In un paese d’alta quota sommerso dalle nevi e dominato dalla Grande, una montagna sacra e altissima la cui vetta nessuno ha mai visto, opera la Cordata, un gruppo di soccorritori esperti che porta in salvo chi, su quella stessa montagna, rischia la vita. Una mattina la Cordata si mette in viaggio per raggiungere l’ultimo rifugio prima del monte, dove vive Padre Salomone, un vecchio sacerdote ossessionato dal quarzo anima, un prezioso minerale che si dice si trovi sulle pareti rocciose del luogo. È proprio durante questa spedizione che Gaspard, il capo cordata, decide di tentare la scalata alla Grande, facendo di questa ascensione una vera iniziazione la cima della montagna, infatti, è separata dal resto del mondo da un confine invisibile, mistico e fisico insieme, che nessuno è mai stato in grado di attraversare.La scalata alla cima diventa così un’elevazione che cosa troverà Gaspard sulla vetta – se davvero riuscirà ad arrivarci – e cosa sia veramente questo confine irraggiungibile, è un mistero che il lettore affronterà insieme a lui compiendo la propria personale scalata attraverso le pagine del libro. Metafisico, simbolico, immerso in quella verità che è propria soltanto delle favole e delle leggende, Il confine del mondo è verticale è il racconto di un viaggio magico per le altezze del cuore dell’uomo, verso la scoperta di un reincantamento del mondo.
“Roccia e ghiaccio al posto del cielo: ecco la Montagna senza cima, ecco i Confini Verticali del mondo.”
Un paese d’alta montagna a metà tra il reale e il fantastico; neve, ghiaccio, temperature polari e, sullo sfondo, il profilo di una montagna inaccessibile di cui nessuno ha mai visto la cima. È la Grande: meta visionaria di scalatori temerari che, in prossimità della vetta, regolarmente vengono ricacciati indietro.
Sono le zone impervie battute dalla Cordata, un gruppo esiguo (tre uomini, una donna e due cani) che costituisce una squadra esperta di salvataggio, recupero, soccorso estremo. Personaggi tra loro molto diversi, ma uniti da uno scopo comune e dal rispetto assoluto per una natura sublime e inviolata.
La Cordata si sta dirigendo verso un rifugio alto e isolato dove vive padre Salomone, un eremita che possiede alcune capre. Una valanga ha interrotto l’energia elettrica e messo a repentaglio la sopravvivenza del vecchio frate e delle sue bestiole. Da qui la necessità di avventurarsi a soccorrerlo.
Ma non è solo quel frangente che spinge la Cordata a inerpicarsi sulle rocce battute dai venti e ammantate di neve. Gaspard, il caposquadra, il più anziano ed esperto del gruppo, ha un obiettivo ben più ambizioso: scalare la Grande, sfidarne l’inviolabilità, raggiungere l’estremo confine del mondo.
Il viaggio diventa una sorta di sfida dei limiti, è insieme uno sforzo fisico e un afflato metafisico dove l’alta quota rappresenta sia la verticalità di un confine, sia la capacità di elevarsi per superarlo. Ombra e luce allora si stringono in un abbraccio mortale che forse rappresenta il varco misterioso verso una visione più elevata, letteralmente e metaforicamente.
“E se la vera cima si rivelasse solo a chi rinuncia?”
Una scalata in stile fantasy ma dal fondo fin troppo realistico. Molto particolare, atmosfera cupa, riflessioni e descrizioni bellissime. Strano e affascinante.
3.5 libro abbastanza allucinato, molto molto in linea con l'esperienza delle alte vetti direi davvero che può solo risuonare con esperienze di alta montagna, e senza sia incomprensibile è lirico, onirico, un po' delirante