Hun har en dobbeltnatur. Skrøbelig som en æggeskal, hård som beton. Kan have angst i timevis over en ridse i bilen. Kan med lethed køre nogen over, som hun synes fortjener det.
Francy er gift, mor og en hårdkogt mafiaboss. Det er ikke den letteste kombination, men Francy blev opdraget til at overtage familien forbryderimperium og har sit eget moralkodeks. Det kan være svært både at styre Stockholms største illegale organisation og samtidig være en god mor og give sine børn en normal opvækst. Da Francy bliver inddraget i en blodig mafiakrig, der kræver hele hendes opmærksomhed og samtidig skaber en livsfarlig situation for hendes familie, sættes alt på spil.
Manca di consistenza in maniera quasi imbarazzante. Francy è un boss della mafia svedese, parecchio ricca, parecchio importante, parecchio pericolosa, abituata a interrogare gente sotto tortura, ricevere teste mozzate in pacchi davanti alla soglia di casa sua e vedersi arrivare un collaboratore con le orecchie mozzate perché qualcuno doveva mandarle un messaggio. Poi però Francy si sente male alla vista del sangue e sviene quando le fanno vedere l'uccisione di un uomo, traffica in prostituzione, ma solo con ragazze che vogliono davvero farlo, in droga, ma ci giustifichiamo un sacco e poi facciamo pure la morale a quelli che la usano, in gioco d'azzardo, ma cosa vuoi che sia. Insomma la nostra protagonista è cattiva, ma non troppo (e d'altro canto non fanno che dirle per tutto il libro che lei non è tagliata per questo mestiere perchè troppo sensibile, - sempre quella che da bambina veniva abbandonata nei boschi per sopravvivere) perchè a noi serve la badass che però ha un cuore *insert eye roll* Dovremmo star assistendo ad una guerra fra gang e invece la preoccupazione principale è sapere se il figlio le preferisce la babysitter o se lei possa salvare il suo matrimonio dal complesso di inferiorità del marito. E per di più metà delle cose che fa non hanno senso. Ma che cosa mi tocca leggere. Sarebbe stato meglio fare un rewatch di Breaking Bad.
È quasi Natale e Francy sta per avere il secondo bambino. Dovrebbe essere un periodo felice, ma il figlio e il marito sembrano preferire la tata. E neanche al lavoro va meglio: un uomo misterioso sta cercando di prendere il suo posto come capo dell'impero criminale di Stoccolma. Ma Francy non si da per vinta, perché ne va della sua stessa vita.
Ammetto di averlo scelto solo perché la protagonista si chiama come me :-) ! Però mi è piaciuto, la psicologia di Francy è ben approfondita, ho apprezzato la soluzione finale (un po' meno la resa tragicomica di alcuni eventi).
* Francy aveva una doppia natura: era fragile come un guscio d’uovo e dura come il cemento armato. Poteva angosciarsi per ore per un graffio sulla macchina e poi investire qualcuno con assoluta nonchalance, se pensava che lo meritasse. Era combattuta tra le sue due nature ma non trovava mai una via di mezzo, ragione per cui soffriva perennemente di una sorta di mal di mare mentale. * Che senso aveva il potere, se poi non si era felici? * Fede, speranza, amore e (aveva aggiunto Anton) libertà. Queste erano le colonne su cui poggiava l’umanità. E la più forte di tutte era...? Non la libertà, perché senza fede, speranza e amore la libertà non era completa. Nemmeno l’amore, perché senza le altre tre nemmeno quello era completo. La speranza? Era possibile sperare senza fede, amore e libertà? Poco probabile. E lo stesso valeva per la fede, difficilmente poteva stare in piedi da sola. Ma allora bisognava averle tutte e quattro per poter sopportare la propria umanità?
Disguised as fun bloodspattered crimefiction this is a neverending description of shopping and dressing. Don't ever touch it unless You cry for chicklit. Yuk.
Lite annorlunda tema - gangsterboss och småbarnsmorsa. Läste StoryTells e-boksversion som var usel språkmässig, fullt med särskrivningar och stavfel. Värst var "in tres ser ad"...