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Il mio cuore è più stanco della mia voce

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Negli anni Settanta Oriana Fallaci è un mito. Prima il Vietnam, poi Città del Messico e infine la storia d’amore con Alekos Panagulis, eroe della Resistenza greca, simbolo dell’opposizione a qualunque regime liberticida. Dopo la morte di lui e la pubblicazione di Un uomo, Oriana riesce a creare un incantamento globale: vorrebbero essere come lei i tanti giovani e meno giovani attratti dalla personalità dei suoi reportage di guerra e dal suo coraggio. E vorrebbero essere come lei molte donne, per le quali la scrittrice rappresenta la realizzazione di un sogno. In quegli anni la Fallaci accetta i sempre più frequenti inviti a incontrare i suoi lettori stranieri, nelle città e nelle università del mondo. Questo libro raccoglie alcune delle sue conferenze di maggior rilievo, pagine rimaste finora inedite che rivelano il suo rapporto con la scrittura, la sua passione per la politica e per l’impegno civile, la sua “ossessione per la libertà”. È il suo autoritratto più autentico, una sorta di manifesto in cui Oriana rivendica e difende con vigore il diritto a “stare dalla parte dell’umanità, suggerire i cambiamenti, innamorarci dei buoni cambiamenti, influenzare un futuro che sia un futuro migliore del presente”.

208 pages, Hardcover

First published January 1, 2013

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About the author

Oriana Fallaci

57 books1,566 followers
Oriana Fallaci was born in Florence, Italy. During World War II, she joined the resistance despite her youth, in the democratic armed group "Giustizia e Libertà". Her father Edoardo Fallaci, a cabinet maker in Florence, was a political activist struggling to put an end to the dictatorship of Italian fascist leader Benito Mussolini. It was during this period that Fallaci was first exposed to the atrocities of war.

Fallaci began her journalistic career in her teens, becoming a special correspondent for the Italian paper Il mattino dell'Italia centrale in 1946. Since 1967 she worked as a war correspondent, in Vietnam, for the Indo-Pakistani War, in the Middle East and in South America. For many years, Fallaci was a special correspondent for the political magazine L'Europeo and wrote for a number of leading newspapers and Epoca magazine. During the 1968 Tlatelolco massacre prior to the 1968 Summer Olympics, Fallaci was shot three times, dragged down stairs by her hair, and left for dead by Mexican forces. According to The New Yorker, her former support of the student activists "devolved into a dislike of Mexicans":

The demonstrations by immigrants in the United States these past few months "disgust" her, especially when protesters displayed the Mexican flag. "I don't love the Mexicans," Fallaci said, invoking her nasty treatment at the hands of Mexican police in 1968. "If you hold a gun and say, 'Choose who is worse between the Muslims and the Mexicans,' I have a moment of hesitation. Then I choose the Muslims, because they have broken my balls."

In the late 1970s, she had an affair with the subject of one of her interviews, Alexandros Panagoulis, who had been a solitary figure in the Greek resistance against the 1967 dictatorship, having been captured, heavily tortured and imprisoned for his (unsuccessful) assassination attempt against dictator and ex-Colonel Georgios Papadopoulos. Panagoulis died in 1976, under controversial circumstances, in a road accident. Fallaci maintained that Panagoulis was assassinated by remnants of the Greek military junta and her book Un Uomo (A Man) was inspired by the life of Panagoulis.

During her 1972 interview with Henry Kissinger, Kissinger agreed that the Vietnam War was a "useless war" and compared himself to "the cowboy who leads the wagon train by riding ahead alone on his horse".Kissinger later wrote that it was "the single most disastrous conversation I have ever had with any member of the press."

She has written several novels uncomfortably close to raw reality which have been bestsellers in Italy and widely translated. Fallaci, a fully emancipated and successful woman in the man's world of international political and battlefront journalism, has antagonized many feminists by her outright individualism, her championship of motherhood, and her idolization of heroic manhood. In journalism, her critics have felt that she has outraged the conventions of interviewing and reporting. As a novelist, she shatters the invisible diaphragm of literariness, and is accused of betraying, or simply failing literature.

Fallaci has twice received the St. Vincent Prize for journalism, as well as the Bancarella Prize (1971) for Nothing, and So Be It; Viareggio Prize (1979), for Un uomo: Romanzo; and Prix Antibes, 1993, for Inshallah. She received a D.Litt. from Columbia College (Chicago). She has lectured at the University of Chicago, Yale University, Harvard University, and Columbia University. Fallaci’s writings have been translated into 21 languages including English, Spanish, French, Dutch, German, Greek, Swedish, Polish, Croatian and Slovenian.

Fallaci was a life-long heavy smoker. She died on September 15, 2006 in her native Florence from breast cancer.

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Profile Image for Romina.
39 reviews46 followers
March 29, 2013
Il mio cuore è più stanco della mia voce


Sin da ragazzina ho sempre avuto una forte stima e ammirazione per Oriana, l'ho considerata un modello ed un esempio e avrei dato qualsiasi cosa per conoscerla.
È sempre stata nel mio cuore, Oriana è tutto ciò che mi sarebbe piaciuto diventare.

Oriana fa della libertà il suo obiettivo principale, in nome di essa scrive libri, articoli e conferenze.
Si batteva per i diritti del popolo raccontando realtà vere e crude, non preoccupandosi dei pericoli e minacce.

La suo voglia di libertà, la sua schiettezza ,la sua forza, l'hanno resa la donna che è diventata..."Unica e rara."


Oriana è sempre Oriana....e io
l'amo e l'amerò sempre..
Leggerei e rileggerei, frasi, spezzoni, interviste già lette e rilette.
Lei è unica, intelligente, battagliera, schietta, dura, vera,forse anche sbagliata ma per me è immensa.


Questo suo libro, è una raccolta di nuovi appunti ritrovati e pubblicati, di alcune sue conferenze, pagine inedite,dove calca la sua passione per la scrittura, la politica ma soprattutto l'ossessione per la libertà.
Dove si "arrabbia", dove cerca di far capire al mondo che il mondo deve, e può essere cambiato.
Ci sono pagine che si ripetono, purtroppo, perchè già pubblicate, in quanto parti del libro "Un uomo", o riferimenti a altri suoi libri precedentemente usciti; leggerli mi fa sempre un certo effetto, e mi convinco sempre di più di quanto è vero ciò che diceva.

Io adoro Oriana, quindi, probabilmente, non sono abbastanza obiettiva...ma tutto ciò che dice e scrive per me è verità, è saggezza, è bellezza!
E anche se si trovassero mille appunti inediti, o "finti inediti"...io li leggeri comunque.

«Abbiamo sempre fatto quello che sappiamo fare, quello per cui veniamo al mondo e viviamo. Raccontare la vita e quindi la verità senza paura, senza cedere mai. Anticipare gli eventi, provocarli, partecipare alla storia denunciando, condannando, predicando. Essere scomodi, avere il coraggio d'essere scomodi, senza curarsi d'essere ricattati, intimiditi, puniti.
Intervenire sempre, come una zanzara che pizzica e morde.
Stare dalla parte dell'umanità, suggerire i cambiamenti, innamorarci dei buoni cambiamenti, influenzare un futuro che sia un futuro migliore del presente.
E quando questo futuro arriva, quando i cambiamenti sono avvenuti per essere subito inevitabilmente corrotti da nuovi crimini, nuove oppressioni, ricominciare daccapo: denunciando daccapo, condannando daccapo, predicando daccapo.
Così metterete in moto un processo senza fine, in ruolo di eterni rompiscatole."

Oriana Fallaci
Grazie Oriana per le meravigliose parole che ci hai lasciato.
Profile Image for Ilaria_ws.
973 reviews76 followers
February 14, 2021
"Io sono una donna scomoda che dice cose scomode. Ed è sempre scomodo venire ad ascoltare una donna scomoda che dice cose scomode. Si corre il rischio di mettersi in una situazione scomoda. Specialmente se si ascolta bene, col cervello e col cuore. Specialmente se dopo si ricorda quel che si è ascoltato."

Il mio cuore è più stanco della mia voce è un saggio che raccoglie sei diverse conferenze tenute da Oriana Fallaci nel corso di alcuni anni, precisamente tra il 1976 e il 1983. Si tratta spesso di conferenze tenute presso università americane, eventi e presentazioni dei suoi stessi romanzi. Il saggio è stato pubblicato postumo e il suo scopo è principalmente quello di permetterci di comprendere un p' meglio il pensiero di Oriana relativo ad alcuni dei temi che le erano più cari.
Nelle conferenze infatti parlò principalmente di giornalismo, di cosa significhi essere un giornalista, di quali erano le responsabilità che lei stessa in quanto giornalista sentiva. A questo riguardo mi è piaciuto particolarmente questo intervento che racchiude perfettamente quello che è stato il modus operandi di Oriana nel corso della sua carriera:

"Un buon giornalista non dovrebbe mai essere una persona accomodante. Ancora meno, una persona innocua. Se tutto fila liscio per lui o per lei, significa che compiace il potere. Il nostro compito non è compiacere il potere. Il nostro compito è informare e risvegliare la consapevolezza politica delle persone. Quella consapevolezza che il potere ha sempre cercato di mettere a dormire."

Ma nel saggio si parla anche di politica, di libertà, di responsabilità. Ancora largo spazio viene dato a Un uomo, forse il suo romanzo più famoso, e all'uomo che lo ha ispirato, Alekos Panagulis. Alekos era il grande amore di Oriana, un uomo pieno di uomini, così Oriana lo definiva. Leggendo questi interventi, nonostante in alcuni di essi si trovino diverse ripetizioni, mi sembrava quasi di essere lì, seduta tra il pubblico ad ascoltare Oriana. Leggere Oriana è tornare a casa. Come parlava lei, come scriveva lei, nessuno mai. Si autodefinisce una donna scomoda, ma quanto ci piace questa sua scomodità?
Chi ha letto almeno qualcosa della Fallaci probabilmente conosce bene il suo stile, il suo modo di rivolgersi al lettore. Lo stile della Fallaci, la sua forza e la sua onestà nel raccontare sono probabilmente la cosa che per prima mi ha attratto. Questo breve saggio non fa differenza, Oriana è lì a parlarci con lo stesso tono ironico, spesso arrabbiato, ma sempre lucido e onesto che la contraddistingue.
I temi trattati nelle conferenze sono moltissimi; abbiamo già detto che si parla di giornalismo, di libertà, di Alekos, ma anche della guerra, una piaga contro cui Oriana ha combattuto tutta la vita, si parla anche di poesia, di scrittura. Insomma c'è tanto da leggere, tanto su cui riflettere. Rispetto ad altri libri, questo saggio è forse più coinvolgente proprio perchè si tratta di una sorta di dialogo che Oriana tiene con i suoi ascoltatori e leggendo lo diventiamo anche noi. Al termine della lettura mi sono sentita, come mi sento sempre quando finisco di leggere un suo libro, un po' orfana e anche triste. Perchè io non potrò mai ascoltarla dal vivo, fortunatamente però abbiamo i suoi libri che la rendono viva e vicina. Ovviamente se non avete mai letto nulla della Fallaci, il mio consiglio è quello di recuperare alcune delle sue opere più famose. Oriana va letta.
Profile Image for Jessica.
308 reviews102 followers
October 28, 2015
Una raccolta di alcuni dei più significativi discorsi tenuti da Oriana Fallaci. Parla di politica, di libertà, di morale, di storia e rivoluzione. Parla del suo libro, Un Uomo, del suo capolavoro. Parla del giornalismo come piace a me,come l'ho sempre inteso io,imparando da lei: un giornalismo giusto, veritiero, quasi utopico. Parla dello scrivere e degli scrittori. Sembra di sentire la sua voce leggendo queste pagine. Poche pagine in cui si racchiude l'essenza della sua ribelle visione del mondo.
Profile Image for Claudia Gualina.
209 reviews33 followers
May 14, 2013
IL MIO CUORE È PIÚ STANCO DELLA MIA VOCE – Oriana Fallaci

L’ultimo libro inedito pubblicato dalla Rizzoli presenta i testi di sei conferenze tenute dalla Fallaci tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli Ottanta. I temi fondamentali sono quelli a cui Oriana torna sempre: la morte, il potere e la libertà. È soprattutto per quest’ultima che si batte: il concetto di libertà pervade questo libro come tutti gli altri, domina i convegni a cui partecipa. Lo scrittore deve essere libero di narrare della verità, cosa che non succede non solo in Cile, dove domina la dittatura, ma anche in molti altri paesi del mondo, come l’America, portavoce dello slogan “fatti-non-opinioni”.
Mi sarebbe davvero piaciuto essere presente ad una delle conferenza tenute da Oriana, vederla sul palco con il microfono in mano, sicura di sè, sentire la sua voce roca parlare il “Fallaci English”.
Questo libro mi ha ricordato per l’ennesima volta quanto la scomparsa di questa donna forte e determinata abbia lasciato un vuoto nel mio cuore e nel mondo letterario.

“Sono soltanto una persona che ha il coraggio di dire quello che pensa, di fare quello che crede debba essere fatto, di vivere come vuole vivere: senza paura. O meglio, tentando di non cedere alla paura.”
Profile Image for Silvia Devitofrancesco.
Author 22 books132 followers
November 25, 2019
Recensione presente nel blog www.ragazzainrosso.wordpress.com
Negli anni ’70 e durante i primi anni ’80 Oriana Fallaci è nota ovunque. Le sue inchieste, interviste fino alla storia con Alekos Panagulis sono di dominio pubblico e il suo personaggio attira la curiosità e l’interesse del pubblico tanto che viene spesso invitata a tenere conferenze presso università importanti. I testi di alcuni importanti interventi sono raccolti in questo volume e contribuiscono a rendere il ritratto di una donna forte, determinata e tanto “scomoda”.

“Sono soltanto una persona che ha il coraggio di dire quello che pensa, di fare quello che crede debba essere fatto, di vivere come vuole vivere: senza paura. O meglio, tentando di non cedere alla paura.”

L’opera racchiude sei interventi: il primo del 1976 presso l’Armherst College nel Massachusset; il secondo del 1982 presso l’Institute of Politicts dell’Università di Harvard; il terzo del gennaio 1983 presso l’Annenberg Center of Health Sciences in California; il quarto dell’aprile 1983 presso il Columbia College di Chicago; il quinto del luglio 1983 presso l’Università di Buenos Aires e il sesto del settembre 1983 presso l’Unterberg Poetry Center a New York.

Nel primo intervento la Fallaci si sofferma a parlare del giornalismo sia attraverso una ricostruzione storica dello stesso sia attraverso una constatazione del suo essere politicizzato mentre il vero giornalista dovrebbe raccontare i fatti così come sono andando anche contro il potere. Nel secondo, tenuto all’indomani della strage di Sabra e Chotila nei campi profughi palestinesi alla periferia di Beirut, esprime il suo sdegno nei confronti della politica israeliana e, in particolare, verso la figura di Arafat. Nel terzo, in cui si trova a parlare davanti a medici, racconta di aver intrapreso studi di medicina prima di rincorrere il sogno della scrittura. Si sofferma poi sull’opera “Un uomo” ricordando con emozione Alekos Panagulis. Nel quarto l’argomento focale è la poesia che la giornalista affronta leggendo testi scritti in carcere da Pangulis e lettere da lei tradotte in poesia di alcuni condannati a morte durante il periodo della Resistenza. Anche nel quinto si sofferma su un tema a lei molto caro: la politica legata alla scrittura. Fa cenno alle sue esperienze e afferma che lo scrittore dovrebbe contestare la politica, farle opposizione, d’altronde nessuna figura politica di rilievo nella storia è stato o è uno scrittore. Il sesto intervento è una presa di posizione nei confronti del Cile oltre che emozionante possibilità di leggere alcuni brani tratti da “Un uomo”.

Trattandosi di una raccolta di testi nati per essere pronunciati oralmente, lo stile non può non essere scorrevole e coinvolgente, sembra quasi una sorta di dialogo con l’uditorio. Di conseguenza anche il coinvolgimento da parte del lettore è ampissimo poiché si sente costantemente chiamato a interagire, a interrogarsi e a esprimere le proprie considerazioni.

Un’ottima opera che permette sia di conoscere meglio la donna straordinaria che è stata la Fallaci sia di fare luce su alcuni avvenimenti rilevanti nella storia umana contemporanea.

Profile Image for VAL.
21 reviews2 followers
January 15, 2021
I discorsi contenuti all'interno di questo libro sono sicuramente molto belli e, anche se si può avere un punto di vista divergente rispetto a quello della Fallaci, sicuramente stimolano una riflessione – che è quello che un buon discorso dovrebbe fare.

Le mie tre stelle sono dovute principalmente a un'eccessiva ripetitività di alcuni discorsi, soprattutto in alcuni punti, a volte anche abbastanza lunghi (forse si sarebbe potuto non riportare integralmente tutti gli appunti?).

A parte questo, libro consigliato!
Profile Image for Maurizio Manco.
Author 7 books131 followers
October 3, 2017
"Raccontare la vita e quindi la verità senza paura, senza cedere mai. [...] Avere il coraggio di essere scomodi, senza curarsi d'essere ricattati, intimiditi, puniti. Intervenire, sempre, come una zanzara che morde e che pizzica. [...] Stare dalla parte dell'umanità [...], influenzare un futuro che sia un futuro migliore del presente. E quando questo futuro arriva, quando i cambiamenti sono avvenuti per essere subito e inevitabilmente corrotti da nuovi crimini, nuovi oppressori, ricominciare daccapo: denunciando daccapo [...], qualunque sia il colore del nuovo regime [...]. E così mettere in moto un altro cambiamento: in un processo senza fine, in un ruolo di eterni rompiscatole. E pazienza se perdiamo." (Una donna scomoda, pp. 191, 192)
Profile Image for FedeVit.
22 reviews
April 3, 2022
Ci sono dei momenti per tutto.
Ci sono dei momenti anche per i libri.
E, in questo momento, avevo bisogno di Oriana Fallaci.
La sua voce graffiante, cruda, che non risparmia realtà è ancora nitidamente viva in questa raccolta di suoi interventi tenuti presso università americane e non solo.
In un periodo storico come questo che stiamo vivendo, una lettura necessaria. Perchè avremmo bisogno di una Fallaci, oggi.
Profile Image for noemie.
55 reviews
June 2, 2022
mi sto innamorando della dialettica della Fallaci, voce fuori dal coro che non ha paura e lotta ancora per la Libertà. da una come lei c'è solo che da imparare. sono d'accordo con le sue definizioni di politica e scrittura.
Profile Image for Francesca Ferrara.
57 reviews
March 30, 2023
Un raccolta di conferenze estremamente interessanti, anche se spesso alcune parti si ripetono. Un interessante spunto di riflessione
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Hella.
658 reviews94 followers
February 2, 2020
Che donna straordinaria!
Sono sei interventi in cui parla di giornalismo, di politica, di diritti e libertà, del suo compagno, il rivoluzionario e poeta greco Alekos Panagulis, morto in un misterioso incidente d'auto.
Sei interventi di grande forza e passione. Solo leggendo quelle parole, sicuramente sottoposte ad accurato studio per renderle piacevoli metricamente, se ne sente la bellezza e la forza.
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