Lui è l’assistente domiciliare, lei è la sorella del disabile. Lui è generoso, vivace, ottimista. Lei è cinica, disillusa, pungente. Lei scappa, ne è attratta, si ritrae e ritorna sui suoi passi, fino a che le dighe che ha eretto si disintegrano e solo lui è in grado di riattaccare i pezzi rotti. Ma c’è qualcosa che lui ha omesso di dirle, e che rischia di mandare nuovamente tutto in frantumi. GIULIA Sono stata fatta nascere con uno scopo ben prendermi cura di Giacomo, mio fratello maggiore e disabile grave. Una situazione che non ho scelto e che condiziona da sempre la mia vita. Se la libertà di vivere deve essere subordinata al mio ruolo, preferisco lasciar perdere in partenza. Conduco la mia esistenza strisciando ai bordi, disillusa e cinica, chiusa nella mia bolla di astio e rancore. Finché non arriva lui. Vivace, attraente, generoso. È l’emblema di tutto quello a cui ho rinunciato, di cui credevo di non avere bisogno. L’attrazione che provo per Marco manda in frantumi tutta la falsa sicurezza del mio mondo. Lo voglio. Ma troverò mai il coraggio di amarlo? MARCO Stavo per sprofondare in un abisso, ma ne sono riemerso. Il mio nuovo lavoro come assistente domiciliare è faticoso ma ben retribuito e posso continuare a studiare per diventare infermiere. Il giovane uomo di cui mi prendo cura, Giacomo, è molto dolce e mi ci sono affezionato. Andrebbe tutto bene, se non fosse per sua sorella. Giulia è cinica, solitaria, ruvida. Non perde occasione per attaccarmi. Eppure in fondo ai suoi occhi intravedo un universo sfaccettato che mi intriga e mi attrae ogni giorno di più, nonostante lei faccia di tutto per sfuggire al mio interesse. Dietro alla sua apparenza glaciale si cela un groviglio di sentimenti che entra in risonanza con la sofferenza che io stesso ho sperimentato. La voglio. Ma non appena riesco a penetrare la sua barriera, mi basta un singolo errore per rischiare di perderla per sempre.
Mimi Costalunga è nata in una città di mare ed ha vissuto dieci anni in mezzo ai grattacieli di una metropoli orientale. Ha fatto la contabile, la pendolare, l’espatriata ma la cosa che le piace di più è scrivere storie, possibilmente d’amore. Sposata e mamma di tre bimbi, ama il gorgoglio della moka, il profumo del bucato e il ticchettio dei tasti nel silenzio della casa vuota.
Recensione a cura della pagina Instagram @autriciemergenti
Giulia combatte contro i demoni del passato che rovinano il suo presente e annullano completamente il suo futuro. Nata con l’unico scopo di prendersi cura del fratello Giacomo, ha rinunciato a vivere già in tenera età.
Ma quando arriva Marco, con un passato altrettanto tormentato, qualcosa cambia. Le ferite che entrambi si portano dietro smettono di sanguinare giorno dopo giorno e una debole luce inizia a illuminare le giornate di entrambi i protagonisti.
Una storia che arriva all’anima, la frantuma, la rimette in sesto e la frantuma di nuovo. Il dolore di Giulia diventa quello del lettore, pagina dopo pagina il cuore si stringe in una morsa che si allenta solo alla fine del libro.
Ho amato tutto di questo romanzo, Mimi entra in punta di piedi e ci racconta una storia tormentata e dolce allo stesso tempo. Ci apre la porta a un mondo poco conosciuto e lo fa con una delicatezza disarmante. Il lettore “sente” Giulia e Marco, li vive, li immagina e trascorre con loro il tempo come lo trascorrerebbe con un amico reale.
Ogni parola profuma di tenerezza, di dolore e di rivincita. Vorrei trovare le parole giuste per raccontarvi questo libro, ma dovete leggerlo per capire le emozioni che riesce a regalare. Mimi non ha scritto solo un romanzo, ci ha donato un insieme di sensazioni che è difficile dimenticare.
Questo di cui vi parlo oggi è il primo volume della serie 𝗡𝗲𝘃𝗲𝗿 𝗘𝗻𝗼𝘂𝗴𝗵, è uno stand alone quindi possono essere letti indipendentemente dall'ordine, io ho iniziato con il secondo volume per poi riprendere dal primo. I nostri protagonisti sono: Marco e Giulia. Marco é un bel ragazzo, frequenta la facoltà di infermieristica, ha 30 anni, e oltre a suonare in una band é l'assistente domiciliare di un ragazzo disabile. Giulia é un impiegata in uno studio commercialista, ha 31 anni, é la sorella di Giacomo, il ragazzo disabile di cui si occupa Marco; é una ragazza chiusa, acida, introversa e un pò vipera, tutto il contrario di Giacomo che é buono, disponibile, solare e generoso, dà senza chiedere nulla in cambio.
Proprio lui, passo dopo passo, mattone dopo mattone riuscirà ad abbattere i muri innalzati da lei, perchè dietro i suoi atteggiamenti scontrosi c'è qualcosa di più profondo e doloroso, che lui é riuscito a scovare.
Ma purtroppo un'omissione da parte di Marco li fa tornare al punto di partenza, se non peggio, e proprio quando il tunnel ti risucchia, passo dopo passo, la consapevolezza e l'accettazione di un problema da risolvere e di un aiuto, fanno sì che Giulia inizi un percorso. Ci troviamo di fronte due personaggi all'apparenza forti, ma anche tanto fragili. Marco ha un passato non semplice alle spalle, con cui si ritrova a dover convivere con i sensi di colpa, ma lavorando su stesso é riuscito a riemergere. Giulia ha troppi demoni, la disabilità del fratello è vissuta come una prigione, qualcosa che le ha condannato la vita e tappato le ali, provando sentimenti contrastanti per lui, tra amore e odio.
Se inizialmente non ho per niente accettato il suo atteggiamento, pian piano che i ricordi venivano a galla sono riuscita ad empatizzare e comprendere questa bambina ormai adulta, che si é dovuta prendere sempre carico della responsabilità del fratello, tralasciando se stessa e gli anni della spensieratezza. L'autrice descrive in modo minuzioso ed impeccabile la vita dei familiari con disabilità, anche le parti più dolorose e graffianti, mettendo a nudo i sentimenti più intimi e nascosti che spesso la gente da fuori non conosce. La gestione di un familiare con disabilità non é per niente semplice, ti condizionerà per sempre la vita non godendone a 360 gradi, e posso testimoniarlo da genitore. Questa lettura é stata un crescendo di emozioni contrastanti, amore, tristrezza, rabbia e rassegnazione. In Giulia notiamo una ragazza abbandonata a se stessa, con seri problemi di depressione, alimentari e traumatici, che fortunatamente grazie al supporto adeguato é riuscita a risolvere, mettendo se stessa al primo posto e il suo benessere, perché di conseguenza ne deriverebbe anche quello degli altri. Amo la scrittura dell'autrice, semplice, diretta e a tratti emozionante. É riuscita a parlare di un argomento che mi sta tanto a cuore, con empatia e gentilezza, senza tralasciare la cruda realtà. Spesso i familiari sono lasciati allo sbando, senza alcun aiuto non solo fisico ma anche psicologico, e proprio per tale motivo ne derivano tanti problemi. Grazie al duplice punto di vista sono riuscita a comprendere determinati atteggiamenti, all'apparenza non giustificabili, ma che mi hanno permesso di conoscere meglio la vita di entrambi i protagonisti. Non da meno l'autrice parla anche di amicizia, quella su cui puoi sempre contare e che ci sorregge nei momenti bui. La disabilità é un argomento vastissimo di cui si dovrebbe spesso parlare per abbattere le barriere, fisiche e mentali. Grazie Mimi per avermi donato questa storia, spero di essere una madre migliore di quella che ha avuto Giulia. Questa è una storia di amore, dolore e rinascita, di quelle che ti toccano profondamente anima e cuore e non potrai più dimenticare. Una lettura che mi ha devastata, mi ha fatto riflettere tantissimo e fuoriuscire qualche lacrima, che non smetterò mai di consigliarvi. Spero di essere riuscita a parlarvene in modo esemplare, ma purtroppo quando una lettura mi colpisce cosi tanto, é difficile renderle giustizia.
“Io non sono stata messa al mondo per amore, o per errore, come tanti altri. Sono nata per puro calcolo, educata e cresciuta con un unico scopo: badare a lui”. . Questa è la storia di Giulia ed è così che decide di presentarsi ai nostri occhi. Un prologo che fin dalle prime righe ha profondamente scosso il mio cuore e incuriosito la mia mente. Ma questa è anche la storia di Giacomo, fratello di Giulia e di Marco. Proprio lui, il ragazzo dal sorriso gentile che riuscirà a dare un profondo scossone alla loro realtà, riportando alla vita stessa una Giulia ormai arresa alle difficoltà, incapace di instaurare rapporti affettivi, in cui non vi è più spazio per le emozioni, ricordi sbiaditi di un’esistenza priva di significato. . #ilcoraggiodiamarti è una storia dolorosamente meravigliosa, non può essere solo raccontata o spiegata, bisogna leggerla per assorbirne l’autenticità, il dolore, l’amore e la rinascita. Nel vissuto dei protagonisti c’è così tanta verità che mi sono chiesta quante “Giulie” si nascondano dietro le porte del nostro vicinato ad affrontare le difficoltà quotidiane nell’accudire un fratello, un figlio, un proprio caro affetto da disabilità, riuscendo a condurre una vita piena e soddisfacente, anziché sentirsi costantemente inadatta, sola, sbagliata. Ed è proprio così che vive la sua esistenza Giulia, sentendosi un guscio vuoto, schiava di un destino voluto da altri, privata dell’affetto e del calore di una famiglia amorevole che la considerasse “figlia” alla stessa maniera del fratello e non soltanto lo “strumento” che si sarebbe presa cura di lui in loro assenza. . “Scusa, Giacomo. Lo sai che sono fatta così. Lo sai, che per tutte le volte che ti amo, devono esserci altrettante volte in cui ti odio”. . Giulia quante lacrime mi hai fatto versare, ma nessuna dovuta alla compassione, perché lo so, l’avresti detestato, ma io non l’ho mai provata leggendo di te. Invece ho cercato di capirti, avrei voluto più volte abbracciarti, tenerti stretta e alleggerirti di quel dolore che hai sempre vestito come una seconda pelle. Hai dovuto rinunciare ai tuoi sogni, ai tuoi desideri, alla libertà e alla spensieratezza di una vita a colori, mettendoti sempre in secondo piano, diventando una donna astiosa, piena di spine, rabbiosa e persino invidiosa delle vite altrui. Talmente ferita e delusa da non riuscire a riconoscere chi sta provando a tenderti una mano, chi con la propria presenza cerca di farti compiere piccoli passi in avanti, facendoti riacquistare un barlume di speranza. Ma le mure che ti sei costruita attorno sembrano davvero troppo alte per essere scalfite anche dal calore di Marco. . Lui il nuovo assistente domiciliare, così bello, gentile, sorridente e pieno di vita. La dolcezza e la delicatezza con cui si prenderà cura di Giacomo è emozionante, così come vederlo alle prese con una Giulia sempre più destabilizzata dalle sue attenzioni, dal suo interesse nei suoi confronti. . “Giulia se la cava bene a tenere testa alla cattiveria, ma nei confronti della gentilezza è impreparata”. . #mimicostalunga ci fa dono di una storia intensa, profonda e complessa dove è impossibile rimanere indifferenti davanti alle tematiche da lei trattate. Ci porta con sé in un viaggio dove dolore e rinascita si intrecciano. Con profondo rispetto e sensibilità ci conduce all’interno delle vite di Giulia e Marco, mostrandoci le loro cicatrici, raccontandoci del loro malessere e del difficile percorso intrapreso da entrambi per tornare a volersi bene. Sono riusciti a imprimersi nel mio cuore toccandone le corde, risvegliando in me emozioni difficili da gestire e che inevitabilmente ne segnano il cammino. . Tra queste pagine c’è così tanta vita da afferrare, bisogna solo imparare a lasciare andare parte della paura che ci affligge e avere il coraggio di prenderci la nostra fetta di felicità. . “Ho voglia di vivere. Di vivere davvero: sentire il sapore delle emozioni attraversarmi il cuore, commuovermi e gioire. Incazzarmi e pretendere qualcosa anche per me. Smettere di attraversare l’esistenza cercando di non far alcun rumore. Ho voglia di vivere come fanno tutti gli altri”. . Infinitamente grata a te Mimi per avermi permesso di conoscere la tua storia, ma soprattutto per averla scritta. Mi hai incantata con la profondità e la sensibilità delle tue parole!
"Non sono equipaggiata per affrontare l’affetto disinteressato".
Giulia non vive, semplicemente sopravvive a suo fratello Giacomo, disabile e bisognoso di cure. Desideri, speranze, spensieratezza e libertà le ha racchiuse in uno scrigno che non lascia aprire a nessuno. Preferisce non guardarsi, soprattutto dentro, ma l'atteggiamento delle persone che la circondano sono uno specchio più che riflettente. Il suo comportamento acido e reticente la rende antipatica e inavvicinabile anche a chi la vorrebbe aiutare e guardare per ciò che è realmente. Anche Marco, nuovo assistente domiciliare di Giacomo, si sforza di scoprire cosa ci sia in fondo a tanta rabbia e apparente meschinità. Le parole non servono, i fatti raccontano di una donna ferita e delusa da una vita mai vissuta e dedicata a un fratello tanto amato quanto odiato. Un sentimento ambivalente che la porta a nutrire sensi di colpa che nemmeno il calore di Marco è in grado di affievolire. Lasciare andare il passato e cio che ne è stato, corrisponde ad abbandonare una parte di noi. Di certo un pezzo spesso malsano e ingombrante che in ogni caso lascia un vuoto. Sta a noi decidere come colmarlo, con un nuovo assestamento o con un' imbottitura di fortuna, alla quale continuamo a chiedere calore pur non avendone mai ricevuto. Staccarsi da ciò che è stato avvicinandosi a ciò che potrebbe essere. Meglio o peggio ma certamente diverso. A volte ci sembra di "odiare" persone che possiedono qualcosa che bramiamo tanto e di cui veniamo privati, incerti di poterne assaporare una piccola parte. Giulia teme proprio questo. Per lei la vita è la somma di occasioni perse. Abituarsi alla felicità può essere pericoloso perché da un momento all'altro, potremmo restarne privi. Mimì Costalunga disegna una storia complessa e reale parlando di un malessere che troppo spesso viene celato e nascosto da una società superficiale e pressappochista che si ferma all' apparenza, senza la benché minima intenzione di andare a fondo. La difesa è il miglior attacco e rinchiudersi in un mondo ovattato e in bianco e nero appare come la soluzione migliore. Giulia è una sorta di anti-eroina, che combatte ma cerca sempre di annientare sé stessa. Marco è un supereroe che mette al servizio degli altri i propri poteri, curando la sua anima e cercando di ricevere un affetto cullato dolcemente, senza pretese né facilitazioni. A volte, senza egoismo, avremmo bisogno di abbracciarci, ascoltando noi stessi e nient'altro. Volersi bene e apprezzarsi. Parole e concetti ridondanti forse, ma terribilmente veri. In fondo è facile empatizzare con Giulia; sempre seconda, spettatrice, messa all' angolo, data per scontata. L'indifferenza è un' arma letale che uccide un pezzetto al giorno, senza rimorso. Alla fine non resta più niente a cui aggrapparsi se non il futuro, quello si può ancora scrivere. È un libro che fa male come tutte le cose che fanno paura e per questo, cerchiamo di nascondere. Allo stesso tempo fa bene perché apre gli occhi di fronte a vite che reputiamo invisibili e invece ci respirano ogni giorno accanto.
Con questo libro ho conosciuto e apprezzato tantissimo la scrittura di Mimi Costalunga. Il primo volume di 3. Tutti e 3 in qualche modo,parlano di 3 grandi donne,della forza che hanno nell'affrontare la loro situazione In questo primo volume troviamo la storia di Giulia è Marco. Giulia che sembra essere incastrata nella sua vita fin da bambina. Ebbene si...fin da piccola le è sempre stato detto e ricordato che l unico suo compito sarebbe stato occuparsi di suo fratello disabile. Un libro che tocca una tematica troppo spesso dimenticata...Il peso non solo fisico ma anche mentale di cui si fanno carico i parenti dei disabili. Lei,apparentemente cinica e disillusa a tratti incattivita da una vita che non ha scelto ma che le hanno imposto fin da bambina... Leggendo la storia sono riuscita ad entrare sempre di più nella sua testa, a volte capendo i suoi malumori,la sua rabbia il suo essere sempre arrabbiata. Ma qualcosa cambia quando Marco diventa l' assistente domiciliare di suo fratello. Lui è l'opposto di lei....gentile e attranete..che studia per diventare un infermiere e sogna di diventare famoso con la Band del suo migliore amico Luca(che troviamo poi nel Vol.2)... Marco riesce a far crollare quella corazza che lei si era costruita. Ma Marco le nasconde un piccolo segreto?..cosa succederà quando Giulia lo scoprirà?..tutto inizia veramente a cambiare. Un libro che mi colpito molto. Soprattutto per il tema trattato...quello di cui si parla troppo poco.....i famigliari,coloro che vivono con un disabile..Non dev'essere facile occuparsi costantemente di loro..modificare la proprio vita per loro..spesso combattuti tra sentimenti legittimi e contrastanti. La storia di Giulia è la storia di un incomprensione che parte fin da bambina...il fatto di essere stata messa al mondo per occuparsi del fratello l ha condizionata da sempre. Giulia dovrà imparare prima di tutto ad amare se stessa...a curare le sue ferite...a rinascere. L autrice mi ha fatto molto riflettere su questo tema....e mi ha fatto amare questa storia con il suo modo di scrivere fluido. Un libro da leggere..da consigliare..da regalare....ma vi svelo una cosa... Purché questo libro sia meraviglioso.....non è il mio preferito dei 3 volumi.... Un altro...dopo averlo letto è diventato il mio preferito dei 3..
"Il coraggio di amarti" è uno di quei romanzi dolorosamente belli e dannatamente veri, che ti scorticano l'anima un po’ di più ad ogni capitolo, che ti pongono davanti ad una realtà che preferiresti ignorare e ti impongono di prendere una posizione, anche se non vorresti. Affronta il complesso e, purtroppo, poco discusso argomento non solo della disabilità, ma soprattutto delle difficoltà e delle sofferenze di chi vive con un disabile grave.
Una storia intensa, toccante che, in alcuni passaggi e su alcune riflessioni, mi ha tolto il respiro e fatto sanguinare il cuore.
Qui si racconta il percorso vertiginoso e devastante che, a volte, può essere quello di imparare ad amarsi per poi poter amare.
La protagonista, Giulia, non è un personaggio a cui sia facile voler bene. Il suo astio, la sua rabbia, in alcuni casi anche la sua malignità, sono difficili da accettare. La sua solitudine, il suo bisogno disperato d'amore, i flashback con la madre, d'altro canto, feriscono più del suo rancore. Raccontano di eventi, emozioni e sentimenti che mi hanno riempita di ira feroce, di sdegno profondo e di umanissima compassione e comprensione.
Le parole che compongono il prologo sono opprimenti e sconfortanti, talmente sbagliate da annichilire.
Leggere del suo amore per il fratello, che a volte si trasforma in odio, altra sfocia in una parvenza di indifferenza, non è affatto facile.
Il cammino che Giulia deve affrontare sembra insostenibile. Sotto di lei c'è un baratro, reso ancor più pericoloso dalla sua chiusura totale nei confronti degli altri.
L'ho vista cadere rovinosamente due volte e, la seconda, l'ho vista rialzarsi da sola, trovare la forza di rimettersi al centro del suo mondo, per poter poi aprirsi all'esterno.
L'altro protagonista, Marco, è una figura molto più facile da amare rispetto a Giulia, ma non per questo meno profonda. Alle spalle ha un passato che ha chiesto un tributo altissimo. È un uomo buono, che ama aiutare, che è riuscito a perdonarsi.
Le sue interazioni con Giulia sono a volte esacerbate dall'insofferenza e spesso spronate dalla curiosità di scoprire l'anima che si cela dietro quelle massicce mura di diffidenza.
Come non parlarvi, poi, di Giacomo, l'innocenza vera, l'indifeso per eccellenza, così facile da allontanare, perché diverso, perché incapace di comunicare chiaramente, perché in tutto e per tutto dipendente dagli altri, e per questi stessi motivi così impossibile da dimenticare.
C'è Angelica, di nome e di fatto. Una figura secondaria che si nota, veramente, solo ad un certo punto. Lei è quell'amica che, nella vita, vorresti avere davvero al tuo fianco.
Infine c'è Luca, giovane, spesso superficiale, in grado di sparare sentenze categoriche e semplicistiche, ma che, a volte, è capace di grande profondità.
Questo romanzo è una travolgente storia di rinascita, a volte brutale nella sua narrazione, ma umanamente vera.
La scrittura è matura, fluida, empatica, capace di trasmettere e far condividere, in modo totalizzante, tutta la gamma delle emozioni provate dai protagonisti, da quelle più oscure e difficili da accettare, a quelle più luminose.
Nel libro l'autrice ha affrontato in modo sensibile il tema della disabilità e soprattutto le difficoltà e le sofferenze di chi vive con un disabile grave. Giulia, la protagonista è coriacea e,a tratti, può risultare antipatica ma in realtà è un'anima fragile e fin da piccola ha dovuto occuparsi di suo fratello Giacomo disabile grave Marco, il protagonista è l'assistente domiciliare di Giacomo. E' bello, buono e ottimista, è uno che non si arrende di fronte alle difficoltà. Ma anche Marco ha un segreto del suo passato. Riuscirà Marco a sciogliere il cuore di Giulia? Non vi resta che leggere il libro e anche voi vi innamorerete dei protagonisti e di Trieste che è la città in cui è ambientata la storia d'amore di Marco e Giulia.
Trieste fa da sfondo ad una storia che vi giuro, mi ha emozionata e stupita tanto. Giulia ha un fratello disabile Giacomo e quando la sua adorata Concetta non può più aiutarla si affida a Marco. Ma a Marco oltre a Giacomo si ritroverà ad affidare il suo cuore… ma il carattere difficile di Giulia e le paure e insicurezze di Marco non renderanno facile la loro storia.
Giulia fin da piccolina convive col senso di responsabilità nei confronti del fratello che agli occhi dei genitori a causa della sua malattia era sempre messo in primo piano e per questo ne ha risentito il suo carattere spesso scorbutico e poco socievole.
Dall’altra parte anche Marco ha tanto da raccontare, ex- alcolista, è riuscito a prendere in mano la sua vita stravolgendola e capendo cosa volesse fare nella realtà.
Una storia intensa, originale, travolgente, tanto vera che parla di argomenti reali, fin troppo.
I temi trattati come come il superamento degli ostacoli che la vita ti pone, L’alcolismo e il bisogno di farsi aiutare da uno psicologo sono tanto veri e reali.
Una storia per certi versi anche un po’ cruda che mette in mostra pregi e difetti dei personaggi, ma soprattutto mostra la loro evoluzione con tanto di debolezze e momenti di sconforto ma anche felici.
Due personaggi che faranno breccia nei vostri cuori. Devo dire che le storie di @mimi.costalunga sono sempre belle e reali ma questa ha superato di gran lunga le mie aspettative. Grazie per esserti affidata a me ancora una volta!
Non è solo una storia d'amore (anche se le amanti del Romance non verranno deluse 😉), ma anche un viaggio alla riscoperta di se stessi. Giulia è una protagonista al vetriolo, profondamente umana e bisognosa di uscire dal bozzolo protettivo che si è costruita intorno, a difesa dal mondo esterno. Un libro che tocca temi importanti e fa riflettere. Molto bello!
Meraviglioso, racconta come ci vuole coraggio, perseveranza e passione, sia per l'amore che per sé stessi, ma soprattutto l'autrice ci lancia il messaggio di non mollare mai
La disabilità. Un'argomento che difficilmente si trova nei romanzi, soprattutto se romance. Una tematica difficile, dolorosa. Una tematica che se non portata avanti nel miglior dei modi potrebbe danneggiare la lettura del libro. E non è assolutamente questo il caso.
Giulia, una ragazza come tante se non fosse per il peso che si porta sulle spalle fin da bambina. Lei che era la piccola della famiglia, si è sempre presa cura del fratello maggiore. Infatti non è autosufficiente a causa di una paralisi celebrale. Venuta al mondo per un solo motivo: essere di sostegno al fratello..letteralmente.
Una situazione difficile e il rancore la rabbia e il dolore fanno parte di lei. Un muro tra lei e chiunque altro.
Una vita mai vissuta. Una vita dietro suo fratello. Una vita per suo fratello. Non esistono sogni, desideri. Nulla e forse nemmeno l'amore.
Il nuovo operatore per suo fratello potrebbe portare una vera scossa nella sua vita. Marco, lui ha una vocazione, lui sente gli altri soprattutto quelli più deboli, quelli che non possono farsi avanti. Lui cura la sua anima attraverso il suo lavoro. E non può non cercare di aiutare quei due fratelli che tanto gli entreranno nel cuore. Ma nulla sarà facile.
Un libro duro, che ti entra dentro per la realtà dei fatti, non c'è del falso buonismo, c'è la verità di quello che si sente a doversi prendere cura di una persona disabile mettendo se stessi al secondo posto. Non è facile e mai lo sarà. Un libro che mi ha emozionta e ha risvegliato in me diverse domande, lavoro con ragazzi e bambini disabili quindi è un mondo che conosco. Ma difficilmente mi metto dalla parte di chi vive queste situazioni, grazie a questo romanzo sono entrata in sintonia non solo con Giulia ma con tutti quei genitori e quei fratelli che portano questo peso sulle loro spalle.
Se una storia di rinascita state cercando, questo è il titolo adatto, è un romance dov’è lui è l’assistente domiciliare, lei ha un fratello disabile, i due saranno costretti a vivere sotto lo stesso tetto, lui è un golden boy, lei è grumpy e parla di temi importanti. Ringrazio ancora tantissimo l’autrice per avermi dato la possibilità di leggere il suo libro♥️
In questo primo volume - autoconclusivo - conosciamo Giulia e Marco. Giulia è una ragioniera, la sua vita non le ha mai riservato gioie; i suoi genitori l'hanno messa al mondo solamente per prendersi cura di Giacomo, il fratello con disabilità grave che ha perennemente bisogno di assistenza. Lei è cinica, acida e ha eretto un muro che la isola da qualsiasi sentimento. Sembra una regina di ghiaccio, ma... arriverà il Golden Boy che con il proprio fuoco scioglierà il muro che Giulia si è costruita. E se ci si mettesse di mezzo anche l'amore? No, impossibile, Marco è generoso, ottimista e bellissimo; ma rimane pur sempre l'assistente domiciliare di Giacomo, e a Giulia proprio non va di complicare le cose. Anche se condividere l'appartamento non aiuta. Marco, dal canto suo, ha messo in chiaro con Giulia fin da subito che lui si occuperà di Giacomo solo un anno, finché non diventerà infermiere laureato. I giorni passano, Marco riesce perfino a confidare a Giulia che in passato era una persona diversa; che era arrivato a toccare il fondo e che è soprattutto grazie a Dio se è riuscito a cambiare vita. (Sì, avete letto bene, Dio. Infatti, in questo primo volume, la religione ha un ruolo chiave per lo sviluppo della storia del protagonista). Purtroppo la paura fa compiere gesti stupidi, e Marco - una volta penetrato il muro che Giulia ha eretto - non le rivela una cosa importante (e che la riguarda), rischiando di perderla per sempre. A contornare la storia ci saranno anche personaggi come Angelica, collega di Giulia, che vi conquisterà pagina dopo pagina. O Luca - il più grande amico di Marco - che sembra scapestrato, ma è un giovane ragazzo dal cuore d'oro, sempre pronto ad aiutare Marco (nonostante l'antipatia nei confronti di Giulia). Ma, una menzione speciale va a Concetta, dato che è lei a portare una ventata d'aria fresca nella vita di Giulia e Giacomo. In sintesi: Una storia assolutamente da leggere, che emozionerà il lettore, toccando corde nel profondo e donando molteplici spunti di riflessione. I personaggio evolvono e si prendono i loro tempi per farlo. Commettono errori e lavoreranno sodo per rialzarsi quando cadono. Sarà difficile - una volta chiuso il libro - non parlarne come se fossero amici di vecchia data, anziché personaggi di carta. Non lasciatevi scappare "Il coraggio di amarti", sarebbe un vero peccato.