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1049 pages, Hardcover
First published October 4, 2011
3,67. Due stelle di cuore vanno a Scott (YOURETHEBESTEST,LOVE), una va ad Alek e Deryn, i protagonisti di questa storia, e quei decimi allo Steampunk e a chi gli ha dato origine (e ad Eraclito, la guerra è davvero il padre di tutte le cose).
La trilogia di Leviathan, pubblicata per intero in un unico libro dalla casa editrice Einaudi, per l’Italia, pressappoco nel 2012, è una trilogia di genere Steampunk - genere che mescola passato e futuro – molto interessante e molto ben strutturata, da Scott Westerfeld – che ormai è diventato il mio idolo –, scrittore americano molto ben affermato che ha già pubblicato in tutto il mondo saghe distopiche e fantascientifiche di successo come The Uglies Trilogy e Touching Darkness.
Leviathan non è altro che una versione futuristica della nostra Grande Guerra. I protagonisti sono due ragazzi molto giovani: il figlio dell’Arciduca la quale uccisione ha provocato il Primo Conflitto Mondiale, e una ragazza che si finge uomo per poter arruolarsi nell’aviazione, e sono intenti a fermare la guerra con le loro mani, il primo perché è convinto che la Guerra sia iniziata per colpa sua, la seconda perché è innamorata di quest’ultimo.Sarajevo, 1914: dopo l’attentato all’arciduca d’Austria scoppia la Prima Guerra Mondiale.
Ma se a combattere fossero bestie e macchine? Allora sareste nel mondo di Leviathan, Behemoth e Goliath.
Sareste nel mondo di Alek e Deryn.
È come una guerra tra universi differenti.
Da una parte, le potenze Cigolanti e le loro macchine. Dall’altra, gli alleati Darwinisti e le loro creature di sintesi. Carburante contro cibo, metallo contro pelle. Alek contro Deryn.
«Posso fidami di te, Deryn? Fidarmi sul serio?»
Sin dall’inizio ci sono colpi di scena, battaglie, alleanze e tradimenti. Scott usa sempre un linguaggio adatto, con una leggera variazione nella storia che conosciamo, ma con tutte le date storiche al loro posto. Questo è senz’altro un punto a suo favore.
Purtroppo, per quanto mi sia piaciuto e per quanto sia innovativa questa trama (quante volte si è sentito parlare solo della Seconda Guerra Mondiale? Devo ammettere che io ho letto Leviathan sapendo solo alcune nozioni basiche – che poi si sono rivelate anche infondate – sulla Grande Guerra, e forse può sembrare non importante, perché in fondo non è la storia vera, ma in realtà lo sono e anche tanto), tutta la sua perfezione è andata scemando in ordine decrescente nei tre libri della trilogia.
Leviathan è stato il migliore, poi c’è stato Behemoth che se l’è cavata, ed infine Goliath che non lo definirei proprio malaccio, ma che come conclusione poteva essere fatta meglio.
Un’ultima cosa che non ho apprezzato è stato il modo di Scott di gestire il sentimento fra Alek e Deryn. Quando sono amici tutto fila liscio – anzi, secondo me Westerfeld ne ha creato uno tutto suo, di sentimento –, ma quando la loro amicizia sfocia in amore non si capisce più niente e tutto va a rotoli. Per questo Goliath non è andato poi come speravo.
Ma queste ultime cose sono solo due corvi in uno stormo intero di colibrì: non rovinano l’insieme, ci potete giurare!
Consiglio a tutti di leggere questa trilogia e, magari, di approfondire gli altri lavori di Westerfeld. Soprattutto, consiglio di fiondarsi in Leviathan a tutti quelli che sono stufi della solita storia d’amore e fantascienza della serie ‘s’incontrarono e fu amore a prima vista, ma era anche qualcosa di impossibile’. Qui c’è tutto: azione, sentimento, fantasia e persino nozioni storiche: qualcosa che non ho mai letto prima!



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