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Marina Bellezza

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Marina ha vent’anni e una bellezza assoluta. È cresciuta inseguendo l’affetto di suo padre, perduto sulla strada dei casinò e delle belle donne, e di una madre troppo fragile. Per questo dalla vita pretende un risarcimento, che significa lasciare la Valle Cervo, andare in città e prendersi la fama, il denaro, avere il mondo ai suoi piedi. Un sogno da raggiungere subito e con ostinazione. La stessa di Andrea, che lavora part time in una biblioteca e vive all’ombra del fratello emigrato in America, ma ha un progetto folle e coraggioso in cui nessuno vuole credere, neppure suo padre, il granitico ex sindaco di Biella. Per lui la sfida è tornare dove ha cominciato il nonno tanti anni prima, risalire la montagna, ripartire dalle origini. Marina e Andrea si attraggono e respingono come magneti, bruciano di un amore che vuole essere per sempre. Marina ha la voce di una dea, canta e balla nei centri commerciali trasformandoli in discoteche, si muove davanti alle telecamere con destrezza animale. Andrea sceglie invece di lavorare con le mani, di vivere secondo i ritmi antichi delle stagioni. Loro due, insieme, sono la scintilla. Se con Acciaio Silvia Avallone aveva anticipato la fine di un benessere che credevamo inesauribile, con questo romanzo ci dice che il destino non è già segnato e la vera rivoluzione sta nel rimanere, nel riappropriarci della nostra terra pezzo per pezzo, senza mai arretrare, perché anche se scalzi, furiosi e affamati, è certo che ce la faremo. Le regole del gioco sono cambiate quando i padri hanno divorato il futuro dei figli. Da oggi siamo tutti figli. Siamo tutti luci al neon e campi da arare. Siamo tutti Marina Bellezza.

528 pages, Hardcover

First published September 1, 2013

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Silvia Avallone

18 books370 followers

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520 (31%)
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566 (34%)
2 stars
252 (15%)
1 star
77 (4%)
Displaying 1 - 30 of 125 reviews
Profile Image for Dolceluna ♡.
1,265 reviews153 followers
May 15, 2021
Dopo le cinque stelline di “Acciaio”, bellissima scoperta, le cinque stelline di “Un’amicizia”, una delle mie letture più appaganti dell’anno scorso, con le cinque stelline di "Marina Bellezza" devo ammettere che Silvia Avallone entra nell' "olimpo” dei miei scrittori prediletti. Chapeau. Anche perché ci poteva essere due senza tre, e invece...
Giovane, talentuosa, abilissima nel descrivere storie realistiche, nel tratteggiare personaggi moderni, in tutte le loro sfumature, sullo sfondo di paesaggi, urbani e provinciali, tutti nostrani. Come mai, rispetto a un’Elena Ferrante (la cui mia opinione si basa tuttavia su un solo romanzo letto) è così poco acclamata, così sottovalutata? Sinceramente non trovo la risposta.
In “Marina Bellezza” troviamo alcuni dei grandi temi che in realtà verranno ripresi in “Un’Amicizia”, primo fra tutti l’ambizione ad apparire, alimentata dai social e dai media, tipica dei giorni nostri, e incarnata dalla figura di Marina, appariscente, vacua, sola. Un personaggio attuale e perfettamente delineato, che ricorda molto da vicino la Beatrice di “Un’amicizia”, appunto, con una grande differenza: questa è anche, e soprattutto, una disperata storia d’amore. Disperata e credibilissima, stonata e impossibile, come tante storie che nella realtà si inseguono a tutti i costi, benché si sappia che manchi un collante, un incastro, un punto d’incontro, una prospettiva per il futuro.
Lui, Andrea, è obiettivamente incompatibile col carattere, i desideri e le aspettative di Marina: è un ragazzo semplice e dolce, dapprima bibliotecario in un paesino di provincia e poi margaro di montagna (contrariamente al volere dei genitori!) per nascondersi sempre di più al mondo e vivere in maniera sempre più discreta, appartata, chiusa, modesta. Marina, al contrario, esplosiva e aggressiva, mira a sfondare nel mondo dei reality per diventare una cantante di fama e apparire sempre di più agli occhi del mondo intero, del quale non ha paura. Secondo voi, ragionando, due persone così potranno mai avere un futuro insieme? No, e non c’è bisogno che un romanzo contraddica la realtà per farci felici, cosa che infatti Silvia Avallone non fa. Silvia Avallone è profondamente e fastidiosamente realistica, ed è questo che mi piace tanto di lei. Anche perché Andrea un’alternativa ce l’ha, è la mite Elsa, coinquilina di Marina, una ragazza intelligente e misurata, interessata a lui e pronta a offrirgli il suo amore, la sua serietà e la sua fedeltà (contrariamente a Marina)…ma, ahimè, c’è un piccolo particolare di mezzo: Marina è fisicamente bellissima e “attizza” Andrea, Elsa, invece, è una comune ragazza, normale, non brutta ma non appariscente, quindi Andrea, lasciatemelo dire, ragiona da uomo e alla fine (forse?) resta con un bel pugno di mosche (da una parte mi verrebbe da dirgli che ben gli sta, ma aprirei un discorso infinito!).
Ad ogni modo, è riduttivo bollare “Marina Bellezza” solo come un romanzo d’amore. E’ una storia moderna che ci parla di tante mancanze delle nostra società, prima fra tutte la disgregazione della famiglia che, sia nel caso di Marina che in quello di Andrea, pare proprio il nucleo affettivo mancante da cui parte l’unica cosa che li accomuna: una disperata ricerca di amore.
Una menzione va infine alla scena iniziale del cervo investito e poi seppellito sui monti delle valli piemontesi. Secondo me non è un caso che la Avallone abbia aperto il romanzo con una descrizione simile: vi ho letto una metafora del destino che racchiude gli stessi protagonisti i quali, alla fin fine, paiono avere un futuro di eterno ritorno già segnato nella loro terra d'origine, nonostante gli sforzi e le ambizioni (le loro, e quelle degli altri per loro).
Grandissima Silvia Avallone!
Profile Image for Kokonöt.
142 reviews6 followers
August 6, 2018
JÄTTEVACKER tjej har stormigt förhållande med tjurig och smutsig bonde. Läste tyvärr ut den här hemska boken, som med fördel kunde varit ca 400 sidor kortare. Väldigt grund och tjatig historia. Samma sak sida upp och sida ner, ytliga och stereotypa karaktärsbeskrivningar. 2 stjärnor för att språket ibland (sällan) blixtrade till. Den som läst Stål och hoppas på något liknande kommer bli meget besviken.
Profile Image for Esbil.
44 reviews
January 19, 2022
Peggior libro mai letto.
Ho trovato la trama insulsa e banale.
Il significato del libro è altrettanto banale, non ne capisco proprio l'esistenza di sto libro.
Mi pento di averlo comprato, addirittura in copertina rigida. Soldi buttati.
Non potrò mai dimenticare la sensazione di non-senso mentre lo leggevo.
Profile Image for Axie.
98 reviews8 followers
November 18, 2022
Per fortuna non prendo atto delle recensioni altrui e seguo l'istinto . La Avallone non delude mai. Mi mancava solo questo libro. Resta nell'olimpo dei miei scrittori preferiti.
Profile Image for Sigrid.
40 reviews2 followers
June 24, 2018
Eftersom jag älskade Stål så mycket så bestämde jag mig för att köpa en annan bok av Silvia Avallone, och det var ett bra beslut!

Älskar denna boken också. Men kan inte ge den 5/5, för Stål var verkligen något speciellt för mig och denna hade inte samma personliga connection till mig eller vad man ska säga.

Jag älskar att läsa böcker som utspelar sig i Italien har jag förstått haha. Vill bo där.
Den här boken utspelar sig runt Biella där Silvia Avallone växte upp och det är så fint när det beskrivs så personligt. Man föreställer sig husen, gatorna, bergen och Andreas gård.

När jag läste baksidan trodde jag den handlade om två tjejer, Andrea och Marina men sedan insåg jag ju att Andrea var en kille.

Andrea och Marina är helt olika men ändå skulle de aldrig kunna hitta någon som de passar bättre med.
Andrea med drömmen om att köpa kor och fortsätta jobba som sin farfar, Marina med drömmen om att bli en världskänd artist.
Tycker det är så fint att följa med Andreas uppbyggnad av sitt lilla mejeri, det var nog mer intressant än Marinas uppträdanden och Tv-shower och sånt där. Fast innan Andrea köpte sina kor tyckte jag mer om att läsa om Marina, det hände också mer i hennes liv.
Men tyckte mest om när de var tillsammans. När de var tillsammans och hade sina fina stunder, när de tänkte att det kommer gå jättebra för en liten bonde och en världsartist att gifta sig. Men sedan insåg de att det inte skulle funka också blev de sura på varandra haha.

Marina är, precis som Anna och Fransesca i Stål, beskriven som den vackraste personen som finns, och det är en likhet med Stål, att mycket liksom cirkulerar runt huvudpersonens utseende och att de typ använder utseendet för att få som de vill.
I den här boken får man också följa Elsa som precis som Marina är kär i Andrea, och jag tycker om att man får en inblick i hennes liv.

Jag tycker detta är en jättebra bok, men Stål var mer relaterbar för mig och det är nog därför jag gillar den lite extra mycket.
Profile Image for Julia.
41 reviews
August 1, 2022
Waste of time!!! Tjatig och sexistisk bok som absolut inte behövde vara ca 600 sidor. I mitten var den dock litelite spännande.
Profile Image for ferrigno.
552 reviews110 followers
September 16, 2014
Un ragazzo, nel 2013, decide di fare il margaro, portare le vacche in alpeggio, come faceva il nonno, e vivere in completa solitudine, svegliandosi alle 5 del mattino per spalare letame, mungere le vacche, fare il formaggio e morire sul letto ogni sera alle otto. Niente di strano, anzi: interessante. Il problema è che te lo ritrovi a mangiar polenta.

Che c'è di strano, mi si dirà.

C'è di strano che se prendete un pacchetto di polenta taragna all'esselunga e leggete le istruzioni sul retro, scoprirete che occorre rimestare senza sosta per più di un'ora, altrimenti si attacca e brucia. Ora, non ce lo vedo, il nostro eroe, a rimestare la polenta dopo una giornata simile. Quindi devo dedurne che egli si nutra di polenta precotta. Ora, se proprio si deve inserire la polenta taragna nella dieta del nostro eroe per fare colore, occorre trovare il modo di rendere la cosa credibile: una nonna che rimesta la polenta mentre lui spala letame. Oppure si può fargliela sognare, la polenta VERA: mentre mangia svogliatamente una scatola di ceci o la polenta precotta dell'esselunga. Oppure si può dotarlo di rimestapolenta, però si è mai visto un anticapitalista col rimestapolenta elettrico? E come la mettiamo quando va in alpeggio, che non c'è la corrente elettrica?
Insomma, la nota di colore, se non è contestualizzata, rischia di ritorcersi contro l'autrice.

E ancora: se proprio vuoi mandare la tua eroina ad X-Factor, ricordati che nel 2013 X-Factor andava in onda su Sky, non su Italia Uno.

E se proprio c'è da mandare l'eroina ad un talent, occorre ricordare che ai talent, di solito, i partecipanti vengono reclusi, non sono liberi di scorrazzare per Milano.

E poi, quanto snobismo, quanti luoghi comuni. Nel bacchettare la tv mi è sembrata snob e spuntata quanto Ammaniti, per fortuna senza sarcasmo.
Profile Image for Abc.
1,116 reviews108 followers
July 24, 2018
In realtà a questo libro assegnerei due stelline e mezza. Comincio dagli aspetti positivi che è sempre il miglior modo per iniziare una critica.
Indubbiamente è scritto da una persona che conoscere il mestiere della scrittura. Soprattutto le descrizioni dei paesaggi sono molto vivide ed esprimono indubbiamente il legame affettivo che la Avallone ha con i luoghi di cui parla.
Il ritmo c'è, le vicende si susseguono con una certa fluidità e non ci si annoia mai, ma... E qui arriviamo agli aspetti negativi.
Prima di tutto ho trovato tantissime ripetizioni in questo libro. Forse la Avallone ha voluto fare suo il concetto di "corsi e ricorsi storici" di vichiana memoria. Questo continuo lasciarsi e prendersi dei due protagonisti francamente è estenuante, anche perché non si registra nessuna evoluzione nelle dinamiche con cui questi due interagiscono.
Lei è sempre più stronza, capricciosa, egoista e lui è sempre più zerbino e assolutamente patetico nei suoi continui tentativi falliti di porre fine a questa storia.
Ecco un grosso problema che ho avuto con questo romanzo è che i personaggi non mi sono piaciuti per niente. Di fatto non ce n'è uno che posso salvare. Marina è assolutamente odiosa: l'ho detestata dall'inizio per il suo mettersi sempre in mostra in modo volgare, per l'immaturità, per la totale mancanza di rispetto nei confronti degli altri. Eppure, in modo per me assolutamente inspiegabile, tutti stravedono per lei è sono vittime dei suoi continui capricci. Una così sarebbe da spedire a calci su Marte e invece nessuno riesce mai a dirle di no. A questo proposito ho trovato assurdo il personaggio di Elsa, la coinquilina di Marina che praticamente le fa da serva. Si contendono lo stesso uomo, Elsa si umilia all'inverosimile e alla fine la "simpatica" protagonista le dice che di lei non le importa nulla e si vanta di averla sconfitta. A questo punto un vaffanculo ci starebbe anche e invece Elsa ci passa sopra. Bah. Mi chiedo che senso abbia questo personaggio, è solo un tappabuchi, una sorta di pungiball, utile solo come sfogo nei momenti più bui.
E parliamo di Andrea. Ma ce la fa?? Avrei voluto prenderlo a schiaffi dall'inizio alla fine del romanzo. Nemmeno nella scena finale è riuscito a piacermi perché non ha saputo fare l'unica cosa che un pochino lo avrebbe riscattato. Sempre schiavizzato da quell'egocentrica di Marina di ripromette in continuazione di non cascarci più e poi puntualmente torna a sbavare per lei.
Degli adulti non parliamone nemmeno. Tutti ugualmente assenti e, quando ci sono, agiscono in modo completamente sbagliato nei confronti dei figli facendoli sentire incompresi e non amati.
Ecco forse salvo gli amici di Andrea che sanno essere comprensivi e disponibili, dei veri amici insomma.
In definitiva direi che il libro si lascia leggere, non è certamente uno dei peggiori che abbia letto, ma nemmeno uno dei migliori.
627 reviews35 followers
July 10, 2017
Deludente. Deludente su tutta la linea. Deludente già dalla copertina, dal titolo pretenzioso. E' uno di quei libri pesanti, che non finiscono mai, che ti fanno letteralmente passare la voglia di leggere. Non è uno di quelli scorrevoli, da leggere prima di addormentarsi, che ti tiene incollata alle pagine. C'è Marina Bellezza, la classica arrogante ragazzina di paese che crede di poter fare quello che vuole. La Cenerentola di provincia. La bella ma stronza. E poi c'è Andrea, un povero ragazzo che continua a farsi ferire e usare da Marina, che allontana chi gli vuole bene, che ha paura di guardare in faccia la realtà. Sono questi i personaggi principali, personaggi che non appassionano ma anzi, fanno venire il nervoso. La storia, anch'essa mi ha lasciata interdetta: chi mai vorrebbe tornare a vivere isolato dal mondo in una piccola cascina con quindici mucche? Ma dai, forse andava bene molti secoli fa, ma adesso nessun ragazzo lo farebbe. Anche la narrazione l'ho trovata molto ridondante, e spesso abbonda di particolari superflui e descrizioni inutili. Quel ricordare gli episodi a poca distanza l'uno dall'altro, imporre un'idea nella testa del lettore. No, non mi è piaciuto proprio per niente. E no, non lo consiglio, a meno che non si abbia molto ma molto sonno.

In certi momenti non pensi a niente, non sai niente e non sei nessuno. In certi momenti, a 27 anni, puoi conoscere una cosa sola, la più importante, la più vera di tutte. La paura.

Era una ragazza riservata, a tratti schiva. Era quel genere di ragazza che difficilmente si concede delle distrazioni, che non si esibisce mai, che preferisce riflettere e osservare tenendosi in disparte.
Quel genere di ragazzi di cui non sospetteresti mai un'azione avventata o con fondale oscuro.

Ci sono cose che si trascinano in silenzio per decenni, senza che nessuno possa neppure sospettarne l'esistenza.

Lo guardava con ostilità adesso, con rancore. Quel genere di rancore che hanno le persone ferite e rimaste illese solo in superficie.

Il dolore, spesso, sul momento non si fa sentire, si manifesta solo a distanza di giorni. Addirittura il nostro corpo è capace di convertirlo nel suo contrario: spensieratezza, euforia.

Le festività servono a questo: a farti sentire, forte e chiara, l'assenza delle persone a cui tieni.

Ci sono cose a cui non si può rimediare. Cose che spaccano la vita in due, e dopo non si può più tornare indietro.

Il male non ti rende migliore, anzi. Ti peggiora e basta. E' una stronzata che se soffri, allora cresci. Se soffri, ti incazzi e ti viene voglia di vendicarti, tutto qui.

La libertà non è una cosa positiva, è una cosa che ti fa un male cane. Però ci devi passare alla fine, per forza.
Profile Image for Giulia Binatti.
90 reviews4 followers
July 31, 2020
La storia di un amore distruttivo e potente che lascia il lettore incapace di decidere se stare dalla parte di questi due protagonisti scapestrati o se pregare che non stiano mai più insieme. Di questo libro ho apprezzato più di tutto la costruzione dei personaggi e delle loro fragilità, assolutamente coerenti con la loro storia di vita... dal punto di vista psicologico secondo me impeccabile.
Bello, lo consiglio!
17 reviews2 followers
September 30, 2013
Rispetto ad Acciaio, questo romanzo è molto meno ispirato.
La storia non è molto polposa: per 500 pagine succede poco.
Il personaggio di Marina NON è di questa "bellezza" alla fine dei conti...
Altre considerazioni qui: http://www.matitaverde.it/Recensione-...
Aspettiamo la terza prova, insomma!
142 reviews
April 10, 2020
”Människor förändras inte, för de kan inte förändras. Människor som Marina tillhör ingen, för de kan inte ens tillhöra sig själva.”
Profile Image for Fede_books_review.
141 reviews4 followers
October 1, 2024
"La solitudine era una terra simile alle steppe orientali, alle grandi praterie americane, dove il vento soffia senza incontrare ostacolo e l' orizzonte genera miraggi".

Marina Bellezza. Un nome, una probabile condanna o forse un presagio. Un corpo che promette tanto ma riesce a ottenere poco tra le cime nascoste di un piccolo borgo biellese, dove tutti guardano ma nessuno osserva realmente.
Marina non è soltanto bella ma anche molto brava a cantare e cerca di sfruttare in ogni modo questo suo dono, con l'obiettivo di avere successo.
Anche a discapito di Andrea, che da anni la segue e la insegue nelle sue folli corse di instabilità emotiva e sentimentale.
D'altronde per lui la vita è in montagna tra i suoi animali che lo impegnano fisicamente e mentalmente.
L' idea di una famiglia, due cuori e una capanna non fanno per Marina che di famiglia vera e propria, ne ha avuto una ma soltanto per pochi anni. Abbandonandosi a un rigido cinismo primordiale, non riesce a legarsi stabilmente a nessuno e a nessuna cosa.
È un assopigliatutto che non sa giocare. Si svela troppo velocemente per poi essere battuto anche da carte inferiori.
Tutto per mettersi in mostra.
Andrea lo sa e per questo, nonostante tutto, cova amore tra le caciotte e il caglio caldo come il suo cuore.
Marina è un personaggio ipnotico, poliedrico e per certi versi sadico, in grado di autocelebrarsi e autosabotarsi al tempo stesso. Una reginetta mancata che nonostante tutto non perde il suo scettro.
Di Silvia Avallone adoro le descrizioni paesaggistiche dei luoghi narrati.
Sembra di percorrere in macchina con i protagonisti i luoghi vissuti e visitati.
Un' istantnea reale e immediata di ciò che si sta leggendo.
Gli odori del bosco, la natura che diversamente dall' uomo non si arrende e insegna a combattere con un mondo ormai scarno di valori e ideali.
È una storia intensa, rigogliosa di significati e valori. Va letta lentamente, gustandosi ogni minimo dettaglio dall' una e dall' altra parte.
Non ci sono vincitori e vinti, semplicemente persone che cercano di ripararsi dalle loro debolezze, con corazze troppo fragili per un rigido inverno.
Profile Image for Chiara Bagnato.
10 reviews
October 27, 2025
Ho appena finito di leggere Marina Bellezza. Non so ancora se il personaggio di Marina mi è simpatico o se non la sopporto proprio. Non so ancora se riesco a essere empatica con la sua storia, con la sua voglia di rinascita e di rivalsa, con la sua continua ricerca della felicità e la sua continua voglia di fuggire dal suo passato che la rincorre sempre. Oppure se essere incavolata per il suo modo di essere, per la sua spavalderia, per il suo egoismo, per la sua per la sua incapacità di interessarsi agli altri. Marina Bellezza e’ la storia di un amore, di un amore difficile, di un amore contrastato, di un amore fatto di continue liti e di continue interruzioni. Di un amore che e’ autodistruttivo. Che è incapacità di vedere l’altro.
È un libro che mi ha lasciato l’ amaro in bocca. Ho riconosciuto la penna di Silvia Avallone nella descrizione delle montagne, di questi paesi abbandonati, nel ritratto di personaggi femminili a volte negativi. Ma Cuore Nero mi è piaciuto sicuramente di più.
Il finale mi ha deluso un po’.
49 reviews1 follower
June 28, 2018
J'aurais sans doute mis quatre étoiles à ce livre si je n'avais pas lu "D'Acier" juste avant. La lecture est agréable mais je trouve que Silvia Avallone utilise trop les mêmes problématiques et le même type de personnages.
Profile Image for Hanna.
205 reviews11 followers
May 12, 2021
Tog låg tid att komma in i, överlag tyckte jag att boken var väl lång för vad den var. Intressant historia, gillar att man får följa de två huvudpersonerna parallellt. Berättelsen blev ibland ganska platt, och jag hade svårt att ta alla referenser till 2012-musik på allvar, de störde min läsning.
Profile Image for Anna.
42 reviews2 followers
August 4, 2024
Come tutti i libri di Silvia Avallone che ho letto finora (Acciaio, Da dove la vita è perfetta, un‘amicizia) anche questo romanzo mi è piaciuto moltissimo.
10 reviews
June 25, 2025
C’est très bien écrit mais j’ai vraiment eu du mal à rentrer dans le livre. Il ne se passe pas grand chose, c’est lent.
Profile Image for Monika.
1,211 reviews48 followers
September 22, 2018
När jag läste Stål av Silvia Avallone blev jag helt tagen så jag var ju naturligtvis bara tvungen att läsa hennes "nya" (den är inte längre speciellt ny). Temat är i stort sett samma; att komma bort, till vilket pris som helst, men Marina Bellezza blir inte på långa vägar samma läsupplevelse som Stål. Jag valde den här boken när jag skulle resa till norra Italien, eftersom Marina Bellezza utspelar sig där. Läs mer på min blogg
Profile Image for Alessandra Napolitano.
50 reviews1 follower
July 24, 2018
L'ambientazione del romanzo è nella zona del Biellese, altopiani, fiumi, zone industriali.
La protagonista principale è una giovane ventenne, che vuole un riscatto sociale. In possesso di una splendida voce e da un fisico che non passa inosservato, vuole a tutti i costi diventare ricca e famosa. Fa di tutto per diventarlo. Vuole catturare l'attenzione, guadagnare e vivere nel lusso.
Si comporta però in modo superficiale, infantile fregandosi di tutto e di tutti.
Riesce nel suo intento, ma quando capisce che ce l'ha fatta, o meglio che è all'inizio di una futura probabile brillante carriera molla tutto.
Marina vuole in fondo, costantemente l'attenzione, l'ammirazione di suo padre, che ha abbandonato la famiglia per dedicarsi al gioco alle donne e al guadagno facile.
I loro rapporti sono incontri fugaci, dove il papà la liquida con apprezzamenti sul suo talento e la promessa di stare con lei, di seguirla e di essere presente nella sua vita, ma ogni volta non rispetta le promesse. Marina non vuole arrendersi e spera che le sue apparizioni in tv vengano seguite e viste da lui. Ma lui non sarà mai presente.
Probabilmente è anche per questo che non è soddisfatta del successo ottenuto: neanche questo riesce a portare da lei suo padre.
Cercherà di riprendere il rapporto con la mamma, donna fragile ed alcolizzata. Tra le due le cose andranno meglio, ma nulla potrà mai colmare quel vuoto.
Altro protagonista è Andrea, un ragazzo con cui Marina è stata da giovanissima. I due in fondo si amano ancora, lui molto di più.
Il loro però è un rapporto discontinuo e passionale. sono in fondo due persone molto diverse.
Anche lui in fondo è un ragazzo complesso. Il suo riscatto sarà quello di diventare margaro, come suo nonno a cui era molto legato.
Andrea non vuole scappare ed evadere dalla provincia, ma rimanere. Non come suo fratello, suo eterno rivale, che è andato a far fortuna in America.
Sin da piccolo è sempre stato geloso di lui fino a compiere gesti non proprio corretti.
I suoi genitori hanno sempre avuto una predilezione per Ermanno e per questo motivo la sua sofferenza costante lo porterà a stare lontano da loro e a deludere le loro aspettative.
Un 'altra figura del romanzo è Elsa, compagna di scuola eternamente innamorata di Andrea speranzosa di conquistarlo, e coinquilina inconsapevole di Marina.
Elsa sceglie di tornare e restare nel paese, a dispetto di tutti quei giovani che si sono allontanati per cambiare vita.
Lei sarebbe disposta a stare con Andrea, nei campi, le mucche, a produrre il formaggio.
Il romanzo seppure ben scritto, mi è sembrato prolisso, soprattutto nelle descrizioni della zona del Biellese, che per chi non la conosce si rivela troppo descrittiva.
Non mi è piaciuta la figura di Marina. Seppure i tempi siano cambiati , i giovani non sono così infantili, capiricciosi, superficiali e in fondo un po' cattivi.
Non mi è piaciuto l'incontro con il fratello o meglio il comportamento di Andrea nei suoi riguardi.
La storia potrebbe riferirsi a personaggi veri, non ne dubito, ma se non mi piacciono i personaggi e le loro scelte, non posso identificarmi e dire che il libro mi sia piaciuto.
Profile Image for Baris Balcioglu.
387 reviews10 followers
July 23, 2017
J'ai acheté ce roman quand j'étais à Lecce. Sa couverture était un peu décourageant mais après lisant le succès de l'auteure avec son primaire roman j'ai dit ok. J'ai pu lire jusqu'à midi (300 pages, et j'ai lu le reste rapidement) mais je le trouve vraiment ennuyeux et stupide. Le héros tue un chien dans un lave-vaisselle parce que il est jaloux de son frère, la héroïne est complètement égoïste. Mais ils ont déjà fait un film du ce roman. Moins de personnes lisent des livres aujourd'hui mais à la même fois 'industrie a besoin de plus livres et films, je pense.
Profile Image for babushka-a.
8 reviews1 follower
April 23, 2021
Onestamente questo libro meriterebbe più di due stelle, ma non mi sento di darne tre. Ne meriterebbe di più perché Silvia Avallone conosce il mestiere della scrittura e dipinge paesaggi e personaggi in un modo preciso e vivido. Più di una volta ho pensato quasi di poter trovare Marina tra le pagine di google, prima di rendermi conto che sarebbe stato impossibile. Non mi sento di darne altre, però, perché questa realtà così sbattuta in faccia, la realtà di provincia a cui sono abituata, squallida, cafona, arrivista, mi disturba e mi ha disturbato fino all’ultima pagina. Le pagine che ho preferito sono state quelle dedicate ad Andrea, perché è lui probabilmente il personaggio meno verosimile, più sognatore, in generale più romanzesco; quelle in cui Avallone si concentra su Marina sono invece terribilmente verosimili: un padre assente e bugiardo, una madre alcolizzata, un’adolescenza protratta. Sono elementi che rendono questa “star di provincia” una figura terribilmente triste e irrisolta, una ragazza che si veste in modo esagerato, che si vende con la consapevolezza e la voglia di vendersi. Tutto quello che io odierei. Non voglio dilungarmi troppo; posso dire infine che il libro è stato veramente troppo reale per potermi piacere davvero
Profile Image for Consuelo Bentivogli.
28 reviews
June 9, 2025
Ho voluto rileggere questo libro del quale avevo un ottimo ricordo. La rilettura mette a fuoco meglio i personaggi, ma anche la scrittura che definirei "cineamtografica". Ma non perché scarna come un copione, ma perché prepara la scena come fosse un set cinematografico, ci avvicina a quello che succederà. Noi spettatori siamo pronti a quello che ci verrà mostrato. I personaggi sono ottimamente delineati, quasi li conosciamo, prevediamo le loro mosse e siamo tentati di guidarli nelle loro scelte. Sono due tardo adolescenti, dovrei dire adulti ma cosi non è, con famiglie alle spalle che hanno lasciato loro un grande vuoto affettivo, che ha scatenato si la voglia di rivalsa, di farcela ognuno a modo suo, ma che con sforzi incostanti, non riescono ad essere consistenti nelle scelte. Del resto non hanno "fan" veri, nessuno fa il tifo per loro, sono soli al mondo pur avendo entrambi i genitori, e si lasciano e si prendono spalleggiandosi a volte, urtandosi le più. E fanno errori, tanti, grandi che continuano a perpetuare, tanto non hanno nulla da perdere o riscattare, solo la perdita della loro anima, pezzettino dopo pezzettino. Un libro scritto in modo magistrale, ambientato in luoghi reali che prendono forma davanti ai nostri occhi.
Profile Image for Rosalba.
249 reviews32 followers
December 16, 2013
e 1/2 *

Don’t forget me, I beg…

Marina è la “Bellezza” fatta persona, una ragazzina che cerca il suo riscatto da una famiglia reietta, da una provincia grigia, monotona e senza sbocchi. Vuole cantare, vuole essere famosa, e quello che vuole se lo prende con le unghie e con i denti, ferendo chi la ama, ma anche, a sua volta, soffrendo profondamente per i grandi vuoti che si porta dentro. Andrea invece, il suo futuro lo cerca nelle proprie radici, nella sua terra, fra le sue amate montagne, lontano dall’ipocrisia di una famiglia borghese e da un fratello troppo “ingombrante”. Lotterà contro tutto e tutti per fare il margaro come il nonno, per vivere con le sue mucche e fare il formaggio. La storia di due ragazzi cresciuti nella stessa valle, da sempre innamorati, ma i sentimenti a volte non sono sufficienti a colmare le aspirazioni, i desideri di realizzazione. Si ameranno e si odieranno, si prenderanno e si lasceranno, si feriranno senza sosta e senza pace. Ma forse è la realtà di oggi che lo esige, forse non c’è altra scelta.
Sempre una bella scrittura, anche se l’ho trovata a tratti ripetitiva e un po’ prolissa.

http://youtu.be/HQZWzfgq9vQ
Profile Image for Sara.
5 reviews
March 25, 2022
La fiera dei luoghi comuni e delle frasi fatte, personaggi insopportabili, piatti e vuoti fino all'inverosimile, descrizioni infinite che allungano un brodo che già di suo non sa di niente. Per non parlare poi della trama, inconsistente, noiosa e ripetitiva. In pratica la storia di questi due, Andrea e Marina, che si ritrovano dopo tre anni che si erano lasciati... E da questo momento è un continuo tira e molla, si prendono, si lasciano, si riprendono, la finiscono... Ma decidetevi una buona volta! Lui è un poveraccio ossessionato da lei che si fa trattare peggio che uno zerbino, lei un enorme pallone gonfiato, di un'ignoranza e menefreghismo che nella realtà, sia tu bella o non bella, ti renderebbero sola in men che non si dica. Altri personaggi macchiette, Elsa che ha paura anche della propria ombra ma un giorno le gira di dirgliene quattro a marina. Si vabbè... tutta la manfrina di Ermanno, inutile e che non apporta niente alla trama centrale. I genitori di Marina, più stereotipati che non si può.
Una stella proprio perché di meno non si può darne, peccato perché Acciaio e, soprattutto, Da dove la vita è perfetta, mi sono piaciuti molto.
21 reviews2 followers
March 21, 2016
Protagonisti di questo romanzo sono Marina e Andrea.
Marina è una bellissima ragazza alla ricerca del successo a tutti i costi; capricciosa prima ancora di diventare famosa. Andrea invece è un ragazzo che desidera ritornare alle sue origini, comprare delle mucche e vivere così, solitario in montagna per sfuggire all’indifferenza della sua famiglia.
I due ragazzi si amano ma sono troppo egoisti per poter stare insieme, troppo concentrati su se stessi e sulla loro voglia di riscatto.
Gli adulti però in questo racconto sono i veri perdenti, ricchi o poveri, alcolizzati o avvocati, hanno totalmente fallito; genitori che non sono stati capaci di amare i loro figli tanto da lasciarli in balia di se stessi.
Marina e Andrea si amano, si lasciano, tornano insieme e si fanno del male non trovando in alcun modo un po’di serenità e una strada da percorrere insieme.
Ho letto questo romanzo con un sentimento costante di tristezza per i due giovani e per i loro genitori.
La lettura è stata lunga e faticosa, sembrava infatti intrecciarsi su se stessa aumentandone la pesantezza.
Profile Image for Matteo Negro.
204 reviews33 followers
August 8, 2017
Leggere questo romanzo mi ha permesso di provare grandissime emozioni, forti e coinvolgenti, che hanno lasciato il segno in me. Per quale ragione? Vivo in Valle Cervo e i luoghi narrati nel romanzo rappresentano la cornice della mia vita. Leggendo il romanzo sono riuscito ad immedesimarmi perfettamente nelle vicende narrate, ho sentito il profumo dei luoghi, ho percepito la magia di alcune atmosfere. La situazione sociale delle valli biellesi è descritta perfettamente dall'autrice, un territorio da sempre vocato all'industria tessile ma che negli ultimi anni ha sperimentato un forte e veloce impoverimento che ha portato molti biellesi a domandarsi quale sarà il futuro della nostra terra. Forse, come insegna Andrea nel romanzo, per pensare ed immaginare il futuro dobbiamo volgere il nostro sguardo al passato, in un tempo in cui si viveva a stretto contatto con la terra e con le tradizioni montanare, un tempo in cui si era felici con poco e i rapporti umani contavano veramente qualcosa.
Profile Image for Eleonora.
62 reviews
March 20, 2022
“Perché l’imperfezione della vita è il cuore della vita stessa, e scava, e lavora implacabile dall’interno, si frappone tra noi e la nostra volontà, divora come il torrente”.

Marina Bellezza è il terzo libro che leggo di Silvia Avallone e come sempre non mi delude mai.
Le sue strutture narrative, i personaggi, i luoghi, gli intrecci, sono ciò che io ritengo il suo tratto distintivo e che ammiro di più. Di questo libro ho amato la nuda verità che racconta (come tutti gli altri del resto) ma per la prima volta mi sono catapultata in un paesaggio che non conoscevo ma che mi sono immaginata così facilmente grazie alle sue parole, e ho visto volti di persone distrutte, ma con una propensione alla vita immane.
Romanzo da 10 e lode.
Profile Image for Sandro.
337 reviews23 followers
December 6, 2021
Belli e dannati dei giorni nostri.
Non è un libro facile da commentare.
Le vicende narrate ed i personaggi non mi piacciono, ma sono anche convinto che sono rappresentativi dell'essere e del pensare di una fetta (non so quantificare quanto grande) dei giovani d'oggi.
Allo stesso tempo riconosco che il libro è ben scritto e la sua lettura è spesso emozionante e coinvolgente (a parte qualche passaggio un po' più noioso).
Profile Image for Paola.
4 reviews
February 1, 2014
"Forse è per questo che mando sempre tutto a puttane. Perché sono capace di farlo, perché non ho paura di perdere la terra sotto i piedi, perché tanto nessuno mi risarcirà mai per quello che ho passato. Io sono sopravvissuta. So cos'è la libertà. E tu è di questo che hai paura, Andrea. Di essere libero e di non essere risarcito"

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