Marina si è sempre sentita fuori posto. Forse perché la sua dislessia le rende le cose difficili a scuola, o per via delle sue origini giapponesi. Per anni ha guardato con curiosità i cancelli della Mirano Nihonjin Gakuin, l’esclusiva Accademia Giapponese, dove ragazzi in divisa studiano secondo le antiche tradizioni. La stessa scuola in cui, per decenni, la sua adorata obaa-chan ha insegnato. E, da quando la nonna è morta, il suo desiderio di iscriversi all’istituto non ha fatto che crescere. Perciò, quando le viene offerta la possibilità di uno scambio culturale, lei la afferra al volo: anche se solo per pochi mesi, frequenterà le lezioni della scuola giapponese, vestirà la divisa della mng e lotterà per iscriversi al club scolastico più esclusivo, quello di calligrafia. Marina non immagina certo che all’ombra dell’enorme torii rosso che svetta nel cortile dell’Accademia si nasconde un pericoloso segreto, una magia secolare custodita da pochi eletti, capaci di dare vita alla parola scritta. Tra rituali proibiti, amori nascosti e verità taciute, Marina dovrà fare molta attenzione a coloro in cui riporrà la sua fiducia... e, soprattutto, il suo cuore.
Oggi sono qui per parlarvi di un'altra opera arrivata nelle nostre librerie. Come sapete sono una grande amante del genere, quindi potevo mai farmelo scappare? Assolutamente no.
The Kanji Academy è un romanzo che si presenta già esteticamente come una bella opera che richiama il Giappone e l'otaku che è in te, anche e soprattutto per questo ho voluto leggerlo. L'illustrazione della copertina, poi, ricorda tantissimo i volumi manga, con precisione un po' mi ha ricordato la cover del primo volume di due manga che ho adorato, tra i quali Gekkan Shoujo Nozaki-Kun.
La nostra protagonista, inoltre, è di certo una protagonista diversa dal genere letterario che vede per la maggiore la ragazza tosta della situazione ed è anche lei molto più vicina alle protagoniste dei manga: Marina, infatti, è una ragazza dislessica, di origini giapponesi, che ha sempre avuto problemi a sentirsi al suo posto con gli altri. Quando sua nonna muore, il desiderio di entrare nella scuola dove lei aveva insegnato, la Mirano Nihonjin Gakuin, si fa sempre più grande. E cosa succede sempre nei manga in questo caso? La botte di c- fortuna di entrarci per uno scambio culturale. Ma ci insegnano sempre delle cose, le leggende giapponesi: dietro un Torii spesso si nascondono demoni e mostri imprigionati da una miiko. O forse no. Ma certamente all'Accademia la magia è dietro l'angolo e sta tutta in mano alle parole.
Ho adorato tutti i personaggi, Marina prima di ogni cosa, e ripeto: non mi è sembrato di leggere un romanzo ma bensì un manga di più volumi e alla conclusione ne avrei voluto di più. Uno chapeau inoltre all'autrice per aver parlato in modo ottimo di moltissimi dettagli riguardanti la cultura giapponese che, a un amante come me, non potevano certo sfuggire.
Un grandissimo SÌ! Mi è capitato sotto gli occhi qualche giorno fa in libreria, acquistato per la copertina meravigliosa, terminato in un paio di giorni. La storia è bellissima, ricca di riferimenti alla cultura senza risultare pesante. I personaggi sono carinissimi e a mio parere anche molto ben caratterizzati. E poi, considerando il fatto che solitamente io azzecco tutti i possibili plot twist di un romanzo al capitolo uno, questa volta sono rimasta colpita. Durante il terzo atto (o almeno quello che io ho percepito come tale) i plot twist continui mi hanno lasciato a bocca aperta e ogni volta che ero costretta ad appoggiare il libro soffrivo terribilmente. In più punti l'emozione ha raggiunto picchi altissimi e mi sono ritrovata a sorridere come una quindicenne alla prima cotta per questi personaggi e la loro storia. Sono felice di aver trovare questo libro prima della fine dell'anno, finisce direttamente nella mia classifica dei preferiti del 2023! Spero davvero ci sia una seconda parte, e una terza, e una quarta. Necessito di sapere come la storia prosegue e come le dinamiche tra i personaggi si evolveranno in futuro.
SPOILER ALERT Il modo in cui ho shippato i miei cuoricini Mari e Haru ha raggiunto livelli altissimi e ci sono stati momenti in cui ho davvero dovuto appoggiare la mia tazza di tè perché l'emozione era troppa ahah non mi succedeva da anni!
Un urban fantasy dalle atmosfere nipponiche ambientato in una scuola giapponese nel cuore di Milano. Ho adorato la protagonista Marina, che per colpa della dislessia ha sempre faticato a integrarsi nel proprio liceo italiano, e che alla Mirano Nihonjin Gakuin trova finalmente una casa, uno scopo e la verità sul proprio passato. L'idea che dai kanji possa sprigionarsi un potere simile alla magia mi è piaciuta tantissimo. Anche gli altri personaggi del romanzo sono vivi, dal primo all'ultimo, ed è impossibile non affezionarsi. Una storia che parla di riscatto, coraggio, accettazione e amicizia. Consigliatissimo a chi ama il Giappone e il fantasy romance. Spero ardentemente in un seguito
Un libro emozionante, capace di mescolare sapientemente la realtà italiana, una scuola estera per giapponesi, elementi magici orientali e la tensione di un thriller. La protagonista si trova coinvolta in una serie di misteriosi incidenti riguardanti la magia dei kanji, indagando sui quali riuscirà a conoscere meglio se stessa e il suo passato. Una storia consigliata a chiunque ami il Giappone e i manga o a chi voglia addentrarsi in una storia dark academia dalle originali tinte asiatiche!
Ho letto questo libro dopo averlo acquistato a Lucca Comics, è scritto davvero bene e si fa leggere, ci sono tanti riferimenti puntuali alla cultura Giapponese, lo consiglio!
Un Dark academia a parere mio da 5 🌟 Ho adorato tutto di questo libro mi ha intrigata fin dalle prime pagine con molti riferimenti ad altre saghe magiche e sopratutto con uno studio molto approfondito riguardo i kanji. Ho trovato il sistema magico se così lo possiamo chiamare molto ben strutturato, Ho trovato l’organizzazione scolastica e dei club molto elaborata e ricercata e ho trovato uno studio super approfondito sui simboli giapponesi e sullo soiegarli a noi lettore anche per chi non sa assolutamente nulla Questo secondo me è molto importante lo studio di una cultura, il saperlo trasmettere e sopratutto la forma di lessico che viene utilizzata molto semplice ma allo stesso tempo ricercata e precisa. Lo studio dei personaggi e come li ha valorizzati uno a uno secondo me ha reso la trama ancora più intrigante e appassionante, ognuno di loro ha un carattere diverso ma tutti uniti poi verso la fine per arrivare a concludere l’enigma. Perché si c’è anche una sorta di mistero che si cela dietro questo club di scrittura dove la nostra protagonista entrerà a far parte e a parer mio tutto questo alone di mistero rende il libro ancora più intrigante. La struttura dell’anno scolastico e le varie lezioni che vengono mostrate sembrano molto reali e ci riportano indietro nel tempo.
Posso concludere dicendo che a parer mio è un libro super ben strutturato e sopratutto con una ricerca molto dettagliata che vale proprio la pena leggere e perdersi nelle sue pagine. Mi è piaciuto davvero moltissimo quindi consiglio tutti voi di approcciarvi a questa lettura
Meh. Mehhhhhhh. Meh. Allora, premessa necessaria e non accessoria: SECONDO ME, ci tengo come sempre a sottolineare che è la mia personale opinione, questo è un libro che va letto dai 12 anni fino ai 17/18. Io che ormai sono più vicina ai 30 (sigh🥲) ho trovato i comportamenti di Marina notevolmente fastidiosi. La descrizione è perfetta, non fraintendiamoci: Marina è una sedicenne che crede di avere tutte le risposte a portata di mano e si innamora di qualunque essere maschile che respiri nelle sue immediate vicinanze. Però, gli atteggiamenti alla "no va beh, gli altri sono tutti perfetti e io faccio schifo" - che ci stanno, perché a 16 anni tutti ci sentiamo dei brutti anatroccoli - sono troppo ripetitivi. Le ripetizioni sono un po' la pecca principale di questo libro: il neo di Takumi, il Torii del cortile, l'origine dei kanji, certi concetti, vengono praticamente ripetuti ad ogni capitolo. Dopo un po' la cosa diventa snervante e basta. A parte questo che per me ha reso molto difficoltoso entrare nel romanzo e lasciarmi coinvolgere più o meno fino a pagina 400, il giallo ha un suo perché! Non è che alla fine ci sia nessuna rivelazione inaspettata perché gli indizi sono molti e seminati nel corso di tutto il libro quindi il colpevole di turno non è proprio una sorpresa, ma diciamo che la costruzione del giallo mistery è ciò che mi ha fatto dare la ⭐️ n°3. Il finale: 👎👎👎 Dopo 450 pagine di sapere quanto è figo Takumi e quanto è muscoloso e di quanto il neo sia vicinissimo alle labbra, potevamo spenderlo un capitolo in più per dare una chiusura più definitiva a questo libro😅
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Ben riuscito il tentativo di ricreare le atmosfere tipiche di una scuola giapponese come quelle che si vedono negli anime o nei manga
Carina l’idea di proporre un sistema magico basato sui kanji, ma speravo in qualcosa di diverso e più complesso
In generale, è stata una lettura un po’ deludente, ripetitiva, poco sentita e prevedibile sia per quanto riguarda la trama che per quanto riguarda i personaggi:
un insieme di elementi già visti, uno sviluppo e un finale un po’ raffazzonati, scene prese paro paro da altri romanzi e un sacco di riferimenti a libri e film che, quando messi uno di fila all’altro, incrinano il patto di sospensione dell’incredulità, la prima
soggetti abbozzati, non così memorabili, le cui azioni e reazioni risultano spesso illogiche e poco credibili, i secondi
Letto in un giorno, storia originale che non avevo ancora trovato. Però diciamo che avrei preferito una storia più estesa ho trovato che i due si siano detti ti amo troppo improvvisato e anche il finale quando si scopre chi è il colpevole, sono stati forniti pochi indizi “rivelatori”. Però nel complesso la storia mi ha veramente catturato e leggero anche gli altri libri di questa autrice.