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La Leggenda Leggendaria degli Eroi Epici #1
Il Prigioniero della Torre
In un tempo non ancora lontano, un manipolo di Eroi Epici salvò il mondo dal Signore Oscuro e dalle armate delle tenebre. Oggi il mondo li ha dimenticati. Con le chiome non più folte che incanutiscono e le ossa che cominciano a scricchiolare, i vecchi Eroi si arrabattano per sbarcare il lunario, scroccando impunemente l’ospitalità dei vecchi amici e tentando di sfuggire alle orde fameliche dei creditori. Tuttavia, quando una nuova minaccia calerà sulla terra di Agaland, saranno Loro i soli a levarsi per proteggerla. Mentre un’insolita pioggia di stelle reca il presagio di eventi straordinari, gli Eroi in pensione tentano di scoprire il filo che lega la sparizione di greggi, carovane e intere città all’arresto di un enigmatico straniero, custode di indicibili segreti. Ma per riuscire nell’impresa dovranno di nuovo confrontarsi con il loro più acerrimo nemico: il redivivo Signore Oscuro in persona – a sua volta invecchiato, un poco imbolsito e soprattutto molto, molto arrabbiato…
- GenresFantasy
732 pages, Kindle Edition
First published June 6, 2013
4 people are currently reading
33 people want to read
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Community Reviews
Displaying 1 - 10 of 10 reviews
April 26, 2021
Commento alla seconda kettura
Quando ho letto per la prima volta questo libro non avevo ancora avuto il piacere di leggere Sir Terry Pratchett e pertanto ero rimasto affascinato dalla capacità di mescolare le differenti ispirazioni e di costruire una parodia-che-non-è-esattamente-una-parodia piena di battute, digressioni umoristiche e registri comici.
A distanza di otto anni ho però avuto modo di espandere il mio bagaglio letterario e di poter quindi concludere che sì, Il Prigioniero della Torre è un romanzo umoristico molto divertente, ma che avrei sicuramente preferito un po' meno humor e un po' più di attenzione alla trama, che si interrompe sul più bello in un cliffhanger promettente un altrettanto citazionistico seguito che si spera porti a compimento i numerosi interrogativi rimasti aperti. Ma non ci spero troppo.
Era da tempo che cercavo un libro così: un libro fantasy che fa il verso a n-mila saghe fantasy e di sci-fi, a film epici e cult di vario genere (Lo chiamavano Trinità anyone?), al linguaggio aulico come a quello "volgare". Un libro che si prendesse sul serio ma al contempo si prendesse in giro tutto il tempo.
La storia è molto semplice: un gruppo di eroi (e non) si mette assieme per cercare di scongiurare la fine del mondo (originale, vero?) e per farlo attraversa tutta una serie di peripezie al limite del tragicomico. Magie, inganni, doppiogiochisti, triplo-quadri-carpiatogiochisti e vecchi amici dal nome molto simile a quello di un Generale della Nuova Repubblica che gestiva una città sulle nuvole.
Questo e molto altro si trova racchiuso nelle pagine scanzonate di questo racconto, molto simpatico e promettente. Per essere un'opera prima mi ha già messo la scimmia del seguito (che spero arriverà quanto prima)!
Quando ho letto per la prima volta questo libro non avevo ancora avuto il piacere di leggere Sir Terry Pratchett e pertanto ero rimasto affascinato dalla capacità di mescolare le differenti ispirazioni e di costruire una parodia-che-non-è-esattamente-una-parodia piena di battute, digressioni umoristiche e registri comici.
A distanza di otto anni ho però avuto modo di espandere il mio bagaglio letterario e di poter quindi concludere che sì, Il Prigioniero della Torre è un romanzo umoristico molto divertente, ma che avrei sicuramente preferito un po' meno humor e un po' più di attenzione alla trama, che si interrompe sul più bello in un cliffhanger promettente un altrettanto citazionistico seguito che si spera porti a compimento i numerosi interrogativi rimasti aperti. Ma non ci spero troppo.
Era da tempo che cercavo un libro così: un libro fantasy che fa il verso a n-mila saghe fantasy e di sci-fi, a film epici e cult di vario genere (Lo chiamavano Trinità anyone?), al linguaggio aulico come a quello "volgare". Un libro che si prendesse sul serio ma al contempo si prendesse in giro tutto il tempo.
La storia è molto semplice: un gruppo di eroi (e non) si mette assieme per cercare di scongiurare la fine del mondo (originale, vero?) e per farlo attraversa tutta una serie di peripezie al limite del tragicomico. Magie, inganni, doppiogiochisti, triplo-quadri-carpiatogiochisti e vecchi amici dal nome molto simile a quello di un Generale della Nuova Repubblica che gestiva una città sulle nuvole.
Questo e molto altro si trova racchiuso nelle pagine scanzonate di questo racconto, molto simpatico e promettente. Per essere un'opera prima mi ha già messo la scimmia del seguito (che spero arriverà quanto prima)!
May 18, 2019
Come sarebbe un mondo fantasy se si sostituisse l'epicità con il realismo? E se il classico contadino/pastore prescelto che dimostra di avere improbabili doti innate che lo trasformano in eroe fosse sostituito da un uomo comune che resta, beh, comune per tutto il romanzo? E se tale personaggio non meriti per nessun motivo di essere memorabile?
Se volete risposta a questi interrogativi allora questo è il fantasy che fa che voi.
"La leggenda leggendaria degli eroi epici" è una saga, di cui "Il prigioniero della torre" compone il primo titolo; "Stolti mortali" il secondo, e possibilmente ci saranno altri titoli.
- Genere: fantasy comico, dissacrante e pieno di riferimenti nerd eppure, non per questo, un romanzo in cui la trama è secondaria. Anzi una trama complessa, in cui le azione dai personaggi sono coerenti con le motivazioni e il carattere degli stessi. Una trama studiata a tavolino con largo anticipo sulla scrittura, una trama coerente e senza buchi, superiore a quella della maggior parte dei fantasy "seri". Un fantasy vero, di stampo classico, con tanto di viaggi tra razze e popoli diversi. Tra i migliori fantasy di ispirazione classica che abbia mai letto.
- Stile: libro scritto da gente che sa scrivere, che utilizza uno stile di scrittura meraviglioso, fluido, originale nel modo in cui rompe la barriera con il lettore. Uno stile che nella sua pomposità si contrappone ironicamente ad argomenti non proprio aulici eppure uno stile che nonostante la sua solennità non appesantisce mai la lettura.
- Personaggi: sono il punto di forza del romanzo. In particolare, credo che il Signore Oscuro de "La leggenda leggendaria" sia uno dei personaggi meglio riusciti di cui abbia mai letto.
Se volete risposta a questi interrogativi allora questo è il fantasy che fa che voi.
"La leggenda leggendaria degli eroi epici" è una saga, di cui "Il prigioniero della torre" compone il primo titolo; "Stolti mortali" il secondo, e possibilmente ci saranno altri titoli.
- Genere: fantasy comico, dissacrante e pieno di riferimenti nerd eppure, non per questo, un romanzo in cui la trama è secondaria. Anzi una trama complessa, in cui le azione dai personaggi sono coerenti con le motivazioni e il carattere degli stessi. Una trama studiata a tavolino con largo anticipo sulla scrittura, una trama coerente e senza buchi, superiore a quella della maggior parte dei fantasy "seri". Un fantasy vero, di stampo classico, con tanto di viaggi tra razze e popoli diversi. Tra i migliori fantasy di ispirazione classica che abbia mai letto.
- Stile: libro scritto da gente che sa scrivere, che utilizza uno stile di scrittura meraviglioso, fluido, originale nel modo in cui rompe la barriera con il lettore. Uno stile che nella sua pomposità si contrappone ironicamente ad argomenti non proprio aulici eppure uno stile che nonostante la sua solennità non appesantisce mai la lettura.
- Personaggi: sono il punto di forza del romanzo. In particolare, credo che il Signore Oscuro de "La leggenda leggendaria" sia uno dei personaggi meglio riusciti di cui abbia mai letto.
March 9, 2018
Ho letto questo libro con un piacere assurdo, ritrovando esaltati oltre ogni dire tutti i cliché del fantasy e tutti gli stereotipi del genere, con razzie a man bassa dal mondo dell'heroic fantasy e dei giochi di ruolo.
Esagerazioni fantastiche, che mi hanno strappato sane risate, mettendo nello scaffale virtuale del mio kindle un pezzo mirabile di fantasy umoristico che non ha nulla da invidiare a Terry Pratchett (che, però, ragazzi mi spiace, ma lui è inarrivabile!).
La trama è ben sviluppata, coerente e lineare per tutti i punti di vista che poi si incontrano e proseguono assieme fino a dividersi nuovamente in missioni diverse.
La scrittura è fluida, aulica e pomposa a dare ancora di più il senso dell'esagerato, nonostante ciò non è mai noiosa o prolissa in modo fastidioso. Una grammatica impeccabile e, se ci fossero dei refusi, io non li ho visti. Forse ero troppo impegnata a riprendermi dalle risate, asciugandomi gli occhi dalle lacrime o a cercare il respiro, perso chissà dove tra le pagine di questo libro.
E, risate a parte, è mirabile il modo in cui tutto risulti - nel gioco dell'assurdo - logico, filante, perfetto. Con conseguenze che non danno adito a buchi di trama, anzi e come tutto abbia un senso, risultando credibile e pertanto ancora più umoristico. Belli, bellissimi i personaggi, caratterizzati alla perfezione, incarnano lo stereotipo di classe a cui appartengono, anzi di più, SONO LO stereotipo di genere, sono l'esagerazione di tale stereotipo e per questo ancora più belli e, assurdamente, credibili.
Amici amanti del fantasy e dei giochi di ruolo, questa è una lettura che non dovete farvi scappare per nessun motivo al mondo!
Esagerazioni fantastiche, che mi hanno strappato sane risate, mettendo nello scaffale virtuale del mio kindle un pezzo mirabile di fantasy umoristico che non ha nulla da invidiare a Terry Pratchett (che, però, ragazzi mi spiace, ma lui è inarrivabile!).
La trama è ben sviluppata, coerente e lineare per tutti i punti di vista che poi si incontrano e proseguono assieme fino a dividersi nuovamente in missioni diverse.
La scrittura è fluida, aulica e pomposa a dare ancora di più il senso dell'esagerato, nonostante ciò non è mai noiosa o prolissa in modo fastidioso. Una grammatica impeccabile e, se ci fossero dei refusi, io non li ho visti. Forse ero troppo impegnata a riprendermi dalle risate, asciugandomi gli occhi dalle lacrime o a cercare il respiro, perso chissà dove tra le pagine di questo libro.
E, risate a parte, è mirabile il modo in cui tutto risulti - nel gioco dell'assurdo - logico, filante, perfetto. Con conseguenze che non danno adito a buchi di trama, anzi e come tutto abbia un senso, risultando credibile e pertanto ancora più umoristico. Belli, bellissimi i personaggi, caratterizzati alla perfezione, incarnano lo stereotipo di classe a cui appartengono, anzi di più, SONO LO stereotipo di genere, sono l'esagerazione di tale stereotipo e per questo ancora più belli e, assurdamente, credibili.
Amici amanti del fantasy e dei giochi di ruolo, questa è una lettura che non dovete farvi scappare per nessun motivo al mondo!
March 3, 2021
Avete presente quella sensazione di serenità che deriva dal rileggere o rivedere un film o libro che si conosce a memoria, quella in cui si sa - o si intuisce con buona approssimazione - fin dal principio come si evolveranno gli eventi? O ancora quella sensazione che si prova nell'andare a spasso con gli amici di una vita? Beh, in questo volume si può trovare tutto questo: i personaggi si salvano dall'essere delle mere copie carbone degli stereotipi di genere grazie a (o per colpa di) abbondanti iniezioni di elementi umoristici/ridicoli/grotteschi. Notoriamente il fantasy è sempre stato un genere tendente al serio, o serioso, ed è apprezzabile il tentativo fatto su queste pagine di rimuovere la patina solenne e altisonante di cui il genere si è sempre ammantato. O almeno, il tentativo è apprezzabile in parte; così come è apprezzabile in parte il dipanarsi della trama, che cattura l'attenzione per tre quarti, per poi disperdersi in una serie di rivoli inoffensivi (e un po' noiosi), che poco o nulla conservano dell'impattante energia da fiume in piena che avevano all'inizio. Ho trovato un po' fastidiosi anche i ripetuti "abbattimenti della quarta parete", in cui il narratore si rivolge direttamente al lettore. Bene, ma non benissimo.
September 22, 2023
La caratteristica che ho apprezzato di più in questo romanzo è indubbiamente lo stile narrativo, con l'uso di un linguaggio ricercato ma non lezioso e di una sintassi il più possibile breve e senza fronzoli. Sembra una storia di Tolkien scritta però nel 2013. Il tono è fondamentalmente comico, almeno fino a quando non sfocia nell'ironia o nella parodia; numerosi sono i riferimenti aulici per esempio a Il Signore degli anelli, Il trono di spade, Harry Potter e, udite udite, anche a Star Wars.
Al secondo posto nell'elenco degli aspetti che mi sono piaciuti di più di questo libro metto sicuramente il colpo di scena finale, che sconvolge e stravolge il genere letterario e sorprende col botto il lettore che mai si sarebbe aspettato una simile deriva.
Un unico appunto mi sento di fare agli autori: qualche pagina in meno non avrebbe guastato la bellezza dell'opera.
Al secondo posto nell'elenco degli aspetti che mi sono piaciuti di più di questo libro metto sicuramente il colpo di scena finale, che sconvolge e stravolge il genere letterario e sorprende col botto il lettore che mai si sarebbe aspettato una simile deriva.
Un unico appunto mi sento di fare agli autori: qualche pagina in meno non avrebbe guastato la bellezza dell'opera.
April 20, 2019
Scorrevole, originale, coinvolgente e spesso esilarante. Maghi rimbambiti, playboy a fine carriera, venerabili maestri pervertiti, signori oscuri piagnoni, barbari teneroni, donzelle innamorate e quindi micidiali e... elementali della puzza, il tutto condito da innumerevoli citazioni di diversi tormentoni nerd (ci sono pure le scazzottate alla Bud Spencer e Terence Hill). Tuttavia, dietro tutta questa caciara v'è un'ossatura solida costituita da una trama interessante e ben strutturata. Nonostante la mole si legge tutto d'un fiato. Imprescindibile per gli amanti del fantasy comico e, comunque, consigliato a tutti.
October 18, 2018
Il Prigioniero della Torre è il corposo incipit di una saga fantasy all'apparenza molto classica (il nemico invisibile, gli eroi costretti ad agire nell'ombra, le lotte fratricide mentre il resto del mondo brucia... le solite cose) scosso da un'abbondante iniezione di umorismo, da un'infinita serie di citazioni (film, musica, libri, fumetti... c'è veramente di tutto) e da una piacevole aria di allegro cazzeggio che ho molto apprezzato. In definitiva una lettura piacevole, i Nerdheim non sono certo Pratchett ma superano, ampiamente, la soglia della sufficienza.
December 16, 2022
Verboso.
Eccessivamente, inutilmente prolisso.
Avrei voluto dare una votazione più alta, perchè comunque la storia proposta è interessante e il mondo creato ampio ma questa continua voglia, necessità di intermezzi descrittivi rallenta davvero il ritmo e rende difficile continuare nella lettura.
Il libro sarebbe potuto essere tranquillamente lungo la metà e non perdere nulla della sua efficacia.
Capisco il tono canzonatorio e parodistico, ma all'ennesima descrizione di una situazione grottesca e di personaggi tragicomici davvero non fanno più ridere ma infastidiscono soltanto.
Eccessivamente, inutilmente prolisso.
Avrei voluto dare una votazione più alta, perchè comunque la storia proposta è interessante e il mondo creato ampio ma questa continua voglia, necessità di intermezzi descrittivi rallenta davvero il ritmo e rende difficile continuare nella lettura.
Il libro sarebbe potuto essere tranquillamente lungo la metà e non perdere nulla della sua efficacia.
Capisco il tono canzonatorio e parodistico, ma all'ennesima descrizione di una situazione grottesca e di personaggi tragicomici davvero non fanno più ridere ma infastidiscono soltanto.
July 28, 2017
Carino, una bella caricatura dei romanzi fantasy ricco di citazioni e situazioni improbabili.
Non ha la profondità di Pratchett (e non pretende nemmeno di averla), ma è un bel malloppo che diverte a farsi leggere.
Non ha la profondità di Pratchett (e non pretende nemmeno di averla), ma è un bel malloppo che diverte a farsi leggere.
November 4, 2013
3.5/5
Recensione su: http://wp.me/p3X6aw-4Z
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