È un periodo tranquillo per il commissariato di Rivorosso Umbro, e Adalgisa Calligaris comincia già a pregustare le gioie della pensione. Ma la quiete viene interrotta bruscamente dal medico legale Carlo Petri, che si mette in testa di organizzare una rimpatriata con i vecchi compagni delle medie. Adalgisa, che conserva un pessimo ricordo di quel periodo della sua vita, non vorrebbe saperne niente, ma purtroppo Petri non sente non solo la invita, ma la incarica anche di rintracciare i tredici ex alunni che non vivono più a Rivorosso. Adalgisa si mette così sulle tracce dei compagni di scuola, che non vede da quarant’anni. Tuttavia, quella che sembrava soltanto una fastidiosa incombenza assume presto tratti decisamente più uno degli invitati, Luigi Gallettini, detto Frittomisto, sembra scomparso nel nulla. La sua ricerca conduce Adalgisa a Roma, dove l’indagine si intreccia alla misteriosa morte di un’importante artista norvegese e alla storia del celebre furto dell’ Urlo di Edvard Munch… Una nuova, intricata indagine per il commissario Adalgisa Calligaris «Alessandra Carnevali ha saputo creare una poliziotta dura e intelligente e una narrazione dai lampi dialettali umbri con l’ironia a tenere tutto insieme.» Corriere della Sera «Un’avventura noir che dipinge la realtà fra immagini ed emozioni.» «Fino all’ultimo tante ipotesi, tanti sospetti e una soluzione inaspettata che non si era presa in considerazione. Davvero bello!» «Alessandra Carnevali è una certezza! Ho letto tutti i libri incentrati su Adalgisa Calligaris e ogni volta faccio fatica a distaccarmi dal suo mondo e dalla sua vita. Aspetto di ritrovarla presto in una nuova storia appassionante e divertente.» Alessandra Carnevali È nata a Orvieto ed è laureata in Lingue. Si occupa di promozione web per eventi e artisti emergenti. La Newton Compton ha pubblicato Uno strano caso per il commissario Calligaris , libro vincitore del Premio ilmioesordio nel 2016, Il giallo di Villa Ravelli , Il giallo di Palazzo Corsetti , Delitto in alto mare , Il mistero del cadavere nella valigia , Lo strano caso del maestro di violino e Il delitto della vedova Ruzzolo .
Alessandra Carnevali è nata a Orvieto ed è laureata in Lingue. Nel 1996 si diploma come autrice di testi presso il CET di Mogol. Ha partecipato, in veste di autrice, al Festival di Sanremo 2002 con il brano All’infinito eseguito da Andrea Febo. Scrive romanzi, racconti e poesie. Nel 2007 è la prima blogger ufficialmente accreditata al Festival di Sanremo. Dal 2005 al 2012 ha curato online il blog Festival, sulla musica italiana e Sanremo, per il network Blogosfere. Dal 2007 si occupa di promozione web per eventi e artisti emergenti. La Newton Compton ha pubblicato Uno strano caso per il commissario Calligaris, libro vincitore del Premio Ilmioesordio nel 2016.
nono libro della serie sul commissario Adalgisa Calligaris unico libro che non mi é piaciuto perché per tre quarti del libro si parla semplicemente di una rimpatriata fra compagni di classe e del dover ritrovare questi compagni dopo 40 anni che non si vedono quindi molto noioso lento e soprattutto senza alcuna vera indagine, c'è un omicidio si,ma c'è quasi alla fine e se ne parla dopo ben 10 capitoli, per questo non mi ha coinvolto più di tanto peccato perché i primi libri li ho divorati, sembra quasi che per esigenze editoriali stiano obbligando l'autrice a scrivere per forza un libro all'anno e quindi nella fretta vengono fuori questi romanzi che non sono studiati a mio avviso ma solo buttati là un vero peccato perché la Carnevali è geniale e ha creato un personaggio che meriterebbe davvero di andare sul grande schermo magari su una serie TV
Con mia amarezza, debbo ammettere che la storia che inizialmente mi aveva intrigato leggendo la trama, mi ha annoiata lettura in corso. L'idea dell'autrice è stata buona, la storia abbastanza accattivante se fosse stata sviluppata in maniera differente; non ho letto i romanzi precedenti della serie "Un'indagine del commissario Adalgisa Calligaris" per cui non posso affermare se la trama si articoli allo stesso modo, ma in questo caso non è stata ampliamente sviluppata seguendo la trama. L'autrice si è molto concentrata sui due personaggi femminili il commissario Adalgisa e Tamara, sulla loro storia piuttosto che sulla trama e lo scopo principale sembra svanito nel nulla. La scrittura è semplice e il linguaggio quasi elementare con aggiunta di dialetto romanesco a volte difficile da decifrare. La mia critica è solo causata dalle aspettative deluse, con i libri capita, quindi la mia recensione è da considerare altamente ed unicamente soggettiva. Il romanzo lo consiglio innanzitutto a chi segue le vicende e a chi ama già il commissario Adalgisa Calligaris e a chi vuole leggere una storia semplice sotto l'ombrellone. Una storia non impegnativa.
Lo strano caso del quadro scomparso è un divertente e appassionante poliziesco che mi ha tenuta incollata alle pagine per tutta la durata del libro. L’autrice è riuscita a scrivere una storia intrisa di ironia descrivendo un’indagine molto interessante e che inizia con un pretesto banale come può esserla una rimpatriata con i vecchi compagni di classe delle medie.
Il personaggio di Adalgisa Calligaris mi è piaciuto un sacco, è una donna scaltra, ironica, dal carattere tranquillo e molto intuitivo. Ho adorato il suo modo di fare così diretto e sagace, la sua parlantina ironica e il suo fiuto per le indagini. Si butta a capofitto nella ricerca del vecchio compagno di classe e quando capisce che ci sono diversi lati oscuri che girano intorno alla scomparsa di Frittomisto, fa di tutto per venirne a capo, anche se significa indagare sulla morte di una nota pittrice avvenuta in un hotel di Roma, quindi lontano da Rivorosso Umbro.
La narrazione è in terza persona ma l’autrice ci fa assistere da vicino alle peripezie del commissario Calligaris, c’è qualcosa di molto ipnotizzante nel ritmo narrativo. Una volta iniziato a leggere non sono più riuscita a smettere, soprattutto perché la protagonista si trova ad agire su una piccola comunità in cui tutti si conoscono e in cui tutti, nel bene o nel male, riescono a dare il loro apporto alle indagini. La trama corre veloce, così come la sua evoluzione, l’indagine si snoda nel corso dei vari capitoli e l’autrice è riuscita a mantenere alta la curiosità del lettore e svelare solo alla fine in che modo tutti i pezzi del puzzle si sarebbero incastrati. Ho trovato molto originale l’inflessione dialettale che alcuni personaggi come Paris Picchio hanno; la tipica parlata del centro Italia che mi affascina sempre tanto. I dialoghi hanno un bel ritmo e contengono quel pizzico di brio che rende gli scambi di battute incalzanti e ironici. Lo stile di scrittura di Alessandra Carnevali mi è piaciuto molto, la sua penna è scorrevole, ironica, attenta e molto frizzante. Sono rimasta molto coinvolta dall’avventura di Adalgisa Calligaris e mi è venuta voglia di recuperare anche gli altri romanzi.
Non avevo mai letto niente di quest’autrice, ma questo libro devo dire è un perfetto giallo da leggere sotto l’ombrellone. Una giallo atipico che non comincia con il solito omicidio, ma comincia invece dalla ricerca da parte del commissario Calligaris di alcuni compagni di scuola media per una rimpatriata. Da qui una serie di personaggi si intrecciano fino al commovente finale. Alcune cose mi hanno fatto storcere il naso come ad esempio il personaggio stesso del commissario, i metodi che usa sono alquanto discutibili che sfociano addirittura nell’illegalità. Alcune cose le ho trovate un po’ assurde e inverosimili. Lo consiglio a tutti coloro che vogliono una lettura leggera e scorrevole.
Adalgisa si reca a Roma per cercare un vecchio amico di scuola e si ritrova nel bel mezzo di un'indagine di omicidio, e, sebbene non accetto, riuscirà a dare un importante aiuto ai colleghi romani. Anche se alcuni passaggi li ho trovati un po' lenti, è stata una piacevole lettura, con diversi momenti di ironia, certamente non mi aspettavo il singolare sviluppo dell'indagine nel finale😆; non ho invece apprezzato il tratteggio lasciato dall'autrice circa l'utilizzo delle forze dell'ordine per scopi privati. Eccomi giunta alla fine di questa serie, non posso dire che non mi sia piaciuta, ma sicuramente Adalgisa Calligaris & Co. non saranno tra i personaggi letterari che mi mancheranno...
Proseguo la lettura sia per la piacevolezza dell'ascolto (il lettore rende secondo me molto bene l'accento) che per il fatto che mi sono affezionata ai personaggi. Il giallo ormai mi interessa assai meno del sapere come proseguono le vicende della protagonista.
E' il primo libro che leggo di questa scrittrice. Non male, scrittura molto, forse a volte troppo, semplice, scorrevolem na niente di che. Avei voglia di leggere i precedenti solo per inquadrare di piu i personaggi. Poca suspence comunque.