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Да се възползвам всякак от теб

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В ранното утро на един пролетен ден Виола, една доста небрежна и разсеяна майка и съпруга, получава тревожно телефонно обаждане от съпруга си Карло. Трябва да отиде в болницата по най-бързия начин. В този така драматичен момент обаче Виола се намира в чуждо легло. Облича се набързо, опитва се да се свърже отново с Карло, за да разбере какво се е случило и къде точно да отиде. И така, с първите слънчеви лъчи за деня и по пустите улици на града тя пристига там, където е трябвало да бъде часове по-рано – до болничното легло на дъщеря си.

И Виола започва да разказва, без дори да си поеме дъх, за един живот, изпълнен с лъжи, страст, изневери, любов, чувство за вина и съжаление.

Настъпил е моментът на истината - ужасът и жестоката действителност я чакат в онази болнична стая, където тя ще трябва да се изправи пред себе си и пред живота, който е водила толкова години, и да вземе най-трудното решение.

Една откровена женска изповед, която ще ви разтърси и ще ви остави без думи...

192 pages, Paperback

First published January 1, 2012

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About the author

Sara Rattaro

46 books110 followers
Laureata in Biologia e in Scienze della Comunicazione, ha frequentato il master in Comunicazione della Scienza «Rasoio di Occam» a Torino prima di essere assunta come informatore farmaceutico.

Coltiva da sempre la passione per la scrittura, le sue storie si ispirano ai racconti delle persone che incontra.Il suo esordio narrativo è con Sulla sedia sbagliata (Morellini, 2010). Un uso qualunque di te, il suo secondo romanzo, Giunti 2012, da marzo a maggio ha avuto 5 ristampe, ed è stato venduto in Spagna, Germania, Olanda, Bulgaria, Russia, Ungheria e Turchia. Il terzo romanzo di Sara, Non volare via, è pubblicato da Garzanti (maggio 2013) con grande successo.

Il suo ultimo romanzo Niente è come te, è anche pubblicato da Garzanti (settembre 2014) e continua la sua carriera di successo.

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5 stars
222 (24%)
4 stars
305 (33%)
3 stars
242 (26%)
2 stars
91 (10%)
1 star
41 (4%)
Displaying 1 - 30 of 114 reviews
Profile Image for Serena.. Sery-ously?.
1,149 reviews225 followers
April 4, 2016
Ahhhh, le becerate con tanti bei sentimenti, amore, farfalline e fiorellini ovunque e redenzioni alla cazzo di cane.. Chi mai ne sentiva la necessità? (Libri così fanno uscire il mio "Odiotutti" in modo incredibile!)

Il libro si può riassumere in: Viola the bitch e Carlo lo zerbino. (Amen)

I personaggi sono una delle cose più negative ever: c'è lei che è una stronza totale, egoista, perfida (a pagina 20, quando combina lo scherzetto al matrimonio della cognata, sono stata seriamente tentata di abbandonarlo al suo triste destino, perché Viola è l'incarnazione del male puro), malevola, disonesta, viscida e incapace di amare.
Lui, di contro, è uno zerbino totale e mi ha fatto salire il crimine: sa dei (continui e ripetuti) tradimenti della moglie ma non dice niente, la ama e venera manco fosse la Rowling, le perdona TUTTO; mette continuamente lei prima di tutto e io ODIO questa cosa perché per me non esiste al mondo l'annullarsi per un'altra persona.. Cioè, oh, prima vengo io, poi il partner!! Questa cosa non la sento ovviamente solo a livello di libri: trovo proprio inconcepibile il concetto, sia che lo zerbino sia l'uomo che la donna.
Dopo queste due incredibili figure caratteriali, che già erano riuscite a farmi salire istinti omicidi random, ci si mette la storia nonsense che è più una presa in giro che altro. Eh no, cara Viola, non basta un gesto (assurdo) di sacrificio per rimettere a posto tutte le cose negative che hai fatto e il tuo comportamento spregevole, proprio no!! Ma che mi stai prendendo in giro??
Ancora più WTF è l'epilogo: Viola con il suo sacrificio smette di essere una stronza e diventa "Tua madre era una gran donna". MA COSA! MA PERCHE' QUESTA REDENZIONE FORZATA, questo disgustoso arcobaleno vomitante di buoni sentimenti e di ammmore?!?!?!?!
Carlo, sei proprio un imbecille senza spina dorsale, lasciatelo dire!

La seconda stellina è per la scrittura della Rattaro, che mi piace moltissimo, anche se a volte osa degli accostamenti linguistici molto WTF (la risata croccante, cara Sara, io non te la perdono!) e fa delle descrizioni troppo paracule.
Profile Image for Vale198.
520 reviews
March 1, 2020
4,5 stelle. Viola non è una moglie e madre esemplare, lei è una moglie distratta altrettanto lo è come madre, suo marito Carlo pensa a tutto lui e si può dire che la loro figlia Luce sia stata cresciuta da lui. È quasi l’alba di un giorno di primavera e Viola riceve la chiamata di suo marito dicendogli di correre subito in ospedale. Viola non è a casa nel suo letto e mentre cerca di rivestirsi in fretta richiama Carlo per sapere cosa sia successo e dove deve recarsi . Viola finalmente arriva e così quando scopre cosa è successo inizia a raccontare una vita piena di menzogne, tradimenti e rimpianti....
Ho odiato Viola ad un certo punto della narrazione, non poteva che essere così dopo aver visto il rapporto tra Carlo e Luce però poi verso la fine quando ho capito cosa era disposta a fare Viola per Luce mi sono ricreduta, perché lei nonostante fosse una madre assente e come moglie ancora peggio ha messo la vita di sua figlia prima della propria ed è quello che fanno le madri, quelle che meritano questo nome. Mi sono emozionata per il finale e soprattutto per questo bellissimo rapporto tra Carlo e Luce.
Profile Image for Dolceluna ♡.
1,265 reviews153 followers
August 8, 2017
Mah, ci ho letto un po’ troppo della Mazzantini di “Non ti muovere” in questo libro. O forse sono io ad avere amato così tanto quel libro da pensare di ritrovarlo in altre storie simili. Anche perché qui, diciamocelo, la storia, almeno inizialmente, è molto simile. Abbiamo Luce, un’adolescente dei giorni nostri, che viene ricoverata d’urgenza dopo aver ingoiato delle droghe sintetiche durante una notte brava con amici…e mentre lotta per la vita, la madre, Viola, narra al lettore la sua vita col marito, Carlo e la sua relazione extraconiugale con un altro uomo, Massimo. Carlo, l’affetto e l’affidabilità di una vita, di una casa, di una famiglia, di una routine quotidiana. Massimo, il fuoco della passione, il sesso nascosto e travolgente, il proibito, l’impossibile. Quando si rende necessario un trapianto di fegato per Luce, ecco che si scopre che quello di Carlo non è compatibile col suo, e la verità che porta con sé questa rivelazione (peraltro scontata) sarà chiarissima al lettore. Ma verso il finale ci sarà una sorpresa, a mio avviso un po’ azzardata e inverosimile. Insomma, la storia è di quelle strappalacrime, scritte apposta per emozionare e spettacolarizzare il lettore, ma ci riesce fino a un certo punto, anche perché la carne al fuoco è tanta e continua, con temi (dal tradimento al sacrificio) buttati lì in maniera un po’ approssimativa. La scrittura, poi, è acerba, con immagini e frasi (come quella, classica, delle “farfalle nello stomaco” o come la lettera post-portem piena di consigli già sentiti e risentiti) un po’ banali. Da questo punto di vista, riprendendo il paragone sopra e spostandolo al romanzo “Splendore” terminato poco fa, qui siamo agli antipodi: si sente eccessivamente il desiderio di voler emozionare a tutti i costi ma in maniera sempliciotta, senza andare mai in profondità. Ciò non toglie che il romanzo si legga con facilità e sufficiente piacere. A contrario della storia e della scrittura, il titolo non è affatto banale e, a lettura terminata, ci farà riflettere. E la copertina, che pare un cartoncino in bianco e nero con quel cuore rosso sulla ragazza disegnata, è davvero bellissima.
Profile Image for La Biblioteca di Eliza.
590 reviews89 followers
December 15, 2017
https://labibliotecadieliza.blogspot....

Leggere Sara è proprio come incontrare un'amica. Inizi le prime righe e ritrovi il suo stile e la sua capacità di creare storie comuni, semplici, ma di grande impatto emotivo. Ho iniziato questo libro sapendo che non sarebbe stato facile, che alla sua fine ci avrei rimuginato su per ore. E così è stato.

Viola e Carlo stanno insieme fin dai tempi della scuola. Solido e posato lui, più irrequieta lei. Tutto procede come deve essere: la scuola, un lavoro, una bimba, il matrimonio. Tutto semplice, forse anche troppo. Una mattina, infatti, Viola riceve un messaggio dal marito: bisogna correre al pronto soccorso per loro figlia Luce. Ma Viola non è a casa, non è con lui, è con un altro uomo. E in questa corsa verso l'ospedale, nella ricerca di Luce e nel capire che cosa sta succedente noi rivivremo con Viola la vita sua e di Carlo, in un crescendo che culmina nella sua decisione finale, tanto tragica quanto difficile da prendere e comprendere.

Si è portati fin dall'inizio a giudicare: Viola la carogna traditrice, Carlo la vittima. Il giudizio sembra essere sport nazionale e i romanzi non fanno eccezione, ahimè. Eppure presto si capisce che nel breve romanzo che Sara ci propone c'è molto di più, ma anche che non ci sono parti da prendere. Chi si arroga il diritto di puntare il dito dovrebbe prima di tutto conoscere la storia, terminare la lettura e pensare al percorso che ha portato a determinate scelte. Non ci sono carnefici in questo romanzo, solo perdenti. Viola perde tutti gli attimi belli, perde la gioia di vivere in pieno un marito che la ama profondamente ma che in fondo forse non l'ha mai capita del tutto, perde la gioia di crescere una figlia e di legarsi a lei preferendo restare sempre un passo indietro rispetto al rapporto col padre, perde il gusto di avere una famiglia. Carlo non è da meno, forse dando per scontate troppe cose, non riesce a legare veramente a se Viola. La ama? Certo, ma forse questo non basta, non è sufficiente il suo amore per chiudere il cerchio e creare una vera famiglia.
Il perché di tutto ciò, quel qualcosa di non detto che c'è nel romanzo, lo capiremo solo alla fine, quando nessuno potrà più fare niente, se non vivere nei rimpianti, nei se e nei ma. E' un finale duro, arduo da comprendere, quasi crudele, ma credo fosse necessario, credo che solo in questo gesto così diffide Viola riesca a dare veramente un senso al suo peregrinare infinito. Viola è una donna senza meta, preda della tempesta che il suo cuore e il suo passato hanno creato e solo alla fine riuscirà a trovare un approdo.
Lo dicevo all'inizio, le storie di Sara sono storie comuni, vite che non hanno niente di straordinario, di particolare, sono il vicino di casa, l'amica dell'amica, la famiglia della compagna di scuola; ma hanno un che di così intimo che le rende uniche. Le leggi in un soffio, poche ore magari di un pomeriggio un po' grigio, ma restano lì nel tuo cuore e nella tua mente, e ci ragioni, ci pensi, le soppesi, le rileggi a pezzi. Ed è così che qualcosa di comune, di semplice, diventa speciale e impareggiabile.
Profile Image for Alessandra Angelini.
Author 4 books112 followers
February 22, 2013
Scrittura bella, diretta, efficace.
L'autrice ci racconta una storia con una protagonista non eroina, una donna che tradisce ripetutamente il marito che la ama alla follia, che ignora la figlia cresciuta senza conoscerla. Una donna che sbaglia e lo sa. Una protagonista sbagliata ma che non riesci a odiare, la vedi per quello che è, virtù e difetti.
Chiari e scuri della vita.
Se devo trovare un neo di questo libro, è il finale, un po' tirato per i capelli.
Però bell'esordio davvero.
Profile Image for Denise Aronica.
Author 3 books118 followers
January 29, 2018
Viola è sempre stata una donna volubile e capricciosa, una di quelle persone incredibilmente capaci, di fronte ai bivi della vita, di sbagliare sempre.
Il fragile e imperfetto castello di bugie su cui ha costruito la sua vita, crolla la notte in cui viene chiamata d’urgenza in ospedale. Sua figlia, Luce, ha bisogno di un trapianto al più presto, altrimenti potrebbe non sopravvivere. E come se questa non fosse già di per sé una disgrazia, suo marito, Carlo, ha scoperto la terribile verità che Viola gli nasconde da anni.

Viola si sente persa, perché sa che Luce è l’unica cosa che nella vita ha fatto di buono ed è disposta a tutto, pur di non lasciarla andare.

Questo romanzo, breve ma intenso, si è dimostrato all’altezza della fama che lo precede. Sara Rattaro è stata in grado di creare una storia dolorosa e straziante, fatta di insicurezze e dolore, di insoddisfazione e d’amore, facendo entrare il lettore pienamente nella psiche di Viola, una protagonista difficile, ma quanto mai vera.

Personalmente ho disprezzato Viola dalla prima all’ultima pagina, com’era inevitabile che fosse, ma tutto sommato mi sono anche paradossalmente affezionata alla sua storia.

‘Un uso qualunque di te’ è un romanzo duro e difficile, amaro, che non si risparmia niente, ma che proprio per questo, è in grado di conquistare.
Profile Image for Laura Noi.
579 reviews18 followers
May 28, 2015
E' difficile riuscire a trasmettere così tante emozioni in un libretto così piccolo, eppure Sara Rattaro ci riesce perfettamente restando credibile. Ci racconta di una donna e madre e moglie difficile, che riesce a stento a tenere insieme i pezzi della sua vita. Viola non è un personaggio a cui il lettore si affeziona facilmente, io l'ho odiata quasi fino alla fine. Le sue scelte sregolate mi hanno fatta arrabbiare. Eppure, eppure lascia il segno. Il suo gesto è folle ma è l'unica redenzione possibile, finalmente alla fine è davvero Madre.

Non avevo mai letto niente di questa autrice. Mi è piaciuto molto il suo stile e il modo in cui dipinge i personaggi.
Purtroppo a tratti mi è sembrato troppo simile a un libro della Mazzantini, anche se poi prende un percorso totalmente differente. Per questo motivo non riesco a dare le cinque stelle piene. E anche perchè avrei gradito qualche pagina in più!
Profile Image for LAURA.
27 reviews
August 20, 2021
Ero andata a prendere un libro nella mia libreria di fiducia (in realtà, più che di fiducia, diciamo quella più vicina a casa mia e quindi quella che frequento più spesso) e, al momento di pagare, la titolare mi fa come sempre l'elenco delle promozioni attive. Io le rispondo che cerco più che altro nuovi autori italiani, perché non mi piace leggere le traduzioni se posso evitarlo.
"Ma allora devi assolutamente provare la Rattaro, questo libro è fantastico". Una signora un paio di metri più in là si intromette nella conversazione e dà manforte alla titolare "Questo è il suo miglior libro..l'ho anche riletto più volte. Lo deve provare!". Io mi lascio convincere per via della legge del branco e lo compro.

E qui commetto l'errore. La prosa non ha nulla di degno di nota: la vicenda è raccontata in prima persona e ci sono dei flashback che si susseguono in modo abbastanza prevedibile. Di molto prevedibile è anche la trama (troppi troppi parallelismi con "Non ti muovere") che: il finale si intuisce intorno a pag. 30 e da lì è un doloroso declino fino al banale epilogo. La protagonista è abbastanza da prendere a schiaffi e appiattita ad un paio di emozioni che la trattengono nel suo microcosmo personale senza mai mai mai elevarla neanche di una virgola.
Ho dato una stelletta in più di quel che si merita solo perché l'autrice ha deciso di fare terminare il libro alla voce del marito, per potergli così dare un minimo di giustizia e di spessore.

Quindi, due lezioni imparate:
1) ogni tanto vale la pena fare due passi in più per cambiare libreria;
2) non fidarsi dei consigli delle signore che origliano le vostre conversazioni
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Benedikt  .
265 reviews2 followers
February 9, 2018
I found the writting style hard in the beginning, it becomes better after some chapters. The book is devided in chapters in the past and present. However some parts in the present go on to a memory (in the past) which was confusing. I found some paragraphs who were set in a "past" chapter but where actually in the present, which didn't make sense and annoyed me. I saw the big twist coming like a shark in a bathtub but okay... The ending was a lot better than the other parts of the book, it was the right way to end the story of the characters.
3/5 stars
Profile Image for Carina.
3 reviews1 follower
February 4, 2024
Odiooo. Che libro!!!!! Ho riso, mi sono arrabbia e ho pianto tantissimo!!! Bello!!!
Profile Image for Bianca.
Author 40 books138 followers
April 3, 2012
Viola è in un letto, ma non è il suo. Al suo fianco, a dividere con lei le lenzuola, non c'è suo marito ma soltanto uno dei numerosi amanti coi quali tenta di riempire il vuoto che ha dentro. Ed è proprio mentre è in quel letto non suo che Carlo, l'uomo che ha sposato, le lascia uno strano messaggio nella segreteria del cellulare. Sono in ospedale, raggiungimi. Inizialmente, Viola non comprende: l'ansia le offusca la mente, la confonde. Si alza in fretta dal letto, cerca i vestiti e le scarpe, fugge dalla casa del suo amante come un gatto silenzioso. Perché Carlo è in ospedale? Cosa gli è accaduto? Ma, nel momento in cui raggiunge suo marito e lo ritrova lì, sano e salvo nei corridoi asettici dai muri bianchi, capisce: non è di lui che si tratta, ma di sua figlia Luce. In un attimo, il mondo crolla sulle spalle di Viola: la sua inadeguatezza di madre, la sua incapacità di restare al fianco di Carlo, l'uomo che l'ha sempre amata, sfilano davanti ai suoi occhi come scene di un film. Il film che è stata la sua vita sin dal momento in cui ha conosciuto Carlo, al liceo, per poi arrivare a Massimo, il primo uomo col quale l'ha tradito. E adesso che Luce è in ospedale, intrappolata in un letto a combattere contro la morte, il destino sta per riportare a galla un segreto che Viola ha cercato di seppellire nello scorrere incessante del tempo, ma che non ha mai potuto cancellare del tutto.


"Un uso qualunque di te" è un romanzo d'esordio, ma ha già in sé tutti gli elementi di un'opera matura e pensata. La scrittura di Sara Rattaro è molto particolare, carica di metafore e di splendide immagini che si susseguono pagina dopo pagina a un ritmo incessante al quale è impossibile sottrarsi. E' un torrente in piena, la scrittura di questa giovane autrice. L'unica parte del romanzo che mi ha leggermente delusa è la parte iniziale, quando Viola ricorda l'inizio della sua storia con Carlo. Ecco, si vede lontano un miglio che la scrittrice non crede che sia davvero amore, quello che Viola prova per il futuro marito, e questo emerge nel modo di raccontare la loro storia: storia che, in verità, suona scontata e scialba. Troppi cliché: basti pensare alla classica prima volta sulla spiaggia. In realtà, è proprio Carlo che non mi convince! è un personaggio anacronistico, una specie di poeta stilnovista che si ritrova catapultato ai giorni nostri senza capire esattamente come ci è arrivato. Non esistono, uomini come Carlo. Uomini che parlano come lui. Perfetti come lui. Ecco, questo non va. Tuttavia, la storia di Carlo è l'unica nota stonata di tutto il romanzo: per il resto, ho apprezzato molto la maestria con la quale la Rattaro ha saputo portare su carta il dolore, le sue fasi, la sua evoluzione. Il personaggio di Viola è intenso e carico di vita: lei è La Storia che regge il romanzo e, nella sua complessità, nelle sue incertezze, è in realtà l'unica donna veramente forte che incontriamo tra queste pagine. L'unica che, per amore, è disposta a tutto: anche a sacrificare se stessa.

In conclusione, non mi resta che porgere i miei complimenti a questa autrice. Cara Sara, la tua scrittura è poesia. Un po' più di attenzione alla caratterizzazione dei personaggi e sarai perfetta. E direi che rasentare la perfezione già col romanzo d'esordio è uno straordinario risultato.
Profile Image for Yolanda.
280 reviews7 followers
December 22, 2019
El amor de una madre, con sus equivocaciones, con sus miedos, pero sobre, la seguridad del amor a una hija.
Profile Image for Roberto.
627 reviews1 follower
August 25, 2017
Viola ha un marito che la ama, una figlia adolescente, un lavoro interessante e creativo.

Ma ha anche un animo tormentato ed un passato di ragazza disinibita, a caccia di esperienze forti. L’amore di suo marito non è stato sufficiente a farla cambiare: più che una madre ed una moglie, è ancora come un’adolescente egoista, insoddisfatta e immatura che si occupa dei suoi familiari in modo superficiale e che ha una vita parallela fatta di incontri occasionali. Dopo il libro di Piccolo dove era il maschio che viveva una vita fatta di sesso al di fuori della famiglia, qui c’è la versione al femminile, anche se con un epilogo molto più doloroso. Viola non è soddisfatta della sua vita, vuole il brivido, vuole l'adrenalina, e solo tradendo il marito riesce a sentirsi viva. Ha tutto: un marito che l’ama, una bellissima figlia, una grande amica e un lavoro creativo. Perché si comporta allora così?

Il giorno che sua figlia viene ricoverata in fin di vita per una grave epatite, Viola è a letto con uno sconosciuto. Ed è a questo punto che, attraverso continui salti temporali, viene pian piano spiegata la vita di Viola, dagli anni della scuola all’incontro con il marito, alla nascita della figlia, alle scelte sbagliate.

La storia onestamente è bella, ma un po’ poco verosimile, i personaggi sono un po’ troppo estremizzati, cambiano troppo rapidamente il loro comportamento, sono in alcuni casi poco credibili.

Ma indubbiamente il romanzo, ben scritto, triste e commovente, coinvolge molto e si legge d’un fiato.
Profile Image for Elena.
Author 3 books38 followers
July 4, 2015
Attenzione potrebbero esserci degli spoiler!!!! Questa più che una recensione è una critica al romanzo XD

Come non odiare la protagonista di questo romanzo? Nonostante l'atto disperato d'amore che fa, come non odiarla? E poi, senza spoilerare, quel grande gesto che compie è un atto d'amore o solo un modo per riscattarsi da tutto quello che ha fatto?
C'è una donna di nome Viola che ha trovato l'uomo perfetto eppure ha sempre cercato delle squallide avventure di una notte. E poi c'è la povera suocera, che probabilmente è stata l'unica ad aver capito che questa donna nascondeva qualche segreto, passa per la cattiva. Viola fa la vittima quando è la carnefice! Bho... questa Viola non aveva problemi allora se li è creati lei.


Due o tre annotazioni sulla scrittura... Scorrevole sì ma...
- certe volte per descrivere uno stato di paura o d'ansia della protagonista ci impiega 5 o 6 righe, mettendo 15 sinonimi di quello che vuole descrivere... ne bastano due o tre e abbiamo capito...
- l'autrice ha usato per la maggior parte frasi brevi, di livello grammaticale non complicato.
- l'autrice spesso ha riportato delle definizioni tipo le fasi di elaborazione del lutto, per meglio descrivere quello che stava accadendo. ok, ma mi sono sembrate "buttate lì", definizioni non a carattere specialista che l'hanno aiutata nella narrazione, ma che forse non sono state sviluppate o anche sfruttate, perchè no, come avrebbero potuto.


giudizio finale: scorrevole e carino, però non posso non odiare la protagonista, ecco perchè non gli ho dato un punteggio più alto.
Profile Image for Claudia.
175 reviews7 followers
March 28, 2012
Viola ha un marito meraviglioso, Carlo. Egli la ama moltissimo, è premuroso nei suoi confronti e fa di tutto per lei. Viola, invece, non riesce ad amarlo nello stesso modo.
Il romanzo inizia quando una tragedia sconvolge la loro vita e fa emergere segreti che la sconvolgeranno ulteriormente.
Poi, mentre da una parte il racconto procede, si torna parallelamente indietro, si conoscono meglio Viola e Carlo, i vari risvolti del loro rapporto, i sentimenti e tante situazioni che hanno vissuto insieme, così da capire come sono arrivati alla condizione da cui il romanzo prende inizio.
È interessante e particolare la scelta di scrivere in prima persona, ma in certe parti, rivolgendosi proprio al marito o alla figlia, è come se Viola stesse raccontando la vicenda proprio a loro.
Durante la lettura mi sono ritrovata spesso con le lacrime agli occhi, non solo per le situazioni veramente tristi e toccanti, ma anche per il racconto di piccoli momenti di vita “normale”, dove fondamentalmente non succede nulla, ma sono talmente intensi e veri da far emozionare. Anche alcune frasi, profonde nella loro semplicità, comunicano forti emozioni.
Era da un po' che non leggevo un libro che mi smuovesse e scuotesse così, un libro dal quale sono talmente coinvolta, che diventa addirittura importante sapere come andrà a finire e che destino avranno i personaggi.
Profile Image for Lightblue.
758 reviews32 followers
September 1, 2014
Bellissima la scrittura, ricercata e raffinata. La storia, invece, mi ha lasciato troppo amaro in bocca. Viola, la protagonista, è una donna cinica, triste, insoddisfatta e bugiarda. Carlo, il marito, è succube della propria madre e non riesce a capire che la sua famiglia ha qualcosa di grosso che non va. Luce, la figlia, apparentemente perfetta, fa invece un grossissimo sbaglio che potrebbe costarle la vita. Mi ha ricordato un po' la brutta copia del bellissimo film "Sette anime". E' vero che la perfezione non esiste in nessuna famiglia, ma qui l'imperfezione mi è sembrata fin troppo esasperata.
Profile Image for Cinzia Galletto.
11 reviews5 followers
February 10, 2013
La scrittura dell' autrice cattura e ti fa stare la notte sveglia per capire la psicologia della protagonista. Un uso qualunque di te lo trovo un titolo favoloso che racchiude il senso del libro. unico neo la lettera scritta per la figlia è ripresa da una canzone di Baz Luhrman che ha sua volta ha ripreso il testo da un articolo del Chcago tribune...peccato perché la scrittrice ha un vero talento (adoro l'uso delle sue metafore per descrive gli attimi, le sensazioni più profonde)
Profile Image for Andrea.
270 reviews
December 11, 2015
Es una historia complicada, que habla sobre las personas tóxicas y las malas decisiones que han tomado en su vida. A veces una persona puede tener todo lo que necesita en frente de sus ojos, y para ellos, no es suficiente. Se trata de agradecer, caer en cuenta de lo que te pertenece y de ser mejores personas cada día que pasa.
Profile Image for Veronica.
246 reviews77 followers
December 30, 2015
Un libro che commuove..

Poche pagine. Salti temporali: presente, passato, futuro.
Ho apprezzato tantissimo questa lettura, iniziata lentamente e terminata col fiato sospeso. Il gesto estremo di una madre. Sofferenza e amore. Mi ha lasciato un vuoto dentro, ma ne è valsa la pena.
Profile Image for Sara Letture .
94 reviews21 followers
April 11, 2015
Un libro ricco di luoghi comuni e stereotipi, che purtroppo seguono varie tematiche complesse senza approfondirne nessuna.
Profile Image for Ludovica Ponzo.
273 reviews7 followers
January 17, 2019
Era lì che prendeva polvere da un po’, qualche tempo fa lo avevo anche sfogliato, quasi rispondendo ad una misteriosa chiamata, ma non era il momento giusto per leggere un libro di Sara Rattaro. Perché, diciamolo da subito, i libri della Rattaro sono per tutti, ma non per qualsiasi stato d’animo si stia vivendo. Bisogna essere pronti a mettersi in discussione, a ribaltare pensieri e profonde convinzioni, ad aprire il cuore e a raccoglierlo perché, non si sa mai in quale misura, ma è certo che il cuore crollerà a terra ed avrà bisogno di tutto il conforto possibile per tornare a battere normalmente.

Carlo e Viola sono sposati ed hanno una figlia di diciassette anni, Luce.
Carlo e Viola si sono conosciuti al Liceo e stanno insieme da quando i loro sguardi si sono incrociati. Carlo e Viola non hanno in comune niente, se non quella loro unica figlia, ma in fondo Luce ha occhi solo per Carlo e a Viola molto spesso sembra di non esserne neanche la madre. Viola, a volte, si sente il terzo incomodo di un rapporto perfetto che lei riesce a vivere soltanto dal di fuori, come se fosse un’estranea.
Carlo e Viola si amano, o almeno lo credevo. Lo credevo fino a quando Luce finisce in ospedale in fin di vita e lei invece di dormire accanto a Carlo, se ne sta in un altro letto, di un’altra casa, con un altro uomo.

Romeo e Giulietta, Amore e Psiche, Tristano e Isotta, Abelardo ed Eloisa, Otello e Desdemona, Orfeo e Euridice.
Coppie famose, con altrettanto famose citazioni, a fare da spartiacque a momenti importanti del libro, ma soprattutto da fil rouge ad una storia, quella di Carlo e Viola, che in comune con queste ha un grande amore, ma anche una grande sofferenza, un grande dolore, una violenza, una morte. Un amore difficile che non trova pace, un’anima tormentata che non trova requie, un uomo che resta al suo posto, nonostante ci siano tutti i presupposti per fuggire.

Carlo è l’uomo che tutte le donne vorrebbero avere, e non solo perché da diciannove anni le scalda con le mani la marmellata prima di prepararle la colazione, e neanche perché a 18 anni, fra tante liceali più interessanti di lei, più simili a lui di quanto non fosse Viola, aveva scelto proprio lei, ma perché continua ad amarla incondizionatamente, seppur lei continui a fare quello che ha fatto dalla prima volta che i loro sguardi si sono toccati: fuggire. Lui è sempre lì, fedele al loro amore, a lei, a se stesso.

Viola ama Carlo, ne sono sicura, anche se lo ha tradito tanti anni prima, anche se lo ha tradito prima del matrimonio, anche se continua a farlo. Viola è un’anima alla continua ricerca di qualcosa, di evadere, di andare, di scappare, di avere un’alternativa, una via di fuga.

Anche in questo libro mi è successo quello che mi accade sempre con i libri della Rattaro che, dopo aver sballottato almeno quattro diversi stati d’animo, fastidio-dolore-rabbia-tormento, poi mi fa tornare alla quiete e mi dà il tempo necessario per metabolizzare e vedere da un altro punto di vista i miei giudizi emessi di pancia e di solo istinto. Ed è così che, seppur mi sia sentita da subito in sintonia con Carlo, con il suo amore, con la paura che lo travolge a vedere sua figlia in una stanza di ospedale, lo smarrimento a non avere accanto a sé sua moglie, il dolore nello scoprire, nel modo più abnegante ed assurdo possibile, una verità scomoda ed angosciante, alla fine, pur criticando Viola in quasi tutte le sue scelte, mi sia trovata a riconoscermi in lei. Nella sua vaghezza. Nel suo non sentirsi a suo agio neanche nei suoi panni.
Mi sono ritrovata, ed ho pianto con lei e per lei, per la scelta, l’ultima che si vede compiere, una scelta che sembra quasi non avere alternativa. Perché una madre può vedere sua figlia adorare il padre, può vederli volteggiare in aria insieme, identici nei gesti e negli obiettivi, può sentirsi al di fuori del loro perfetto cerchio, può anche, silenziosamente, soffrire per quel rapporto unico che hanno, ma una madre resta una madre, sempre. Anche se si è persa nei momenti importanti della vita della figlia, anche se non c’è stata quando forse avrebbe dovuto esserci, anche se si è lasciata scivolare addosso eventi che avrebbe dovuto fermare, una madre sa sempre come ridare vita ad un figlio. Qualsiasi cosa sia chiamata a fare per quel figlio. Qualsiasi.

La Rattaro come sempre elimina un unico ed univoco punto di vista, lei riesce sempre con maestria a farti vedere la stessa cosa in mille sfaccettature diverse, a farti rivedere i tuoi giudizi, a farti riconsiderare le tue opinioni. Ho letto il libro con gli occhi di una madre. E poi di un uomo tradito. E di una donna che tradisce. E di un padre che continua ad amare. E di una figlia amata. Ed è solo così che questo libro meriti di essere letto, ed assaporato, ed amato: con il cuore aperto e tanti pacchetti di fazzoletti a disposizione!
Profile Image for Giulia.
332 reviews33 followers
January 4, 2018
Ho iniziato a leggere questo romanzo senza aspettarmi assolutamente nulla. Non ho mai letto nulla della Rattaro, ma dopo questo libro immagino che colmerò la lacuna in fretta!
La trama è molto semplice. Viola è una donna insoddisfatta e sempre alla ricerca di nuovi stimoli e tradisce il marito da sempre. Una notte in cui non è nel suo letto viene chiamata al telefono dal marito a causa di una tragedia appena avvenuta. E da qui si dipana la narrazione, tra continui flashback e riflessioni che però non rallentano e non disturbano la lettura.
Si tratta di un romanzo che si legge velocemente, un po' perchè è breve, ma soprattutto perchè la Rattaro ha avuto la capacità di incatenarmi alle sue parole, tanto che non riuscivo a lasciare il libro nemmeno per un attimo. La sotria è intensa, si riesce a capire Viola e il perchè dei suoi comportamenti e a giustificarla, anche se la devo in parte condannare per aver deciso di intraprendere la via più semplice da ragazza, e di non aver avuto il coraggio delle sue azioni. Carlo, il marito, d'altro canto è succube di Viola, sa tutto ma fa finta di non sapere, e mi da quasi l'impressione di usare Viola per antagonismo nei confronti della madre, presenza ingombrante nella sua vita. Insomma un uomo zerbino sia da parte della moglie che della madre.
E queste sono le critiche che posso muovere ai personaggi, non certo all'autrice che è riuscita in pochissime pagine a trasmettere emozioni con uno stile fluido e con una narrazione semplice anche se non lineare.
E poi c'è il finale. Dopo un crescendo di emozioni ecco la sublimazione del romanzo. Chi mi conosce, sa che amo inventare per gioco (lungi da me la presunzione di confrontarmi con gli autori) finali diversi da quelli proposti dagli autori. In questo caso, ne ho immaginati due, uno molto fantasioso, e un altro che non avrebbe snaturato il senso del romanzo. Ma, niente da fare, in questo caso il Finale (quello con la F maiuscola) è quello di Sara. Finale che è un simbolo di redenzione, attraverso cui la protagonista si fa perdonare e finalmente affronta i suoi demoni e si erge a eroina, e, da protagonista odiata e criticata dal lettore che inevitabilmente la condanna, si trasforma in eroina dal sapore ottocentesco, e il lettore non può non perdonarle il suo passato e lasciarsi prendere dalle emozioni.
Profile Image for Alice.
16 reviews
March 20, 2018
Questo libro mi ha fatta riflettere. Sebbene fosse una lettura scorrevole ci sono stati comunque dei momenti in cui è stato necessario fermarmi e pensare un po' a quello che avevo letto.
La storia inizia in medias res, veniamo lanciati nel mezzo di questa corsa verso l'ospedale di Carlo prima e Viola, protagonista del breve romanzo, poi. Attraverso numerosissimi flashback viene ricostruita lentamente la storia d'amore tra i due, da come si sono incontrati alle terribili bugie di Viola che li hanno portati ad avere una figlia, Luce. È proprio la figlia ad essere finita in ospedale e proprio nel momento del bisogno i due genitori corrono a soccorrerla: ma Viola non parte insieme al marito, bensì dalla casa di un altro uomo. Viola sembrerebbe così costretta ad affrontare la verità che ha tenuto nascosta per anni, ma in realtà non sarà proprio così.
Il personaggio di Viola è sicuramente interessante, perché oggettivamente è una persona poco carina, che si preoccupa poco degli altri e moltissimo di sé stessa e di quello che prova. Non è la prima ad innamorarsi, non è la prima a dover scegliere tra cosa è giusto e cosa è conveniente, ma dal suo punto di vista egoistico questi problemi sono superiori a quelli di tutti gli altri, anche delle persone che la amano, come suo marito Carlo e la sua migliore amica Angela. La sua scelta finale lei la considera "coraggio", quasi un'espiazione dopo vent'anni in cui ha continuamente mentito e trattato male gli altri. Io non so rispondere, non so dire se è davvero coraggio o se è invece l'apice dei suoi raggiri.
Carlo, dall'altro lato, è un personaggio più semplice da capire. Si potrebbe definire "zerbino", perché tutte le sue scelte le fa seguendo il suo amore per la moglie e per la figlia. Un amore incondizionato che sembra dare a tutti, anche alla madre (che dal punto di vista di Viola sembra un personaggio negativo, ma considerando oggettivamente le sue azioni non lo è), che lo rende il bambolotto perfetto per far giocare Viola.
Per concludere, il libro è stata una lettura interessante e stimolante, anche se mi sarebbe piaciuto conoscere meglio il punto di vista di altri personaggi.
Profile Image for Roberta 🌸.
92 reviews6 followers
April 22, 2018
La delicatezza di Sara Rattaro mi ha affascinata, completamente rapita.
Così voglio iniziare a dirvi che ho amato questo libro, la storia è davvero d'impatto e la scrittura delicata aiuta ad accogliere bene la storia; una storia che arriva dritta al cuore.
La storia di Viola, una donna molto distratta, una donna probabilmente a pezzi, una donna che ama ma lo fa a modo suo.
Viola è mamma e moglie, moglie di Carlo e mamma della diciassettenne Luce; gestisce una galleria di opere d'arte con la sua migliore amica dai tempi delle elementari, Angela.
Durante la notte Viola trova un messaggio nel suo cellulare, è da parte di Carlo e le dice di andare subito in ospedale; ma Viola non è nel suo letto, di corsa si veste ma non sa in che ospedale andare. Quasi come una calamita però riesce a trovare quello giusto, vede la macchina di Carlo e si precipita dentro convinta che gli sia successo qualcosa. In realtà Carlo sta bene, a stare male è Luce e Viola non aveva messo in conto questa possibilità.
Tra i vari pensieri che scorrono nella sua mente, Viola si rende conto di non conoscere la figlia, non quanto Carlo che l'ha seguita passo passo per tutta la sua giovane vita, mentre Viola no, Viola è sempre stata distratta, Viola è sempre stata cullata da Carlo, perché Carlo c'era sempre stato, Carlo risolveva sempre tutto. Ma questa volta no, questa volta Carlo non vuole esserci, Carlo non aggiusterà tutto.
Quella notte verranno a galla segreti seppelliti molti anni prima, segreti che lacerano il cuore. Verranno dette parole pesanti, verrà fuori la rabbia e la frustrazione seppellita chissà dove, verrà fuori anche l'amore, quello vero, quello per i propri figli.
Il libro è scritto dal punto di vista di Viola, il racconto della sua vita tra passato e presente alla figlia Luce. La delicatezza del libro ti prende il cuore e te lo fa in mille pezzi, senza avere il tempo di capirlo.
A volte sono i libri più semplici a colpirci, semplicemente perché hanno la capacità di entrarci dentro, hanno la capacità di farci sentire parte di loro. E Sara Rattaro è riuscita a farmi sentire parte del libro; adesso, dopo averlo terminato, mi sento come una pagina strappata.
Profile Image for »ImRebecca;.
278 reviews1 follower
October 4, 2020
Valutazione: ⭐⭐⭐/5

Ho letto questa storia per la prima volta, circa sette anni fa, e mi aveva lasciato alla bocca dello stomaco un senso dolceamaro. Avevo solo e appena diciotto anni quando la lessi, e forse anche questa è stata una di quelle storie di cui non avevo ancora la maturità giusta per capirla; anche perché è complessa, molto complessa, e anche ad oggi ho fatto una certa fatica a comprenderla, ma questa volta ci sono riuscita molto di più di quanto lo feci sette anni fa.

A distanza di tempo, penso che questo breve romanzo, sia una storia dolceamara, che colpisce il lettore talmente in profondità da non riuscire bene a capire quanto, ma lo fa.
È una storia delicata e straziante, scritta con una delicatezza precisa e con parole semplici per quanto il lettore debba immedesimarsi nei panni di Viola, una donna che, senza nemmeno accorgersene veramente, ha vissuto nel suo mondo, pensando solo a lei e a se stessa.
È una donna che pur di andare avanti si è fatta trascinare dalla vita, senza capire dove si stesse dirigendo; che si è sentita esclusa dal mondo, e che si rifugiava in bugie consapevoli per stare meglio, per dare un senso a quella sua vita che un senso non aveva più, per quanto e poi la presenza assente di Massimo le abbia saputo far perdere il controllo su tutto.

Sono del parere che anche Carlo sia anche molto simile a Viola, seppur con la differenza che lui fosse attaccato al forte sentimento che era l'amore che prima ha visto nella moglie e poi in Luce. Tuttavia, Carlo si è rivelato un personaggio stupendo, e mi commuoveva il suo amore sconfinato nei confronti di Luce, una figlia che non era sua a livello biologico, ma solo sua perché l'ha cresciuta con tutto il suo amore.

Parlare di questo breve romanzo è difficile, ci sono così tante cose da dire e anche perché è complesso, ma rileggerlo a distanza di tempo e capirlo, mi è piaciuto molto e l'ho apprezzato davvero molto di più.

Libro consigliato!
This entire review has been hidden because of spoilers.
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