Dieses Buch bietet eine Rekonstruktion der verdrangten, verdeckten und vergessenen matriarchalen Religionen und Spiritualitat. Der matriarchale Hintergrund der Gottinnengestalten, die in indischen, persischen, westasiatischen, agyptischen, griechischen, keltischen und germanischen Mythen vorkommen, wird durch eine vergleichende und patriarchatskritische Analyse wiedergewonnen; die Gestalten werden aus ihrem eigenen kulturellen Zusammenhang erklart. Darauf aufbauend wird gezeigt, wie die Symbol- und Handlungsmuster der matriarchalen Religionen und Spiritualitat in den internationalen Marchen weiterleben. Anschliessend wird anhand von grossen Epen des europaischen Mittelalters nachgewiesen, dass auf dem Boden von Mythologie und Marchen die Struktur der matriarchalen Religionen zur Grundlage von poetischen Stoffen europaischer Dichtung wird. Der grosse Einfluss sehr alter matriarchaler Denkformen auf unsere Kultur wird dadurch sichtbar. Dies wiederzuentdecken bedeutet, einen wesentlichen Teil unserer verschutteten Kulturgeschichte zuruckzugewinnen.
This is a must read for anyone who honors the Goddess in any way. It gives historical facts the prove that there was indeed a patriarchal take over in history
Un libro difficile, non tanto per il suo linguaggio o per il tema trattato, quanto per la solidità e validità della sua teoria, ovvero il fatto che la mitologia è da secoli analizzata secondo una prospettiva "patriarcale" che non considera un (possibile) sostrato di cultura ancestrale "matriarcale" e per tanto questo tipo di approccio non può che essere errato, forzato e incompleto. Le teorie dalla Goettner-Abendroth prendono vita nella Germania degli anni '70 del secolo scorso e sono (ovviamente) impregnati della neo cultura femminista che si stava affermando proprio in quegli anni. Sacrosanto porre le basi di un "pensiero al femmile" e la Abendroth lo fa tra l'altro con il rigore della scienziata. Tuttavia (anche) le sue teorie sono in diversi punti forzate, "tirate per i capelli", nonchè prive di reali fondamenta (come si è arrivati per esempio a sostenere che sacerdotesse o le divinità erano tutte bionde?), primo tra tutti il dibattito sulla violenza delle tribù "patriarcali" (gli indoeuropei) di cui si afferma si siano insediate a forza e abbiano sottomesso diverse culture "matriarcali", costringendole a mutare il proprio pensiero. Il punto debole di questa teoria è il fatto che le tribù patriarcali cercavano una chiara forma di potere, mentre le tribù matriarcali erano orizzontali, da questo punto di vista, o si potrebbe dire: collettive, collegiali. Contro cosa esattamente allora si sono battuti questi indoeuropei? L'affermazione però che mi ha fatto scemare di molto sia la simpatia che il rispetto per la Abendroth, è stato il riferimento agli ebrei e al fatto che dal momento in cui sono passati da una religione matriarcale a una patriarcale, sono cominciati tutti i loro problemi a livello nazionale, ecco: questa la trovo davvero grave (non si capisce poi di che "nazione" parli, visto che stava parlando di miti praticamente contemporanei ai sumeri, quando sicuramente non esisteva alcuna "nazione israeliana" "Aber als die Verherung der Goettin unterdrueckt wurde, habe Israel nur Unglueck und nationale Katastrophen erlebt", pag. 112
This is a very interesting book. As a beginner in the field of mythology I learnt a lot and got a good foundation for the continuation of my explorations of these forgotten and / or forbidden worlds. Heide Göttner-Abendroth is my best teacher ever.