Jump to ratings and reviews
Rate this book

Poesie

Rate this book
Polish

202 pages, Paperback

First published January 1, 1983

8 people are currently reading
89 people want to read

About the author

Czesław Miłosz

312 books874 followers
Czesław Miłosz was a Nobel Prize winning poet and author of Polish-Lithuanian heritage. He memorialised his Lithuanian childhood in a 1955 novel, The Issa Valley , and in the 1959 memoir Native Realm . After graduating from Sigismund Augustus Gymnasium in Vilnius, he studied law at Stefan Batory University and in 1931 he travelled to Paris, where he was influenced by his distant cousin Oscar Milosz, a French poet of Lithuanian descent and a Swedenborgian. His first volume of poetry was published in 1934.

After receiving his law degree that year, he again spent a year in Paris on a fellowship. Upon returning, he worked as a commentator at Radio Wilno, but was dismissed, an action described as stemming from either his leftist views or for views overly sympathetic to Lithuania. Miłosz wrote all his poetry, fiction, and essays in Polish and translated the Old Testament Psalms into Polish.

Awarded the 1980 Nobel Prize in Literature for being an author "who with uncompromising clear-sightedness voices man's exposed condition in a world of severe conflicts."

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
30 (38%)
4 stars
27 (35%)
3 stars
16 (20%)
2 stars
4 (5%)
1 star
0 (0%)
Displaying 1 - 8 of 8 reviews
Profile Image for Fabiola.
135 reviews14 followers
August 5, 2022
Czesław Miłosz – Dono, 1971

Un giorno così felice.
La nebbia si alzò presto, lavoravo in giardino.
I colibrì si posavano sui fiori del quadrifoglio.
Non c’era cosa sulla terra che desiderassi avere.
Non conoscevo nessuno che valesse la pena d’invidiare.
Il male accadutomi, l’avevo dimenticato.
Non mi vergognavo al pensiero di essere stato chi sono.
Nessun dolore nel mio corpo.
Raddrizzandomi, vedevo il mare azzurro e le vele.


Questa è la meravigliosa poesia che anni fa mi fece conoscere il poeta Miłosz, una tra le più dolci e serene. Spesso, invece, il poeta, Premio Nobel 1980, tratta dell'inesorabilità della vita, senza che la sua commozione si trasformi in pathos, come in questi versi:

Per chi, pensava, questo splendore? Per me solo?
Eppure continuerà ad esserci quando io non sarò più.
- da Studio della solitudine, 1975

Una raccolta varia che tratta anche temi quali la guerra e la Fede, l'amicizia, le ansie e le preoccupazioni del vivere quotidiano in un mondo difficile.
Tuttavia avrei apprezzato più note esplicative, sia per il contenuto storico che per il processo di traduzione.

Poesie da leggere e rileggere.
Profile Image for Domenico Fina.
291 reviews89 followers
October 8, 2017
Uno dei massimi poeti del Novecento (basterebbe una poesia come questa, per intendersi)

Elegia per N.N.


Dimmi se per te è troppo lontano.
Saresti potuta correre sopra le corte onde del Baltico,
e oltre la pianura di Danimarca, oltre il bosco di faggi,
girare verso l'oceano, e là ecco già
il Labrador, bianco in questa stagione dell'anno.
E se a te, che sognavi un'isola solitaria,
fanno paura le città e lo scintillio delle luci sulle strade,
avevi un sentiero proprio in mezzo al deserto dei boschi,
sul lividore delle acque sgelate con le impronte dell'alce e del caribù,
fino alle Sierre, alle miniere d'oro abbandonate.
Il fiume Sacramento ti avrebbe guidata
fra colline coperte di querce spinose.
Ancora un boschetto di eucalipti e saresti giunta da me.
E' vero quando la manzanita è in fiore
e la baia è azzurra nei mattini di primavera
penso controvoglia alla casa fra i laghi
e alle rezzuole trascinate sotto il cielo lituano.
La cabina dove riponevi la gonna prima del bagno
si è mutata per sempre in un astratto cristallo.
C'è là un'oscurità di miele vicino alla veranda
e piccole civette buffe e l'odore delle corregge.
Come si potesse vivere allora, neppure io lo so.
Stili e abiti vibrano indistinti,
non autonomi, tesi al finale.
Che importa il nostro anelare alle cose in se stesse?
La consapevolezza del tempo che passa ha bruciacchiato i cavalli davanti alla fucina
e le colonnine sulla piazza del mercato della cittadina
e le scale e la parrucca di mamma Fliegeltaub.
Abbiamo imprato davvero molto, lo sai.
Come viene tolto, via via,
ciò che tolto non poteva essere, le persone, le contrade.
E il cuore non muore quando sembra che dovrebbe.
Sorridiamo, sulla tavola ci sono tè e pane.
Solo il rimorso di non aver amato
le poveri ceneri a Sachsenhausen
di un amore assoluto oltre misura d'uomo.
Ti sei abituata a nuovi, umidi inverni,
alla casa dove il sangue del proprietario tedesco
fu lavato sui muri ed egli non tornò mai.
Anch'io ho preso solo ciò che è possibile, e città e paesi.
Non si può entrare due volte nello stesso lago
su un fondo imbottito di foglie di sole.
Le colpe tue e mie? Piccole colpe.
I segreti tuoi e miei? Segreti da poco.
Quando legano la mascella con un fazzoletto e fra le dita infilano una croce
e da qualche parte abbaia un cane e brilla una stella.
No, non perché sia lontano
non sei venuta a trovarmi quel giorno o quella notte.
Di anno in anno cresce in noi l'indifferenza.
Profile Image for Giuseppe Del Core.
180 reviews6 followers
Read
August 15, 2018
Abbiamo imprato davvero molto, lo sai.
Come viene tolto, via via,
ciò che tolto non poteva essere, le persone, le contrade.
E il cuore non muore quando sembra che dovrebbe.
Sorridiamo, sulla tavola ci sono tè e pane.
Solo il rimorso di non aver amato
le poveri ceneri a Sachsenhausen
di un amore assoluto oltre misura d'uomo.

Ti sei abituata a nuovi, umidi inverni,
alla casa dove il sangue del proprietario tedesco
fu lavato sui muri ed egli non tornò mai.
Anch'io ho preso solo ciò che è possibile, e città e paesi.
Non si può entrare due volte nello stesso lago
su un fondo imbottito di foglie di sole.

Le colpe tue e mie? Piccole colpe.
I segreti tuoi e miei? Segreti da poco.
Quando legano la mascella con un fazzoletto e fra le dita infilano una croce
e da qualche parte abbaia un cane e brilla una stella.

No, non perché sia lontano
non sei venuta a trovarmi quel giorno o quella notte.
Di anno in anno cresce in noi.
Profile Image for Bianca Maria.
15 reviews
February 6, 2022

Così poco ho detto.
Giorni brevi.

Giorni brevi,
Notti brevi,
Anni brevi.

Così poco ho detto,
Non ho fatto in tempo.

Il mio cuore si è stancato di
Entusiasmo,
Disperazione,
Ardore,
Speranza.

Le fauci del leviatano
Si sono richiuse su di me.

Nudo giacevo sulle rive
In isole disabitate.

Mi ha trascinato con sé nell’abisso
La bianca balena del mondo.

E ora non so
Cosa fosse vero.

Barkeley, 1969
Profile Image for Antonino.
62 reviews9 followers
July 6, 2021
Le due stelle non sono ovviamente per le poesie di Milosz, che sono bellissime. Sono per l'edizione Adelphi. Non comprendo come testi poetici di un premio Nobel, non siano accompagnati dal testo originale. Non volete sprecare una pagina per questo? Metteteli in nota alla pagina. Metteteli in appendice. Ma da qualche parte mettete i testi. Stiamo parlando di poesia di alto livello, va corredata con l'originale. Punto. Non transigo.
E questo vale per tutti gli Adelphi che pubblicano raccolte di poesie, ovviamente. Vergognatevi.
5 reviews
January 19, 2025
This is not a book. It’s a complete bible of life and death and everything you can learn about anything. It’s incredibly easy to understand how deep and clearly right is what you are reading. I have no words I’ll read this poems forever.
89 reviews3 followers
October 23, 2018
Brodskij lo diceva il più grande. E chi siamo noi per contraddire Brodskij (che era il più grande)?
Displaying 1 - 8 of 8 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.