Può sembrare incredibile ma nella Bibbia, quando Dio sceglie una persona per affidarle una missione, si tratta quasi sempre della persona più sbagliata che si possa immaginare. Ordina a una coppia anziana e sterile di generare un popolo, chiama a sé un balbuziente perché diventi oratore e profeta, mette giustizia e verità nelle mani di ladroni e prostitute.
Le figure più venerabili dell'Antico Testamento, come Abramo, Mosè, Davide e Salomone, sono in realtà segnate da una moltitudine di colpe, destinate a coprirsi di ridicolo. Dio stesso, il più delle volte, si rivela dice una cosa e poi ne fa un'altra, prende decisioni di cui presto si pente, compie un'azione per poi tornare precipitosamente sui suoi passi.
Qual è il senso di tutto questo? Ce lo racconta Mercadini, come solo lui sa fare. Trascinandoci in una carrellata di prescelti improbabili, ci guida tra le pagine ardenti delle Scritture e ci invita a riflettere sulla lezione che si nasconde in ciascun se ti trovi di fronte a un'impresa per cui ti senti impreparato, inadatto, troppo piccolo, non disperare. Perché nessuno, per quanto possa esserne convinto, può davvero conoscere la volontà divina. E magari Dio, dovendo scegliere uno fra tutti, sceglierebbe proprio te.
La Bibbia mostra l’inestricabile complessità delle cose e, soprattutto, di noi umani. L’ambiguità, la contraddizione, la più complicata tortuosità, sono messe a nudo nelle sue pagine. Il mondo appare come è: ambiguo, contorto, contraddittorio. Il Dio di questa narrazione è un personaggio magnifico perché in continuo mutamento, pieno di difetti, di limiti, di paure, di scoppi d’ira, di meschinità, di eccessi. "Dio non è un santo". Una lettura molto interessante, che porta a riflettere su alcune cose alle quali magari non abbiamo mai dato troppo peso. Forse sarà l'ultima lettura dell'anno o forse no, ma è sicuramente una delle migliori.
Ogni volta che mi trovo a commentare un libro di Mercadini, mi tocca ripetermi: se lui decidesse di scrivere un approfondimento di 600 pagine sulla storia della crema pasticciera in Alsazia o un compendio sulla diffusione dei fusibili a scoppio, lo ascolterei (la sua capacità di narratore viene esaltata negli audiolibri a cui lui stesso presta la voce, facendo trasparire ancora più chiaramente la sua intenzione e tutta la sua passione), senza paura di annoiarmi per un solo istante. Se, nelle mie prime esperienze con il suo stile, l’approccio molto enfatico non mi convinceva appieno, ora non posso farne a meno; peraltro, in questo caso, l’aggiunta di un tocco emotivo conferisce alla narrazione quel quid in più: le storie dell’Antico Testamento, notoriamente lontane dalla sensibilità contemporanea, acquisiscono un’anima estremamente umana, i personaggi sono figure con le quali tentare un’immedesimazione. E se questi uomini e queste donne riuscivano ad avere una relazione con Dio e se questi uomini e queste donne provavano le stesse sensazioni che proviamo noi, forse possiamo anche noi pensare che sia possibile una relazione con Dio? Alla spiritualità di queste vicende, Mercadini contrappone il suo immancabile rigore nella trattazione, fornendo contestualizzazioni precise e analizzando spesso anche la traduzione che ci è pervenuta in confronto al testo originale in ebraico/aramaico, sviscerando le etimologie, per rendere con una sfumatura più accurata anche le storie più note. Credo, però, che, su tutto, la chiave di questi suoi commenti sia l’onestà con cui affronta i limiti e le contraddizioni delle vicende bibliche, finendo per valorizzarne l’abbondante sostanza.
Se mi chiedessero in cosa consiste la felicità secondo me, non avrei esitazioni. Direi che la felicità consiste essenzialmente nell’agire sul mondo esprimendo la propria natura.
Ho avuto il piacere e l'onore di intervistare Roberto Mercadini per ilLibraio.it Una bellissima chiacchierata in cui abbiamo parlato di Bibbia, risata e divulgazione. Vi lascio qui il link: https://www.illibraio.it/news/dautore... Ne parlo pure in questo mio video! https://youtu.be/QK7W44Fij6g
La donna che rise di Dio è una lettura della Bibbia originale e simpatica mediata attraverso gli occhi di un non-credente.
La firma stilistica di Mercadini si caratterizza per un’ironia diffusa ma sempre discreta. Ciò che guida l’autore è la curiosità di conoscere, di scoprire e di andare oltre la semplice conoscenza in una sorta di apprendimento e studio approfondito illimitato. Altro aspetto interessante è la forma dialogica del testo, come lettori siamo costantemente coinvolti ad interrogarci su varie e curiose questioni poste all’interno del testo sacro.
Un testo, quello di Mercadini, che al netto della spiritualità offre spunti riflessivi importanti sia per quanto riguarda la forma - il livello concettuale è ricercato ma accessibilissimo - che il contenuto, mettendo infatti le questioni religiose su un piano ironico riesce a renderle alla portata di un'ampia varietà di lettori, credenti e non.
Piccola nota negativa strettamente personale: dal titolo mi aspettavo un maggior focus sulla presenza di figure femminili nella Bibbia, in realtà non vi è un'attenzione maggiore al genere femminile rispetto a quello maschile.
L'ho ascoltato in versione audiolibro e la lettura di Mercadini arricchisce notevolemnte l'esperienza di un libro già di per se di un alto valore culturale, come del resto già Bomba Atomica e L'ingegno e le tenebre. Peccato che la Bibbia non sia uno dei miei argomenti preferiti, ma mi sono fidato della passata esperienza e non ho sbagliato. Imperdibile.
Libro che crea una sensazione di deja vù in coloro che hanno già seguito i suoi spettacoli o video. Le chiusure delle varie storie troppo repentine e poco esaustive. Comunque libro che scorre e interessante
Interessantissimi sguardi su uno dei libri più affascinanti e oscuri della nostra cultura. Ogni storia è spiegata, approfondita e interpretata cautamente e con coraggio. In conclusione ad esse porta riflessioni e spunti originali, irriverenti, ma anche profondi.
Sarà che l'altro aveva un argomento che mi interessava di più, sarà che non l'ho ascoltato con estrema attenzione, ma questo libro non mi ha colpito così tanto.
Ha sicuramente fatto un lavoro di ricerca strepitoso, ma non mi ha emozionato come l'altro. Sarà anche che Bomba atomica era il primo suo che ho ascoltato e mi ha proprio lasciato l'effetto wow
Lettura interessantissima e coinvolgente. Mi ha fatto venire voglia di rileggere la Bibbia e cogliere tutti quei particolari che l'interpretazione tradizionale ci fa trascurare
Mercadini anche a questo giro non delude. Le sue analisi sono sempre interessanti, approfondite quel tanto da essere interessanti e non noiose, e piene di spunti. Qui ci parla della bibbia, analizzando anche aspetti legati alla traduzione dell'ebraico, infarcendo il tutto di riflessioni sull'interpretazione dei testi sacri attraverso i secoli. Un valore aggiunto a questo audiolibro, è il fatot che sia letto dall'autore: l'enfasi che mette nella lettura ha reso l'ascolto ancora più coinvolgente.
la sensazione è quella di leggere la trascrizione di uno spettacolo o di un video di Mercadini. Il più grosso difetto del libro è la sua lunghezza, avrei avuto piacere a leggere qualche storia in più e soprattutto conclusioni critiche più approfondite. Il lavoro filologico di Mercadini è ottimo e stimola a cambiare prospettiva sulle storie della Bibbia e dunque ad approcciarsi ad essa con sguardo laico. Un buon libro divulgativo.
la relazione parasociale tra gli ebrei e Dio raccontata nelle pagine di questo libro è la roba più tragicomica di cui ho letto quest'anno, consigliato per chi vuole sapere i retroscena più hot delle figure più importanti della cultura ebraica
lo stile narrativo di mercadini è piacevole e scorrevole, l’argomento in sé è estremamente interessante: l’autore rende la lettura della bibbia un’esperienza unica, in qualche modo semplice da comprendere, ma allo stesso tempo profonda, fonte di spunti per riflessioni e filosofie varie. nonostante questo, mi aspettavo un qualcosina in più: una conclusione, forse, che avrebbe legato insieme tutte le storie di cui si è parlato alla fine del libro. in poche parole, ecco, mancava un qualcosa, un qualche elemento. inoltre, ho trovato il titolo abbastanza fuorviante - si potrebbe pensare che il libro si focalizzi soprattutto sulla figura della donna nella bibbia, ma non è così. nonostante tutto, lettura consigliata, breve e interessante.
Le storie della Bibbia sono solo storie, però dicono molto della nostra tradizione e di noi stessi. Ci raccontano da dove veniamo, chi siamo, perché agiamo in un certo modo. Il merito di Mercadini in questo libro è di ripescarle, farle conoscere di nuovo, con uno stile incalzante, ma fresco, pulito, e con una attenzione sempre viva all'etimologia ebraica di certi termini e al potere impressionante, evocativo, straordinario delle parole.
Il libro scorre piacevolmente svelando o meglio approfondendo e rendendo semplice alcuni passi delle sacre scritture. Si scoprono significati nascosti e alcune non linearità presenti date dai vari passaggi degli scriba e/o traduzioni poco corrette o mal interpretate (volutamente?).
Non il mio preferito tra i suoi libri, ma anche stavolta Roberto Mercadini ha fatto la magia: quella di farmi leggere con rapimento argomenti che mai mi sarebbero potuti interessare (tipo la Bibbia appunto) Tvb Roberto
Le storie della Bibbia raccontate come solo Mercadini riesce a fare, trattando la traduzione e analizzando i testi in modo attento e meticoloso. Questo libro mi è stato consigliato da un'amica e mi ha subito catturata, mi ha incuriosita e l'ho divorato in poco tempo! Veramente molto interessante, anche a livello di linguistica.
Se durante gli anni di catechismo avessi avuto uno come Roberto Mercadini a spiegarmi la Bibbia sarebbe stato un autentico spasso e avrei forse evitato di giocare ogni volta con il tamagotchi con la mia migliore amica.
Un cantastorie che attinge dalla raccolta di storie più famosa di sempre. Il vero modo di utilizzare la Bibbia, far capire che parla di noi, prima che di Dio.
Questo libro mi è stato regalato per il compleanno.
Non conoscevo Mercadini né come personaggio pubblico né come autore.
Era da molto tempo che non mi interessavo a questioni teologiche, e di conseguenza ai libri che ne parlavano.
Questa serie di premesse servono a capire che non avrei mai immaginato di avvicinarmi a quest'opera.
Chiamiamola quindi “Provvidenza”.
Il libro è un successo da un punto di vista dei contenuti: i temi di cui tratta sono complessi, ma vengono delineati in maniera puntuale, essenziale ma abbordabili da tutti i tipi di lettore.
Nonostante la relativa semplicità con cui Mercadini si rivolge al pubblico, ciò che ne viene fuori non è mai scontato, ma ispira numerose riflessioni.
Forse la facilità con cui le riflessioni sono indotte nel lettore risiede anche nella materia trattata perché, come afferma più volte lo stesso autore, la Bibbia è lacunosa in molti dettagli e spiegazioni e, a mio parere, è forse questa caratteristica che rappresenta la fonte inesauribile di interpretazioni sul testo biblico.
Non importa che si sia credenti o meno, ma la Bibbia, così come altri testi religiosi, è anche grazie alle parole di questo saggio gradevolissimo e molto scorrevole, riesce a dare libero sfogo a una incredibile concerie di idee che spesso rischiano di far perdere il lettore in un oceano di pensieri, collegamenti e dubbi che riguardano non soltanto il rapporto con il divino, ma anche con parallelismi e differenze tra la società e il mondo letterario della Bibbia e la nostra società contemporanea.
Anche in questo si manifesta l'immortalità e la contemporaneità di un’opera, ovvero nel riuscire a far parlare di sé nei millenni e nel fornire spunti per leggere il presente e interrogarsi sulla via che si percorre.
Lungi dal sottoscritto anche solo provare a fare opera di evangelizzazione - cosa che mi è stata sempre estranea -, ma il saggio di Mercadini ha il pregio di accendere il fuoco della curiosità di leggere (o rileggere) anche solo passi della Bibbia, per riflettere sulle sue parole e gustare un capolavoro senza tempo con cui porsi in contrasto, con cui concordare su alcuni aspetti, di cui inorridire per contenuti più macabri, con cui emozionarsi, ridere insieme all’umorismo ebraico (componente sottovalutata, ma interessante della cultura ebraica), sentire l’umanità pulsante, viva nei versetti biblici e riscoprire anche la nostra, con luci e ombre di cui la Bibbia è paradossalmente e splendidamente piena.
In definitiva, il libro di Mercadini è, per quanto mi riguarda, brillante: è un saggio che può essere utile a molti per avere un esempio e acquisire una visione genuinamente critica, ampliando sicuramente i propri orizzonti nella conoscenza della Bibbia e, in parte, anche di se stessi.
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• Titre : "Dieu n'est pas un saint & autres curiosités de la Bible" • Genre : Essai • Thèmes : curiosités biblique, ancien testament. • Auteure : Roberto Mercadini • Traduction : Lucien d'Azay • Éditeur : Les Belles Lettres • Couverture : Scott Pennor's • Note : 5/5
• Extrait : "Chaque fois que l'on tue au nom de la morale, de la justice, de la vérité, du Dieu suprême ; chaque fois que les croisés, les fanatiques religieux, les sauveurs du monde, les maîtres de l'humanité ont recouru à la violence contre ceux qu'ils croyaient pire qu'eux, le sang d'Abel a crié en vain."
• Résumé : "Cela peut paraître insensé, mais dans la Bible, lorsque Dieu choisit une personne pour lui confier une mission, il s’agit presque toujours de la personne la moins pertinente que l’on puisse imaginer. Il ordonne à un couple vieux et stérile d’engendrer un peuple, il appelle un bègue à devenir orateur et prophète, il met la justice et la vérité entre les mains de voleurs et de prostituées. Les figures les plus vénérables de l’Ancien Testament, comme Abraham, Moïse, David et Salomon, sont en réalité marquées par une multitude de défauts, voués au ridicule. Dieu lui-même, le plus souvent, se révèle peu fiable : il dit une chose et en fait une autre, prend des décisions qu’il regrette rapidement, accomplit une action pour ensuite revenir précipitamment sur ses pas. Quel est le but de tout cela ? Mercadini nous le montre, comme lui seul sait le faire. En nous entraînant dans une ronde d’élus improbables, il nous guide à travers les pages enflammées de l’Écriture et nous invite à réfléchir à la leçon cachée dans chaque verset : si vous êtes confrontés à une entreprise pour laquelle vous vous sentez mal préparés, inadéquats, trop petits, ne désespérez pas. Car personne, aussi convaincu soit-il, ne peut vraiment connaître la volonté divine. Et peut-être que Dieu, devant en choisir un parmi tous, vous choisira."
• Avis : PARFAIT ! Deuxième livre de l'auteur que je lis et encore une fois, je ne suis pas déçue.
Très addictif surtout pour les curieux du genre.
J'ai particulièrement aimé les explications et les traductions sur les mots et les expressions en hébreu.
La prima domanda che mi sono posto, appena ho preso in mano questo libro in una libreria (bruttina) alla stazione Termini di Roma è stata "ma a me che me ne frega della Bibbia?". La risposta che ne è seguita (è ovviamente accaduto tutto nella mia testa, sotto lo sguardo indagatore di uno dei commessi che era in allerta per la probabile presenza di un ladro nella libreria) è stata che no, non me ne frega nulla della Bibbia. MA. Ma a scrivere questo libricino è stato Roberto Mercadini, uno che riesce a renderti interessanti anche le istruzioni di un tagliaerba elettrico o la formazione della squadra di pallanuoto maschile (che lui riuscirebbe a narrare facendo un ampissimo excursus sull'origine del nome "Settebello" suscitando un interesse inaudito, tanto che il solo pensiero mi spinge ora ad aprire wikipedia e scoprirmelo da me). Comunque. Comunque, nonostante il mio interesse solo parziale per quanto scritto nella Bibbia, Mercadini riesce a trovare una dozzina di storie giuste e narrarle bene, l'attività di ricerca e la conoscenza capillare dell'argomento traspaiono sulla pagina, ma quello che traspare ancora meglio è la passione che ci mette l'autore, il suo divertimento, la sua gioia di fare questo mestiere. Quattro stelle solo perché dopo "Bomba Atomica" non si torna più indietro.
Roberto Mercadini come sempre una garanzia. A questo giro il topic è la Bibbia, o meglio, delle sue piccole storie ed aneddoti in essa contenuti. Nonostante la complessità apparente del tema, il libro ha poco meno di 200 pagine, ed è molto scorrevole e leggero, pur avendo un suo contenuto diciamo importante. Se avete già letto qualche altro suo libro non vi stupirà che pure in questo sfrutta queste storie ed aneddoti per dare una sua morale al tutto, spesso poetica, condita con un po' di ironia, ma senza risultare scontato o banale. Parlando delle storie in sé, sono presentate e narrate molto bene, con spesso analisi di traduzione direttamente dall'ebraico (anche se non così tanto spesso dal rendere il tutto pesante o troppo tecnico), tuttavia non avendo mai letto la Bibbia, non posso dilungarmi più di tanto. Consigliato
Un libro molto piacevole, scritto con innegabile erudizione. L'ironia con cui vengono presentati gli aneddoti della Bibbia è tagliente e il divertimento assicurato. Mi è piaciuto sopratutto il fatto che, al netto dell'evidente tentativo di mostrare le contraddizioni nel testo sacro, si percepisce chiaramente l'amore che queste stesse contraddizioni suscitano nell'autore nei confronti della Bibbia e della cultura che gli sta alla base. La scelta degli episodi tradisce l'intento di Mercadini e, allo stesso modo, la sua innegabile erudizione alle volte porta il discorso verso le propie stesse conclusioni, in una sorta di bias confermativo. Al netto di questo, ne consiglio la lettura che mette in luce elementi del testo sacro fondante la nostra cultura che, tra le sue luci e le sue ombre, non possono che arricchire il lettore.
Comincia male il libro, lo fa parlando di un Dio "doppio", quello della teologia e quello della narrazione biblica; e il Dio della teologia è per l'autore il Motore immobile di Aristotele! No, non ci siamo. E finisce anche peggio: cercavo delle note... non ho trovato nulla. Non viene indicato di quali traduzioni o versioni della Bibbia l'autore si sia di volta in volta servito. A mio parere egli narra le storie a modo suo. Stop. Belle storielle, belle domandine qua e là, pensose conclusioni di capitolo studiate a tavolino... ma poco di "sostanza". Solo opinioni dell'autore. Ennesima dimostrazione di un'utilizzazione spregiudicata della Bibbia a uso e consumo del primo che arriva con pretese di spiegarla ai profani... sempre più profani e creduloni, purtroppo.
È un lavoro interessante per la scelta dei contenuti. Certo, non è l'opera di un acclamato biblista, ma questo libro non si presenta con l'alterigia e l'autorevolezza di molti altri studi sulle religioni. Mercadini rilegge con il suo stile frizzante e velato di ironia alcune storie delle Antiche Scritture. Sono storie, cruente, crude, spietate, ma anche surreali e talvolta al limite del ridicolo. Sfatando alcuni falsi miti e rileggendo i testi antichi dall'originale ebraico, Mercadini confezione un libretto agile, interessante e per nulla scontato.