Max will vor Weihnachten flüchten und auf die Maledivien fliegen. Dabei ist ihm Kurt, sein Hund, im Weg. Kurt war leider eine Fehlinvestition. Er schläft meistens. Und wenn er sich bewegt, dann höchsten irrtümlich.
Kartin wird demnächst dreissig, und leidet unter Eltern, die darunter leiden, dass sie noch keinen Mann fürs Leben gefunden hat. Mit Weihnachten kommt der Höhepunkt des familiären Leidens auf sie zu. Da tritt plötzlich Kurt in Erscheinung. Katrin mag zwar keine Hunde, aber Kurt bringt sie auf eine Idee...
Daniel Glattauer, geboren 1960 in Wien, studierte Pädagogik (Diplomarbeit “Das Böse in der Erziehung”). Zunächst Hobby-Literat, -Liedermacher und Kellner, später Journalist, zuerst Redakteur bei der Presse, dann zwanzig Jahre Autor bei der österreichischen Tageszeitung „Der Standard“. Zwischendurch und jetzt erst recht: Schriftsteller. Verheiratet, ein großes Kind, leider keinen Hund mehr, dafür fünf indische Laufenten im Landhaus im niederösterreichischen Waldviertel.
Mit seinen beiden Romanen „Gut gegen Nordwind“ (2006) und „Alle sieben Wellen“ (2009) gelangen ihm zwei Bestseller, die in zahlreiche Sprachen übersetzt und auch als Hörspiel, Theaterstück und Hörbuch zum Erfolg wurden. „Mama, jetzt nicht!“ (2011) ist ein Band mit Kolumnen aus dem Alltag, die über viele Jahre im „Standard“ erschienen sind.
Schwierig.. einserseits satirisch und witzig, anderseits total schräg und komisch. Eine anstrengende Lektüre, welche schlussendlich einem enttäuschend an Weihnachten verlässt.
Ich habe das Buch geschenkt bekommen und war von dem Titel erst so gar nicht angetan. Ich wurde aber positiv überrascht und konnte das Buch kaum mehr weg legen. Ich kann das Buch wirklich als nette Urlaubslektüre oder für Zugfahrten empfehlen.
Es ist ganz lustig geschrieben, aber ich fand es ehrlich gesagt ziemlich fettfeindlich, und möchte nicht mehr Sterne vergeben. Max, einer der Protagonisten, hat eine Kussphobie, da er mit 8 Jahren die „fette Sissi“ geküsst hat - muss ich noch mehr dazu sagen? Ich würde es nicht weiterempfehlen.
Макс любил женщин. Они его теоретически тоже. Но к сожалению, Макс и женщины плохо сочетались друг с другом.
Мужчины бывают красивые и некрасивые. Красивые суперсексуальны, интересны, как телефонная книга, и, как правило, — откровенные, ярко выраженные мудаки. Некрасивые, как правило, — скрытые, не ярко выраженные мудаки.
Замечательный подарок от Леночки Брежневой (https://www.goodreads.com/user/show/1...) , которая не перестает меня удивлять и знакомить меня с интересными авторами. Это третья книга Даниэля и уже сейчас могу сказать, что автор быстро и умело проложил себе дорожку к списку моих любимых авторов.
В центре сюжета два одиноких человека – Макс и Катрин, каждый из которых в буквальном смысле бежит от приближающегося Рождества и Нового Года. И волей случая и благодаря одной собаки они встречается, и подарят нам искрометную предпраздничную историю.
Я смеялась в голос. До слез. Сразу скажу, что юмор своеобразный, я бы рекомендовала книгу более взрослой аудитории. В книги нет особых пошлостей, но чувство юмора у автора подчас чернее некуда. Финал у автора, на мой взгляд, чуть-чуть подкачал – там будет резкий переход, но даже это я могу простить, так как в целом это не испортило мне впечатление от прочитанной истории. Рекомендую для прочтения в праздники! Отличное настроение гарантировано.
La verdad es que me he debatido entre 2 y 3 estrellas durante toda su lectura. Al final me he decidido por 3 porque me he reído en algunos momentos. La historia es divertida, pero llega un momento en el que se hace muy pesada. Marea la perdiz una y otra vez, es como si la historia no avanzara y siempre pasara lo mismo. Los personajes están bien, pero
Es fácil de leer, pero a veces algo pesado. Cuenta cosas que no son importantes para el libro ni para el desarrollo de los personajes. Quizá es la parte más tediosa y es la que más trabajo me ha costado leer. Por otro lado, y es algo que me ha gustado, es la ironía que usa el autor para describir ciertas cosas como el tiempo.
En definitiva, es un libro para pasar el rato, de lectura rápida y divertido en algunas partes.
Mi è difficile dare un giudizio a questo libro.... Non riesco a capire fino in fondo se mi è piaciuto oppure no, so solo che quando l'ho finito sorridevo, quindi tanto brutto non è.. O forse sorridevo dal sollievo per aver terminato la lettura? Il dubbio c'è.. Vediamo se facendomi qualche domanda riesco a mettere un po' d'ordine nella mia testa..
E' un romanzo d'amore? è un romanzo, questo sì, dove due persone, per un caso fortuito e tra altri e bassi, si incontrano e forse si piacciono, ma definirlo d'amore? No, non è proprio la parola adatta.
Ci sono dei buon personaggi? I personaggi sono.. strani, sì ecco la parola giusta, strani.. All'inizio non pensavo che al mondo potessero esistere due persone come Kristin e Max, ma poi, pensandoci bene forse sì.. Kristin è una ragazza depressa perché non ha una relazione da un po' e i periodi natalizi la deprimono ancor di più perché è il suo compleanno e perché, come ogni anno, dovrà ascoltare le lamentele dei suoi genitori sul fatto che non si è ancora sposata.. Max invece fa tanti piccoli lavoretti che forse, messi insieme, non ne fanno uno intero; anche lui non ha una relazione da un po' ma il motivo è leggermente un po' più clinico e moolto bizzarro (lo lascio scoprire a voi!!).
Ma la cosa più incredibile di tutta questa storia è che è basata sul nulla!! Cioè tra i due c'è evidente attrazione, ma non si conoscono minimamente e soprattutto non si parlano, il discorso più lungo è su una torta di pere!! E come fanno a piacersi due che non si conoscono nemmeno?? Mah...
Ma la vera star di tutto il romanzo è Kurt, un bracco tedesco a pelo ispido che non fa altro che dormire sotto una sedie e che, per qualche insensata ragione (che alla fin però viene svelata) quando dorme da Katrin si risveglia e diventa attivo.
Ho trovato lo stile poco soddisfacente e molto confusionario, troppe parentesi, troppe frasi uscite come d'impulso dalla testa dello scrittore e, quindi, dai suoi personaggi. Ho apprezzato maggiormente il suo stile in "Ti ho mai raccontato del vento del nord" e del suo seguito. Forse le e-mail gli si addicono di più.
Riassumendo è un buon romanzo, ma nulla di speciale..
Avevo letto ‘Le ho mai raccontato del vento del nord’ di questo autore, che mi era piaciuto molto. Quindi appena ho visto questo libro al mercatino ad un prezzo stracciato non ho potuto non prenderlo, pur non conoscendo la trama!
Max odia baciare a causa di un trauma avuto nel suo passato e per questo motivo non è mai riuscito ad instaurare una relazione stabile. Decide di partire per Natale ma non sa a chi lasciare il suo cagnolino Kurt, quindi mette un annuncio su internet. Katrin invece è una donna di quasi trent’anni che non si è ancora sposata, ne ha avuto figli. Non che la cosa sia strana, ma ogni anno a Natale (che coincide anche con il suo compleanno) i suoi genitori glielo fanno pesare. Quando vede l’annuncio di Max su internet pensa di aver trovato la soluzione ai suoi problemi! I due si incontrano e inizia così il loro strano rapporto.
Mi dispiace dire che ho trovato questo libro completamente insensato. A partire da Max e da questa sua fobia per il bacio, passando per le battute infelici che ci sono nel mezzo fino ad arrivare al finale della storia. Non sono riuscita davvero a trovare nulla di piacevole e sensato in questo breve romanzo. Non sono riuscita ad entrare in sintonia con i personaggi, che sono rimasti due sconosciuti per tutto il tempo mentre di solito diventano miei amici. Ho odiato i personaggi secondari, così come alcune cose accadute durante la storia narrata. Non ho sopportato il fatto che Max abbia preso un cane solo perché gli serviva per il lavoro e che poi lo trovi un essere completamente inutile. L’unica cosa bella in questo libro è stata arrivare alla fine. 🤣
Seit mindestens 3 Jahren hab ich den gleichnamigen Film in der Ankündigung für das Weihnachts-TV-Programm entdeckt und mir jedes Mal gedacht "jetzt lieste aber endlich mal das Buch, dann kannste auch den Film gucken" (ich mach es möglichst immer in dieser Reihenfolge). Dieses Jahr hat es dann endlich geklappt.
"Der Weihnachtshund" ist der erste richtige Roman, den Daniel Glattauer anno 2000 geschrieben hat. Und das merkt man dem Buch durchaus an. Glattauer, von Haus aus eigentlich Journalist mit dem Spezialgebiet Kolumnen, Feuilleton und Geschichten aus dem Gericht (die er vorzüglich und meist höchst ironisch im "Standard" zu erzählen pflegte), hat auch im "Weihnachtshund" diese Schreibweise noch beibehalten. Doch was in der Zeitung so vortrefflich funktioniert, hat für mich in Romanform nicht so gut gepasst. Jeder Satz für sich ist zwar schön formuliert, doch in der Masse sind die ganzen Wortwitze, Spitzfindigkeiten und außergewöhnlichen Formulierungen eben doch sehr anstrengend zu lesen. So musste ich den Satz zweimal lesen, wenn er vom "explosionsartigen Ausdruck der Unverträglichkeit einer zu großen Menge Alkohols" schreibt. Und da so eine durchaus tolle Beschreibung eben in jedem 2. Satz vorkommt, bricht das meinen Lesefluss recht häufig. Auch wenn ich es klasse finde wenn er "früh entschlossene Führerscheinbesitzer mit langstieligem Werkzeug zur Schnee-Umverteilung am Straßenrand" ihren Restalkohol vom Vorabend abbauen lässt.
Doch es war nicht nur der anspruchsvolle Schreibstil, sondern auch die doch recht abstruse Handlung bzw. Charaktere, die mich mehr als einmal gefordert haben. Wäre es kein Glattauer gewesen, und hätte ich es nicht extra für meine Book2Movie Challenge gelesen, vielleicht hätte ich sogar abgebrochen mit dem Vermerkt "too strange". So aber hielt ich durch, und hatte durchaus auch vergnügliche Momente. Aber für mehr als 3 Sterne (und einen halben Stern davon gab es nur weil es ein Glattauer war) hat es dann doch nicht gereicht. Ich habe schon 5 spätere Bücher von Daniel Glattauer gelesen, und weiß daher dass er seinen Schreibstil später durchaus der Romanform angepasst hat und trotzdem seine Einzigartigkeit und seinen Humor nicht verloren hat.
Book2Movie Rezension
Das Beste am Film fand ich eigentlich den Schauplatz: Wien. Und immer wenn es eine Außenaufnahme gab rätselte ich mit, wo das denn vielleicht gedreht wurde. Einige Drehorte waren mir gut bekannt, und ich hätte 2004 leicht mal über ein Drehteam stolpern können. Bin ich aber nicht. Nicht wissentlich zumindest.
Wenn man den Film heute ansieht, könnte man aber auch schnell mal denken er wäre aus den 90ern. Er wirkt jedenfalls schon etwas in die Jahre gekommen. Die Mode, die Darsteller, die cineastischen Bilder...verbinde ich alles mit den 90ern.
Die Grundhandlung der Buchvorlage wurde übernommen: Max will für seinen Hund Kurt über die Weihnachtsfeiertage einen Hundesitter finden, damit er dem für ihn tristen Weihnachten in Wien entkommen kann. Katrin nimmt sich Kurt sehr gerne an, damit sie Heiligabend nicht mit ihren Eltern verbringen muss. Ansonsten haben die Figuren aber eigentlich ganz andere Charakterzüge als im Buch. Nicht nur optisch, sondern auch in der Art wie sie sich geben, hatte ich sie mir beim Lesen ganz anders vorgestellt. Vor allem Max' Problem beim Küssen wurde stark abgewandelt, und es gab noch nicht mal eine wirkliche Erklärung wieso er dieses Problem denn eigentlich hat. Daher gab es konsequenterweise auch keine 'Lösung' dafür.
Kurt, eigentlicher Titelheld der Geschichte, kommt sowohl im Buch als auch im Film nur als Randfigur vor. Sicherlich auch bedingt dadurch, dass er fast nur schläft. Immerhin fungiert er als Katalysator für die diversen Treffen von Max und Katrin. Deren schnelles ineinander Verlieben fand ich im Buch schon ziemlich rasch (und ohne so wirkliche Erklärung), aber gut, soll sein. Im Film fand ich es noch unglaubwürdiger, obwohl die beiden Darsteller optisch durchaus ein schönes Paar zusammen abgeben.
Für mich gehört dieser Film fortan also nicht zum Weihnachts-Pflichtprogramm, bzw. zum Kreis der Filme die man rund um Weihnachten gerne mal sehen möchte. Es ist ein belangloser und etwas langweiliger Film um ein Paar, die erst noch ein Paar werden müssen. Und natürlich fehlt im Film auch komplett der Wortwitz von Daniel Glattauer, der mich im Buch zwar auch oft zu viel war aber er machte eben auch die Besonderheit der Geschichte aus.
Ich vergebe für den Film 2,5 Sterne
Fazit Buch vs. Film Beides gehört leider nicht zu meinen Favoriten. Aber der Vollständigkeit halber ist es ganz gut, dass ich dieses Glattauer Buch nun auch endlich mal gelesen habe. Den Film hätte ich nicht wirklich gebraucht.
Gleich nach dem "Weihnachtshund" habe ich übrigens die Verfilmung seines Romans "Geschenkt" angeschaut. Das Buch habe ich vor 4 Jahren gelesen, konnte mich also nicht mehr an alle Einzelheiten erinnern. Im Großen und Ganzen blieb aber die Message des Films die gleiche wie im Buch, und vor allem war der Hauptdarsteller grandios in der Rolle des abgehalfterten Journalisten. Eine Rolle, die Daniel Glatteuer anscheinend öfter mal verwendet hat, und in dem vielleicht auch was autobiografisches steckt?
Il modo di scrivere dell'autore mi è piaciuto quindi il libro si è fatto leggere e anche velocemente, ma purtroppo i lati positivi, per me, si fermano qui. Alcuni stralci e commenti li ho trovati veramente inopportuni, mi azzarderei quasi a tacciarli di bodyshaming. Altro consiglio è quello di non leggere durante una pausa pranzo, alcune parti rischiano veramente di rendere indigesto il pasto 😂
Prima: «Disavventure di due disadattati in amore» Poi: «Tutta colpa di Kurt»
Oh, Dei. Che libro carino. Ho adorato il cane dalla prima pagina. Vorrei essere un bracco tedesco a pelo ispido. Lo ammiro, lo venero, lo invidio. Insomma, un cane così filosofico. Imperdibile.
Ok, torniamo seri. Libro scorrevole, sobrio, con attacchi di ironia cinica o cinismo ironico molto adatti alle situazioni. Fresco (beh, lo si capisce anche dal titolo), coinvolgente, un po' destabilizzante (dico, la cosa di Max), pieno di risate inaspettate strappate dai pensieri cresciuti nella mente di un ammasso di peli con baffi annessi e due occhi come cubetti marroni.
Mit der passenden Lektüre wollte ich mich nun im Advent auf das bevorstehende Weihnachtsfest einstimmen und wurde überhaupt nicht enttäuscht. Diese entzückende Story handelt von einem verklemmten Mann und einer Frau mit ein bisschen Torschlusspanik, die durch einen über die Weihnachtsferien verborgten Hund zusammenkommen. Eine leichte unterhaltsame ironische Liebsgeschichte, die kein bisschen kitschig ist und bei der die Hauptrolle auch noch der Hund Kurt (Drahthaar meine Lieblingsrasse) sehr überzeugend spielt.
Fazit: Köstlich und amüsant! Keine grosse Literatur aber sprachlich auch sehr gut gemacht und eigentlich eine Pflichtlektüre vor Weihnachten.
Ich liebe Romane von Daniel Glattauer. Auch dieser hier ist einfach zauberhaft, sehr flüssig zu lesen, und macht Spaß. Auch wenn Weihnachten noch ein wenig weit weg ist, die Liebesgeschichte um Max und Kathrin durch den Dackel Kurt ist einfach witzig. Klare Leseempfehlung!
3,5 Sterne. Anfangs war es etwas schwierig für mich mit dem Schreibstil, dem österreichischen Hauch (manche Worte habe ich nicht verstanden) und der Einstellung, dass Frauen für Männer kochen oder sorgen sollten (weiß ich nicht mehr so genau). Aber letzten Endes war es doch sehr witzig, vor allem, die Perspektive von Kurt. Und schwupps, war auch schon der letzte Satz und Ende. Das kam etwas abrupt, aber natürlich auch logisch. Die Kapitel sind in die einzelnen Dezembertage aufgeteilt und es war nunmal der 24. 🙂 Aber, naja, trotzdem irgendwie seltsam. Ansonsten eine süße Geschichte von, über, an Weihnachten und Liebe (was ich eigentlich nicht so mag in Büchern), aber ok 👍🏼
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Warum sollte ich ein Buch über Weihnachten lesen, warum ein Buch über ein Hund? Spoiler: der Hund ist Kurt und die Geschichte könnte jederzeit und an jedem Ort stattfinden.
Max ist das Herrchen von Kurt und Max hat ein Problem. Er kann nicht küssen, aber er liebt Katrin. Es ist ein Buch, das lustig, schräg und liebevoll ist. Die merkwürdigen Protagonisten kämpfen mit sich und den Komplexen. Wer gewinnt? Der Hund?
Es ist ein Buch, das vielleicht nach zwei Glühwein geschrieben wurde. Empfehlenswert!
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Einer der witzigeren Adventskalender und absurd. Der Schreibstil ist allerdings fantastisch und mitreißend. Die Sichtweisen beziehen Kurt mit ein und geben so der Handlung eine nochmal etwas außergewöhnliche, unterhaltsame Perspektive. Ich würde diesen Kalender nächstes Jahr wieder lesen.
Unterhaltsame kleine Liebesgeschichte mit skurrilen Charakteren und einem wunderbaren Hunde-Kurt , unterteilt in 24 Kapitel vom 01. Dezember bis zum 24. Dezember
Si me hizo reír, es una comedia romántica interesante con una nueva perspectiva, no le pongo 5 estrellas porque me dejó una sensación de asco, si asco. NO ES ASQUEROSO, es que sus descripciones son específicas.
Max tiene un perro Graco Aleman de pelo duro, el cual le sirve de "inspiración" para su artículo sobre la vida diaria del perro, y lo pongo entre comillas porque el perro se la pasa dormido y no hace nada.
MÁX decide ir de vacaciones de Navidad y pone un anuncio en periódico para que le cuiden al perro, a este contesta Katrin, mujer a punto de cumplir los 30, soltera y cuyos padres presionan pasiva/agresivamente para una boda que no se ve ni cerca.
¿Está es la pareja?, si. ¿Y lo asqueroso? La huella de un beso. ¿????
Si tienen mucha curiosidad léanlo, es entretenido y si te saca carcajadas, en especial el final que es sobre Kurt, el perro. Si lo recomiendo pero si vas a quedar un poquitín asqueado/a.
Spinta dall'entusiasmo per gli altri due libri dell'autore ho iniziato a leggere questo nuovo romanzo di Glattauer. Anche se purtroppo questa volta l'autore non riesce a proseguire sulla scia dell'originalità dei precedenti lavori, é comunque un libro piacevole e a tratti divertente anche se un po’ inverosimile. I protagonisti di "In città zero gradi" , Max e Katrin , sono lontani anni luce dalla vivace schermaglia verbale a cui ci avevano abituato Leo ed Emmi. Anche il metodo di scrittura scelto discosta totalmente dal precedente. Avevo trovato particolarmente originale la scelta dell'autore di costruire la storia esclusivamente attorno ai dialoghi (seppur epistolari) dei protagonisti, ci aveva consentito di immedesimarci nella loro storia a tal punto da provare le loro sensazioni...purtroppo questa volta di dialoghi ce ne sono ben pochi, epistolari e non. Glattauer sceglie di narrare le vicende senza usare un punto di vista, ma da esterno, e forse é proprio questo a non riuscire a trascinare totalmente il lettore, a non consentirgli di entrare nell’animo dei protagonisti come era avvenuto con Leo ed Emmi.
I rapporti tra Max e Katrin sono realmente pochi, l'unico vero anello di congiunzione tra i due è il bracco tedesco Kurt, il cane di Max. Tutto inizia infatti quando Max, padrone "malcontento" di Kurt, decide di mettere un annuncio per trovare qualcuno che si occupi di lui durante le vacanze di Natale che ha deciso di trascorrere alle Maldive per allontanarsi dalla depressione che questo periodo gli acuisce. All'annuncio risponde la giovane Katrin, anche lei in cerca di un diversivo per non trascorrere il Natale (che coincide con il suo trentesimo compleanno) con i genitori, i quali non hanno altro desiderio nella vita che vederla sistemata con un uomo accanto. Ovviamente Katrin è single, un po' per sfortuna, un po' per scelta.
Max è un 34enne irrisolto, con problemi a costruirsi una vita sia lavorativa che amorosa. Ecco veniamo al nodo della questione,la sua vita amorosa...Max ha un "problema" che non gli consente di avvicinarsi quel che basta a per costruire una relazione affettiva con una donna, il fatto è che questo problema gli arriva da un trauma dell'infanzia che ho trovato sinceramente un po' ridicolo, anche se Glattauer riesce comunque a narrarlo in una maniera ironica e leggera , tanto che alla fine mi sono consentita di non pensarci più di tanto.
Katrin è una trentenne single, con dei genitori oppressivi per i quali questa sua condizione sembra un loro personale fallimento, tanto da riempirla di sensi di colpa.
Il terzo protagonista, Kurt, è un bracco tedesco che si ritrova Max come nuovo padrone e trascorre la vita in uno stato di inerzia totale: dorme tutto il giorno sotto una sedia, si accuccia ovunque senza riuscire più a smuoverlo di un solo millimetro, non gioca, non ha brio....fino a quando non arriva Katrin. Con lei Kurt ha una vera e propria metamorfosi, diventa vivace, gioca , abbaia...insomma un cane in tutto e per tutto. (Ovviamente c'è una spiegazione logica a tutto questo ma non la scopriremo fino alla fine del libro).
Come dicevo i momenti di interazione tra Max e Katrin sono veramente pochissimi e tutti avvengono a causa di Kurt. Max lo usa come scusa per incontrare Katrin, mentre Katrin si affeziona veramente a lui...e al suo padrone. Forse Kurt , con i suoi improvvisi cambi di temperamento ogni volta che si trova a passare il tempo a casa di Katrin riesce a mostrare a Max quanto sia piatta la loro vita, quanto Katrin possa diventare importante per loro e aiutarli a trasformare le loro esistenze di piatta sopravvivenza in vita vera e vissuta. Forse è giunto il momento di fare qualcosa per affrontare le proprie paure adolescenziali ed andare avanti.
Anche se non ai livelli dei precedenti il libro è comunque gradevole e scorre velocemente. L’ironia e il sarcasmo con cui l'autore riesce a trattare personaggi normali e situazioni di vita a volte anche banali ne alleggeriscono la lettura.
Consigliato: a chi vuole trascorrere un pomeriggio con una lettura leggera che parla di una storia d'amore forse un po' scontata ma comunque piacevole.
Ya que estamos en confianza les contare un secretito (en aras de guardar el “secreto” luego d leer esto hacer como que no leyeron nada)
Le tengo terror a las cucarachas!!! (Cada vez que tengo la desgracia de ver a una me quedo de piedra... literalmete :( A qué les tienen miedo ustedes??? ... no me salgan con que a nada ¬¬ )
Erase una vez una niña muy pero que muy linda, que tenía un hermano malvado quien se divertía fastidiándola o vengandose cada vez que ella le obligaba a jugar a las muñecas. Un día esta muy pero que muy linda niña pisoteó sin querer el carrito de juguete de su hermano malvado… dos veces… ok, fueron tres…. Y accidentalmente el carrito se rompió (yo digo que no es culpa de la niña que el carrito no fuera resistente… pero bueno, sigamos) El hermano malvado se fue a quejar con la mamá consentidora y ella castigó a la muy pero que muy linda niña… ese día ocurrió una tragedia: no le dieron torta de chocolate!!! No contento con semejante crimen el hermano malvado decidió cobrarse una pérfida venganza contra la muy pero que muy linda niña. Armado con una caja de madera, una pala de playa y demás herramientas del mal, se fue en busca de animalejos asquerosos, repugnantes y… asquerosos: cucarachas! La muy pero que muy linda niña se fue a su cuarto castigada y llegada la noche se metió a la cama, de repente sintió que algo le fastidiaba en las piernas, metió las manos dentro de las sabanas para alejar lo que le molestaba y …. AAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Que puedo decirles? Ya desde su muy conocido “Contra el viento del norte” Daniel Glattauer me fascinó, tiene una habilidad de contar historias que si bien no se distinguen por su originalidad, si no por el contrario… se destacan porque estan narradas de una manera tan simple y a la vez la historia se va volviendo tan compleja que... bueno, me gusta mucho su estilo.
Qué pasa cuando una tía llega a los 30 y no tiene pareja? ---> Horror!!!!!! Es una solterona… Hay que ver como son! Katrin está cerca de cumplir 30 y sus padres no dejan de preocuparse porque aun no “sienta cabeza”. Ella es muy práctica, amable y es un encanto en toda regla.
Max es un tío de 34 al que le preocupa no haber “sentado cabeza” es muy divertido y no tiene problemas con las mujeres…. Hasta que surge lo inevitable… Max tiene un “problemita”… y ya que mi intención es hacerles leer el libro ahí va! (avisados estan)
Max le tiene fobia a los besos.
Sí, como lo leen, el pobre de Max tuvo un trauma de niño (eso sí que deben de leerlo) y a causa de eso le entran unos sudores, calambres, nauseas, etc, etc, etc que le impiden dar un beso. Problemita que se imaginarán le ha causado muchos contratiempos. Y muchas deudas en la tintorería *puaj*puaj*puaj* Y es que, será posible llevar una relación real sin el primer (y los muchos que vienen) beso de rigor??? Se podra pasar de los bessos en una relacion??????????
Kurt, kurt es un perro que si bien se pasa la mitad del libro acostado y/o durmiendo bajo de su mueble, la otra mitad al estilo estatua, es muy importante en la historia, kurt es el enlace. Kurt quiere una nueva dueña. Kurt tiene un secreto también.
En fin, que es un libro precioso, ligero y que les hará reir… ya saben que yo leo en el metro y he soltado varias carcajadas mientras leía… una historia muy buena escrita de una manera que solo Gattauer podría lograr, que te mantiene enganchada y que se lee en un suspiro. Recomendado.
Der Schriftsteller ist mit seinem Buch Gut gegen Nordwind sehr bekannt geworden, ich kann mich noch erinnern, dass ich als Technikerin eine Lesung dazu betreut habe. Gelesen haben damals Peter Simonischek & Brigitte Karner. Beide sind in Österreich recht bekannte Schauspieler. Gut gegen Nordwind hat mir eigentlich nicht so schlecht gefallen, im Gegensatz zu diesem Buch.
Handlung:
Max hasst Weihnachten, von ihm aus, könnte man den ganzen Dezember einfach aus dem Jahr entfernen. Er will daher vor Weihnachten flüchten und auf die Maledieven fliegen. Das Ticket ist schon gebucht. Dabei ist ihm Kurt, sein Hund, im Weg. Kurt war leider eine Fehlinvestition. Er schläft meistens. Und wenn er sich bewegt, dann höchstens irrtümlich.
Protagonistin Nummer zwei Katrin wird demnächst 30 und leidet unter Eltern, die darunter leiden, dass sie noch keinen Mann fürs Leben gefunden hat. Mit Weihnachten kommt der Höhepunkt des familiären Leidens auf sie zu. Da tritt plötzlich Kurt in Erscheinung, Katrin mag zwar keine Hunde, aber Kurt bringt sie auf eine Idee.
Meine Meinung:
Dieses Buch trifft absolut nicht meinen Geschmack! Genauer gesagt habe ich noch nie ein so seichtes Buch wie dieses gelesen. Die Erzählweise nervt total. Jeder von uns hat bestimmt schon einmal einen Menschen in seinem Leben getroffen, der einen Witz nach dem anderen erzählt, obwohl diese gar nicht lustig sind. Das trifft bei diesem Buch leider auch zu. Es ist richtig anstrengend zu lesen, weil so krampfhaft versucht wird für den Leser witzig zu sein, dass man nach 50 Seiten schon völlig genervt ist. Keine einzige Figur ist interessant, dafür werden alle möglichen Klichees in die Handlung aufgenommen, sodass man das Gefühl hat, man schaue einen hohlen Film auf RTL 2. Alles ist vorhersehbar und hat schon irgendwo anders einmal stattgefunden. Leider wiederholt sich der Autor auch ziemlich oft und sprachlich kann es auch nicht überzeugen:
Auszug - Seite 156 / Kapitel 18. Dezember:
Der Morgen war dunkelgrau. Der Vormittag war mittelgrau. Der Mittag war hellgrau. Der Nachmittag war mittelgrau. Der Abend war dunkelgrau. Die Nächte davpr und danach waren schwarz.
So oder so ähnliche Sätze schmücken leider sehr viele Seiten in diesem Buch.
Fazit:
Daniel Glattauers Buch gehört definitiv zur schlechteren Trivialliteratur, es gibt keine Spannung, alles ist vorhersehbar, schlechter Ausdruck und platte Figuren . Aber vielleicht freut sich wer anderer darüber, das Buch wurde heute von mir wieder freigelassen und befindet sich in der Nähe des Grazer Stadtparks.
Sin duda alguna el mejor libro de comedia romántica que haya leído, me encanto en todos los sentidos. Me reí a carcajadas y me enamore de los personajes. La novela esta dividida en capítulos y cada capitulo es un día de diciembre que es cuando se desarrolla la trama, y se podría decir que cada día es contado por uno de los personajes.
Max es un periodista, tiene una columna donde narra las aventuras de su braco alemán, eeeeh! aventuras no fuera lo mas exacto, ya que el perro no hace nada, literalmente!. Sin embargo, Max cansado y aburrido decide pasar las vacaciones de diciembre en una playa lejos del frió de la ciudad, pero como no puede dejar al perro abandonado pone un anuncio para ver quien se ofrece a cuidarlo.
Katrin es una chica que trabaja con un oculista, pero básicamente ella hace todo el trabajo, cumple años el 24 de diciembre y sus padres se la pasan recordandole que aun no se ha casado y le muestran los hijos del resto de sus primas, ademas tiene un pretendiente que al parecer no entiende que no va a haber nada entre ellos pero que por desgracia es el candidato ideal de sus padres para nuero; así que buscando una excusa para evitar a su familia el día de su cumpleaños decide cuidar al perro, por lo que decide contestar el anuncio.
De esta forma estos dos personajes solitarios se conocen, una chispa de atracción surge entre ellos, sin embargo por una serie de mal interpretaciones lo que podría ser una simple relación se convierte en una aventura llena de malentendidos, enredos y demás, donde sin duda Kurt (el perro) hace su papel para ayudar a su amo a encontrar el amor. Y si a todo esto le agregamos que Max tiene fobia a los besos (oh si! literalmente fobia) debido a un trauma de su infancia y cada vez que besa a una mujer le dan arcadas y vomita, ya se imaginaran la clase de enredos que originará.
Divertida de principio a fin, lectura ágil, rápida, una vez que empiezas no sueltas el libro hasta terminar, una bonita historia de dos personas que se encuentran por casualidades del destino, sin saber que llevaban mucho tiempo buscándose. Las personalidades de ambos muy bien definidas, me enamore de Max y me agrado Katrin. Me encanto el libro de principio a fin, lo recomiendo totalmente.
ciertamente el libro me decepciono un poco, esperaba otra cosa y solo puedo decir respecto a esto WTF, cada uno de los personajes tenia serios problemas (pero gravisimos), la relacion de ellos fue tan rapida, ni se cuando es que pasaron los fuegos artificiales ni nada, hubo tantos momentos que yo solo pensaba "que esta pasando aqui" "really?" casi lo abandono porque no le veia ni pies ni cabeza pero bueno al final pude terminarlo, ademas que es un libro corto pero que pudo dar mucho mas y con mayor razon siendo este autor que me enamoro en Contra el Viento del Norte pero sabemos que estas cosas pasan. creo que ningun personaje se salva de la locura y algunas veces daban hasta rabia lo que pasaba y mas como lo planteaban.
Bei manchen Büchern fragt man sich im Nachhinein, wie ein Verlag ein solches Manuskript annehmen konnte. Bei diesem Buch frage ich mich obendrein, ob da wirklich Daniel Glattauer schreibt, der mit „Gut gegen Nordwind“ einen der lustigsten und peppigsten Gegenwartsromane auf dem Kerbholz hat, die ich bis dato gelesen habe. Hier misslingt ihm alles, was nur misslingen kann. Die Sprache holzig, die Gags vorhersehbar flach und unangenehm explizit, dass sie auch jede*r versteht. Huiuiui Fremdscham hoch 10. Das einzig nette an dem Roman ist, dass er wie ein Leseadventskalender funktioniert. Jedes Kapitel ist ein Tag im Dezember. Leider warten da allerdings keine Köstlichkeiten sondern Zeitverschwendung.
Encantador!!! Te roba muchas sonrisas. Glattauer es un genio con las palabras. Ninguna frase esta fuera de lugar, y lo cotidiano se ve mejor bajo sus descripciones. Cuando la inicias no puedes parar de leer. Y 24 días son mas que suficientes para encontrar el amor.
PD: No soy amante de los perros, pero me enamore de Kurt