Joseph O'Connor passa dal romanzo al reportage, dall'invenzione narrativa alvissuto e ci parla, con amore e ironia, di Irlanda e irlandesi (tifosi dicalcio, musicisti punk, tassisti, scrittori famosi in tutto il mondo, da James Joyce a Roddy Doyle); di irlandesi in esilio in Inghilterra e in America; dimaschi irlandesi (stranamente simili ai maschi italiani) in crisi di fronte adonne più intelligenti, più creative, più brave di loro a scuola, sul lavoro,a letto e perfino al volante. Protagonista assoluto O'Connor stesso:osservatore, narratore e personaggio comico.
He was recently voted ‘Irish Writer of the Decade’ by the readers of Hot Press magazine. He broadcasts a popular weekly radio diary on RTE’s Drivetime With Mary Wilson and writes regularly for The Guardian Review and The Sunday Independent. In 2009 he was the Harman Visiting Professor of Creative Writing at Baruch College, the City University of New York.
Che il cielo benedica l'Irlanda, gli irlandesi e anche un po' il mare che sta loro intorno. Una terra così speciale non poteva che dare i natali a persone divertenti, ospitali, piene di inventiva, pronte a superare ogni tipo di avversità (e il suddetto cielo sa quante avversità ha dovuto sopportare l'Irlanda in questi ultimi decenni). Questo libro è assolutamente spassoso. O'Connor ha un'opinione su tutto: calcio, letteratura, Inghilterra, donne, matrimonio, Natale, su tutto. E non è mica robetta sapere esprimere le proprie opinioni come fa lui, sempre con arguzia, ironia, umorismo (quello vero, non quello inglese che non capisco come possa far ridere), regala pagine indiscutibilmente irresistibili. Far ridere con intelligenza è un'arte. Far ridere mentre si parla di letteratura o della lotta armata in Ulster è un'arte anche quella. E O'Connor ce l'ha quell'arte lì (che in un mondo di barzellettieri è un bel passo in avanti!). E sorprendentemente (a differenza di alcuni barzellettieri) non è mai fuori luogo, risulta sempre intelligente e le azzecca proprio tutte, rendendo le sue opinioni altamente condivisibili. Io lo manderei in Medio Oriente a sistemare un po' le cose.
First disappointing discovery I made reading this book: these are not short stories, as the back-cover declares; simply witty magazine pieces bound together to make a volume. Second disappointing discovery I made reading this book: the style is extremely funny, witty, humorous, et.cet. Way too much. Not everybody is Terry Pratchett. Normal human beings need to keep their prose together with some narrative thread, or with some conciseness. So, I would not recommend this book, unless you are non-native speakers looking for some Irish English reading in order to improve your fluency. In this case, your alternative is the average Irish Irish newspaper journalist's style and believe me, you don't want to go there...
Aeroporto di Dublino. Sono a pezzi. Ho finito di fare le valigie alle tre di notte. Adesso sono qui, in coda per il check-in, così stanco che scambierei allegramente il biglietto aereo, le prenotazioni degli hotel e i tre biglietti categoria A per tutte e tre le partite del primo turno dei Mondiali con una stanza buia, lenzuola pulite e mezz'ora di sonno..... Il maschio irlandese in patria e all'estero incipitmania.com
This is a compilation of articles written by Mr O'Connor when he was a columnist for a Sunday newspaper in Dublin. They are mostly incredibly funny- do not read the interview of Jeffrey Archer on the bus like I did - you ll get funny looks. Some personal stuff here too