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Contributo alla conoscenza della stupidità umana

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«Questo libretto che ora si ristampa ha subìto, mentre prendeva forma, una rimarchevole metamorfosi. L'intento aggressivo iniziale si è gradualmente stemperato, si è attenuata l'indignazione contro gli impostori e la rabbia per la dabbenaggine delle vittime; ha infine guadagnato terreno una proposizione eretica, cioè che la saggezza può essere più dannosa della stupidità, almeno di quella che, offuscando la crudezza del vero, aiuta a vivere». Antonio Tosti

68 pages, Paperback

First published January 1, 1991

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Antonio Tosti

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Profile Image for Antonio Sordillo.
131 reviews
November 23, 2025
Antonio Tosti, in "Contributo alla conoscenza della stupidità umana", prende le mosse, come Erasmo fece con la Moria, dal paradosso della follia: ma la follia come stultitia, la stoltezza antica e sempre attuale che porta gli esseri umani a farsi abbindolare. L’autore osserva come, attraverso i secoli, le persone abbiano sempre desiderato credere che un rimedio o una formula potessero raddrizzare ciò che la vita non ha reso diritto. Non serve la televisione, non serve l’iperspettacolarizzazione dei “venditori di miracoli” alla Vanna Marchi: l’illusione precede la tecnologia, e la stupidità (o più precisamente il bisogno disperato di speranza) è una costante antropologica.
Tosti snocciola un campionario irresistibile di ritrovati tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento: pozioni contro l’alopecia, apparecchi per raddrizzare le orecchie a sventola, strumenti per ridurre il naso grosso, e casi clinici al limite del grottesco, come la sonnambula Anna d’Amico. Tutto rientra nella grande fenomenologia dell’inganno volontario: vogliamo farci prendere in giro quando la verità ci risulta insostenibile.
Alla fine, il libro mostra che queste, più che truffe, sono strategie di sopravvivenza simbolica: mezzi disperati per quei poveri cristi che non si rassegnano a perdere laddove natura, sorte e ingegno hanno fallito. Se oggi sorridiamo, è solo perché ci dimentichiamo che la stessa trama continua sotto forme più eleganti.
Un peccato, vista l’autorevolezza dell’editore Sellerio, che il volume presenti diversi refusi: una piccola incrinatura nella superficie di un’opera acuta, tagliente e a suo modo divertente.
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