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Milioni di milioni
Nei gialli alla maniera di Malvaldi, in cui si ride della cinica ironia dei personaggi, i luoghi sono fondamentali per l’equilibrio tra umorismo e suspense. Montesodi Marittimo è un paesino toscano di una certa altitudine, nonostante il nome, per di più molto scosceso. Una persona su due porta un doppio patronimico, il secondo dei quali è sempre Palla. Eredità di un marchese Filopanti Palla, gran gaudente, pentitosi in punto di morte di lasciare tanti bambini senza un nome legittimo. Inoltre su Montesodi aleggia un mistero: è considerato «il paese più forte d’Europa». Per scoprirne la causa, vengono mandati dall’Università un genetista, Piergiorgio Pazzi, e una esperta di archivi, Margherita Castelli. Trascorsi i primi giorni, nel panorama umano che gli si offre, i due non trovano nulla di cui meravigliarsi, tranne la forza. È un mondo abitudinario, dominato da due gruppi familiari: il sindaco, l’onesto e schietto Armando Benvenuti, con la moglie Viola, e la maestra Annamaria Zerbi Palla, anziana vedova, con un figlio poco amato. La sorpresa arriva con una tremenda tempesta di neve che isola il paese per giorni. Piergiorgio, che alloggia nella casa della Zerbi, una mattina trova l’energica signora abbandonata in poltrona senza vita. Sembra, a prima vista, un attacco di cuore, ma Piergiorgio capisce che non si tratta di morte naturale e poiché il paese è isolato l’assassino non può essere andato via. Le cose sembrano volgere al peggio per lo scienziato quando il maresciallo gli rivela che in paese tutti hanno un alibi, tranne lui. Per scagionarsi, l’unica via che resta è scoprire il vero assassino, tra ambizioni frustrate e figliolanze incerte e mescolate. La neve aiuterà.
Milioni di milioni è un’investigazione all’inglese basata su labili indizi messi in fila con paziente intelligenza; ma l’ambientazione è toscana, spaccona e popolaresca, come gli altri gialli del creatore dei vecchietti del BarLume.
Milioni di milioni è un’investigazione all’inglese basata su labili indizi messi in fila con paziente intelligenza; ma l’ambientazione è toscana, spaccona e popolaresca, come gli altri gialli del creatore dei vecchietti del BarLume.
208 pages, Paperback
First published October 31, 2012
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About the author
Marco Malvaldi
120 books396 followersMarco Malvaldi is an Italian chemist and novelist, best known for his crime novels.
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 75 reviews
November 21, 2018
Al secondo libro di Malvaldi sono convinto di essermi piacevolmente imbattuto in uno di quegli scrittori/sorbetto che presi singolarmente sono fin troppo leggerini, ma se utilizzati per inframmezzare pietanze succulente ma con la leggerezza di un cinghiale o di un chilo di lardo di colonnata, non solo aiutano a digerire ma aggiungono quel tocco in più di sapore.
Sarebbe un gialletto senza infamia e senza lode, strutturato alla Agatha Christie (enigma della stanza chiusa): ma la sua vera forza ancora una volta è la sua ambientazione toscanaccia. Montesodi Marittimo è uno di quei paesi che avevo descritto mentre parlavo di Meccanica Celeste di Maggiani: un paese verticale che si snoda su un dislivello di parecchie decine di metri fra pendenze che avrebbero fatto impallidire Marco Pantani.
E' un'ambientazione che mi ricorda un po' il mitico Corrado Orrico da Lucca, sgangheratissimo allenatore della sgangheratissima Inter dei primi anni novanta, che si presentava davanti a sessantamila tifosi con tuta sdrucita e mezzo metro di sigaro in bocca, andava da cani però faceva morir dal ridere.
Il paese è piccolo e la gente mormora, magari quel mormorio è uno sbuffo mentre si cerca di affrotare la Schiantapetti, la strada principale che traversa il paese ovviamente nella direzione della maggior pendenza possibile. E tra una galattica abbuffata, una sfida a jogging con un corridore africano (della serie tiriamoci un estintore dove non batte il sole),le sconcezze di turno tanto ben nascoste quanto pronte a venir fuori e le mille brillanterie dei toscanacci di montagna la storia arriva al colpevole, magari non proprio giustificato dagli indizi disseminati lungo l'intreccio, ma comunque talmente divertente da interessare poco.
Qualche dubbio mi resta, che mi interesserebbe chiarire con Malvaldi se lo dovessi incontrare a qualche presentazione.
1) Nella copertina c'è lo stemma del consorzio vinicolo del Chianti Classico, ma nel romanzo il vino ha un ruolo assolutamente marginale. Parlando della Toscana questa mi sembra una colpa assai grave.
2) Non penseranno mica questi baggiani di toscani di avere l'esclusiva di paesi in verticale? inviterei qualcuno a visitare Montecenere del Frignano (Modena) prima di parlare di Schiantapetti.
3) La salita più dura del giro d'Italia non è il Mortirolo, è lo Zoncolan di Ovaro. Lasciate ogni speranza voi ch'intrate.
Sarebbe un gialletto senza infamia e senza lode, strutturato alla Agatha Christie (enigma della stanza chiusa): ma la sua vera forza ancora una volta è la sua ambientazione toscanaccia. Montesodi Marittimo è uno di quei paesi che avevo descritto mentre parlavo di Meccanica Celeste di Maggiani: un paese verticale che si snoda su un dislivello di parecchie decine di metri fra pendenze che avrebbero fatto impallidire Marco Pantani.
E' un'ambientazione che mi ricorda un po' il mitico Corrado Orrico da Lucca, sgangheratissimo allenatore della sgangheratissima Inter dei primi anni novanta, che si presentava davanti a sessantamila tifosi con tuta sdrucita e mezzo metro di sigaro in bocca, andava da cani però faceva morir dal ridere.
Il paese è piccolo e la gente mormora, magari quel mormorio è uno sbuffo mentre si cerca di affrotare la Schiantapetti, la strada principale che traversa il paese ovviamente nella direzione della maggior pendenza possibile. E tra una galattica abbuffata, una sfida a jogging con un corridore africano (della serie tiriamoci un estintore dove non batte il sole),le sconcezze di turno tanto ben nascoste quanto pronte a venir fuori e le mille brillanterie dei toscanacci di montagna la storia arriva al colpevole, magari non proprio giustificato dagli indizi disseminati lungo l'intreccio, ma comunque talmente divertente da interessare poco.
Qualche dubbio mi resta, che mi interesserebbe chiarire con Malvaldi se lo dovessi incontrare a qualche presentazione.
1) Nella copertina c'è lo stemma del consorzio vinicolo del Chianti Classico, ma nel romanzo il vino ha un ruolo assolutamente marginale. Parlando della Toscana questa mi sembra una colpa assai grave.
2) Non penseranno mica questi baggiani di toscani di avere l'esclusiva di paesi in verticale? inviterei qualcuno a visitare Montecenere del Frignano (Modena) prima di parlare di Schiantapetti.
3) La salita più dura del giro d'Italia non è il Mortirolo, è lo Zoncolan di Ovaro. Lasciate ogni speranza voi ch'intrate.
January 19, 2015
Dalle mie parti, Marco Malvaldi è ormai una garanzia: uno di quegli autori, cioè, che sai di poter comprare a occhi chiusi, perché non ti lasceranno deluso.
Magari non avranno scritto il libro-della-tua-vita, magari non cavalcheranno l’onda del ‘tema caldo’, dell’impegno sociale, ma quello che ti consegneranno, alla fine, sarà un bel raccontino, confezionato con cura, in grado d’intrattenere in modo garbato e strapparti pure un sorriso.
Milioni di milioni s’inserisce senz’altro in questa categoria. Non è tra i migliori di Malvaldi, perché si limita, in fondo, a proporre un modello ormai usurato, eppure funziona.
C’è, ancora una volta, la toscanità come grande protagonista: un regionalismo fatto di cucina, personaggi, lingua e luoghi.
C’è un giallo ‘domestico’, c’è un protagonista ‘scienziato’ e stralunato, in bilico tra casualità e calcolo.
Ci sono descrizioni particolarmente felici e c’è, purtroppo, il sempre più invasivo ‘spiegone’ alla Malvaldi: lunghe quanto stantie digressioni su un qualche tema vagamente attinente al racconto, che ne massacrano la continuità narrativa.
Ecco: questa è una di quelle costanti cui rinuncerei volentieri.
Magari non avranno scritto il libro-della-tua-vita, magari non cavalcheranno l’onda del ‘tema caldo’, dell’impegno sociale, ma quello che ti consegneranno, alla fine, sarà un bel raccontino, confezionato con cura, in grado d’intrattenere in modo garbato e strapparti pure un sorriso.
Milioni di milioni s’inserisce senz’altro in questa categoria. Non è tra i migliori di Malvaldi, perché si limita, in fondo, a proporre un modello ormai usurato, eppure funziona.
C’è, ancora una volta, la toscanità come grande protagonista: un regionalismo fatto di cucina, personaggi, lingua e luoghi.
C’è un giallo ‘domestico’, c’è un protagonista ‘scienziato’ e stralunato, in bilico tra casualità e calcolo.
Ci sono descrizioni particolarmente felici e c’è, purtroppo, il sempre più invasivo ‘spiegone’ alla Malvaldi: lunghe quanto stantie digressioni su un qualche tema vagamente attinente al racconto, che ne massacrano la continuità narrativa.
Ecco: questa è una di quelle costanti cui rinuncerei volentieri.
January 22, 2022
Primo Malvaldi che leggo.
Per cominciare ho scelto un romanzo isolato e non uno della serie dei vecchietti del BarLume, ma dato che l'esperienza è stata positiva dovrò recuperare anche quelli.
Intanto però due parole su Milioni di milioni: è un giallo leggero, sereno, senza pathos, con un'atmosfera che ricorda quella degli episodi più sbarazzini della Signora in Giallo.
C'è un omicidio, certo, ma è una storia che si legge col sorriso, vuoi per l'ambientazione nel paesino pittoresco, vuoi per i buffi personaggi che lo abitano, vuoi soprattutto per i frequenti interventi dell'autore, che scherza, ammicca, gioca col lettore.
Malvaldi è bravo e questo stile disinvolto non stroppia né stufa.
Per cominciare ho scelto un romanzo isolato e non uno della serie dei vecchietti del BarLume, ma dato che l'esperienza è stata positiva dovrò recuperare anche quelli.
Intanto però due parole su Milioni di milioni: è un giallo leggero, sereno, senza pathos, con un'atmosfera che ricorda quella degli episodi più sbarazzini della Signora in Giallo.
C'è un omicidio, certo, ma è una storia che si legge col sorriso, vuoi per l'ambientazione nel paesino pittoresco, vuoi per i buffi personaggi che lo abitano, vuoi soprattutto per i frequenti interventi dell'autore, che scherza, ammicca, gioca col lettore.
Malvaldi è bravo e questo stile disinvolto non stroppia né stufa.
June 27, 2024
Dopo la mezza delusione che è stato La briscola in cinque ho voluto dare una seconda possibilità a Malvaldi.
Effettivamente questo romanzo mi ha convinto di più, complice anche il fatto che questa volta non volevo ammazzare a bastonate il protagonista (non è che sia un mostro di simpatia nemmeno lui, ma insomma facciamo progressi); al di là delle mie simpatie, a funzionare meglio è la componente gialla. Stavolta l'impianto è la classica dinamica della porta chiusa, espediente abusato ma che ritengo ancora il migliore in termini di suspense. Purtroppo queste buone premesse un po' si perdono nel finale, con una soluzione piuttosto banale e priva di pathos, dato che volutamente ci viene lasciato intuire il colpevole molte pagine prima della spiegazione.
Rispetto al libro precedente anche la parte folcloristica l'ho trovata più particolare: Montesodi è un'ambientazione che resta impressa, con le sue tradizioni bizzarre ed i suoi abitanti eccentrici e ruspanti.
Tutto bene quindi, eppure nella scrittura di Malvaldi avverto sempre qualche nota stonata. Ho come l'impressione che manchi di autenticità, che sia una semplicità molto calcolata e poco spontanea; inoltre alla lunga trovo un po' frustranti tutti i luoghi comuni sui maschi, sul matrimonio ecc ecc.
Perciò che dire? Meglio, ma ancora non è scattata la scintilla tra me e Malvaldi e comincio a pensare che non succederà mai.
Effettivamente questo romanzo mi ha convinto di più, complice anche il fatto che questa volta non volevo ammazzare a bastonate il protagonista (non è che sia un mostro di simpatia nemmeno lui, ma insomma facciamo progressi); al di là delle mie simpatie, a funzionare meglio è la componente gialla. Stavolta l'impianto è la classica dinamica della porta chiusa, espediente abusato ma che ritengo ancora il migliore in termini di suspense. Purtroppo queste buone premesse un po' si perdono nel finale, con una soluzione piuttosto banale e priva di pathos, dato che volutamente ci viene lasciato intuire il colpevole molte pagine prima della spiegazione.
Rispetto al libro precedente anche la parte folcloristica l'ho trovata più particolare: Montesodi è un'ambientazione che resta impressa, con le sue tradizioni bizzarre ed i suoi abitanti eccentrici e ruspanti.
Tutto bene quindi, eppure nella scrittura di Malvaldi avverto sempre qualche nota stonata. Ho come l'impressione che manchi di autenticità, che sia una semplicità molto calcolata e poco spontanea; inoltre alla lunga trovo un po' frustranti tutti i luoghi comuni sui maschi, sul matrimonio ecc ecc.
Perciò che dire? Meglio, ma ancora non è scattata la scintilla tra me e Malvaldi e comincio a pensare che non succederà mai.
March 15, 2015
Divertente e, come sempre capita con Malvaldi, scritto bene. Trama e contenuti sono di scarsissimo rilievo, di nuovo come di consueto. Questo scrittore è assimilabile ad Andrea Vitali: sostanza poca, ma relax assicurato. E, ogni tanto, ci può stare, suvvia.
December 23, 2012
Tre e mezzo
Se dovessi basarmi soltanto sulla trama forse darei meno, ma come succede per altri autori, soprattutto italiani, è talmente gradevole tutto il contorno che si legge comunque molto volentieri.
Se dovessi basarmi soltanto sulla trama forse darei meno, ma come succede per altri autori, soprattutto italiani, è talmente gradevole tutto il contorno che si legge comunque molto volentieri.
August 23, 2019
Molto carino. Si legge di un fiato. Sebbene l’ambientazione riporti indietro nel tempo, il linguaggio vivace e frizzante di Malvaldi, comprensivo di cazzo e vaffanculo, ci riporta ai giorni nostri in un paesino toscano (Montesodi Marittimo) che ancora devo capire se esiste per davvero.
April 8, 2018
Malvaldi torna con un giallo all'esterno del consolidato gruppetto del Bar Lume.
Un paesino toscano arroccato su un erto colle, una comunità separata dal mondo - quasi una mini nicchia ecologica - dai caratteri forti e decisi, un aggregato significativamente marcato di persone dotate di grande forza fisica.
Proprio per quest'ultimo motivo giungono in paese due estranei e cioè: il genetista Piergiorgio Pazzi e la filologa Margherita Castelli. Scopo del loro lavoro sarà determinare se l'elevato numero di forzuti sia giustificabile scientificamente o se sia solamente un caso fortuito.
Una bufera di neve isolerà temporaneamente ma in modo assoluto il paesino dal resto dell'umanità. Come da aspettarsi, ci scapperà il morto e, come da aspettarsi, tutti avranno un alibi di ferro.
Malvaldi ci propone nuovamente un gustoso affresco extra-cittadino dopo "Odore di chiuso", un luogo circoscritto e ben delimitato geograficamente, popolato da personaggi che sembrano sempre non prendersi mai troppo sul serio anche se stavolta sono un po' meno simpatici di altri, con eccezione di un paio ben caratterizzati.
Lo stile è ormai ben noto a chiunque abbia letto i romanzi di Malvadi ma ogni volta si sorride di gusto a certe espressioni e l'ironia dello scrittore è sempre presente. Libro consigliato per qualche ora di svago e spensieratezza.
Un paesino toscano arroccato su un erto colle, una comunità separata dal mondo - quasi una mini nicchia ecologica - dai caratteri forti e decisi, un aggregato significativamente marcato di persone dotate di grande forza fisica.
Proprio per quest'ultimo motivo giungono in paese due estranei e cioè: il genetista Piergiorgio Pazzi e la filologa Margherita Castelli. Scopo del loro lavoro sarà determinare se l'elevato numero di forzuti sia giustificabile scientificamente o se sia solamente un caso fortuito.
Una bufera di neve isolerà temporaneamente ma in modo assoluto il paesino dal resto dell'umanità. Come da aspettarsi, ci scapperà il morto e, come da aspettarsi, tutti avranno un alibi di ferro.
Malvaldi ci propone nuovamente un gustoso affresco extra-cittadino dopo "Odore di chiuso", un luogo circoscritto e ben delimitato geograficamente, popolato da personaggi che sembrano sempre non prendersi mai troppo sul serio anche se stavolta sono un po' meno simpatici di altri, con eccezione di un paio ben caratterizzati.
Lo stile è ormai ben noto a chiunque abbia letto i romanzi di Malvadi ma ogni volta si sorride di gusto a certe espressioni e l'ironia dello scrittore è sempre presente. Libro consigliato per qualche ora di svago e spensieratezza.
July 2, 2023
Stupendo, lo consiglio come lettura estiva!
November 20, 2019
Si legge bene, scorre che è una meraviglia. Un giallo leggero, che distribuisce anche sorrisi. Non è un capolavoro, probabilmente fra un mese l'avrò dimenticato, ma mi ha aiutato a passare qualche giorno più spensierato e immerso nella curiosità di sapere che cavolo stesse succedendo, in quel di Montesodi Marittimo.
December 30, 2023
Piergiorgio e Margherita sono due ricercatori (lui medico e lei filologa) che vanno a Montesodi Marittimo, paesino toscano in montagna a dispetto del nome, per condurre una ricerca sugli abitanti del luogo. Questi infatti sono dotati di una forza eccezionale e lo scopo dei due ricercatori è cercare di comprendere se ciò ha una base genetica di qualche tipo.
A un certo punto una nevicata incredibile isola il paesino per tre giorni, ed è proprio in quei tre giorni che avviene un misterioso omicidio. Piergiorgio sarà il principale sospettato, perché privo di un alibi convincente, ma sarà proprio lui insieme a Margherita a risolvere il mistero (diciamo pure che senza Margherita non sarebbe andato da nessuna parte…).
Un libro divertente che si legge in poche ore, per passare una serata spensierata in compagnia di un autore toscanaccio e simpatico. Naturalmente i romanzi dei vecchietti del Bar Lume sono insuperabili, ma anche questo è godibilissimo.
Consigliato.
A un certo punto una nevicata incredibile isola il paesino per tre giorni, ed è proprio in quei tre giorni che avviene un misterioso omicidio. Piergiorgio sarà il principale sospettato, perché privo di un alibi convincente, ma sarà proprio lui insieme a Margherita a risolvere il mistero (diciamo pure che senza Margherita non sarebbe andato da nessuna parte…).
Un libro divertente che si legge in poche ore, per passare una serata spensierata in compagnia di un autore toscanaccio e simpatico. Naturalmente i romanzi dei vecchietti del Bar Lume sono insuperabili, ma anche questo è godibilissimo.
Consigliato.
August 10, 2018
Questo è il mio primo Malvaldi e l’esperimento posso dire che è riuscito, presto ne seguiranno altri. Il colpevole si intuisce subito, il giallo non è decisamente ai livelli di Agatha Christie, nonostante il richiamo a Poirot che riunisce gli indagati nella stessa stanza; qui c’è poca tensione e gli indizi non sono poi così celati, ma è comunque una lettura piacevole. Punto di forza del libro è l’ironia e l’ambientazione, simpatica la descrizione dello sperduto paesino montano della Toscana e dei suoi particolari abitanti.
June 7, 2015
Malvaldi non mi delude mai, anche quando scrive una storia più leggera.
Un giallo che ho divorato in una giornata; si legge che è una meraviglia, nemmeno ci si rende conto di quante pagine si sono voltate, fino a quando non si realizza di aver superato la metà.
Ero indecisa sulle quattro stelle, perché effettivamente non è il migliore tra quelli scritti da Malvaldi, ma risultando così piacevole e scorrevole, ho deciso di abbondare e regalargli mezza stellina in più!
Un giallo che ho divorato in una giornata; si legge che è una meraviglia, nemmeno ci si rende conto di quante pagine si sono voltate, fino a quando non si realizza di aver superato la metà.
Ero indecisa sulle quattro stelle, perché effettivamente non è il migliore tra quelli scritti da Malvaldi, ma risultando così piacevole e scorrevole, ho deciso di abbondare e regalargli mezza stellina in più!
January 14, 2016
Bellissimo!!!!❤️
October 3, 2017
"La scienza trova la verità, va bene, ma […] la letteratura aiuta a sopportarla." (p. 108)
November 1, 2017
Piergiorgio Pazzi è un trentenne medico genetista che si ritrova inviato per una ricerca medica in uno sperduto paesino toscano, Montesodi Marittimo. Qui trova Margherita Castelli, giovane ricercatrice storica che partecipa alla medesima ricerca scientifica: comprendere l'origine scientifica del perché gli abitanti nativi del piccolo paese mostrano una potenza e una forza muscolare molto superiore alla media nazionale.
Il giovane medico e la sua compagna, dopo una certa diffidenza iniziale, vengono ben accolti dai paesani ed iniziano la propria attività di ricerca.
Ma dopo circa una settimana accade un fatto inaspettato: l'anziana padrona di casa dove alloggia il Pazzi viene trovata morta sulla poltrona in salotto. All'inizio si pensa a morte naturale, ma il giovane medico fa un'altra diagnosi: la signora e' stata soffocata nel sonno.
Da qui è tutto un susseguirsi di pseudo indagini compiute dal maresciallo locale, a dir la verità poco avvezzo alle indagini, e da investigazioni parallele compiute da Pazzi con il fondamentale aiuto di Margherita.
Dopo alcuni giorni, rotto il velo di omertà che univa i compaesani, la verità verrà a galla e la ricerca scientifica potrà essere conclusa, non senza un finale inaspettato.
Un ruspante giallo nostrano scritto con grazia e sottile ironia.
Il giovane medico e la sua compagna, dopo una certa diffidenza iniziale, vengono ben accolti dai paesani ed iniziano la propria attività di ricerca.
Ma dopo circa una settimana accade un fatto inaspettato: l'anziana padrona di casa dove alloggia il Pazzi viene trovata morta sulla poltrona in salotto. All'inizio si pensa a morte naturale, ma il giovane medico fa un'altra diagnosi: la signora e' stata soffocata nel sonno.
Da qui è tutto un susseguirsi di pseudo indagini compiute dal maresciallo locale, a dir la verità poco avvezzo alle indagini, e da investigazioni parallele compiute da Pazzi con il fondamentale aiuto di Margherita.
Dopo alcuni giorni, rotto il velo di omertà che univa i compaesani, la verità verrà a galla e la ricerca scientifica potrà essere conclusa, non senza un finale inaspettato.
Un ruspante giallo nostrano scritto con grazia e sottile ironia.
April 11, 2021
E' stata una lettura molto piacevole e consiglio vivamente il libro. Da amante dei gialli, ho trovato piuttosto inconsistente la presenza del mistero e della suspense tipica di questo genere ed il finale l'ho reputato piuttosto vago e "frettoloso". Quindi se si è alla ricerca di un bel giallo, forse è meglio cercare altrove. Però tutto sommato, il libro scorre velocemente e strappa più di una risata.
May 1, 2025
Non avendo letto la trama del libro mi aspettavo un classico giallo ambientato al Bar Lume con i soliti vecchietti di Malvaldi, invece qua non li troviamo, ma ciò non ha reso meno piacevole questo libro, anzi.
Trama molto carina, veloce e scorrevole. I miei sospetti inziali si sono rivelati giusti, anche se nel corso del libro avevo cambiato idea varie volte.
Raccomandato per una lettura un po' "stacca cervello"
Trama molto carina, veloce e scorrevole. I miei sospetti inziali si sono rivelati giusti, anche se nel corso del libro avevo cambiato idea varie volte.
Raccomandato per una lettura un po' "stacca cervello"
June 22, 2025
I libri di Malvaldi sono sempre una certezza: scrittura scorrevole, personaggi divertenti e una buona dose di sano umorismo.
Un omicidio a Montesodi Marittimo permette al lettore di entrare nelle case e nelle vicende dei cittadini di questo borgo della Toscana, considerato il paese più forte d'Europa, e di scoprirne il colpevole tra indagini improvvisate e colpi di scena inaspettati.
Un omicidio a Montesodi Marittimo permette al lettore di entrare nelle case e nelle vicende dei cittadini di questo borgo della Toscana, considerato il paese più forte d'Europa, e di scoprirne il colpevole tra indagini improvvisate e colpi di scena inaspettati.
February 3, 2018
Amazing!
I truly adore Marco Malvaldi because he is a really honest writer.
He is funny, stories are so simple but genious.
At the end of the book it seems that his wife had the idea for this book.
Well so so so so beautiful!
I truly adore Marco Malvaldi because he is a really honest writer.
He is funny, stories are so simple but genious.
At the end of the book it seems that his wife had the idea for this book.
Well so so so so beautiful!
September 1, 2019
Un vero gioiellino!
Pensavo che fosse abbastanza serio, avendo letto la trama, non molto esilarante.
E mi sono ricreduta già dalle prime pagine.
Ben costruito e con personaggi molto particolari.
Una piacevolissima lettura.
Pensavo che fosse abbastanza serio, avendo letto la trama, non molto esilarante.
E mi sono ricreduta già dalle prime pagine.
Ben costruito e con personaggi molto particolari.
Una piacevolissima lettura.
April 30, 2021
Carino come sempre, ma niente di speciale...inoltre, non avendo avuto tempo di leggerlo d'un fiato, come di consueto, ho trovato difficile ricordare i nomi dei personaggi, troppo poco delineati per ricordarli tutti...preferisco Ampelio e soci!
July 2, 2025
Libro carino, giallo non molto impegnativo. Scrittura scorrevole e simpatica, riproduce perfettamente l’essere dei “toscanacci”. 4 stelle e non 5 perché il finale non è sconvolgente. Consiglio come lettura da sotto l’ombrellone, o da serata invernale!
October 24, 2025
Un romanzo noir con una trama ironica e originale, una scrittura scorrevole e dettagliata, il sarcasmo sottile dell'autore per niente scontato intriga e coinvolge il lettore...che indizio dopo indizio compone il puzzle finale, un giallo piacevolissimo e divertente...
May 12, 2017
Un sempre piacevole Malvaldi, una lettura divertente e ironica!
May 3, 2018
Un giallo leggero e divertente; non particolarmente sorprendente, ma ben scritto e piacevole. È il primo romanzo che leggo di questo autore e sicuramente non sarà l'ultimo :-)
July 7, 2019
Godibilissimo.
September 17, 2019
La schiantapetti non me la scordero' piu'.
May 9, 2020
Malvaldi non mi convince fino ion fondo. Però il libro è godibile, si legge di un fiato e l'affresco del paese sperduto nelle montagne, e dei suoi abitanti, è ben pennellato.
April 3, 2021
Un Malvaldi un pò sottotono, carino il gaillo ma manca il guizzo di ironia caustica che tanto gli riesce bene.
Displaying 1 - 30 of 75 reviews