Fulcanelli scrisse Il mistero delle cattedrali nel 1926 e Le dimore filosofali nel 1931, che trattano dei simboli alchemici presenti nelle architetture delle antiche cattedrali gotiche, per quanto riguarda il primo volume, e di quelle di altre costruzioni, nel secondo. Canseliet afferma che Fulcanelli scrisse anche un terzo libro, Finis Gloriae Mundi, che fu consegnato al Canseliet per la pubblicazione ma poi ritirato in un secondo tempo. Il titolo di quest'ultimo libro fa riferimento ad un dipinto di Juan Valdés Leal conservato presso la chiesa della Santa Caritad a Siviglia e denominato proprio Finis Gloriae Mundi. Due sono le versioni di questo misterioso trattato, comunque affatto incompatibili e di dubbia provenienza. Una apparve già nel 1988 sulla "Tourbe des Philosophes" e l'altra affidata a Jacques d'Ares "via internet". L'edizione italiana de Finis Gloriae Mundi, tradotta dal saggista Moreno Neri, riporta nella prefazione il testo originale dell'email ricevuta da Jacques d'Ares indicando le motivazioni che hanno portato l'ignoto autore alla scelta del destinatario; altresì la traduzione in italiano è molto accurata ed in alcuni casi è considerata più esplicativa del testo originale in francese, indubbiamente fondendosi senza soluzione di continuità ai primi due volumi. Il filo conduttore alchemico de Finis Gloriae Mundi è la cosiddetta via breve (ars brevis) e più volte vengono riprese nozioni alchemiche già trattate precedentemente ne Il mistero delle cattedrali o Le dimore filosofali in merito alla ars longa. Gli studiosi di alchimia sono comunque concordi nell'affermare che non sia possibile accertare la provenienza di Finis Gloriae Mundi prima di aver accertato chi sia l'autore (o gli autori) che si celano dietro lo pseudonimo di Fulcanelli.Filosofo perché amante della saggezza e quindi, istruito delle segrete operazioni della Natura, ne imitò i procedimenti.[senza fonte] Va detto che il nome di filosofo in passato veniva dato a coloro che erano veramente istruiti dei procedimenti della Grande Opera (si veda Antoine-Joseph Pernety, Dictionnaire Mytho-Ermetique. Parigi 1758). "La vostra preoccupazione sia quella di capire la Pietra dei Filosofi, e nel contempo otterrete il fondamento della vostra salute, il deposito delle ricchezze, la nozione della vera sapienza naturale e la conoscenza certa della natura" traduzione di Paolo Lucarelli da "Lux Obnubilata Suaptè Natura Refulgens, cera de Lapide OPhiklosophico Theorica, metro italico descripta, et ab auctore Innominato Commenti gratia ampliata. Venetiis MDCLXVI, apud Alexandrum Zatta, Superiorum Permissu & Privil. Proemium"Le opere di Fulcanelli furono considerate straordinarie perché "quale alchimista operativo nel senso più antico del termine ricostruiva, partendo dal simbolismo ermetico, i punti principali della Grande Opera illustrandone i principi teorici e la prassi sperimentale con un dettaglio e una precisione mai visti prima" (Paolo Lucarelli in La tradizione alchemica del XX secolo, Zenit Studi). Quel che Lucarelli vuol dire è che l'enorme importanza di Fulcanelli quale alchimista del XX secolo è il suo ritorno all'antica maniera di praticare l'alchimia, sia nello stile che nella vita pratica. Fulcanelli, al contrario degli alchimisti succedutisi a partire dal Seicento che considerarono largamente (e in qualche caso esclusivamente) la branca spirituale alchemica, recuperò e rinobilitò il lavoro manuale in laboratorio, visto come procedimento fondamentale per considerarsi un seguace della Grande Opera.La fama di Fulcanelli ha raggiunto ogni continente e i suoi libri sono stati venduti in milioni di copie. Sicuramente l'alone di mistero che avvolge questa figura del secolo scorso ha contribuito a fomentare l'interesse verso il filosofo. Le ipotesi più accreditate vedono i due collaboratori, il pittore Champagne e il discepolo Canseliet, dietro l'identità dell'alchimista, entrambi hanno sempre negato con fermezza. Un'altra versione vede Canseliet come ladro degli appunti del contemporaneo Schwaller de Lubicz, riorganizzati e pubblicati sotto falso nome. Entrambe le versioni sono in realtà improbabili, secondo lo studioso d'alchimia Paolo Cortesi, il quale non vede in queste tre figure la stessa conoscenza e lo stesso stile riscontrabili nelle opere del Fulcanelli e che non possono essere quindi scopiazzature del lavoro di de Lubicz o opera di un giovane iniziato come Canseliet. Un'improbabile ipotesi vede nell'identità Fulcanelli il famoso alchimista rinascimentale Nicolas Flamel, il quale dopo aver dedicato anni di studi sull'Elisir di lunga vita si crede sia giunto alla conclusione ed ora arrivato fino al secolo scorso con il nome appunto di Fulcanelli.
Fulcanelli is almost certainly a pseudonym assumed, during the early 20th century, by a French alchemist and esoteric author, whose identity is still debated. The name Fulcanelli seems to be a play on words: Vulcan the ancient Roman god of fire plus El, a Canaanite name for God and so the Sacred Fire. The appeal of Fulcanelli as a cultural phenomenon is due partly to the mystery of most aspects of his life and works; one of the anecdotes pertaining to his life retells, in particular, how his most devoted pupil Eugène Canseliet performed a successful transmutation of 100 grams of lead into gold in a laboratory of the gas works of Sarcelles at the Georgi company with the use of a small quantity of the "Projection Powder" given to him by his teacher, in the presence of Julien Champagne and Gaston Sauvage.
Un libro non per tutti. Anzi, in realtà, è un libro proprio per pochi. Addentrandosi nelle corpose pagine dei suoi due tomi, si comprende sempre meglio in cosa consista la differenza tra ciò che è essoterico e ciò attiene alla sfera esoterica. Inutile dilungarsi sui contenuti: se non si posseggono le chiavi esoteriche di decrittazione non si possono comprendere le forbite allegorie di Fulcanelli, e pertanto (come avviene con qualunque testo alchemico) si corre il rischio di rimanere frustrati dagli oscuri e indecifrabili concetti esposti. È un testo fondamentale (forse IL testo fondamentale) nel lungo e intricato cammino nei meandri del percorso sapienziale dell'Arte Sacra.
Fulcanelli discusses the hidden alchemical symbolism behind various works of art and architecture across Europe, interpreting them as instructions on about the creation of the Philosopher’s Stone. Then at the very end he warns against periodic cataclysms that befall earth, which are primarily extreme climate variations. This part kind of comes out of nowhere and feels like an entirely different book.
He clearly is a highly intelligent person, with a deep knowledge of history, art, and science. It helped me get into the mindset of very different worldview than the one I have.
Really interesting and fascinating book by Fulcanelli, not that difficult to read, but to grasp the inner meaning you must read several times, and for the practical people, you have to do the actual work. Interesting read.