Una delle più grandi paure che mi accompagna da quando ero più o meno alle elementari è questa idea che l'Universo si trovi nel vuoto. Non che sia una descrizione scientifica della situazione, ma per anni come immagine mi ha tolto il fiato (sì, lo so, ero una bambina speciale) (non che le cose siano cambiate troppo negli anni). Per questo mi ha colpito di essere riuscita a leggere questo libro con serenità e calma. È un po' (a tratti un bel po') datato, ma è comunque un bel modo per parlare di fisica del molto piccolo e del molto grande. Diciamo che lavora per suggestioni e Hawking descrive lo stato dell'arte in modo chiaro e non eccessivamente tecnico. Un gioiellino anche l'introduzione, lunga circa metà del libro. E poi, volete mettere poter dire l'ultimo libro che ho letto è di Stephen Hawking.