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304 pages, Paperback
First published January 1, 1984
Socrates’ first speech in the Phaedrus alludes to it, when he voices disapproval of the love that is given to soft boys, too delicate to be exposed to the sun as they are growing up, and all made up with rouge and decked out in ornaments. And it is with these same traits that Agathon appears in the Thesmophoriazusae: pale complexion, smooth-shaven cheeks, woman’s voice, so much so that his interlocutor wonders if he is in the presence of a man or a woman. It would be completely incorrect to interpret this as a condemnation of love of boys, or of what we generally refer to as homosexual relations; but at the same time, one cannot fail to see in it the effect of strongly negative judgments concerning some possible aspects of relations between men, as well as definite aversion to anything that might denote a deliberate renunciation of the signs and privileges of the masculine role. (19)Another axis of analysis here is the notion of self-discipline, wherein “extreme virtue was the visible mark of the mastery they brought to bear on themselves and hence of the power they were worthy of exercising over others” (20). Indeed, the distinction between “a virile man and an effeminate man did not coincide with our opposition between hetero- and homosexuality” (85), but rather in whether “one who yielded to the pleasures that enticed him: he was under the power of his own appetites and those of others” (id.).
[anazlizzare le] pratiche attraverso le quali gli individui sono stati spinti a fermare l’attenzione su se stessi, a decifrarsi, riconoscersi e dichiararsi soggetti di desiderio, mettendo in gioco gli uni con gli altri un certo rapporto che permette loro di scoprire nel desiderio la verità del loro essere, sia esso naturale o viziato
un modo di elaborare, per la parte più piccola della popolazione, quella costituita dagli adulti maschi e liberi, un’estetica dell’esistenza, l’arte ponderata di una libertà vista come gioco di potere. L’etica sessuale che sta in parte all’origine della nostra si basava effettivamente su di un sistema piuttosto feroce di disuguaglianze e di costrizioni (in particolare nei confronti delle donne e degli schiavi); ma è stata problematizzata nel pensiero come il rapporto, per un uomo libero, fra l’esercizio della sua libertà, le forme del suo potere e il suo accesso alla verità.
- il topos del rinsavimento come tappa della maturazione: fino a una certa età, è perdonabile dare libero sfogo a una fase di disinibizione esplorativa, per poi "mettere la testa a posto" e assumere un comportamento più consono alla propria posizione sociale definitiva;
- l'asimmetria tra il ruolo attivo e quello passivo nell'omosessualità, con indulgenza verso il primo e scherno e disprezzo per il secondo;
- la dicotomia senza mezzi toni tra l'ideale femminile della moglie fedele e la prostituta: non serve che soddisfi i criteri della definizione, la donna che gode pubblicamente della propria libertà sessuale è immediatamente accusata di prostituzione;
- l'adozione di ciò che si presume contro natura come misura dei comportamenti da proscrivere.
[Platone] non ritiene che la legge possa bastare [...]. Occorrono strumenti di persuasione più efficaci
parimenti investita di un “carattere religioso” nei confronti di tutti gli atti sessuali degni di biasimo.
il pensiero filosofico, morale e medico che si è elaborato presso [i greci] non ha forse formulato alcuni dei princìpi fondamentali che morali ulteriori — e segnatamente quelle che si sono potute trovare nelle società cristiane — hanno pari pari ripreso? Ma non ci si può fermare qui: anche se le prescrizioni possono sembrare formalmente simili, questo dopo tutto non prova che la povertà e la monotonia delle censure.