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Le mille e una notte, volume 1 of 2
Da Wikipedia:
Le mille e una notte è una celebre raccolta di novelle orientali, datata attorno al X secolo, di varia ambientazione storico-geografica, composta da differenti autori.
È incentrata sul re persiano Shāhrīyār, che, essendo stato tradito da una delle sue mogli, uccide sistematicamente le sue spose al termine della prima notte di nozze. Un giorno, Sharāzād, figlia maggiore del Gran Visir, decide di offrirsi volontariamente come sposa al sovrano, avendo escogitato un piano per placare l'ira dell'uomo contro il genere femminile. Così la bella e intelligente ragazza, per far cessare l'eccidio e non essere lei stessa uccisa, attua il suo piano con l'aiuto della sorella: ogni sera racconta al re una storia, rimandando il finale al giorno dopo. Va avanti così per mille e una notte (che è un modo di dire per indicare un periodo di tempo molto lungo); e alla fine il re, innamoratosi, le rende salva la vita. Ciascuna delle storie principali delle Mille e una notte è quindi narrata da Sherazad; e questa narrazione nella narrazione viene riprodotta su scale minori, con storie raccontate dai personaggi delle storie di Sherazad, e così via.
Le mille e una notte è una celebre raccolta di novelle orientali, datata attorno al X secolo, di varia ambientazione storico-geografica, composta da differenti autori.
È incentrata sul re persiano Shāhrīyār, che, essendo stato tradito da una delle sue mogli, uccide sistematicamente le sue spose al termine della prima notte di nozze. Un giorno, Sharāzād, figlia maggiore del Gran Visir, decide di offrirsi volontariamente come sposa al sovrano, avendo escogitato un piano per placare l'ira dell'uomo contro il genere femminile. Così la bella e intelligente ragazza, per far cessare l'eccidio e non essere lei stessa uccisa, attua il suo piano con l'aiuto della sorella: ogni sera racconta al re una storia, rimandando il finale al giorno dopo. Va avanti così per mille e una notte (che è un modo di dire per indicare un periodo di tempo molto lungo); e alla fine il re, innamoratosi, le rende salva la vita. Ciascuna delle storie principali delle Mille e una notte è quindi narrata da Sherazad; e questa narrazione nella narrazione viene riprodotta su scale minori, con storie raccontate dai personaggi delle storie di Sherazad, e così via.
818 pages, Hardcover
Published March 1, 1987
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About the author
Anonymous
791k books3,369 followersBooks can be attributed to "Anonymous" for several reasons:
* They are officially published under that name
* They are traditional stories not attributed to a specific author
* They are religious texts not generally attributed to a specific author
Books whose authorship is merely uncertain should be attributed to Unknown.
See also: Anonymous
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Community Reviews
Displaying 1 of 1 review
May 11, 2013
E' da quando ho 12 anni che tento di leggere Le mille e una notte, senza mai andare oltre alle 100 pagine (ad essere generosa). Stavolta ho affrontato il primo volume come un'azione da cancellare dalla lista "da fare", e sono arrivata alla fine. Non so se affrontare subito il secondo tomo, approfittando dell'impeto che ho preso, o smettere per altri 23 anni.
Mi piacciono le fiabe e le favole, mi piacciono tanto, ma queste no: le trovo troppo leziose. Certo è interessante vedere come si è evoluta la figura del buon musulmano: stando a quanto ho capito qui, è una persona (perché le donne che animano queste pagine non sono da meno degli uomini) onesta, che tiene fede alla parola data, che paga i debiti, generosa con gli amici e i bisognosi, amante delle arte, ferrata nella musica e nella poesia, che apprezza il buon cibo e il buon vino, che si innamora al primo sguardo e rimane fedele nei secoli, a volte perdendo il senno e la salute per un amore che non può essere ricambiato. Tutti amano le belle storie, primo fra tutti il monarca che da il via alla sequela dei racconti di Sherazade. Però quanta formalità! Quante cerimonie, quanti giri di parole! Ho capito che anche la conversazione è un'arte con regole ben precise, dove si deve spesso senza affermare niente, abusando di perifrasi.
Per me è stato più un esercizio di lettura che un semplice piacere.
Mi piacciono le fiabe e le favole, mi piacciono tanto, ma queste no: le trovo troppo leziose. Certo è interessante vedere come si è evoluta la figura del buon musulmano: stando a quanto ho capito qui, è una persona (perché le donne che animano queste pagine non sono da meno degli uomini) onesta, che tiene fede alla parola data, che paga i debiti, generosa con gli amici e i bisognosi, amante delle arte, ferrata nella musica e nella poesia, che apprezza il buon cibo e il buon vino, che si innamora al primo sguardo e rimane fedele nei secoli, a volte perdendo il senno e la salute per un amore che non può essere ricambiato. Tutti amano le belle storie, primo fra tutti il monarca che da il via alla sequela dei racconti di Sherazade. Però quanta formalità! Quante cerimonie, quanti giri di parole! Ho capito che anche la conversazione è un'arte con regole ben precise, dove si deve spesso senza affermare niente, abusando di perifrasi.
Per me è stato più un esercizio di lettura che un semplice piacere.
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