di alcune scene di vita quotidiana nelle quali tutti noi possiamo ritrovarci.

Zerocalcare mi piace e anche con questa opera non mi ha deluso. Non si può fare un paragone con La profezia dell’armadillo, non si può dire quale delle due è meglio o peggio, perché sono semplicemente due fumetti diversi, due storie differenti. Con certezza però posso consigliarvi la lettura di Un polpo alla gola.

Piccola chicca: il libro è stato proposto in tre versioni diverse. Quella acquistabile presenta Zerocalcare bambino; c’è stata poi una seconda versione, limitata a 1000 copie, con Zerocalcare adolescente; e infine una terza versione pensata per il Lucca Comics and Games, limitata a 500 copie, con Zerocalcare adulto.
Profile Image for Manuel Bricoli.
64 reviews7 followers
April 20, 2020
Dopo aver visto diversi lavori animati di Zerocalcare (vedi gli ultimi in ordine cronologico sulla Quarantena in onda su La7) ho deciso di iniziare a leggerlo. Ho scelto questo libro così per caso tra i diversi suoi che avevo e devo dire che è andato ben oltre le aspettative. Dall'inizio alla fine ho pensato ininterrottamente ai suoi filmati in cui da voce al suo personaggio e avevo lui in testa, mi sembrava di vedere quello che leggevo. Divertente, ironico, le parolacce fanno parte della sua "romanità" (attenzione: nasce a Cortona, poi passa in Francia e infine a Rebibbia, zona periferica di Roma) del suo modo di raccontare le cose in modo gergale, così terra terra. Non è niente di impegnativo questo libro (gli altri lo scoprirò in seguito), fatevi trasportare dalla storia e tornate indieto ai tempi del liceo, avrete qualche bel ricordo no?
Take it easy, scialla.
Profile Image for Outis.
392 reviews68 followers
June 7, 2020
Anche quando non è al meglio (finale un po' troppo sopra le righe per i miei gusti e ), Zerocalcare rimane sempre una certezza. Finora tutto quello che ho letto di suo mi è sempre piaciuto. Quando cerco qualcosa di divertente ma non stupido so "a chi rivolgermi".
Profile Image for Ermocolle.
472 reviews44 followers
October 5, 2021
"Ho provato lungamente a spiegarlo a mia madre, con calma e raziocinio. Ma Ella è uno spirito semplice, non gliene voglio se non ci arriva... - Ti prego non usciamo ora che fanno i Cavalieri dello zodiaco, se non vedo questa puntata la mia vita resterà monca ed incompleta! La guardano tuttiiiii. - E se non ti compro le scarpe nuove i servizi sociali ti portano in una casa famiglia... Mettiti la giacca che fuori fa freddo. -"

Il mio primo Zero calcare.
Profile Image for Cristina Di Matteo.
1,426 reviews39 followers
August 28, 2025
Un fumetto che intreccia adolescenza, ricordi e segreti rimossi, trasformandoli in una storia di crescita segnata da malinconia e ironia. Con il suo stile diretto e personale, Zerocalcare dà forma al peso del passato come a un polpo che stringe la gola, raccontando fragilità e speranza con autenticità disarmante.
Profile Image for Virginia.
948 reviews39 followers
May 14, 2021
Ricorda: nessuno guarisce dalla propria infanzia
Profile Image for Tanabrus.
1,980 reviews194 followers
November 11, 2014
Secondo libro di Zero Calcare.
Altra perla.


Alla fine non ho resistito, e subito dopo aver terminato l’Armadillo sono passato al Polpo.

Diciamolo subito: nel Polpo non compare l’armadillo.
Il Polpo è ambientato nel passato, principalmente. Un passato dal quale nessuno può sfuggire.

Ricorda: nessuno guarisce dalla propria infanzia

E l’infanzia di Zero Calcare è rappresentata dalla scuola dove ha passato a lungo le sue giornate, con il Secco, Sarah e gli altri compagni di scuola.
Una scuola fatta di riti e di gruppi, di iniziazioni, di bullismi.
Una scuola anche peggiore della mia, direi.
Una scuola come tutte le nostre.

Un’infanzia segnata dai Cavalieri dello Zodiaco e dall’assenza di internet, dai giochi con gli amici e dal timore di far capire che non si è visto qualcosa o non sappiamo di cosa gli altri stiano parlando.

Un’infanzia, per Zero, segnata da un incoffessabile segreto.
Una fuga nel bosco per sfuggire alla noia della scuola, la scoperta di un teschio. Venire trovati dalla maestra mentre si racconta del teschio.
Scaricare la colpa sull’amica, confidando che non subisca punizioni.

L’amica sarà punita.
E la colpa della spiata ricadrà su un’altra bambina. Con Zero che non dice nulla.

E a quel punto, nella sua mente, la sfida tra Luke Skywalker e Darth Vader viene vinta da quest’ultimo, che lo accoglie nel club dei malvagi. Mostrandogli, tra i vari benefits, il polpo alla gola. Una creatura che accompagnerà sempre Zero Calcare per tutta la vita, una creatura che si avvinghia al suo collo e stringe i tentacoli quando si trova nelle vicinanze di Sarah, oppresso dal tremendo segreto che si porta dentro.
Tremendo, perché da questo evento è scaturita la ghettizzazione dell’innocente accusata della spiata. Vituperata, offesa, denigrata. Il suo diario rubato e mostrato a tutti. Caduta dalla popolarità allo stato di paria sociale.
Una vita scolastica distrutta.

E lui zitto, incapace di assumersene la colpa, mentre il polpo si ingrossa, i tentacoli si stringono.

E poi, nel presente, la morte della maestra.
Un funerale cui andare, dove ritrovare i vecchi compagni di scuola di cui ormai si sono perse le tracce.
Un’occasione per fare i conti col proprio passato.

Con il bambino bullo ed enorme, che sembrava così cattivo all’epoca. E che in effetti lo era, e lo è ancora.
Con la bambina distrutta dal segreto di Zero.
Con le proprie emozioni covate da venti anni.
Con la scuola e le figure adulte che hanno accompagnato l’infanzia di Zero, dal preside e dalla maestra fino ad arrivare al figlio del preside, guardiano della scuola, e al giardiniere (molto alla Willie).

Un po’ triste, ma davvero bello.
E il polpo alla gola è un’immagine che rende perfettamente lo stato in cui ci si trova, quando si finisce in una situazione del genere.
L’esemplificazione del perché cerco di vivere più limpidamente possibile, senza bisogno di mantenere oscuri segreti: non voglio più ritrovarmi con mostri aggrappati al collo, a impedirmi di respirare e a rendermi più pesante la vita.

Complimenti a Zero Calcare, ha fatto un altro centro.
Dopo aver letto i suoi due libri capisco il perché del suo repentino successo.
Profile Image for Gabriella P.
279 reviews11 followers
December 17, 2024
«Mi sarebbe piaciuto sentirmi triste. Invece mi sentivo soltanto più vecchio. Rivedere i miei ex compagni però mi mette sempre agitazione. Odio fare i bilanci. Vedere che tutti sono cresciuti. Che gli scimpanzè sono diventati manager di multinazionali. Mentre io sto fermo al palo.»

Quando mi fisso su qualcosa, divento quasi pedante. Così, da quando ho deciso di recuperare le graphic novel di Zerocalcare, lo sto facendo in rigoroso ordine cronologico di pubblicazione.

Dopo il mio entusiasmo per "La profezia dell'armadillo", ho preso in prestito "Un polpo alla gola" in biblioteca. Dato che quando entro in fissa non cerco informazioni preliminari per evitare spoiler e per lasciarmi sorprendere, non sapevo assolutamente cosa aspettarmi. Avevo anche quel sottile disagio dato dalla consapevolezza che i secondi volumi generalmente sono i più difficili e spesso i più deludenti, perché figli delle aspettative altrui. E invece...

E invece, sono entusiasta anche di questo volume, che in primo luogo ha il pregio di essere decisamente diverso dal primo, pur mantenendo alta la genialità e la profondità di quanto l'autore vuole comunicare.

Chi, come me, ha vissuto la propria adolescenza negli stessi anni di Rech, ritrova un sacco di riferimenti e tante citazioni e finezze che teletrasportano indietro nel tempo (He-Man e David Gnomo, I Cavalieri dello Zodiaco, Kurt Cobain, solo per citarne alcuni) e immedesimano in quell'atmosfera malinconica con cui questo fumetto ti avvolge, nonostante le risate.

Un fumetto geniale che racconta di sensi di colpa e rimorsi, quasi un romanzo di formazione, che passa attraverso il bullismo e le dinamiche dell'infanzia e dell'adolescenza, il concetto di responsabilità e il coraggio di prendere posizione e di affrontare le conseguenze delle proprie azioni, fino al colpo di scena finale.

Una finestra su degli anni ('80 e '90) che hanno lasciato segni di ogni tipo su chi li ha attraversati, che spinge a riflettere senza giustificare nulla, mettendo in prospettiva eventi drammatici con il contesto sociale e l'ironia.
Profile Image for Fran.
228 reviews115 followers
August 26, 2016
Piacevole, ma veramente cupo.
Di Zerocalcare è quello che mi è piaciuto meno.
Profile Image for Milena.
182 reviews76 followers
February 16, 2022
NIKO SE NE OPORAVI OD SOPSTVENOG DETINJSTVA
Profile Image for Mec.
59 reviews17 followers
November 12, 2017
Secondo esperimento con Zerocalcare e secondo ni. Carina l'idea di ambientare un giallo in una scuola elementare e di portare avanti il mistero fino all'adolescenza dei protagonisti, ma niente di più. Anche qui citazioni degli anni che furono a pioggia.
Il bullismo passa totalmente inosservato e la pervicace attività di umiliazione e di distruzione di una compagna di scuola non provoca non dico un polpo alla gola, ma nemmeno il pizzicotto di un paguro.
Profile Image for Giulia Letizia.
Author 7 books36 followers
March 27, 2022
«"Io però non mi sento mica tanto bene... C'ho come un groppo alla gola..."
"Ah, già. È il polpo del rimorso. È omaggio, tranquillo. Coi buoni pasto ci prendi sia l'umido sia i croccantini. Glieli dai una volta al giorno. Per bere fa da solo, col tuo sudore."»
.
Mezzo autobiografico, mezzo invenzione. Mezzo thriller, mezzo di formazione. Mezzo divertente, mezzo riflessivo. Mezzo leggero, mezzo cupo. Bello.
Profile Image for Francesca.
466 reviews527 followers
December 13, 2022
Zerocalcare? More like Zero idea di cosa fosse quell’ultimo capitolo, da dove è spuntato, cosa ho letto, chi gli ha dato il diritto? 😀
Profile Image for Chantall.
47 reviews4 followers
December 15, 2021
4,5 ⭐️
Secondo graphic novel di Zerocalcare che recupero e non posso che considerarmi più che soddisfatta dalla lettura
Profile Image for Chiara98.
90 reviews5 followers
August 2, 2023
Penso che di tutti le graphic novel di Zerocalcare questa sia diventata una delle mie preferite se non LA preferita. Non ci avrei scommesso un euro all'inizio, e invece mi ha piacevolmente colpita.

Devo dire che sono stata conquistata: trama incalzante e divertente, finale inaspettato. Più che la morale in sé, mi sono piaciuti i parallelismi tra infanzia-adolescenza-età adulta e su come alcuni pensieri ce li portiamo sempre appresso.

Una nota negativa: VOLEVO PIÙ ARMADILLO.
Profile Image for Simona Stefani.
433 reviews17 followers
December 18, 2022
AGGIORNAMENTO:
L’ho riletto dopo due anni, un po’ perché non ricordavo bene la storia, un po’ perché ho voglia di leggere un po’ di comics di Zerocalcare e confermo la prima impressione. Bella questa storia che si sviluppa su tre piani temporali che riesce ad analizzare in maniera esatta gli stati d’animo ed il sentire di una generazione molto vicina alla mia. Tante angosce e paure sono simili a quelle che ho provato io al tempo, solo che noi un po’ ci buttavamo per non fare “brutta figura”. Bravo Calcare e poi… il colpo di scena finale…

Secondo volume di Zerocalcare uscito in ordine cronologico dopo La profezia dell'armadillo. Qui troviamo una storia di più ampio respiro, sempre autobiografica, divisa tra l'infanzia, l'adolescenza e la giovinezza di Calcare. Scritto benissimo e dalla sceneggiatura impeccabile, Calcare ha la capacità di rielaborare la sua vita in chiave ironica, trasmettendoci sempre grandi insegnamenti.

Nessuno guarisce dalla propria infanzia ... e questo mondo popolato da amici, compagni, ansie, senso di inadeguatezza e paura del futuro ce lo conferma.
Profile Image for Sara Elliot.
280 reviews60 followers
January 2, 2022
Un buon fumetto, ma assolutamente non il migliore di Zerocalcare. La storia è intrigante e belli i personaggi, però, rispetto ai suoi ultimi lavori il mistero è prevedibile.
Profile Image for Simone Guidi.
Author 11 books8 followers
November 19, 2012
Io in gioventù di fumetti ne leggevo tanti. Ne leggevo così tanti da non sapere più dove metterli. Ne leggevo talmente tanti che, appena partii per il servizio di obiezione a Piombino, mia madre ne approfittò per irrompere nella mia cameretta e fare un repulisti generale, buttandone via un bel po'. Fu un barbaro SACCO DELLA CAMERETTA che mi costò i primi 100 numeri ORIGINALI di Alan Ford, e 5 anni di vita quando, con la prima licenza, me ne accorsi.
Poi con l'età ho gradatamente smesso, sviluppando molti altri interessi collaterali che mi hanno distratto dai fumetti, certo, ma non me li hanno mai fatti perdere di vista definitivamente.
Per cui nel 2012, quando sento dire frasi tipo “Zerocalcare è il nuovo Andrea Pazienza“ mi si drizzano i capelli ( che fortunatamente ce li ho ancora tutti...IO ) e comincio a grattarmi. Capirete che un paragone del genere è a dir poco coraggioso, e di conseguenza mi scatta l'orticaria mista a quello stesso disagio interiore che può provare uno che si sente dire: “ Federico Moccia è il nuovo Alighieri “, o robe del genere.
Ma chi sarà mai questo Zerocalcare? Da dove viene? Dove va? E come si permette di turbarmi la memoria di quello che è stato il genio assoluto del fumetto italiano?
Mi toccherà per forza leggerti, Calcare. E se lo faccio io, ti leggo TUTTO.

Essendo un autore giovanissimo ( classe 1983 ), Zerocalcare è emerso dalla palude degli esordienti da circa una paio d'anni, grazie al suo blog personale sul quale pubblica, ogni lunedì, una storia a fumetti di 3/5 tavole. La sua carriera professionale mainstream è quindi molto breve, ma questo non gli ha impedito di conseguire un clamoroso successo di vendite.
Il suo primo albo: “ La profezia dell'armadillo “, mi ha fatto una buona impressione, però non era niente di sofisticato. È una raccolta di alcune storie, precedentemente apparse sul suo blog, ma inserite in un contesto più ampio che in pratica le unisce, dandogli una direzione e anche una certa profondità. Nella sua interezza un buon lavoro, divertente quanto basta, pieno di citazioni anni '80 e trovate divertenti prese dalla vita di tutti i giorni.



Bravo Calcare, uno a zero per te. Ma non basta. Decisamente ancora non basta per farmi dire che sei il nuovo Pazienza. Mi dispiace. Riprova e sarai più fortunato.
E difatti lui, che è un ragazzo sveglio, ci riprova. Quest'anno al Lucca comics & games 2012, ha presentato il suo secondo albo: “ Il polpo alla gola”. La sua prima storia lunga. Il banco di prova dove in molti, io compreso, lo attendevano.
Ovviamente non ho pensato neanche lontanamente di avvicinarmi allo stand della BAO PUBLISHING per comprarlo, dato che il clima tutt'intorno era tipo NEW YORK quando il mastro di chiavi e il guardia di porta si unirono. Si, insomma, la solita storia di tutti gli anni: cani e gatti che vivono insieme...isteria di massa, e quelle cose lì.



Quindi tramite il mio fedele spacciatore di fumetti truculenti, sono riuscito lo stesso ad ottenerlo in prestito fiduciario illimitato gettandomi nella lettura e...ho ritrovato il Calcare dell'armadillo, con il suo tratto semplice e vagamente manga, le sue gag che sembrano lampi nella notte, le citazioni, il magone latente che ogni tanto si affaccia durante la storia per ricordarti che è sempre lì, la tecnologia, l'attualità, i ricordi, i simboli, i miti, le fobie, il tutto gettato dentro un enorme frullatore azionato alla massima velocità, per produrre, alla fine, un cocktail denominato ZEROCALCARE. Io quel cocktail l'ho bevuto e mi è piaciuto una cifra.



Grande Calcare, hai segnato la triplete e il Guidi rimane a zero TITULI.
Però, però , però, però...da qui a dire che sei l'erede di Pazienza ancora ce ne passa, ancora  manca quel valore aggiunto che ti serve per vincere il titolo mondiale.
Lo ammetto, hai diversi punti in comune con Paz.
Anche tu hai creato un tuo linguaggio, un tuo personale modo di esprimerti dalle caratteristiche fresche, capace di insediarsi nella fantasia del lettore e di toccare ogni totem e tabù. Riesci anche tu a calibrare un umorismo mai fine a se stesso, mai regalato, di frequente amaro ma sostanzialmente incapace di essere vera tristezza. Anche tu emergi da un background esplicitamente sinistrorso, popolato di pensieri e parole tipici degli anni di piombo, di sprangate, musica punk, centri sociali e fascisti contro comunisti.
I compiti a casa li hai fatti Calcare. Per i contenuti posso darti la sufficienza, ma per quanto riguarda la forma come si fa? Hai ancora tutto da dimostrare! Non bastano certo questi due albi per surclassare lo ZANARDI di Paz. E Zanardi è stato soltanto UNO dei tanti tasselli che compongono il mosaico artistico di Andrea Pazienza.
Come si fa, io e te, Calcare? Mi toccherà continuare a leggerti e attendere i tuoi albi, tanto per non far svaporare l'ebrezza del tuo buonissimo cocktail.
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July 6, 2024
«Quell’urgenza che un giorno è tutta la vita, e il giorno dopo scorre via per fare spazio a un’altra, di pari intensità. O forse maggiore.»

È vero che sono solo un’adolescente eh, ma di polpi alla gola ne ho già un po’.
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