La presente edizione ripropone da pag.67 il testo già pubblicato da Edizioni Piemme con il titolo Zero.
L’aereo che avrebbe colpito il Pentagono non è quello indicato dell’American Airlines. La scatola nera “trovata” stabilisce una rotta diversa. Nuovi video del crollo dell’edificio 7 del World Trade Center – non colpito da nessun aereo – mostrano una distruzione repentina, inconcepibile secondo gli assunti della “verità” che è stata offerta all’opinione pubblica. L’esercitazione militare Vigilant Guardian oscurò proprio in quel giorno gli schermi della difesa aerea degli Stati Uniti d’America per quasi tre ore. Chi doveva difendere la massima potenza mondiale era stato accecato da immagini virtuali. Rivelazioni di WikiLeaks adombrano inquietanti scenari da golpe. “Testimoni oculari” ammettono la non veridicità delle loro dichiarazioni iniziali.
Sono solo alcune delle nuove prove che il gruppo indipendente che ha a lungo indagato sull’attentato dell’11 settembre mostra oggi come autentiche “pistole fumanti”. Dieci anni sono passati da quel tragico giorno che cambiò la storia del mondo. Da dieci anni siamo in guerra contro il “terrorismo internazionale”. Da allora non un solo responsabile è stato individuato con certezza. Nessuno è stato incriminato. Nemmeno Osama bin Laden lo è mai stato, per l’11 settembre.Al mondo è stata raccontata una versione di complotto – 19 terroristi islamici armati di taglierini – che, ne sono convinti gli autori di questa poderosa inchiesta che allinea un’enorme mole di dati e coinvolge un gran numero di specialisti, non regge alle più elementari verifiche. Sono proprio quelle verifiche a suggerire ipotesi ben più razionali e realistiche e a conferire una certezza: proprio non può essere andata come ci hanno raccontato.
L’11 settembre ha cambiato la storia. Con quel tragico e spettacolare attentato, in cui hanno perso la vita circa tremila persone innocenti, gran parte delle certezze occidentali sono andate in frantumi. Ne è seguita un’offensiva che ha già prodotto due guerre. La geopolitica di intere aree del pianeta è stata modificata. Ecco perché a parlare oggi dell’11 settembre non significa guardare al passato. Significa occuparci del nostro futuro.
Giulietto Chiesa (Acqui Terme, 1940 – 2020) è stato un giornalista e politico italiano. E' stato dirigente nazionale della Federazione Giovanile Comunista Italiana. Dal 1970 al 1979 è stato dirigente della Federazione di Genova del Partito Comunista Italiano (PCI). E' stato corrispondente da Mosca per L'Unità e La Stampa, oltre che per il TG5, il TG1 e il TG3. Ha scritto svariati libri sull'Unione Sovietica e sulla Russia, con un taglio che varia tra la storia, la cronaca e il reportage. Dal 2001 in poi Giulietto Chiesa scrive e opera soprattutto sui temi della globalizzazione economica, politica e militare, con un'attenzione particolare sui suoi effetti sul sistema dei mass media. Ha pubblicato molti saggi su questo tema per riviste italiane ed estere. Nel 2014 e poi nel 2015 si segnala per alcune analisi sulla crisi ucraina, in cui argomenta che con la Guerra del Donbass si sarebbe alla vigilia della Terza guerra mondiale e sostiene che riguardo alla Guerra del Donbass i media occidentali avrebbero falsificato i fatti. È morto improvvisamente la notte del 26 aprile 2020 a 79 anni, stroncato da un infarto.
Fino all'ultimo ho sperato che potesse essere migliore di quanto si stesse rivelando in corso di lettura.
Innanzitutto mi ha deluso che l'edizione Zero 2 sia la ristampa di un'opera del 2007, il cui unico aggiornamento è il saggio introduttivo di Chiesa, saggio che, da una parte, pare non riesca ad eviscerare con calma tutte le istanze che si propone di affrontare; dall'altra, inevitabilmente sottolinea quanto gli altri interventi siano per contro datati. Non avrebbe avuto senso piuttosto creare un'opera ex novo? Il dibattito sull'11 settembre continua molto vivo (sopratutto negli U.S.A., patria della maggior parte degli autori dei vari contributi), quindi il materiale aggiornato non dovrebbe mancare.
I vari interventi raccolti nell'opera sono di orientamenti diversi, e l'unico punto in comune è la critica a uno o più punti della versione ufficiale. Non offrono quindi un fronte compatto come il titolo del libro potrebbe far pensare. Tutti sono di tono estremamente divulgativo e probabilmente per questo motivo, mancano, a mio parere, di un congruo numero di citazioni e rimandi.
Il pezzo peggiore di tutti è proprio quello di Chiesa (non la nuova introduzione, ma il suo vecchio intervento), che non è altro che un pamphlet dai toni apocalittici. Non ho nulla in contrario ad ascoltare tutte le opinioni e vagliare tutte le possibilità, ma mi aspetto un'esposizione intelligente, pacata, argomentativa, che esponga una tesi e poi porti le prove a sostegno. L'opinionismo lo sanno fare un po' tutti.
In conclusione, una lettura deludente. Per chi fosse interessato a degli articoli intelligenti sull'argomento, a prescindere dalle teorie supportate, consiglio piuttosto il Journal of 9/11 Studies.
Conferme e nuove prove. Giulietto Chiesa propone questa nuova edizione di zero portando al lettore nuove prove ma soprattutto nuove domande, distruggendo per l'ennesima volta la versione ufficiale del governo americano. L'11/9: una tragedia ormai finita nei cassetti della memoria di troppe persone causa il bombardamento di notizie cui siamo sottoposti giornalmente ma anche a causa del debunking mondiale. Una tragedia da cui è cominciato tutto quanto e da cui hanno avuto origine anche alcuni comportamenti quotidiani della nostra vita. Documentarsi è d'obbligo. Informarsi e non accettare la versione propinataci dall'informazione mondiale a più di 10 anni di distanza è un valore aggiunto.