Edición definitiva de la mítica serie Caballeros del Zodíaco, creada por Masami Kurumada. Con nuevas portadas, material extra, páginas a color y formato de lujo.
Masami Kurumada ( 車田正美, Kurumada Masami, born December 6, 1953) is a Japanese and writer, known for specializing in fighting manga featuring bishōnen and/or mahō shōnen. He is famous as the creator/author of popular manga, such as Ring ni Kakero, Fūma no Kojirō, Saint Seiya and B't X. His male protagonists are a reflection of the classical and modern society's archetype of the true men. The male characters in his works often display very masculine qualities and traits, and pursue to achieve courage and manhood perfection through sacrifice, selflessness and true heroism. He has won the best success award with Saint Seiya and the best inspiration award with Ring ni Kakero.
Tiene varios aspectos tanto de la narrativa como del arte que no envejecieron bien, por lo que me resultaría difícil recomendar su lectura, pero es tanto el cariño que le tengo que no puedo ser objetivo.
Tercer volumen de la edición Kanzenban de Saint Seiya enfocada en el arco de los santos negros con alguno que otro detalle que no se vio en la adaptación (más gore y un giro del caballero negro de dragón que me hubiera gustado haber visto) y diálogos que no envejecieron tan bien y que hoy en día estaría totalmente cancelable.
Si bien este arco me pareció muy dinámico si creo que el punto se lo lleva la adaptación de Toei o cómo olvidar la batalla entre Dragón vs Dragón Negro con la canción “can’t say goodbye” de Make-up, todo un hito de mi niñez.
La cosa che mi ha sempre lasciato perplessa in questa parte di storia è la velocità con i bronze passano dal minacciarsi di morte alla guerra galattica al parlare di grande amicizia 🤔 ah, e siamo al volume 3 e Shiryu è già morto un paio di volte. E nonostante gli avvertimenti di Mu - gold saint dell'Ariete e colui che gli ha chiesto una vagonata di sangue per riparare le due armature -, si è fatto pestare un altro po' dal Dragone Nero. Non che gli altri tre siano messi meglio, eh... La parte più interessante di questo volume, oltre alla comparsata di Mu e Kiki - riguarda le rivelazioni sul passato di Ikki (grazie a un bel fantasma diabolico rispedito al mittente da Hyoga, che prima le aveva buscate di brutto da Ikki). Questo poverino ha passato sei anni ad allenarsi con un pazzoide psicopatico la cui lezione numero uno si poteva riassumere così: odia tutti. Cancella qualsiasi sentimento positivo. Ikki riuscirà a resistere quasi fino alla fine, quando il pazzoide sacrificherà la vita di una povera ragazza innocente, Esmeralda - l'unico raggio di sole e di speranza in quel posto merdoso - e solo allora il ragazzo si lascerà andare all'odio. Odio verso quel malato di mente. Odio verso chi l'ha mandato lì. Odio verso il fratello minore che ha cercato di proteggere, finendo per passare sei anni in un posto terribile. Odio per tutti. Sicuramente anche gli altri avranno sofferto, ma nessuno di loro si è ritrovato in una situazione simile. Tanto per dirne una, avevano degli insegnanti normali, magari severi ma non fuori di testa e degeneri come il tizio mascherato dell'isola della Regina Nera. Continuo a pensare che il vecchio Kido e la sua fondazione siano da denuncia, visti i traumi che hanno inflitto a dei ragazzini rimasti orfani e senza più il supporto delle famiglie. Zero simpatia per lui e per quella piaga della nipote.
Finalmente lo scontro con i cavalieri neri inizia! Oltre alle singole battaglie é stato interessante vedere i ricordi di Ikki e cosa l’ha motivato a risvegliare il potere della fenice. Ma che sia veramente l’odio l’unico modo per controllare i suoi poteri? La psicologia del personaggio di Ikki mi ha sempre affascinato e non vedo l’ora di assistere alla sua evoluzione. Il volume si mantiene su un buon livello e la trama scorre veloce.
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