Mazinga, Goldrake, gli automi antropomorfi di Patlabor, robot pronti all’uso, componibili, trasformabili, simbiotici. Il panorama dei protagonisti delle più amate serie cartoon è vasto, ma c’è qualcosa di incredibilmente ripetitivo nelle azioni di queste macchine mirabolanti, nelle loro storie. Questo libro s’immerge nell’estetica delle serie tv più famose per svelare il mistero: la ripetizione è voluta e programmata, è una formula alla base di un codice linguistico sedimentato nella tradizione orientale. Gli spettatori più piccoli non sembrano infastiditi da questo riproporsi incessante dei modelli di combattimento, anzi. Ogni robot ha le sue mosse speciali sempre identiche, i suoi nemici di sempre. In una metafora degli eterni odi e amori della vita, questa ripetizione genera sicurezza e mito a un tempo. Si può cambiare casa o restare senza la merenda preferita, ma dopo l’alabarda spaziale, ci sarà sicuramente l’attacco con energia solare. E di qualche certezza abbiamo pur bisogno.