Eleonora stringe tra le mani un bauletto che custodisce ricette con ingredienti il Coraggio, la comprensione, la Fiducia in sé stessi, la Gentilezza… Basta usarne solo un pizzico per creare l’Amore, la Speranza, il Perdono. Ma dove trovarli? Eleonora non lo sa, eppure inizia a cercarli, perché quelle ricette sono l’ultimo ricordo della nonna Ernesta. È stata lei a insegnarle che cucinare è molto più che “far da mangiare”: è anche un atto di guarigione, per gli altri e per sé stessi. Proprio di questo Eleonora ha bisogno ora che ha perso il dono di interpretare il mondo attraverso gli odori e i sapori. Un dono che le ha permesso di diventare una famosa chef. Le ricette della nonna le hanno dato nuova speranza, giorno dopo un tocco di Coraggio oggi, una goccia di Allegria domani le fanno capire il valore dell’attesa e della rinascita, ma anche i risvolti positivi della solitudine e della vecchiaia, del combattere per veder soddisfatti i propri desideri. Sono parole da far sobbollire nel cuore al fuoco lento della tenacia. Perché a volte il mondo intorno crolla e non ci si sente pronti ad affrontarlo. Ma dentro ognuno di noi c’è la forza per ricominciare. Ognuno ha la propria ricetta speciale. Eleonora deve trovare i suoi ingredienti unici per tornare in era il suo porto sicuro, ora le fa paura. Soprattutto deve imparare che gli obiettivi possono essere raggiunti anche da soli, ma che la vita ha il giusto sapore solo insieme alle persone che amiamo.
Roberta Schira ha scritto un esordio che fa sognare. Un romanzo importante, in tempi in cui la serenità sembra così lontana. Una storia che riconsegna la voglia di vivere e sorridere, nonostante tutto e tutti. A volte basta trovare un ingrediente speciale per ricucinare la propria vita. A volte, per rinascere, si può iniziare da un libro.
Qualche tempo fa mi sono concentrata nella ricerca di libri “coccola” ovvero quei libri che possono dare aiuto o sollievo quando tutto ciò che ci circonda sembra farsi pesante.
Ecco, tra quei titoli vorrei aggiungere anche il romanzo d’esordio di Roberta Schira “I fiori hanno sempre ragione”, una storia di rinascita e forza interiore che passa attraverso profumi, sapori, ricette e sensazioni.
La storia di Eleonora è quella di una ragazza che non sa dove trovare la forza per ricominciare e si chiude nel ricordo di un rapporto con la nonna rivivendo la dolcezza e il profondo significato dei suoi insegnamenti; è anche la storia di un dono speciale che permette alla ragazza di “conoscere” ciò che la circonda attraverso l’olfatto, dono perduto e necessario per riuscire a ricostruirsi ma soprattutto per tornare ad essere lo chef di successo che era prima dell’incidente.
Una storia da gustare lenta con un pizzico di emotività, una manciata di speranza e un filo di coraggio. Un inno letterario al sapersi rinnovare, al rialzarsi dopo le cadute, a non smettere di credere in se stessi trovando nel nostro animo gli ingredienti giusti e fondamentali per la personale ricetta della felicità!
Un libro “coccola” da sottolineare, gustare e vivere in ogni sua pagina dove emozioni, anche contrastanti, si mescolano ai consigli e alle ricette di vita di nonna Ernesta.
Un libro che è una carezza, un abbraccio, un invito a riflettere e a ricordarsi che non siamo soli in questo mondo, e che si può sempre avere un nuovo inizio dopo un brutto avvenimento. Eleonora è una trentenne che ha lavorato con tutte le sue forze per realizzare i suoi sogni, diventare uno chef e avere un suo ristorante. Lei è dotata di un palato e di un olfatto assoluto, e in tutte le sue scelte e problemi ad accompagnarla è stata nonna Ernesta, con cui ha un rapporto speciale, fatto di intuizioni, ricette e supporto. Quando però queste certezze sono messe a repentaglio sarà il momento di cercare un nuovo equilibrio… Un libro dolcissimo, pieno di ricette “vere” e impossibili, che fa emozionare, esultare, provare tristezza, con delle piccole massime di vita da ricordare. Consigliatissimo
Merita di leggerlo se non altro per le lettere testamento morale lasciate dalla nonna della protagonista. Romanzo un po' troppo lungo. Poteva essere un po' più concentrato.
I fiori hanno sempre ragione è un romanzo coccola, un racconto profondamente umano che tocca le corde di ognuno, nessuno escluso, perché parla delle trappole che la vita ci tende, perché parla di cibo e del suo potere consolatorio, perché scruta nella profondità delle nostre insicurezze e ci tende una mano, riservandoci una carezza proprio quando diamo solo pugni.
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Eleonora è una giovane donna, bella, di successo, diversa, come i suoi occhi, ognuno di un colore differente, dal gusto e l’olfatto talmente sopraffino da farle da radar cognitivo nei confronti del mondo, ma la vita non è una superficie liscia e ogni tanto dal fondo sale una scossa tellurica e sgretola ogni certezza, frantumando in mille pieghe la tranquilla superficie della quotidianità.
Proprietaria del ristorante Hamlet, nella rutilante Milano da gustare, Eleonora è una chef di successo, degna erede dei segreti culinari della nonna Ernesta, che possedeva un talento in cui Eleonora non l’avrebbe mai superata: sapeva trasformare ogni preparazione in qualcosa di magico, tanto che ogni qualvolta Eleonora si cibava di un suo piatto sentiva davvero che stava nutrendo la propria anima.
Non mi è piaciuto particolarmente puoi tralasciare intere pagine e non perdi assolutamente il filo del discorso del libro secondo me molto forse troppo incentrato su quello che è la cucina i sapori i gusti e poco sulla trama vera del libro ma questo è un mio personale parere
First there is the review in Italian then the English one – Prima c'è la recensione in italiano poi quella in inglese 4,5 Un libro molto interessante oltre che appassionante: mi ha presa tantissimo e mi ha dato da pensare. È profumato, intenso, avvolgente, croccante e metaforico. È ricco di spunti e le citazioni che potrei riportare sono tantissime. Le mie citazioni preferite: “- Volevo sentire il sapore del bosco dopo un temporale-. -E che sapore ha?-. – Sa di ombra, di carezze e di luce-“. “Dopo poco che si è seduti a tavola, le difese si allentano, il corpo si sente libero di usare il suo linguaggio e ciascuno diventa un libro aperto”. “c’era una tale ostinazione a volersi prendere cura degli altri da portare allo scoperto il suo egoismo. Rendersi indispensabile era un suo bisogno, non era altruismo”. “Avere un orto fa meditare inconsapevolmente. Si medita mentre si agisce, ci si concentra, si rilassano mente e corpo. Si sviluppa il pensiero creativo. Si esercita il pensiero simbolico. Semino. Raccolgo. Prendo le forbici, taglio le impurità e le piante infestanti della mia vita, elimino le foglie secche che tolgono energia dalla pianta e non lasciano germogliare nuove gemme. Ecco, taglio via le presenze negative e i succhia-energia dalla mia esistenza. (…) bisogna fertilizzare per far nascere buoni raccolti. L’orto ti aiuta a sciogliere tensioni, a far galoppare idee, a vivere nella delicatezza. Insegna l’accettazione, quando la grandine porta via il lavoro di un anno. (…) La lezione più importante dell’orto è la rinascita dopo la morte”. “Perdonare non è un atto immediato. È un processo lento, un sentiero tortuoso. Il momento finale di una serie di mutamenti sofferti (…). Perdonare è un sentiero in salita”.
La migliore citazione per me: “Ascoltare è l’unico modo per capire ciò che l’altro non dice”.
4.5 A very interesting as well as exciting book: it gripped me so much and gave me food for thought. It is fragrant, intense, enveloping, crisp and metaphorical. It is rich in insights and there are so many citations I could quote. My favorite quotes: "-I wanted to taste the forest after a storm-. -And what does it taste like? - It tastes of shade, caresses and light-." “After a short time of sitting at the table, defenses are loosened, the body feels free to use its language, and everyone becomes an open book.” " there was such a stubbornness in wanting to take care of others that it brought her selfishness out into the open. Making herself indispensable was her need, not altruism." "Having a vegetable garden makes you meditate unconsciously. You meditate while taking action, you concentrate, you relax your mind and body. You develop creative thinking. You practice symbolic thinking. I sow seeds. I harvest. I take the scissors, cut out the impurities and weeds in my life, remove the dry leaves that take energy away from the plant and don't let new buds sprout. Here, I cut away the negative presences and energy-suckers from my existence. (...) you have to fertilize to bring forth good crops. The garden helps you to release tensions, to let ideas gallop, to live in gentleness. It teaches acceptance when hail takes away a year's work. (...) The most important lesson of the garden is rebirth after death." "Forgiveness is not an immediate act. It is a slow process, a winding path. The final moment of a series of suffered changes (...). Forgiveness is an uphill path."
Best quote for me: “Listening is the only way to understand what the other person is not saying.”
I fiori hanno sempre ragione, edito da Garzanti, è una storia delicata sulla resilienza, sulla capacità di scoprirsi e sulla forza di riappropriarsi della propria esistenza con coraggio e determinazione. Eleonora è una donna con una dote particolare. Il suo olfatto e il suo gusto sono molto sensibili e sin da piccola ha imparato a catalogare le persone attraverso gli odori. Cresciuta con l'amore e le attenzioni della nonna Ernesta, sarà proprio quest'ultima a trasmetterle la passione per la cucina, l'attenzione agli ingredienti e il significato che può assumere l'atto di cucinare per qualcuno. Eppure a Eleonora è sempre mancato qualcosa, le attenzioni di una madre sempre alle prese con una emotività disturbata e di un padre assente, troppo preso dal suo lavoro. Su quel dono olfattivo Eleonora costruisce il proprio lavoro, grazie anche alle innumerevoli ore passate ad osservare la nonna cucinare, custode di quell'amore e di quell'attenzione nel coniugare sapori e sentimenti. Un incidente sconvolge la vita di Eleonora. Finita in coma, al suo risveglio ha due brutte sorprese: non sente più i sapori e l'amata nonna è morta. Sono due dolori diversi che si fondono e minano l'esistenza della nostra protagonista. Prostrata dal dolore, Eleonora si sente persa, in balia di un mondo che pensava di conoscere e padroneggiare e che adesso le appare estraneo. Nonostante tutto, sarà ancora l'amata nonna a venirle in aiuto, attraverso delle lettere lasciate alla nipote. Tra quelle parole Eleonora troverà gli ingredienti per prendere di petto la vita, senza lasciarsi sopraffare dai timori e dal senso di inadeguatezza. Coraggio; Bisogni ritrovati; Amore; Ricordi e Rinascita, sono solo alcune delle ricette che insieme all'Attesa, alla Nostalgia, alla Buona solitudine e alla Compassione formeranno il ricettario segreto per riappropriarsi dei propri spazi, perdonare e perdonarsi. Insomma, accettare che oltre al dolore e alla mancanza c'è un momento in cui si deve andare avanti. I fiori hanno sempre ragione mi è piaciuto sia per le tematiche affrontate che per i personaggi disegnati dall'autrice. Il rapporto tra Eleonora e la nonna Ernesta è tenero, forte e senza tempo e mi ha permesso di riconnettermi alle mie radici, quando anche io da piccola osservavo la nonna cucinare e in quei semplici gesti ritrovavo tutto l'amore e la dedizione nei confronti della famiglia. Sapori che non mai più sentito, ma che custodisco dentro gelosamente. Roberta Schira, con una scrittura sensibile, costruisce una storia intima e profonda. Ad essere analizzato non è semplicemente il mondo della ristorazione che funge da cornice, ma l'universo dei sentimenti e delle sensazioni. Un esordio promettente e un ottimo spunto di cucinoterapia. https://ariaswild.blogspot.com/2023/1...
Partiamo subito con un gran legame tra la nonna Ernesta e sua nipote Eleonora la nostra protagonista Questo legame lo vediamo sin da quando Eleonora è piccola e ci viene spiegato con un momento della loro vita. Poi però ci arriva subito il dramma perché scopriamo che Eleonora e in coma e il giorno del suo risveglio è il corrispondente della morte della Nonna Ernesta. Le cose sono in qualche modo collegate o meglio il destino ci ha messo lo zampino… Eleonora ha un ristorante che si chiama Hamlet dove lei è la capa e ha insegnato a tutti come riconoscere i saporiti i gusti e mischiarli per avere degli ottimi piatti da servire Eleonora con il suo talento speciale fin da piccola e stata super portata per i cibi, riconoscere i sapori e gli odori e ciò le ha permesso di legare molto con sua nonna che in fatto di ricette e di preparazione era la migliore. Ma una volta che si risveglia dal coma questo suo dono Di riconoscere odori e sapori è come svanito ed è come se deve ricominciare ad assaporare tutto da capo Ricomincerà questo percorso di guarigione grazie ad Arnaldo un compagno fidato, un amico per Eleonora una persona sempre presente che fa da tramite tra ciò che ha passato la nonna quando lei era in coma e ciò che sta passando lei dopo la morte della nonna. È la prima persona che sa del “ problema “ di Eleonora ed è anche colui che consegna le lettere della nonna e che si confida con lei. Leggendo le ricette, ricredendo in se stessa e sopratutto comunicando e aprendosi agli altri Eleonora ricomincia a vivere E ciò ci scaturirà mille emozioni Un libro che parla al cuore di ognuno di noi è molto commuovente Leggetelo perché è bellissimo
“Per imparare l’attesa, fai il pane e stai a guardare mentre lievita”
“Se vuoi incanalare la tua aggressività, sbatti sul marmo l’impasto della pizza con tutta la forza che hai”
“Per coltivare l’Amicizia, condividi il cornicione della tua pizza anche se sei ancora affamato”
Magari il mondo sarebbe quasi il paradiso se tutti avessimo una nonna come Ernesta…
Eleonora sente che la sua vita sta impazzendo, tutto quello che le è importante scompare: svegliatasi da un coma nel quale cade per colpa di un incidente, è informata della morte di sua nonna, la donna più importante della sua vita… ma non solo, nell’incidente ha perso anche i sensi del gusto e l’olfatto, assolutamente indispensabili per una persona come lei, proprietaria di un ristorante.
E quando crede che non riuscirà a reggersi in piedi ancora, un cofanetto contenente le lettere che la sua nonna le ha scritto mentre lei era in coma sarà il suo salvagente, il faro che la guiderà per trovare la strada della rinascita, del perdono, di ricominciare cercando di apprezzare tutto quello che prima non avrebbe avuto senso nella sua vita.
Attraverso queste lettere contenenti i pensieri più intimi dell’anziana e delle ricette magiche per affrontare temi come il rancore, la resilienza, l’attesa, il perdono… Eleonora inizia a scoprire la forza interiore che le permetterà di ricominciare.
Un romanzo molto intimo, nostalgico come lo sono i ricordi più belli, ma anche pieno di sfide, di lotte interne per imparare a vedere la vita attraverso una nuova prospettiva.
Avete bisogno di coccole e tenerezza? Prendete questo romanzo in mano, copritevi bene con una bella coperta e lasciate che la vostra anima si riempia di amorevolezza…
Qual è stato il regalo più bello che ti ha fatto tua nonna?
Cercavo un romanzo che parlasse di vita, mi è capitato tra le mani I fiori hanno sempre ragione di Roberta Schira ed ho trovato molto di più. Tra le pagine due delle passioni che adoro, la cucina ed i fiori, non potevo non amarlo. Se cercate parole guida che diventino cibo per la vostra anima, le troverete in questo romanzo ed io non saprei da che parte iniziare per farvi capire quanta forza possono dare queste parole. La rinascita di Eleonora potrebbe essere uno spunto di riflessione per tante donne e non solo. I consigli della nonna sono stupendi, mi sono affezionata a nonna Ernesta, Ernesta burlona ❤️ come si firma lei. Consigliatissimo ⭐⭐⭐⭐⭐
un libro sicuramente scritto bene! il punto forte è la profonda ricerca delle parole esse stesse protagoniste, pagine intense e commoventi in alcuni tratti. unico "neo" è la lunghezza, l'impianto della storia narrata risulta leggermente monotono rendendo il libro un pochino troppo lungo, un centinaio di pagine meno l'avrebbero reso perfetto. Nel complesso un libro carino e godibile.
Confort book, da alternare ai libri intensi si legge velocemente ed è coinvolgente senza richiedere grande sforzo, bello, una magia per i sensi ed un piacere se si ama la cucina ricercata e nuova Finito...delizioso e piacevole, senza sorprese. Per periodi intensi e di stanchezza fa sognare
Lettura stupenda. Mi ha fatto sentire viva e fiera della mia passione. Eleonora, la protagonista, ha qualcosa di speciale che mi ha fatta sentire in qualche modo collegata a lei. Questo libro è un elogio alla cucina, al buon cibo ma soprattutto alla memoria, alle emozioni e all'amore.
Come rinascere ascoltando se stessi ... Un invito ad ascoltarsi dentro e fuori ..ed assecondare ciò che si potrebbe diventare ...pieno di appunti da rileggere nei momenti NO !