Jump to ratings and reviews
Rate this book

Microfictions

Rate this book
Livre monstre, Microfictions rassemble cinq cents histoires tragi-comiques comme autant de fragments de vie compilés. De A à z, d'" Albert Londres " à " Zoo ", ce roman juxtapose le banal de vies ordinaires tout à la fois fascinantes, cruelles, monstrueuses, à travers le quotidien d'un journaliste cynique, d'un cadre déphasé, d'un vieillard pédophile, d'un flic, d'un voyou, d'un SDF, ou d'un enfant mal aimé, incarnations successives d'une humanité minée par la folie, le désespoir, et qui pourtant se bat et espérera toujours. Le lecteur traverse ce livre comme une foule, il reconnaît certains visages, et croit parfois apercevoir sa propre silhouette au détour d'une page.

1025 pages, Broché

First published January 1, 2007

57 people are currently reading
438 people want to read

About the author

Régis Jauffret

48 books22 followers
Régis Jauffret is the author of numerous novels, including "Universe, Universe" (2003) for which he was awarded the "Prix Décember" and "Insane Asylum" (2005) for which he won the "Prix Femina". In 2007, his book "Microfictions" was awarded the "Prix France Culture / Telerama" and the grand prize of black humor Forneret Xavier.


Régis Jauffret est l’auteur de plusieurs romans, dont Histoire d’amour, Clémence Picot, Fragments de la vie des gens, Univers, univers, prix Décembre 2003, Asiles de fous, prix Femina 2005, Microfictions, prix France Culture-Télérama 2007, et Lacrimosa (2008). Il a également publié une pièce de théâtre, Les gouttes.

http://www.folio-lesite.fr/Folio/aute...

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
46 (26%)
4 stars
53 (30%)
3 stars
49 (28%)
2 stars
12 (6%)
1 star
14 (8%)
Displaying 1 - 23 of 23 reviews
Profile Image for MonicaVandina.
138 reviews19 followers
August 23, 2021
Jauffret ha la grande capacità di farti ‘sentire’ una vita intera in una pagina e mezzo. 500 brevi racconti dove in poche righe assistiamo all’annientamento di ogni principio etico e morale. La miseria dell’essere umano declinata in tutte le sue possibilità. L’inesorabilità della malvagità che ci fa vittime e carnefici in tutti gli ambiti, soprattutto quello di coppia e famigliare. Corrosivo, dissacrante, sarcastico, velenoso, respingente. In questo libro c’è tutto quello che non vorremmo sapere che esiste dell’animo umano. Micidiale.
Profile Image for Freca - Narrazioni da Divano.
391 reviews23 followers
August 13, 2022
Jauffret ha scritto 500 microstorie e lo ha fatto per ben due volte: attualmente sono all'inizio del secondo volume e posso dire che la ripetitività che sto trovando non lo rende ridondante o noioso bensì è l'elemento unificante.
I racconti sono micro perché non superano mai le due pagine, questo inevitabilmente richiama centuria di Manganelli, come anche la centralità dell'uomo, eppure i due prodotti non possono essere più diversi: in primis non c'è qui una struttura così rigida che di ripropone per ogni narrazione come nell'Italiano, per di più le due pagine sono più variabili dell'unità di misura manganelliana e, soprattutto, lo stile non è così ricercato. Non abbiamo, infatti, esperimenti linguistici come in esercizi di stile di Queneau perché al centro c'è il racconto con una penna tagliente ma minimale, incisiva e adatta anche a chi sta iniziando a leggere in francese. Inevitabilmente mi sono trovata a confrontarlo con i miei scrittori di racconti preferiti, Borges e Cortázar, rispetto ai quali non ha, ma perché non vuole avere, lo stesso potere immaginifico, non vita nell'onirico o nell'assurdo ma, anzi, è fondamentalmente immerso nel fangoso reale, con un approccio fotografico e non come Bolaño che lo usa come excusatio per riflettere sull'uomo grazie alle domande lasciate dai finali aperti.
Vi ho detto solo quello che non è per ora, per non farvi partire con false aspettative.
Ma cosa è? È uno sguardo cinico, disincantato, grottesco e che non disdegna l'uso di espressioni volgari della becera, gretta, squallida, meschina e mediocre nature umana: uno sguazzare nei liquami che quotidianamente ci sommergono. L'autore tende a porsi come un provocatore, per i temi e come li tratta: un po' alla Houllebeque; su questo aspetto l'ho visto paragonato a Nabokov ma non hanno nulla da spartire se non aver parlato, anche, di pedofilia ma con modus e soprattutto intenti diversi.
Sicuramente sconsigliato ai benpensanti che non vogliono vedere la realtà o gente facilmente scandalizzabile o impressionabile.
Profile Image for Matteo Celeste.
393 reviews13 followers
April 13, 2021
Incaricarsi di presentare “Microfictions” di Régis Jauffret è un compito faticoso e impegnativo per almeno tre ragioni: 1. si deve riuscire a dare l’idea del contenuto di un libro voluminoso (1018 pagine) in meno di 1018 pagine!; 2. si deve fare i conti con il carico emotivo che ha richiesto l’averlo letto; 3. si può rischiare di toccare corde troppo sensibili, giacché il modo in cui Jauffret tratta i temi di questi “microracconti” è tale da essere cinico, irriverente e profondamente “politically un-correct”, e di questo, credo, una buona presentazione dell’opera deve darne conto.
Questo libro l’ho immaginato come uno specchio frantumato in una casa oramai diroccata. Quei singoli frammenti di vetro sparsi riflettono le vite di uomini e donne che occupano uno spazio nel mondo, che vivono un’esistenza con lo stesso trasporto di un condannato a morte che si dirige verso il luogo della propria esecuzione; è a tal punto tragica, per certi versi, la loro esistenza che, se la incontrassero all’angolo della strada, la obbligherebbero «a chiedere [loro] perdono in ginocchio.» Non che i protagonisti di questi microracconti siano degli stinchi di santo: per la maggior parte, essi sono degli inguaribili egoisti, dei mediocri, sempre pronti a volgere le cose a loro favore; emergono, dai vari racconti, senza difficoltà, «le loro personalità marce.» Il libro sembra presentare, per menzionare due titoli di racconti per me eloquenti, de “La rozza massa dell’umanità” “Una scadente idea dell’umanità”.
Ciò che è chiaro dalla lettura dell’opera di Jauffret è l’idea che «la vita non è un paese dei balocchi» e i momenti di felicità, semmai si presentassero, sono effimeri, caduchi, e nonostante le cose stiano così, sembra dirci l’autore, «la nostra lingua manca di termini appropriati e discreti per esprimere l’infelicità», quell’infelicità non volatile, ma profonda, esistenziale, dell’“essere-al-mondo”, che vorrebbe suggerirti di scappare, ma non c’è strada che puoi percorrere che possa allontanarti da questo stato di cose, dalla tua inaccettabile quotidianità. Ecco, la maggior parte dei protagonisti di “Microfictions” sono persone immerse in una frustrante vita che dà loro la sensazione di inadeguatezza, di trovarsi in un punto (spaziale e/o temporale) in cui non avrebbero dovuto trovarsi, come quell’unico tassello di un mosaico che è stato posizionato in modo storto rispetto a tutti gli altri. Ora, di fronte a questa idiosincrasia la soluzione è duplice: o affidarsi al sesso, all’eros, come strumento per deviare quell’infausto corso che è la loro vita, così da sentirsi più idonei, meno “storti”, ancorché questo stato di cose non potrà che essere temporaneo, gioco forza, e raramente porta a risultati “di lungo periodo”, o, più drasticamente e “soddisfacentemente”, affidarsi alla eradicante morte, a thanatos, laddove questa scelta, spesso, contempla il togliersi la vita o il toglierla a coloro che si ritengono, in qualche modo, responsabili o potenziali vittime di quella loro grama vita.
E sullo sfondo, dietro al palcoscenico occupato dalle sballottate vite di uomini e donne infelici in modo radicale, si intravedono i problemi sociali che l’occhio dell’autore coglie con precisione chirurgica e che non fanno che connotare in termini ancora più cupi e cinici di quanto dalle sole esistenze dei protagonisti non traspaia il micro-mondo che questo libro ci presenta.
L’opera in questione, nei modi in cui dà risalto e “cittadinanza” alla «scatola nera dei propri fantasmi», penso possa essere definita come un requiem scritto in 500 microracconti di due paginette ciascuno per l’idea della vita felice e spensierata.
Di un libro si può dire che “non è per tutti” – frase di un’infelicità indescrivibile, per me –, però non è questo il caso di “Microfictions”; esso è più il caso che mi fa dire a ragione, compiendo un’opportuna parafrasi, che questo libro “non è per tutti gli stati d’animo”. Valutate quindi questo aspetto, perché è certo che il libro non vi potrà dare conforto, in questo caso.
Profile Image for Jana.
1,122 reviews506 followers
September 21, 2015
I've decided something. I will not bitch anymore about contemporary French literature. They are not happy people – satisfied is the queen positive feeling, and I won’t ask for something that I can’t get. Microfictions is the book of 200-something two pages long stories. About mostly everything, all life topics have been analyzed. I love this quote: 'I haven't had sexual life for quite some time. I prefer alcohol, it’s anonymous, mute, and it’s enough to open your mouth to achieve drunkenness, ecstasy, bemused orgasm of drinkers. I forgive him my failure and those morning sicknesses, when afterwards I feel like he made me a child.'

And Jauffret wrote this deep thing about St. Valentine’s Day, 'We will learn how to look into each other’s eyes, to kiss without disgust, and to even have sexual encounters while watching porn movies. We think that if we imitate happiness, we will suffer less.' Nothing more to say. :)
Profile Image for Dejo.
Author 1 book15 followers
December 4, 2019
Disgustingly beautiful.
Jauffret writes about everyday from all walks of life, but also takes the opportunity to litter his prose with hyperbolical sex and depravity as much as he can fit into the two pages each story consists of, and seemingly does it for his own personal enjoyment.
However, this layer of filth brings out the reality of life hidden beneath it. The truth of it is especially poignant when that layer isn't scooped in its entirety, and you are left with reality as it truly is, sprinkled with shit.
Profile Image for Z3d.
32 reviews4 followers
May 14, 2013
Ce recueil de micronouvelles ou de microfictions comme annoncé par le titre à de mon point de vue plusieurs défauts. Composé de près de 1000 pages (en poche) dont chaque nouvelle n'excède pas 2 pages, nous approchons des 500 micronouvelles ce qui constitue un défaut selon moi. Ce livre m'a fait l'effet d'une soirée où une personne raconte des blagues à la chaîne. Une fois rentré chez soi, je suis généralement incapable de m'en souvenir de plus de 2 (quelqu'en soit la qualité).

Second défaut, le nombre de nouvelle entraine fatalement des thématiques redondants. Sans être parvenu au bout, j'ai eu plusieurs fois l'impression de lire deux fois la même micronouvelle!

Dernier défaut, la thématique des nouvelles est vraiment trop noir! Je ne pouvais lire plus de 5 nouvelles d'affilés sans me sentir déprimé ou dégouté par la nature humaine.

Pour finir sur une bonne note, Jauffret est un superbe écrivain. A travers sa plume, il m'a fait ressentir de véritables émotions en très peu de lignes, je serais curieux de voir ce qu'un roman entier peu me procurer.
Profile Image for Silvia.
303 reviews20 followers
December 14, 2021
A prima vista assurdo e grottesco, svela pagina dopo pagina l'amara e crudele realtà dell'essere umano.
Profile Image for Oyster Evelyne Fortier.
21 reviews1 follower
August 25, 2022
Choquer pour choquer. Des très courtes nouvelles macabres ou glauques, qui auraient le potentiel d'être intéressantes si elles n'étaient pas prévisibles et convenues. Le but de l'exercice n'est pas clair - outre souligner que l'humain est amoral et que "c'pas le fun la vie" peut-être ? Le style sec, doux-amer fonctionne toutefois bien avec le format et le thème.

Ce recueil fait plus dans la quantité que la qualité.
Profile Image for Claudia.
328 reviews115 followers
dnf-abbandonati
May 31, 2021
DNF – 31/05/2021
Not my cup; dal punto di vista della tecnica, sono scritti molto bene, ma per me sono noiosi perché li percepisco come fatti con lo stampino. Ne ho letti una quindicina per sapere che non fanno al caso mio.

Fosse un libro da cento pagine, potrei pure pensare di andare avanti, ma visto che la raccolta ha cinquecento microracconti… neeext.
70 reviews1 follower
January 8, 2025
J’ai été attiré par ce livre parce que l’auteur écrivait une page par jour. Donc il publie 365 pages. Je me suis tanné après quelques jours …,,ou quelques pages autrement dit.
Profile Image for Pino Sabatelli.
593 reviews67 followers
August 6, 2024
Tre stelle e mezza

#fallabreve: Il troppo stroppia.

Apprezzabile l’inventiva e la verve, ma cinquecento variazioni sul tema “racconto in due pagine”, neanche l’equivalente letterario di Bach sarebbe riuscito a cavarle fuori. Per apprezzare meglio quest’opera suggerisco di diluirne la lettura nell’arco di qualche settimana o mese: una decina di racconti al giorno possono evitare quella sensazione di ripetitività che, altrimenti, è in agguato.

Vale anche per l���altro volume.
Profile Image for Sandie Pichereau.
34 reviews
January 14, 2019
Un de mes livres préférés. trouvé sur un banc public et mis en partage gratuit, il a depuis voyagé de squat en quats.

Régis saisit avec précision la noirceur de l'ame. Souvent amusant, cynique, ou désespérant.
Profile Image for Andrea.
1,135 reviews54 followers
April 21, 2022
Interessante il progetto del libro e il formato micro dei singoli quadretti, e questo mi ha trattenuto fino alla fine. Però l'immaginario cinico e macabro di Jauffret non mi interessa molto, e ripetuto per centinaia di storielle, senza particolari qualità di scrittura, mi ha annoiato.
Profile Image for Maria Rosaria.
Author 13 books7 followers
July 22, 2024
Sulla copertina c'è un' avvertimento: maneggiare con cura perché è materiale incendiario. E sono assolutamente d'accordo. È un mattone di storie brevi delle perversioni dell'animo umano. Eppure non è per nulla disturbante. Tutt'altro. Sarà che in fondo c'è del male in ognuno di noi?
172 reviews1 follower
May 3, 2021
Du bon humour noir comme je l'aime. Mais pas à mettre en toutes les mains...
Profile Image for Olivier Vojetta.
Author 12 books16 followers
November 21, 2016
—BUS RIDING BOOKS—
Plus de six mois depuis ma dernière « petite critique littéraire », c’est inadmissible ! Je me suis laissé emporter par la vague des mots, et des histoires qu’ils portent. Et quelle vague ce fut ! Une de celles qui vous remue dans tous les sens, façon machine à laver. Une de celles qui vous remue dans tous les sens, façon machine à laver. Une véritable déferlante où se sont enchainés pas moins de neuf livres, tous très différents, tous meilleurs que les autres. En voici une vue d’ensemble, dans l'ordre de lecture, à vous de pêcher ce qui vous intéresse :

1- ‘Le quatrième mur’ (2013) de Sorj Chalandon. Prix Goncourt des lycéens et je comprends pourquoi. Le 4ème mur, ce mur imaginaire que les acteurs de théâtre s’inventent pour se protéger des spectateurs. Je ne vous en dis pas plus...

2- ‘Microfictions’ (2007) de Regis Jauffret. J’ai choisi de lire ce livre parce que son auteur me fascine un peu malgré moi. Il a pas mal écrit sur des faits divers très médiatisés (affaire DSK, mort d’Edouard Stern, ...) ce qui lui a valu pas mal de procès, mais le plus fascinant chez lui, c’est sa grande faculté de confusion entre fiction et réalité dans la vie de tous les jours, y compris sur les plateaux de télévision. Pour un petit aperçu, allez simplement voir ses interviews sur YouTube, notamment celle au sujet de son livre ‘La ballade de Rikers Island’, tiré de l’histoire de DSK au Sofitel à New York.

3- ‘En finir avec Eddy Bellegueule’ (2014) d’Edouard Louis. Premier roman réussi, tiré de l’histoire personnelle de l’auteur. Ça pourrait se résumer ainsi : enfance et adolescence d’un homosexuel lettré doté d’une jolie trogne dans un village de Picardie. Un livre dérangeant qui dit les choses telles qu’elles sont. Sur une échelle de 1 à 5, je mets 10 à ce livre.

4- 'Histoire de la violence’ (2016) d’Edouard Louis (encore lui). Le deuxième roman de cet auteur prometteur. Je l’ai lu dans la foulée de son premier livre. Encore tiré d’une histoire personnelle : le viol que l’auteur a subi. Ames sensibles s’abstenir.

5- 'Dans le café de la jeunesse perdue’ (2007) de Patrick Modiano. Dans un tout autre registre qu’Edouard Louis, Modiano, c’est pas mal non plus. Mais un peu trop mielleux et mélo à mon gout. (A moins que ce ne soit le contre coup de mes deux précédentes lectures, de leur crudité, de leur violence).

6- 'Check-point’ (2015) de Jean-Christophe Rufin. Un livre poignant sur la terrible guerre qui a endeuillé les Balkans dans les années 90. Bien écrit, mais pour moi, il a manqué l’étincelle qui aurait mis mes sens en émoi, mes émotions à fleur de peau. Je n’ai pas ressenti assez de choses en lisant...

7- ‘La vie devant de soi’ (1975) de Romain Gary. Ce livre mythique publié sous le nom d’Emile Ajar, je ne l’aurais donc lu qu’à l’âge de 40 ans. Et tant mieux pour moi, parce qu’avec ce livre, avec la voix de cet enfant qui nous raconte son enfance à Belleville, j’ai vraiment cru que j’avais (encore) la vie devant moi durant toute ma lecture.

8- ‘Les gens heureux lisent et boivent du café’ (2013) d’Agnès Martin-Lugand. Un livre qui a commencé en tant qu’ebook gratuit sur Internet, avant de se faire repérer par une des majors de l’édition. Rien que pour ça, ça vaut le coup de le lire. Auteurs amateurs en quête d’un premier best-seller, tout est possible !

9- ‘Réparer les vivants’ (2014) de Maylis de Kerangal. J’ai lu ce livre en apnée. Cette histoire d’un surfeur qui meurt, de son accident de voiture, de son cœur qui va sauver une autre vie que la sienne. Après la lecture, on a envie d’obtenir sa carte de donneur d’organes. A noter, cette précision tirée du site officiel de l'administration publique : "Toute personne qui n'a pas fait connaître de son vivant son refus est supposée consentir au prélèvement de ses organes après sa mort. Toutefois, pour faciliter la décision de ses proches susceptibles d'être confrontés à cette éventualité, il est possible de faire connaître de son vivant sa position grâce à la carte de donneur d'organes."

O.V.
Microfictions by Régis Jauffret
Profile Image for David.
81 reviews3 followers
July 4, 2013
Some concept book, 500 stories, 2 pages each. It felt like reading a 21st century "les Miserables (for the epic size) meet American Psycho (for you can guess what)". But, where Hugo made us believe in the redemption of his characters, and Ellis made them so surrealistically, cynically empty of all feelings they had no humanist (?) values anymore, Jauffray has an ironic tone of voice throughout the whole book that makes you think he himself doesn't believe in what he writes, that his monsters are exceptions in the crowd out there ; even though the introductory quote is "I is everyone else", either you take this book as a moralistic work - in which case it ain't revolutionary, or as an ironic description of the era, in which case what it got in size it lacks in depth . Still, there's somefood for the soul in it, small tags that make you stop and ponder about yourself, and enough thrill and violence to make you wanna turn the pages, but it never reaches the heights of the 2 other works forementioned.
Profile Image for Rainbowgirl.
208 reviews38 followers
March 17, 2015
Plus de mille pages d'histoires de deux pages, soit environ 500 histoires très courtes et autant de fragments de vie, de personnages que l'on rencontre le temps d'un instant, comme un cliché frappant. Le ton est souvent cynique, jouant avec l'humour noir et une certaine cruauté. Il y a du morbide, du pathétique, de l'horreur même, mais très presque toujours avec humour. Beaucoup détestent : il est vrai que c'est noir et que la complaisance de Jauffret peut heurter ou agacer. Pour ma part, j'ai adoré.
1,355 reviews
December 27, 2014
Chaque texte fait une page et demie. Certains sont durs et même déplaisants. Je me suis arrêtée à la page 130 (il y en a près de 1000 !)
Profile Image for Fabio.
30 reviews
July 23, 2025
Straordinario. Resterà nella storia della letteratura come una pietra miliare.
Displaying 1 - 23 of 23 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.