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Il viaggiatore notturno

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‟Il centro dell'Universo è rigurgito della Terra rappreso in purissimo cristallo. L'Hoggar. Semplicità.” Uno studioso delle migrazioni animali siede sul colle dell'Asekrem, contempla un tramonto stordito di colori e attende il passaggio delle rondini. In quel deserto – povero, essenziale, nudo – si avverte la prossimità alla nuda, utile bellezza dell'esistere, come forse l'aveva sentita il monaco francese – tutti lo ricordano ancora come ‟le père” – che in quegli stessi luoghi ha lasciato traccia di sé, del suo apostolato, della sua ascesi. In attesa delle rondini il nostro irundologo ha modo di cogliere l'agile sapienza del suo accompagnatore Jibril, di ascoltare il dimah Tighritz, astuto poeta viaggiante, di consumare amore dolcemente mercenario con la berbera Jashmina, di sentire la fastidiosa incongruenza di una giornalista, Marguerite, arrivata per un servizio sul popolo dei tagil. Ma soprattutto, di fronte all'essenzialità del centro dell'Universo, di fronte alla mite saggezza dei tagil egli misura la distanza dal mondo, dal mondo che altrove collassa nello spaventoso disordine della guerra. E così racconta a Jibril altre storie di erranze e migrazioni: dell'orsa Amapola sorpresa nelle foreste della Carnia, dell'armeno Zingirian incontrato nel suo cammino verso la Bosnia, verso la guerra, del principe polacco Péotocky, del popolo dei kubacy, e soprattutto della donna che cammina lungo le strade del mondo con la sua sporta di plastica in mano, di Perfetta che è quella donna raminga ma è anche la donna di cui l'orsa Amapola ha leccato il sangue, e infine dell'assedio della città di Tulsa. Storia dentro la storia, storia orale – antica e modernissima – che letteralmente migra di bocca in bocca, come un racconto narrato intorno al fuoco, Il viaggiatore notturno è un romanzo sulla pietà che l'uomo ha da rendere all'uomo. È un volo, un volo di rondine sulla barbarie di un secolo che non è ancora finito.

193 pages, Paperback

First published February 17, 2005

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About the author

Maurizio Maggiani

34 books33 followers
Nato in una famiglia di modeste condizioni, dopo aver svolto decine di professioni (è stato anche impiegato e costruttore di pompe idrauliche) è approdato alla letteratura, politicamente vicino agli anarchici.
Nel 1987 ha vinto il Premio "Inedito - L'Espresso" con il racconto Prontuario per la donna senza cuore.
Con Il Coraggio del pettirosso (1995) ha poi vinto il Premio Viareggio e il Premio Campiello; con La Regina disadorna (1998) ha vinto il Premio Alassio e nel 1999 il Premio Stresa di narrativa e il Premio Letterario Chianti. Nel 2005 ha vinto, con il romanzo Il viaggiatore notturno, i premi Premio Ernest Hemingway e Premio Parco della Maiella e il Premio Strega.
Come giornalista e commentatore cura una rubrica all'interno del quotidiano genovese Il secolo XIX e scrive per La Stampa. Per la casa editrice Feltrinelli pubblica dei podcast sotto il titolo Il viaggiatore zoppo.
Nel 2008 ha pubblicato il CD Storia della meraviglia, con Gian Piero Alloisio, tratto dallo spettacolo teatrale rappresentato dai due nella stagione precedente.
Nel 2010 apre il suo archivio personale ai lettori rendendo disponibili sul suo sito, con una licenza copyleft, i suoi primi racconti, pubblicati in edizioni ormai introvabili, e dei cui diritti è tornato in possesso esclusivo, nonché gli inediti, insieme agli articoli scritti in tanti anni di collaborazioni con vari giornali.

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Community Reviews

5 stars
55 (19%)
4 stars
95 (32%)
3 stars
89 (30%)
2 stars
38 (13%)
1 star
11 (3%)
Displaying 1 - 27 of 27 reviews
Profile Image for Malacorda.
598 reviews289 followers
July 30, 2017
Altro libro scelto semplicemente in quanto vincitore del premio Strega e che si rivela in seguito una scelta molto felice.
Protagonista assoluto, a mio avviso, è il deserto con i suoi grandi spazi e silenzi, le sue atmosfere, tramonti e cieli stellati.
Nella mia personale esperienza questo libro è associato a Tolbiac di Beppe Sebaste proprio per le analogie nella descrizione del deserto, inteso sia come luogo reale ma anche come luogo metaforico, un luogo dell'anima in cui trovare silenzio.
Non c'è una trama lineare, si tratta di un diario in cui si susseguono riflessioni e spezzoni di racconto, ma nonostante ciò la lettura fila assolutamente liscia, e il lettore, anziché perdersi, si ritrova.
Splendido il personaggio di Tighritz, il poeta-cantore del deserto.
Profile Image for Shabnam_wr.
127 reviews7 followers
February 25, 2025
از اون کتاب هایی بود که من تموم شدم ولی این کتاب تموم نمیشد .
از اون کتاب هایی بود که خوندن یا نخوندش هیچ فرقی برام نداشت و حوصلهههه ام همش سر می رفت و کسل کننده بود .
این کتاب روایت یک سفر هستش و راوی محقق پرستوهاست انگار. شخصیت رو به خوبی نشناختم . داستان منسجم نبود .
در یادداشت مترجم در اول کتاب گفته شده که : رمان نوعی روایت در روایت است .... و من با خوندن مقدمه اینطوری بودم که قراره خیلی از این کتاب خوشم بیاد ولی اینجوری نبود.
Profile Image for Bahman Bahman.
Author 3 books242 followers
March 20, 2021
دست‌هام دارند پیر می‌شوند. دارند به سرعت پیر می‌شوند. به خاطر هوای آسِکِرم و سنگ‌های هقّار است. هیچ‌وقت باهاشان آب را لمس نمی‌کنم. تقریبا هیچ وقت باهاشان چیزهای صاف و نرم را لمس نمی‌کنم. بیشتر بیابان و ابزار کار را لمس می‌کنم. ابزارهای کار هیچ‌وقت به قدر کافی روغن‌مالی نمی‌شوند؛ دست‌های من هم همینطور. و کرم مالیدن به دست‌ها هم دردی را دوا نمی‌کند. پر از زخم‌های کوچکی هستند که خیلی زود التیام پیدا می کنند.

اما جای زخم‌ها شیارهای دست را بیشتر و درهم پیچیده‌تر می‌کند. هزارتوهایی که به هیچ مرکزی راه نمی‌یابند. فقط در هم گم می‌شوند، همین.... از وقتی اینجا هستم نهایتا فقط بیابان را لمس می‌کنم. حتی وقتی به لباس‌هایم دست می‌زنم، یا به غذا و به خودم دست می‌زنم. ساده کردن. حس لامسه‌ام سعی می‌کند تمایز بین عناصر بزرگ را تشخیص بدهد: ساده کردن. حس لامسه‌ام سعی می‌کند تمایز بین عناصر بزرگ را تشخیص بدهد: بیابان و باقی چیزها را. بیابان را خیلی خوب می‌تواند تشخیص بدهد و می‌کوشد در بیابان باقی چیزها را هم پیدا کند. زیر خاک، کنار خاک. حس لامسه‌ام بیابان را در هر جامه‌ای که باشد خیلی خوب می‌تواند تشخیص بدهد و می‌کوشد در بیابان باقی چیزها را هم پیدا کند. زیر خاک، کنار خاک.

حس لامسه‌ام بیابان را در هر جامه‌ای که باشد خیلی خوب می‌تواند تشخیص بدهد. منتظر است چیز دیگری را پیدا کند. شاید، پرستوها را. دست‌هام در عین حال که منتظرند، پیر می‌شوند. یا شاید درعین حال که سخت و خشک می‌شوند، تحلیل هم می‌شوند. نهایتا دست‌های زشتی نیستند، حتی با آنکه به وجوه و ذات اصلی‌شان بازگشته‌اند. زیبایی به عقیده پدر فوکو.
Profile Image for Txe Polon.
515 reviews44 followers
August 19, 2019
Difícil de clasificar, una sutil, sugerente, emocionante e intensa experiencia que te arrastra por ese flujo de conciencia hacia una manera de narrar historias propia de la tradición oral, en la que se combinan elementos y episodios de lo más variopintos. Toda una sorpresa, y más tratándose de un libro que no conocía y compré por casualidad.
Quizá el único defecto que le veo es que parecen dos novelas en una, con una historia central (la centrada en Bosnia, con la osa, la Perfecta y la ciudad de Tuzla) muy potente e impactante, insertada en un marco narrativo (el père Foucauld y África) un tanto forzado, pero que es el que sirve como motor del flujo narrativo.
Profile Image for Andrea Iginio Cirillo.
123 reviews43 followers
April 7, 2020
Un libro che è una esperienza di lettura diversa, che corre lungo due fili rossi, di cui ho apprezzato di più il primo, più empatico, più ricco; poiché nonostante nel secondo si descrivano un assedio in Bosnia negli anni '90, un popolo mitico che ha origine nel Caucaso, um rapporto simbiotico a distanza con un'orsa, trovo che il tutto sia stato realizzato in modo un po' troppo fiacco, con poca energia e densità narrativa. Le due parti sono anche un po' slegate tra loro, nonostante l'autore provi in ogni modo a collegarle. Gli ambienti desertici, il mondo dei tagil, il personaggio di Jibril sono le cose a mio parere più riuscite, perché davvero riescono a catapultare il lettore in posti tanto diversi da quelli che viviamo ogni giorno. Nonostante ciò, ho trovato superflua la figura di Père Foucauld, che dovrebbe essere una chiave di volta del romanzo e invece sembra essere un mero spacciatore di luoghi comuni. Anche il filone del ricordo che si dipana lungo le due parti ha alti e bassi, con una figura paterna abbastanza idealizzata. Nel complesso è una buona lettura, un romanzo di immagini e suoni, rilassante al punto giusto, ma prendendolo senza le pretese che presume di avere.
Profile Image for 96carol.
88 reviews1 follower
March 31, 2016
Davvero bello e pieno di tematiche importanti e non frequentemente trattate. Non lo conoscevo assolutamente ma ora lo consiglierei a chi vuole una lettura riflessiva. certo, non è un romanzetto leggero da leggere per svago, richiede concentrazione e riflessioni ma ne vale la pena. (p.s. se volete un consiglio lo trovo adatto a lunghi viaggi in treno: leggi un po e poi rifletti guardando dal finestrino, poi leggi ancora...ecc e via così! )
Profile Image for Eddy64.
588 reviews17 followers
April 19, 2025
Diario di un viaggio in cui si intersecano – come sempre nei libri di Maggiani – altre storie. Protagonista e voce narrante un ornitologo, o meglio un “irundologo” che per intercettare la migrazione delle rondini si trova nel deserto del Sahara, nell’Hoggar, - buco di culo del mondo e centro dell’Universo al tempo stesso – terra di tuareg. Una dimensione magica e sospesa: all’inizio del romanzo lo troviamo sotto un incredibile cielo stellato, seduto vicino alla tomba del Pere Focould, ex militare poi missionario e studioso di quelle popolazioni. Una piccola spedizione ai suoi ordini, un anziano cantastorie poeta itinerante, un “fratello” arabo, una prostituta berbera, una tamburina Tagil; tante le occasioni per ascoltare e raccontare storie nelle notti attorno al fuoco. Con il solito stile di Maggiani, si passa ai ricordi di infanzia con il padre, un “tapullaro” d’eccezione, alle esperienze sulle alpi carniche di osservatore di orsi (un bel salto dalle rondini…) fino alla cruda realtà della guerra in Bosnia. In compagnia di un camionista armeno – che traffica e viaggia ovunque, non sta mai zitto e racconta di mitiche popolazioni del Caucaso – giunge a Tuzla, ed è testimone - fatto realmente accaduto - di un ultimo insensato bombardamento che causò la morte di settanta persone, molti ragazzi che festeggiavano la fine dell’assedio e delle ostilità. Dall’armonia e bellezza del deserto alla crudeltà del conflitto, si completa la parabola del viaggiatore notturno. Ho trovato Maggiani questa volta più intimo, raccolto, meno dispersivo rispetto ad altri suoi romanzi. Qui le storie sono raccontate attorno a un fuoco, nei viaggi in autotreno, sottintendendo a una necessità dell’uomo di dialogare, confrontarsi e raccontarsi e raccontarsela. Come i due protagonisti di un vecchio racconto di Jack London - richiamato nell’ultimo capitolo, una sorta di postfazione – che dispersi dalla bufera per non addormentarsi vicino a un fuoco precario, passano la notte a raccontarsi qualsiasi cosa: i racconti possono salvarci la vita! Al terzo romanzo comincio a capire e ingranare con Maurizio Maggiani, ne ho già un quarto in attesa. A questo quattro stelle.
180 reviews3 followers
October 22, 2023
The narrator is sexist, there are no real women in the stories, only men, like Jibril, the narrator's "older brother", although younger than him, who seems a wise guy, and instead of "consumare amore mercenario con la berbera Jasmina" prefers to spend the weekend with his family and plant a tree (but in the end simplistically dismisses the French journalist Marguerite as one who "non è fatta per vederle" (the rains). Men like the old and pathetic oral poet Tighrizt and like Zingirian, the Armenian driver. Apart from the narrator, who studies migration of the "rondine" and "orsi" and who travels light and looks at everything from his detached vantage point. The scene in pages 34 and 35 is a scene where the "tamburina" Ahmiti makes fun of the French journalist and gives some pleasure to all the voyeurs. Why is the narrator angry with her? And later dismisses her letter? The plot about the Perfetta and the siege of the Bosnian city of Tuzla is quite awkward.
In spite of all this, this "novel" won the Strega prize in 2005, maybe thanks to its style.
87 reviews3 followers
January 16, 2020
Avevo chiesto al mio grande, fidato, consigliere di letture di indicarmi un libro che parlasse del deserto, per preparami mentalmente al mio prossimo viaggio e lui mi ha consigliato questo romanzo. Che mi ha incantata, rapita, avvolta; insomma l’ho trovato splendido.
Il protagonista, uno studioso di migrazioni animali, si trova nel deserto dell’Hoggar e mentre aspetta che le rondini passino di lì, medita, pensa, ascolta racconti del saggio popolo nomade dei taghil, descrive questi panorami arsi, spogli, assolati.
E a sua volta racconta dei suoi precedenti viaggi, nei boschi del Caucaso, nei Balcani, in Bosnia durante la guerra, a Tuzia, e dei tanti unici e speciali incontri: dall’orsa Amapola, al camionista Zingiran, alla donna Perfetta, a Yasmina,… con una liricità che lenisce anche le scene più truci e dolorose. Ho ammirato molto la scelta accurata dei vocaboli, la musicalità delle parole e mi sono accorta che lo leggevo con dolce lentezza, per meglio assaporalo
Profile Image for Francisco Tapiador.
Author 18 books9 followers
May 20, 2017
Tengo varios problemas con este libro. El primero es una cuestión mía: no soporto las repeticiones. Entiendo que se puede hacer una vez, o escribir un libro entero con ellas, como Tara, pero salvo eso, no las tolero, me hacen tirar el libro. Conseguí acabarlo, pero me costó. El ambiente está logrado a trozos, pero el flujo del libro y la intersección de las historias no está bien conseguido. El epílogo sobra, y el último capítulo, también. Tiene algún logro, pero es episódico. Lo compré en un bar mientras esperaba para entrar al teatro: un tipo vendía libros por las mesas, y decidí darle una oportunidad a este.
Profile Image for Pietro Crincoli.
184 reviews8 followers
July 11, 2019
Ieri il mio oroscopo diceva "Mi considero cittadino di altri mondi, di tutto quello che è invisibile a occhio nudo e irrilevante per i progetti del mio ego razionale. Queste realtà alternative comprendono l’inconscio, il tempo del sogno, la sfera spirituale, l’intelligenza della natura e il regno degli antenati. Nei prossimi dodici mesi dovrai migliorare il tuo rapporto con queste dimensioni".

Oggi il libro di Maggiani mi ha fatto capire che il compito è meno facile di quanto pensavo. Non importa quello che è vero. Quello che conta è la bellezza. La bellezza è utile e ci salva la vita.
340 reviews9 followers
September 20, 2020
Ho incontrato per caso questo libro, un libro difficile a mio avviso ma insieme evocativo, onirico, pieno di immagini e di specchi che riflettono l'uomo che riflette su se stesso, sulle proprie azioni, sul passato e sul presente.
Grandi protagonisti sono il deserto, l'attesa, il ricordo, le storie vere ed immaginate, accadute e narrate, la guerra di Bosnia con il suo dolore.
A volte il lettore si perde in qualche svolta, in qualche passaggio un po' lento, a volte resta stupito da un'immagine evocata che sente subito far parte di sé.
Una lettura consigliata solo a chi è paziente e non ha fretta, un inno alla lentezza.
Profile Image for Nelliamoci.
734 reviews116 followers
October 15, 2025
Ecco un altro libro che senza il gruppo di lettura non avrei letto e, sono abbastanza sicura, nemmeno terminato. Ho fatto molta fatica a seguire i diversi passaggi da un'ambientazione all'altra, li ho trovati troppo repentini e un tentativo di unire tante cose diverse senza mai soffermarsi su una.
Parlandone in gruppo, però, è stato chiaro che l’intento fosse proprio quello, di trascinare il lettore in situazioni, proiettando immagini da lasciar depositare.
La prosa è molto poetica, a volte però perde un po' il ritmo tanto che il modo migliore per leggerlo è forse dedicarsi solo a qualche pagina alla volta.
Profile Image for Maria Teresa.
747 reviews59 followers
January 19, 2018
Libro di cui non ricordo assolutamente nulla, se non la citazione che ho trascirtto
"Sto imparando che non serve sempre vedere una ragione, che si può essere nudi e scalzi di qualsiasi ragione e non per questo essere meno veri di un fuoco acceso nella notte. So che le cose accadono perché se ne possa cogliere il senso. Coglierlo come si coglie un sasso nell'infinità di sassi del deserto per la sua irresistibile singolarità. Io questo vorrei: sentire il senso delle cose che ho visto. Allora dire che le ho vissute. E le ho anche toccate."
Profile Image for chiara Rancan.
409 reviews
May 2, 2025
Non è certo un romanzetto, è un libro piccolino in pagine ma con storie che fanno pensare. La scrittura è magistrale ma pesante e trovo molto storie slegate tra loro, nonostante un fil rouge.
Sicuramente un libro che porta il lettore a riflettere, da leggere magari i la pausa pranzo o sui mezzi pubblici, ma non prima di andare a letto.
Profile Image for Lisa.
2 reviews
November 17, 2018
Uno dei più bei libri di Maggiani, intenso poetico e originale, come solo lui sa fare. Viene voglia di andare nel deserto dell’Hoggar, e infatti ci sono andata. Meraviglioso.
Profile Image for Vincenzo Iennaco.
111 reviews
April 8, 2021
Una lettura entusiasmante. Un "universo" di presenze-assenze si dirama dal "buco del culo del mondo" di una roccia nel deserto sahariano. Un limpido distillato dell'arte del narrare.
Profile Image for яσвεят.
426 reviews34 followers
July 29, 2021
سراسر داستان رو واقعا صد در صدی متوجه نشدم
قلم نویسنده خیلی پرش داشت یک جمله ی کوتاه و به یک جهت پریدن واقعا همین علت باعث شدن کمتر کسی این کتاب رو بخونه
Profile Image for Francesco Robbiano.
29 reviews4 followers
October 30, 2012
Pochi eventi, ma il centro dell'attenzione � pi� la delicatezza e allo stesso tempo la forza emotiva di piccole cose, di frasi essenziali, di ricordi che affiorano, accompagnano, guidano. Dal centro dell'universo, ovvero una vetta nello Hoggar, nel deserto del Sahara algerino. La vista non � centrale nell'evocare ricordi, ma spesso lo sono le percezioni tattili. Il ritmo non pu� che essere lento, in ambienti fisici e mentali dove qualunque frenesia sarebbe fuori luogo. Mi � piaciuto molto, tranne i casi in cui viene procrastinato il racconto di una parte della storia allo scopo di mantenere una sorta di "suspense" forse non cos� necessaria. Anche l'approccio emotivo � molto interessante. Coerentemente con l'essenziale, brulla, semplice ma meravigliosa bellezza del luogo centrale della narrazione, le sfumature emotive sono in primo piano, tutt'altro che assenti. Ma riescono a manifestarsi nella loro forza anche senza essere accompagnate dal pathos, inessenziale e superfluo in questo contesto.
Profile Image for Michele Prosperi.
54 reviews
August 22, 2016
Cercavo un libro leggero per rilassarmi al riparo della canicola estiva. Di certo quel libro non è stato "il viaggiatore notturno" di Maggiani. La prosa è poetica, ma pesante, i personaggi surreali quanto quelli di Marquez, ma non altrettanto interessanti. Il mio coinvolgimento nella lettura era ridotto al minimo, ma qualche sussulto emotivo l'ho avuto nella rievocazione dell'assedio delle truppe serbe a Tuzla e nell'omaggio a Jack London nel capitolo finale. Tirando le somme, per una lettura agevole e scacciapensieri, meglio dedicarsi ad altri autori.
125 reviews
July 26, 2011
Atmosfere particolari quelle ddescritte mirabilmente e poeticamente in questo romanzo. Il deserto e la tribu che vi abita, si alterna a quanto meno esotico e soprattutto apparentemente meno letterario ci possa essere come il ricordo del padre tappolista (aggiustatutto in liguria!) e al difficile incontro con la guerra di bosnia a Tuzla. Le descrizioni toccano l'anima sensibile di chi ha il coraggio di tanto in tanto di sedersi e stare a guardare un tramonto o il cielo stellato
Profile Image for Ilmatte.
365 reviews19 followers
March 25, 2014
non so se ho capito questo libro. forse non c'è un solo modo per capirlo, ma tanti: il viaggio, la guerra, la solitudine, la bellezza della semplicità. metti insieme tutto questo, e hai la saggezza, di quella che trovi in culture abituate a doversi arrangiare e a vivere in ambienti o periodi storici ostili, e sviluppano quell'incredibile capacità di vedere le cose per come sono, dare importanza a quello che lo è veramente, e scrollare le spalle su tutto il resto.
47 reviews1 follower
October 10, 2012
Poetico? Sarà pure vero, e forse questo spiega perché non mi e' piaciuto. Troppi racconti, ma senza storia. Un cumulo di pensieri che viaggiano assai troppo per il mio gusto. Quale e' la trama, quali sono i pensieri, quali sono i sogni?
Profile Image for esaurito.
21 reviews6 followers
December 30, 2010
Bello e poetico, va letto tutto d'un fiato - o quasi - perché le immagini evocate dalla scrittura leggera e fantasiosa non si perdano.
Poetico.
Profile Image for K115987.
350 reviews
Read
January 15, 2018
Un libro che non ho capito. Belle immagini ma giuro che non l'ho capito.
Displaying 1 - 27 of 27 reviews

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