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Alexandros #1-3
Trilogía de Aléxandros
Nadie permaneció indiferente ante la belleza de Alejandro, ni ante la grandiosidad de su imperio. Todo en él fue extremo: un hombre considerado un dios por sus contemporáneos, un mortal de ardientes sueños y violentas pasiones. Su vida transcurrió en un mundo de leyenda. Esta es su historia.
El hijo del sueño narra la juventud de Alejandro, su educación con Aristóteles y el asesinato de su padre. Hereda el trono de Macedonia a los veinte años y, tras imponerse a los griegos, su ejército emprende la conquista de Asia.
Las arenas de Amón nos transporta a Anatolia, donde Alejandro corta el nudo gordiano: quien lo deshaga dominará el confín del mundo. A la derrota del poderoso Darío, rey de los persas, sigue el avance de las tropas macedonias hasta Egipto. Allí, el oráculo de Amón revela el origen divino de Alejandro y su destino de gloria inmortal.
El confín del mundo arranca en Babilonia, donde Alejandro aspira a convertir el mundo conocido en una sola nación bajo su mando. Pero se urden conjuras y el rey se ve arrastrado a una vorágine de violencia. S olo el amor de Roxana puede aliviar su soledad. Ella le infunde el valor necesario para llegar a la India misteriosa, y luego la fuerza para buscar el camino de retorno.
«Manfredi ha volcado aquí todo su saber histórico y cuanta pasión era capaz de derrochar.»
El Mundo
El hijo del sueño narra la juventud de Alejandro, su educación con Aristóteles y el asesinato de su padre. Hereda el trono de Macedonia a los veinte años y, tras imponerse a los griegos, su ejército emprende la conquista de Asia.
Las arenas de Amón nos transporta a Anatolia, donde Alejandro corta el nudo gordiano: quien lo deshaga dominará el confín del mundo. A la derrota del poderoso Darío, rey de los persas, sigue el avance de las tropas macedonias hasta Egipto. Allí, el oráculo de Amón revela el origen divino de Alejandro y su destino de gloria inmortal.
El confín del mundo arranca en Babilonia, donde Alejandro aspira a convertir el mundo conocido en una sola nación bajo su mando. Pero se urden conjuras y el rey se ve arrastrado a una vorágine de violencia. S olo el amor de Roxana puede aliviar su soledad. Ella le infunde el valor necesario para llegar a la India misteriosa, y luego la fuerza para buscar el camino de retorno.
«Manfredi ha volcado aquí todo su saber histórico y cuanta pasión era capaz de derrochar.»
El Mundo
1357 pages, Kindle Edition
First published January 1, 2002
272 people are currently reading
1616 people want to read
About the author
Valerio Massimo Manfredi
139 books1,456 followersValerio Massimo Manfredi is an Italian historian, writer, archaeologist and journalist. He was born in Piumazzo di Castelfranco Emilia, province of Modena and is married to Christine Fedderson Manfredi, who translates his published works from Italian to English. They have two children and live in a small town near Bologna.
Valerio Massimo Manfredi defines himself as an "Ancient World Topographer". Since 1978 he spends his time teaching in several European universities, digging ruins in the Mediterranean and in the Middle East, and writing novels.
The Professor of Classical Archaeology in the "Luigi Bocconi" University of Milan and a familiar face on European television, he has led scientific expeditions, excavations and explorations in Italy and overseas. In addition to this, he has published a number of scientific articles and essays as well as thirteen novels, including the Alexander trilogy and The Last Legion. Alexander was published in thirty-six languages in fifty-five countries and The Last Legion was sold for a major film production in the USA. The Last Legion film was released in 2007.
From Wikipedia
Valerio Massimo Manfredi defines himself as an "Ancient World Topographer". Since 1978 he spends his time teaching in several European universities, digging ruins in the Mediterranean and in the Middle East, and writing novels.
The Professor of Classical Archaeology in the "Luigi Bocconi" University of Milan and a familiar face on European television, he has led scientific expeditions, excavations and explorations in Italy and overseas. In addition to this, he has published a number of scientific articles and essays as well as thirteen novels, including the Alexander trilogy and The Last Legion. Alexander was published in thirty-six languages in fifty-five countries and The Last Legion was sold for a major film production in the USA. The Last Legion film was released in 2007.
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July 25, 2022
El libro me ha encantado. Ha ido de menos a mas, puede que la descripción de algunas batallas no sea muy detallada, pero en conjunto la obra me ha parecido muy buena. Es el primer libro que leo de este autor y no sera el último. 9/10
August 6, 2018
Recensione per il blog Alessandro III di Macedonia su WordPress
Il figlio del sogno: 5 stelle
Primo libro che leggo di Manfredi e da appassionata di Alessandro Magno sono entusiasta di questo libro!
Manfredi ha saputo ricostruire in maniera ottima un personaggio incredibile del mondo antico.
Questo primo libro parla dell'infanzia e della giovinezza di Alessandro e direi anche che finisce sul più bello.
Alessandro fu un grande personaggio grazie anche al padre Filippo: lo istruì e gettò le basi per quella che sarebbe stata la sua missione in Asia.
Si tratta pur sempre di un romanzo però mi piace molto! :)
Le sabbie di Amon: 5 stelle
Bello, bello, bello e ancora bello!
Manfredi ha saputo far rivivere questo straordinario personaggio e grazie a questa trilogia ho ripreso a completare il più possibile la mia bibliografia sul grande condottiero!
Tra non molto inizierò a leggere anche il terzo!
Il confine del mondo: 5 stelle
Ho terminato questo libro con le lacrime agli occhi. Bellissimo.
Osservazioni generali
Credo che per chi volesse avvicinarsi al personaggio di Alessandro Magno questo sia il libro migliore con cui possa farlo. Essendo un romanzo viene narrato proprio come tale e non risulta mai pesante, durante la lettura sembra di essere lì con Alessandro e i suoi amici e la lettura è scorrevole e appassionante.
Alessandro Magno è per me un personaggio al quale sono particolarmente legata e leggendo questo romanzo mi sono emozionata più volte.
Non avevo mai letto Manfredi ma questa trilogia mi ha veramente colpita! L’autore non si concentra più di tanto nel mostrare Alessandro come amante: il rapporto con Efestione non è troppo calcato e anche con le altre donne (Barsine, Roxane, Pancaste) non cade mai nel volgare. Manfredi ha cercato, e ci è riuscito, di mostrare l’Alessandro stratega politico e militare; compagno dei suoi soldati e degli amici più intimi; il combattente che non vuole una vittoria facile e che rispetta l’avversario; la sua sete di conoscenza; un uomo disposto al perdono ma che non si fa piegare o mancare di rispetto; infine il suo grande desiderio di creare un’integrazione tra Occidente e Oriente che purtroppo non è riuscito a realizzare.
Manfredi ha fatto un lavoro magistrale con questa trilogia e se potessi ringraziarlo personalmente lo farei! Capolavoro.
Per chi volesse, qui c'è la foto che ho postato su Instagram :D
Il figlio del sogno: 5 stelle
Primo libro che leggo di Manfredi e da appassionata di Alessandro Magno sono entusiasta di questo libro!
Manfredi ha saputo ricostruire in maniera ottima un personaggio incredibile del mondo antico.
Questo primo libro parla dell'infanzia e della giovinezza di Alessandro e direi anche che finisce sul più bello.
Alessandro fu un grande personaggio grazie anche al padre Filippo: lo istruì e gettò le basi per quella che sarebbe stata la sua missione in Asia.
Si tratta pur sempre di un romanzo però mi piace molto! :)
Le sabbie di Amon: 5 stelle
Bello, bello, bello e ancora bello!
Manfredi ha saputo far rivivere questo straordinario personaggio e grazie a questa trilogia ho ripreso a completare il più possibile la mia bibliografia sul grande condottiero!
Tra non molto inizierò a leggere anche il terzo!
Il confine del mondo: 5 stelle
Ho terminato questo libro con le lacrime agli occhi. Bellissimo.
Osservazioni generali
Credo che per chi volesse avvicinarsi al personaggio di Alessandro Magno questo sia il libro migliore con cui possa farlo. Essendo un romanzo viene narrato proprio come tale e non risulta mai pesante, durante la lettura sembra di essere lì con Alessandro e i suoi amici e la lettura è scorrevole e appassionante.
Alessandro Magno è per me un personaggio al quale sono particolarmente legata e leggendo questo romanzo mi sono emozionata più volte.
Non avevo mai letto Manfredi ma questa trilogia mi ha veramente colpita! L’autore non si concentra più di tanto nel mostrare Alessandro come amante: il rapporto con Efestione non è troppo calcato e anche con le altre donne (Barsine, Roxane, Pancaste) non cade mai nel volgare. Manfredi ha cercato, e ci è riuscito, di mostrare l’Alessandro stratega politico e militare; compagno dei suoi soldati e degli amici più intimi; il combattente che non vuole una vittoria facile e che rispetta l’avversario; la sua sete di conoscenza; un uomo disposto al perdono ma che non si fa piegare o mancare di rispetto; infine il suo grande desiderio di creare un’integrazione tra Occidente e Oriente che purtroppo non è riuscito a realizzare.
Manfredi ha fatto un lavoro magistrale con questa trilogia e se potessi ringraziarlo personalmente lo farei! Capolavoro.
Per chi volesse, qui c'è la foto che ho postato su Instagram :D
April 19, 2024
4*
"Disfruta en un solo volumen de los tres libros de Manfredi dedicados a Alejandro Magno. Nadie permaneció indiferente ante la belleza de Alejandro, ni ante la grandiosidad de su imperio. Todo en él fue extremo: un hombre considerado un dios por sus contemporáneos, un mortal de ardientes sueños y violentas pasiones. Su vida transcurrió en un mundo de leyenda. Esta es su historia. "El hijo del sueño" narra la juventud de Alejandro, su educación con Aristóteles y el asesinato de su padre. Hereda el trono de Macedonia a los veinte años y, tras imponerse a los griegos, su ejército emprende la conquista de Asia. "Las arenas de Amón" nos transporta a Anatolia, donde Alejandro corta el nudo gordiano: quien lo deshaga dominará el confín del mundo. A la derrota del poderoso Darío, rey de los persas, sigue el avance de las tropas macedonias hasta Egipto. Allí, el oráculo de Amón revela el origen divino de Alejandro y su destino de gloria inmortal. "El confín del mundo" arranca en Babilonia, donde Alejandro aspira a convertir el mundo conocido en una sola nación bajo su mando. Pero se urden conjuras y el rey se ve arrastrado a una vorágine de violencia. Solo el amor de Roxana puede aliviar su soledad. Ella le infunde el valor necesario para llegar a la India misteriosa, y luego la fuerza para buscar el camino de retorno."
"Preferiría vivir una vida corta y llena de gloria, que una larga sumida en la oscuridad”
Buena trilogía de iniciación acerca de la controvertida y legendaria figura de Aléxandros, más conocido como Alejandro Magno, considerado por muchos como el estratega más grande de todos los tiempos, gran amante de todas las artes, un personaje que además de tener una sed de conquista sin igual (pretendía unificar todo el mundo conocido en una sola entidad), difundió sin mesura la cultura griega allá por donde pasó, fusionándola con las culturas de las regiones sometidas, impregnando con su fuerza, además de la estrategia militar, el lenguaje, la política, el arte, la literatura o la religión.
Valerio Massimo Manfredi es arqueólogo y escritor especializado sobre todo en el mundo clásico, ha dirigido numerosas excavaciones arqueológicas y difundido su sabiduría en diversos ensayos y artículos académicos, además de dar clases en diversas universidades italianas y escribir libros tan exitosos como esta trilogía sobre Aléxandros, publicada en cuarenta países, y otras obras como "La última legión", "El tirano", "El imperio de los dragones”, "El ejército perdido” o “Teutoburg”.
"¿Cómo un hombre va a ser capaz de cuidar su propio caballo, pulir su lanza y su casco, si ha perdido la costumbre de atender a su propia persona, que es su posesión más preciada?”
En la propia sinopsis se hace un resumen de cada uno de los tres volúmenes, incidiendo en los aspectos más importantes de cada parte de la vida y glorias de Aléxandros (rey de Macedonia, hegemón de Grecia, faraón de Egipto y Gran rey de Media y Persia, fundando ciudades tan importantes en la época como la Alejandría de Aria, actual Herat y la Alejandría de Aracosia, actual Kandahar), pero a mí me gustaría destacar varias cosas por su presencia en la obra de Manfredi o por su ausencia. Por un lado Manfredi nos propone una obra muy amena de leer, él mismo explica que en una de las notas que ha usado un lenguaje más moderno que el cabría esperar de una obra clásica, sustituyendo algunas palabras en desuso por las actuales, pero lo ha hecho (yo creo que con buen criterio) debido a que el mundo griego clásico siempre ha estado muy abierto a lo novedoso y a lo modernista, tanto en el lenguaje como en todas las artes -música, escultura, pintura, filosofía. etc-, con un gran rigor histórico y muy buena documentación de los principales acontecimientos que se sucedieron desde el nacimiento de Alejandro hasta su muerte. Es cierto que en el tercer libro es más complicado tomar cómo válidos algunos de los acontecimientos, pues él mismo señala que las fuentes históricas señalan esta etapa de la vida de Alejandro como muy difusa y de difícil conocimiento riguroso, pero que lo ha narrado siguiendo a los principales historiadores griegos de la época como Heródoto, Tucídides, Jenofonte, Timeo, Polibio o Posidonio. Destaca del mismo modo la foto que él nos presenta de la sociedad, la cultura o el momento socio-político que se vivía en cada una de las épocas relatadas en los 3 volúmenes de la saga, destacando además de las batallas y la sangre (que hay muchas y muy diversas), la música, la filosofía, la pintura, la arquitectura, la escultura o las primeras disciplinas deportivas.
"El verdadero amor nunca tiene un final feliz, porque no hay final para el amor verdadero”
Los personajes principales de la Trilogía están muy bien trazados, con su complejidad debido a las distintas fuentes históricas de las que bebe, pero por ejemplo la figura de Alejandro se presenta tal y como le conocemos de otras fuentes o estudios actuales: un personaje que con tan sólo 33 años de vida se convirtió en toda una leyenda, un gran estratega (el mejor para muchos), un guerrero temible, un conquistador territorial nato con gestas a la altura de los mas grandes militares de la historia de la humanidad, pero además fue un gran estudioso de todas las artes (tuvo una gran educación de la mano de Aristóteles) y un gran amante tanto de mujeres como de hombres. En sus conquistas a lo largo y ancho del continente asiático, Alejandro Magno utilizó hábilmente las alianzas matrimoniales para afianzar su poder, pero sus relaciones amorosas no estuvieron dictadas tan sólo por el cálculo político. Se sabe que estuvo unido al menos con cuatro mujeres, princesas bellas y poderosas entre las que Manfredi destaca a Roxana o Barsine, sus esposas pero que sin duda carecieron de tanta importancia en el lecho del conquistador. Por otro lado Manfredi olvida a los amantes masculinos del macedonio, pues por todos es sabido que Alejandro gustaba de la compañía de mujeres y de hombres por igual, pero el autor no le da la importancia que en la vida de Alejandro tuvieron algunos de sus principales amantes como su gran amigo Hefestion o el eunuco Bagoas. Otro de los aspectos que Manfredi pasa muy por alto es el papel que en la época jugó el “gran rey” persa Darío III Codomano, de la dinastía aqueménida, principal enemigo suyo hacia la conquista del mundo.
"Sin conocimiento, la habilidad no se puede enfocar. Sin habilidad, la fuerza no puede ser ejercida y sin fuerza, el conocimiento no puede ser aplicado”
Darío era un monarca débil y mediocre, aunque disponía de un ejército muy superior en número y recursos al de os griegos, con casi 20.000 mercenarios helenos al mando de Memnón de Rodas, un gran general que finalmente pereció combatiendo contra las tropas de Alejandro en la isla de Lesbos. Darío luchó y perdió contra Alejandro en el Gránico, que además sirvió para abrirle a éste las puertas de Anatolia, siguiendo por Halicarnaso, a través de Frigia, Alejandro pasó gran parte del invierno de 334-333 a. C. en la ciudad de Gordium, donde se le atribuye la anécdota del nudo gordiano. Darío acudió con un gran ejército a defender su imperio en La Batalla de Issos, dónde cuenta el historiador Quinto Curcio Rufo que cuando los dos ejércitos llegaron uno junto al otro, la caballería persa se lanzó en tromba contra el ala izquierda macedonia, mientras que Darío buscaba un combate de caballería, convencido de que la principal fuerza de los helenos era la falange. Darío creyéndose en peligro, abandonó el campo de batalla y emprendió la fuga, primero en su carro, sin esperar al conductor, y luego a caballo, dejando atrás sus armas y su escudo, retirándose a Mesopotamía y ofreciendo la paz a Alejandro a cambio de Asia Menor y una gran cantidad de riquezas. Más tarde aún tendría lugar la batalla de Gaugamela en el 331 a.C., aguardando Alejandro varios meses en Persépolis la rendición del fugitivo emperador persa, quien finalmente murió asesinado en 329 a. C. por Bessus, sátrapa de Bactriana.
La obra también ofrece grandes dódis de misticismo, como por ejemplo la peregrinación de Alejandro hacia el Santuario de Amón-Ra en Siwa, uno de los tres santuarios más importantes del mundo antiguo, dónde se le revela su destino, siendo ungido faraón e hijo de Amón-Ra, y por tanto hijo del gran Zeus.
No tengo una sola parte de mi cuerpo, por lo menos enfrente, que no tenga cicatrices”
En resumen, estamos ante una Trilogía apasionante y que no pierde calidad en ninguno de los 3 volúmenes, aunque es cierto que falta incidir más en algunos aspectos como los que he nombrado, pero Manfredi nos regala una obra muy didáctica a la vez que amena para iniciarnos en la vida y conquistas de Alejandro Magno (julio 356 a. C. Pela - junio 323 a. C. Babilonia).
"Disfruta en un solo volumen de los tres libros de Manfredi dedicados a Alejandro Magno. Nadie permaneció indiferente ante la belleza de Alejandro, ni ante la grandiosidad de su imperio. Todo en él fue extremo: un hombre considerado un dios por sus contemporáneos, un mortal de ardientes sueños y violentas pasiones. Su vida transcurrió en un mundo de leyenda. Esta es su historia. "El hijo del sueño" narra la juventud de Alejandro, su educación con Aristóteles y el asesinato de su padre. Hereda el trono de Macedonia a los veinte años y, tras imponerse a los griegos, su ejército emprende la conquista de Asia. "Las arenas de Amón" nos transporta a Anatolia, donde Alejandro corta el nudo gordiano: quien lo deshaga dominará el confín del mundo. A la derrota del poderoso Darío, rey de los persas, sigue el avance de las tropas macedonias hasta Egipto. Allí, el oráculo de Amón revela el origen divino de Alejandro y su destino de gloria inmortal. "El confín del mundo" arranca en Babilonia, donde Alejandro aspira a convertir el mundo conocido en una sola nación bajo su mando. Pero se urden conjuras y el rey se ve arrastrado a una vorágine de violencia. Solo el amor de Roxana puede aliviar su soledad. Ella le infunde el valor necesario para llegar a la India misteriosa, y luego la fuerza para buscar el camino de retorno."
"Preferiría vivir una vida corta y llena de gloria, que una larga sumida en la oscuridad”
Buena trilogía de iniciación acerca de la controvertida y legendaria figura de Aléxandros, más conocido como Alejandro Magno, considerado por muchos como el estratega más grande de todos los tiempos, gran amante de todas las artes, un personaje que además de tener una sed de conquista sin igual (pretendía unificar todo el mundo conocido en una sola entidad), difundió sin mesura la cultura griega allá por donde pasó, fusionándola con las culturas de las regiones sometidas, impregnando con su fuerza, además de la estrategia militar, el lenguaje, la política, el arte, la literatura o la religión.
Valerio Massimo Manfredi es arqueólogo y escritor especializado sobre todo en el mundo clásico, ha dirigido numerosas excavaciones arqueológicas y difundido su sabiduría en diversos ensayos y artículos académicos, además de dar clases en diversas universidades italianas y escribir libros tan exitosos como esta trilogía sobre Aléxandros, publicada en cuarenta países, y otras obras como "La última legión", "El tirano", "El imperio de los dragones”, "El ejército perdido” o “Teutoburg”.
"¿Cómo un hombre va a ser capaz de cuidar su propio caballo, pulir su lanza y su casco, si ha perdido la costumbre de atender a su propia persona, que es su posesión más preciada?”
En la propia sinopsis se hace un resumen de cada uno de los tres volúmenes, incidiendo en los aspectos más importantes de cada parte de la vida y glorias de Aléxandros (rey de Macedonia, hegemón de Grecia, faraón de Egipto y Gran rey de Media y Persia, fundando ciudades tan importantes en la época como la Alejandría de Aria, actual Herat y la Alejandría de Aracosia, actual Kandahar), pero a mí me gustaría destacar varias cosas por su presencia en la obra de Manfredi o por su ausencia. Por un lado Manfredi nos propone una obra muy amena de leer, él mismo explica que en una de las notas que ha usado un lenguaje más moderno que el cabría esperar de una obra clásica, sustituyendo algunas palabras en desuso por las actuales, pero lo ha hecho (yo creo que con buen criterio) debido a que el mundo griego clásico siempre ha estado muy abierto a lo novedoso y a lo modernista, tanto en el lenguaje como en todas las artes -música, escultura, pintura, filosofía. etc-, con un gran rigor histórico y muy buena documentación de los principales acontecimientos que se sucedieron desde el nacimiento de Alejandro hasta su muerte. Es cierto que en el tercer libro es más complicado tomar cómo válidos algunos de los acontecimientos, pues él mismo señala que las fuentes históricas señalan esta etapa de la vida de Alejandro como muy difusa y de difícil conocimiento riguroso, pero que lo ha narrado siguiendo a los principales historiadores griegos de la época como Heródoto, Tucídides, Jenofonte, Timeo, Polibio o Posidonio. Destaca del mismo modo la foto que él nos presenta de la sociedad, la cultura o el momento socio-político que se vivía en cada una de las épocas relatadas en los 3 volúmenes de la saga, destacando además de las batallas y la sangre (que hay muchas y muy diversas), la música, la filosofía, la pintura, la arquitectura, la escultura o las primeras disciplinas deportivas.
"El verdadero amor nunca tiene un final feliz, porque no hay final para el amor verdadero”
Los personajes principales de la Trilogía están muy bien trazados, con su complejidad debido a las distintas fuentes históricas de las que bebe, pero por ejemplo la figura de Alejandro se presenta tal y como le conocemos de otras fuentes o estudios actuales: un personaje que con tan sólo 33 años de vida se convirtió en toda una leyenda, un gran estratega (el mejor para muchos), un guerrero temible, un conquistador territorial nato con gestas a la altura de los mas grandes militares de la historia de la humanidad, pero además fue un gran estudioso de todas las artes (tuvo una gran educación de la mano de Aristóteles) y un gran amante tanto de mujeres como de hombres. En sus conquistas a lo largo y ancho del continente asiático, Alejandro Magno utilizó hábilmente las alianzas matrimoniales para afianzar su poder, pero sus relaciones amorosas no estuvieron dictadas tan sólo por el cálculo político. Se sabe que estuvo unido al menos con cuatro mujeres, princesas bellas y poderosas entre las que Manfredi destaca a Roxana o Barsine, sus esposas pero que sin duda carecieron de tanta importancia en el lecho del conquistador. Por otro lado Manfredi olvida a los amantes masculinos del macedonio, pues por todos es sabido que Alejandro gustaba de la compañía de mujeres y de hombres por igual, pero el autor no le da la importancia que en la vida de Alejandro tuvieron algunos de sus principales amantes como su gran amigo Hefestion o el eunuco Bagoas. Otro de los aspectos que Manfredi pasa muy por alto es el papel que en la época jugó el “gran rey” persa Darío III Codomano, de la dinastía aqueménida, principal enemigo suyo hacia la conquista del mundo.
"Sin conocimiento, la habilidad no se puede enfocar. Sin habilidad, la fuerza no puede ser ejercida y sin fuerza, el conocimiento no puede ser aplicado”
Darío era un monarca débil y mediocre, aunque disponía de un ejército muy superior en número y recursos al de os griegos, con casi 20.000 mercenarios helenos al mando de Memnón de Rodas, un gran general que finalmente pereció combatiendo contra las tropas de Alejandro en la isla de Lesbos. Darío luchó y perdió contra Alejandro en el Gránico, que además sirvió para abrirle a éste las puertas de Anatolia, siguiendo por Halicarnaso, a través de Frigia, Alejandro pasó gran parte del invierno de 334-333 a. C. en la ciudad de Gordium, donde se le atribuye la anécdota del nudo gordiano. Darío acudió con un gran ejército a defender su imperio en La Batalla de Issos, dónde cuenta el historiador Quinto Curcio Rufo que cuando los dos ejércitos llegaron uno junto al otro, la caballería persa se lanzó en tromba contra el ala izquierda macedonia, mientras que Darío buscaba un combate de caballería, convencido de que la principal fuerza de los helenos era la falange. Darío creyéndose en peligro, abandonó el campo de batalla y emprendió la fuga, primero en su carro, sin esperar al conductor, y luego a caballo, dejando atrás sus armas y su escudo, retirándose a Mesopotamía y ofreciendo la paz a Alejandro a cambio de Asia Menor y una gran cantidad de riquezas. Más tarde aún tendría lugar la batalla de Gaugamela en el 331 a.C., aguardando Alejandro varios meses en Persépolis la rendición del fugitivo emperador persa, quien finalmente murió asesinado en 329 a. C. por Bessus, sátrapa de Bactriana.
La obra también ofrece grandes dódis de misticismo, como por ejemplo la peregrinación de Alejandro hacia el Santuario de Amón-Ra en Siwa, uno de los tres santuarios más importantes del mundo antiguo, dónde se le revela su destino, siendo ungido faraón e hijo de Amón-Ra, y por tanto hijo del gran Zeus.
No tengo una sola parte de mi cuerpo, por lo menos enfrente, que no tenga cicatrices”
En resumen, estamos ante una Trilogía apasionante y que no pierde calidad en ninguno de los 3 volúmenes, aunque es cierto que falta incidir más en algunos aspectos como los que he nombrado, pero Manfredi nos regala una obra muy didáctica a la vez que amena para iniciarnos en la vida y conquistas de Alejandro Magno (julio 356 a. C. Pela - junio 323 a. C. Babilonia).
January 30, 2024
Me demore particularmente en este libro, pues la historia es densa y pesada, me tomé mi tiempo para comprender y asimilar cada hecho que leía. La historia de Alejandro es una historia conocida por mucho, incluso por mi, pero nunca había creído que podría existir una historia donde nos mostraba aquel enigmático personaje de una forma tan humana, no era perfecto ni era el gran conquistador, se equivoco un par de veces, lloraba y reía con sus amigos... el vínculo que forjó con sus hombres y con los animales que lo acompañaban fue enternecedor. Podría hablar de cada capítulo, pero dejo que cada uno lea esta hermosa novela. Lo recomiendo al 100%.
February 27, 2021
Vida de Alejandro Magno que narra los ardientes sueños y pasiones que lo motivaron para conquistar un enorme territorio en un mundo de leyendas hasta llegar a causar su propia destrucción.
Una novela apasionante que humaniza al personaje y te lleva a vivir en aquella época
Una novela apasionante que humaniza al personaje y te lleva a vivir en aquella época
January 10, 2024
Secondo me questa saga ha parecchi problemi.
Rispetto al primo volume andando avanti c’è un miglioramento nello stile - soprattutto nei dialoghi che all’inizio sono davvero cringe - ma comunque non ci siamo.
È come se ci fosse un elenco di eventi, battaglie, personaggi e basta. Manca la parte romanzata, quella avvincente e coinvolgente. Quella che ti fa affezionare al personaggio principale, quella che ti fa emozionare, quella che ti tiene col fiato sospeso pur sapendo - per forza di cose - come andrà la storia.
Manca l’emotività. Io ero pronta a innamorarmi di Alessandro. Ero pronta ad essere conquistata dalla sua passione per la cultura, per la sua voglia di scoprire, sapere e conoscere. Ma in tutta onestà non me ne poteva fregar di meno di questo Alessandro.
È un personaggio - come tutti - bidimensionale. Vuole conquistare, ogni tanto dà di matto - e l’autore incolpa la madre, OK - e scopa donne che puntualmente hanno seni alti e sodi, gambe lunghe e snelle. Possibilmente coi capelli talmente neri da avere riflessi azzurri. Tutte così le donne dell’epoca immagino. E zerbine pure. Ovviamente.
Inutile poi Manfredi che mi fai la frecciatina ad Achille e Patroclo se tanto tra Alessandro ed Efestione nom hai fatto emergere nulla di nulla. Il loro rapporto sembra quello di due amici che vanno al pub il sabato sera a ubriacarsi bevendo birra mentre commentano tette e culi.
Bucefalo, l’importantissimo cavallo di Alessandro, che muore e lo scopriamo tramite una lettera? Zero pathos? Invece di puntare sull’emotività e l’importanza del momento tu, autore, pensi che scrivere: “ah, Bucefalo è morto, Alessandro è distrutto”, possa trasmettere qualcosa a chi legge?
Bo.
Per me quest’opera aveva una potenzialità allucinante, Manfredi ha sprecato un’occasione d’oro.
Rispetto al primo volume andando avanti c’è un miglioramento nello stile - soprattutto nei dialoghi che all’inizio sono davvero cringe - ma comunque non ci siamo.
È come se ci fosse un elenco di eventi, battaglie, personaggi e basta. Manca la parte romanzata, quella avvincente e coinvolgente. Quella che ti fa affezionare al personaggio principale, quella che ti fa emozionare, quella che ti tiene col fiato sospeso pur sapendo - per forza di cose - come andrà la storia.
Manca l’emotività. Io ero pronta a innamorarmi di Alessandro. Ero pronta ad essere conquistata dalla sua passione per la cultura, per la sua voglia di scoprire, sapere e conoscere. Ma in tutta onestà non me ne poteva fregar di meno di questo Alessandro.
È un personaggio - come tutti - bidimensionale. Vuole conquistare, ogni tanto dà di matto - e l’autore incolpa la madre, OK - e scopa donne che puntualmente hanno seni alti e sodi, gambe lunghe e snelle. Possibilmente coi capelli talmente neri da avere riflessi azzurri. Tutte così le donne dell’epoca immagino. E zerbine pure. Ovviamente.
Inutile poi Manfredi che mi fai la frecciatina ad Achille e Patroclo se tanto tra Alessandro ed Efestione nom hai fatto emergere nulla di nulla. Il loro rapporto sembra quello di due amici che vanno al pub il sabato sera a ubriacarsi bevendo birra mentre commentano tette e culi.
Bucefalo, l’importantissimo cavallo di Alessandro, che muore e lo scopriamo tramite una lettera? Zero pathos? Invece di puntare sull’emotività e l’importanza del momento tu, autore, pensi che scrivere: “ah, Bucefalo è morto, Alessandro è distrutto”, possa trasmettere qualcosa a chi legge?
Bo.
Per me quest’opera aveva una potenzialità allucinante, Manfredi ha sprecato un’occasione d’oro.
July 19, 2018
¿Quiere saber más de esta trilogía, sin spoilers? Visite:
http://librosdeolethros.blogspot.com....
http://librosdeolethros.blogspot.com/...
http://librosdeolethros.blogspot.com/...
http://librosdeolethros.blogspot.com....
http://librosdeolethros.blogspot.com/...
http://librosdeolethros.blogspot.com/...
March 21, 2020
Ho finito questa trilogia il più velocemente possibile per togliermi il pensiero, ma sperando sempre che ad un certo punto migliorasse. Niente da fare: Manfredi con le trilogie non ci sa fare. Alessandro è un Gary Stu, viziato, irascibile ed ipocrita, i personaggi secondari sono delle macchiette. La storia? Fila fin troppo liscia, ogni scontro vinto in automatico, quando si palesa un leggero pericolo per Alessandro intervengono i suoi amici con inganno, avvelenamenti, il peggio del peggio. Alessandro vince o con strategie da bambino delle elementari o per forfait costretto dei nemici, una noia assurda. Parlando di noia, va bene la descrizione dell'epoca e delle usanze, ma dopo tre pagine di descrizione di sete e tendaggi, dormire diventa automatico. Il rapporto tra Alessandro ed Efestione completamente cancellato in nome di un non ironico "no homo", salvo poi fare paragoni con Achille e Patroclo che risultano vuoti, visto lo spessore da carta igienica della loro amicizia. Riferimenti eccessivi alle opere omeriche, Aristotele diventa un Detective Conan dei poveri, mitologia buttata lì tanto per dire che c'è. Ad una certa, ho praticamente supplicato che Alessandro tirasse le cuoia. Sono rimasta delusissima da questa trilogia, dubito che leggerò altre saghe di Manfredi.
May 16, 2020
Questo libro per me è stato innanzitutto, dopo tanti anni, un tuffo nei miei anni del liceo, nella Grecia che tanto mi ha appassionato (e fatto sudare). Credo che, per questo motivo, a questo libro avrei dato comunque un valore particolare.
E' la storia incredibile di un uomo incredibile, dipinto nella sua forza, nel suo straordinario carisma ma anche nelle sue debolezze.
Ogni volta che mi capitava di chiedermi "ma sarà davvero andata così?" rimanevo stupefatta a trovare la conferma che, sì, stando ai documenti è proprio andata così. Seppur romanzandola, Manfredi ha scritto una storia attenendosi (parole sue alla fine del libro) a numerosi testi greci, alle sue immense conoscenze della cultura del tempo e a studi per poter ricreare verosimilmente luoghi, costumi e persino dialoghi. E l'ha fatto riuscendo a trasportare il lettore con sè in questo viaggio ai confini del mondo. E' un libro con il quale mi sono davvero emozionata. Ho pianto insieme ad Alessandro, di fronte alle pire innalzate a chi gli ha toccato il cuore. Ho sorriso insieme ad Alessandro e ai suoi compagni.
Ma, soprattutto, ho gridato, mentalmente, con la lancia alzata, innumerevoli volte: Alalalài!
E' la storia incredibile di un uomo incredibile, dipinto nella sua forza, nel suo straordinario carisma ma anche nelle sue debolezze.
Ogni volta che mi capitava di chiedermi "ma sarà davvero andata così?" rimanevo stupefatta a trovare la conferma che, sì, stando ai documenti è proprio andata così. Seppur romanzandola, Manfredi ha scritto una storia attenendosi (parole sue alla fine del libro) a numerosi testi greci, alle sue immense conoscenze della cultura del tempo e a studi per poter ricreare verosimilmente luoghi, costumi e persino dialoghi. E l'ha fatto riuscendo a trasportare il lettore con sè in questo viaggio ai confini del mondo. E' un libro con il quale mi sono davvero emozionata. Ho pianto insieme ad Alessandro, di fronte alle pire innalzate a chi gli ha toccato il cuore. Ho sorriso insieme ad Alessandro e ai suoi compagni.
Ma, soprattutto, ho gridato, mentalmente, con la lancia alzata, innumerevoli volte: Alalalài!
November 28, 2014
رمان سه جلدي اسكندر ((فرزند يك رويا ))((شنهاي امن ))و((اخر دنيا ))نوشته والريو ماسيمو مانفردي نويسنده ايتاليايي است كه شرح زندگي پر فراز ونشيب اسكندر مقدوني از تولد تا جواني ورسيدن به فرمانروايي وسرانجام فتح نيمي از دنيا از يونان تا مصر وايران وسپس هند وسرانجام مرگ او در بابل است ..كتاب خواندني وجذابي از لحاظ شخصيت پردازي است اما خيلي اوقات در خيلي از موارد از تاريخ جدا شده وافسانه سرايي وتخيل نويسنده بسيار چشمگير است ..كتاب رمان است وارزش تاريخي ندارد وخيلي از شخصيت ها اصلا وجود خارجي ندارند ..اما از لحاظ رمان قابل تحسين است البته من به شخصه چون از اسكندر خوشم نمي ايد ممكن است
از كتاب ستايش نكنم اما از لحاظ نوشتاري وقصه پردازي وسبك رمانهاي تاريخي بسيار عالي است البته ترجمه خانوم دامغاني هم خيلي عالي شده است
از كتاب ستايش نكنم اما از لحاظ نوشتاري وقصه پردازي وسبك رمانهاي تاريخي بسيار عالي است البته ترجمه خانوم دامغاني هم خيلي عالي شده است
April 15, 2019
non dirò che è bellissimo, che è scritto e "ricostruito" benissimo, che tutti gli appassionati del genere dovrebbero leggerlo...
dico solo che mi sembra di conoscerlo, Alessandro!
grazie manfredi
dico solo che mi sembra di conoscerlo, Alessandro!
grazie manfredi
August 22, 2021
L'avevo letto più di vent'anni fa, all'epoca in cui le mie figlie liceali sfruttavano l'accuratezza di Manfredi nel seguire le fonti storiche per farsene una falsariga nelle loro traduzioni dal greco - di fatto, l'usavano come traduttore.
Lo riprendo in mano ora perché mio marito l'ha infilato nella valigia delle vacanze in Grecia, e trovo sempre godibilissime le ricostruzioni di ambienti, architetture, abbigliamento, gastronomia: rispettabile e rassicurante la fedeltà alle fonti; interessante la scelta interpretativa. Il punto più debole di Manfredi sta spesso nei dialoghi, che qui però suonano più spontanei, meno artefatti che altrove: insomma, a mio parere è il migliore dei suoi romanzi storici. E poi, ho sempre amato Alessandro Magno con tutto l'impeto di un giovane cuore appassionato, e non smetterò solo perché nel frattempo sono invecchiata.
Lo riprendo in mano ora perché mio marito l'ha infilato nella valigia delle vacanze in Grecia, e trovo sempre godibilissime le ricostruzioni di ambienti, architetture, abbigliamento, gastronomia: rispettabile e rassicurante la fedeltà alle fonti; interessante la scelta interpretativa. Il punto più debole di Manfredi sta spesso nei dialoghi, che qui però suonano più spontanei, meno artefatti che altrove: insomma, a mio parere è il migliore dei suoi romanzi storici. E poi, ho sempre amato Alessandro Magno con tutto l'impeto di un giovane cuore appassionato, e non smetterò solo perché nel frattempo sono invecchiata.
February 5, 2024
Cuando comencé a leer a Manfredi con «La última legión», todo el mundo me decía “tienes que leer la trilogía de Alejandro Magno”. Posteriormente leí «El imperio de los dragones», que también me gustó mucho, pero la gente continuaba diciendo que leyese la trilogía de Aléxandros. Bien, finalmente les hice caso y ahora comprendo el porqué de tanta insistencia. No sé si, como aseguran, es su mejor obra, pero desde luego, lea lo que lea en adelante del autor, difícilmente me gustará tanto como esta trilogía. Una de las mejores novelas históricas que he leído hasta ahora. Totalmente recomendable.
September 6, 2022
I tre libri sono ben scritti e permettono di avere un intero coinvolgimento nella vita di Alessandro. Primo libro di Valerio Massimo Manfredi ma lo ho trovato adatto a tutti ed equilibrato nel linguaggio e nel riportare gli eventi accaduti
October 24, 2018
It was amazing. That's all I can say.
January 9, 2024
Buenísimo y de lectura fácil ✨
April 20, 2022
Leggere questi tre libri tutti insieme è stata un'epopea, però è sicuramente la maniera più efficace per godere al meglio questa imponente trilogia di Manfredi su una delle figure più famose della storia. Alessandro viene reso molto oggettivamente e realisticamente, così come tutto nei libri, dalle descrizioni delle ambientazioni ad annedoti storici inseriti nella narrazione. Lo stile è moderno e preciso, rendendo con un lessico molto accessibile la realtà dell'epoca. Le caratterizzazioni dei personaggi, oltre ad Alessandro, sono altalenanti: mentre per alcuni si delineano subito personalità forti - come per Olympias, Eumene, Eumolpo di Soli, e anche Tolomeo soprattutto nell'ultimo libro - altre rimangono molto sbiadite e non abbastanza chiare fino all'ultimo libro, dove più o meno tutti hanno un carattere abbastanza forte da venire ricordato.
Altra pecca è secondo me il rapporto tra Alessandro ed Efestione: nessuno può porsi come autorità e determinare la natura (romantica? sessuale? semplice amicizia?) della loro relazione, perché non abbiamo fonti certe, ma è indubbio che per il re il suo compagno generale fosse l'amicizia più affezionata che aveva, basti pensare come si ridusse in seguito alla sua morte. Nel libro questo viene ovviamente affermato, e anzi ribadito più volte: ma in tutta la mole delle 950 e passa pagine della trilogia di scene che spieghino e amplino davvero il loro affiatamento ce ne sono, boh, due? Un rapporto così importante per la figura di Alessandro, anche in un libro così pratico e concentrato soprattutto sull'impresa militare più che sull'uomo, non può essere costruito su Efestione che approva ogni sua decisione o su due scene nel primo libro e basta: è più approfondito il rapporto di Alessandro con Eumene, da questo punto di vista!
Chiunque voglia leggere questa trilogia, sicuramente non si deve aspettare una profonda esplorazione psicologica dell'uomo Alessandro - quello emotivo/psicologico è uno degli aspetti meno sviluppati del libro, com'è normale in Manfredi -, ma una documentazione il più accurata possibile di una delle più grandi campagne militari della storia. Rimane sicuramente un'ottima opera, che ti trasporta proprio dentro la spedizione e le vicende di Alessandro.
Altra pecca è secondo me il rapporto tra Alessandro ed Efestione: nessuno può porsi come autorità e determinare la natura (romantica? sessuale? semplice amicizia?) della loro relazione, perché non abbiamo fonti certe, ma è indubbio che per il re il suo compagno generale fosse l'amicizia più affezionata che aveva, basti pensare come si ridusse in seguito alla sua morte. Nel libro questo viene ovviamente affermato, e anzi ribadito più volte: ma in tutta la mole delle 950 e passa pagine della trilogia di scene che spieghino e amplino davvero il loro affiatamento ce ne sono, boh, due? Un rapporto così importante per la figura di Alessandro, anche in un libro così pratico e concentrato soprattutto sull'impresa militare più che sull'uomo, non può essere costruito su Efestione che approva ogni sua decisione o su due scene nel primo libro e basta: è più approfondito il rapporto di Alessandro con Eumene, da questo punto di vista!
Chiunque voglia leggere questa trilogia, sicuramente non si deve aspettare una profonda esplorazione psicologica dell'uomo Alessandro - quello emotivo/psicologico è uno degli aspetti meno sviluppati del libro, com'è normale in Manfredi -, ma una documentazione il più accurata possibile di una delle più grandi campagne militari della storia. Rimane sicuramente un'ottima opera, che ti trasporta proprio dentro la spedizione e le vicende di Alessandro.
October 5, 2012
Romanzo in tre parti (non tutte molto scorrevoli devo dire) sulla vita di Alessandro Magno, dalla sua infanzia e adolescenza, segnata dalla figura del padre (Filippo II) e del maestro (Aristotele), passando attraverso la fase dell'esplorazione dell'ignoto e dell'avventura (espansione in Asia orientale fino all'India) e terminando con la rinuncia al sogno di grandezza inseguito con indomito coraggio e passione. L'avventura termina con la prematura morte del condottiero dagli occhi bicolore (si tramanda che ne avesse uno azzurro, emblema della sua sete di sapere e avventura, e uno nero, rappresentante del lato torbido e irascibile del suo carattere), evento che porta alla rottura di quell'equilibrio tra razze e paesi diversi che Alessandro era riuscito a creare, ma che non riuscì ad impedire la diffusione della cosiddetta cultura ellenistica nel mondo allora conosciuto.
E' un romanzo di una grande avventura con protagonista una delle figure più affascinanti e ambigue della Storia, che non mancherà di affascinare anche per l'uso di una prosa semplice e di un taglio coinvolgente, in cui si alternano descrizioni tecniche di battaglie e strategie di guerra con slanci di pura passione e impetuosità.
E' un romanzo di una grande avventura con protagonista una delle figure più affascinanti e ambigue della Storia, che non mancherà di affascinare anche per l'uso di una prosa semplice e di un taglio coinvolgente, in cui si alternano descrizioni tecniche di battaglie e strategie di guerra con slanci di pura passione e impetuosità.
July 3, 2025
-Re read only the first one in 2022-
I love Alexander the Great and his story, therefore i enjoyed this. We see Alexander go through his childhood, follow Aristotele and we understand from the beginning that he is special. Then he becomes a boy and starts to learn about responsibilities. His relationship with the father Filippo is made of highs and lows, but they love each other it's clear, they're both tough. The novel is faithful to history and I loved that; it's easy to read and engaging. Alexander was great at almost everything and he achived something people only dreamed of. I also liked Efestione and the great relationship they had, unconditional friendship.
I love Alexander the Great and his story, therefore i enjoyed this. We see Alexander go through his childhood, follow Aristotele and we understand from the beginning that he is special. Then he becomes a boy and starts to learn about responsibilities. His relationship with the father Filippo is made of highs and lows, but they love each other it's clear, they're both tough. The novel is faithful to history and I loved that; it's easy to read and engaging. Alexander was great at almost everything and he achived something people only dreamed of. I also liked Efestione and the great relationship they had, unconditional friendship.
January 8, 2011
Si la vida de Alejandro Magno ha sido históricamente un modelo de príncipes, la adaptación de la misma a la narrativa contemporánea realizada por el profesor Valerio Massimo Manfredi es, cuanto menos correcta: la narración muestra un pulso adecuado, los personajes se definen tanto por sus acciones como por sus parlamentos, y hay fidelidad a las evidencias históricas... en todo caso, no hubiera estado de más la profundización en la mentalidad del príncipe, y una hipótesis más clara acerca de su final. Eso sí: se lee de un tirón.
August 16, 2020
En general es muy buena trilogía y a mi parecer el mejor libro es el tercero ya que se presenta a un Alejandro más humano, con sus errores y no a la persona mitificada.
La razón por la cual no doy las 5 estrellas es porque siento que faltaron más descripciones, sobre todo en las batallas, tal como lo haría Posteguillo. No sé si es porque el autor quiso ser lo más cercano a fuentes oficiales y no quería arriesgarse a exagerar o inventar algún punto, pero en lo personal no me hubiera molestado porque es una novela y no un libro de historia.
La razón por la cual no doy las 5 estrellas es porque siento que faltaron más descripciones, sobre todo en las batallas, tal como lo haría Posteguillo. No sé si es porque el autor quiso ser lo más cercano a fuentes oficiales y no quería arriesgarse a exagerar o inventar algún punto, pero en lo personal no me hubiera molestado porque es una novela y no un libro de historia.
April 6, 2017
Fantastico! Epico! Leggendario! Valerio Massimo Manfredi, con questo libro, ha fatto rivivere il più grande condottiero di tutti i tempi.
Personaggi, eventi, luoghi descritti divinamente. Bello, bello, bello. Mi spiace di averlo finito. Prima o poi lo rileggerò, se lo merita davvero tanto. Consiglio a tutti di leggerlo.
Personaggi, eventi, luoghi descritti divinamente. Bello, bello, bello. Mi spiace di averlo finito. Prima o poi lo rileggerò, se lo merita davvero tanto. Consiglio a tutti di leggerlo.
May 28, 2020
Sarò di parte, perchè la figura di Alessandro mi ha sempre affascinata e interessata, ma l'autore è riuscito bene a descrivere quella che era la sua assenza, la sua tenacia, la sua forza. Si legge tutto d'un fiato e spesso mi ricapita di riprende in mano il libro, solo per rileggere quelle parti che mi sono entrate nel cuore e che adoro rileggere.
March 1, 2020
Melhor bibliografia de Alexandre, o Grande
January 23, 2022
Recensione lunga, la trovate qui: https://leggendoeguardando.blogspot.c...
January 20, 2024
Era un uomo unico. Era un semidio. Alessandro bruciò la sua esistenza nell'ardore e nel sogno di superare il limite. Bellissimo romanzo storico basato sulle cronache di Callistene. Valerio Massimo Manfredi non delude mai.
February 2, 2025
Primer llibre que m'ha fet emocionar. Sense paraules, obra excepcional que et transporta al sentiment i estima militar on et sents un company més d'aquest gran rei que va marcar l'història. Etern Aléxandros.
May 2, 2014
Alexandros! Grande conquistatore, un re amato dai suoi soldati e sempre con veri amici al suo fianco compreso Peritas il suo cane e Bucefalo il suo splendido destriero!
Bellissimo questo libro che ci racconta le gesta di Alessandro un re che grazie alla sua forza, alla volontà, all'aiuto degli dei, alla sua potenza e al suo eroismo, battaglia dopo battaglia partendo dall'antica Grecia riesce a conquistare gran parte dell'Asia arrivando fino alle sponde del fiume Indo.
Mi rimarranno impresse nella memoria le commoventi pagine dove conosciamo la lealtà senza limiti della "Torma di Alessandro" formata dai suoi sette amici cresciuti con lui, che lo seguiranno ovunque ed in ogni battaglia amandolo profondamente!
Alessandro uomo di parola, un vero leone, che riesce a farsi rispettare, temere ed amare anche dai suoi avversari, una grande figura storica da conoscere, morto troppo presto e per questo è diventato un grande mito!
"Agire con onore ed essere clemente ogni volta che è possibile è nella facoltà dell'uomo e nella sua scelta. Questa è l'unica dignità che gli è concessa da quando è messo al mondo, l'unica luce prima delle tenebre di una notte senza fine...."
Bellissimo questo libro che ci racconta le gesta di Alessandro un re che grazie alla sua forza, alla volontà, all'aiuto degli dei, alla sua potenza e al suo eroismo, battaglia dopo battaglia partendo dall'antica Grecia riesce a conquistare gran parte dell'Asia arrivando fino alle sponde del fiume Indo.
Mi rimarranno impresse nella memoria le commoventi pagine dove conosciamo la lealtà senza limiti della "Torma di Alessandro" formata dai suoi sette amici cresciuti con lui, che lo seguiranno ovunque ed in ogni battaglia amandolo profondamente!
Alessandro uomo di parola, un vero leone, che riesce a farsi rispettare, temere ed amare anche dai suoi avversari, una grande figura storica da conoscere, morto troppo presto e per questo è diventato un grande mito!
"Agire con onore ed essere clemente ogni volta che è possibile è nella facoltà dell'uomo e nella sua scelta. Questa è l'unica dignità che gli è concessa da quando è messo al mondo, l'unica luce prima delle tenebre di una notte senza fine...."
January 22, 2025
Tre libri uno più problematico dell’altro. Innanzitutto moltissime parti scorrono con una lentezza esasperante, però qui non approfondiremo, essendo una cosa abbastanza soggettiva.
Alessandro mi è stato qua a partire dalla sua nascita, peggiorando esponenzialmente con il tempo; sostanzialmente un misterioso e incompreso adolescente con potenti anger issues a cui importa più del sesso che di altro. E su Efestione e company stendo un velo pietoso perché ho avuto l’impressione di assistere alle esperienze di un branco di bambini immaturi, per dirla in modo carino.
La madre Olympias, che aveva un personaggio e una sottotrama davvero interessante, ha occupato sì e no qualche capitolo, e puntualmente viene vista o come una psicopatica che ha perso il lume della ragione o troppo arguta e allora non va bene perché potrebbe diventare pericolosa.
Quelli che erano i due culmini di tutto, le morti di Alessandro ed Efestione, sono state spremute negli ultimi due capitoli in modo frettoloso e quasi ridicolo.
In sostanza, speravo di trovare un romanzo storico/biografia romanzata che mi facesse immergere in quel mondo magico che è la Storia antica, ma non è stato così.
Alessandro mi è stato qua a partire dalla sua nascita, peggiorando esponenzialmente con il tempo; sostanzialmente un misterioso e incompreso adolescente con potenti anger issues a cui importa più del sesso che di altro. E su Efestione e company stendo un velo pietoso perché ho avuto l’impressione di assistere alle esperienze di un branco di bambini immaturi, per dirla in modo carino.
La madre Olympias, che aveva un personaggio e una sottotrama davvero interessante, ha occupato sì e no qualche capitolo, e puntualmente viene vista o come una psicopatica che ha perso il lume della ragione o troppo arguta e allora non va bene perché potrebbe diventare pericolosa.
Quelli che erano i due culmini di tutto, le morti di Alessandro ed Efestione, sono state spremute negli ultimi due capitoli in modo frettoloso e quasi ridicolo.
In sostanza, speravo di trovare un romanzo storico/biografia romanzata che mi facesse immergere in quel mondo magico che è la Storia antica, ma non è stato così.
November 11, 2013
No me está convenciendo mucho, la verdad.
Dado lo atractivo que a priori resulta el personaje, esperaba una novela histórica de esas que te engancha, en la que te identificas con alguo de los personajes y que te hacen leer siempre "un capítulo más" por tarde que sea.
En mi caso al menos, ha sido decepcionante.
Puede que las descripciones sean realistas y la reconstrucción histórica muy ajustada pero para mi fallan los personajes. Me parecen planos y sin interés. Creo que el más real es Filipo y aunque el primer libro trata mucho de él, me parece que el resto queda muy cojo, Alejandro incluido.
Puede que el problema sea yo, que esperaba un libro como los de Bernard Cornwell o Ken Follet y no era esa la intención del autor al escribirlo.
Creo que los otros dos libros se quedarán, de momento, en el tintero.
Dado lo atractivo que a priori resulta el personaje, esperaba una novela histórica de esas que te engancha, en la que te identificas con alguo de los personajes y que te hacen leer siempre "un capítulo más" por tarde que sea.
En mi caso al menos, ha sido decepcionante.
Puede que las descripciones sean realistas y la reconstrucción histórica muy ajustada pero para mi fallan los personajes. Me parecen planos y sin interés. Creo que el más real es Filipo y aunque el primer libro trata mucho de él, me parece que el resto queda muy cojo, Alejandro incluido.
Puede que el problema sea yo, que esperaba un libro como los de Bernard Cornwell o Ken Follet y no era esa la intención del autor al escribirlo.
Creo que los otros dos libros se quedarán, de momento, en el tintero.
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