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L'acustica perfetta

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Arno e Sara si incontrano da ragazzini e istintivamente si amano. Un pomeriggio d'estate lei lo lascia, dicendogli che "le piacciono gli amori infelici". Si ritrovano molti anni dopo, decidono di sono allegri, innamorati, sembrano felici. Arno è convinto di darle tutto se stesso e non si spiega le malinconie e le bugie che affiorano poco a poco. In fondo, la sua vita gli piace così com'è: suona il violoncello alla Scala, ha avuto tre figli dalla donna della sua vita, non si fa domande. Ma il disagio di Sara col tempo aumenta, finché una mattina Arno non sarà costretto da un evento inconcepibile a chiedersi chi è davvero la persona con cui ha vissuto tredici anni, la donna che ama da sempre. Con titubanza, inizia a seguire una pista di ferite giovanili e passioni soffocate e, con crescente sgomento, ritrova il bandolo di storie insospettabili. Può una donna restare con un uomo che pensa di amarla ma non ha mai voluto conoscerla davvero? Può un uomo accettare che sua moglie non si fidi di lui? Si può vivere senza esprimere se stessi? E come incide il dolore nelle nostre vite? Abbiamo tutti le stesse carte in mano? Costruito secondo la vertiginosa spirale di una fuga, L'acustica perfetta ha la delicatezza di un romanzo di formazione - la formazione di un uomo adulto, di un amore - e la rapinosa potenza di un romanzo d'indagine. Daria Bignardi dà voce a uno straordinario protagonista maschile, attraverso le cui parole si compone, tassello dopo tassello, il ritratto di una donna inquieta e vibrante. Un percorso verso la verità che si cela al fondo di ogni relazione, verso il cuore buio che ciascuno di noi protegge anche dalle persone amate, un viaggio nel profondo, dentro i silenzi e i segreti delle nostre vite. Fino all'imprevedibile finale.

204 pages, Kindle Edition

First published October 30, 2012

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Daria Bignardi

21 books345 followers

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14 (1%)
Displaying 1 - 30 of 86 reviews
Profile Image for Cirano.
196 reviews12 followers
May 13, 2018
Bellissimo! Ma ancor più il finale "Lettera di Arno a Sara".
Profile Image for Donatella.
38 reviews
June 20, 2015
Dopo anni mi sono finalmente stancata di leggere soltanto il titolo di questo libro e mi sono addentrata più a fondo, tra le pagine, proprio come fa Arno, il protagonista, tuffandosi nelle profondità del proprio matrimonio.
La storia è semplice: Arno e Sara si incontrano da giovani, vivono una vibrante infatuazione e poi si allontanano. A chi non è capitato? Dopo anni, però, si ritrovano e rapidamente (mi verrebbe da dire troppo) si sposano e mettono su famiglia. A un certo punto qualcosa si spezza e Sara si allontana da casa; Arno si accorge allora di non conoscere la propria moglie e decide di provare a comprenderla, così da ritrovarla.

La storia scorre liscia, ma si trascina dietro banalità e domande che vorrebbero far riflettere ma che stentano a farsi strada tra i cliché.
Ho l'impressione che questo libro sia stato scritto con un intento poetico, con un'inclinazione che si ispira a quella della letteratura orientale, ma che non sia riuscito ad avvicinarsi alla profondità a cui anelava.
Una lettura leggera e veloce, si tratta di un romanzo che non dovrebbe prendersi troppo sul serio.
Se volete andare davvero alla ricerca dell'Io e di ciò che ci rende felici consiglio altre letture, più pesanti e profonde, ma capaci di dare una ricchezza interiore di ben altro calibro.
Profile Image for Malacorda.
598 reviews289 followers
August 9, 2017
Piacevolmente coinvolgente. E dire che se avessi saputo più nel dettaglio dei temi che vengono trattati, forse non avrei nemmeno avuto il coraggio di iniziarlo. Oltre ad avere il merito di avermi insegnato, con la pratica, che sono in grado di leggere di certi argomenti uscendone viva, mi ha anche incuriosito a saperne di più su Dino Campana.

E' una storia come tante ma non banale, ben raccontata, con un taglio piuttosto giornalistico, una scrittura fatta di frasi brevi che tiene deste l'attenzione e la curiosità del lettore. Ben lungi dall'essere un giallo, nel cuore del racconto c'è comunque una avvincente indagine. L'autrice è ben calata nel punto di vista maschile e anche nel punto di vista del musicista.

Dopo essere stato lasciato improvvisamente, un marito ricostruisce la storia della moglie, la storia del loro amore ma anche la storia di lei quando e dove lui non c'era, per scoprire che di lei non sapeva nulla, che non la ha mai conosciuta per davvero, e che quel che in lei lo attraeva, quel che lui vedeva come una forma di forza e di carattere, in realtà erano sintomi di debolezza e di più gravi problemi.

Il vero tema non è tanto la fine di un amore o la fine di un matrimonio con tre figli. E' l'insieme delle sensazioni - tradimento, smarrimento, rabbia, nostalgia e infine una dolorosa ma pacifica comprensione - quando uno dei due scopre quello che l'altro non ha mai raccontato. E se il non detto ha a che fare con depressione, esaurimento, crisi di panico, autolesionismo e tentativi di suicidio, allora fa perfettamente parte della realtà il fatto di non raccontare, di nascondere con scuse o bugie, di minimizzare. Si sceglie di non dire per una sorta di istinto, quasi inconsapevolmente, perché si sa che non si verrà capiti, spesse volte nemmeno ascoltati. Se non sei tu a minimizzare, sai che saranno gli altri a farlo per te, a indurti a farlo, se non a criticarti o a compatirti, facendoti sentire in colpa se ti sei azzardato/a a lagnarti per un qualcosa che non è un problema concreto e non è un male fisico. Ma non ce la faranno proprio mai a capirti.

Il tema è trattato in maniera intelligente perché non c'è pretesa di un particolare approfondimento scientifico ma non c'è nemmeno quella faciloneria che ho trovato in altri romanzi (il più recente, Jonathan Safran Foer) e i torti e le ragioni non si concentrano in maniera specifica su un personaggio o sull'altro.

"Ho sempre creduto che tutto dipenda da noi - quello che proviamo, quello che ci succede. Ho sempre pensato che si potesse deciderlo, di stare bene o male […] . Ma non siamo tutti uguali […]. Non ci avevo mai riflettuto, fino a ora: non è vero che abbiamo tutti le stesso carte in mano. Non ho mai accettato le bugie di Sara perché non avevo capito il dolore che esprimevano, per me erano sbagliate e basta. Pensavo che esistessero solo le cose giuste e quelle sbagliate, invece c'è dell'altro. Il dolore è insensato. Come l'amore."

"Così invece sono rimasta col sospetto che esista una dimensione d'amore che mi è stata negata, che mi sono negata. […] Lo so che sono sogni romantici, infantili, che non esiste un amore così, semplice e gioioso, che l'amore vero, reale, è fatto di impegno, come il nostro, ed è bello per questo, perché va costruito ogni giorno, perché è una conquista, come dici tu. Ma a volte non riesco a impedirmi di sognare che esista un sentimento più indubitabile. Non posso raccontarti niente, non posso cercare di condividere qualcosa che non è successo e ti farebbe solo soffrire, ma scaraventarlo fuori, vederlo scritto su questo foglio, forse mi servirà a superarlo."

Passo di gran carriera a mettere in lista desideri il libro di Vassalli in cui si racconta la storia di Dino Campana, da cui è tratta questa citazione:

"La storia del poeta pazzo è un storia italiana che ha al suo centro la famiglia. Non ho mai creduto nella favola del 'poeta pazzo'. L'accoppiata romantica genio-follia mi ha sempre fatto sorridere…".
Profile Image for 61pat.
753 reviews12 followers
December 29, 2012
Scritto da una donna, ma dal punto di vista di un uomo. Chissà se ci è riuscita veramente o ha solo fatto pensare e dire ad un uomo quello che una donna vorrebbe sentire. Comunque piacevole.
Profile Image for La mia.
360 reviews33 followers
December 24, 2012
Ammetto, l’ho letto prevenuto. Il libro me lo hanno regalato, non credo l’avrei mai acquistato. Ma ero curioso. Però la Bignardi scrittrice!? Insomma, il mio giudizio non è scevro da condizionamenti legati al personaggio televisivo.
Il libro però si fa leggere. A volte un po’ convenzionale, c’è un po’ troppa geografia italiana, un po’ troppo agio. Funzionerebbe questo libro se Arno fosse un agente assicurativo e Sara anziché saper disegnare avesse una passione meno artistica? Non lo so. Se i genitori di Arno fossero più convenzionali? Ancora non lo so. Però verso la fine del libro ho cominciato a pensare che forse nessuno, visto da vicino, è convenzionale, anche se i violoncellisti dell’orchestra della Scala saranno – credo – solo una decina in tutto.
La Bignardi ha infagottato il suo romanzo con un po’ troppi personaggi piacioni, per ciò che sono, che fanno, che dicono. Ma la storia regge, è piacevole da seguire, un pochino fa riflettere. Forse un po’ di maggiore introspezione e un po’ meno di regia patinata avrebbero giovato, ma va bene così, prendiamo il prodotto per quello che è e accontentiamoci del fatto che le 200 pagine sono una durata equilibrata che rende gradevole la lettura.
Profile Image for Francy.
67 reviews2 followers
November 18, 2020
Questo è uno di quei libri che fanno bene. Di quelli che si gustano, con piacere, che danno nuovi spunti, che fanno conoscere cose e fanno venire voglia di leggerne altri. Non si riesce a chiudere una volta aperto, entra dentro, si infila tra gli interstizi e rimane lì, incastrato, aggrappato. Lo si chiude ma si resta lì e penso che dopo aver girato l’ultima pagina mi rimarrà comunque dentro a lungo. C’è l’amore, la paura, il dolore, la follia, la natura, la passione, la musica, il coraggio, la scoperta, la ricerca, c’è quello che non ha misura. Si legge di quell’indicibile ma reale che c’è tra il giusto e lo sbagliato, si vedono le sfumature, l’umanità vera quella che pulsa, con tutte le sue ambivalenze. È profondo ma rimane al contempo estremamente leggero. Si è compiuta la magia. Lo consiglio a tutti.
Profile Image for Frank.
299 reviews21 followers
December 8, 2012
L'acustica perfetta è un libro che solo in apparenza racconta storie già sentite e già viste.
Non so bene cosa mi aspettassi da uno scritto di Daria Bignardi, forse potevo avere un'idea del soggetto e degli argomenti, ma non delle forma e del metodo da lei utilizzato per esprimerli e svilupparli.
L'autrice non rientra tra i miei personaggi preferiti in senso lato e per l'idea che mi ero fatto temevo di incappare in una classica storia romantica dove più o meno tutti soffrono per amore e ciascuno tiene per sé i propri sentimenti o comunque una cosa del genere.
Ho deciso di affrontare questa lettura dunque più per curiosità che per vero interesse e anche questa volta l'ho fatto completamente al buio, spinto anche dalla partecipazione della Bignardi alla trasmissione "Il cacciatore di libri" di Radio24 dello scorso 24 novembre.
Una lettura al buio in quanto l'ascolto della presentazione del libro è stata rimandata a lettura ultimata, per cui è il caso di passare al libro.
La prima parte della storia mi ha lasciato piuttosto freddo.
Niente di particolare se non un altro incontro fatale voluto dal destino come si è già visto più volte; un'altra coppia che si lascia in età adolescenziale per poi ritrovarsi grazie a combinazioni casuali.
Un altro fenomeno di Sliding doors insomma.
Cose già viste e sentite che mi stavano facendo un po' pentire della scelta del libro.
Poi accade un qualcosa che cambia le carte in tavola e da quel momento in poi la lettura diventa più stimolante e appassionante.
Niente di originale si potrebbe dire, ma in questo caso affrontato in maniera particolare.
Entrando nel merito e rimanendo in ambito cinematografico, dopo l'avvenimento principale, la storia assume i contorni di Kramer contro Kramer con il protagonista anche in questo caso nei panni del padre.
La Bignardi crea un protagonista maschile e lo fa parlare in prima persona.
Questa cosa rischia di farla cadere in tutta una serie di luoghi comuni che lei però riesce a gestire bene e a girare a proprio vantaggio.
Infatti è proprio grazie a questo modo di raccontare la storia che la Bignardi riesce a rappresentare i problemi delle persone tra le persone.
Le relazioni tra le persone con un certo grado di intimità sono tra gli argomenti più problematici del nostro tempo e la personalizzazione di molti aspetti rende spesso le cose più gravi e difficili da risolvere di quanto lo fossero in un primo momento.
Mi rendo conto di essere stato alquanto oscuro in questo ragionamento e cerco di spiegarmi meglio facendo riferimento al romanzo:
quando Sara improvvisamente se ne va lasciando Arno e i tre figli da soli poco prima del Natale, la mente è andata immediatamente al film con Dustin Hoffman e Meryl Streep.
Dopo poche pagine però ecco che già si nota la differenza: il racconto di Arno è più sofisticato e più intimo.
L'acustica perfetta è un ottimo esempio per fare il confronto tra libro e film; facendo il parallelo con Kramer contro Kramer è evidente come il film possa risultare più drammatico ed immediato grazie a suoni, immagini e scenografia, mentre il libro sia più coinvolgente per la sua profondità e per il racconto interiore dei personaggi.
In poche parole nel film si vede la vicenda dal punto di vista del vicino di casa e nel libro la si vive dall'interno della casa stessa, per cui il dibattito meglio il libro o meglio il film mi ha sempre coinvolto poco, essendo per me due cose ben distinte.
Chiudendo la parentesi e tornando ad Arno, ecco apparire fin dai primi momenti il suo dibattito interiore, il suo rimuginare, ciò che in fondo crea i veri problemi tra le persone.
Arno impiega ben poco tempo a trasformare la delusione e la paura per l'abbandono di Sara in un motivo di risentimento nei suoi confronti.
Quasi immediatamente tra i suoi pensieri prende forza la rabbia per essere stato abbandonato pochi giorni prima del Natale, come se in un altro momento la cosa potesse risultare più accettabile.
In poche parole si può dire che tendiamo a personalizzare quasi ogni cosa a partire dal comportamento degli altri, quasi come se gli altri prendessero le loro decisioni basandosi su di noi e non su loro stessi.
Questo modo di reagire agli eventi esterni, ormai purtroppo sempre più diffuso, non fa altro che spostare l'attenzione dal vero punto centrale verso se stessi.
L'esempio di Arno è eloquente; ben presto smette di pensare ai motivi che possono aver portato una madre a lasciare marito e soprattutto i suoi tre bambini, e concentra l'avvenimento verso se stesso, come se la decisione di Sara fosse stata presa per fare un dispetto a lui, per metterlo in difficoltà, per creargli problemi.
Dunque quale modo migliore per creare difficoltà ad un marito che poco sa del funzionamento di una casa e delle abitudini dei bambini, se non abbandonarlo improvvisamente e lasciarlo solo appena prima del Natale, cioè proprio nel periodo in cui assieme alla mamma i bambini predispongono tutti i preparativi per le feste?
Un ottimo momento per mettere in crisi un padre, non c'è che dire.
Vedendo le cose da un altro punto di vista però, bisogna dire che gli stessi motivi valgono anche per chi abbandona, per chi prende la decisione di andarsene.
E allora ragionando in maniera non personale, la prima cosa che dovrebbe venire in mente è che una madre che abbandona i figli proprio prima del Natale deve avere motivi ben più validi del voler fare un dispetto al marito.
Troppo facile e troppo semplicistico pensare che le persone si muovano e prendano le loro decisioni per fare dispetto agli altri; per carità, ci sarà sicuramente qualche caso del genere, ma pensare che gli altri decidano sempre guardando verso di noi significa darsi troppa importanza, credere troppo in se stessi, in una parola sopravvalutarsi.
In questo libro la Bignardi fa un ottimo lavoro perché espone molto bene questo aspetto.
L'atteggiamento di rabbia di Arno tutte le volte che ragiona sulla partenza di Sara "proprio per Natale" oppure quando pensa al viaggio di nozze quando Sara mi raccontò di sua madre e io mi arrabbiai perché mi aveva mentito, ma non riuscii a dirglielo e feci finta di niente. Ora capisco di aver sbagliato quella sera. Avrei dovuto dire che non tolleravo l'idea che avesse potuto mentirmi, costituisce il peccato originale dei nostri tempi: semplificare le cose invece che approfondirle.
Perché è vero, caro Arno, che quella volta hai sbagliato, ma non hai sbagliato nel non dirlo, hai proprio sbagliato la sostanza: lo sbaglio è nel non capire come mai quella cosa su sua madre non te l'aveva detta prima o non era riuscita a dirla prima; invece tu parli del mentire e non hai capito nulla.
Spesso ciò avviene un maniera colpevole perché approfondirle significa anche mettersi in gioco e ripensare ai propri comportamenti.
Ecco, in questo libro Daria Bignardi è stata brava a fare questo, a mettere dentro una storia come altre, quel qualcosa che può rendere un libro diverso dall'altro pur raccontando sostanzialmente la stessa vicenda.
Una vicenda che con il passare delle pagine si svela poco per volta facendo apparire lati nascosti e portando alla luce segreti mai svelati.
Un libro che alla fine lascia soddisfatti indipendentemente da come si vedano le cose.
Tempo di lettura: 4h 20m
http://ferdori.wordpress.com
Profile Image for Rosalba.
249 reviews32 followers
February 24, 2013
Quel giorno non ti sei accorto né che avevo rischiato di morire, né che ero resuscitata.

Quando Sara lascia Arno, improvvisamente e senza spiegazioni pochi giorni prima di Natale, inizia dentro di lui una ricerca, un percorso a ritroso nella loro vita di coppia, rimestando fra i silenzi e i segreti del passato che piano, piano affiorano. Perché lui Sara l’ha amata e l’ama ancora moltissimo, ma le è vissuto accanto senza essere mai riuscito a conoscerla veramente. Il finale è quasi inevitabile…
Questo romanzo mi ha fatto venire in mente questa poesia di Evgenij A. Evtusenko:
Non capirsi è terribile.
Non capirsi e abbracciarsi.
Ma per quanto strano,
è altrettanto terribile, altrettanto,
capirsi in tutto.
Ci feriamo comunque….
E segnato da una precoce conoscenza,
l’anima tua soave, io con l’incomprensione non offenderò
e non ucciderò con la comprensione.


http://youtu.be/a_e-rpQXFZM



Profile Image for Sissi Fortunati.
46 reviews8 followers
August 29, 2020
Un libro ricevuto da uno scambio. Mi ha piacevolmente stupito. Vorrei consigliarlo a tutti.
È raccontata la storia di Sarà che dopo 13 anni di matrimonio e 3 figli decide di andarsene e seguire il suo cuore.
Ma Arno, marito di Sara, cosa penserà? Un perfetto viaggio introspettivo. Una spiegazione di tutto ciò che passa nella testa di un marito lasciato solo!
Profile Image for Roberto.
627 reviews1 follower
August 25, 2017
Arno viene lasciato improvvisamente dalla moglie Sara. Per ritrovarla, è costretto a scavare nel passato di sua moglie e a scoprire cose di lei che non conosceva e che non avrebbe mai sospettato; forse non si è mai preoccupato di capire a fondo la sua personalità. Impara così a conoscerla attraverso la sua assenza.

Ho faticato un po’ a slegare mentalmente l’autrice dalla voce narrante maschile. Certamente non è facile per una donna calarsi nella mentalità maschile; la Bignardi un po’ ci riesce descrivendo bene il modo di ragionare semplice, lineare e senza fronzoli di Arno. Ma non ce la fa però ad evitare lo stereotipo dell’uomo/marito che vive chiuso in sé stesso incapace di comprendere a pieno sua moglie, le sue esperienze e le sue necessità. L’idea della Bignardi sembra comunque quella di voler far “evolvere” il pensiero ed il comportamento di Arno verso un modo di pensare più “femminile”.

È il primo libro che leggo della Bignardi e devo dire che tutto considerato è un bel romanzo, scritto bene, poco impegnativo e che si legge rapidamente con piacere. Bello il bilanciamento tra dialoghi, e-mail e lettere.
Parere positivo quindi, anche se parecchie cose nella storia non quadrano, l’abbandono sia risolto fin troppo rapidamente e alla fine del romanzo rimangono molte domande non risolte.
Profile Image for Lucio Aru.
Author 1 book36 followers
February 14, 2021
Probabilmente l’ho letto nel periodo sbagliato. O magari è solo una questione d’incompatibilità. Tra tutti i romanzi della cara Bignardi è quello che mi ha colpito meno.
Profile Image for Gaia.
278 reviews3 followers
October 23, 2021
8!
Un romanzo. Una storia d’amore raccontata dal protagonista maschile.
Arno e Sara marito e moglie da tredici anni, tre figli, una condivisone della quotidianità rimanendo in superficie.
Poi un biglietto, Sara si allontana dalla famiglia perché deve farlo. Arno inizia allora un processo dì consapevolezza dì se’, della moglie in una scoperta attraverso il passato della vera essenza della moglie, del loro rapporto e dì quanto poco si conoscessero.
La scrittura e’ semplice e diretta, la trama scorre veloce. Tante le riflessioni su come il quotidiano possa cancellare la percezione del se’ e dell’altro se non si rimane in ascolto.
Profile Image for Lucrezia Arienti.
101 reviews1 follower
February 10, 2023
La scrittura della Bignardi mi cattura sempre. Semplice e decisa. La trama mi ha catturata, capitolo dopo capitolo. Forse il finale mi ha lasciata un po' sospesa, solo per questo non do 5 stelle.

Frase del cuore: "più il cuore si dilata nel mistero dell'Amore e più c'è spazio: spazio di accoglienza degli altri e anche di accoglienza del dolore. Più c'è dolore, accolto, ascoltato, combattuto, e più si dilata il cuore per accogliere l'Amore e farne poi dono".
Profile Image for Morgana Grancia.
86 reviews126 followers
August 6, 2022
Io ringrazio quel pomeriggio svogliato dove ho scoperto la Bignardi come scrittrice. Ringrazio il viaggio Milano - Bologna che mi ha permesso di finire questa piccola e silenziosa storia italiana, e quest’estate pigra dove inizio libri a casa. Bello bello, anche se inevitabilmente non vero come “Non vi lasceró orfani”
Profile Image for Romina.
39 reviews46 followers
November 26, 2013
Daria Bignardi

L’ACUSTICA PERFETTA
Ho comprato questo libro e sinceramente mi aspettavo molto di più. Francamente mi ha deluso in po’, o forse non mi ha deluso , ma avevo aspettative diverse.
La storia non è brutta, forse un po’ inverosimile, ma assolutamente coinvolgente.
Il libro scorre facilmente e ammetto che Daria scrive, a parer mio, bene.
E’ riuscita a creare una musicalità di parole e di emozioni non da poco. Mi hanno fatto riflettere e pensare molto, perché credo che in ognuna di noi ci sia una Sara che ha bisogno di evadere, di avere i propri spazi, di dedicarsi a lei e non solo alla famiglia, figli e marito.
Ma quante di noi hanno un Arno che non vede, che non capisce, insomma un uomo non attento ha ciò che può rendere felice veramente la propria compagna???
Anche se, personalmente, Arno, mi fa una tenerezza infinita, ma capisco perfettamente cosa prova Sara.
Ho apprezzato soprattutto la seconda parte del libro, bellissima è la parte in cui viene descritta Genova, in tutta la sua bellezza. Perché chi è di Genova sa quanto sono vere le parole di Daria nel descriverla.


“SONO ENTRATO COL CUORE STRETTO IN TANTA MODESTIA, HO FATTO QUATTRO PASSI FINO AL BALCONE SUL QUALE SI AFFACCIAVA UN MISERO TINELLO E MI E’ ESPLOSA IN FACCIA TANTA BELLEZZA, IL PANORAMA PIU’ SCENOGRAFICO CHE AVESSI MAI VISTO DA UNA CASA DI CITTA’: TUTTA GENOVA, A PERDITA D’OCCHIO, CON LA LANTERNA, LA CITTA’ VECCHIA, IL PORTO COI TRAGHETTI, I CANTIERI, IL MARE DAVANTI, LE MONTAGNE ATTORNO, IL CIELO BLU SOPRA, DI FRONTE, DAPERTUTTO, E L’ARIA TRASPARENTE, TIEPIDA, PROFUMATA DI MARE, COI GABBIANI CHE PLANAVANO DAVANTI AI MIEI OCCHI E IL SUONO DELLE SIRENE DELLE NAVI CHE PARTIVANO IN LONTANANZA.”


Tutto vero da San Bartolomeo del Fossato, dove Arno vede Genova, si vede tutto cio’.
Come dicevo pur essendo una storia a tratti inverosimile è un libro che ti fa vedere dentro, nel profondo. Ti fa capire che non bisogna dare nulla per scontato e non sempre si deve avere la certezza di conoscere chi ci sta vicino.
Non lo trovo per niente banale, ma credo che manchi qualcosa per renderlo veramente unico, ottimo.


PER ANNI MI SONO RACCONTATO CHE NESSUNO POTEVA DARTI PIU’ DI ME, MA TU MI HAI COSTRETTO A GUARDARMI DENTRO, E SAI COSA CI HO TROVATO?? IL MIO STRUMENTO. LA MUSICA. LE EMOZIONI CHE PROVO QUANDO SUONO. HO SEMPRE PENSATO CHE E’ QUEL CHE MI FA STAR BENE. IN FONDO, VOLEVO SOLTANTO UNA RAGAZZA CHE MI DORMISSE ACCANTO MENTRE SUONAVO…..

Resta il fatto che le 5 stelline non posso dargliele ma 3…..e mezze se si può, sì!!!!!
14 reviews
July 14, 2018
„Očitala si mi, da sem te idealiziral, te častil, namesto da bi se te trudil razumeti in te ljubil takšno, kot v resnici si, in ne takšno, kot sem si te zamišljal ali želel, da bi bila.“
Profile Image for Monaco Obbediente.
168 reviews8 followers
June 8, 2019
Romanzo molto scorrevole, che si legge tutto d'un fiato. Alla base della storia c'è un evento misterioso: una madre che improvvisamente abbandona il marito e i figli, per scappare non si sa dove e non si sa perché. La narrazione è affidata al marito abbandonato che con le sue stesse parole attraversa varie fasi: l'incredulità, la rabbia, la ricerca di un perché, la rivelazione finale. C'è molta psicologia, ma alla fine i personaggi e le loro reazioni non sembrano molto realistici. La scomparsa improvvisa di una persona viene accettata facilmente da tutti, soprattutto dai figli, che sembrano quasi comprendere la scelta materna. Potrebbe succedere veramente nella realtà? Inoltre la conclusione, per quanto non sia un vero "happy end", risolve tutto in modo molto semplice. Insomma, una storia interessante ma raccontata con poca passione, e che in generale lascia intravedere scarse emozioni.
Profile Image for Sandro.
337 reviews23 followers
December 6, 2021
Sinceramente non mi aspettavo che mi sarebbe piaciuto così tanto.
La storia è interessante, originale e coinvolgente.
La scrittura è lineare, chiara e scorrevole.
Davvero un bel romanzo, grazie anche ad un bel finale (quasi a sorpresa).
Profile Image for Mateja Kralj.
3 reviews
November 11, 2020
Zgodba me ni pustila ravnodušne, ravno nasprotno. Nisem in nočem sprejeti takšnega zaključka. Govora je o ljubezni, a vendar Sara ni zmožna vzpostaviti najmanjšega zaupanja do Arla, kar je temelj vsake ljubezenske zveze. Res je dala v svojem življenju marsikaj skozi, vendar je sama poiskala pot nazaj do Arla. Arlo je Saro sprejel takšno kot je, živel z njo v sedanjosti, všeč mu je bila takšna kot je, prepustil ji je da prevzame družinska opravila, in kot v knjigi piše ji je bilo to in nasploh delo z otroci v veselje. Res da komunikativnost ni bila njegova najboljša stran, ampak tudi Sarina ni bila. Zato se mi zdi krivično, da je vse breme propadle zveze in Sarinega odhoda na njemu. "Ali si jo sploh poznal?" Kakšno krivično vprašanje. Po 13 letih zakona najbrž poznaš svojega partnerja, se trudiš za zvezo, kar pa ne pomeni da nujno poznaš vse njegove skrivnosti. Sploh, če jih en partner ni pripravljen deliti z drugim. Jaz vidim zgodbo tako, da Sara ni bila sposobna najti poti iz samopomilovanja nad slabimi dogodki njenega življenja. Vem, da so bili določeni dogodki v njenem življenju zelo pretresljivi. Ampak to ni izgovor, da je egoistično zapustila svoje otroke in beži pred soočenjem s svojimi težavami.
In zakaj bi moral Arlo raziskovati Sarino preteklost? Če mu je sama v 13 letih zakona, ni bila pripravljena razkriti tudi njene slabe strani in je raje ostajala mučenica v svojih mislih, potem si je sama kriva za svoj propad. Očitno v Arlu ni videla dovolj ljubljene osebe, očitno ji je njegova rutinskost, ki je prisotna v vsakem dolgotrajnem razmerju, bila dolgočasna (kar vidimo v odlomku, ko je iskala pozornost pri Massimu). V Arlu je videla oporo po tem ko se ji je v življenju zalomilo, ko pa se ga je naveličala oziroma jo je samopomilovanje zopet pogoltnilo, ga je spet zapustila. Sari pač manjka samorefleksije in je najbrž nikoli ne bo dosegla, Arlo jo je po drugi strani skozi iskanje Sarine preteklosti dosegel in postal močnejša oseba. Zato mi je žal in se mi ne zdi pravično, da na koncu zgodbe Arlo izpade kot glavni antiheroj, ko pa je resnica ravno nasprotna.
Profile Image for Lorenza.
318 reviews7 followers
October 19, 2016
Il mio 2016 da lettrice è stato un anno di riletture e di sperimentazioni. Queste ultime mi hanno portato a provare autori che non mi sarebbe nemmeno venuto in mente di prendere in considerazione, se non fosse stato per i consigli e i prestiti di amiche con gusti diversi dai miei (almeno all'apparenza). Daria Bignardi è una di questi... un'autrice che non sapevo nemmeno avesse scritto dei libri!!! E ora eccomi qui, dopo due giorni in cui non riuscivo a smettere di leggere, a condividere con voi questa nuova rivelazione che ho avuto. Credo che il mio “essere prevenuta” nei confronti degli autori italiani - preconcetto ingiustificato che mi ha tenuta per anni e anni alla larga dalle creazioni nostrane, senza averne mai lette - non passerà mai del tutto... per poi essere sostituito, come in questo caso, da un ammirato stupore.
Quella de L'acustica perfetta è una storia difficile da accennare senza rivelare troppo... è un viaggio complesso nei meandri dell'amore e dell'animo umano, un viaggio che turba e meraviglia, conducendo il lettore in un percorso imprevedibile. Nel mio caso, mi sono ritrovata a cambiare punto di vista nel corso della trama, mano a mano che venivano alla luce nuovi dettagli sul protagonista e soprattutto sulla di lui moglie... arrivando alla fine del romanzo completamente e piacevolmente spiazzata.
Una prosa curata e accurata che racconta di personaggi estremamente “umani”, con i loro difetti e le loro convinzioni che probabilmente sono giuste o sbagliate in base all'occhio che legge.
Un dettaglio che mi ha meravigliato è che la Bignardi narra questa storia da un punto di vista maschile e lo fa talmente bene che più di una volta mi sono scordata che dietro la “penna” c'era una donna.
Insomma, per concludere, ho scoperto una nuova (beh... per me XD) autrice che scrive egregiamente, che mi ha emozionata e che mi sento tranquillamente di consigliare a chi è appassionato di storie che potrebbero essere di vita vera.
Profile Image for Francesca .
175 reviews
September 7, 2020
Recensione completa qui https://tiserveunlibro.blogspot.com/2...

Arno e Sara si conoscono da ragazzini e vivono insieme il loro primo amore, finchè Sara decide di lasciarlo "perchè ama gli amori complicati". Si ritrovano anni dopo, l'amore riaffiora prepotente e li conduce al matrimonio, tre figli, una vita insieme. Mentre Arno è fondamentalmente soddisfatto della sua vita e della loro storia, Sara mostra sempre più spesso segnali di disagio, fino al giorno in cui, senza nessuna spiegazione, abbandona tutto e tutti chiedendo di non cercarla. A questo punto le certezze di Arno iniziano a vacillare; a poco a poco si rende conto di non conoscere veramente la donna con cui ha diviso una vita, scopre bugie, segreti, e inizia a dover mettersi in discussione, a non essere più tanto sicuro di essere stato il marito presente, accogliente, attento di cui era convinto. La sua realtà si rivela una rassicurante illusione.

"L' acustica perfetta" era l'unico romanzo della Bignardi che non avevo ancora letto, ma è stato l'unico ad avermi un pò delusa, non mi ha convinta fin dall'inizio. La storia mi è sembrata piuttosto improbabile, i protagonisti fastidiosi, il finale stucchevole.

Scrittura impeccabile e profonda come sempre, la tematica dell'incomunicabilità all'interno di una coppia offre spunti interessanti, ma lo sviluppo della storia personalmente non mi è piaciuto, mi risulta tutto troppo poco credibile, motivo per cui non riesco a promuovere questo romanzo, pur adorando la sua autrice.
Profile Image for Sbirublu.
25 reviews
June 14, 2023
Daria Bignardi dà voce a uno straordinario protagonista maschile, attraverso le cui parole si compone, tassello dopo tassello, il ritratto di una donna inquieta e vibrante.

Arno e Sara si incontrano da ragazzini e istintivamente si amano. Un pomeriggio d’estate lei lo lascia, dicendogli che “le piacciono gli amori infelici”. Si ritrovano molti anni dopo, decidono di sposarsi: sono allegri, innamorati, sembrano felici. Arno è convinto di darle tutto se stesso e non si spiega le malinconie e le bugie che affiorano poco a poco. In fondo, la sua vita gli piace così com’è: suona il violoncello alla Scala, ha avuto tre figli dalla donna della sua vita, non si fa domande. Ma il disagio di Sara col tempo aumenta, finché una mattina Arno non sarà costretto da un evento inconcepibile a chiedersi chi è davvero la persona con cui ha vissuto tredici anni, la donna che ama da sempre. Con titubanza, inizia a seguire una pista di ferite giovanili e passioni soffocate e, con crescente sgomento, ritrova il bandolo di storie insospettabili. Può una donna restare con un uomo che pensa di amarla ma non ha mai voluto conoscerla davvero? Può un uomo accettare che sua moglie non si fidi di lui? Si può vivere senza esprimere se stessi? E come incide il dolore nelle nostre vite? Abbiamo tutti le stesse carte in mano? Costruito secondo la vertiginosa spirale di una fuga, L’acustica perfetta ha la delicatezza di un romanzo di formazione – la formazione di un uomo adulto, di un amore – e la rapinosa potenza di un romanzo d'indagine.
Profile Image for Eli.
342 reviews
August 16, 2024
Mi risulta difficile commentare questo libro perchè non posso dire che non mi sia piaciuto, ma nemmeno che mi abbia avvinta.
E' un romanzo scorrevole, che si legge in fretta, ma che tocca temi delicati, come la depressione e la salute mentale, che forse avrebbero meritato un altro approccio.
I protagonisti e i personaggi che gli ruotano intorno sono pittoreschi, tutto sommato affascinanti a modo loro, ma allo stesso tempo un po' piatti e stereotipati, nessuno di loro mi ha suscitato particolare empatia.
Come nel caso di Violeta, alzo il voto di una stellina per la scorrevolezza e lo stile di scrittura, che comunque ho trovato molto piacevole, molto meno la trama, tra reazioni poco plausibili e qualche banalità.
Profile Image for Marta Proserpio.
11 reviews
August 16, 2018
Amo moltissimo la Bignardi scrittrice.
Molti la definiscono una persona snob ma io la amo proprio per questa sua apparente distanza.
Apparente perché quando leggi i suoi libri ci trovi la vera vita interiore di ognuno di noi.
Le storie sono sempre dolorose ma velate di ironia, difficilmente esistono dei lieti fine e forse è questa amara ma sincera realtà a farmi sentire così vicini i suoi personaggi.
Non esistono amori perfetti o storie da fiaba; il dolore e i tormenti accompagnano le nostre esistenze. Sta a noi decidere come affrontarli, se viverli o costruirci realtà apparenti che poi nel tempo sono destinate a crollarci addosso.
Io ho deciso da tempo di vivere.
Profile Image for Esther.
Author 3 books49 followers
October 21, 2017
Une histoire d’amour, d’amour malheureux, d’amour qui ne survit pas… mais beaucoup plus que cela encore.

Une histoire de ce qui arrive quand on tombe amoureux d’une image de quelqu’un, et de ce qui arrive si on ne prend jamais la peine de vraiment connaître l’autre mais si on reste sur ce qu’on attend, ce qu’on croit connaître, ce qui suffit…

Même si parfois exagérée (p.ex. le passé de Sara, les parents, certaines circonstances), j’ai beaucoup aimé comment Daria Bignardi a construit cette histoire qui nous fait comprendre des choses importantes sur nos relations amoureuses.
Profile Image for Rosana  - ro.lectora .
464 reviews6 followers
August 18, 2020
Una pareja, un amor, la ausencia y una búsqueda que se realiza hacia el pasado para comprender al otro y, hacia el interior, para descubrirse a sí mismo.
¿Conocemos a la persona que amamos? ¿La vemos? ¿Identificamos sus padecimientos y dolores? ¿Sabemos qué la hace feliz? Y, al descubrirlo, ¿la amamos lo suficiente como para seguir?
En 1ra persona, casi con suspenso y bien escrita, esta novela atrapa porque la historia resulta cercana y plantea un misterio existencial que bien podría ser nuestro.
¡Muy recomendable!
Profile Image for Massimo Carcano.
520 reviews6 followers
October 6, 2018
Rimanendo in tema di acustica si può dire che questo è un libro che fa l'eco un po' come le case vuote, quelle senza mobili dentro.
Ecco questo libro è proprio così: una storia semplice semplice ma vuota e senz'anima. In più risulta popolata da personaggi quantomeno stereotipati e il finale, con la sua morale banalotta, non si può davvero credere: vorrei vedere chiunque di noi al posto di Arno... Certo la lettura è velocissima ma le 3 stelle sono davvero stiracchiate!
Profile Image for Kiwi.
102 reviews2 followers
September 17, 2023
All'inizio ho fatto un po' fatica a concentrarmi sulla trama attraverso questo enorme flusso di pensieri del protagonista.
Lo stile di scrittura non è il mio preferito. Ma mi è piaciuta la storia e la crescita di consapevolezza di Arno attraverso il libro. Un protagonista un po' "antipatico" con il quale, però, è difficile non riconoscersi nei pensieri un po' egoisti che a volte tutti abbiamo.
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