Un serial killer tanto crudele quanto astuto, capace di commettere crimini talmente efferati da sconvolgere l'intera città di Chicago. Agisce da solo? Ha dei complici? Nessuno lo sa. Un'abilissima detective della squadra omicidi che, assieme ai suoi fidati colleghi e a una caparbia assistente procuratore, metterà in gioco tutto, compresi gli affetti più cari e la sua stessa vita, nel tentativo di assicurarlo alla giustizia. Una storia dove le donne sono protagoniste assolute e nella quale morte, violenza, tradimento si intrecciano ad amore, passione, amicizia e a un pizzico di ironia, in una caleidoscopica successione di personaggi ed eventi. "5 Passi nel parco" non si legge, si divora. Ogni pagina invoglia a quella successiva, nell'incessante attesa del colpo di scena che potrebbe sconcertare tutti, oppure non arrivare mai. In questo romanzo nulla è scontato, men che mai il lieto fine.
"5 Passi nel parco" è un romanzo poliziesco che cattura fin dalle prime pagine, trascinando lettrici e lettori in un turbinio di emozioni e colpi di scena. La storia si dipana tra i vicoli oscuri di una Chicago tormentata da un serial killer spietato, soprannominato il "Mostro dei parchi", la cui crudeltà sembra non avere limiti.
La protagonista, Marla Greenwood, tenente della squadra omicidi del dipartimento di polizia, è un personaggio che affascina e conquista per la sua complessità. Inizialmente descritta come una poliziotta integerrima e rispettosa delle regole, Marla si rivela una donna piena di dubbi e debolezze, costretta a mettere in discussione tutto ciò in cui crede nel tentativo di catturare l'assassino. Questo percorso di crescita personale è raccontato con una profondità che rende Marla un'eroina autentica e umana, capace di suscitare empatia e ammirazione.
Il romanzo si sviluppa attraverso un susseguirsi di indagini serrate, false piste e interrogatori intensi, in cui il lettore si trova a seguire ogni mossa della polizia con il fiato sospeso. La suspense è palpabile, mantenuta costantemente alta da una narrazione incalzante che non concede tregua. I dettagli delle indagini sono descritti con precisione, dando un senso di realismo che rende la trama ancora più coinvolgente.
Parallelamente, la vita personale di Marla si intreccia con il caso, aggiungendo un ulteriore strato di tensione e drammaticità. Le vicissitudini che affronta sul fronte privato sono descritte con la stessa cura e intensità, offrendo uno sguardo approfondito sulle sfide emotive e morali che la protagonista deve affrontare. Questo intreccio tra vita personale e professionale arricchisce il romanzo, rendendolo non solo un thriller avvincente, ma anche una riflessione sulla natura umana e sulla resilienza.
"5 Passi nel parco" è un romanzo in cui le donne sono protagoniste assolute, e dove temi come morte, violenza e tradimento si intrecciano con amore, amicizia e una sottile ironia. La varietà di personaggi e situazioni crea un mosaico narrativo ricco e variegato, in cui nulla è mai scontato. Ogni pagina invita alla successiva, in un crescendo di tensione che culmina in un finale sorprendente e inquietante, capace di sconcertare anche i lettori più esperti.
In conclusione, "5 Passi nel parco" è un thriller intenso e crudo, che non si limita a raccontare una storia di omicidi, ma esplora i meandri più oscuri della mente umana e le sfide della vita. Un romanzo che non si legge, ma si divora, lasciando il lettore con il fiato sospeso fino all'ultima pagina.
Oggi sono qui per parlarvi di un'altra bellissima opera arrivata nelle nostre librerie online. Come sapete sono una grande amante del genere, quindi potevo mai farmela scappare? Assolutamente no. Devo essere sincera: non mi aspettavo un libro del genere, che mischia thriller a romance, né tantomeno non lo nego, forse se non mi fosse stato proposto non lo avrei letto, questo perché secondo me la copertina penalizza troppo. Si dice che l'abito non fa il monaco ma invece una copertina ad impatto fa davvero tanto, ma ovviamente questo è solo un mio gusto personale. Ovviamente inutile anche negare che se mi fossi dedicata solo alla copertina, mi sarei persa una lettura davvero interessante. La protagonista di questa storia è Marla, una detective davvero cazzuta che si ritrova davanti a una serie di tremendi omicidi che sconvolgono tutta Chicago, coinvolte delle bambine. Le descrizioni a volte sono così intense che ti colpiscono come un pugno, ti fanno praticamente stare lì a pensare e pensare a tutto quello che sta succedendo come se lo vivessi tu un prima persona. E ci vuole arte nonostante tutto a metterci anche una piccola vena romance nel contesto, e a mischiarcela con bravura. Il libro non è eccessivamente grande e si legge con fluidità nonostante la pesantezza della trama, in pochi giorni. Non conoscevo la penna dell'autrice sinora e devo dire che per me ha sicuramente spaccato, nonostante alti e bassi. Assolutamente consigliato.
Marla Greenwood nasce e cresce in una piccola cittadina del Wisconsin, ma è nel suo posto magico che inizia a sognare: nella soffitta piena di libri gialli si perde tra quelle pagine, che alimentano il suo sogno di diventare una detective. Un po' di anni dopo Marla, grazie alla sua tenacia e alla sua determinazione, diventerà uno stimato tenente a Chicago e, sebbene molte cose siano cambiate nel corso degli anni, lei vorrebbe illudersi di essere rimasta quella ragazzina che sognava nella soffitta. Marla si ritroverà ben presto a fare i conti con il male, sotto forma di uno spietato serial killer, soprannominato il “Mostro dei parchi”, che farà emergere le ombre di una vita apparentemente perfetta e che farà tremare tutte le sue certezze. In un clima di crescente tensione e di un angosciante ansia, che attanaglia la sua anima, facendola precipitare nell'inquietudine, la giovane poliziotta si ritrova a fare i conti con il “mostro” che abita dentro di lei e che mette a soqquadro la sua intera esistenza. La perfezione si traveste da ossessione, assumendo le sembianze di un dolore nascosto, di segreti orribili; tutto ciò porterà a una svolta totalmente inaspettata, che mi ha letteralmente sconvolta e lasciata senza parole. Nello scorrere delle indagini, passo dopo passo, la bravissima autrice Thya B. Wood fa trapelare con forza e senza filtri ogni emozione in maniera devastante, tant'è vero che spesso mi dovevo fermare perché mi sentivo quasi male nel leggere determinate scene, ma per me questo non è affatto un difetto, anzi vuol dire che è stata capace di farmi vivere la storia fino in fondo. Con un ritmo serrato e adrenalinico e con uno stile molto personale, crudo e secco la scrittrice ha dato vita a un romanzo poliziesco in piena regola, che mi ha travolta e sconvolta, senza che avessi via di scampo. Vi consiglio assolutamente di leggere questo libro perché non vi aspettereste mai ciò che vi riserva e merita veramente di essere letto. Faccio ancora tantissimi complimenti a Thya B. Wood per il suo libro, che mi ha davvero lasciata senza parole e la ringrazio per la copia digitale del libro.
Il romanzo è abbastanza lungo, ma risulta sempre scorrevole: la narrazione entra subito nel vivo. La trama è interessante e ben strutturata: il ritmo non è propriamente serrato, se non nei capitoli finali, ma questo serve al lettore per conoscere meglio il background dei personaggi. Avevo intuito qualcosa di molto vago sui moventi del killer, ma non chi fosse il colpevole: decisamente un punto a favore dell'autrice, che ha seminato bene gli indizi senza lasciarne troppi ma facendo comunque in modo che il lettore percepisca che il finale era in fondo l'unico possibile. Tornando sui personaggi: sono piuttosto numerosi, ma risultano tutti ben delineati anche quando hanno relativamente poco spazio nella storia. Nel complesso è stata una lettura piacevole, al netto di qualche ingenuità che comunque è comprensibile in un romanzo d'esordio, e la consiglierei agli appassionati di thriller. Penso che nelle prossime opere l'autrice possa regalarci qualcosa di ancora più interessante. Segnalo infine la presenza di alcune scene spicy che personalmente ho trovato scritte bene, ma dato che so che non tutti le apprezzano... io vi ho avvisato.
Le ferite che sono incise sul corpo, lo sono anche nell' anima ... Le portiamo con noi, è il nostro bagaglio, la nostra valigia di ricordi, belli e brutti... Soltanto che poi si passa oltre... Come si dice...il tempo medica le ferite... Ma cosa accade a chi non riesce a dimenticare? A chi non riesce a perdonare? Odio, rancore, vendetta, violenza si sedimentano nella mente e nel cuore rendendoli duri come pietre... Ecco come nasce un serial killer... Ecco come nasce l' assassino di questo romanzo thriller... Una storia cruda e feroce, che non lascia scampo, non lascia tregua, trascina il lettore nel buio più profondo e non lo lascia andare, perché è lì che si deve guardare ... Per capire... Per mettere un punto all' orrore... L' autrice riesce a creare un gioiello di suspence senza dimenticare di tratteggiare psicologicamente tutti i suoi personaggi, che si incastrano perfettamente con la trama che ha abilmente intessuto... Uno stile limpido e affascinante che riesce a creare anche momenti leggermente spicy che danno spessore alle protagoniste... Se questo è solo il primo volume di una serie, l' antipasto, allora non vedo l'ora di arrivare al primo, al secondo, al contorno....
L'autrice ha tessuto una trama che lascia chi legge a bocca aperta. Pur prestando tantissima attenzione a ogbi piccolo indizio è impossibile capire chi è il killer che si nasconde dietro la scomparsa di cinque bambine. Il lettore, come la detective Marla brancola nel buio perché non vi sono appigli da nessuna parte. Tutto appare senza senso. Ho ipotizzato vari colpevoli, ma nessuno in realtà era convincente. Il movente poi è sconcertante. Tra le pagine di questo libro, dove alcune parti sono piuttosto crude e altre spicy, chi legge si ritroverà in un continuo saliscendi di emozioni. Mi complimento con l'autrice per aver saputo creare personaggi veri anche nelle loro debolezze e avermi tenuta incollata alle sue pagine.
Interrotto al 30% dopo l ennesima frase idiota che conferma il guazzabuglio di cliché che impesta tutto il romanzo: “Marla ammirava il carattere e la dignità con i quali la signora Salgado stava affrontando quella tragedia. Era evidente che aveva dovuto imparare a lottare e a soffrire, probabilmente dai tempi in cui era una bambina in qualche sperduto paesino sudamericano.” Davvero? Solo perché una donna ha cognome sudamericano, diamo per scontato che vanga da uno sperduto paesino? Ci sono così tanti pregiudizi sparsi in tutte le pagine del libro, mi viene spontaneo pensare che la scelta di una detective lesbica sia stata una precisa scelta di marketing e nulla di più.
L'investigatrice Marla deve fronteggiare un omicidio in un parco, poi un secondo....il tutto alternato alla sua vita privata con una compagna procuratrice ed un'amante sempre nell'ambiente. Non è tanto per le scene saffiche addirittura segnalate ad inizio libro tipo "don't tra it at home"che ho abbandonato dopo aver letto oltre un terzo di libro, lo avrei anche voluto finire per vedere dove andava a parare, ma alla fine ho pensato che volevo impiegare meglio il tempo dedicato alla lettura
5 Passi nel parco per me è un capolavoro. In questo romanzo, ambientato nella città di Chicago, l'autrice è riuscita a rendere scorrevoli e intriganti le pagine che, per gli argomenti trattati, di certo leggere non sono. Racconta di un serial killer spietato, che rapisce e uccide bambine. Il tenente Marla Greenwood ha avuto il pesante incarico di occuparsi del caso. Quindi ha formato un team, scegliendo i migliori fra suoi collaboratori, per riuscire a catturare l'assassino. Un libro che attira l'attenzione del lettore e lo coinvolge nelle indagini a tal punto da sentirsi parte della squadra. Mi è piaciuto soprattutto perché, non solo è ben scritto e curato in ogni minimo particolare, ma parla delle vite, dei sentimenti che si intrecciano, delle relazioni amorose, non mancano nemmeno le scene di sesso saffico, a mio parere mai volgari. I personaggi, oltre ad avere un lavoro, hanno anche una vita privata e quindi è giusto descrivere parte di essa. Consigliatissimo!
Storia intrigante che si svolge tutta a Chicago, nei parchi cittadini aperti ventiquattro ore. Anche se monitorati dalle telecamere di sorveglianza, l'assassino riesce a eluderle, posando a terra i corpicini delle vittime stuprate, picchiate e strangolate. La figura degna di nota è Marla, il tenente incaricato dell'indagine (mi aspettavo un finale più noir sulla sua vita sentimentale). Una donna forte, determinata, amante della Giustizia, ma anche così stanca di dover assistere a omicidi efferati da picchiare i sospettati nelle stanze degli interrogatori e aggirare un po' la legge. Mi è piaciuta tanto anche Sarah, la compagna di Marla, un'altra poliziotta molto più corretta sia sentimentalmente sia dal punto di vista lavorativo. Lo consiglio. Ha temi molto forti, ma anche attuali.