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Boccalone: Storia vera piena di bugie

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"L'azione del libro si situa a ridosso del marzo del 1977, dei mesi della rivolta creativa, dei carri armati inviati a presidiare la cittadella universitaria. Ma Boccalone è soprattutto una storia d'amore, prima ancora che di crisi politica, la storia di come un innamoramento possa far scoppiare i propri equilibri, creare intensità nuove. È un libro che testimonia di una crescita, del suo autore, innanzitutto, del suo personaggio, del giro di amici. Gli scatti di questo processo di crescita sono descritti con estrema freschezza, scrupolosamente annotati senza alcuna compiacenza, senza narcisismo." (Pier Vittorio Tondelli)

187 pages, Paperback

First published January 1, 1979

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About the author

Enrico Palandri

29 books8 followers

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Community Reviews

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3 (2%)
Displaying 1 - 15 of 15 reviews
Profile Image for Orsodimondo.
2,458 reviews2,430 followers
October 23, 2023
CON UN RITMO FLUENTE DI VITA NEL CUORE



In questo suo esordio Palandri riesce molto bene a cogliere l’esprit du temps, quegli anni Settanta italiani per certi versi scuri come il piombo, per altri luminosi e ineguagliabili.

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Radio Alice in Piazza Maggiore il 28 marzo 1976.

In queste pagine trovano spazio le ansie e i disagi esistenziali, i sogni e bisogni di una generazione come solo nelle pagine del grande PierVittorio (che di Palandri fu coetaneo e mentore) ho saputo trovare.
Boccalone è comunque anche ‘soltanto’ (soprattutto) una tenera, sofferta e disperata storia d’amore che si svolge sotto i portici di Bologna nel 1977.
Sì, gli anni del Movimento, e quindi a Bologna della rivista A/traverso, di Radio Alice, di Franco Berardi, Pentothal e Pazienza, e…
Anni di politica, anche violenta e rovente: ma Palandri riporta il pubblico nel privato e racconta, per sua esplicita dichiarazione, una storia vera piena di bugie (viva la letteratura, evviva la finzione) .

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Assemblea al DAMS di Bologna il 3 marzo 1977. Il DAMS, alias Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, nasce a Bologna nel 1971.

Boccalone, il protagonista, è giovane, fragile e vuole cambiare il mondo (deogratias), ma soprattutto vuole sperimentare un’altra vita e contestare l’esistenza rinchiusa nei principi borghesi, a partire dal rifiuto assoluto del lavoro in quanto vera causa di ogni alienazione umana (fratello minore del ’68).

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Bologna, 3 agosto 1977.

E questa, come molte storie d’amore, non ha un happy ending: Anna lo tradisce e abbandona dopo un troppo breve idillio.
Le pagine che Palandri dedica al sentimento d’amore sono credibili dolci e struggenti come le belle canzoni, come quella che ho richiamato nel titolo.

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Corteo a Bologna il 25 settembre 1977.

E, questa come tutte le storie d’amore è una storia sessuale, ricorda giustamente Palandri.
Ma questa è alla base un’altra bella educazione sentimentale, ben prima che Jack Frusciante uscisse dal gruppo, o che Walter e Beatrice andassero tutti giù per terra.

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A Bologna, sempre il 25 settembre 1977.

Palandri si adopera anche a cercare una scrittura ‘altra’, che rispecchi il clima emotivo dell’epoca e lo stile di vita dei personaggi, quindi usa il parlato e lo slang dei giovani di quel tempo, non rispetta punteggiatura grammatica e ortografia (le minuscole a inizio frase e per i nomi propri, un po’ per non interrompere il discorso e un po’ perché enrico e anna siamo tutti noi, tutti possiamo riconoscerci in loro).

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Bologna, 11 marzo 1978.

Sono arrivato a Boccalone dopo una lunga attesa: grazie a PVTondelli, il desiderio di leggerlo era forte, ma il libro risultava introvabile.
Finalmente, è stato ristampato. E bene ha fatto Bompiani, il libro regge il tempo, non è affatto datato, come temevo, arriva nel terzo millennio sempre …informale, rigoglioso e colorito.., come lo definì Calvino.
E se lo dice il maestro delle lezioni americane, bisogna crederci.
Anche chi lo trovasse datato, non credo potrebbe incolparlo d’essere ‘giovanilistico’ e di aver dato l’avvio a quel genere letterario (credo che il responsabile sia stato Porci con le ali, uscito prima e con molto maggior successo di Boccalone).

Peccato che Palandri non si sia mai più ripetuto a questo livello.

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Profile Image for Il Pech.
351 reviews23 followers
September 15, 2024
Urca qua si che c'è lo stile! sbrodolamento sconnesso coi pensieri che si srotolano e il senso che è "elemento del discorso, non il suo analista" e poi MetaEnra (gioca a fare il) giovane insicuro, scrive la storia e ogni tanto ne esce per raccontarci che sta scrivendola, la storia, e la passa ai suoi amici che lo perculano e alle sue amiche che apprezzano, e poi ricomincia a scrivere e a commentare lo scritto..

Confuso e sconclusionato come un sedicenne innamorato e anche discretamente fatto, pieno di voglia anche se non si sa bene di cosa, pieno di vita a maggio, che a gennaio proprio no, che a gennaio l' amore finisce e lì Palandri è bravo, bravo a non saper spiegareperche sta male, l'amore è finito e lui non lo capisce, non capisce nulla, anzi forse ne è rimasto ancora un po', di amore, e si può soffiare sulla fiammella, ma quale fiammella? Cristo, non ce la fa proprio ad andare avanti, non sa esistere senza Anna, la paranoia lo divora, cammina con gli occhi chiusi, svatte dappertutto, piange invocando Anna e vian così...

Io amo questi libri pulsanti, diari di gioventù sognante. Il ragazzo morto di Parise, Il Frusciante di Brizzi e ora questo Boccalone che, se vogliamo, sta giusto in mezzo ai due. E poi voglio pensare che Tondelli non avrebbe sviluppato la sua voce tra "allacciare gli sguardi" e "intrecciare intensità" se non avesse letto Boccalone

"Se uno cerca il filo sì perde, ma se ama perdersi si perde benel"
Profile Image for Fezi.
33 reviews
April 5, 2025
Sono arrivata alla fine confusa, forse un po' frastornata dallo stile volutamente disordinato, una corsa scompigliata nel vento dei vent'anni che Palandri aveva quando scrisse questo libro.

Bologna, la calda stagione politica sul finire degli anni Settanta.

E poi - e non me lo aspettavo - mi è venuta voglia di riaprirlo da capo, di prendere un'altra volta la rincorsa: tornare a sentire il mormorio di queste pagine, arruffato, ruvido, eppur bello di giovinezza.

È un libro che si legge come si ascoltano certi discorsi fatti a tarda notte, per strada, quando si parla e si ha troppo da dire e nessun modo per dirlo, e allora si racconta tutto assieme, a rotta di collo lungo i crinali delle storie, che l'amore a vent'anni si vive sulla carne viva e ogni cosa in esso ha il disperato sapore dell'irripetibile.

Una boccata d'aria fresca.
Profile Image for marco renzi.
299 reviews100 followers
August 30, 2017
Consigliatomi per la sua vicinanza con Tondelli, vicinanza forse condizionata dall'essere nati come autori nello stesso periodo storico, e di conseguenza come giovani narratori del periodo stesso.
Visto che Palandri ha anche scritto, in qualità di saggista, su Tondelli, è quasi inevitabile l'accostamento: ma prescindendo da questo, i due sono molto diversi, e senz'altro Tondelli ha più la stoffa del classico e del grande autore.

Questo, non per sminuire Palandri, che con "Boccalone" - romanzo che scrisse poco più che ventenne - racconta una bellissima storia d'amore tra uno studente veneto fuori sede e Anna, una ragazza più piccola di lui.

Il tutto è narrato in prima persona da Enrico (anzi: Enrico Palandri, la storia è palesemente quasi del tutto autobiografica), che spesso appare come un Jack Frusciante ante-litteram, forse per l'incoerenza di molti paragrafi, per la finta trascuratezza del testo, che ne denota però l'urgenza espressiva. Le analogie col fortunato personaggio di Brizzi si fermano qui, visto che la prosa di Palandri è assai più ricca, articolata attraverso un particolare, a tratti insistente uso del punto e virgola; e il narratore senza dubbio più colto.

Personalmente, ho apprezzato come la vicenda si sviluppi in maniera simile a quella di "Io e Annie" di Woody Allen, film che infatti viene citato a più riprese nel testo.
Ogni tanto si ride, ogni tanto si sta un po' male; in qualche altra pagina, si mettono in luce l'Italia e soprattutto la gioventù di quegli anni. Ma la vicenda sentimentale al centro del racconto, trattata con originalità, ironia, delicatezza, rende il romanzo più universale di quanto potrebbe essere.

Quindi, assai leggibile anche staccato dagli ingombranti e dibattuti anni in cui è stato scritto.
Profile Image for Gabriele Bitossi.
Author 4 books13 followers
March 2, 2023
I ragazzi vengono a lezione e fanno belle domande, e per spiegargli cosa sia la donna schermo nella Vita Nova o Alice nel paese delle meraviglie bisognerebbe cominciare dalla loro risata. Saperli ascoltare. Perché più importante della letteratura è che si svolgano le storie e i destini, si viva e ci si innamori, altrimenti di poesia non si comincia neppure a parlare.

Dalla postfazione a cura dello stesso Palandri, febbraio 2017.
Profile Image for Benedetta.
4 reviews
March 7, 2024
Forse l’ho odiato perché l’ho “dovuto” leggere tutto d’un fiato, o forse proprio non rientra nelle mie corde, ma in breve e su due piedi senza rifletterci troppo: pretenzioso a livelli allucinanti, rovina la capacità espressiva di Palandri (che pure risulta riuscita) la monotonia e la ripetitività nauseanti di tutto il romanzo. Ne bastava la metà di questo libro, e forse non mi sarebbe piaciuto comunque.
Profile Image for Slikj.
28 reviews
May 15, 2025
4.5/5

Un libro che pulsa di vita, la vita ancora non contaminata degli adulti, del lavoro, dei matrimoni, quella dei giovani, fatta di risa, pianti e di purezza esplosiva. Un libro che è una parentesi della giovinezza di Enrico, innamorato di Anna, dei suoi amici e della vita, da cui si muore e si rinasce con l'arrivo di ogni primavera. Un boccalone che nei suoi sentimenti e nelle sue parole è più sincero che mai.
Profile Image for Sara (Sbarbine_che_leggono).
562 reviews166 followers
October 25, 2018
Poetico, sconclusionato e corale “Boccalone” racconta il trionfo della soggettività durante gli anni delle rivolte, e lo fa attraverso la storia di un primo tenero amore. Illuminante per come ci illustra il nostro ruolo di figli del ‘77 e del fallimento della politica e della rivoluzione. Siamo tutti un poco boccaloni: autoreferenziali, narcisisti e ripiegati su noi stessi; soffriamo tanto, ma in fondo godiamo anche, trastullandoci col nostro “piccolo e schifoso io”.
Profile Image for Martina.
5 reviews
January 4, 2022
Un libro perfetto da leggere a 20 anni, ma sempre in realtà
Profile Image for Arf.
154 reviews8 followers
October 25, 2023
un lavoro giovanile ma profondo, intimo ma universale, feroce e dolcissimo.
Profile Image for Nicola Vavassori.
127 reviews3 followers
December 22, 2023
Uno stile sperimentale invecchiato male. Ma rende bene il vortice di emozioni di un'età disperata come i vent'anni.
Profile Image for Terra.
1,232 reviews10 followers
December 22, 2024
porci con le ali qualche anno dopo. meno porci, più romantici forse. bellissimo, e racconta la bologna che avevo visto per la prima volta (e ultima, finora) proprio in quegli anni.
Profile Image for Cremallo.
22 reviews
July 11, 2025
Scrittore e libro sottovalutatissimi. Lo spaccato di una generazione ad oggi ancora molto valido.
Profile Image for V..
8 reviews
January 14, 2023
“Appartengo al popolo alto dei camminatori: notturni, silenziosi, attraversiamo la città e non temiamo le distanze; camminiamo per ore con le mani in tasca, parliamo o stiamo in silenzio, non temiamo le distanze”
Displaying 1 - 15 of 15 reviews

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