Хърбърт Уелс (1866–1946) е един от основоположниците на научнофантастичната литература. За разлика от Жул Верн, той я превръща в „приключение на мисълта“, първи я насища със социално съдържание, нравствени анализи и прогнози. Същевременно проявява афинитет към големите естественонаучни и физически открития на своето време, като свързва с тях и най-необузданите свои хрумвания. „Машината на времето“ е първият роман на Уелс (1895), който веднага налага името на своя създател. В предлаганата от нас книга е включен и още един ранен роман на писателя „Островът на д-р Моро“.
Машината на времето The Time Machine, 1895
Островът на доктор Моро The Island of Dr. Moreau, 1896
Herbert George Wells was born to a working class family in Kent, England. Young Wells received a spotty education, interrupted by several illnesses and family difficulties, and became a draper's apprentice as a teenager. The headmaster of Midhurst Grammar School, where he had spent a year, arranged for him to return as an "usher," or student teacher. Wells earned a government scholarship in 1884, to study biology under Thomas Henry Huxley at the Normal School of Science. Wells earned his bachelor of science and doctor of science degrees at the University of London. After marrying his cousin, Isabel, Wells began to supplement his teaching salary with short stories and freelance articles, then books, including The Time Machine (1895), The Island of Dr. Moreau (1896), The Invisible Man (1897), and The War of the Worlds (1898).
Wells created a mild scandal when he divorced his cousin to marry one of his best students, Amy Catherine Robbins. Although his second marriage was lasting and produced two sons, Wells was an unabashed advocate of free (as opposed to "indiscriminate") love. He continued to openly have extra-marital liaisons, most famously with Margaret Sanger, and a ten-year relationship with the author Rebecca West, who had one of his two out-of-wedlock children. A one-time member of the Fabian Society, Wells sought active change. His 100 books included many novels, as well as nonfiction, such as A Modern Utopia (1905), The Outline of History (1920), A Short History of the World (1922), The Shape of Things to Come (1933), and The Work, Wealth and Happiness of Mankind (1932). One of his booklets was Crux Ansata, An Indictment of the Roman Catholic Church. Although Wells toyed briefly with the idea of a "divine will" in his book, God the Invisible King (1917), it was a temporary aberration. Wells used his international fame to promote his favorite causes, including the prevention of war, and was received by government officials around the world. He is best-remembered as an early writer of science fiction and futurism.
He was also an outspoken socialist. Wells and Jules Verne are each sometimes referred to as "The Fathers of Science Fiction". D. 1946.
Много хубав и смислен сборник! Той съдържа две от най-популярните и интересни творби на Хърбърт Уелс - „Машината на времето“ и „Островът на доктор Моро“. Чрез своите увлекателно разказани фантастични истории, авторът е разгледал различни морални дилеми и отправил силни критики към недостатъците на човешката природа... В „Машината на времето“ се потапяме в опасно пътешествие в далечното бъдеще, а пък в „Островът на доктор Моро“ проследяваме страховити научни експерименти на малък остров. Футуристичната атмосфера в книгата е доста мрачна, но и вълнуваща, неусетно подтикваща читателите към философски размисли.
„Природата въздейства върху интелекта едва когато навикът и инстинктът станат безполезни. Няма интелект там, където липсва промяна или няма нужда от промяна. От интелекта се възползват само ония животни, които трябва да се сблъскат с огромното разнообразие от нужди и опасности.“
„От блещукащите небесни недра струи, макар да не зная защо и как, чувство за безкрайно спокойствие и сигурност. Там в необятните и вечни закони на материята, а не в ежедневните ни грижи, грехове и човешки неприятности трябва да бъде, мисля си, онази утеха и упование, които следва да открием с тази част от себе си, дето ни издига по-високо от животните.“
La macchina del tempo merita tutta la fama che negli anni le hanno conferito (e confermato) critici e lettori. Racconto estremamente moderno, pur in una certa ampollosità e maniera vittoriana, che però si stempera molto nei modi rispetto ad esempio al quasi contemporaneo Dickens, pur ripercorrendo - con piglio più scientifico e analitico - tematiche simili con anche maggior tono polemico e critico: Wells, mente e formazione scientifiche prestate alla narrativa (come Verne), era uno di quei positivisti critici, che credevano sì nella scienza ma assai meno nell'uso che l'uomo ne faceva o che, in termini futuribili, ne avrebbe fatto. L'ambientazione futuristica si adattava perfettamente per una critica in tal senso e Wells si immagina un improbabile scienzato della Londra di fine Ottocento che riesce a costruire un macchinario capace di muoversi nella quarta dimensione, quella temporale. La grande intuizione di Wells è quella di catapultare il suo Viaggiatore senza nome non in un'epoca passata e conosciuta (banale e stucchevole) né in un futuro lontano ma abbastanza prossimo (banale e dai risultati potenzialmente demenzali) ma in un tempo talmente lontano (Annus Domini 802.701) da non avere quasi più legami col mondo che noi conosciamo o possiamo intuire e immaginare.
La destrutturazione che l'autore compie è (quasi) completa, ed è profondamente straniante: il genere umano ha subito un'evoluzione sorprendente, del tutto impronosticabile; la società umana sostanzialmente non esiste più e la Terra è un gigantesco paradiso terrestre privo di dolore e di pericoli. La scienza, pondera il Viaggiatore, ha influito e portato a questo scenario? E l'uomo, del quale la scienza è strumento, come è giunto a questo suo stadio "finale"? L'ambientazione idillica dura il tempo di qualche notte, quanto basta al Viaggiatore per capire che la situazione è assai più terribile di come la prima impressione lasciasse credere, intuendo che la scienza, lo strumento, è sfuggita di mano al demiurgo in un modo totalmente beffardo e imprevedibile.
Splendida poi anche l'idea della fuga in avanti nel tempo, verso il confine ultimo della vita del pianeta, con l'orizzonte riempito per metà dal gigantesco Sole quasi spento e per metà dall'immenso oceano salato privo di vita. Nient'altro: dell'uomo, delle sue opere e della sua scienza nemmeno la polvere.
Ben altro giudizio sul secondo racconto componente il libro, L'isola del dottor Moreau. Ancora una profonda critica all'uso che l'uomo può fare della scienza unitamente a una sottile ironia sulla sostanziale comunanza fra uomo e bestia, ben al di là di quanto l'uomo occidentale positivista dell'epoca potesse mai ammettere a sé stesso. Il problema è che la trama annoia, dopo un buon inizio; i personaggi paiono stereotipati (cosa che accomuna questo racconto a La macchina del tempo, ma dove là questo aspetto viene mitigato o reso in ogni caso secondario dall'ambientazione - il Viaggiatore è sostanzialmente un cronista - qui pesa enormemente di più); lo sviluppo stesso del racconto risulta piuttosto banale e prevedibile. Sarà pure che a noi, nati e cresciuti nell'epoca della clonazione, degli OGM, della chirurgia estetica e della mappatura del DNA, il dottor Moreau risulti abbastanza indifferente e che tutta la sua claque di mostri umanoidi ci appaia come una manica di comparse di un film horror di serie B. Ecco, questo il punto: per noi, credo, L'isola del dottor Moreau appare come un grande già visto: da qui la noia, da qui la prevedibilità. E da qui la conclusione sul libro: dei due racconti, il primo è invecchiato assai bene e l'ambientazione resta estremamente affascinante, spiazzante e ingegnosamente costruita; il secondo è invece invecchiato male, non colpisce più l'immaginazione e annoia, pur nella sua indubbia modernità e nonostante la preveggenza mostrata da Wells nella sua creazione.
Kaip džiaugiuosi skaitytojais, kurie rekomenduoja/pristato knygas nuoširdžiai, be jokio niekam pataikavimo. Ligi šiol pamenu kaip viena gera pažįstama skaitė šiuos du kūrinius ir ją taip buvo įtraukę, o po jos įspūdžių ir pačiai buvo atsiradęs begalinis noras perskaityti... ir tikrai neprašoviau. Taip ir pačią įtraukė. "Laiko mašina" pačiai buvo gerokai silpnesnis kūrinys, bet "Daktaro Moro sala" padarė įspūdį. Kūriniai vaizdžiai aprašyti, juose nėra nereikalingų detalių, o skaitant akys buvo tik plačios... Žinau, kur tikrai niekada nenorėčiau atsidurti - tai tokioje saloje kaip daktaro Moro.
Comincio con il dare una nota negativa inerente l’edizione Newton Compton: non c’è un’introduzione che presenti le opere e l’autore. Questo, per me, è abbastanza grave considerando che ci troviamo davanti uno degli autori più importanti di sempre per quanto riguarda la fantascienza.
1) La Macchina Del Tempo (***) (29.04.18 - 01.05.08)
2) Isola Del Dottor Moreau (***) (17.04.18 – 21.04.18)
Edward Prendick naufraga a seguito di un incidente in nave e viene salvato da un vascello sul quale vengono trasportati animali esotici di varia natura. Qui fa la conoscenza di Montgomery e del suo tanto fedele quanto strano servitore M’Ling. Affamato e stanco per il naufragio, Prendick si vede costretto a seguirli su un’ isola deserta del Pacifico, nella quale si conducono strani esperimenti sugli animali ad opera di un certo Dottor Moreau, uno scienziato che ha lo scopo di umanizzare gli animali, di renderli cioè capaci di parlare e di camminare su due zampe. La scoperta di tali esperimenti –condotti con pratiche terribili quali la vivisezione- getta in un primo momento Prendrick nel terrore, tanto da indurlo alla fuga. Nella foresta Prendick incontra gli esperimenti di Moreau e resta affascinato nel constatare che Moreau ha indotto loro ad obbedirgli, inculcando nella loro testa delle regole –che loro chiamano Leggi- ben precise che essi ripetono come un mantra. Tornato al rifugio e ascoltate le parole dello scienziato, Prendick si rende conto della pazzia dello scienziato e del fatto che questi esseri mostruosi possono essere pericolosi e che il controllo che Moreau esercita su di loro è estremamente labile. La tematica dell’uomo che affronta le leggi della Natura per cercare di trovare una soluzione al mistero della vita e della morte non è nuova nella letteratura di quel periodo; anche Mary Shelley con il suo Frankenstein aveva sottolineato come l’uomo di scienza, con i suoi esperimenti e le sue teorie amorali, volesse imitare il potere di Dio, se non addirittura superarlo. Nella realtà vi sono stati esperimenti in tal senso, teorie che non hanno portato a nulla; nei libri di questi autori, invece, le teorie hanno preceduto una pratica che ha portato alla nascita –o rinascita- di essere mostruosi, deformi, contro Natura; il risultato è che lo stesso “Creatore” viene ucciso dai suoi esperimenti. La critica degli autori dell’epoca agli uomini di scienza riguarda il loro voler continuare a ricercare il progresso fregandosene delle conseguenze, instaurando un rapporto di dominio con le vittime di esperimenti folli e meschini, simboli di una società moderna che distrugge sé stessa. Ma, come ho detto prima, nessun uomo può sovvertire le leggi della Natura, ed ecco che gli esperimenti di Moreau, verso la fine del racconto, tornano progressivamente ad essere animali, abbandonano cioè quel lato umanizzato che l’uomo ha cercato di imporre loro: ed ecco il trionfo della Natura sulla stoltezza dell’uomo!
Il punto focale del romanzo di Wells sono le tematiche che ho citato sopra, mentre per quanto riguarda la storia e i personaggi non ci troviamo di fronte ad un capolavoro - a mio avviso-, anche se lo stile di scrittura è scorrevole e rende piacevole la lettura.
H. G. Wells! Pirmoji mano kada skaityta šio autoriaus knyga. Ir tiesą sakant, nežinau kaip ją vertinti! Bet pabandykime: 🐝, nes visgi tai mano kažkada mylėtos - fantastinės literatūros pradžia: su visais neįtikėtinais veikėjais ir neįtikėtinais jų pasakojimais; 🐝, nes gana protingos ir futuristiškos įžvalgos apie mokslą, humaniškumą ir daugel kitų dalykų; 🐝 už „Daktaro Moro salą” - taip prikaustė, kad nepajaučiau, kaip knyga baigėsi; -, nes sunkiai skaitėsi, labiau priminė vaikiškas knygas, negu fantastinę literatūrą; - už „Laiko mašiną” kurios siužetas priminė dr. Seuss knygas su visais morlokais.
Un classique de la science-fiction, à la limite de l'horreur presque, que je découvrais pour la première fois. Une lecture agréable, une vision unique, la version que j'ai lu avait quelques petites erreurs de traductions alors cela gâchait un peu le plaisir, je serais curieux de voir le style de l'auteur dans sa langue originale, mais sinon une courte lecture qui vaut la peine!
These were great. I've been meaning to read The Time Machine for many a year now and always got sidetracked so to find the audio was a great find for me. Having the Island of Doctor Moreau on it was purely bonus.
I love old sci-fi, and although these haven't dated that well, they are still excellent reads. Highly recommend.
La macchina del tempo Uno dei primi esempi sul tema. Non a caso il viaggio è nel futuro evitando qualsiasi paradosso temporale che rende per me odioso qualsiasi utilizzo del viaggio nel tempo. Non c'è un giudizio definitivo sulla comunità sociale del futuro (800.ooo d.C.). Il viaggiatore non la comprende fino in fondo, perché non ne conosce interamente storia e sviluppi. Di conseguenza può solo effettuare ipotesi. Ne risulta che il futuro immaginato da Wells ha valore intrinseco, non è solo uno specchio utile per giudicare la società contemporanea, come succede nei romanzi fantascientifici utopistici o distopici. Socialismo e capitalismo possono aver contribuito alle evoluzioni sociali ma dopo 800k anni sono solo accidenti del passato. Divertente e interessante, anche le riflessioni (innovative) sulla quarta dimensione.
L'isola etc Un uomo pazzo che vuole rendere gli animali umani. La natura animale però non viene cancellata, e prende il sopravvento con il passare del tempo. L'uomo stesso per Wells continua ad essere animale, il raziocinio lo distingue ma non lo separa. I tre personaggi umani, a partire dall'uomo pazzo/Dottor Moreau, finiscono per animalizzarsi sempre di più. La legge del più forte finisce per vincere sulla Legge.
4 stelle (che sarebbero 3 1/2) per la lettura piacevole più che per altro. Il secondo racconto scritto meglio, il primo più interessante.
• Mokslinė fantastika • Klasika, verta savo vardo • Trumpi skyriai, lengvai dėliojami sakiniai • Vaizdingas, įtikinamas pasakojimo tonas • Originalus požiūris į žmoniją, jos laimėjimus ir pažangą
Šią knygą paėmiau tik dėl to, kad kainavo kelis eurus, o man tiek ir trūko iki nemokamo kitų knygų pristatymo. Esu mačiusi kelias tiek vienos, tiek kitos istorijos kino interpretacijas ir maniau, kad šias istorijas gerai žinosiu, o skaitymas bus visiškai neįdomus, nes knygos eiga aiški, o pats tekstas dėl savo amžiaus bus skaitomas nuobodžiai. Klydau dėl visko! Vos pradėjus skaityti labai greit įsitraukiau į veiksmą. Sakiniai dėliojami taip lengvai, o istorija kontruojama taip įdomiai, kad negalėjau atsitraukti. Filmai, kuriuos mačiau, turėjo visai kitą fabulą ir originalius kūrinius atitiko vos keliomis detalėmis. Nuostabiai originalus autoriaus požiūris į žmoniją, nuostabi vaizduotė ir be galo įtikinamas rašymo stilius. Tai du lengvi, bet visą dėmesį pasiimantys pasakojimai, kurių, pasirodo, nežinojau, kad nežinojau.
Buvo labai įdomu susipažinti su pirmaisiais fantastikos žanro kūriniais, parašytais dar 1896 metais – laikotarpiu, kai žmonija dar net nesvajojo apie skrydį į Mėnulį. Šios knygos leidžia pajusti, kaip stipriai keitėsi mūsų vaizduotė ir mokslo ribos per daugiau nei šimtmetį.
„Laiko mašina“ paliko dviprasmišką įspūdį – tema įdomi, tačiau siužeto vystymas vietomis buvo sunkiai skaitomas, o pats stilius šiek tiek per lėtas. Vertinčiau 3 iš 5 žvaigždučių. Tuo tarpu „Daktaro Moro sala“ tikrai įtraukė ir net sukrėtė savo idėjomis apie moralę, žmogaus ir gyvūno ribas bei etinius eksperimentų klausimus – stiprus 5 iš 5.
Abi knygos vertingos kaip klasikos dalis, leidžiančios pažvelgti į fantastikos pradžią su šiandienio skaitytojo akimis
Un texte majeur de la science-fiction ! J'ai eu du mal au début à rentrer dans l'histoire et à accrocher à l'écriture. Mais au bout de quelques pages, je l'ai littéralement dévoré ! Il faut lire ce livre ! La plume de l'auteur est sublime ! Très immersive, agréable et bien construite. Un classique qui ne fait pas dans la lourdeur et la difficulté.
Повести, написанные ещё до наступления ХХ века, невероятно! Уэллс плодовит и талантлив, кажется, он попробовал все основные фантастические тропы. История путешественника во времени, сумевшего вернуться из будущего (но лишь единожды, чтобы рассказать о незавидном существовании потомков). История таинственного острова, населённого странными существами, созданными злым гением. И ещё несколько остроумных рассказов вошли в то издание, которое попалось мне.
Pačiu laiku! Šie du literatūros išradimai mano gyvenime atsirado ne per vėlai (ir niekada ne per anksti). Manau, kad daugeliui mokslinė fantastika siejasi su paauglystės, studentavimo metais, jei būčiau per jaunas, greičiausiai palaikyčiau tai paika nuotykių knygele. Dabar man pasisekė, kad skaitydamas „Laiko mašiną“ galėjau atsekti Wells‘o paliktas nuorodas į Dikensą, kuris pirmas panaudojo kelionę laiku („Kalėdų giesmė“), kad prieš akis iškilo net kelios labai senovinės kelionės laiku ekranizacijos. Laiko mašina atvyko jau po to, kai susipažinau su laiko teorijomis ir pačia laiko sąvoka. O Moro sala - pasakojimas apie žvėrių sužmogėjimą ir žmonių sužverėjimą - skaitėsi visai kitaip po A. B. Casareso „Morelio išradimo“, kuris kalba apie technologijų sužmogėjimą ir žmonių virtualėjimą (bent man taip atrodo). Morelio išradimas Tuo metu, kai rašė H.G.Wells‘as buvo penkiais - šešiais metais jaunesnis už mane. Ir matyt buvo labai žingeidus, mėgo visokias teorijas ir paradoksus.
Nustebino, kaip sumaniai jis įtikina savo sukurto pasakojimo tikroviškumu. Magija atsiranda iš to, kad susitinka pasakotojas ir neįtikėtinų įvykių liudininkas. Liudininkas papasakoja apie savo nuotykį, pasakotojas yra skeptiškas, bet jam žinomi papildomi faktai kažkiek patvirtina liudininko istoriją – šioje vietoje nėra jokios fantastikos, viskas labai tikroviška, o visa magija palikta pačiame pasakojime.
Letto in una decina di giorni, devo ammettere che Wells si conferma il grande romanziere precursore della fantascienza letteraria del XX secolo. Due racconti, che ho trovato bellissimi, anche se ho amato di più il secondo, ‘La macchina del tempo’. Storie che, tra le righe, narrano la visione del mondo di fine 1800, in cui ho dedotto il ruolo dello scienziato 👨🔬 ingegnoso e dannato post illuminismo ed il pensiero legato alla filosofia di Carl Marx, primo osservatore di quei tempi di grande cambiamento. Cosa rappresentano Eloi e Morlock? Le classi che cominciavamo, durante la massificazione di inizio 1800, a crearsi e scontrarsi? Trovo in ogni caso, in entrambi i racconti, un senso romantico legato alla decadenza umana, in una evoluzione storica molto platonica. Questo è l’unico punto in cui non mi trovo d’accordo con Wells (per quanto inutile possa essere la mia opinione a riguardo 😊). La mia visione resta in ogni caso positiva, anche se, tra miliardi di anni (o prima, chi lo sa!) saremo destinati all’estinzione. Credo nel progresso e credo in un’evoluzione del mondo umano in chiave anti storicistica. La fantasia dell’autore mi ha coinvolto tantissimo e, nel pieno ruolo romantico coevo dell’autore, ho infine trovato un messaggio positivo, quello in cui, malgrado la decadenza narrata, l’uomo non è altro che quella creatura incredibile che prova gioia e compassione per gli altri.
Non avevo letto niente di Wells prima di questo. Mi ha piacevolmente sorpreso, il suo stile di scrittura è molto realistico, nel senso che mi è sembrato davvero di essere dentro il libro e ho provato le stesse sensazioni che provavano i personaggi. Ho apprezzato molto di più "La macchina del tempo", l'ho trovata più interessante.
Приемете го като лъжа — или пророчество. Считайте, че съм размишлявал върху съдбините на нашата раса и накрая съм измъдрил тази фантасмагория. Ако решите, че моите уверения са обикновен творчески проблясък, ще можете да вникнете в тях. А ако ги приемете като приказка, какво бихте си помислили?
Pubblicato per la prima volta nel 1895, il romanzo costituisce una delle primissime storie ad aver portato nella fantascienza il concetto di viaggio nel tempo basato su un mezzo meccanico, inaugurando un filone narrativo e, più tardi, cinematografico che ha avuto ed ha ancora particolare fortuna. La trama è abbastanza semplice: un eccentrico scienziato inventa una macchina in grado di viaggiare nel tempo e ne mette al corrente alcuni amici e personaggi importanti (un medico, uno psicologo, un giornalista, un redattore ecc), che però rimangono alquanto scettici. Per provare loro che sta dicendo la verità, compie egli stesso il viaggio, invitando gli amici a ritornare qualche giorno dopo a cena, durante la quale ricompare in uno stato davvero spaventoso: lacero e con i vestiti strappati, di un pallore spettrale e dall’espressione sconvolta, ricoperto di ferite e zoppicante. Dopo essersi rimesso in sesto, con un cambio d’abiti, un bagno e un abbondante piatto di carne, si appresta a raccontare la sua incredibile avventura nel futuro e precisamente nell’anno 802.701 Ciò che emerge dal racconto dello scienziato è una società completamente diversa da quella che si aspettava di trovare e che l’ha totalmente spiazzato e terrorizzato. Quando finalmente riesce a fuggire da quel mondo, dopo una serie di rocamboleschi avvenimenti, per errore spinge la leva della macchina in avanti e così ha modo di vedere a quale destino infausto è destinato al nostro pianeta Terra. Concluso il racconto, com’era ovvio, nessuno dei convenuti gli crede, pensando piuttosto ad una sua fervida immaginazione. Tuttavia il narratore di questa storia, dopo una notte insonne passata a ripensare a quanto udito quella sera, ritorna a casa dell’amico scienziato, trovandolo intento a prepararsi per un altro balzo nel futuro, questa volta attrezzato di zaino e macchina fotografica per poter riportare indietro qualche prova concreta del suo viaggio. Sfortunatamente, l’amico lo attenderà invano e conclude la narrazione dicendo che ben tre anni erano già trascorsi senza che il viaggiatore nel tempo avesse ancora fatto ritorno. Anche se non amo la fantascienza né in particolare i viaggi nel tempo, mi è piaciuto però leggere il romanzo che ha dato il via a questo filone, anche e soprattutto per ampliare i miei orizzonti culturali. Non è stato difficile capire che questo romanzo è stato scritto da Wells prima di tutto come un’analisi della società britannica di fine Ottocento ed una critica nemmeno troppo velata ad essa, che emerge dalle riflessioni del viaggiatore nel tempo, mentre cerca di far comprendere ai suoi uditori quello che ha potuto vedere. Molto facile vedere negli Eloi, gli abitanti del futuro con cui invano egli aveva cercato di comunicare, i discendenti della classe dirigente vittoriana, che nel futuro vivono, ben vestiti e accuditi, nella spensieratezza più totale, dediti solo a cibarsi di frutta e a coprirsi di ghirlande di fiori, ignari e incuranti di tutto come lo sono i bambini molto piccoli (o come una mandria di bestiame al pascolo). Nei Morlocchi invece, esseri ripugnanti e viscidi, completamente bianchi e ciechi, che vivono nelle viscere della terra, al buio più completo, dediti al lavoro alle macchine (sono loro che fornisco vestiti, calzature e tutto quanto necessita per l’esistenza beata e pacifica degli Eloi), Wells identifica i discendenti degli operai sfruttati dalla sua epoca, che accudiscono gli Eloi, allo stesso modo di come un allevatore accudisce il proprio bestiame e con la medesima cioè finalità. Infine, la prosa piana ed elegante di Wells, ricca di dettagli che non scadono mai in una noiosa pedanteria, sicuramente contribuisce al giudizio del tutto positivo che posso esprimere per quest’opera.
"Daktaro Moro salą" skaičiau dar vaikystėje, nustvėrus iš tėvo fantastikos kolekcijos. Ką prisimenu, tai pumos klyksmą ir kad įvarė tiek siaubo, kad naktį baisu buvo eiti miegoti. Norėjosi pakartoti patirtį. Na, vaizduotė sumenko per tiek metų, bet šiurpuliukai lakstė ir tos miegamojo durys.. lyg ir varstėsi naktį (?) Nuostabi istorija, koks pribloškiantis filmas išeitų, jei būtų kas apsiima kostiumus daryt, nejuokingus, ir atkurtų tą beprotybės apimto daktaro asmenybę, klaustrofobišką atmosferą. Nes kiek mačiau imdb.com, kol kas Wellso vertų ekranizacijų nėra. O "Laiko mašina" išvis neskaitytas kūrinys, labai įdomiai pateikta paslaugų teikimo distopija, iki ko degraduos vartotojas ir darbuotojas, kuris teikia gėrybes.
Le quattro stelle sono per "La macchina del tempo". Un'ottima trama, anche se la narrazione di Wells risulta molto lenta e pesantuccia. Invece per "L'isola del dottor Moroue" devo ammettere che ho fatto fatica a non mollarlo. La storia non mi ha convinto. Un po' troppo sulle righe. Mi ha dato l'impressione di una storiella molto kitsch scritta da un dilettante, sicuramente non alla altezza di Wells.
Ho adorato lo stile di scrittura di Wells: riesce a spiegare concetti complicati in parole semplici. Anche una persona come me, un po' riluttante ad appassionarsi alle materie scientifiche, è rimasta colpita dalle teorie azzardate in '' La macchina del tempo" e dalla mentalità sadica dimostrata dai personaggi di "L'Isola del dottor Moreau''. Entrambi i racconti sono veramente avvincenti e mi hanno fatto venire voglia di leggere altre opere di questo autore.
Nežinau kodėl, nes idėjos lyg ir įdomios, bet skaičiau lėtai ir sunkiai. Broviausi per puslapius kaip per didžiausius brūzgynus. Neretai net nekildavo ūpas paimti knygą į rankas, prisiminus, kaip sunkiai skaitėsi. Tai vertinimą išgelbėjo antroji knygos dalis - daktaro Moro sala, kuri įtraukė tikrai gerokai labiau nei pirmoji.
Klasiška fantastika! Laiko mašina tiek džiaugsmo suteikė, kad net sunku apibūdint. Buvau jau labai pasiilgus taip kokybiškai ir meistriškai parašytos istorijos. Daktaro Moro sala šiek tiek nuvylė - pabaigai pritrūko intrigos, skaityt pasidarė nuobodoka.
Klasika, kurią mėgstu labiausiai! 👍 ‘Laiko mašina’ papasakojo labai realią, bet fantastišką istoriją. Labai patiko pabaiga. ‘Moro sala’ privertė šlykštėtis vaizdais, kurie aprašomi. Tikrai įraigus rašymo stilius, kurį įveikiau vos per porą prisėdimų! ⭐️
Visiškai aišku, kodėl Wellsas laikomas mokslinės fantastikos tėvu. Abi istorijos yra tokios, į kurias tu įkrenti, nuo abiejų sunku atsitraukti, jos turi tiek fantastikos, tiek trilerio elementų, tiek ir filosofinių pasvarstymų apie žmoniją ir žmogų kaip individą, tad prikausto dėmesį iki pabaigos.
Knyga įveikta po didelių vargų. Ir dar kartą įsitikinau, kad senasis ir tikrasis fantastikos žanras, ne man ir kelia nuobodulį. Nors turinys pakankamai įdomus. Iš dalies stebina, XIX a. pab. rašytojų išmonė ir savotiškai utopinis mąstymas.