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Récits fantastiques
Fables de vampires, histoires de doubles et de sortilèges, ce recueil évoque par bien des traits une taverne allemande d'Hoffmann, avec ses monstres inquiétants et ses fantômes grinçants. On y retrouve, en effet, les thèmes chers à la première génération romantique, et notamment sa fascination pour le fantastique venu d'Ecosse ou de Rhénanie. A ceci près, cependant, que Théophile Gautier imprime sa marque propre à cet univers trouble de la rêverie humaine : chaque récit reçoit un supplément d'angoisse et de surnaturel qui renforce sa dimension fantastique et l'agrémente d'un surcroît de mystère.
L'un des proches de Théophile Gautier avait affirmé que «c'était peu de dire qu'il était superstitieux, il était la superstition même...» Ces Contes et récits fantastiques en sont la parfaite illustration. Derrière le bon vivant se cache en fait un homme taraudé par les sombres figures de l'irrationnel. A sa manière, peut-être, un devancier du Breton de Nadja, lequel dénonce la vanité de «la conventionnelle opposition de la folie et de la raison qui se refuse à faire la part de l'irrationnel».
Ce volume comprend : La Cafetière, Omphale, La Morte amoureuse, La Chaîne d'or ou l'Amant partagé, Une nuit de Cléopâtre, La Toison d'or, Le Pied de momie, Le Roi Candaule, Arria Marcella, Avatar, Jettatura.
L'un des proches de Théophile Gautier avait affirmé que «c'était peu de dire qu'il était superstitieux, il était la superstition même...» Ces Contes et récits fantastiques en sont la parfaite illustration. Derrière le bon vivant se cache en fait un homme taraudé par les sombres figures de l'irrationnel. A sa manière, peut-être, un devancier du Breton de Nadja, lequel dénonce la vanité de «la conventionnelle opposition de la folie et de la raison qui se refuse à faire la part de l'irrationnel».
Ce volume comprend : La Cafetière, Omphale, La Morte amoureuse, La Chaîne d'or ou l'Amant partagé, Une nuit de Cléopâtre, La Toison d'or, Le Pied de momie, Le Roi Candaule, Arria Marcella, Avatar, Jettatura.
476 pages, Mass Market Paperback
First published January 1, 1859
54 people are currently reading
795 people want to read
About the author
Théophile Gautier
2,246 books311 followersPierre Jules Théophile Gautier was a French poet, dramatist, novelist, journalist, and literary critic. In the 1830 Revolution, he chose to stay with friends in the Doyenné district of Paris, living a rather pleasant bohemian life. He began writing poetry as early as 1826 but the majority of his life was spent as a contributor to various journals, mainly for La Presse, which also gave him the opportunity for foreign travel and meeting many influential contacts in high society and in the world of the arts, which inspired many of his writings including Voyage en Espagne (1843), Trésors d'Art de la Russie (1858), and Voyage en Russie (1867). He was a celebrated abandonnée of the Romantic Ballet, writing several scenarios, the most famous of which is Giselle. His prestige was confirmed by his role as director of Revue de Paris from 1851-1856. During this time, he became a journalist for Le Moniteur universel, then the editorship of influential review L'Artiste in 1856. His works include: Albertus (1830), La Comédie de la Mort (1838), Une Larme du Diable (1839), Constantinople (1853) and L'Art Moderne (1856)
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 60 reviews
December 31, 2018
Gautier’in “Fantastik Öyküleri” Poe ve Lovecraft’ın gölgesinde ama son derece başarılı, gizem, büyülü gerçeklik barındıran öykülerle dolu. 1800’lerin son çeyreğinde Fransız yazarın tüm benliğini verdiği belli, samimi ve bu yüzden korku ve heyecan katsayısı yüksek eseri türün severleri icin kütüphanelerinde bulundurulması gereken bir kitap. Dört yıldız yerine üç yıldız verme sebebim ise bende gizli kalsın. Bir okurdan çok yazma çabasında birinin teknik olarak gördüğü bir eksiklik. Daha doğrusu bana öyle gelen bir bakış açısı.
February 8, 2019
amazing stories moving between the "reality" or what seems like one into the fantastic realm. dream, imagination, illusions all in amazing mix.
March 1, 2014
L'arte contro la morte: scoprire un grande (quasi) dimenticato
Théophile Gautier è in qualche modo considerato un autore minore rispetto al pantheon della letteratura francese del XIX secolo. Di lui si ricorda soprattutto il romanzo Capitan Fracassa, anche se quasi derubricato nell'immaginario collettivo a romanzo per ragazzi. Eppure egli fu uno dei protagonisti della vita intellettuale della Francia che, dal 1830 al 1870, vide tempi tumultuosi e innumerevoli rivolgimenti politici e sociali. Fu uno dei primi propugnatori del romanticismo in Francia, amico di Hugo e di molti altri, e Baudelaire lo considerò suo maestro, dedicandogli Les Fleurs du Mal. Fu soprattutto poeta e giornalista, ma scrisse anche alcuni romanzi e molti racconti.
Questo volume di Garzanti ha l'indubbio pregio di permetterci di scoprire il Gautier scrittore di racconti. Sono, come dice il titolo, racconti fantastici, di cui il tema del soprannaturale, dell'inspiegabile è il filo conduttore, come si addice a un autore romantico. Il volume ci presenta una dozzina di racconti scritti durante l'intero arco della vita letteraria dello scrittore, e questo ci permette di gustarne l'evoluzione stilistica e di ispirazione.
I primi racconti risentono fortemente di una influenza Hoffmanniana: Gautier era (giustamente) un grande ammiratore del maestro del romanticismo fantastico tedesco, e le sue prime prove letterarie ne ricalcano dichiaratamente le orme, tanto che il sottotitolo di quello che ritengo il più bello e il più importante di questa produzione giovanile, Onuphrius, è le fantastiche vessazioni di un ammiratore di Hoffmann. Secondo me è il più importante dei racconti di questa fase per la tematica trattata. Il protagonista, Onuphrius, è l'artista romantico, che cerca di esprimere la sua arte al mondo, ma viene travisato e deriso dalla società sino a non avere altra strada che rifugiarsi nella pazzia. Il racconto è chiaramente una metafora della difficoltà che i giovani intellettuali romantici, e ancora di più quelli radicali come Gautier, incontravano ad imporsi nel panorama dell'intellettualità parigina dell'epoca.
Un altro racconto molto bello è Arria Marcella, che narra il viaggio di un giovane francese a Napoli e Pompei. Colpito dall'impronta del seno di Arria Marcella, conservatasi nella cenere del Vesuvio e vista al museo archeologico partenopeo, il giovane Octavien (nome romano), visitando da solo all'alba la città sepolta viene proiettato, in una sorta di viaggio nel tempo, nel 79 d.C., pochi giorni prima dell'eruzione, ed incontra la bella Arria, che rivive perché lui l'ha ricordata. E' un racconto molto struggente, che tocca con maestrìa il tema della morte e della memoria. In questo periodo della sua vita Gautier – seguendo lo spirito dell'epoca – consuma oppio ed hascisc, e il racconto Il club dei mangiatori di hascisc descrive con efficacia gli effetti della droga.
Il volume si chiude con due lunghi racconti, Avatar e Iettatura, che il curatore del volume Lanfranco Binni liquida come tendenti ...ad assumere i modi del convenzionale racconto d'appendice. Io non sarei così sbrigativo, perché soprattutto Avatar esplora le praterie di un tema, quello dello sdoppiamento della personalità, della spersonalizzazione, che verranno ampiamente pascolate, anche se con ben altri mezzi a disposizione, per tutto il novecento.
In definitiva un bel libro, che ci permette di scoprire questo autore quasi negletto ma che invece ha scritto pagine importanti ed ha contribuito ad aprire porte alle quali si sono affacciati gli autori delle generazioni successive. Come scrive Lanfranco Binni nella lunga e bella introduzione, L'Arte contro la morte: un conflitto e una possibilità, senza illusioni. E' questo tema, centrale nella poetica di Gautier, a vivere in forme diverse anche nei suoi racconti fantastici.. Mi sembra un tema che innerva una parte significativa della letteratura che giunge sino ai nostri giorni.
Théophile Gautier è in qualche modo considerato un autore minore rispetto al pantheon della letteratura francese del XIX secolo. Di lui si ricorda soprattutto il romanzo Capitan Fracassa, anche se quasi derubricato nell'immaginario collettivo a romanzo per ragazzi. Eppure egli fu uno dei protagonisti della vita intellettuale della Francia che, dal 1830 al 1870, vide tempi tumultuosi e innumerevoli rivolgimenti politici e sociali. Fu uno dei primi propugnatori del romanticismo in Francia, amico di Hugo e di molti altri, e Baudelaire lo considerò suo maestro, dedicandogli Les Fleurs du Mal. Fu soprattutto poeta e giornalista, ma scrisse anche alcuni romanzi e molti racconti.
Questo volume di Garzanti ha l'indubbio pregio di permetterci di scoprire il Gautier scrittore di racconti. Sono, come dice il titolo, racconti fantastici, di cui il tema del soprannaturale, dell'inspiegabile è il filo conduttore, come si addice a un autore romantico. Il volume ci presenta una dozzina di racconti scritti durante l'intero arco della vita letteraria dello scrittore, e questo ci permette di gustarne l'evoluzione stilistica e di ispirazione.
I primi racconti risentono fortemente di una influenza Hoffmanniana: Gautier era (giustamente) un grande ammiratore del maestro del romanticismo fantastico tedesco, e le sue prime prove letterarie ne ricalcano dichiaratamente le orme, tanto che il sottotitolo di quello che ritengo il più bello e il più importante di questa produzione giovanile, Onuphrius, è le fantastiche vessazioni di un ammiratore di Hoffmann. Secondo me è il più importante dei racconti di questa fase per la tematica trattata. Il protagonista, Onuphrius, è l'artista romantico, che cerca di esprimere la sua arte al mondo, ma viene travisato e deriso dalla società sino a non avere altra strada che rifugiarsi nella pazzia. Il racconto è chiaramente una metafora della difficoltà che i giovani intellettuali romantici, e ancora di più quelli radicali come Gautier, incontravano ad imporsi nel panorama dell'intellettualità parigina dell'epoca.
Un altro racconto molto bello è Arria Marcella, che narra il viaggio di un giovane francese a Napoli e Pompei. Colpito dall'impronta del seno di Arria Marcella, conservatasi nella cenere del Vesuvio e vista al museo archeologico partenopeo, il giovane Octavien (nome romano), visitando da solo all'alba la città sepolta viene proiettato, in una sorta di viaggio nel tempo, nel 79 d.C., pochi giorni prima dell'eruzione, ed incontra la bella Arria, che rivive perché lui l'ha ricordata. E' un racconto molto struggente, che tocca con maestrìa il tema della morte e della memoria. In questo periodo della sua vita Gautier – seguendo lo spirito dell'epoca – consuma oppio ed hascisc, e il racconto Il club dei mangiatori di hascisc descrive con efficacia gli effetti della droga.
Il volume si chiude con due lunghi racconti, Avatar e Iettatura, che il curatore del volume Lanfranco Binni liquida come tendenti ...ad assumere i modi del convenzionale racconto d'appendice. Io non sarei così sbrigativo, perché soprattutto Avatar esplora le praterie di un tema, quello dello sdoppiamento della personalità, della spersonalizzazione, che verranno ampiamente pascolate, anche se con ben altri mezzi a disposizione, per tutto il novecento.
In definitiva un bel libro, che ci permette di scoprire questo autore quasi negletto ma che invece ha scritto pagine importanti ed ha contribuito ad aprire porte alle quali si sono affacciati gli autori delle generazioni successive. Come scrive Lanfranco Binni nella lunga e bella introduzione, L'Arte contro la morte: un conflitto e una possibilità, senza illusioni. E' questo tema, centrale nella poetica di Gautier, a vivere in forme diverse anche nei suoi racconti fantastici.. Mi sembra un tema che innerva una parte significativa della letteratura che giunge sino ai nostri giorni.
February 4, 2013
Es tan difícil criticar a Poe... pero tengo que hacerlo.
Leer sus cuentos fantásticos es imprescindible para juzgarlo como escritor. Quien haya leído sólo sus cuentos de horror no puede criticarlo.
Lo admiro demasiado, por lo que tal vez no sea completamente objetiva al decir que creo que es uno de los escritores más versátiles que existieron y existen. Se desenvuelve sin problemas tanto en la poesía, en los ensayos, en las narraciones cortas y las extensas, sea cual sea su temática. Y eso sin mencionar que también suele mencionar cuestiones de filosofía natural, matemática y diferentes aspectos artísticos dentro de sus cuentos.
Pero hablando puntualmente de este volumen, voy a detallar varios aspectos de cada cuento:
► Primero tenemos "El cuento del globo", también conocido como "El engaño del globo". ¿Por qué "engaño"? Porque la narración salió publicada en el New York Sun como si fuera una noticia, y muchas personas se lo creyeron.
Se trata sobre el cruce del Atlántico en un globo aerostático. La credibilidad del relato es impresionante porque se acompaña con una descripción del globo que contiene muchas especificaciones "científicas" que, para la época (1844), resultaban verosímiles.
► "Revelación mesmérica" utiliza a la hipnosis como instrumento para develar algunas ideas que el mismo Poe creía verdaderas: ideas sobre la vida, la muerte, la materia y el espíritu. Es una conversación entre un hipnotizado y su guía en el "sueño", quien, resaltando que el estado mesmérico es lo más parecido a la muerte que el hombre puede llegar, aprovecha para preguntar todas las cuestiones que podrían interesar en la época respecto a la vida después de la muerte y la deidad.
► Luego tenemos, tal vez, el relato más particular de todo el volumen. "Eleonora" me pareció importantísimo para la carrera de Poe. ¿Quién puede imaginar un cuento de Poe con un final más feliz que este? Es un relato claramente autobiográfico (hasta cierto punto) porque la vida de Edgar no tuvo un desenlace tan feliz, pero nos damos cuenta de que tal vez, lo que buscaba el autor con este relato era librarse de la culpa de casarse con otra mujer, después de que su prima haya muerto de tuberculosis. Todo el mundo debe leer este cuento
► "Aventura sin par de un tal Hans Pfaall" es la narración más extensa de esta antología. Es un caso similar a "El cuento del globo" sólo que esta vez se trata de un viaje a la Luna. La verosimilitud está muy bien lograda (para la época, porque hoy en día, las teorías del éter en movimiento ya se descartaron por completo) mediante las descripciones del globo y los diferentes planteamientos que se hace el narrador sobre la atmósfera. Son interesantes los pequeños experimentos que va realizando a través del viaje para "comprobar" o "refutar" sus hipótesis y también la pequeña venganza que realiza el protagonista antes de abandonar el planeta Tierra. Este cuento plantea todo lo que en esos años se podía llegar a creer sobre la Luna.
► Uff, se me puso difícil ahora. "El rey Peste" es sin duda, una muestra de que Poe también puede hacernos reír con su humor grotesco. El título completo es "El rey peste: Relato que contiene una alegoría". A través de los años se ha discutido cual es la alegoría. Se dice que Poe quiso representar a en cada uno de los monarcas Pest a Andrew Jackson, Martin Von Buren, Peggy Eaton, etc. pero yo me quedo con la visión más simple: los protagonistas son representados grotescamente, como borrachos, contrastando ambos entre sí (uno extremadamente flaco y alto y el otro gordo y pequeño), pero todos estos elementos grotescos son aún peores en los monarcas. Tal vez por eso el epígrafe que eligió para preceder el cuento es:
Los dioses soportan y autorizan con entera facilidad, tratándose de reyes, las mismas cosas que les producen horror en la canalla.
-Buckhurst, Ferrex y Porrex, [II. 1]
► "La isla del hada" analiza el ciclo de la vida, que desfallece de a poco mediante la aparición de un hada, que podría verse como fruto de las alucinaciones del protagonista, debido al ambiente paradisíaco que nos presenta.
► Sin duda, "El retrato oval" es mi favorito entre los cuentos de este volumen. Un pintor que está dispuesto a sacrificar todo por su arte...
► En este punto pienso hablar de dos cuentos juntos debido a su similitud. "El dominio de Arnheim" y "La casa de Landor" son, más que cuentos, descripciones muy extensas, sin ningún fin: visiones alucinantes pero que no conducen a nada. Ambos son la causa de que no le ponga 5 estrellas al libro.
► "El poder de las palabras" y "El coloquio de Monos y Una" son diálogos con connotaciones filosóficas: el primero tratando la relación causa-efecto, junto con la capacidad de creación de la deidad vs. la de los hombres, y la segunda, hablando de la vida después de la muerte.
► "Sombra" es un muy breve relato pero con imágenes espectaculares y un desenlace brillante. Otra vez aparece la peste acechando a los protagonistas, que esta vez son conscientes del peligro que corren (no como los borrachos de "El rey Peste")
► "Silencio", una fábula contada por el mismo Demonio que nos demuestra que lo más terrible para el hombre es el silencio, la soledad y la invulnerabilidad del ambiente frente a los tormentos, gritos y estruendos.
► Y, finalmente, "Von Kempelen y su descubrimiento" trata de un "químico" (más bien un alquimista) que logra sintetizar, a partir de Pb y Ag, un elemento muy codiciado...
Leer sus cuentos fantásticos es imprescindible para juzgarlo como escritor. Quien haya leído sólo sus cuentos de horror no puede criticarlo.
Lo admiro demasiado, por lo que tal vez no sea completamente objetiva al decir que creo que es uno de los escritores más versátiles que existieron y existen. Se desenvuelve sin problemas tanto en la poesía, en los ensayos, en las narraciones cortas y las extensas, sea cual sea su temática. Y eso sin mencionar que también suele mencionar cuestiones de filosofía natural, matemática y diferentes aspectos artísticos dentro de sus cuentos.
Pero hablando puntualmente de este volumen, voy a detallar varios aspectos de cada cuento:
► Primero tenemos "El cuento del globo", también conocido como "El engaño del globo". ¿Por qué "engaño"? Porque la narración salió publicada en el New York Sun como si fuera una noticia, y muchas personas se lo creyeron.
Se trata sobre el cruce del Atlántico en un globo aerostático. La credibilidad del relato es impresionante porque se acompaña con una descripción del globo que contiene muchas especificaciones "científicas" que, para la época (1844), resultaban verosímiles.
► "Revelación mesmérica" utiliza a la hipnosis como instrumento para develar algunas ideas que el mismo Poe creía verdaderas: ideas sobre la vida, la muerte, la materia y el espíritu. Es una conversación entre un hipnotizado y su guía en el "sueño", quien, resaltando que el estado mesmérico es lo más parecido a la muerte que el hombre puede llegar, aprovecha para preguntar todas las cuestiones que podrían interesar en la época respecto a la vida después de la muerte y la deidad.
► Luego tenemos, tal vez, el relato más particular de todo el volumen. "Eleonora" me pareció importantísimo para la carrera de Poe. ¿Quién puede imaginar un cuento de Poe con un final más feliz que este? Es un relato claramente autobiográfico (hasta cierto punto) porque la vida de Edgar no tuvo un desenlace tan feliz, pero nos damos cuenta de que tal vez, lo que buscaba el autor con este relato era librarse de la culpa de casarse con otra mujer, después de que su prima haya muerto de tuberculosis. Todo el mundo debe leer este cuento
► "Aventura sin par de un tal Hans Pfaall" es la narración más extensa de esta antología. Es un caso similar a "El cuento del globo" sólo que esta vez se trata de un viaje a la Luna. La verosimilitud está muy bien lograda (para la época, porque hoy en día, las teorías del éter en movimiento ya se descartaron por completo) mediante las descripciones del globo y los diferentes planteamientos que se hace el narrador sobre la atmósfera. Son interesantes los pequeños experimentos que va realizando a través del viaje para "comprobar" o "refutar" sus hipótesis y también la pequeña venganza que realiza el protagonista antes de abandonar el planeta Tierra. Este cuento plantea todo lo que en esos años se podía llegar a creer sobre la Luna.
► Uff, se me puso difícil ahora. "El rey Peste" es sin duda, una muestra de que Poe también puede hacernos reír con su humor grotesco. El título completo es "El rey peste: Relato que contiene una alegoría". A través de los años se ha discutido cual es la alegoría. Se dice que Poe quiso representar a en cada uno de los monarcas Pest a Andrew Jackson, Martin Von Buren, Peggy Eaton, etc. pero yo me quedo con la visión más simple: los protagonistas son representados grotescamente, como borrachos, contrastando ambos entre sí (uno extremadamente flaco y alto y el otro gordo y pequeño), pero todos estos elementos grotescos son aún peores en los monarcas. Tal vez por eso el epígrafe que eligió para preceder el cuento es:
Los dioses soportan y autorizan con entera facilidad, tratándose de reyes, las mismas cosas que les producen horror en la canalla.
-Buckhurst, Ferrex y Porrex, [II. 1]
► "La isla del hada" analiza el ciclo de la vida, que desfallece de a poco mediante la aparición de un hada, que podría verse como fruto de las alucinaciones del protagonista, debido al ambiente paradisíaco que nos presenta.
► Sin duda, "El retrato oval" es mi favorito entre los cuentos de este volumen. Un pintor que está dispuesto a sacrificar todo por su arte...
► En este punto pienso hablar de dos cuentos juntos debido a su similitud. "El dominio de Arnheim" y "La casa de Landor" son, más que cuentos, descripciones muy extensas, sin ningún fin: visiones alucinantes pero que no conducen a nada. Ambos son la causa de que no le ponga 5 estrellas al libro.
► "El poder de las palabras" y "El coloquio de Monos y Una" son diálogos con connotaciones filosóficas: el primero tratando la relación causa-efecto, junto con la capacidad de creación de la deidad vs. la de los hombres, y la segunda, hablando de la vida después de la muerte.
► "Sombra" es un muy breve relato pero con imágenes espectaculares y un desenlace brillante. Otra vez aparece la peste acechando a los protagonistas, que esta vez son conscientes del peligro que corren (no como los borrachos de "El rey Peste")
► "Silencio", una fábula contada por el mismo Demonio que nos demuestra que lo más terrible para el hombre es el silencio, la soledad y la invulnerabilidad del ambiente frente a los tormentos, gritos y estruendos.
► Y, finalmente, "Von Kempelen y su descubrimiento" trata de un "químico" (más bien un alquimista) que logra sintetizar, a partir de Pb y Ag, un elemento muy codiciado...
November 18, 2025
7/10
Fantastische Erzählungen ist eine Auswahl von 19 Kurzgeschichten Edgar Allen Poes, die zwischen 1838 und 1849 erschienen sind. Die Geschichten bedienen verschiedene Genres, lassen aber einen einheitlichen Stil erkennen. Es überwiegt natürlich der Gothic Horror, den Poe im englischsprachigen Raum maßgeblich geprägt hat und wofür er heute vor allem bekannt ist. Dies waren auch die Geschichten, die mich am meisten angesprochen haben, z.B. William Wilson und Eleonora. Meine bisher liebsten Schauergeschichten von Poe (Das verraterische Herz und Der schwarze Kater) sind leider nicht in dieser Sammlung enthalten. Überrascht hat mich, wie vielseitig die Geschichten waren. Der Doppelmord in der Rue Morgue und Der entwendete Brief sind Detektivgeschichten mit einem an Arthur Conan Doyle erinnernden Ermittlerduo. (Dafür, dass Der Doppelmord in der Rue Morgue zu Poes bekanntesten Geschichten gehört, fand ich die Auflösung überraschend albern.) Mit Wassergrube und Pendel hat Poe sogar Historical Fiction geschrieben, da die Geschichte zur Zeit der spanischen Inquisition spielt. Der Goldkäfer ist ein Piraten-Abenteuer und Schweigen eine Parabel. Durch die Abwechslung hat es sich (mit Ausnahme weniger Geschichten) nie gezogen. Ich hatte ursprünglich vor, immer mal eine Erzählung zu lesen und das Buch dann beiseite zu legen. Stattdessen habe ich es nun am Stück von vorne bis hinten durchgelesen. Das liegt vor allem an Poes Stil, der sich moderner anfühlt als beispielsweise Bram Stokers Dracula, obwohl der Roman 50 Jahre jünger ist. Die meisten Kurzgeschichten lasen sich überraschend nett weg, auch wenn ich jetzt nicht das Bedürfnis habe, Poes restliches Werk sofort nachzuholen. Dafür ist auch viel zu viel aus den Geschichten viel zu schlecht gealtert.
Fantastische Erzählungen ist eine Auswahl von 19 Kurzgeschichten Edgar Allen Poes, die zwischen 1838 und 1849 erschienen sind. Die Geschichten bedienen verschiedene Genres, lassen aber einen einheitlichen Stil erkennen. Es überwiegt natürlich der Gothic Horror, den Poe im englischsprachigen Raum maßgeblich geprägt hat und wofür er heute vor allem bekannt ist. Dies waren auch die Geschichten, die mich am meisten angesprochen haben, z.B. William Wilson und Eleonora. Meine bisher liebsten Schauergeschichten von Poe (Das verraterische Herz und Der schwarze Kater) sind leider nicht in dieser Sammlung enthalten. Überrascht hat mich, wie vielseitig die Geschichten waren. Der Doppelmord in der Rue Morgue und Der entwendete Brief sind Detektivgeschichten mit einem an Arthur Conan Doyle erinnernden Ermittlerduo. (Dafür, dass Der Doppelmord in der Rue Morgue zu Poes bekanntesten Geschichten gehört, fand ich die Auflösung überraschend albern.) Mit Wassergrube und Pendel hat Poe sogar Historical Fiction geschrieben, da die Geschichte zur Zeit der spanischen Inquisition spielt. Der Goldkäfer ist ein Piraten-Abenteuer und Schweigen eine Parabel. Durch die Abwechslung hat es sich (mit Ausnahme weniger Geschichten) nie gezogen. Ich hatte ursprünglich vor, immer mal eine Erzählung zu lesen und das Buch dann beiseite zu legen. Stattdessen habe ich es nun am Stück von vorne bis hinten durchgelesen. Das liegt vor allem an Poes Stil, der sich moderner anfühlt als beispielsweise Bram Stokers Dracula, obwohl der Roman 50 Jahre jünger ist. Die meisten Kurzgeschichten lasen sich überraschend nett weg, auch wenn ich jetzt nicht das Bedürfnis habe, Poes restliches Werk sofort nachzuholen. Dafür ist auch viel zu viel aus den Geschichten viel zu schlecht gealtert.
January 16, 2021
Има една теория, доволно подплатена с факти, че френската фантастична литература се заражда след превода на "Слен" от Алфред ван Вогт. Макар онази книга да предизвиква фурор и наистина да налива гориво в съвремената френска фантастика, аз съм убеден, че корените ѝ трябва да се търсят назад във времето. По-точно в готическата литература, която незнам точно как сега се определя като литература на ужаса.
Теофил Готие, или поне този сборник истории, определено пък наляха гориво в моята мелница на идеи. За това и всъщност го препрочетох.
Книгата съдържа четири разказа и един кратък роман, които са си абсолютно "френски", което ги прави леко непоносими за моя вкус. Не един път съм казвал, че от Бокачо насам европейската литература (и в частност френската) завива в една декадентска посока (то важи и за другите ни изкуства). Но пък човек бива от време на време да се подложи на гнилите плодове на развалата, все пак нищо не опива както тях.
Двойнственият рицар - Кратък разказ, напълно издържан в готически стил. Имаме рицар, който е обречен да се пребори със своето тъмно АЗ.
Мъртвата възлюбена - една вампирска готика, която е пълен кеф за четене. Католически свещеник води двойнствен живот. В сънищата си бавно, но сигурно затъва в развала, воден от фатална жена, която трябва да е починала. В един момент трябва да избере съня или действителността.
Ариа Марцела - Отново имаме съновидение. Този път група студенти си прекарват доста весело в руините на Помпей. Най-тихия от тях е влюбен в бюст затинал в лавата. Един сън на това място ще го пренесе в последните дни на обречения град.
Превъплъщение - Отчаян от несподелена любов дребен благородник се решава на експеримент със смяна на тела. Води го известен с влечението си към източните практики доктор. Дали любовта ще победи измамата?
Тук да кажа, че това произведение всъщност вдигна финалната ми оценка. Сюжетът е безкрайно познат, като започнем от похожденията на Зевс, минем през зачеването на Артур и стигнем до пиесите на Шекспир и Молиер. Обаче в Превъплъщение се забелязва онази основа, която движи напред фантастичната литература. Готие взима фантастичния допуск за смяна на телата и поставя пред него всички перипети свързани с ефекта - незнаие на езици, различна култура на движенията и т.н.
Фортунуно - Един бас кара едно от най-известните парижки курвета да се увлече по тайнствения Фортунино. Това ще я доведе до доста неочаквани за нея трепети.
За сметка на предходния разказ, този роман обгръща абсолютно всичко което ненавиждам в европейската и в частност - френската литература от това време. Макар да е писан с доволна доза ирония, все пак обхваща лигавата развала на елита, който горе-долу по това време губи привилегията да е единствената образована прослойка.
Да отбележа и за чудесното въведение към текстовете на Георги Цанков - наистина ме накара да посегна за първи път към книгата, когато я набарах в една кошница от "две книги за пет лева" на един панаир на книгата преди години.
Теофил Готие, или поне този сборник истории, определено пък наляха гориво в моята мелница на идеи. За това и всъщност го препрочетох.
Книгата съдържа четири разказа и един кратък роман, които са си абсолютно "френски", което ги прави леко непоносими за моя вкус. Не един път съм казвал, че от Бокачо насам европейската литература (и в частност френската) завива в една декадентска посока (то важи и за другите ни изкуства). Но пък човек бива от време на време да се подложи на гнилите плодове на развалата, все пак нищо не опива както тях.
Двойнственият рицар - Кратък разказ, напълно издържан в готически стил. Имаме рицар, който е обречен да се пребори със своето тъмно АЗ.
Мъртвата възлюбена - една вампирска готика, която е пълен кеф за четене. Католически свещеник води двойнствен живот. В сънищата си бавно, но сигурно затъва в развала, воден от фатална жена, която трябва да е починала. В един момент трябва да избере съня или действителността.
Ариа Марцела - Отново имаме съновидение. Този път група студенти си прекарват доста весело в руините на Помпей. Най-тихия от тях е влюбен в бюст затинал в лавата. Един сън на това място ще го пренесе в последните дни на обречения град.
Превъплъщение - Отчаян от несподелена любов дребен благородник се решава на експеримент със смяна на тела. Води го известен с влечението си към източните практики доктор. Дали любовта ще победи измамата?
Тук да кажа, че това произведение всъщност вдигна финалната ми оценка. Сюжетът е безкрайно познат, като започнем от похожденията на Зевс, минем през зачеването на Артур и стигнем до пиесите на Шекспир и Молиер. Обаче в Превъплъщение се забелязва онази основа, която движи напред фантастичната литература. Готие взима фантастичния допуск за смяна на телата и поставя пред него всички перипети свързани с ефекта - незнаие на езици, различна култура на движенията и т.н.
Фортунуно - Един бас кара едно от най-известните парижки курвета да се увлече по тайнствения Фортунино. Това ще я доведе до доста неочаквани за нея трепети.
За сметка на предходния разказ, този роман обгръща абсолютно всичко което ненавиждам в европейската и в частност - френската литература от това време. Макар да е писан с доволна доза ирония, все пак обхваща лигавата развала на елита, който горе-долу по това време губи привилегията да е единствената образована прослойка.
Да отбележа и за чудесното въведение към текстовете на Георги Цанков - наистина ме накара да посегна за първи път към книгата, когато я набарах в една кошница от "две книги за пет лева" на един панаир на книгата преди години.
May 26, 2021
Poe'nun çağdaşı olmasına rağmen, Gautier'nin öykülerini Poe ile karşılaştırmak abes olur çünkü tam olarak aynı kulvarda değiller; Gautier'nin gotik bir duyarlılıkla bu öyküleri yazdığını sanmıyorum. Zaten derlemede klasik hayalet ve vampir öyküsü sayılabilecek öyküler vasat kalmış. Ancak düş ile gerçeğin birbirine karıştığı öykülerde, doğaüstünün ani hücumlarında, tuhaf rüyaların veya halüsinasyonların alanında Gautier ustalığını konuşturuyor; üstelik harika bir mizah anlayışına da sahip. Tüyler ürpertici halleri kendine has bir muziplikle ve ironiyle anlatmasını ben biraz E.T.A. Hoffmann'a benzettim. Beğendiğim öykülerde çok eğlendiğim için 4 yerine 5 yıldız veriyorum.
NOT: Çeviri genel olarak iyi ama kitabın son okuması zayıf kalmış. Örneğin bir yerde "simya" kelimesini kullanmışken, bir başka yerde "alşemi" gibi uyduruk bir kelimeyi tercih etmiş. Ya da, Türkçe'de "titrenmek" diye bir sözcük yok, v.b.
NOT: Çeviri genel olarak iyi ama kitabın son okuması zayıf kalmış. Örneğin bir yerde "simya" kelimesini kullanmışken, bir başka yerde "alşemi" gibi uyduruk bir kelimeyi tercih etmiş. Ya da, Türkçe'de "titrenmek" diye bir sözcük yok, v.b.
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March 30, 2018Texts read:
1. La Morte amoreuse
2. Le Pied de momie
3. Arria Marcella
ideal beauty, dangerous beauty, meshing of spaces across time, hesitation between fantasy and reality, between night and awake, dreams and wakefulness
1. La Morte amoreuse
2. Le Pied de momie
3. Arria Marcella
ideal beauty, dangerous beauty, meshing of spaces across time, hesitation between fantasy and reality, between night and awake, dreams and wakefulness
December 12, 2023
ერთის მხრივ საინტერესოა ორი საუკუნის წინ დაწერილი ჰორორისა და ფენტეზის მსგავსი მოთხრობების კითხვა, მაგრამ მეორეს მხრივ ცოტა მომაბეზრებელია ცხრავე მოთხრობის ერთნაირი სიუჟეტი - ზღვარი რეალობასა და ილუზიას შორის.
ყველაზე ნორმალური ალბათ “შეყვარებული მკვდარია”.
ალბათ მართლა პოეზია უკეთესი ექნება გოტიეს. თან თუ სიმბოლისტების - რემბოს, ვერლენისა და ბოდლერის წინამორბედად ითვლება. პლუს მაგას, ცისფერყანწელების კუმირი ყოფილა და გალაკტიონს 1-2 ლექსიც ჰქონია მიძღვნილი.
ყველაზე ნორმალური ალბათ “შეყვარებული მკვდარია”.
ალბათ მართლა პოეზია უკეთესი ექნება გოტიეს. თან თუ სიმბოლისტების - რემბოს, ვერლენისა და ბოდლერის წინამორბედად ითვლება. პლუს მაგას, ცისფერყანწელების კუმირი ყოფილა და გალაკტიონს 1-2 ლექსიც ჰქონია მიძღვნილი.
July 9, 2012
Precisazione: Théophile Gautier fu uno scrittore e poeta francese vissuto nell'Ottocento, fiero esponente della corrente letteraria del Romanticismo, e considerato un maestro da Baudelaire (che gli dedicò perfino i Fiori del male). Oltre a un paio di romanzi, scrisse numerosi racconti.
In questa raccolta ne sono riuniti sedici, di lunghezza variabile tra le poche pagine e le oltre cento, e di diverso tenore, ma si può notare una certa propensione (tipicamente romantica) all'onirico e al visionario, al sovrannaturale, al motivo del doppio, alle passioni morbose rivolte a perfette bellezze femminili descritte come divine opere d'arte pittorica o statuaria. A volte gli oggetti si animano, prendendo sembianze umane e seducendo l'estatico protagonista coinvolgendolo in un ballo indimenticabile, come accade ne La caffettiera; o si staccano provocanti figure femminili dagli arazzi, attentando alla virtù di un giovane moralmente integro, come in Omphale; vampiri o donne defunte (anche appartenenti a momenti storici molto lontani, come l'Egitto e Pompei) possono superare le barriere della morte in nome dell'amore e della lussuria, imprigionando l'impotente protagonista in un dolce sogno proibito e destinato a finire: è ciò che accade al prete protagonista de La morta innamorata, che si ritrova a condurre una doppia vita (prete di giorno, libertino dedito ai piaceri più sfrenati di notte) senza sapere quale sia la realtà; o al protagonista di Piede di mummia, che dopo aver acquistato il piede mummificato di una principessa egizia per usarlo come fermacarte si vede comparire davanti il resto del corpo della ragazza; o a Ottaviano, protagonista di Arria Marcella, che, innamoratosi del calco che ricopriva il corpo di una pompeiana morta durante l'eruzione, si ritrova proiettato nella Pompei del primo secolo. Altre volte gli amori sono più terreni: il protagonista de Il vello d'oro, innamorato della Maddalena di un dipinto di Rubens, decide di proiettare i propri sentimenti in una giovane donna che le somiglia ma da cui non è attratto; in Avatar l'amante è così ossessionato dalla principessa polacca che l'ha rifiutato da affidarsi alle arti oscure di un medico-bramino per scambiare la propria anima con quella del marito dell'amata; in Iettatura il gentleman protagonista, durante un viaggio a Napoli in visita alla fidanzata, scopre di avere il malocchio e di costituire un pericolo per l'incolumità della sua bella Alicia.
A volte è il diavolo che fa capolino, in Onuphrius e Due attori per una parte. O ancora, Gautier (altro tratto tipicamente romantico) ridipinge personaggi, attestati o fittizi, calati in un contesto storico precedente, come l'Egitto, la Grecia antica, l'Italia durante il periodo imperiale, la Norvegia feudale, le cui ambientazioni descrive meticolosamente; così la crudele Cleopatra figura come regina annoiata e temibile in L'ultima notte di Cleopatra, la stupenda etera Plangon di Mileto (La catena d'oro) chiede all'amante che l'ha offesa un alto prezzo per rientrare nei suoi favori, il Re Candaule deve pagare un costo altissimo per aver voluto condividere la bellezza della propria sposa con il suo generale.
Lo stile di Gautier è raffinatissimo, fiammingo nel descrivere personaggi, ambienti e oggetti con un lessico che sarebbe riduttivo definire ricco e ricercato. Il mio consiglio è di gustarsi questi racconti poco a poco, perché la loro lettura consequenziale rischia di far sì che la ripetitività di temi e motivi pesi sul lettore.
In questa raccolta ne sono riuniti sedici, di lunghezza variabile tra le poche pagine e le oltre cento, e di diverso tenore, ma si può notare una certa propensione (tipicamente romantica) all'onirico e al visionario, al sovrannaturale, al motivo del doppio, alle passioni morbose rivolte a perfette bellezze femminili descritte come divine opere d'arte pittorica o statuaria. A volte gli oggetti si animano, prendendo sembianze umane e seducendo l'estatico protagonista coinvolgendolo in un ballo indimenticabile, come accade ne La caffettiera; o si staccano provocanti figure femminili dagli arazzi, attentando alla virtù di un giovane moralmente integro, come in Omphale; vampiri o donne defunte (anche appartenenti a momenti storici molto lontani, come l'Egitto e Pompei) possono superare le barriere della morte in nome dell'amore e della lussuria, imprigionando l'impotente protagonista in un dolce sogno proibito e destinato a finire: è ciò che accade al prete protagonista de La morta innamorata, che si ritrova a condurre una doppia vita (prete di giorno, libertino dedito ai piaceri più sfrenati di notte) senza sapere quale sia la realtà; o al protagonista di Piede di mummia, che dopo aver acquistato il piede mummificato di una principessa egizia per usarlo come fermacarte si vede comparire davanti il resto del corpo della ragazza; o a Ottaviano, protagonista di Arria Marcella, che, innamoratosi del calco che ricopriva il corpo di una pompeiana morta durante l'eruzione, si ritrova proiettato nella Pompei del primo secolo. Altre volte gli amori sono più terreni: il protagonista de Il vello d'oro, innamorato della Maddalena di un dipinto di Rubens, decide di proiettare i propri sentimenti in una giovane donna che le somiglia ma da cui non è attratto; in Avatar l'amante è così ossessionato dalla principessa polacca che l'ha rifiutato da affidarsi alle arti oscure di un medico-bramino per scambiare la propria anima con quella del marito dell'amata; in Iettatura il gentleman protagonista, durante un viaggio a Napoli in visita alla fidanzata, scopre di avere il malocchio e di costituire un pericolo per l'incolumità della sua bella Alicia.
A volte è il diavolo che fa capolino, in Onuphrius e Due attori per una parte. O ancora, Gautier (altro tratto tipicamente romantico) ridipinge personaggi, attestati o fittizi, calati in un contesto storico precedente, come l'Egitto, la Grecia antica, l'Italia durante il periodo imperiale, la Norvegia feudale, le cui ambientazioni descrive meticolosamente; così la crudele Cleopatra figura come regina annoiata e temibile in L'ultima notte di Cleopatra, la stupenda etera Plangon di Mileto (La catena d'oro) chiede all'amante che l'ha offesa un alto prezzo per rientrare nei suoi favori, il Re Candaule deve pagare un costo altissimo per aver voluto condividere la bellezza della propria sposa con il suo generale.
Lo stile di Gautier è raffinatissimo, fiammingo nel descrivere personaggi, ambienti e oggetti con un lessico che sarebbe riduttivo definire ricco e ricercato. Il mio consiglio è di gustarsi questi racconti poco a poco, perché la loro lettura consequenziale rischia di far sì che la ripetitività di temi e motivi pesi sul lettore.
December 31, 2019
რაღაც მართლა ფანტასტიკურს ველოდი. მესმის, რომ მე-19 საუკუნეა, მაგრამ, ხშირად პოეტები პოეტებად უნდა რჩებოდნენ, მწერლები მწერლებად.
ბოლო ორი მოთხრობა შედარებით დახვეწილი და საინტერესოა, თემატიკასაც ცვლის ავტორი და პოეტის სიყვარულით ანთებულ ბრმა მგრძნობელობასაც იოკებს, რაც, საბოლოო ჯამში, პერსონაჟებისთვის პიროვნების მინიჭებაში ეხმარება და თხრობას დამაჯერებლობას სძენს(როგორც იქნა).
ბოლო ორი მოთხრობა შედარებით დახვეწილი და საინტერესოა, თემატიკასაც ცვლის ავტორი და პოეტის სიყვარულით ანთებულ ბრმა მგრძნობელობასაც იოკებს, რაც, საბოლოო ჯამში, პერსონაჟებისთვის პიროვნების მინიჭებაში ეხმარება და თხრობას დამაჯერებლობას სძენს(როგორც იქნა).
May 19, 2020
Non lo avevo mai letto questo Teofilo Gualtiero, ma neanche preso in considerazione proprio...
Alcuni racconti ricordano le atmosfere e lo stile di Poe, altri Baudelaire (non a caso).
Sovrabbondanza di termini incomprensibili e oscuri.
Alcuni racconti ricordano le atmosfere e lo stile di Poe, altri Baudelaire (non a caso).
Sovrabbondanza di termini incomprensibili e oscuri.
January 12, 2019
Хубава книга, интелигентно написана - демек, не е за мен, не ми обади :D
January 1, 2021
Un recueil avec quelques inégalités ; certaines nouvelles paraissent BARBANTES à côtés de celles plus réussies (Jettatura !! Trop bien !! Avatar !! J'adore !!). Ceci dit même les moins agréables à lire valent mieux que celles du combo Poe-traduit-par-Baudelaire, promis. Théophile, tes nouvelles sont plus légères, bien imagées, et tes personnages plus attachants ; chez toi, chaque ombre est accompagnée d'une lumière. Bien joué Théo, le fantastique te sied. Malheureusement, tu dates du XIXe siècle, on croise donc quelques stéréotypes ou appellations racistes. Pas cool, gros, pas cool.
Faut aussi se calmer sur les références. On a compris que t'es éduqué et que tu as de la culture, t'es pas obligé de glisser des clins d'œil et des easter eggs à chaque œuvre qui t'a un minimum influencé. Le faire toutes les deux pages, c'est bon, quoi.
On devine également un léger fétichisme des pieds. Ce qui mérite quatre étoiles.
(non)
Faut aussi se calmer sur les références. On a compris que t'es éduqué et que tu as de la culture, t'es pas obligé de glisser des clins d'œil et des easter eggs à chaque œuvre qui t'a un minimum influencé. Le faire toutes les deux pages, c'est bon, quoi.
On devine également un léger fétichisme des pieds. Ce qui mérite quatre étoiles.
(non)
September 28, 2020
These tales could have been written by Edgar Poe, but for the fact they are much better. There is an edge and an authenticity that Poe's tales lack. A long read but well worth the effort. The language is clear and uncomplicated and each of the tales has a twist in its tail.
October 10, 2025
3,75/5⭐️
May 17, 2018
Awesome selection of Gautier's works. Sometimes his texts are so complete and well edited that today I think he could also be a editor and revisor for himself. There are many issues about his tales in realism fantastic genre, two of them that always inspires me are the dream and the reverie.
In 1836, for example, the story La Morte Amoureuse (Clarimonde) was published pointing out how mysterious our dreams and daydreams could be.
Indeed we spent a good amount of time sleeping in life, sometimes 6, 8 hours a day. And how many times have we carried into the dream forces or elements that have stained the mind during the vigil? Maybe always, maybe this is one of the mechanicals roots of sleep. There are many studies about those issues since Greek philosophers passing through Freud, etc and all modern neuroscience.
Dreams have always been a great mystery to mankind. Psychologically there are many people who prefer to live their dreams reality almost like a reverie rather than their own vigil.
What would happen if the dreams were so intense that we wondered if we were really asleep or if we were awake? The process would begin to become even more worrying if we start to be in doubt if the dream is the reality or the reality is a dream.
In other words, we could live a double existence. Not as Dostoevsky's tale "The Double", but a double life between dream and vigil, which really leaves us in doubt about the real. "I took it in a dream every night (wish to God that it is a dream!)".
Gautier also describes the experience of the authentic cut of personalities of the same self because of it: "From this night on, in a certain way my nature unfolded, and within me there were two men who did not know each other." Now I considered myself a father who dreamed all night that was a nobleman, sometimes a nobleman who dreamed he was a priest. He could not separate the dream from the vigil, and he knew nothing was beginning to happen and where the illusion ended. "
In addition to this process of consciousness and reverie, this history presents how the values of passion and faith can be blended, merged and challenged with moral precepts and religious institutional subterfuges.
But this is only for one of the tales from this book, there are many great others texts inside it.
In 1836, for example, the story La Morte Amoureuse (Clarimonde) was published pointing out how mysterious our dreams and daydreams could be.
Indeed we spent a good amount of time sleeping in life, sometimes 6, 8 hours a day. And how many times have we carried into the dream forces or elements that have stained the mind during the vigil? Maybe always, maybe this is one of the mechanicals roots of sleep. There are many studies about those issues since Greek philosophers passing through Freud, etc and all modern neuroscience.
Dreams have always been a great mystery to mankind. Psychologically there are many people who prefer to live their dreams reality almost like a reverie rather than their own vigil.
What would happen if the dreams were so intense that we wondered if we were really asleep or if we were awake? The process would begin to become even more worrying if we start to be in doubt if the dream is the reality or the reality is a dream.
In other words, we could live a double existence. Not as Dostoevsky's tale "The Double", but a double life between dream and vigil, which really leaves us in doubt about the real. "I took it in a dream every night (wish to God that it is a dream!)".
Gautier also describes the experience of the authentic cut of personalities of the same self because of it: "From this night on, in a certain way my nature unfolded, and within me there were two men who did not know each other." Now I considered myself a father who dreamed all night that was a nobleman, sometimes a nobleman who dreamed he was a priest. He could not separate the dream from the vigil, and he knew nothing was beginning to happen and where the illusion ended. "
In addition to this process of consciousness and reverie, this history presents how the values of passion and faith can be blended, merged and challenged with moral precepts and religious institutional subterfuges.
But this is only for one of the tales from this book, there are many great others texts inside it.
September 18, 2011
Precisazione: Théophile Gautier fu uno scrittore e poeta francese vissuto nell'Ottocento, fiero esponente della corrente letteraria del Romanticismo, e considerato un maestro da Baudelaire (che gli dedicò perfino i Fiori del male). Oltre a un paio di romanzi, scrisse numerosi racconti.
In questa raccolta ne sono riuniti sedici, di lunghezza variabile tra le poche pagine e le oltre cento, e di diverso tenore, ma si può notare una certa propensione (tipicamente romantica) all'onirico e al visionario, al sovrannaturale, al motivo del doppio, alle passioni morbose rivolte a perfette bellezze femminili descritte come divine opere d'arte pittorica o statuaria. A volte gli oggetti si animano, prendendo sembianze umane e seducendo l'estatico protagonista coinvolgendolo in un ballo indimenticabile, come accade ne La caffettiera; o si staccano provocanti figure femminili dagli arazzi, attentando alla virtù di un giovane moralmente integro, come in Omphale; vampiri o donne defunte (anche appartenenti a momenti storici molto lontani, come l'Egitto e Pompei) possono superare le barriere della morte in nome dell'amore e della lussuria, imprigionando l'impotente protagonista in un dolce sogno proibito e destinato a finire:
Continua su
http://www.lastambergadeilettori.com/...
In questa raccolta ne sono riuniti sedici, di lunghezza variabile tra le poche pagine e le oltre cento, e di diverso tenore, ma si può notare una certa propensione (tipicamente romantica) all'onirico e al visionario, al sovrannaturale, al motivo del doppio, alle passioni morbose rivolte a perfette bellezze femminili descritte come divine opere d'arte pittorica o statuaria. A volte gli oggetti si animano, prendendo sembianze umane e seducendo l'estatico protagonista coinvolgendolo in un ballo indimenticabile, come accade ne La caffettiera; o si staccano provocanti figure femminili dagli arazzi, attentando alla virtù di un giovane moralmente integro, come in Omphale; vampiri o donne defunte (anche appartenenti a momenti storici molto lontani, come l'Egitto e Pompei) possono superare le barriere della morte in nome dell'amore e della lussuria, imprigionando l'impotente protagonista in un dolce sogno proibito e destinato a finire:
Continua su
http://www.lastambergadeilettori.com/...
August 29, 2011
Ce recueil est mon livre préféré depuis que je l'ai lu pour la première, c'est-à-dire il y a 9 ans. Gautier a une plume magnifique et possède un vocabulaire incroyablement étendu. On peut voir dans ces nouvelles l'influence incontestable du romantisme (d'abord, ce qui est délectable dans ces récits est qu'on ne doute pas de l'existence des phénomènes paranormaux : ils existent bel et bien et le but de la lecture n'est pas de départir la raison du surnaturel, mais de goûter à un fantastique coloré, inquiétant et sensuel; ensuite, l'écriture en tant que telle) mais aussi du mouvement Parnassien (dans les descriptions riches et étonnantes qui ne donnent pas à douter que Gautier avait d'abord eu l'intention d'être peintre, mais qui sont parfois, aussi, suffocantes).
Ce recueil est une peinture des plus belles créations effrayantes de l'imaginaire humain, qui revêtent ici cependant l'image du fantasme ou du fanatisme.
À lire seulement si vous aimez le style foisonnant de poésie (mais parfois lourd) des écrivains du 19e siècle.
Ce recueil est une peinture des plus belles créations effrayantes de l'imaginaire humain, qui revêtent ici cependant l'image du fantasme ou du fanatisme.
À lire seulement si vous aimez le style foisonnant de poésie (mais parfois lourd) des écrivains du 19e siècle.
February 23, 2013
C'est la première fois que je lis du Théophile Gautier, je dois avouée que ce recueil de contes fantastique ma plutôt découragée par ses répétitions ...
L'amour, la religion , les vampires ...
Cependant, les contes pris un a un sont bon.
Beaucoup de vocabulaire étranger pour moi, rallongent ma lecture également.
Bref... Pour moi, Théophile Gautier Oui, mais a petite doses et pas dans un même recueil, et pas plus de deux contes par mois voir année le temps d' oublier son style répétitif un peu :)
L'amour, la religion , les vampires ...
Cependant, les contes pris un a un sont bon.
Beaucoup de vocabulaire étranger pour moi, rallongent ma lecture également.
Bref... Pour moi, Théophile Gautier Oui, mais a petite doses et pas dans un même recueil, et pas plus de deux contes par mois voir année le temps d' oublier son style répétitif un peu :)
January 18, 2016
Nella buia stanza dell'antico castello può capitare che i quadri prendano vita. Dame e cavalieri, fuori dalle loro cornici, sono capaci di improvvisare minuetti e balli romantici; nel pieno della notte una caffettiera di porcellana può diventare la bella Angela, morta alcuni anni prima in un ballo di gala... - See more at: http://www.mangialibri.com/libri/racc...
April 26, 2016
Théophile est à mon avis un romancier très médiocre. Pourtant il est sans doute le meilleur conteur francais de tous les temps dans le domaine de la fantastique. Dans cette collection j'aime particulièrement:
Arria Marcella
Avatar (1857)
Jettatura (1857)
Le Roi Candaule
Le Club des hachichins
Arria Marcella
Avatar (1857)
Jettatura (1857)
Le Roi Candaule
Le Club des hachichins
October 18, 2016
Un peu long à lire par moments et assez répétitif (homme seul, séduction, rencontre avec le diable pendant la nuit, montée et retour à l'ordinaire) mais c'était quand même généralement agréable. Mon conte préféré : Deux acteurs pour un rôle.
November 21, 2012
by the way T.G describes everything you could say he is a painter
>Le club des Hachichins< i think has the best description of the effects that hallucinogenic substances produce
>Le club des Hachichins< i think has the best description of the effects that hallucinogenic substances produce
January 30, 2015
It was a good reading, some stories were better than others, but the gothic, entimental style was ok.
May 17, 2018
Awesome selection of Gautier's works. Sometimes his texts are so complete and well edited that today I think he could also be a editor and revisor for himself. There are many issues about his tales in realism fantastic genre, two of them that always inspires me are the dream and the reverie.
In 1836, for example, the story La Morte Amoureuse was published pointing out how mysterious our dreams and daydreams could be.
Indeed we spent a good amount of time sleeping in life, sometimes 6, 8 hours a day. And how many times have we carried into the dream forces or elements that have stained the mind during the vigil? Maybe always, maybe this is one of the mechanicals roots of sleep. There are many studies about those issues since Greek philosophers passing through Freud, etc and all modern neuroscience.
Dreams have always been a great mystery to mankind. Psychologically there are many people who prefer to live their dreams reality almost like a reverie rather than their own vigil.
What would happen if the dreams were so intense that we wondered if we were really asleep or if we were awake? The process would begin to become even more worrying if we start to be in doubt if the dream is the reality or the reality is a dream.
In other words, we could live a double existence. Not as Dostoevsky's tale "The Double", but a double life between dream and vigil, which really leaves us in doubt about the real. "I took it in a dream every night (wish to God that it is a dream!)".
Gautier also describes the experience of the authentic cut of personalities of the same self because of it: "From this night on, in a certain way my nature unfolded, and within me there were two men who did not know each other." Now I considered myself a father who dreamed all night that was a nobleman, sometimes a nobleman who dreamed he was a priest. He could not separate the dream from the vigil, and he knew nothing was beginning to happen and where the illusion ended. "
In addition to this process of consciousness and reverie, this history presents how the values of passion and faith can be blended, merged and challenged with moral precepts and religious institutional subterfuges.
But this is only for one of the tales from this book, there are many great others texts here.
In 1836, for example, the story La Morte Amoureuse was published pointing out how mysterious our dreams and daydreams could be.
Indeed we spent a good amount of time sleeping in life, sometimes 6, 8 hours a day. And how many times have we carried into the dream forces or elements that have stained the mind during the vigil? Maybe always, maybe this is one of the mechanicals roots of sleep. There are many studies about those issues since Greek philosophers passing through Freud, etc and all modern neuroscience.
Dreams have always been a great mystery to mankind. Psychologically there are many people who prefer to live their dreams reality almost like a reverie rather than their own vigil.
What would happen if the dreams were so intense that we wondered if we were really asleep or if we were awake? The process would begin to become even more worrying if we start to be in doubt if the dream is the reality or the reality is a dream.
In other words, we could live a double existence. Not as Dostoevsky's tale "The Double", but a double life between dream and vigil, which really leaves us in doubt about the real. "I took it in a dream every night (wish to God that it is a dream!)".
Gautier also describes the experience of the authentic cut of personalities of the same self because of it: "From this night on, in a certain way my nature unfolded, and within me there were two men who did not know each other." Now I considered myself a father who dreamed all night that was a nobleman, sometimes a nobleman who dreamed he was a priest. He could not separate the dream from the vigil, and he knew nothing was beginning to happen and where the illusion ended. "
In addition to this process of consciousness and reverie, this history presents how the values of passion and faith can be blended, merged and challenged with moral precepts and religious institutional subterfuges.
But this is only for one of the tales from this book, there are many great others texts here.
June 18, 2022
Évidemment, je vais te dire que ce recueil est formidable — je suis une fan inconditionnelle de Théophile Gautier ! À part ça, j’apprécie chez Gautier qu’il ne se prenne pas au sérieux. Je lis et je souris, parce qu’entre les lignes, je le vois, alors qu’il écrivait, s’amuser de ses histoires et de ses personnages. Pourtant, je ne fais pas de spiritisme comme il s’y était essayé.
Pour moi, il est certain qu’Oscar Wilde, qui adorait aussi Théophile Gautier, s’est inspiré de son Onuphrius pour écrire son Portrait de Dorian Gray. La preuve, dans Onuphrius de maître Théo:
"L'imagination d'Onuphrius s'échauffa et se déprava de plus en plus, ses compositions peintes et, écrites s'en ressentirent, la griffe ou la queue du diable y perçait toujours par quelque endroit, et sur la toile, à côté de la tête suave et pure de Jacintha, grimaçait fatalement quelque figure monstrueuse, fille de son cerveau en délire."
On côtoie la mort mais ce dernier et fatal état n’est ni sombre ni horrible:
"Il sifflait une bise piquante: ma pauvre âme, frileuse comme l’avait été mon corps, grelottait et mourrait de froid."
Toujours maître Théo trouve le moyen de nous parler du Beau qu’il vénérait…
"Depuis que le polythéisme a emporté avec lui ces jeunes dieux, ces génies souriants, ces éphèbes célestes aux formes d’une perfection si absolue, d’un rythme si harmonieux, d’un idéal si pur, et que la Grèce antique ne chante plus l'hymne de la beauté en strophes de Paros, l’homme a cruellement abusé de la permission qu’on lui a donnée d’être laid, et, quoique fait à l’image de Dieu, le représente assez mal."
… et reste un éternel romantique:
"Une éclatante rougeur couvrit les joues du comte. Il avait en effet, aux premiers temps de leurs amours, enlevé dans une allée d’un parc l’empreinte d’un pas de Prascovie, et il la gardait comme une relique au fond d’une boite incrustée de nacre et d’argent, du plus précieux travail, dont il portait la clef microscopique suspendue à son cou par un jaseron de Venise."
Sérieusement? Qui peut imaginer une telle preuve d’amour? Mon cher maître Théo, bien sûr. Bon voyage au pays des esprits!
Pour moi, il est certain qu’Oscar Wilde, qui adorait aussi Théophile Gautier, s’est inspiré de son Onuphrius pour écrire son Portrait de Dorian Gray. La preuve, dans Onuphrius de maître Théo:
"L'imagination d'Onuphrius s'échauffa et se déprava de plus en plus, ses compositions peintes et, écrites s'en ressentirent, la griffe ou la queue du diable y perçait toujours par quelque endroit, et sur la toile, à côté de la tête suave et pure de Jacintha, grimaçait fatalement quelque figure monstrueuse, fille de son cerveau en délire."
On côtoie la mort mais ce dernier et fatal état n’est ni sombre ni horrible:
"Il sifflait une bise piquante: ma pauvre âme, frileuse comme l’avait été mon corps, grelottait et mourrait de froid."
Toujours maître Théo trouve le moyen de nous parler du Beau qu’il vénérait…
"Depuis que le polythéisme a emporté avec lui ces jeunes dieux, ces génies souriants, ces éphèbes célestes aux formes d’une perfection si absolue, d’un rythme si harmonieux, d’un idéal si pur, et que la Grèce antique ne chante plus l'hymne de la beauté en strophes de Paros, l’homme a cruellement abusé de la permission qu’on lui a donnée d’être laid, et, quoique fait à l’image de Dieu, le représente assez mal."
… et reste un éternel romantique:
"Une éclatante rougeur couvrit les joues du comte. Il avait en effet, aux premiers temps de leurs amours, enlevé dans une allée d’un parc l’empreinte d’un pas de Prascovie, et il la gardait comme une relique au fond d’une boite incrustée de nacre et d’argent, du plus précieux travail, dont il portait la clef microscopique suspendue à son cou par un jaseron de Venise."
Sérieusement? Qui peut imaginer une telle preuve d’amour? Mon cher maître Théo, bien sûr. Bon voyage au pays des esprits!
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June 22, 2022La morta innamorata (17/06/2022)
Il racconto in questione narra della vicenda di un prete che si innamora di una donna a metà tra un vampiro ed un demone proprio nel momento in cui sta prendendo la veste e come coltivi questo amore attraverso la sua anima riuscendo a condurre, attraverso il sogno, una doppia vita: una da amante agiato che vive a Venezia, l'altra da prete di campagna. Il tutto si conclude con la dissepoltura della salma dell'amata Clarimonde e la rottura del legame tra le anime dei due con il rimpianto del prete Romuald. Interessante vedere come l'onirico spirituale ribalti la prospettiva di vita come anche la morale del racconto che va a mettere in dubbio i dettami della religione. Ho adorato qualsiasi virgola del racconto e Clarimonde, con la sua bellezza di fantasma, è un personaggio ossessivo, combattuta in sé stessa e scritto incredibilmente bene.
Il club dei mangiatori di hascisc (17/06/2022)
Il breve racconto dell'esperienza di Gautier sull'hascisc coincide perfettamente con il breve saggio di Moreau De Tours a riguardo: la sostanza è capace di alterare la realtà avviluppandola con allucinazioni che traggono il loro contenuto nell'esperienza intellettuale ed effettiva dell'invasato temporaneo. Per fare ciò Gautier richiama i suoi "maestri", Hoffmann in particolare, raccontando questo delirio sì, collettivo ma personale essendo lui stesso l'invasato tormentato da questo Daucus-Carota. Il tutto è condito da scene che trascendono la realtà, metamorfosi, asportazioni di teste e deliri scritti divinamente che, per chi ha una fervida immaginazione, danno proprio l'idea di essere entrati completamente nella tana del Bianconiglio.
Il racconto in questione narra della vicenda di un prete che si innamora di una donna a metà tra un vampiro ed un demone proprio nel momento in cui sta prendendo la veste e come coltivi questo amore attraverso la sua anima riuscendo a condurre, attraverso il sogno, una doppia vita: una da amante agiato che vive a Venezia, l'altra da prete di campagna. Il tutto si conclude con la dissepoltura della salma dell'amata Clarimonde e la rottura del legame tra le anime dei due con il rimpianto del prete Romuald. Interessante vedere come l'onirico spirituale ribalti la prospettiva di vita come anche la morale del racconto che va a mettere in dubbio i dettami della religione. Ho adorato qualsiasi virgola del racconto e Clarimonde, con la sua bellezza di fantasma, è un personaggio ossessivo, combattuta in sé stessa e scritto incredibilmente bene.
Il club dei mangiatori di hascisc (17/06/2022)
Il breve racconto dell'esperienza di Gautier sull'hascisc coincide perfettamente con il breve saggio di Moreau De Tours a riguardo: la sostanza è capace di alterare la realtà avviluppandola con allucinazioni che traggono il loro contenuto nell'esperienza intellettuale ed effettiva dell'invasato temporaneo. Per fare ciò Gautier richiama i suoi "maestri", Hoffmann in particolare, raccontando questo delirio sì, collettivo ma personale essendo lui stesso l'invasato tormentato da questo Daucus-Carota. Il tutto è condito da scene che trascendono la realtà, metamorfosi, asportazioni di teste e deliri scritti divinamente che, per chi ha una fervida immaginazione, danno proprio l'idea di essere entrati completamente nella tana del Bianconiglio.
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March 12, 2022
Theophile Gautier'i ilk defa Giovanni Scognamillo'nun Dehşetin Kapıları adlı kitabında duymuştum.
Giovanni amcamızın söyleriyle;
'İngiliz gotiki ie Alman romantik akımından kaynaklanan ürkütücü fantastik temaları, içten ve dıştan kişiyi tehdit eden korkuları, nedenlerini çözemediğimiz bir doğaötesinden kopan dehşetleri bu eğilimleri kurdukları dünyaların içine yerleştirerek belki de en iyi yorumlayan ve aktaran 19.yy Fransız yazarları olmuştur.'
E.T.A Hoffman'a hayran olan Theophile öykülerinde ona atıfta bulunmayı ihmal etmiyor. (Onuphrius adlı hikaye)
Derlemede yer alan öyküler arasında Omphale bir rokoko hikayesi, Ölü Aşık Clarimondo, Mumyanın Ayağı'nı epey sevdim.
Arria Marcella'nın ise bende yeri ayrı. Wilhelm Jensen'in Gradiva adlı öyküsüne de ilham kaynağı olabilmiş diyebileceğim bir hikayenin içinde yer alan 'Sevilmediğimizde artık gerçekten ölürüz' lafını çok beğenmiştim.
Giovanni amcamızın söyleriyle;
'İngiliz gotiki ie Alman romantik akımından kaynaklanan ürkütücü fantastik temaları, içten ve dıştan kişiyi tehdit eden korkuları, nedenlerini çözemediğimiz bir doğaötesinden kopan dehşetleri bu eğilimleri kurdukları dünyaların içine yerleştirerek belki de en iyi yorumlayan ve aktaran 19.yy Fransız yazarları olmuştur.'
E.T.A Hoffman'a hayran olan Theophile öykülerinde ona atıfta bulunmayı ihmal etmiyor. (Onuphrius adlı hikaye)
Derlemede yer alan öyküler arasında Omphale bir rokoko hikayesi, Ölü Aşık Clarimondo, Mumyanın Ayağı'nı epey sevdim.
Arria Marcella'nın ise bende yeri ayrı. Wilhelm Jensen'in Gradiva adlı öyküsüne de ilham kaynağı olabilmiş diyebileceğim bir hikayenin içinde yer alan 'Sevilmediğimizde artık gerçekten ölürüz' lafını çok beğenmiştim.
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November 11, 2024"It is in Théophile Gautier that we first seem to find an authentic French sense of the unreal world, and here there appears a spectral mastery which, though not continuously used, is recognisable at once as something alike genuine and profound. Short tales like "Avatar", "The Foot of the Mummy", and "Clarimonde" display glimpses of forbidden visits that allure, tantalise, and sometimes horrify; whilst the Egyptian visions evoked in "One of Cleopatra's Nights" are of the keenest and most expressive potency. Gautier captured the inmost soul of aeon-weighted Egypt, with its cryptic life and Cyclopean architecture, and uttered once and for all the eternal horror of its nether world of catacombs, where to the end of time millions of stiff, spiced corpses will stare up in the blackness with glassy eyes, awaiting some awesome and unrelatable summons." -HPL, Supernatural Horror in Literature
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