1864: Un' astronave-colonia degli alieni Nekton è naufragata sulla Terra, nel cuore dell'Impero Austriaco. Lontani anni luce dal loro pianeta, i Nekton hanno scelto di allearsi con gli Asburgo, ricevendo ospitalità in cambio di tecnologia. Grazie a questo patto, gli Austriaci dispongono ora di mostri guerrieri, di carri corazzati e di altre prodigiose armi con cui sfidare il mondo. Ma non tutti i Nekton hanno accettato la decisione del loro ammiraglio. Una minoranza di alieni, ritenendo tale strategia contraria alle direttive della missione, ha chiesto asilo politico nel vicino Regno d'Italia. La dote che questi disertori han portato con sé è quella dei Giganti: enormi automi pilotabili dagli esseri umani, unico baluardo contro le preponderanti forze nemiche.
Quando l'astronave degli alieni Nekton si schianta sulla terra, la fazione del Gene Sovrano si rende conto che ci vorranno decenni prima che lo sviluppo tecnologico terrestre consenta loro di lasciare il pianeta e decide quindi di colonizzarlo alleandosi con l'Impero Austriaco degli Asburgo e fornendo loro carri a vapore e gigantesche piovre bio-meccaniche da guerra. La fazione minore della Meccanica Evolutiva si ribella all'altra, ritenendo la conquista del pianeta contraria alla direttiva originaria della loro missione (stabilire un avamposto sulla luna ed osservare i terrestri) e si allea quindi con il giovine (e manipolabile…) Regno d'Italia, armandolo con i Giganti, enormi macchine da guerra antropomorfiche.
Un gran bel racconto breve di fantascienza ucronica, facente parte dell'universo letterario "Rinascimento di Tenebra" scritto a più mani da alcuni blogger italiani, che si legge tutto d'un fiato. Splendida la ricostruzione storica e le citazioni da serie mecha classiche e moderne: il Colosso Anteo (la versione italica del Cherno Alpha di Pacific Rim dal disegno di copertina)si evolve da robottone alla Go Nagai in un Eva rinascimentale e quando alla fine il protagonista, l'eroico Goffredo Gambara, é costretto ad abbandonarlo semidistrutto, la scena sembra davvero un omaggio all'ultimo episodio della serie classica di Gundam! Gli alieni Nekton dalla faccia di piovra e le loro navi a guscio di chiocciola sembrano poi ispirati parecchio dagli Illitidi di D&D in "Spelljammer", vecchia ambientazione fantasy/fantascientifica di Advanced Dungeons & Dragons… Pensavo fosse solo una mia fantasia di nerd, invece una successiva occhiata al blog dell'autore ha confermato la mia supposizione.
In conclusione, un'ottima lettura che non posso non consigliare a tutti gli appassionati di storia alternativa, fantascienza steampunk/dieselpunk ed anime/mecha.
Eccoci con il primo dei due volumi che Alessandro Grola ha dedicato allo steampunk rinascimentale, all'interno del progetto "Risorgomento di Tenebra". Aldilà dei consueti punti di forza dell'autore (localizzazione, scorrevolezza del testo, azione), questo racconto lungo ed il suo seguito dimostrano le capacità del nostro di svariare nei temi e nelle ambientazioni della narrativa di genere, mantenendo sempre un livello notevolissimo. Assolutamente consigliato.
Prima di adesso non avevo mai letto un racconto steampunk ma devo dire che mescolare motori a vapore, armi all'uranio, astronavi e vecchie carabine può davvero creare un cocktail molto divertente. Il merito va ad Alessandro Girola che, con una narrazione semplice e fluida, è riuscito a creare una storia sì fantascientifica ma credibile e storicamente precisa. Da appassionato di romanzi storici non ho potuto che apprezzare "I robot di La Marmora", leggendolo mi sono venuti in mente robe tipo Independence Day, La Guerra dei Mondi, Cloverfield e i robot di Conan il ragazzo del futuro! Molto carino!