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255 pages, Paperback
First published May 15, 2012
Olivia e Diego. Entrambi sono in una fase della vita dove la parola d'ordine è cambiamento. Olivia è stata appena licenziata, ha trentaquattro anni e si sente disperata. Si rinchiude in un bar tabacchi e qui inizia a raccontarci di lei, del suo presente e del suo passato. Diego si trova invece in un bar più costoso, in attesa del suo più caro amico, l'unico che possa stargli vicino nel suo dolore. Sì, perchè Diego ha perso il fratello in un incidente e da quel momento niente è stato più lo stesso. I ricordi dei due, di Olivia e di Diego, si sfiorano ma non si toccano mai.
La prima parte del romanzo è subito parsa scorrevole ma piena di stereotipi. Olivia ha perso il lavoro e l'unica cosa che trova da fare è quella di piangersi addosso e parlare alla nonna morta. Conosco bene il tema, perdi il lavoro e non sai che fare della tua vita. E nel giro di un attimo hai già superati gli -enta per affacciarti agli -anta. Ma in tutti questi anni di disoccupazione, credetemi son tanti, ho mai pensato di reagire come reagisce Olivia. Certo, fai un bilancio della tua vita. E sì, non è mai facile o piacevole. Ma ci rimbocca le maniche e si va avanti. Non si perde un'intera giornata a scribacchiare liste che non verranno mai rispettate spiando le vite degli altri.
La storia di Diego all'inizio mi aveva interessata di più di quella di Olivia. Ma arrivata a metà mi sono arresa. Figlio unico in seguito ad un incidente che si è portato via il fratello maggiore, da allora cerca in qualche modo di mantener fede alle promesse fatte nell'obitorio dell'ospedale. Ma anche per lui è arrivata l'ora di andare avanti, di tornare a vivere. Anche qua però mi è sembrato più facile parlare per stereotipi. Vivere all'ombra del fratello morto, non poter vivere la propria vita per non deludere i genitori, vivere la vita che anche suo fratello avrebbe vissuto...
Poteva davvero essere un buon romanzo, le premesse c'erano tutte. Ma poi siamo caduti nel banale, raccontando un vissuto comune a moltissimi giovani e meno giovani. Olivia proviene da una buona famiglia, madre ginecologa e padre chirurgo. Diego non è da meno, madre avvocato non praticante e padre avvocato di poche parole. Da una parte i ricordi raccontati da lei e dall'altra raccontati da lui, gli stessi ricordi ma con punti di vista differenti. I personaggi non hanno carattere, non ho notato alcun tipo di spessore nè niente che fosse degno di nota.
Ho terminato la lettura con la forza dell'abitudine, per inerzia. Se dovessero chiedermi se questo romanzo ha cambiato qualcosa in me o se i personaggi mi hanno colpito in qualche modo... la risposta sarebbe no. Niente. La copertina, forse. Sì, quella è degna di un secondo sguardo.