Un noto avvocato vicentino, Elena Zanatta è stata uccisa in maniera brutale. L'assassino ha lasciato pochissimi indizi. L'ispettore Bosdaves della Mobile si trova di fronte diverse piste da seguire. Denaro, potere, invidia e gelosia i possibili moventi sui quali indagare. Personaggio tormentato e inquieto, non privo di una certa ironia, Bosdaves affronta la propria vita destreggiandosi tra parenti difficili, sentimenti contrastanti e colleghi che non sempre appaiono per ciò che realmente sono. Assieme alla fida assistente, il sovrintendente Lucia Scopece, comincerà a battere la provincia alla ricerca di un colpevole che si direbbe scomparso nel nulla. Sin dalle prime indagini, l'inchiesta sembra girare attorno a un'antica distilleria di grappa la cui storia familiare, affascinante e complessa, risale a centosettant'anni prima. Tra colpi di scena, depistaggi, testimoni reticenti, storie di famiglia e profumi di ottimo distillato, l'indagine, che avanza sempre più in fretta, porterà Bosdaves e i suoi uomini verso un finale del tutto inaspettato.
anche quando scrive "su commissione" (dei fratelli brunello, distillatori di grappa), pandiani non perde un centesimo della sua verve e confeziona una storia avvincente e torbida, che è il prequel a "la donna di troppo". con il solito stile scattante e vorticoso, l'autore ci fa conoscere la sua nuova protagonista- zara bosdaves- prima del trasferimento a torino e alle prese con due omicidi efferati che possono avere diversi moventi. lettura gradevolissima per un libro inusuale (quantomeno nella genesi).