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西の魔女が死んだ [Nishi no majo ga shinda]
中学に進んでまもなく、どうしても学校へ足が向かなくなった少女まいは、季節が初夏へと移り変るひと月あまりを、西の魔女のもとで過した。西の魔女ことママのママ、つまり大好きなおばあちゃんから、まいは魔女の手ほどきを受けるのだが、魔女修行の肝心かなめは、何でも自分で決める、ということだった。喜びも希望も、もちろん幸せも……。その後のまいの物語「渡りの一日」併録。
226 pages
First published April 1, 1994
154 people are currently reading
3926 people want to read
About the author
Kaho Nashiki
44 books84 followersKaho Nashiki (Japanese: 梨木香歩 | Chinese: 梨木香步) (1959–) was born in Kagoshima Prefecture and graduated from Doshisha University in Kyoto. She writes for both children and adults, and much of her writing has fantasy-like motifs with religious or spiritual elements. Her 1994 novel about a girl and her grandmother, Nishi no majo ga shinda (The Witch of the West is Dead), received the JAWC New Talent Award, the Shogakukan Children's Publication Culture Award, and the Niimi Nankichi Children's Literature Award, becoming a huge bestseller that was adapted into a movie. Her other works include Uraniwa (Back Yard), which won the 1995 Fantasy Award for Children's Literature, and Numachi no aru mori o nukete (Through the Swampy Woods), which garnered the 2005 Sense of Gender Award and the 2006 Murasaki Shikibu Literary Prize. Her children's books include Penki-ya (The Painter) and Kanizuka engi (Crab Mound Tale).
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 917 reviews
July 11, 2019
Chi ha avuto la fortuna di avere una grande nonna apprezzerà molto questo libro. Chi non ha avuto questa fortuna, comunque trarrà degli insegnamenti. Una storia che fa bene al cuore.
“Devi ripeterti che, qualunque cosa accada, ‘non è una ferita mortale’.”
“Devi ripeterti che, qualunque cosa accada, ‘non è una ferita mortale’.”
September 14, 2019
Un piccolo gioiello.
Pubblicato per la prima volta nel 1994, come la stessa Kaho Nashiki ci dice nel suo “post scriptum”, la quale già allora si domandava a chi potesse interessare una storia così intrisa di valori semplici e puri in un mondo dominato dalle masse, dalle urla e dall’immediato.
L’aggettivo più adatto a mio avviso è “delizioso”, una favola per adulti, per piccini, per anziani.. insomma un racconto per tutti quelli che vogliono concedersi un breve viaggio attraverso la meravigliosa ingenuità dell’infanzia, nei dubbi e nelle incertezze tipici di quel particolare spaccato di vita. Sempre accompagnati mano nella mano da una nonna che sembra più che altro uno spirito guida pieno di saggezza e di pazienza.
Anche se presentato in maniera semplice e leggera, il libro ci da tanto su cui riflettere, dandoci, se si ha voglia di farlo, la possibilità di metterci di fronte a noi stessi, altrimenti resta comunque una breve e delicata parentesi di lettura.
Da leggere e rileggere più volte nell’arco della vita quando se ne presenta la necessità. Io lo farò sicuramente..
Pubblicato per la prima volta nel 1994, come la stessa Kaho Nashiki ci dice nel suo “post scriptum”, la quale già allora si domandava a chi potesse interessare una storia così intrisa di valori semplici e puri in un mondo dominato dalle masse, dalle urla e dall’immediato.
L’aggettivo più adatto a mio avviso è “delizioso”, una favola per adulti, per piccini, per anziani.. insomma un racconto per tutti quelli che vogliono concedersi un breve viaggio attraverso la meravigliosa ingenuità dell’infanzia, nei dubbi e nelle incertezze tipici di quel particolare spaccato di vita. Sempre accompagnati mano nella mano da una nonna che sembra più che altro uno spirito guida pieno di saggezza e di pazienza.
Anche se presentato in maniera semplice e leggera, il libro ci da tanto su cui riflettere, dandoci, se si ha voglia di farlo, la possibilità di metterci di fronte a noi stessi, altrimenti resta comunque una breve e delicata parentesi di lettura.
Da leggere e rileggere più volte nell’arco della vita quando se ne presenta la necessità. Io lo farò sicuramente..
September 15, 2019
Iniziato e finito in un giorno.
Un piccolo libricino molto fiabesco, raffinato e commovente che parla di crescita e perdita.
Mi è piaciuto, ma mi aspettavo qualcosa di più.
Un piccolo libricino molto fiabesco, raffinato e commovente che parla di crescita e perdita.
Mi è piaciuto, ma mi aspettavo qualcosa di più.
March 21, 2022
[…] mi preoccupavo molto delle reazioni degli altri nei miei confronti. Allo stesso tempo, mi commiseravo perché ci prestavo troppa attenzione.
Mai ha tredici anni e di punto in bianco non vuole più andare a scuola. I genitori non le chiedono nulla, accettano – per il momento – questo suo rifiuto. La madre decide però di mandarla a stare dalla nonna per un po’, in una bella casa di campagna.
A Mai ogni tanto capitava di essere afflitta da una nostalgia struggente. […] Si sentiva così triste che le si stringeva il cuore. Non sapeva perché, da dove venisse […]
Di origine inglese, la nonna di Mai si è trasferita in Giappone molti anni prima e ci è rimasta per amore. Ora è una donna anziana, ma ancora indipendente, vedova, ed è una strega, la Strega dell’Ovest.
Qui le streghe non hanno nasi lunghi e storti, non hanno scope su cui volare, ma sono donne che vivono in perfetta armonia con la natura: se ne prendono cura, la ammirano, se ne occupano, vivono grazie a quello che essa offre loro.
Nella sua semplicità la storia mi è piaciuta proprio nel rapporto che Mai instaura con la nonna, una signora che ha ancora tanto da dare, da cui Mai può imparare tante cose, non solo nel concreto come per esempio prendersi cura dell’orto, raccogliere erbe selvatiche, cucinare, ma anche – e soprattutto – nella morale, in quegli insegnamenti che saranno sempre utili nella vita.
“Per te è questa la felicità? L’attenzione degli altri rende una persona felice? […] La definizione di felicità cambia da persona a persona. Anche tu, Mai, devi scoprire che cosa ti rende felice!”
Le storie che si basano sul rapporto nonn*-nipote mi mettono addosso sempre un po’ di malinconia perché sebbene voglia bene ai miei nonni, non ho mai avuto un rapporto simile e spesso mi chiedo dove ho sbagliato, se potevo dare di più come nipote, se potevo avere anch’io una relazione così profonda.
“[…] la cosa più importante è la forza di volontà. La forza di decidere da soli, la forza di rispettare fino in fondo le proprie scelte. […]”
Il breve racconto di Kaho Nashiki rispecchia alla perfezione la delicatezza delle storie giapponesi dove sembra che non succeda mai nulla e dove sembra che aleggi una foschia onirica e anche magica.
[…] La vita è un intreccio di tante storie.
Ho apprezzato le descrizioni delle giornate di Mai e della nonna, nella quotidianità campagnola, lontane dalla frenesia caotica della città. Sono proprio quelle ambientazioni che mi fanno venire voglia di prendere, abbandonare tutto e partire per la montagna, immersa nel verde, nella natura, dove la vita non è più facile, ma più tranquilla e serena nonostante la fatica. E il finale è stata sicuramente la parte che più mi ha commossa.
A questa breve novella si aggiungono tre racconti: La storia di Blackie, Un pomeriggio d’inverno, I rametti nel fornello (quest’ultimo narrato dalla nonna di Mai). Anche questi racconti mi sono piaciuti molto, soprattutto La storia di Blackie, che mi ha emozionata.
Un’estate con la Strega dell’Ovest è un libro davvero semplice, nella storia e nello stile dell’autrice, ma nella sua semplicità è anche un libro che trasmette insegnamenti che hanno un valore importante. Epuure, nella sua semplicità, riuscire a vivere in piena armonia con la Natura, in pace con essa, con noi stessi e con gli altri è una delle cose più difficili da ottenere.
[…] non abbiamo una voce forte, ma possiamo comunque trasmettere il nostro messaggio, parlando tra noi a bassa voce.
Mai ha tredici anni e di punto in bianco non vuole più andare a scuola. I genitori non le chiedono nulla, accettano – per il momento – questo suo rifiuto. La madre decide però di mandarla a stare dalla nonna per un po’, in una bella casa di campagna.
A Mai ogni tanto capitava di essere afflitta da una nostalgia struggente. […] Si sentiva così triste che le si stringeva il cuore. Non sapeva perché, da dove venisse […]
Di origine inglese, la nonna di Mai si è trasferita in Giappone molti anni prima e ci è rimasta per amore. Ora è una donna anziana, ma ancora indipendente, vedova, ed è una strega, la Strega dell’Ovest.
Qui le streghe non hanno nasi lunghi e storti, non hanno scope su cui volare, ma sono donne che vivono in perfetta armonia con la natura: se ne prendono cura, la ammirano, se ne occupano, vivono grazie a quello che essa offre loro.
Nella sua semplicità la storia mi è piaciuta proprio nel rapporto che Mai instaura con la nonna, una signora che ha ancora tanto da dare, da cui Mai può imparare tante cose, non solo nel concreto come per esempio prendersi cura dell’orto, raccogliere erbe selvatiche, cucinare, ma anche – e soprattutto – nella morale, in quegli insegnamenti che saranno sempre utili nella vita.
“Per te è questa la felicità? L’attenzione degli altri rende una persona felice? […] La definizione di felicità cambia da persona a persona. Anche tu, Mai, devi scoprire che cosa ti rende felice!”
Le storie che si basano sul rapporto nonn*-nipote mi mettono addosso sempre un po’ di malinconia perché sebbene voglia bene ai miei nonni, non ho mai avuto un rapporto simile e spesso mi chiedo dove ho sbagliato, se potevo dare di più come nipote, se potevo avere anch’io una relazione così profonda.
“[…] la cosa più importante è la forza di volontà. La forza di decidere da soli, la forza di rispettare fino in fondo le proprie scelte. […]”
Il breve racconto di Kaho Nashiki rispecchia alla perfezione la delicatezza delle storie giapponesi dove sembra che non succeda mai nulla e dove sembra che aleggi una foschia onirica e anche magica.
[…] La vita è un intreccio di tante storie.
Ho apprezzato le descrizioni delle giornate di Mai e della nonna, nella quotidianità campagnola, lontane dalla frenesia caotica della città. Sono proprio quelle ambientazioni che mi fanno venire voglia di prendere, abbandonare tutto e partire per la montagna, immersa nel verde, nella natura, dove la vita non è più facile, ma più tranquilla e serena nonostante la fatica. E il finale è stata sicuramente la parte che più mi ha commossa.
A questa breve novella si aggiungono tre racconti: La storia di Blackie, Un pomeriggio d’inverno, I rametti nel fornello (quest’ultimo narrato dalla nonna di Mai). Anche questi racconti mi sono piaciuti molto, soprattutto La storia di Blackie, che mi ha emozionata.
Un’estate con la Strega dell’Ovest è un libro davvero semplice, nella storia e nello stile dell’autrice, ma nella sua semplicità è anche un libro che trasmette insegnamenti che hanno un valore importante. Epuure, nella sua semplicità, riuscire a vivere in piena armonia con la Natura, in pace con essa, con noi stessi e con gli altri è una delle cose più difficili da ottenere.
[…] non abbiamo una voce forte, ma possiamo comunque trasmettere il nostro messaggio, parlando tra noi a bassa voce.
October 7, 2023
J’ai adoré ma lecture. L’été de la sorcière est un livre aussi magnifique qu’émouvant 🥰
J’ai d’ailleurs versé quelques larmes à la fin de la première partie (qui compose 75% du roman).
A noter cependant : le livre est composé de 4 parties. Une première composant l’essentiel du roman, puis 3 autres parties d’une dizaine de pages chacune. J’ai eu la sensation que le roman ne nécessitait que la première partie pour faire sens, les trois autres étant plus des « chapitres bonus » qui sont certes très agréables à lire, mais qui éclipseraient presque le magnifique final de la partie 1.
J’ai très hâte de lire les autres romans de l’autrice.
J’ai d’ailleurs versé quelques larmes à la fin de la première partie (qui compose 75% du roman).
A noter cependant : le livre est composé de 4 parties. Une première composant l’essentiel du roman, puis 3 autres parties d’une dizaine de pages chacune. J’ai eu la sensation que le roman ne nécessitait que la première partie pour faire sens, les trois autres étant plus des « chapitres bonus » qui sont certes très agréables à lire, mais qui éclipseraient presque le magnifique final de la partie 1.
J’ai très hâte de lire les autres romans de l’autrice.
abandoned
October 3, 2019Anche gradevole nella sua banalità, ma mi chiedo cosa dia - e, soprattutto, cosa ne resti.
May 18, 2023
Quá trời là ngạc nhiên. Mình ngạc nhiên vì mình đã không thích quyển sách này. Ban đầu mình đã nghĩ Bà Ngoại Phù Thủy và Mùa Hè Tập Sự sẽ tương tự như những tác phẩm Văn học Nhật hơi hướng chữa lành mà HuyHoangBooks xuất bản gần đây, nhưng không!
Bà Ngoại Phù Thủy và Mùa Hè Tập Sự xoay quanh cô bé Mai gặp một vấn đề khiến Mai không muốn đến trường nữa. Để thay đổi tâm trạng của Mai, mẹ cô bé đã gửi cô bé về nhà bà ngoại - người còn được gọi là "Phù thủy phương Tây".
Những phần đầu mình bị cuốn bởi Phù thủy phương Tây về cách bà ấy nói về ma thuật (dù mình chưa biết ma thuật có tồn tại trong cuốn sách này hay không). Đắm chìm trong những miêu tả đẹp đẽ về thiên nhiên.
Tuy nhiên, mình đã thất vọng vì xuyên suốt những phần còn lại cuốn sách không đọng lại cho mình bất kì điều gì. Mình thích cách tác giả miêu tả tâm lý của một cô bé hoang mang và lo sợ khi cố gắng thoát khỏi "vỏ bọc an toàn", tìm kiếm niềm tin thực sự từ chính bản thân.
Dù thế, câu chuyện không có điểm nhấn, không giải thích rõ ràng. Đến chính tác giả còn nhận thức được câu chuyện của bà ấy mơ hồ. Đến cả những truyện ngắn còn lại mình đã đọc cho có chứ chẳng thích thú gì cả.
Có cả phim chuyển thể luôn, mình chưa xem mà chỉ vô tình thấy thôi. Ai thích thì xem.
西の魔女が死んだ - The Witch of the West Is Dead (2008)
July 6, 2020
Un piccolo gioiellino.
Lettura fresca, scorrevole e leggera, ma allo stesso tempo intensa; ideale per l’estate e da portare sotto l’ombrellone.
Lo stile dell’autrice è molto semplice e diretto, incentrato sulla descrizione della quotidianità e delle piccole cose, forse questo è il motivo per cui ad alcuni può non piacere ma, secondo me, è proprio grazie a questa semplicità che si riesce ad entrare in empatia con la protagonista e ad apprezzare il libro.
È una lettura dolcissima e commovente dalla quale trarre la forza per affrontare ogni situazione nella vita e che, personalmente, è sopraggiunta proprio al momento giusto. Ci fa capire quanto sia importante prendere le nostre decisioni e perseguire nei nostri obiettivi, senza mai arrenderci e lottando per trovare ciò che ci rende felici.
Da leggere e rileggere più volte nella vita, in ogni occasione in cui ci si trova a dover prendere una decisione importante e nei momenti di sconforto.
Inoltre, è stato molto bello e commovente leggere di un rapporto così forte e dolce tra nonna e nipote, che mi ha ricordato quello con la mia nonna materna.
La fine, poi, mi ha sciolto il cuore.
Dolcissimi anche i tre racconti che si trovano alla fine, in particolare mi hanno fatto commuovere molto gli ultimi due.
Lo consiglio a tutti, per tutte le età, ed anche a chi non piace leggere, perché è un libro davvero breve e di facile comprensione.
“Devi ripeterti che, qualunque cosa accada, «non è una ferita mortale».”
Lettura fresca, scorrevole e leggera, ma allo stesso tempo intensa; ideale per l’estate e da portare sotto l’ombrellone.
Lo stile dell’autrice è molto semplice e diretto, incentrato sulla descrizione della quotidianità e delle piccole cose, forse questo è il motivo per cui ad alcuni può non piacere ma, secondo me, è proprio grazie a questa semplicità che si riesce ad entrare in empatia con la protagonista e ad apprezzare il libro.
È una lettura dolcissima e commovente dalla quale trarre la forza per affrontare ogni situazione nella vita e che, personalmente, è sopraggiunta proprio al momento giusto. Ci fa capire quanto sia importante prendere le nostre decisioni e perseguire nei nostri obiettivi, senza mai arrenderci e lottando per trovare ciò che ci rende felici.
Da leggere e rileggere più volte nella vita, in ogni occasione in cui ci si trova a dover prendere una decisione importante e nei momenti di sconforto.
Inoltre, è stato molto bello e commovente leggere di un rapporto così forte e dolce tra nonna e nipote, che mi ha ricordato quello con la mia nonna materna.
La fine, poi, mi ha sciolto il cuore.
Dolcissimi anche i tre racconti che si trovano alla fine, in particolare mi hanno fatto commuovere molto gli ultimi due.
Lo consiglio a tutti, per tutte le età, ed anche a chi non piace leggere, perché è un libro davvero breve e di facile comprensione.
“Devi ripeterti che, qualunque cosa accada, «non è una ferita mortale».”
August 17, 2014
I saw this book advertised with the line, "You'll cry! 200,000 people cried!"
FINE. YOU WIN. I teared up, and I was in an office.
...really weird selling point though.
It wouldn't have been the same without the afterword from the illustrator. I did exactly as she suggested, actually, and went and ate lunch on the highest hill in town, barefoot in the grass. I felt foolish that I had previously been going home to eat.
This is a good book. I venture to say that English has no such books. Japanese writing (and slice-of-life manga and anime) has a certain way of describing small, everyday actions done in a calm, soothing, flawless manner that can either wear you out, or make you look at the world with a temporary glaze of calm contentment and introspective understanding of all those wonderful little things that we take for granted.
My intense empathy for Mai and the tidbits of great wisdom are what really made it for me, though.
FINE. YOU WIN. I teared up, and I was in an office.
...really weird selling point though.
It wouldn't have been the same without the afterword from the illustrator. I did exactly as she suggested, actually, and went and ate lunch on the highest hill in town, barefoot in the grass. I felt foolish that I had previously been going home to eat.
This is a good book. I venture to say that English has no such books. Japanese writing (and slice-of-life manga and anime) has a certain way of describing small, everyday actions done in a calm, soothing, flawless manner that can either wear you out, or make you look at the world with a temporary glaze of calm contentment and introspective understanding of all those wonderful little things that we take for granted.
My intense empathy for Mai and the tidbits of great wisdom are what really made it for me, though.
February 17, 2022
Una storia scritta con uno stile molto scorrevole che si rivela essere mondo dolce, in alcuni tratti mi ha emozionata. Il libro perfetto da leggere in estate sotto l’ombrellone, e per approcciarsi alla letteratura giapponese e alle sue tematiche: la dolcezza, la delicatezza, la filosofa quotidiana, l’introspezione e infine l’attenzione per piccole cose. Poche pagine ma tanti insegnamenti ed emozioni. I nonni sono sempre con noi nonostante poi vadano via.. quindi cerchiamo di trascorrere tutto il tempo che possiamo e che abbiamo a disposizione, perché mai nulla sarà come l’amore che donano loro.
August 31, 2024
“… la cosa più importante è la forza di volontà. La forza di decidere da soli, la forza di rispettare fino in fondo le proprie scelte.”
Avevo scelto “Un’estate con la strega dell’ovest” perché mi era sembrato un libro senza troppe pretese, uno adatto a una lettura estiva, con temperature non tanto clementi e una tale capacità di concentrazione che ne avrebbe dovuto risentire la storia. Invece mi sono trovata davanti un libro che celebra la semplicità della vita quotidiana, della natura incontaminata delle montagne giapponesi e soprattutto un libro che pone al suo centro i nonni, l’incondizionato affetto, l’antica saggezza, i preziosi consigli e quel tramandare di usanze e costumi ai nipoti che fanno da ponte tra una generazione e l’altra.
Oltre a questo tema centrale, altri spunti di riflessione si leggono tra le righe: il rapporto conflittuale tra una madre e la figlia, che si crea inevitabilmente dal fatto di essere ciascuna figlia dei propri tempi e di essere forgiati perciò da valori e aspirazioni che cozzano (il lavoro e la carriera contro il rinunciare a essi per crescere un figlio); la visione di vita razionale e il conformarsi con le idee e le visioni correnti che possono cambiare nel futuro, incarnata dalla figura del papà di Mai, la protagonista tredicenne della storia, contro una visione più spirituale e la capacità di immaginazione incarnate dalla nonna; la vita nella scuola e il comportamento di quelli che non sono più bambini ma non ancora adulti inclusi fenomeni di bullismo e di isolamento seguendo la tattica del nemico comune; l’integrazione in un Paese e in una cultura, che per quanto possano appassionarci, non sono comunque le nostre e il fatto di venir sempre visti dai nativi come degli stranieri.
Il libro si chiude con tre brevi storie che hanno come protagoniste le tre figure femminili appartenenti a tre generazioni diverse, la nonna, la mamma e il cane Blackie, Mai nel loro consueto eppure così rassicurante vivere quotidiano.
Avevo scelto “Un’estate con la strega dell’ovest” perché mi era sembrato un libro senza troppe pretese, uno adatto a una lettura estiva, con temperature non tanto clementi e una tale capacità di concentrazione che ne avrebbe dovuto risentire la storia. Invece mi sono trovata davanti un libro che celebra la semplicità della vita quotidiana, della natura incontaminata delle montagne giapponesi e soprattutto un libro che pone al suo centro i nonni, l’incondizionato affetto, l’antica saggezza, i preziosi consigli e quel tramandare di usanze e costumi ai nipoti che fanno da ponte tra una generazione e l’altra.
Oltre a questo tema centrale, altri spunti di riflessione si leggono tra le righe: il rapporto conflittuale tra una madre e la figlia, che si crea inevitabilmente dal fatto di essere ciascuna figlia dei propri tempi e di essere forgiati perciò da valori e aspirazioni che cozzano (il lavoro e la carriera contro il rinunciare a essi per crescere un figlio); la visione di vita razionale e il conformarsi con le idee e le visioni correnti che possono cambiare nel futuro, incarnata dalla figura del papà di Mai, la protagonista tredicenne della storia, contro una visione più spirituale e la capacità di immaginazione incarnate dalla nonna; la vita nella scuola e il comportamento di quelli che non sono più bambini ma non ancora adulti inclusi fenomeni di bullismo e di isolamento seguendo la tattica del nemico comune; l’integrazione in un Paese e in una cultura, che per quanto possano appassionarci, non sono comunque le nostre e il fatto di venir sempre visti dai nativi come degli stranieri.
Il libro si chiude con tre brevi storie che hanno come protagoniste le tre figure femminili appartenenti a tre generazioni diverse, la nonna, la mamma e il cane Blackie, Mai nel loro consueto eppure così rassicurante vivere quotidiano.
May 26, 2020
A volte il bisogno per qualcosa sboccia solo quando lo si tocca, sfiorandolo con le dita. Non avevo idea di quanto desiderassi leggere una storia simile, se non dopo aver girato l'ultima pagina. Kaho Nashiki, cavalcando la tradizione della narrativa nipponica - sempre pronta a gettare ponti di fiori di loto tra realtà e sogno - ci trasporta in uno sperduto angolo di campagna giapponese. Un enclave fatto di terra umida e fertile, di alberi che sospirano, di orti che hanno bisogno di essere curati, di routine quotidiane che si nutrono dell'essenzialità di una vita semplice. Una vita che non corre, ma che invece si prende il suo tempo, anche solo per apprezzare il colore di un fiore inaspettato. É una storia molto delicata - quasi accennata - che riesce anche a trattare, con soffice sensibilità, temi importanti, come la morte, il lutto e il senso di perdita. Ma é anche una storia che, per ogni ombra che dipinge, aggiunge sempre una pennellata di luce colorata. Non so, ho come la sensazione di aver trovato tra queste pagine il mio nascondiglio, un posto dove poter tirare un sospiro di sollievo e apprezzare quella particolare forma di rassicurante dolcezza che può derivare solo dalle cose più inaspettate.
July 11, 2019
Con la voglia di immergermi in quel mondo tanto caro alla Yoshimoto, autrice che amo dal profondo del cuore, ho deciso di leggere questo libro. Partendo dalla trama che mi stuzzicava il giusto e dal fatto che di romanzo d’esordio si trattava, ero consapevole, quando l’ho acquistato, di non trovarmi di fronte a un pilastro della letteratura, ma nonostante queste premesse il risultato è stato molto deludente. Una storia che è rimasta in superficie sempre e sotto tutti i punti di vista, a tratti pure noiosetta, con personaggi poco (o per niente) caratterizzati; la prosa è delicata, ma molto scolastica, per niente incisiva e coinvolgente. Paradossalmente, i 3 racconti finali sono meglio del romanzo. Peccato che alcuni elementi narrati in quest’ultimo vengano riportati al loro interno rendendoli un po’ ripetitivi. È un boh gigantesco, non ci siamo, per me non ha superato la prova.
January 23, 2023
Semplicemente meraviglioso. Pieno di insegnamenti, si legge in un attimo. Una storia emozionante e con il giusto pizzico di magia. L'ambientazione giapponese è unica. Ho apprezzato anche i tre racconti finali che rendono il "distacco" dal libro più "facile.
“Devi ripeterti che, qualunque cosa accada, 'non è una ferita mortale'. In questo modo, anche se in quel momento non ti sembrerà, da qualche parte nel tuo corpo e nella tua mente nascerà il seme di una nuova forza vitale che germoglierà con vigore"
“Devi ripeterti che, qualunque cosa accada, 'non è una ferita mortale'. In questo modo, anche se in quel momento non ti sembrerà, da qualche parte nel tuo corpo e nella tua mente nascerà il seme di una nuova forza vitale che germoglierà con vigore"
January 18, 2022
the best way to describe this book is a mix between My Neighbor Totoro and Kiki's Delivery Service. it's poetic and discusses mental health in a simple but meaningful way (4.18)
June 16, 2024
Davvero carino, romanzo di formazione giapponese che ci mostra l'estate che la protagonista Mai, tredicenne, passa con la nonna in montagna, a contatto con la natura.
Mei, oltre ai tipici problemi dell'adolescenza ha anche il guaio di essere di sangue misto, nipote di questa donna inglese ormai vedova. Una cosa che solitamente non crea chissà quale problema, ma non dubito in Giappone (e negli anni novanta) potesse essere causa di fastidi.
Da qui la sua decisione di abbandonare la scuola, cui la famiglia reagisce spedendola dalla nonna.
Mai scelta fu più felice: dalla nonna Mai riacquista salute e sicurezza, aiutata dallo stile di vita semplice e naturale della parente ma anche dalle sue confidenze. Le dice infatti di essere una strega, discendente di una stirpe di streghe, e che quindi anche lei ha gli stessi poteri.
Potrà vedere il futuro e udire le voci della natura, ma soprattutto avere la forza d'animo di essere sé stessa, di fortificarsi contro le avversità della vita, di non avere paura.
Un'estate durante la quale Mai inizia gli allenamenti che l'aiuteranno a vincere i propri timori, partendo dal darsi una routine quotidiana e arrivando al prendere le proprie decisioni portandole a compimento, senza farsi convincere del contrario.
La storia dell'amore di una nonna per la nipote che tanto le ricorda il marito, al punto di lasciarle un messaggio che solo lei vedrà e che l'aiuterà a svoltare definitivamente.
Carini anche i racconti finali, due ambientati nel passato e uno quasi verso la fine della storia, dal punto di vista della nonna.
E niente, ho un debole per queste storie. E per la scrittura giapponese.
Mei, oltre ai tipici problemi dell'adolescenza ha anche il guaio di essere di sangue misto, nipote di questa donna inglese ormai vedova. Una cosa che solitamente non crea chissà quale problema, ma non dubito in Giappone (e negli anni novanta) potesse essere causa di fastidi.
Da qui la sua decisione di abbandonare la scuola, cui la famiglia reagisce spedendola dalla nonna.
Mai scelta fu più felice: dalla nonna Mai riacquista salute e sicurezza, aiutata dallo stile di vita semplice e naturale della parente ma anche dalle sue confidenze. Le dice infatti di essere una strega, discendente di una stirpe di streghe, e che quindi anche lei ha gli stessi poteri.
Potrà vedere il futuro e udire le voci della natura, ma soprattutto avere la forza d'animo di essere sé stessa, di fortificarsi contro le avversità della vita, di non avere paura.
Un'estate durante la quale Mai inizia gli allenamenti che l'aiuteranno a vincere i propri timori, partendo dal darsi una routine quotidiana e arrivando al prendere le proprie decisioni portandole a compimento, senza farsi convincere del contrario.
La storia dell'amore di una nonna per la nipote che tanto le ricorda il marito, al punto di lasciarle un messaggio che solo lei vedrà e che l'aiuterà a svoltare definitivamente.
Carini anche i racconti finali, due ambientati nel passato e uno quasi verso la fine della storia, dal punto di vista della nonna.
E niente, ho un debole per queste storie. E per la scrittura giapponese.
September 14, 2020
Se si vuole capire cosa sia la delicatezza intesa in modo giapponese, allora bisogna assolutamente leggere questa fiaba (forse biografica?) da dove emerge lo speciale rapporto tra una nonna e sua nipote. Ed è bello questo gioco che utilizza la nonna facendo credere a Mai che lei sia una strega dai poteri buoni, così quei giorni di "vacanza" possono trasformarsi in lezioni per riprendere in mano la vita, visto che la bambina aveva deciso di non andare più a scuola.
Una lettura leggera e scorrevole, consigliata come ristoro tra letture impegnative.
Una lettura leggera e scorrevole, consigliata come ristoro tra letture impegnative.
October 18, 2023
J'aime beaucoup le slice of life mais celui-là était un peu en dessous. Pas assez subtil dans ses thèmes ("mes après-midi avec Mamie", "le voisin est méchant", "j'aime pas l'école"). Un premier texte de l'autrice qui plonge joyeusement dans le développement personnel (faute d'intrigue j'imagine).
Oui, c'est mignon mais à 18€ pour 50 pages (parce que 160 pages écrit police 24 avec grosse marges c'est de la triche), y'a un peu trop de carottes dans la salade.
Oui, c'est mignon mais à 18€ pour 50 pages (parce que 160 pages écrit police 24 avec grosse marges c'est de la triche), y'a un peu trop de carottes dans la salade.
July 21, 2023
È una storia delicata e apparentemente semplice, che porta però a soffermarsi su ciò che, nella frenesia quotidiana, tendiamo a dare per scontato.
Attraverso il ricordo di Mai di un'estate passata dalla nonna materna ("la Strega dell''Ovest), ecco che si riscopre la semplicità dei piccoli gesti e l'amore per la natura e che vengono affrontate tematiche importanti con grande delicatezza e tatto.
Un libro da leggere quando si desidera evadere per qualche ora dalla fretta di tutti i giorni.
Attraverso il ricordo di Mai di un'estate passata dalla nonna materna ("la Strega dell''Ovest), ecco che si riscopre la semplicità dei piccoli gesti e l'amore per la natura e che vengono affrontate tematiche importanti con grande delicatezza e tatto.
Un libro da leggere quando si desidera evadere per qualche ora dalla fretta di tutti i giorni.
September 9, 2020
Piacevole fiaba sintetica e ben riuscita, incorniciata in un paesaggio ispirato, che non scade eccessivamente nel sentimentale.
January 24, 2021
Più che un libro, un rifugio.
"tu sei una bambina intelligente, ti conosci. Sai bene che qualunque avversità incontrerai, non ti metterà del tutto ko, dico bene?"
"tu sei una bambina intelligente, ti conosci. Sai bene che qualunque avversità incontrerai, non ti metterà del tutto ko, dico bene?"
September 29, 2024
Deux amies ont mentionné ce livre sur un groupe commun ; nous avons été plusieurs à décider de le lire ensemble afin de le découvrir.
C'était une très belle lecture partagée autour de Mai qui, au tout début du roman - c'est littéralement la première phrase de la première partie -, découvre que sa grand-mère est morte. Elle va alors se souvenir de l'été qu'elle a passé à ses côtés, chez elle. C'était doux, beau, touchant, une ode à une vie simple, proche de la nature, loin de l'excitation et de la pression de la ville. J'ai adoré passer ces quelques semaines auprès de Mai et de sa grand-mère, à découvrir ce que c'est que d'être une Sorcière. La protagoniste apprend aussi, à travers cet été, une autre façon de vivre
C'est aussi un roman très émouvant sur le deuil :
Les trois autres parties sont des nouvelles ajoutées à l'histoire d'origine ; j'ai aimé les découvrir, même si elles n'ont pas le même impact que cette première partie qui m'a tellement secouée. Elles n'ont pas pour autant gâcher le livre ; je les ai tout de même lues le lendemain matin afin de laisser l'onde de choc de cette première partie faire son effet.
C'est sans aucun doute une de mes meilleures lectures de l'année et je remercie encore mes amies de me l'avoir fait découvrir. Je lirai d'autres ouvrages de l'autrice avec plaisir !
C'était une très belle lecture partagée autour de Mai qui, au tout début du roman - c'est littéralement la première phrase de la première partie -, découvre que sa grand-mère est morte. Elle va alors se souvenir de l'été qu'elle a passé à ses côtés, chez elle. C'était doux, beau, touchant, une ode à une vie simple, proche de la nature, loin de l'excitation et de la pression de la ville. J'ai adoré passer ces quelques semaines auprès de Mai et de sa grand-mère, à découvrir ce que c'est que d'être une Sorcière. La protagoniste apprend aussi, à travers cet été, une autre façon de vivre
C'est aussi un roman très émouvant sur le deuil :
Les trois autres parties sont des nouvelles ajoutées à l'histoire d'origine ; j'ai aimé les découvrir, même si elles n'ont pas le même impact que cette première partie qui m'a tellement secouée. Elles n'ont pas pour autant gâcher le livre ; je les ai tout de même lues le lendemain matin afin de laisser l'onde de choc de cette première partie faire son effet.
C'est sans aucun doute une de mes meilleures lectures de l'année et je remercie encore mes amies de me l'avoir fait découvrir. Je lirai d'autres ouvrages de l'autrice avec plaisir !
June 2, 2020
Questo è un libro che mi rimarrà sempre nel cuore, è uno di quelli che arriva al momento giusto il cui messaggio mi ha colpita molto più di quanto normalmente potrebbe fare.
In generale il libro è buono, non eccelle, infatti lo stile dell'autrice è all'estremo della semplicità, quasi telegrafico risultando però in linea con lo stile di narrazione giapponese, che si affida molto di più alle emozioni, alle immagini e alle metafore piuttosto che ad una narrazione più "colorita".
Non c'è una grande e complessa caratterizzazione dei personaggi, solo la nonna e la protagonista risultano ben delineate ma, come lo stile, in maniera non troppo particolareggiata dandoci più o meno un'idea delle persone che ci troviamo di fronte.
Quindi cosa rende questo libro davvero buono?
la Nashiki non sarà una grandissima narratrice ma è stata capace di tessere una storia di una dolcezza incredibile, arricchita dalla campagna giapponese e dai rapporti familiari, oltre che dalle emozioni dei personaggi che permeano dal libro e colpiscono il lettore in pieno. Credo sia impossibile non lasciarsi travolgere dalle emozioni dei personaggi, le situazioni in cui si trovano Mai e sua nonna sono incredibilmente palpabili.
Punto forte è, come dicevo all'inizio, il messaggio del libro, che lo rende vincente: con una metafora "paranormale" l'autrice ci dice che ciò che veramente ci rende più forti rispetto agli altri o dotati di un potere praticamente magico è la semplice forza di volontà. Basta credere in se stessi, avere la volontà di fare qualcosa o dei risultati soddisfacenti e non crogiolarsi nel fallimento e nell'inettitudine per essere speciali, avere dei poteri.
Personalmente, arrivato nel momento giusto nella mia vita, mi ha dato la forza anche di rialzarmi e lottare per le mie capacità e sapermi dire che "posso farcela" perché lo voglio.
Consiglio questo libro a tutti quelli che si sentono un po' scoraggiati o anche a coloro che vogliono solo immergersi in una storia tenera, semplice a livello di stile, con un bel messaggio di fondo.
In generale il libro è buono, non eccelle, infatti lo stile dell'autrice è all'estremo della semplicità, quasi telegrafico risultando però in linea con lo stile di narrazione giapponese, che si affida molto di più alle emozioni, alle immagini e alle metafore piuttosto che ad una narrazione più "colorita".
Non c'è una grande e complessa caratterizzazione dei personaggi, solo la nonna e la protagonista risultano ben delineate ma, come lo stile, in maniera non troppo particolareggiata dandoci più o meno un'idea delle persone che ci troviamo di fronte.
Quindi cosa rende questo libro davvero buono?
la Nashiki non sarà una grandissima narratrice ma è stata capace di tessere una storia di una dolcezza incredibile, arricchita dalla campagna giapponese e dai rapporti familiari, oltre che dalle emozioni dei personaggi che permeano dal libro e colpiscono il lettore in pieno. Credo sia impossibile non lasciarsi travolgere dalle emozioni dei personaggi, le situazioni in cui si trovano Mai e sua nonna sono incredibilmente palpabili.
Punto forte è, come dicevo all'inizio, il messaggio del libro, che lo rende vincente: con una metafora "paranormale" l'autrice ci dice che ciò che veramente ci rende più forti rispetto agli altri o dotati di un potere praticamente magico è la semplice forza di volontà. Basta credere in se stessi, avere la volontà di fare qualcosa o dei risultati soddisfacenti e non crogiolarsi nel fallimento e nell'inettitudine per essere speciali, avere dei poteri.
Personalmente, arrivato nel momento giusto nella mia vita, mi ha dato la forza anche di rialzarmi e lottare per le mie capacità e sapermi dire che "posso farcela" perché lo voglio.
Consiglio questo libro a tutti quelli che si sentono un po' scoraggiati o anche a coloro che vogliono solo immergersi in una storia tenera, semplice a livello di stile, con un bel messaggio di fondo.
April 24, 2022
Bien que joliment écrit, j'ai eu un peu de peine avec cette histoire un peu décousue et dont les personnages restent flous. Malgré tout, j'ai beaucoup apprécié la douceur avec laquelle le récit est raconté.
June 16, 2025
Una coccola che mi ha ricordato di estati passate con la nonna, quando in montagna si leggevano libri al parco, si costruivano archi con rami e corde di stoffa, si andava alle giostre e si facevano passeggiate. Davvero bello e avvolgente, come una coperta calda che riscalda il cuore
August 15, 2023
Una dolcissima carezza.
La storia di Mai e della sua amata strega dell'Ovest non è altro che una piccola pausa pronta a farti vivere un'atmosfera dedicata, ricca di valori fondamentali che molte volte dimentichiamo o diamo per scontato a causa di questa vita così frenetica.
Quante similitudini con la mia nonnina, ho sorriso... mi ha veramente emozionata.
Lo consiglio! ♥️✨️
La storia di Mai e della sua amata strega dell'Ovest non è altro che una piccola pausa pronta a farti vivere un'atmosfera dedicata, ricca di valori fondamentali che molte volte dimentichiamo o diamo per scontato a causa di questa vita così frenetica.
Quante similitudini con la mia nonnina, ho sorriso... mi ha veramente emozionata.
Lo consiglio! ♥️✨️
October 5, 2023
3.5
Ce livre donne envie, d'aller plus lentement et de se couper des réseaux pour profiter des choses simples de la vie.
Ce livre donne envie, d'aller plus lentement et de se couper des réseaux pour profiter des choses simples de la vie.
September 20, 2020
Quando ieri mi è stata proposta la lettura di un estate con la strega dell'ovest, l'ultima cosa che mi sarei aspettata era quella di terminarlo in poche ore e con le lacrime agli occhi.
Uscito per la prima volta nel 1994 e riproposto l'anno scorso da Feltrinelli, il libro di Naho Nashiki ci racconta - con uno stile caldo e speziato come il the- la storia di una tredicenne Mai, vittima di bullismo.
Un estate con la strega dell'ovest è un romanzo, una fiaba di formazione, delicato e commovente. Una storia che con immensa tenerezza e accortezza tratta di un tema che può essere devastante.
Mai ha quasi tredici anni e si rifiuta di andare a scuola, nessuno le chiede il perché; sua madre si limita a mandarla da sua nonna per un po'.
La nonna di Mai è inglese e vive ormai sola nella campagna giapponese; Mai e sua madre la chiamano in segreto "la strega dell'ovest" ma quando ella stessa ammetterà il suo essere strega, Mai resterà incredula.
Assieme a Mai, in questa storia vestita di una sorta di realismo magico, viviamo l'estate bucolica che trascorrerà assieme alla nonna e il suo apprendistato di strega, votato a rafforzare la sua forza di volontà.
Mai imparerà ad affrontare le difficoltà - che si presenteranno nelle vesti del vicino Genji- assieme alla strega dell'ovest e fare tesoro di tutti gli insegnamenti che la nonna le farà: impareremo, assieme a lei, che piantare dell'aglio tra le rose ne rafforzerà l'odore, che l'infuso di menta tiene lontani gli insetti del giardino e a fare una crema per lucidare l'argento.
Ma soprattutto Mai crescerà e capirà che anche se sì, è vero che la vita sarà sempre dura con lei, quelle ferite non le saranno mortali.
Uscito per la prima volta nel 1994 e riproposto l'anno scorso da Feltrinelli, il libro di Naho Nashiki ci racconta - con uno stile caldo e speziato come il the- la storia di una tredicenne Mai, vittima di bullismo.
Un estate con la strega dell'ovest è un romanzo, una fiaba di formazione, delicato e commovente. Una storia che con immensa tenerezza e accortezza tratta di un tema che può essere devastante.
Mai ha quasi tredici anni e si rifiuta di andare a scuola, nessuno le chiede il perché; sua madre si limita a mandarla da sua nonna per un po'.
La nonna di Mai è inglese e vive ormai sola nella campagna giapponese; Mai e sua madre la chiamano in segreto "la strega dell'ovest" ma quando ella stessa ammetterà il suo essere strega, Mai resterà incredula.
Assieme a Mai, in questa storia vestita di una sorta di realismo magico, viviamo l'estate bucolica che trascorrerà assieme alla nonna e il suo apprendistato di strega, votato a rafforzare la sua forza di volontà.
Mai imparerà ad affrontare le difficoltà - che si presenteranno nelle vesti del vicino Genji- assieme alla strega dell'ovest e fare tesoro di tutti gli insegnamenti che la nonna le farà: impareremo, assieme a lei, che piantare dell'aglio tra le rose ne rafforzerà l'odore, che l'infuso di menta tiene lontani gli insetti del giardino e a fare una crema per lucidare l'argento.
Ma soprattutto Mai crescerà e capirà che anche se sì, è vero che la vita sarà sempre dura con lei, quelle ferite non le saranno mortali.
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May 12, 2023
Delicata fiaba di formazione. Una ragazzina che non riesce ad integrarsi decide di non voler più andare a scuola ed i genitori, invece di costringerla, le concedono di vivere un periodo di riposo con la nonna. I giorni scorrono sereni tra la natura rigogliosa, i piccoli compiti domestici, una tazza di tè e l'addestramento per diventare una strega. Se quest'ultima cosa sia realtà o solo un'astuzia della nonna per rafforzare l'indole della nipote sta al lettore deciderlo.
Una storia piccina e gentile, scritta con linguaggio molto semplice e accompagnata da tre brevi racconti con gli stessi protagonisti che fungono da approfondimenti.
Sicuramente ingenuo ma carezzevole.
Chi non sente, in fondo, il bisogno di abbandonare questo mondo violento e competitivo per contemplare la pioggia che cade sulla foresta mentre sorseggia del profumato tè nero, avvolto in una dimensione dove il domani non fa più paura?
Una storia piccina e gentile, scritta con linguaggio molto semplice e accompagnata da tre brevi racconti con gli stessi protagonisti che fungono da approfondimenti.
Sicuramente ingenuo ma carezzevole.
Chi non sente, in fondo, il bisogno di abbandonare questo mondo violento e competitivo per contemplare la pioggia che cade sulla foresta mentre sorseggia del profumato tè nero, avvolto in una dimensione dove il domani non fa più paura?
August 7, 2021
Mai frequenta le medie, ma non vuole più tornare a scuola. La madre ha un sospetto sul motivo di questo rifiuto ma piuttosto che obbligare la figlia a tornare, decide di mandarla dalla nonna per l'estate.
Incontriamo così un personaggio magico, un'inglese trapiantata in Giappone che sembra capisca cosa c'è nella testa della nipote senza che questa parli.
La vita lenta, lo scorrere della natura, la forza e la determinazione che nascondono le basi per l'apprendistato da "strega".
Il rapporto dolce tra nonna e nipote, riempiono di malinconia queste pagine, un piccolo tesoro da leggere nel momento giusto.
"Devi ripeterti che qualunque cosa accada non è una ferita mortale"
Probabilmente è stato il primo libro che l'estate scorsa mi ha convinto a cercare bookstagram, e direi che mi è andata bene.
Consiglio: preparate i fazzoletti!
Incontriamo così un personaggio magico, un'inglese trapiantata in Giappone che sembra capisca cosa c'è nella testa della nipote senza che questa parli.
La vita lenta, lo scorrere della natura, la forza e la determinazione che nascondono le basi per l'apprendistato da "strega".
Il rapporto dolce tra nonna e nipote, riempiono di malinconia queste pagine, un piccolo tesoro da leggere nel momento giusto.
"Devi ripeterti che qualunque cosa accada non è una ferita mortale"
Probabilmente è stato il primo libro che l'estate scorsa mi ha convinto a cercare bookstagram, e direi che mi è andata bene.
Consiglio: preparate i fazzoletti!
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