La raccolta comprende sei novelle pubblicate nel 1902. Nella novella eponima la protagonista, Magda, vive in solitudine una crisi esistenziale. Durante una notte arcana si assiste alla sua metamorfosi in artista che contempla la bellezza della natura e si riconcilia con gli uomini e con la vita. Anche la novella Il bambino smarrito replica paesaggi lunari e notti stellate, con l'aggiunta di motivi fiabeschi. Qui, un aspirante suicida trova una motivazione per continuare a vivere interessandosi alle sorti del piccolo. Frammenti fiabeschi si ritrovano anche in Sarra che racconta la storia di una fanciulla maltrattata. Il racconto lungo La giumenta nerainaugura il filone del «bestiario» deleddiano. La novità tematica è nella novella Le due giustizie il cui protagonista è una vittima dell'ingiustizia degli uomini.
Grazia Deledda (Nuoro, 1871 – Roma, 1936), è stata una scrittrice italiana vincitrice del Premio Nobel per la letteratura 1926. È ricordata come la seconda donna, dopo la svedese Selma Lagerlöf, a ricevere questo riconoscimento, e la prima italiana. È autrice di 32 romanzi, 250 racconti, 2 drammi teatrali, oltre ad una sceneggiatura cinematografica (Cenere).
Collana Il Disoriente - Luoghi della lettura Le pubblicazioni Intra sono tutte in formato cartaceo tascabile (12,7×20,3 cm) e in ebook, con grande attenzione rivolta alla leggibilità del testo e alla grafica.
Grazia Maria Cosima Damiana Deledda was an Italian writer who received the Nobel Prize for Literature in 1926 "for her idealistically inspired writings which with plastic clarity picture the life on her native island [i.e. Sardinia] and with depth and sympathy deal with human problems in general". She was the first Italian woman to receive the prize, and only the second woman in general after Selma Lagerlöf was awarded hers in 1909.
Grazia Deledda, unica scrittrice italiana ad aver vinto il Nobel per letteratura, mi ha sempre interessato conoscerla, ma non sapevo mai da dove partire. Quella sensazione di attrazione/repulsione, mi ha portato, in qualche modo, a posticipare. In molti mi hanno consigliato "Canne al vento", principalmente... Alla fine ho optato per questa raccolta di 6 racconti, incentrati sull'amore in tutte le sue infinite sfaccettature e come sfondo il paesaggio campagnolo sardo, di fine Ottocento, inizi Novecento, dove il folklore, le leggende, i canti popolari e le storie delle tradizioni locali, si intrecciano con la penna molto poetica e delicata della Deledda. Mi ha sbalordito e non poco...
Come in poche pagine Deledda riesce a tratteggiare un personaggio e farci sentire tutti i suoi disagi. Un piccolo racconto che è una conferma di quanto sia grande questa scrittrice.
Bellissima raccolta di racconti, sono storie di rinascita, di amore, di vendetta, indubbiamente tutti ambientati in Sardegna, colmi di tradizioni locali e modi di pensare del periodo; tutti scritti con lo stile tipico della Deledda, fluido e poetico.