Si percepisce in ogni pagina la Sicilia: quella dell’entroterra, dei piccoli paesi, quella libera dai luoghi comuni e senza modifiche atte solo ad accontentare le aspettative dei turisti. Un libro leggero ma non banale sebbene tutta (o quasi) la storia sia racchiusa già nel titolo; ogni pagina è intrinsa di femminismo e esaltazione della potenza delle donne: imprenditorialità, capacità di reinventarsi e di far fronte alle difficoltà e ai pregiudizi, a superare anche i preconcetti sociali e gestire al meglio rapporti tra generazioni e caratteri diversi. Ci si affeziona a queste donne e si parteggia per loro affinché raggiungano il meritato successo e questo é merito della qualità della scrittura, così limpida, avvolgente, descrittiva senza annoiare e leggera senza tralasciare contenuti. I temi sono svariati e abbracciano tutte le generazioni: vediamo lo struggimento di signore di età avanzata che hanno ancora tanto da dare, il loro legame con la famiglia e l’indole combattiva che non appartiene alle ragazze più giovani che, invece, si sentono già vinte, abbandonano in partenza per via di aspettative sociali non sostenibili o troppo limitanti. Un libro che parla di rivincita, di forza interiore, di sogni che si realizzano, di sudore, di conquiste, di rapporti, di radici.
Una storia molto divertente e leggera. Anche un po' di ispirazione a tratti. La protagonista è una donna che decide di tornare alla sua Terra e apre una rosticceria specializzata in arancini. Una donna che nonostante le insicurezze riesce ad andare contro corrente e cambiare vita. Anche le 4 antagoniste sono tutte personaggi interessanti, anche se approfonditi un po' poco. La storia di come diventano famosi i loro arancini è un tantino surreale, ma calza a pennello nella narrazione. Una lettura carina, mi è piaciuta!